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I "nostri" in IRAQ
V di Vainamoinen
creato il 08 novembre 2004

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Vainamoinen
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Inviato il 08 novembre 2004 12:43 Autore

Apro questo 3D per due motivi.

Il primo, il ricordo dei nostri caduti in Iraq durante l'attacco suicida a Base Maestrale avvenuto il 12 novembre 2003.

Il secondo, per far circolare informazione ed aprire un dibattito. Come sempre in democrazia è dal confronto che si cresce.

 

Quello che scrivo qua sotto è tratta principalmente dagli articoli di Gianluca Scagnetti, pubblicati su RID 11/04, a seguito di un lungo soggiorno a Nassiryiah. A ciò si aggiunge ciò che quotidianamente leggo sul quotidiano Avvenire, più varie informazioni tratte da TG vari. Spero di essere il più preciso possibile nel fornire i dati. Spero di non commettere errori.

 

 

NASSIRYIAH

 

La cittadina di Nassiriyah è il capoluogo della provincia di Dhi Qar, già nota precedentemente alla guerra per l'alto livello di criminalità presente. La città di Ar Rifa'i ha un elevatissimo tasso di high jacking (rapine di auto in transito con omicidio immediato del conducente), mentre Suq As Shujukh è centro di grossi traffici illeciti. Nassiriyah invece è nota per la resistenza che gli americani trovarono nella loro avanzata verso Baghdad. I tre ponti sull'Eufrate sono un nodo chiave della regione, e le strade che le passano sono i collegamenti più veloci fra Bassora e Baghdad. La città non è toccata dalla ferrovia Baghdad-Bassora, che invece passa l'Eufrate più Nord-Ovest, a Samawa.

La zona è sotto la fortissima influenza dei capi tribù, i quali sono i veri dominatori dell'area. Senza il loro "consenso" non si possono svolgere attività di rilievo, il che rappresenta anche un ostacolo alla guerriglia.

Attualmente, dopo il passaggio di potere avvenuto il 30 giugno 2004, a governare la provincia di Dhi Qar è il governatore Sabri Hamid al-Rumiadah.

Da notare cmq che l'area è molto più "facile" di quelle dove operano statunitensi e britannici...

 

 

 

 

PEACE SUPPORT OPERATIONS

 

 

Come si svolge una missione di Pace (PSO, Peace Support Operation)? Come sono suddivisi i comandi?

Le operazioni di Peace Support hanno una complessità ben maggiore che non quelle di guerra autentica, avendo come principale obbiettivo il riportare il territorio in condizioni "normali", rassicurando innanzitutto la popolazione civile.

L'Italia, per la prima volta, si è trovata a far fronte ad una situazione di fortissima crisi, ben più difficile della Bosnia e del Kosovo.

Il primo problema è evitare il crearsi di vuoti di potere nella zona. Da qui l'invio di unità specializzate nei settori CIMIC (cooperazione civile-militare), NBC, EOD (rilevamento e bonifica ordigni esplosivi), PSYOPS, sanità, trasmissione e trasporti.

Tutto questo serve ad indicare come e dove agire ai militari. E' ovvio che non si può usare la forza bruta, pena il riaccendersi del conflitto e far pagare elevati dazi alla popolazione.

Elemento fondamentale per il comandante militare è il POLAD (POLitical ADvisor), che si occupa delle relazioni con le autorità locali, ma anche del quadro politico e socio-culturale della regione. Il POLAD è costituito da personale specializzato (in Italia militare, mentre USA e GB sfruttano personale dei loro ministeri degli esteri) che ha maturato esperienze specifiche nel settore, anche grazie a precedenti missioni. Il POLAD è quindi uno strumento più di "riflessione" che non di "esecuzione". Difatti suo è il compito di raccogliere le esigenze della popolazione ponendoli come problemi politici. Fra l'altro il POLAD si supporta e coordina con il LEGAD (LEGal ADvisor), consulente legale del comandante di missione. Ancora, il POLAD ha un rapporto biunivoco con l'intelligence per lo scmabio di informazioni. Inoltre è responsabile, nel caso della missione italiana, dei contatti coi capi-tribù locali. I vari cessate il fuoco sono sempre opera del POLAD, che fra l'altro è sempre ricercato dai politici locali per i loro problemi. E' importante anche sapersi destricare fra i vari sceicchi e capi-clan veri o presunti. Inoltre bisogna sapere a quali interpreti ricorrere e di quali intermediari servirsi.

In pratica il POLAD, intefacciandosi anche con la locale polizia, è presente in modo capillare sil territorio, fornendo servizi non solo al comandante di missione, ma indirettamnete alla popolazione stessa.

Altro pilastro fondamentale è il CIMIC (Cooperazione civile-militare). La ricerca del consenso è fondamentale in paesi stranieri, specie in quelli difficili come i territori arabi. E' necessario innanzitutto far attenzione alla propaganda a facire della Jihad (Guerra Santa) fatta dai vari guerriglieri. Il CIMIC per ora ha sempre evidenziato un elevato gradimento del lavoro svolto dall'It JTF Iraq da parte della popolazione locale, con punte basse solo nell'inverno 2003/04, quando si era smesso di pattugliare di notte la città. Se è vero che sporadici attacchi contro le nostre truppe si sono verificati, va cmq sottolineato come mai i guerriglieri hano trovato proseliti a Nassiriyah in numero consistente. Impossibile quindi che il Madhi Army possa contare più di trecento armati in città e per periodi più lunghi di tre-quattro giorni. Logico quindi che il CIMIC diventi il principale obbiettivo dei guerriglieri, che più volte ne ha attaccato le autocolonne, soprattutto a Suq As Shujuk, dove è forte la concentrazuione di bande criminali dedite al contrabbando. Per questo motivo il CIMIC si muove sempre senza preavviso. Solitamente cmq se si riceve la chiamata da uno sceicco, è indice di accessibilità ai luoghi.

Compito del CIMIC è il valutare la fondatezza, la fattibilità e implementare la stabilizzazione delle richieste della popolazione locali (costruzione servizi di sanità, scuole, etc.). Non si può ovviamente deludere la popolazione locale! Solo nel mese di giugno sono stati avviati progetti per l'ammontare di 720'000 dollari! La cifra dice da sola quanto impegno viene profuso per la ricostruzione da parte italiana, oltre a far capire l'importanza del CIMIC.

L'OPS SPT (Operation Support) è invece responsabile della diffusione delle informazioni verso la popolazione locale. E' importtantissimo controbattere la propaganda islamica, spesso foriera di false informazioni. Anche i gesti dei soldati possono dare addito a false interpretazioni da parte dei locali! Ecco quindi che tutto viene curato al massimo, onde evitare pernicioso fraintendimenti. l'OPS SPT si suddivide in tre branche.

La prima è l'INFO OPS, che si incarica di informare la popolazione delle sitiuazioni politiche interne. Quasi nessuno ad esempio sapeva del passaggio di potere alle autorità irachene il 30 giugno (ma anche in Italia mi sà che non tutti ne sono ancora informati...),. Si cerca di giungere anche alle fasce più povere della popolazione mediante il lancio di volantini o le affissioni sui muri.

Il MEDIA OPS invece si occupa del relazionarsi con radio e TV locali. La It JTF Iraq è responsabile della copertura telefonica, radiofonoica e televisiva della zona. E' importante avere un contatto coi Media locali per poter fornire informazioni utili alla popolazione locale. Tutte le trasmissioni vengono quindi monitorate per ricavare anche indicazioni utili sulla popolazione stessa.

Lo PSY OPS invece è incaricato di instaurare un buon rapporto con la popolazione stessa., al fine di procurare un buon ritorno di immagine per la It JTF Iraq. E dà notare che i canali mediatici che coprono Dhi Qar non sono ostili alle forze della Coalizione, segno del buon operato dei "nostri". La nostra PSY OPS è in contatto continuo con il controaltare inglese a Bassora, e da esso riceve informazioni e suggerimenti. Compito sempre dello PSY OPS è il fornire anche alla popolazione un maggior benessere. Suo compito è anche far capire ai locali che gli attacchi ai convogli ALleari porta una ripercussione sulla distrubizione di acqua, viveri, giocattoli (distribuiamo anche quelli!).

Ovviamente PSY OPS e POLAD collaborano in modo strettissimo. La formazione del personale è curata dagli americani (durante IRAQI FREEDON gli USA hanno speso 7 miliardi di dollari in PSY OPS!), che hanno di gran lunga più esperienza di noi...

In ultimo è presente una componente del Genio (se non erro il 3°Rgt. Guastatori) con compiti di sminamento, di garantire i servizi (energia elettrica, acqua) e mobilità. Il principale problema è proprio quest'ultimo: scarsi sono gli itinerari percorribili dai nostri con sicurezza, facilitando quindi il compito di eventuali guerriglieri che volessere tendere imboscate. Con il Genio si stà cercando di rimediare anche a questo problema.

 

Come si può vedere le PSO non sono fatre a caso, ma rispondono a precisi obbiettivi, per raggiungere i quali si creano apposite unità. I progressi fatti dall'Esercito con ANTICA BABILONIA sono notevolissimi. E i risultati non mancano.

 

 

 

LE OPERAZIONI

 

 

Va innanzitutto detto che le principali difficoltà incontrate dai "nostri" a Nassiriyah sono dovute all'alto tasso di criminalità da sempre presente nella regione. Sovente gli attacchi portati contro i nostri mezzi ha poco a che vedere con problemi politici o religiosì, bensì son dovuti ai problemi che il nostro contingente crea ai vari traffivi illegali nella zona. Dopo l'attacco suicida a Base Maestrale (Animal House), i pattugliamenti dei nostri soldati nella città erano considerevolmente diminuiti, scatenando il risentimto della popolazione. Solo con l'arrivo dei blindati DARDO (8 Rgt. bersaglieri ) e ARIETE (32° Rgt.) si è ripreso questo prezioso servizio. Cmq il compito del contingente iataliano non è certo la lotta alla criminalità locale! Per questo motivo si spinge ad un rafforzamento della polizia locale irachena.

Il Madhi Army non ha mai avuto molti proseliti a Nassiriyah, il che è principlamente dovuto al buon operato delle nostre truppe. Il ricorrere ad una risposta al fuoco selettiva e sempre proporzionata all'offesa ha reso le nostre truppe molto gradite ( "discrete"), sfavorendo quindi la propaganda dei seguaci di Moqtada al-Sadr che vogliono rappresentare i "nostri" come invasori. Probabilmente và anche detto che gli attacchi dei guerriglieri alle truppe italiane ha reso poco gradita la presenza del Madhi Army nella provincia (una linea più morbida avrebbe favorito l'arrivo di più proseliti), mentre i capi tribù locali sono ostili ai guerriglieri, il che è di fortissimo aiuto al nostro contingente. Il capo religioso della zona, lo sceicco Aws al-Kafaji, non gode quindi un seguito consitente, ma sembra sia sempre in contatto diretto con al-Sadr. Dopo la "Battaglia dei Tre Ponti", il 6 aprile 2004, che ha visto subire pesantissime perdite da parte dei guerriglieri (alcuni dico 150 morti) senza alcun risultato apprezzabile e il nascere dell'ostilità della popolazione nei confronti del Madhi Army, scontri son son verificati il 16, durante i quali il caporalmaggiore dei Lagunari SERENISSIMA Matteo Vanzan è rimasto ucciso da un colpo di mortaio. Singolare cmq come dopo il pesante contrattacco da parte dei nostri il 6 aprile (anche i CENTAURO hanno aperto il fuoco), il 16 aprile si sia rimasti rintanati nelle basi, aspettando gli AC130 SPECTRE statunitensi. Un atteggiamento più aggressivo da parte nostra avrebbe probabolmente evitato la morte di Matteo Vanzan. Forse si voleva evitare una escalation dei combattimenti. Da sottolineare come, per motivi politici, il nostro contingente non disponga di aviazione propria (neanche gli elicotteri da combattimento A129 MANGUSTA che tanto utili si erano dimostrati in Somalia). E' vero che l'Opposizione in Italia spara bordate un giorno sì e l'altro no (è molto coerente...) contro ANTICA BABILONIA, ma non mandare carri ed elicotteri in Iraq per non allarmare le italiche sinistre (e il partito delle "mamme") mi sembra un pò una cavolata. Senza contare che così si mette a repentaglio la vita dei nostri soldati.

Attualmente la minaccia nei confronti dei nostri soldati si sta incrementando. Il ritrovamento di razzi RPG-18 lo ha confermato. I colpi di mortaio stano aumentandoi di precisione, e sovente i colpi partono da pick-up, che sparato, subito si ritirano, senza che i nostri possano dar loro la caccia (quanto sarebbero utili i MANGUSTA!).

Meno pericolo invece apprare la situazione mine ed attacchi dinamitardi. Per ora minamenti mirati sono rari, sovente invece si preparano delle esche per "provare" il gradoi di abilità dei nostri artificeri. In ogni caso il Genio fa precedere i convogli da veicoli con a bordo apparecchi operanti alle frequenze dei telefoni portatili (900-1800 MHz), rendendo impossibile l'azionamentoi di cariche a distanza.

Di solito i periodi piùà pericolosi sono il venerdì, giorno della preghiera. Cmq in luglio la situazaione era rimasta più o meno stabvile, dopo il passaggio di poteri agli iracheni.

Invece il 6 agosto (venerdì) improvvisamente esplodeva una nuova ondata di violenza, in occasione delle consultazioni municipali, che di conseguenza sono state rinviate di due settimane. Gli scontri, contenuti a fatica dalla polixia locale (IPS, Iraqi Police Service) e dalla guardia nazionale (ING), hanno richiesto l'intervento della Coalizione fda parte del governatore locale. Cos', mentre l'MSU (Carabinieri, Polizia rumena e GN poroghese) circondava la città, per evitare l'arrivo di rinforzi, i lagunari e i bersaglieri penetravano in forze nella città, liberando due dei tre ponti. Diopo una giornata di combattimenti, il Madhi Army chiese un tregua, subito concessa dal nostro comandante, il Brigadier Generale Corrado Dalzini.

Da notare quindi come, se da un lato la risposta è stata rapida, pure non si è rinunciato al cessate il fuoco appena possibile, a vantaggio della popolazione locale.

 

Attualmente attacchi sporadici continuano nei confronti di nostre autocolonne.

A Matteo Vanzan va aggiunto il caporal maggiore Antonio Tarantino, morto in un incidente stradale a Nassiriya.

 

 

 

 

Ho finito di riassumere e rielaborare il tutto (2h al PC!). Spero di non avervi tediato e di aver dato a tutti informazioni utili. Spero soprattutto che ne nasca una discussione costruttiva sulla nostra presenza (e quella della Coalizione) in Iraq non fatta dei soliti stereotipi e di frasi fatte.

 

Ciao!

Vainamoinen


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Inviato il 09 novembre 2004 11:09 Autore

Anche ieri sono stati sparati colpi contro i nostri soldati. Nessun danno cmq.

 

Invece gli US Marines stanno scatenando l'attacco finale a Falluja.Speriamo che una volta preso Moqtada al-Sadr l'ondata di violenza che si è scatenata in Iraq (contro i civili peraltro!) rallenti...

 

Cmq speravo che si avviasse una discussione "Iraq sì- Iraq no". Invece nessun post...

 

Ciao!

Vainamoinen


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Inviato il 09 novembre 2004 11:20

Forse è tutto un po' tanto tecnico per poter replicare >_> non credo che molti, apparte te ovvio, sia informato a sufficienza per parlare così in profondità (da un punto di vista militare) di quello che si sta facendo in Iraq. :wub:

 

In ogni caso il post è molto interessante e chiarisce cose che molti (su certi punti io stesso :unsure: ) non sanno.

 

Quello che posso dire è che i nostri soldati hanno tutto il mio appoggio (e questo è ovvio) ma anche tutta la mia stima ^_^ per ciò che stanno facendo nella zona di Nassyrhia. In barba anche a chi dice loro che sono andati a fare "la guerra di Bush" e per questo magari li usa come pretesto per attaccare il Governo e le sue scelte di politica estera. L'unica cosa certa è che, date certe premesse (la volontà di rimanere alleati stretti degli USA, che hanno deciso di attaccare l'Iraq), questa è l'azione migliore che poteva essere decisa per il nostro contingente.

 

 

 

 

Ciauz :smack:


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Inviato il 09 novembre 2004 11:28 Autore

Beh, volevo spiegare un pò come si svolge il tutto, in modo da dare argomenti su cui riflettere anche a chi magari è critico verso la nostra missione, pensando appunto che si vada lì in guerra a sparacchiare e basta.

Lo sforzo che facciamo noi italiani (e soprattutto i nostri soldati) è tanto , spèiace sempre vedere chi, per motivi politici o idealistici, critica na missione che invece stà dando tanto alla popolazione irachena.

Soprattutto rattrista come molte critiche piovano senza che si abbia cognizione di causa.

 

Non dimentichiamo cmq che noi siamo in Iraq su mandato delle Nazioni Unite, cosa che dovrebbe cmq legittimare, agli occhi di chi si appiglia a questwùe cose, la nostra missione.

 

 

Inutile quindi sottolineare come nach'io sia favorevolissimo all'intervento del nostro contingente in Iraq. Anzi, non sarebbe male rafforzarne, come dicevo sopra, la sua consistenza con mezzi più "pesanti", per salvaguardare la vita dei nostri ragazzi.

 

 

Ciao!

Vainamoinen


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Inviato il 09 novembre 2004 11:32

Si,vai, alè

tutti in Iraq >_> :smack: :unsure:


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Inviato il 09 novembre 2004 11:48

Massimo apprezzamento per quello che stanno facendo i soldati italiani in Iraq... comunque non è la prima volta che si distinguono in missioni di questo tipo.

 

Mi sembra che un rafforzamento decisivo ci sia già stato con l'arrivo dei Dardo, fondamentali per garantire maggiore sicurezza nelle missoni di pattugliamento (come evidenziato nell'esaustiva analisi postata da Vaina >_> )

 

Ciao :unsure:


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Inviato il 09 novembre 2004 11:52
Si,vai, alè

tutti in Iraq >_>:wub::unsure:

Scusa Matteo, ma questo mi sembra proprio il caso da manuale di un intervento inutile, e di carattere spammoso.

 

Non sei d'accordo con l'intervento in Iraq dell'Italia? Bene, esponi le tue idee e argomentale. Ma postare una frase del genere con tre faccine proprio non aggiunge nulla alla discussione.

 

Un grazie a Vaina per l'impegno (citerei il vangelo "la verità vi renderà liberi" ^_^ ), molte cose le immaginavo e altre le avevo lette, ma un ripassino fa sempre bene.

 

Personalmente sono d'accordo con le missioni di peace-... dove i piuntini stanno all'inizio per keeping, ma a volte possono e devono essere forcing. Ovvero in alcune situazioni, dove vi sono gruppi di persone armate che non disdegnano di utilizzare quelle armi su popolazioni inermi l'intervento dei caschi blu può essere un valido deterrente. Se poi tali gruppi se ne fregano e sparano comunque sulla popolazione, allora la risposta dei caschi blu deve essere di tipo violento, attraverso al neutralizzazione del loro potere offensivo.

 

E come ha scritto Andrea Nativi (Vaina docet :smack: ) non aspettiamoci risultati dall'oggi al domani, in Kosovo i caschi blu sono presenti dal 1995.


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Inviato il 09 novembre 2004 14:19

intanto siamo li senza una risoluzione dell'onu, in quanto abbiamo ATTACCATO senza l'appoggio di quest'ultima. Poi siamo INVASORI, e mi pare quantomeno comprensibile che la popolazione locale DIFENDA la propria patria da un'invasione, come fecero gli italiani nella seconda guerra mondiale contro i tedeschi.


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Inviato il 09 novembre 2004 14:43
intanto siamo li senza una risoluzione dell'onu, in quanto abbiamo ATTACCATO senza l'appoggio di quest'ultima. Poi siamo INVASORI, e mi pare quantomeno comprensibile che la popolazione locale DIFENDA la propria patria da un'invasione, come fecero gli italiani nella seconda guerra mondiale contro i tedeschi.

Delle due l'una:

1. Vainamoinen ha scritto una cavolata e il contingente italiano è in Iraq non su mandato ONU,

2. Damien ha ragione, qui c'è gente che non si prende la briga di leggere i post degli altri, ma risponde solo su quello che pensa abbiano scritto.

 

Tertium non datur dicevano gli avi (di chi no so, ma tant'è >_> ).

 

Quanto al paragone con i partigiani italiani mi sembra un po' fuori luogo. In Iraq gli americani ci sono andati come vennero in Italia nel 1943, ovvero per liberarla da una dittatura. E infatti lo sbarco in Sicilia fece cadere il governo di Mussolini. E gli episodi di civili che hanno combattuto contro gli americani (che comunque secondo la logica dell'intervento erano degli invasori) sono rarissimi (io non ne ho mai sentito parlare).

 

Quelli che oggi combattono in Iraq non sono tanto dei patrioti, ma le vestigie dell'antico regime, terroristi e caporioni locali che approfittano della situazione per conquistare potere.

 

PS se è per quello neanche durante la seconda guerra mondiale vi fu il beneplacito della Società delle Nazioni.


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Inviato il 09 novembre 2004 15:00

Ok, allora Marco buttiamo giù il palazzo dell'ONU che tanto il fatto di AVERE IL LORO MANDATO non significa nulla. C'è poi una piccola differenza tra ATTACCARE (che implica cose come distruzione sistematica di obiettivi militari, attacco delle forze nemiche, uccisioni indiscriminate etc etc. Tutte cose che con quello che fa l'esercito ITALIANO in Iraq non c'azzeccano nulla) e PACIFICARE (che implica cose come ricostruzione, appoggio alle popolazioni in guerra, mantenimento dell'ordine pubblico in sostituzione della polizia statale etc etc). Ignorare questa differenza ed assimilare la nostra azione con quella britannica e statunitense perchè non si vuol lasciare la propria posizione e per pregiudizi politici è, imho, molto sciocco. :unsure:

 

 

 

Ciauz >_>

 

 

 

Aggiunta dell'ultimo minuto:

 

http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politic...11/ciampi.shtml


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Inviato il 09 novembre 2004 15:26
QUOTE (Matteo Snow @ Nov 9 2004, 12:32 PM)

Si,vai, alè

tutti in Iraq   

 

 

Scusa Matteo, ma questo mi sembra proprio il caso da manuale di un intervento inutile, e di carattere spammoso.

 

come inutile è il nostro intervento in Iraq,

gli USA hanno voluto fare quel macello

contro il volere dell'ONU ?

A questo punto si facciano uccidere loro.

 

Non vedo come si possa giustificare l'intervento

in Iraq, sia nostro che degli altri paesi (USA inclusi).


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Inviato il 09 novembre 2004 15:39
Non vedo come si possa giustificare l'intervento

in Iraq, sia nostro che degli altri paesi (USA inclusi).

Allora oltre a non leggere i post altrui non si leggono neppure i link >_>

 

L'Italia in questo momento è in Iraq per ragioni umanitarie, attraverso una missione di peace-keeping.

 

La presenza italiana ha il beneplacito dell'ONU.

 

Le missioni di peace-keeping si effettuano con l'utilizzo di militari.

 

Se hai la pazienza di leggere il post di Vainamoinen potrai apprendere molti dettagli tecnici sul tipo di missione.

 

Poi se hai la voglia e la pazienza di discutere argomentando le tue considerazioni (usando quello strumento che i più chiamno logica), se ne può parlare.

 

Tralasciando poi le ragioni del perchè oggi vi sia la necessità di una presenza militare dei caschi blu in Iraq, spiegami gentilmente cosa faresti tu.

 

Tutti a casa?


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Inviato il 09 novembre 2004 15:40

Chiedilo all'ONU, Matteo, visto che la nostra presenza in Iraq fa parte di una loro risoluzione (è citata nel documento che ho linkato sopra).

 

Qui non si tratta di giustificare l'intervento militare USA in Iraq, il loro attacco. Sono i LORO militari, la LORO politica estera e faranno un po' come gli pare (più o meno >_> ).

Stavamo parlando delle modalità, del significato e delle caratteristiche del NOSTRO (con NOSTRO intendo Italiano) intervento in Iraq. Visto l'argomento direi che andare OT non è consigliabile, perchè si scade immediatamente nel flame.

 

Mi dispiace per i propositi di Vaina, che voleva evitare le frasi fatte.

 

 

 

 

Ciauz :unsure:


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Inviato il 09 novembre 2004 18:03

mah, come vi sembra meglio,

ok i links, ok tutto, belle parole

ma a me non mi sembra giusto

mandare i militari italiani in Iraq.

 

I sig.ri bombaroli americani sono

o non sono la più grande potenza

del mondo ?

Perchè adesso hanno bisogno dell'intervento

delle forze armate degli altri paesi ???

Forse gli facevano più comodo un

po' di seguigi per trovare le famose

armi di distruzione di massa, si quelle

li che sono nascoste un giorno in Siria,

un altro in Palestina un altro nel Burundi

e magari tra un po' anche alle Hawaii.


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Damien Amfar
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Inviato il 09 novembre 2004 18:35

Come ho già detto, qui nessuno legge i post degli altri, oppure fa finta di non sentire. Le dichiarazioni che hai letto sopra Matteo sono del NOSTRO presidente della Repubblica (un uomo che non è mai stato di Destra, nè amico di Berlusconi o cose del genere, quindi non tiriamo in ballo banalità e falsità simili) che non credo vada in giro a dire cavolate. A mio parere quella è la controargomentazione più giusta al tuo, riassumo, "azione unilaterale di attacco all'Iraq" motivazione, che come hai letto è ampiamente infondata.

Adesso, dimmi una cosa.

Assodato che la nostra missione in Iraq è, come consegnato dall'ONU e come testimoniato da quel che Vaina riporta (facendo riferimento a fonti, più o meno ufficiali, ma cmq verificabili), una missione in AIUTO ALLA POPOLAZIONE IRAQENA cosa c'è di così deprecabile nel mandare i nostri ragazzi (bada bene, non li obbligano sempre con la pistola alla testa, molti di loro vanno e una volta tornati vorrebbero ritornare) a fare DEL BENE?!

Cosa c'è di così MOSTRUOSO in questo!?

Imho, NULLA.

Si può discutere sul mandarli o meno, su quanto importante sia per l'Italia mandare i propri militari, ma mai, un'azione di pace, sarà un'azione sbagliata.

 

Ma forse è molto più facile non vederla questa cosa e, anzi, presentarla come l'ennesimo errore di qualcuno che non vi piace (Berlusconi ndDA).

Meglio sarebbe far silenzio, allora.

 

Con questo chiudo, mi scuso per quello che forse è un post un po' "arrabbiato", spero non si scada nel flame. Spero inoltre che la discussione prenda la giusta piega, magari grazie e nuove voci, a nuove argomentazioni e, quindi, a nuove informazioni.

 

 

 

 

Salut >_>


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