Bhe venderle sarebbe un buon buisness e ci toglierebbe il fastidioso problema dello smaltimento e rilocamento delle scorie, ma credo che sia una cosa impraticabile, ma credo che sia impraticabile.
Ma dai, come puoi dire che sarebbe meglio sbattere le scorie nei paesi in via di sviluppo? Su, se uno decide di adottare l'energia nucleare, si prende tutte le sue responsabilità.
E poi guarda, piuttosto che scendere al livello dei francesi...
Inoltre, a sentire la Vipera, le scorie non sarebbero neanche un gran problema, se riutilizzate. In pratica si aprirebbero le porte all'energia infinita. >_>
il problema vero sono le scorie: l'uranio esausto che ha già subito processi di fissione e non è quindi più utile per produre energia che fine fa?
Si investe nello sviluppo di reattori veloci, che "bruciano" quelle scorie producendo energia ^_^
per cui opterei per fonti energetiche che non hanno il porblema dei rifiuti: eolico, solare
A parte che inquinano anche queste, non sono alternative valide per soddisfare il fabbisogno energetico odierno :D
Una pala eolica di grandi dimensioni è da circa 200 kW, una centrale media di qualunque tipo (a parte turbogas che sono più piccole) è circa 1000MW
Media forse piú bassa, comunque sí, il rapporto è estremamente in vantaggio delle altre centrali :wub:
Comunque, a oggi con la singola pala si è raggiunto 1,5 MW, però non è quella grande produttività, e ci sono sempre gli altri problemi (tra cui che due pale non significano 3 MW)...
le grandi aziende sono state obbligate a fare interventi volti al risparmio (ad esempio i contatori digitali al posto di quelli vecchi)
Questo potrebbe essere un altro problema, in quanto su quei contatori non ci sono molte sicurezze (per esempio quale sia la vita media) >_>
il rendimento di una pala eolica varia fra 10% e 40%
Io ho dati diversi: considerando il complesso pala piú alternatore si è attorno al 70%, ma rendimento reale, senza tenere conto del fatto che la produzione è discontinua.
le scorie non sarebbero neanche un gran problema, se riutilizzate. In pratica si aprirebbero le porte all'energia infinita
Purtroppo no, anche perché ci sono vari problemi tra cui l'alto costo dei reattori veloci :wub:
io sono favorevole all'energia nucleare in quanto
-la compriamo dalla Francia, e abbiamo le centrali nucleare appena oltre confine
-non inquina l'aria e le scorie possono essere bruciate
-i soldi che spendiamo per comprare petrolio dagli arabi(finanziando il terrorismo) il gas dalla russia ecc li possiamo investire nella manutenzione
-le fonti rinnovabili non sono sufficienti e l'energia eolica provoca inquinamento acustico.
-in caso di invasione aliena potremmo usare le scorie come arma
io sono favorevole all'energia nucleare in quanto-la compriamo dalla Francia, e abbiamo le centrali nucleare appena oltre confine
-non inquina l'aria e le scorie possono essere bruciate
-i soldi che spendiamo per comprare petrolio dagli arabi(finanziando il terrorismo) il gas dalla russia ecc li possiamo investire nella manutenzione
-le fonti rinnovabili non sono sufficienti e l'energia eolica provoca inquinamento acustico.
-in caso di invasione aliena potremmo usare le scorie come arma
direi che l'ultimo motivo è senza dubbio quello fondamentale.....
questo dovrebbe mettere d'accordo tutti :wub: ^_^ >_> :wub:
sono favorevole a riprendere l'energia nucleare almeno la smettiamo di mendicare energia dagli altri Paesi:saiyan:
sono favorevole a riprendere l'energia nucleare almeno la smettiamo di mendicare energia dagli altri Paesi >_>
Riporto i dati che avevo promesso qualche post addietro.
Dunque nei PWR la pressione è circa 140 bar e nei BWR circa 70, quindi i secondi da questo punto di vista sono più sicuri.
Poi sui reattori veloci raffreddati a metallo. Sono INTRINSECAMENTE più sicuri perchè possono tranquillamente lavorare a pressione ambiente, anzi tenendo gli ambienti attorno a pressioni leggermente maggiori è impossibile fisicamente che fughe di vapore/liquidi possano accadere.
Poi le scorie di un reattore convenzionale sono al 95% composte da Uranio 238 che dopo breve tempo non necessita più stoccaggio perchè la radioattività diventa come quella media terrestre, il restante 5% è composto da prodotti a breve vita (dopo poco perdono radioattività) e altri prodotti praticamente eterni. Ora questi transuranici (Nettunio 237, Plutonio 238, Americio 241 e Curio 242) possono essere riusati in reattori veloci, a seguito di alcune reazioni con dei neutroni diventano materiale fissile (combustibile) e poi fissionano con rilascio di energia. Da questi reattori le scorie hanno vite medie molto più brevi; la componente più longeva necessiterebbe stoccaggio per circa 28-30 anni (contro l'eternità delle scorie attuali). So che 30 anni sembrano molti ma in realtà con le tecnologie di confinamento attuali è proprio una barzelletta confinare per 30 anni. Inoltre diminuirebbe del 99,99% il volume di queste scorie.
Fonte: Le Scienze di marzo 2005.
-in caso di invasione aliena potremmo usare le scorie come arma
Spettacolare
Interessante l'ultimo post Vipera ^_^
:lol:
Le Scienze di marzo 2005
Mi sai dire numero dell'edizione e titolo dell'articolo? Sto cercando gli arretrati, ma sul sito non è che ci siano molte informazioni in merito (arrivano al 2004 :unsure: )...
marzo 2005
Nucleare heavy metal
Eric P.Lowen
- Negli ultimi decenni, il problema delle scorie radioattive prodotte dalle centrali nucleari è sempre più al centro dell’attenzione, anche per la necessità di metterle in sicurezza per lunghi periodi di tempo.
- Questo problema è anche conseguenza di una scelta strategica operata negli anni cinquanta, quando le centrali raffreddate ad acqua furono privilegiate rispetto ai modelli raffreddati a metalli pesanti, sia per ragioni tecniche sia per ragioni politiche.
- Oggi molti paesi stanno di nuovo rivolgendo l’attenzione all’opzione nucleare, e una versione moderna dei reattori a metalli pesanti – che per le loro caratteristiche sono in grado di usare come combustibile gli elementi transuranici prodotti come scorie da altri reattori – potrebbe essere la risposta ottimale alle obiezioni politiche e ambientali.
Vipera tu conosci gli studi di Carlo Rubbia? Cosa ne pensi?
Ciao a presto.
Questo problema è anche conseguenza di una scelta strategica operata negli anni cinquanta, quando le centrali raffreddate ad acqua furono privilegiate rispetto ai modelli raffreddati a metalli pesanti, sia per ragioni tecniche sia per ragioni politiche
A quanto ne so, anche economiche -_-
Hai i dati del numero da cui è tratto l'articolo?
Allora l'articolo dovrebbe essere il seguente:
Rivista: American Scientist.
Articolo:
Heavy-Metal Nuclear Power November-December 2004
Could an unconventional coolant enable reactors to burn radioactive waste and produce both electric power and hydrogen?
Eric P. Loewen
Adesso vedo se riesco scaricarmelo e leggerlo.
Ciao
buona giornata
no non riesco a scaricarlo....
se avete suggerimenti su come fare...
comunque copio l'abstract
It's been decades since a nuclear power plant was commissioned in the United States, but nuclear engineers mindful of problems with reliance on fossil fuels for long-term power generation continue to look at novel reactor designs. Loewen and his colleagues have evaluated one of the technologies under consideration for the next generation of reactors. It would exploit the physical and safety characteristics of lead—chiefly, a high boiling point—as a coolant in place of water. Such a reactor could use fast neutrons and operate at high temperature, making it capable of burning many of the radioactive isotopes in the spent nuclear fuel produced by the nation's 103 light-water reactors.
Ciao Ciao
Di seguito riporto un altro paio di abstract che possono essere utili.
Radiat Prot Dosimetry. 2005;115(1-4):187-94.
The TRADE experiment: shielding calculations for the building hosting the subcritical system.
Burn KW, Carta M, Casalini L, Kadi Y, Monti S, Nava E, Palomba M, Petrovich C, Picardi L, Rubbia C, Troiani F.
ENEA FIS-NUC, Via M. Monte Sole 4, 40129 Bologna, Italy.
The TRADE project (TRiga Accelerator Driven Experiment), to be performed at the existing TRIGA reactor at ENEA Casaccia, has been proposed as a validation of the accelerator-driven system (ADS) concept. TRADE will be the first experiment in which the three main components of an ADS--the accelerator, spallation target and sub-critical blanket--are coupled at a power level sufficient to encounter reactivity feedback effects. As such, TRADE represents the necessary intermediate step in the development of hybrid transmutation systems, its expected outcomes being considered crucial--in terms of proof of stability of operation, dynamic behaviour and licensing issues--for the subsequent realisation of an ADS Transmutation Demonstrator. An essential role in the feasibility study of the experiment is played by radioprotection calculations. Such a system exhibits new characteristics with respect to a traditional reactor, owing to the presence of the proton accelerator. As beam losses always occur under normal operating conditions of an accelerator, shielding studies need to be performed not only around the reactor but also along the beam line from the accelerator to the spallation target. This paper illustrates a preliminary evaluation, using Monte Carlo methods, of the additional shielding to be located around the reactor structures, the beam transport line and the existing reactor building to allow access into the reactor hall and to restrict the doses outside to their legal limits.
Radiat Prot Dosimetry. 2005;115(1-4):122-5.
An additional performance of HTRS: the waste radiotoxicity minimisation.
Cerullo N, Bufalino D, Forasassi G, Lomonaco G, Rocchi P, Romanello V.
Energy and Environmental Conditioning Department (DITEC), University of Genova, Via all'Opera Pia n. 15/a, I-16145 Genova, Italy. cerullo@ditec.unige.it
The management of radioactive waste is a key issue for the present and future use of nuclear energy. In this frame, high temperature reactors (HTRs) have, among others, the capability to burn actinides. After a short introduction on HTRs, the performances of two MC-based burnup codes (Monte Carlo continuous energy burnup and MONTEBURNS) in assessing the ability of these reactors to burn actinides are compared. These codes are necessary for performing ultra-high burnup calculations on HTRs. The best one, in this specific case, results to be MONTEBURNS. It was analysed using HTRs loaded with the following: (1) 1st generation Pu, 600 equivalent full power days; (2) 2nd generation Pu, 645 equivalent full power days; and (iii) 33% 1st generation Pu and 67% Th, 705 equivalent full power days. Finally, it is possible to conclude that HTRs can reduce time when the waste is considered dangerous. Even if the amount of reduction does not solve the whole problem, it represents an important step in the management of radioactive waste.