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Commenti su film appena visti
D di Darrosquall
creato il 25 luglio 2005

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sharingan
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Inviato il 02 settembre 2010 10:36

L'apprendista stregone di Jon Turtletaub con Nicolas Cage, Jay Baruchel, Alfred Molina, Monica Bellucci

740 a.C.: Merlino ha tre apprendisti Balthazar, Horvath e Veronica. Horvath lo tradisce e passa con Morgana, Merlino muore ma Veronica riesce a imprigionare l'anima di Morgana (insieme alla sua) in una matrioska. Prima di morire Merlino da a Balthazar il compito di trovare il Sommo Merliniano, unica persona al mondo in grado di sconfiggere definitivamente Morgana. Dopo una ricerca millenaria Balthazar trova il piccolo Dave e riconosce in lui il successore di Merlino. Si apre così una guerra tra Balthazar e Horvath, con il primo che cerca di addestrare a dovere Dave e il secondo che vuole a tutti i costi liberare l'anima di Morgana.Con una trama abbastanza traballante e poco credibile il film funziona soprattutto grazie alla caratterizzazione dei personaggi e alla relativa interpretazione degli attori. Alfred Molina è un buon villain, Nicholas Cage è molto migliore del solito ma soprattutto convince Jay Baruchel nel ruolo di un apprendista stregone impacciato e nerd, più interessato a conquistare una bella bionda che a imparare l'arte della magia. E' un film piuttosto leggero e semplice, da guardare senza troppo aspettative; se visto in questo modo può anche piacere anche se non si tratta esattamente del top dell'intrattenimento. VOTO: 2,5/5

Modificato il 05 July 2024 17:07

 

« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »

 

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Inviato il 03 settembre 2010 2:42

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Testimone d'accusa, di Billy Wilder. Con Tyrone Power, Charles Laughton, Marlene Dietrich, Elsa Lanchester, Norma Varden. Un uomo viene accusato dell'omicidio di un'anziana signora che nel testamento gli ha lasciato 80.000 sterline. A difenderlo sarà un famoso avvocato reduce da un ricovero in ospedale per problemi cardiaci. Le prove sono tutte contro l'imputato, e anche la sua stessa moglie lo accusa del delitto. Tratto da un copione teatrale di Agatha Christie, Wildier dirige un giallo giudiziario avvincente e teso fino all'ultimo, con colpi di scena che esplodono susseguendosi in uno splendido finale. Grandi prove d'attori, e se Power nella sua sobrietà ambigua è ottimo, magistrali sono Laughton e la Dietrich. Appassionante. Voto 4 / 5


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Inviato il 03 settembre 2010 6:05

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The blade, di Tsui Hark, con Zhao Wenzhou, Xiong Xinxin, Moses Chan, Sang Ni, Austin Wai, Valerie Chow, Michael Tse. Il giovane orfano On, il cui padre morì salvandolo da un assalto di banditi capeggiati da uno spietato uomo con la schiena tatuata, lavora come fabbro per l'amico fraterno del genitore, che l'ha allevato come un figlio. Di lui è innamorata la figlia del suo tutore, un amore diviso a metà con un altro allievo della fabbrica. Per cercare di salvare la ragazza da un attacco di briganti, On perde un braccio e comincia una nuova vita, lontano dalla sua "casa" e dai compagni, lottando contro le difficoltà di essere uno storpio. Ciò nonostante, imparerà l'arte della spada come un vero Maestro, e andrà alla ricerca di vendetta. "Libero" remake di un classico come The one armed swordsman, quest'Opera di Tsui Hark è un wuxia che esula dai salti pindarici e poetici che si stavano imponendo negli anni '90, proponendo un epica grezza, quasi primordiali nei suoi vagiti di terrena violenza, fisica e spirituale. La vendetta, il dolore, la crudeltà e la morte sono gli elementi cardine di questa favola oscura, narrata magnificamente grazie a una regia serrata e decisa e a scene d'azione straordinarie, che evitano improbabili svolazzamenti coreografici in favore di una fisicità più materiale e diretta, ma non meno affascinante. Personaggi imperfetti, che plasmano la loro esistenza su ciò che il destino ha loro riservato, incuranti dei risvolti e delle scelte, ma propensi a ottenere i loro obiettivi, di qualsiasi tipo essi siano. The blade è una pagina di acciaio primitivo, ferale e feroce come il mondo in cui è immerso. Affilato. Voto 4.5 / 5


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Inviato il 04 settembre 2010 2:05

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Sbirri di Roberto Burchielli, con Raoul Bova, Simonetta Solder, Alessandro Sperduti e Luca Angeletti.

"Marco aveva 16 anni ed è morto per una pasticca, che neppure voleva!" questa la premessa di un film-documentario-reality nella movida milanese come infiltrato dell'antidroga.

Marco Gatti è un ragazzo di 16 anni figlio di un reporter d'assalto, Matteo Gatti (interpretato da Raoul Bova), che è morto in una discoteca di Milano a causa di una pasticca di ecstasy. Il padre distrutto dall'avvenimento decide di partire per Milano e fare un documentario investigativo per scoprire chi ha ucciso il figlio.

Giunto a Milano viene inserito nella squadra antidroga come infiltrato per riprendere tutto l'operato dei poliziotti che segue giorno e notte negli appostamenti, le retate e gli inseguimenti.

Ne viene fuori un film-documentario composto da riprese amatoriali e riprese con telecamere nascoste (come nelle inchieste di Striscia la Notizia) che analizza il lavoro sul campo dell'antidroga alla caccia dei piccoli spacciatori e la ricostruzione della psicologia che ha spinto un ragazzo per bene come Marco a far uso di droga e lasciarci la vita.

 

Voto: 4/5

Modificato il 05 July 2024 17:07

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Inviato il 04 settembre 2010 18:19

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Baciami stupido, di Billy Wilder. Con Dean Martin, Kim Novak, Ray Walston, Felicia Farr, Cliff Osmond. Un cantante, divo della tv, viene costretto a rimanere in un piccolo paesino da due aspiranti musicisti, che vogliono proporgli delle canzoni da produrre. Il problema si pone quando l'uomo, noto sciupafemmine, attira le gelosie di uno dei due, timoroso che voglia sedurgli la moglie. Così manda via di casa la compagna, e "noleggia" un'accompagnatrice che ne prenda il posto per allietare il famoso ospite. Ma non tutto va come prestabilito. E' un Wilder lucido e crudele sul mondo dello star system, il cui potere non si limita soltanto al successo. In una commedia amara, basata sulla gelosia e sul rimorso, mostra le differenze tra la gente comune e i grandi divi, abbondando forse di luoghi comuni ma non per questo perdendo in divertimento e riflessione. Martin si limita a una prova di "mestiere", più convincenti la Novak e uno straripante Walston. Spassoso. Voto 3.5 / 5


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Inviato il 07 settembre 2010 3:04

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Paura in palcoscenico, di Alfred Hitchcock. Con Richard Todd, Marlene Dietrich, Jane Wyman, Alastair Sim, Michael Wilding. Ingenua studentessa cerca di scagionare un amico, di cui è innamorata, dall'accusa di omicidio. La vittima è il marito di una nota attrice di teatro, sulla quale la ragazza concentra i sospetti e fa di tutto per incastrarla. Poliziesco efficace firmato dal maestro del brivido, dove la verità rimane incerta fino all'ultimo (complice un introduzione narrativa "bugiarda"). Sempre ottima la Dietrich, così come Alstair Sim nei panni del padre della protagonista, una Wyman in ruolo a lei poco affine. Classico. Voto 3 / 5


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Inviato il 07 settembre 2010 4:14

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Provaci ancora, Sam, di Herbert Ross. Con Diane Keaton, Woody Allen, Jerry Lacy, Tony Roberts, Susan Anspach. Critico cinematografico, lasciato dalla moglie, viene aiutato da una coppia di amici a trovare la donna giusta. Nel frattempo, riceve le visite di un "immaginario " Humprey Bogart, che gli da dei consigli su come conquistare il gentil sesso. Allen sceneggiatore e attore in un film che sembra quasi diretto da lui. Quasi perchè si nota in qualche occasione un leggero calo di ritmo, risollevato comunque dalle ottime interpretazioni e dal geniale espediente "spiritico", che porta la storia a ripercorrere per vie traverse quella di Casablanca (e da qui il titolo). Citazionista. Voto 3.5 / 5


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Inviato il 07 settembre 2010 23:49

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Hollywood ending, di Woody Allen. Con Téa Leoni, Woody Allen, Mark Rydell, Debra Messing, Tiffani-Amber Thiessen, George Hamilton, Treat Williams. Un regista, da anni relegato a spot pubblicitari, ritrova la grande occasione quando la sua ex compagna gli propone di dirigere un importante film prodotto dal suo prossimo marito. Ma all'inizio delle riprese, per colpa dello stress, il regista perde la vista temporaneamente per via di un disturbo psico-somatico, trovandosi costretto a dirigere alla cieca. Allen e il Cinema, ancora una volta uniti, indissolubilmente in un film non perfetto ma senza dubbio godibile, con alcuni dei guizzi classici dell'autore, soprattutto nei graffianti dialoghi e nella sostanziosa parte da non vedente. Il ritmo alla lunga risente di un'eccessiva pesantezza, ma è risollevato come al solito da un ottimo cast. Voto 3 / 5


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Inviato il 08 settembre 2010 1:30

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La congiura degli innocenti, di Alfred Hitchcock. Con Shirley MacLaine, Mildred Natwick, John Forsythe, Edmund Gwenn, Mildred Dunnock. In un paesino di campagna, viene ritrovato il cadavere di un uomo. Ma siccome quattro persone pensano di esser state loro la causa della sua morte, decidono di seppellirlo e nascondere il fatto allo sceriffo locale. Forse il film di Hithcock invecchiato peggio, una commedia nera che gioca tutto sulle battute e le reazioni improbabili dei protagonisti. Peccato che, nonostante le ottime prove degli attori (su tutti una deliziosa MacLaine agli esordi), la generale antipatia dei personaggi impedisca di entrare in totale empatia con loro. Stagionato. Voto 2 / 5


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Inviato il 09 settembre 2010 0:01

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Anima persa, di Dino Risi. Con Vittorio Gassman, Catherine Deneuve, Danilo Mattei, Ester Carloni, Anicée Alvina. Il giovane Tino, giunto a Venezia, è ospite dello zio, facoltoso ingegnere, e della moglie, stanca e sull'orlo di un esaurimento nervoso. Di notte, in quell'enorme casa, strani rumori disturbano il sonno del ragazzo. Qualcuno vive all'ultimo piano, tenuto nascosto da tutti. Risi dirige un thriller dai connotati inquietanti, ammantato di mistero e con un sorprendente colpo di scena finale. Teso e drammatico, giocato sul sottile filo che separa la follia dalla normalità, è intepretato magistralmente dalla coppia Gassman - Deneuve. Sogghignante. Voto 4 / 5


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Inviato il 09 settembre 2010 16:56

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L'intendente Sansho, di Kenji Mizoguchi, con Tanaka Kinuyo, Hanayagi Yoshiaki, Kagawa Kyôko, Shindô Eitarô. Giappone, XI secolo. I figli del nobile governatore della provincia di Tango, costretto a dimettersi per aver disobbedito a un ingiusto ordine imperiale, fuggono con la madre per scampare all'esilio. Sei anni dopo, alla ricerca del padre, la famiglia si mette in viaggio, ma viene catturata da dei contrabbandieri di schiavi, che li separano. Fratello e sorella ora si trovano schiavi del crudele Sansho, e la loro vita rimarrà segnata per sempre fino all'amara rivincita. Uno dei massimi Capolavori di Mizoguchi, che concentra questa volta le proprie attenzioni sulla figura della schiavitù (quindi distaccandosi, solo in parte, dalla rappresentazione della condizione sociale femminile) e del riscatto, di ideali che possono venir scheggiati dalle difficoltà, ma mai spezzati, di legami eterni che travalicano il tempo e lo spazio. La lontananza, il dolore della perdita, la ricerca di una vendetta morale più che materiale, la lotta per una causa sono i punti cardine di quest'Opera commuovente e crudele, ricca di un'immensa umanità. Uno di quei film che meriterebbe la proiezione nelle scuole. Non solo di Cinema. Superbo. Voto 5 / 5


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Inviato il 10 settembre 2010 3:09

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Vita di O-Haru, donna galante, di Kenji Mizoguchi. Con Kinuyo Tanaka, Ichiro Sugai, Toshiro Mifune, Tsukie Matsura. Giappone, XVII secolo. La giovane O-Haru, figlia di un samurai, viene trovata in atti compromettenti con il servo Katsunosuke, a cui lo lega un amore sincero. La punizione per tale oltraggio sociale comporta l'esilio della ragazza e della sua famiglia e la morte di Katsunosuke. Da qui in poi per la ragazza inizia una vita di sofferenza, nella quale sarà venduta più volte e finirà a fare la prostituta. Ennesimo Capolavoro di Mizoguchi, uno dei primi film che contribuì a far conoscere il Cinema giapponese in occidente. Una storia toccante, sempre sull'orlo dell'abisso, una strada senza uscita di disperazione e tormento nella quale la protagonista si trova suo malgrado. Mizoguchi pone nuovamente il suo sguardo delicato ma crudele sulla condizione della donna, qui sfruttata al pari, se non peggio, di un mero oggetto di piacere, o di scherno, per il mondo degli uomini. Il film vive di una ricchezza stilistica straordinaria, in possesso di un'anima pulsante che esplode prepotentemente in scene madri drammatiche e commuoventi. Strepitoso il "pedinamento" che precede la fine, in cui si riversa tutta la malinconia e il dolore di una vita mai vissuta ma soltanto subita. Eccezionale. Voto 5 / 5


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Inviato il 10 settembre 2010 17:28

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Il mattatore, di Dino Risi. Con Peppino De Filippo, Vittorio Gassman, Mario Carotenuto, Dorian Gray, Anna Maria Ferrero. Storia di un simpatico ladruncolo, che tra truffe e colpi andati a segno, arresti e periodi di detenzione, non perde mai la voglia di stupire. Commedia brillante di Risi che si basa quasi esclusivamente su un istrionico Gassman, protagonista assoluto (nonostante un ottimo cast di supporto) di queste rocambolesche (dis)avventure. Tra gag e situazioni più o meno comiche, cento minuti che trascorrono piacevolmente. Gradevole. Voto 3 / 5


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Inviato il 11 settembre 2010 21:13

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Yatterman, di Takashi Miike. Con Kyoko Fukada, Sho Sakurai, Sadao Abe, Saki Fukuda, Katsuhisa Namase. Gli Yattaman, ancora una volte alle prese con il trio Doronjo, sono alla ricerca dei quattro pezzi della Dokuro Stone, magica pietra che se riunita potrebbe portare conseguenze indelebili nel flusso spazio-temporale. Miike non poteva essere che il regista adatto per il live action di una delle serie giapponesi più famose a amate, anche in Italia. Il suo Yatterman riprende con grande fedeltà (complice un CG cartoonesca di spettacolare efficacia) le atmosfere del cartone, e ci offre una pellicola che, pur soffrendo di qualche lungaggine, intrattiene e diverte fino alla fine. Non mancano alcune trovate geniali, e simpaticamente "spinte" tipiche del regista, nonostante il tutto rimanga fruibile da bambini di tutte le età. Splendida la colonna sonora, con alcune canzoncine dell'Opera originaria ricreate benissimo, e azzecatissimi costumi e personaggi, su cui una nota di merito va a Kyoko "Kamikaze girls" Fukada, sensualissima nei panni di Miss Doronjo. Nostalgica follia. Voto 3.5 / 5


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Inviato il 13 settembre 2010 16:40

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L'arpa birmana, di Kon Ichikawa. Con Tatsuya Mihashi, Shoy Tasui, Yunosyke Ito, Rentaro Mikuni, Shôji Yasui, Jun Hamamura, Taketoshi Naitô, Kô Nishimura. Alla fine della seconda guerra mondiale, in Birmania, il soldato Mizushima (suonatore d'arpa) sopravvive a un massacro e sceglie di diventare un monaco buddista, rifiutando il rimpatrio con i suoi compagni. Capolavoro simbolo del Cinema pacifista, L'arpa birmana è una storia intensa e toccante sulla brutalità della guerra e su come questa segni indelebilmente i soldati. I rapporti umani che legano i commilitoni, legati da profondi legami anche nel dolore della sconfitta della propria patria, risaltano grazie a un'introspezione profonda e lucida. La scelta del protagonista, che abbandona i desideri materiali per dedicarsi alla maturazione spirituale e a una catarsi interiore, è significativa. Splendide le musiche di Akira Ifukube, che aggiungono un tocco lirico e malinconico che rende questa pagina di Cinema immortale. Solenne. Voto 5 / 5


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