Fammi un esempio di papa conservatore e di uno progressosta nel secolo scorso, e ti darai da solo la risposta!
nel XX° secolo nessuno!!io penso che l'ultimo papa conservatore sia stato Pio IX!!!!ma aveva i suoi porchi motivi per esserlo!!!
Scusatemi, ma 'stà storia del "conservatore" da dove salta fuori? Il termine non ha nulla a che vedere con la Chiesa, in qunato essa si fonda sulla Teologia, non sulla Filosofia!
E la teologia ovviamente fa caso a se e non necessariamente deve seguire regole comuni del pensiero umano , soprattutto non è riconducibile ad un'analisi filosofica (laddove il contrario non è possibile).
Ciauz
quello che volevo dire è che a livello storico non si è riscontrata cultura che tendesse all'autodistruzione
Io direi che nessuno lo ha fatto consapevolmente, altrimenti ti potrei citare il caso dell'Isola di Pasqua, dove gli ultimi abitanti sono giunti a praticare il cannibalismo dopo aver praticato una politica scriteriata di sfruttamento delle risorse della piccola isola... Ale, correggimi se sbaglio, sicuramente hai informazioni più valide delle mie...
capisco cosa intendi...in effetti anche quello è un fenomeno storico, perchè quella cultura difficilmente avrebbe potuto prevedere una fine del genere...noi oggi abbiamo i mezzi per capire che quella politica scriteriata avrebbe potuto portare alla fine delle risorse della piccola isola, loro probabilmente no a quel tempo...
il fatto è che, più che limite della morale, dovrei dire fondamento nascosto, consapevole o no (ma quasi sempre no). Una religione od una morale non verrà mai a dire: vai fuori di casa e uccidi il primo che passa in nome del tuo Dio. Per il relativismo assoluto, è possibile che ci sia anche una religione così. Tuttavia, a livello pratico, quella religione se seguita porterebbe alla distruzione della società, alla guerra di tutti contro tutti...insomma, era un esempio di caso limite ed assurdo per ridimensionare il relativismo entro certi termini. Per carità, noi cmq non siamo in grado di dire che quel "fondamento del benessere sociale" sia giusto...solamente che è utile per noi, per la nostra società, per la nostra razza. Non possiamo nemmeno dire che sia giusta la nostra esistenza, ed è abbastanza traumatico...ma anche a questo servono molte religioni, a vivere bene questo trauma :P
Se l'istinto di sopravvivenza individuale fosse l'unica legge basilare, allora non ci sarebbero i suicidi... E idem per l'istinto di sopravvivenza verso familiari/amici/ecc, visto che gli omicidi non avvengono solo tra sconosciuti.
sull'omicidio sono d'accordo con matteo, sul suicidio penso che sia quasi sempre un fattore socioculturale scatenante, capace di sopravanzare l'istinto di sopravvivenza di sè in quel particolare.
La sopravvivenza di una cultura nasce dal suo adeguarsi ai tempi o al mantenimento immutabile di tradizioni millenarie? L'istinto di sopravvivenza ha svariate forme per esprimersi...L'Olanda del XVII secolo era il simbolo della libertà del suo tempo, accettava idee e culture di ogni provenienza e si sforzava di farle proprie...
I regimi totalitaristi imponevano l'espressione di un'unica forma di cultura - la loro - rifiutando il confronto, e cercando così di guadagnarsi la sopravvivenza
Ma qui sono applicazioni diverse, modi diversi di raggiungere uno scopo, ma il concetto è sempre lo stesso - la sopravvivenza; detto cosí, mi pare che a perdere un eventuale carattere di assolutezza non sia l'istinto in sé, quanto i modi di soddisfarlo.
sui suicidi sono d'accordo con te
Però c'è da vedere se i suicidi, sulla quantità, sono eccezioni
Parentesi, ieri sera ho avuto una discussione in merito, e ho visto un comportamento che mi ha infastidito: sottolineare tutte le cose "condannabili" dette dal Papa, ma liquidare tutte le cose che danno contro alla propria tesi (per esempio il dire che un cristiano può dirsi d'accordo con la pena di morte - la tesi in questione era di condanna verso il Papa) con un "L'ha detto per comodo". Mi pare eccessivamente semplicistico basarsi su un "Tutto ciò che mi fa comodo lo ha detto perché lo pensa, tutto ciò che dà contro alla mia tesi lo ha detto per comodo"
E la teologia ovviamente fa caso a se e non necessariamente deve seguire regole comuni del pensiero umano, soprattutto non è riconducibile ad un'analisi filosofica (laddove il contrario non è possibile)
Detto in altri termini?
47!!!!!!!
47 ANNI CI HANNO MESSO PER ELIMINARE QUELL'"ERRORE"!!!!!!!!!!!
una cosa è sicura,dopo 27 anni di picconamento di giovanni paolo 2,questa era l'ultima occasione per gesuiti e progressisti,ma adesso è definitivo:
il concilo vaticano 2 è morto,sepolto e tumulato.
scometto che Martini è i suoi hanno resistito,ma sono stati messi all'angolo dai cardinali fondamentalisti del terzo mondo.
c'è di buono che Benedetto 16 riporterà sacralità nel rito e sbatterà fuori a calci i papaboys...
noi oggi abbiamo i mezzi per capire che quella politica scriteriata avrebbe potuto portare alla fine delle risorse della piccola isola, loro probabilmente no a quel tempo...
Uhm... Visto come stiamo trattando la Terra dal punto di vista ambientalistico ho i miei seri dubbi sulla nostra lungimiranza o capacità di analisi... ma questo è un altro discorso...
Una religione od una morale non verrà mai a dire: vai fuori di casa e uccidi il primo che passa in nome del tuo Dio. Per il relativismo assoluto, è possibile che ci sia anche una religione così. Tuttavia, a livello pratico, quella religione se seguita porterebbe alla distruzione della società, alla guerra di tutti contro tutti...
Una religione così, a mio avviso, non verrebbe accettata unicamente per paura, la paura che la regola possa essere applicata sulla nostra persona... Non certo per rifiuto o condanna dell'omicidio in virtù di valori più alti...
/me oggi deve studiare come un rinoceronte appestato e fuori c'è un sole meraviglioso, quindi cinismo appalla...
Ma qui sono applicazioni diverse, modi diversi di raggiungere uno scopo, ma il concetto è sempre lo stesso - la sopravvivenza; detto cosí, mi pare che a perdere un eventuale carattere di assolutezza non sia l'istinto in sé, quanto i modi di soddisfarlo.
Sì, scusa, era questo quello che intendevo, in precedenza mi ero spiegato male... Però è molto interessante che persone, magari separate da pochi chilometri, debbano avere un concetto di sopravvivenza completamente diverso solo perché lì passa un confine di stato o perché c'è qualche miglio di giungla tropicale in mezzo...
Una religione od una morale non verrà mai a dire: vai fuori di casa e uccidi il primo che passa in nome del tuo Dio. Per il relativismo assoluto, è possibile che ci sia anche una religione così.
Credo che Matte abbia già risposto. comunque in questo caso si ricadrebbe nella mancanza di una regola basale, ciò di cui parlavo un paio di post fa, in grado di discernere il comportamento minimo inaccettabile. "Esci e uccidi in nome del tuo Dio" non è materializzabile in una società stabile e pertanto neanche possibile prodotto dell'uomo, proprio perchè in contraddizione con i principi di sopravvivenza. Applicando un relativismo assoluto si può provare la possibilità coerente (ovvero il fatto che filosoficamente i valori morali non siano confrontabili e giudicabili), che è ben diversa dalla realtà pratica.
Detto in altri termini?
Detto in altri termini la base teologica delle religioni altro non è che la sistematizzazione di un pensiero astratto e, in quanto tale, "filosofia".
Ciauz
Una religione così, a mio avviso, non verrebbe accettata unicamente per paura, la paura che la regola possa essere applicata sulla nostra persona... Non certo per rifiuto o condanna dell'omicidio in virtù di valori più alti
Ma infatti nemmeno non accettarla per una plausibile distruzione della società si basa su virtú piú alte: è una pragmatica constatazione di utilità.
Però è molto interessante che persone, magari separate da pochi chilometri, debbano avere un concetto di sopravvivenza completamente diverso solo perché lì passa un confine di stato o perché c'è qualche miglio di giungla tropicale in mezzo
La relatività dei mezzi di soddisfacimento dell'istinto è sicuramente una cosa che varia molto (ancora piú se ci si mette di mezzo la religione), anche a distanze relativamente brevi; però dobbiamo considerare che le culture che hanno portato a simili diversità non erano in un mondo con facilità di comunicazione come c'è oggi. Sarebbe interessante sapere se in mezzo ai due "estremi" c'erano delle visioni via via piú sfumate, che mediavano gli estremi senza stacchi netti, visioni poi assimilate da quelle piú diffuse.
in questo caso si ricadrebbe nella mancanza di una regola basale, ciò di cui parlavo un paio di post fa, in grado di discernere il comportamento minimo inaccettabile. "Esci e uccidi in nome del tuo Dio" non è materializzabile in una società stabile e pertanto neanche possibile prodotto dell'uomo, proprio perchè in contraddizione con i principi di sopravvivenza. Applicando un relativismo assoluto si può provare la possibilità coerente [...], che è ben diversa dalla realtà pratica
Mi pare la stessa cosa detta da xaytar, che applicando il relativismo assoluto si può ipotizzarla, ma che non troverebbe applicazione perché porterebbe alla distruzione della realtà?
E' la stessa cosa detta da Xay, stavo solo puntualizzando come in realtà il relativismo in sè non sia un demone da debellare, ma solo la scusa dietro cui degli uomini potrebbero nascondere la propria volontà. Così come viene fatto per le religioni.
Ciauz
però dobbiamo considerare che le culture che hanno portato a simili diversità non erano in un mondo con facilità di comunicazione come c'è oggi.
Non mi pare che il Muro di berlino sia stato costruito in un'epoca in cui non esisteva la comunicazione...
Ritornando da questa lunghissima digressione a quello che dovrebbe essere il tema del topic, in sostanza, cosa vi aspettate che faccia benedetto XVI per essere all'altezza del suo compito? Più che altro, in cosa deve consistere il compito di un Papa al giorno d'oggi? E pensate che questo Pontefice sia in grado di farcela?
Non mi pare che il Muro di berlino sia stato costruito in un'epoca in cui non esisteva la comunicazione
Vero, ma a quell'epoca ormai c'erano secoli - millenni - di strato culturale a diversificare le diverse zone
IL GRANDE RATZINGER
Ratzinga!
Ratzinga!
Ratzinga!
Trema,
Il regno delle Tenebre del Male
Dalla Fortezza di San Pietro arriva
Con i pugni teologici
Ratzinga, Paapaaaa
Ratzinga, Paapaaaa
Tuona
Si scaglia dal sagrato contro il male
Se sei il nemico prega e' gia' finita
La Chiesa batte i denti, c'e'
Ratzinga, Paapaaaa
Ratzinga, Paapaaaa (croci rotanti!)
Ratzinga, Paapaaaa (pater noster!)
Ratzinga, Paapaaaa (ostia di fuoco!)
Ha la mente di Lutero ma tutto il resto fa da se'
Non conosce la paura ne' za italiano ke koz'e'
Lotta, cade, si rialza, sempre vincera'
Ratzinga, Paapaaaa
Ratzinga, Paapaaaa (rosario atomico!)
Ratzinga, Paapaaaa (lama del diavolo!)
Ratzinga, Paapaaaa (doppio amen!)
Ratzinga!
Ratzinga!
Ratzinga!
Ratzinga!
Forte,
Con uno sguardo spacca in due il conclave
Dagli occhi sputa fuori salmi gamma
Non c'e' chi e' forte piu' di te
Ratzinga, Paapaaaa
Ratzinga, Paapaaaa
Ha la mente di Lutero ma tutto il resto fa da se'
Non conosce la paura ne' ne' za italiano ke koz'e'
Se hai bisogno puoi invocarlo, con la bibbia apparirà
Ratzinga, Paapaaaa
Ratzinga, Paapaaaa
Ratzinga, Paapaaaa (bombe gnostiche!)
Ratzinga, Paapaaaa (luce divina!)
Ratzinga, Paapaaaa (spada teologica!)
Ratzinga, Paapaaaa (sermone perforante!)
Ratzinga, Paapaaaa (incenso atomico!)
Ratzinga, Paapaaaa (pugno teologico!)
Ratzinga, Paapaaaa (croci rotanti!)
Ratzinga, Paapaaaa (doppio amen!)
Ratzinga, Paapaaaa (ora pronobis!)
Ratzinga, Paapaaaa (acqua santa!)
Ratzinga, Paapaaaa (lama diabolica!)
Ratzinga, Paapaaaa (doppio rosario!)
per quantosai dissacrante........
mik e matte, sono d'accordo con voi :P l'esempio non era una difesa dell'omicidio come male assoluto, bensì come esempio della paura per la sopravvivenza di sè :P
bellissima la canzone di ratzinga XD