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Energia nucleare...
Y di Yaenrhys
creato il 09 agosto 2004

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Sareste favorevoli a una reintroduzione dell'energia nucleare in Italia? 146 votanti
Sareste favorevoli a una reintroduzione dell'energia nucleare in Italia?
54.8% (80 voti)
No
30.8% (45 voti)
Non so
13.7% (20 voti)
Le votazioni sono chiuse
V
Vainamoinen
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Vainamoinen
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Inviato il 14 marzo 2006 10:52
Ci sono dozzine di metodi per produrre energia pulita, e per ottimizzare

quella che abbiamo, non vedo perchè imbarcarsi nella non indifferente spesa

di costruire nuove centrali nucleari.

Il problema delle "energie pulite" è il basso rendimento delle stesse. Ad esempio, con l'energia solare, di fatto è quasi impossibile alimentare le grandi industrie o i mezzi di trasporto (che sno poi i grandi consumatori di energia elettrica...).

Paradossalmente, gli impianti di conversione a maggior rendimento sono i sistemi combinati Gas+vapore (Ciclo Brayton+Rankine), che superano leggermente il 60%. Un turbogas semplice si attesta intorno al 38-42%. Un'impianto nucleare invece si ferma intorno al 34%, ma non rilascia nell'aria gas tossici.

 

Il problema delle scorie sarebbe risolvibile, seppellendolo in zone di sicurezza. Se poi però ci si trova di fronte massaie che bloccano la ferrovia ionica ritenendo che la soluzione proposta da ingegneri e fisici nucleari non vada bene... beh, lì si rientra nel problema che ho citato sopra, la difficoltà di far passare informazioni corrette...

 

 

Ciao!


S
Ser Arthur Dayne
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Ser Arthur Dayne
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Inviato il 14 marzo 2006 10:59

Il problema delle scorie sarebbe risolvibile, seppellendolo in zone di sicurezza. Se poi però ci si trova di fronte massaie che bloccano la ferrovia ionica ritenendo che la soluzione proposta da ingegneri e fisici nucleari non vada bene... beh, lì si rientra nel problema che ho citato sopra, la difficoltà di far passare informazioni corrette...

 

 

Ciao!

io vorrei sapere quali son le zone di sicurezza e quanto distano dai centri abitati e dai campi coltivati prima di farci seppellire scorie radioattive, inoltre le informaioni possono essere manipolate in un senso ma anche nell'altro, per cui chi dice che le informazioni corrette siano quelle che danno il nucleare come soluzione di tutti i problemi senza nessun rischio?

 

E siamo poi tanto sicuri che un ingegnere nucleare non indicherebbe come zona di sicurezza quella più lontana da casa sua? se prima indicano una zona e poi vanno a vivere nel centro abitato più vicino allora son d'accordo

 

ciao


V
Vainamoinen
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Inviato il 14 marzo 2006 11:05

Beh, Spada dell'Alba, di per sè si può sospettare di tutto e di tutti. Ma di questo passo non si va avanti....

A Scanzano Ionico si era individuata una miniera di sale a 900m di profondità, cioè condizioni che venivano definite, anche in campo internazionle, "pressochè ideali".

Non so le massaie della cittadina in base a quali conoscenze scientifiche fossero giunte a conclusiooni diverse da queste...

 

Poi, ribadisco, tutto si può mettere in discussione. Ma di questo passo non si fa più nulla.


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Drogon
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Inviato il 14 marzo 2006 11:06
Beh, Spada dell'Alba, di per sè si può sospettare di tutto e di tutti. Ma di questo passo non si va avanti....

A Scanzano Ionico si era individiuatea una miniera di sale 900 m di profondità, in condizioni che venivano definite, anche in campo internazionle "pressochè ideali".

Non so le massaie della cittadina in base a quali conoscenze scientifiche fossero giunte a conclusiooni diverse da queste...

 

Poi, ribadisco, tutto si può mettere in discussione. Ma di questo passo non si fa più nulla.

sono completamente d'accordo


S
Ser Arthur Dayne
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Inviato il 14 marzo 2006 11:09

io dicevo in generale, sicuramente sei più informato di me, ma anche il rovescio della medaglia è pericoloso, cioè se lasciamo decidere tutto solo agli esperti quanto si rischia effettivamente?

 

quante case son state sommerse da una valanga di fango dopo che lgi esperti avevano indicato la zona come edificabile solo per farsi un po' di soldi?


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Ser Loras Tyrell
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Inviato il 14 marzo 2006 12:20

Come già detto,dipende da ciò che si vuole:continuare ad essere dipendenti da paesi esteri che fanno il bello e il cattivo tempo,oppure puntare ad una graduale indipendenza energetica.Io son per la seconda.In linea di massima son favorevole al nucleare,anche se vi farei ricorso dopo aver preso in considerazione prima altre fonti.E soprattutto,dopo aver fatto una bella analisi "costi/benefici" =P

 

 

:stralol:


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Blackfyre
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Inviato il 14 marzo 2006 12:34

Le scorie riutilizzate in altri reattori hanno come scarto dei prodotti che nel giro di 10-12 anni perdono completamente la radioattività al contrario delle scorie di oggi che sono praticamente eterne. Ti assicuro che le scorie infustate sono del tutto sicure, certo vanno infustate in maniera adeguata ma a questo servono gli esperti del settore, se no tutti potremmo fare tutto non trovi? Poi io non ho detto che producono 80 chili di scorie ma che un fusto di 80 chili ha radiazione simile a quello di una decina di persone, il che è diverso. Ma anche esagerando con un milione di fusti sarebbero comunque equivalenti a 10 milioni di persone (come abitare a New York e non ci sono morti per radiazioni a New York).

 

L'incidente di chernobyl al giorno d'oggi è totalmente evitabile con i sistemi di sicurezza passivi, inoltre chernobyl è successo in quanto la centrale era stata lasciata in mano a periti tecnici invece che a ingegneri nucleari...come far guidare una macchina a un bambino di 4 anni. Nulla contro i periti sia chiaro ma ognuno ha il suo lavoro...I sistemi di sicurezza delle centrali nucleari sono qualcosa di spaventoso, un granello di polvere non esce dall'edificio di confinamento; se per caso ci sono malfunzionamenti scattano all'istante varie misure di sicurezza atte a scongiurare qualunque cosa. Con malfunzionamento non si intende la fusione del nocciolo stile simpson ma una qualunque virgola che cambi di una piccola percentuale rispetto al secondo precedente. E comunque hanno fatto molti più morti gli incidenti in industrie chimiche che quelli in centrali nucleari, questi sono dati, non opinioni.

 

Se lasciamo decidere tutto agli esperti le cose riescono meglio, perchè io sfido chiunque non del settore a discuterne con me che sono ancora studente, non è presunzione ma un semplice dato di fatto. La radiazione si basa su principi molto precisi e difendersi dalla radiazione è tutto sommato semplice. Per isolare una camera a raggi x di un ospedale basta mettere una paio di centrimetri di piombo nelle pareti ad esempio.


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Inviato il 14 marzo 2006 12:58

per rispondere a Vaina:

 

le fonti alternative per alimentare abitazioni/uffici, le fonti idroelettriche per l'industria pesante... per quel poco che ne è rimasto in italia tra l'altro :stralol:


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Inviato il 14 marzo 2006 13:01

ho risposto no...credo che si debba puntare su altro (eolica, solare visto che l'italia è il paese del sole!)...inoltre x la nucleare i tempi sono lunghi xchè occorre costruire le centrali ecc.....serve qualcosa di immediato.


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Blackfyre
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Inviato il 14 marzo 2006 13:14

Solare ed eolico non sono sufficienti da soli, hanno rendimenti bassi, basse potenze energetiche e flussi decisamente non costanti. Il solare funziona solo di giorno, e nei mesi invernali produce poco o nulla.

L'idroelettrico in Italia è ben sfruttato ma copre solo il 18% del totale, e non ci sono altri siti disponibili.

Il nucleare ha tempi lunghi è vero, ma se vogliamo svincolarci dai combustibili fossili e dalle chimere (le rinnovabili che ripeto non sono sufficienti per limiti fisici, non per mancanza di ricerca o tecnologie) è l'unica soluzione attualmente perseguibile.


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Mornon
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Inviato il 14 marzo 2006 13:16

Le alternative quali sarebbero? Tutte quelle effettivamente produttive sono sfruttate, le cosiddette "fonti alternative" non sono sfruttabili, almeno al momento, in quanto producono troppo poco e creano molti problemi... Purtroppo il "non lo credo" non è sufficiente, serve anche esplicitare le alternative, mi pare troppo facile dire "Questo no, ci sono alternative", lasciando però che siano i tecnici a scoprire quali, quando magari non esistono nemmeno; certo, sono loro i tecnici, quindi è compito loro studiarle; ma allora non è compito loro anche studiare la fattibilità delle alternative, cosa su cui molti si esprimono senza averne le conoscienze? Se sono loro a essere esperti, lo sono da entrambi i lati :figo:

Considerate che vapore e gas sono già sfruttati, il geotermico anche (siamo i secondi al mondo), idroelettrico anche, fonti alternative non sono quella grande miniera che si crede... ora stiamo andando anche verso strutture che aumentano il rendimento, però anche questo non basta. E quindi?

Su Chernobyl, considerate che a livello strutturale e di sicurezza c'erano varie mancanze, e che l'incidente è partito, a quanto mi è stato detto, perché i tecnici hanno deciso di provare cosa sarebbe successo in determinate situazioni, invece di simularlo; poi sono entrate in gioco le mancanze tecniche, però la centrale non era costruita con criteri di sicurezza adeguati, quindi la colpa non è della centrale nucleare in sé.

Sicuramente a oggi non si può pensare di usare le fonti alternative per gli uffici e l'idroelettrico per l'industria pesante: le fonti alternative producono poco e costano molto, l'idroelettrico in Italia è sfruttato, eppure riusciamo a gestire solo le punte del fabbisogno... come si può portarlo a gestire la base?

Sarebbe inutile inoltre puntare su solare e eoico: producono poco, pochissimo, e rischiano di costare un patrimonio; inoltre non generano in forma compatibile con la rete, e per adattare si creerebbero valanghe di disturbi che, se non filtrati, andrebbero a inficiare il funzionamento di molti apparati, soprattutto quelli elettronici; ancora, l'eolico non è poi questa manna, considera l'inquinamento acustico, e produce solo in determinate fasce di velocità del vento, quindi la sua produzione è tutto meno che sicura.

Per l'inquinamento, anche l'idroelettrico è messo bene ^_^

A breve, spero in settimana, dovrei aprire una discussione sulle varie metodologie di generazione: ho già scritto il messaggio, devo solamente chiedere alcune conferme sull'eolico. Ovviamente quanto si dirà qui interesserà anche l'altra discussione, quindi forse conviene cercare di non fare un discorso troppo ampio, inoltre a rischio di fuori tema, in questa sede :stralol:

 

 

Le scorie riutilizzate in altri reattori hanno come scarto dei prodotti che nel giro di 10-12 anni perdono completamente la radioattività

 

Che materiali sarebbero? Potresti dare maggiori informazioni in merito?

 

Piccola parentesi:

 

Contrario, perchè secondo me l'energia nucleare non è sicura come la si vuole far passare

 

Posizione rispettabilissima, se poi non si pretende che infilando la spina nella presa il forno si accenda, visto che si negano le possibilità produttive :smack:

 

P.S.: per chi non ha motivato, potreste motivare la vostra posizione? ^_^


Q
Qhorin il Monco.
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Qhorin il Monco.
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Q

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Inviato il 14 marzo 2006 13:21

voto no......

 

mi basta il pensiero di chernobil.......(speriamo si scriva cosi..... :stralol: )

 

Qhorin :smack:


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Mornon
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Mornon
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Inviato il 14 marzo 2006 13:30
voto no......

 

mi basta il pensiero di chernobil

 

Ho una domanda: ipotesi: prendiamo un'automobile costruita senza freni, senza specchietti, gomme parzialmente sgonfie, ABS non funzionante, e mettiamola in mano a uno che non sa guidare. Ci carichiamo sopra cinque persone e la facciamo andare in autostrada. Incidente, cinquanta morti. Sondaggio: volete che le automobili diventino illegali in Italia? Voglio sperare che non voteresti sí... quanto successo a Chernobyl, e relativo referendum in Italia, è analogo al mio esempio, quindi perché essere contrari per quello alle centrali nucleari?


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Blackfyre
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Inviato il 14 marzo 2006 13:31

Dunque il nome preciso degli elementi non lo ricordo, e il numero di Le Scienze con l'articolo in cui l'ho letto ce l'ho a casa, ora sono in appartamento. Di certo posso dirvi che nel giro di pochi anni perdono la radioattività; per informazioni più dettagliate vi chiedo la pazienza di aspettare venerdì.


{
{Spettro}
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Inviato il 14 marzo 2006 13:32
Come già detto,dipende da ciò che si vuole:continuare ad essere dipendenti da paesi esteri che fanno il bello e il cattivo tempo,oppure puntare ad una graduale indipendenza energetica.Io son per la seconda.In linea di massima son favorevole al nucleare,anche se vi farei ricorso dopo aver preso in considerazione prima altre fonti.E soprattutto,dopo aver fatto una bella analisi "costi/benefici" =P

 

 

:stralol:

Quoto!!

 

Io non sarei contento di avere una centrale vicino casa ma di questo passo sarà la soluzione più probabile(non vedo altrimenti).. Cmq fino alla fine cercherei qualche fonte alternativa al nucleare (anche se non ci credo molto) :smack: :figo:


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