Argomento parecchio interessante
Io sono favorevole al nucleare per parecchi motivi,molti dei quali sono già stati citati (quei simpaticoni dei francesi che ci piazzano le centrali sul confine,svizzeri idem,abbiamo detto "no nucleare" ma ora le scorie dove le ficchiamo?e paghiamo la stessa energia di cui ci siamo privati,riducendoci a dipendere da altri paesi-e se cade un albero scatta il black out -,nucleare non danneggia l'ambiente e con le debite misure è pure sicuro,si creerebbe pure lavoro...ecc ecc).
Tuttavia vedo più di buon occhio il ricorso in prima istanza all'impiego di energie "pulite e rinnovabili",e poi,per sopperire ad eventuali (nel caso ci fossero) mancanze,puntare al nucleare (anche solo per esportare,che non farebbe male vah) Mik ha giustamente citato l'energia solare,e quanti benefici potremmo trarne dall'installazione di pannelli fotovoltaici in sicilia ad esempio.Idem con patate per l'energia eolica (sardegna rullazza alquanto).e ci sarebebro anche gli impanti talassotermici volendo,anche se di energia non ce ne cavi parecchia
Le soluzioni per puntare ad un'indipendenza energetica o addirittura per diventare paese esportatore ci sono!e risparmieremmo pure sulla bolletta..e con sta cosa ci sarebbe più reddito spendibile ecc ecc (vedi quanto spende un simpatico francese di bolletta per la luce e quanto spende un fratello d'italia ) I problemi però son parecchi,a partire dalla classe politica nostrana,passando per la burocrazia ed arrivando alle simpatiche lobby (qualcuno ha detto Mattei? ).
Poipoipoi...più che complotti sionisti,per quanto riguarda idrogeno e petrolio, credo che sia un problema di cartelli internazionali e trust,che sono simpaticamente promotori di certi politici di certi paesi che sono alquanto influenti a livello internazionale.Zimpatiko recalo di kapitalizmo ztorpiato I motori ad idrogeno ci sono e vanno pure bene (vedi Fiat 600,vedi Fiat Multipla, la Nuova Panda anch'essa ad idrogeno,quell'aborto della classe a-neckar5- (non passa il test dell'alce,i motori crucchi fondono ogni giro e giocano pure con l'idrogeno..tsè),la fsx se non sbaglio dell'honda,opel zafira e bmw 750 ecc ecc... Le celle a combustibile tra l'altro non sono recenti, risalgono a metà dell'800 - Grover- sulla base della pila di Alessandro Volta).Poi ci sarebbe il problema della distribuzione sul territorio dell'idrogeno,di non poco conto,e soprattutto dell'immagazzinamento dello stesso:D Altro piccolo problema dell'idrogeno :non è una fonte di energia.E' un vettore energetico,ovvero servono altre fonti di energia per produrlo.E qui si spera che al posto dell'attulale reforming di idrocarburi si punti all'utilizzo di fonti rinnovabili o,perchè no,del nucleare..anche se se avessimo le auto a celle combustibili (idrogeno se non erro tradotto in energia elettrica) le cose andrebbero un po' meglio.Però però però...quindi anche il zimpatiko idrogeno ha parecchi problemucci...e i zimpatici trust tentano di mascherarli pekkè zull'itroceno puntano parecchio.Per il reforming in particolare.Quindi auspicherei l'utilizzo dell'idrogeno solo qualora lo stesso venisse prodotto utilizzando energie pulite o nucleare quantomeno.Il che è fattibile già da ora...basta volerlo.E allora torna il problema della politica ecc ecc.. Molte case automobilistiche investono in carburanti alternativi,vedi FIAT (punto a metano,multipla bipower )e cito la toyota prius e altre vetture simili.La prius è un'auto ibrida:va a benzina,ma al convenzionale propulsore accosta un motore elettrico che permette di avere consumi assai parchi e mantenere pressochè inalterate le prestazioni del veicolo.Unico problema:ha una linea che fa schifo.Inoltre ci sono anche quelli sgorbi delle auto elettriche o ad aria compressa.
Insomma si potrebbe fare tanto..basta volerlo
perfettamente d'accordo con il lord del forte dei polaretti........ ho votato si
Ho trovato solo ora questa interessante discussione. Direi che è cmq stato detto più o meno tutto.
Ovviamente sono per il sì.
Faccio solo una considerazione, non tecnica (ancche se faccio ingegneria, e ho parlato con ingegneri nucleari in due occasioni)..
Da cittadino italiano: l'abolizione del nucleare con un referendum è stata una sconfitta della democrazia. Come si può chiedee a miei nonni che sono a mala pena arrivati alle scuole medie, di stabilire se l'energia nucleare è pericolosa o meno? Mi auguro che in futuro, per decisioni del genere, invece che ricorrere alle masse popoilari, ci si rivolga ai tecnici competenti, come un malato solitamente si rivolge ad un dottore. Altrimenti, invece che in democrazia si rischia di finire in una oclocrazia.
Mi auguro che in futuro, per decisioni del genere, invece che ricorrere alle masse popoilari, ci si rivolga ai tecnici competenti, come un malato solitamente si rivolge ad un dottore. Altrimenti, invece che in democrazia si rischia di finire in una oclocrazia.
Concordo con te sul fatto che per quando il referendum fu fatto l'istruzione e la'informazione erano ancora a livelli troppo bassi su scala nazionale ma ormai i mezzi per informare adeguatamente ci sono e la gente è sufficientemente istruita da poter comprendere,basta spiegare.E comunque sono fermamente convinto che una scelta del genere debba toccare sempre al popolo,altrimenti che democrazia sarebbe se a prendere decisioni di interesse nazionale fosse solo una cerchia ristretta di persone?
Sono del parere completamente opposto (guarda caso, penseranno i maligni...), Derfel.
La popolazione non può e non potrà mai seguire tutte le vicende politiche, ne avere le conoscenze adeguate per scegliere con cognizione di causa. L'idea di una democrazia diretta, alla quale il referendum si richiama, ha fatto il suo tempo. Proprio tu che hai fatyto il Classico dovresti aver presente il fallimento democratico ateniese, dove in fin dei conti ad essere esiliati - o assassinati - erano sempre i migliori: Temistocle, Aristide, i dieci strateghi vincitori alle Arginuse, Socrate, etc... questo perchè la gente non aveva cultura adeguate per partecipare alla democrazia.
Viceversa oggigiorno la democrazia è rappresentativa. Questo significa la delega a persone di propria fiducia il compito di rappresentarci. Ma soprattutto, cosa importantissima, i parlamentari sono aiutati nel loro compito da squadre di "tecnici". In pratica oggigiorno la politica non è (o dovrebbe essere) altro che uno stabilire il licet morale a determinate scelte. Scelte fatte da tecnici preparati su un determinato argomento. E non potrebbe essere altrimenti. L'economia, la giurisprudenza, la tecnologia ha raggiunto livelli talmenti elevati e complicati che anche per gli "addetti ai lavori" non sempre è facile starci alla pari. I tcnocrati suggeriscono, i governi, rappresentanza del popolo, decidono.
Nel caso del nucleare, si sarebbe dovuto chiedere ai nostri ingegneri nucleari (e ne avevamo di capaci! All'epoca per laurearsi in ing. nucleare bisognava avere voto minimo in tutti gli esami di 27!!!) il rischio dell'impiego di tale forma di energia. Ma non prevaricare sul loro parere con un referendum...
Ciao!
Vainamoinen
Non riesco a decidere o meglio a soppesare i pro e i contro in maniera efficace.
Il nucleare è una fonte di energia notevole, le tecnologie odierne consentono controlli migliori di quelli di 20 anni fa, sul piano della sicurezza quindi non sarei contrario. E' tuttavia una fonte di energia "rischiosa" dal punto di vista dell'impatto ambientale, sicuramente allo stesso livello delle centrali a carbone. Il fatto che ci siano centrali nucleari a pochi passi dal nostro confine con la Francia non lo vedo sinceramente come un motivo valido ai fini della scelta, una centrale in più aumenta le probabilità di un incidente.
Sulle forme alternative di energia....beh ho una teoria e spero di poter vivere abbastanza a lungo per scoprire se è fondata: ci sono e "sembra" non siano sufficienti a sopperire alle esigenze globali...eppure non posso fare a meno di pensare che fra una 15na d'anni potrebbero improvvisamente iniziare a funzionare, magari gestite proprio dalle costole di quelle società che oggi cavalcano sfruttandola fino all'ultimo centesimo l'onda dell'oro nero. Andrà ad esaurirsi sicuramente, quindi perchè non spremerlo fino all'ultimo? Razionarne il consumo non lo rigenererà. Quindi sulle fonti alternative non sarei pessimista, solo che adesso non è ancora possibile dedicargli le enormi risorse per la ricerca che meritano perchè economicamente questo ridurrebbe la vita degli investimenti sul petrolio.
E' questa la ragione fondamentale della mia indecisione. Centrali nuove non si fanno in 2 mesi e con pochi soldi, il tempo che ci vorrebbe magari le porterebbe a regime in tempo in tempo per veder spuntare una fonte di energia più conveniente e sicura...un rischio inaccettabile per chi deve investire e ne sa più di noi "comuni mortali" sul reale sviluppo tecnologico energetico.
Ho trovato solo ora questa interessante discussione. Direi che è cmq stato detto più o meno tutto.
Ovviamente sono per il sì.
Faccio solo una considerazione, non tecnica (ancche se faccio ingegneria, e ho parlato con ingegneri nucleari in due occasioni)..
Da cittadino italiano: l'abolizione del nucleare con un referendum è stata una sconfitta della democrazia. Come si può chiedee a miei nonni che sono a mala pena arrivati alle scuole medie, di stabilire se l'energia nucleare è pericolosa o meno? Mi auguro che in futuro, per decisioni del genere, invece che ricorrere alle masse popoilari, ci si rivolga ai tecnici competenti, come un malato solitamente si rivolge ad un dottore. Altrimenti, invece che in democrazia si rischia di finire in una oclocrazia.
platonico,eh?
purtroppo la democrazia è così...
vaina,lo stato dei filosofi non funziona...
Non hai assolutamente afferrato! Ben lungi dall'idea di un'aristocrazia! Ho solo detto che la politica deve essere la morale della repubblica: i tecnicismi vanno lasciati ai tecnici, e non hai politici.
Se vuoi, possiamo parlarne in un apposito 3D, sennò andiamo tropo OT...
Ciao!
Vainamoinen
Favorevole, da pochi mesi, per due motivi:
1- l'abolizione dove essere mondiale oppure è inutile (vedi Francia e Svizzera).
2- togliere potere economico ai paesi produttori di petrolio
si perchè se francia e svizzera la usano il rischio esiste cmq, allora tanto vale usarla
se nei confini non ci fossero centrali nucleari sarebbe diverso
Un'altra considerazione a favore del si. La temperatura media della terra sta aumentando (per quello ci sono anche state epoche più calde), e una delle cause sembrerebbe essere l'effetto serra dovuto alla combustione di materiali a base di carbonio (petrolio e carbone su tutti). Le centrali nucleari non producono residui di anidride carbonica come le centrali termoelettriche.
A proposito non è vero che il carbone inquina più del petrolio
/moderator mode ON
Mi sono accorto solo ora di questa discussione. Ho notato che ad un certo punto ha cominciato ad andare decisamente OT; tra l'altro in una direzione piuttosto delicata e decisamente poco legata allo spirito apolitico di questo forum. Chiedo a tutti quanti di ritornare alla discussione principale altrimenti sarò costretto a chiuderla.
/moderator mode OFF
L'energia nucleare è una delle risorse più importanti scoperte dall'uomo nel '900, e sicuramente è possibile introdurre dei limiti di sicurezza accettabili per l'uso di tale energia. Purtroppo, lo reputo fattibile solo in Paesi di grande estensione, e soprattutto con ampie zone poco abitate (come gli Stati Uniti), in modo che, in caso di malfunzionamenti etc, sarebbe molto ridotto il numero di persone coinvolte nelle immediate vicinanze. Certo resta il problema del lungo raggio d'azione delle nubi tossiche, ma nn credo sia risolvibile al momento attuale.
In fin dei conti, ho votato no solo perchè l'Italia nn ha gli ampi spazi di cui parlavo prima a disposizione.
l'energia nucleare non presenta problemi a parte:
- le scorie, ma basta costruire depositi adegauti e questo problema è risolto
- la materia prima che l'italia dovrebbe comunque importare dall'estero e che purtroppo non è ne inesauribile...
l'energia nucleare sarebbe - cara di queela attuale?
in ogni caso sono favorevole anche ad altre forme di energia, come l'idroelettrica, che ha grandissime potenzialità e potrbbe essere sfruttata meglio.
l'energia nucleare sarebbe - cara di queela attuale?
Predni uan bolletta di un francese e quelal di un italiano Quelli non pagano un cavolo,e in più la esportano...
- le scorie, ma basta costruire depositi adegauti e questo problema è risolto
Uhmm è un po' più complicata la cosa,ma si può risolvere cmq
E poi cavolo il lavoro e la ricerca che sarebbero offerti dal nucleare..ci siamo amputati un settore cavolo