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Energia nucleare...
Y di Yaenrhys
creato il 09 agosto 2004

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Sareste favorevoli a una reintroduzione dell'energia nucleare in Italia? 146 votanti
Sareste favorevoli a una reintroduzione dell'energia nucleare in Italia?
54.8% (80 voti)
No
30.8% (45 voti)
Non so
13.7% (20 voti)
Le votazioni sono chiuse
V
Vainamoinen
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Vainamoinen
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Inviato il 10 settembre 2004 19:57

Faccio notare una cosa che ben pochi secondo me conoscono: le ricadute tecnologiche.

L'avere come rosorsa energetica l'energia atomica richiede lo sviluppo di tecnologie ben più sofisticate di quelle necessarie per le centrali termoelettriche o idroelettriche. Questo vuol dire maggiori investimenti nel campo della ricerca, sia in materia di sicurezza ambientale, che in quella della gestione dell'energia. La necessità di prendere sul serio il rischio di forti impatti ambientali in caso di incidenti, crea nuove tecnologie o procedure. Le stesse poi, una volta pronte, sono applicabili a cascata anche in altri campi. Ad esempio, la necessità di salvaguardare i limiti di temperatura degli scarichi idrici delle centrali nucleari nei fiumi, porta a sviluppare tecnologie che poi possono essere applicate anche alle centrali termoelettriche, ma che per quest'ultime non sarebbero mai state sviluppate, ritenendole magari un optional di lusso più che una necessità. Non so se riesco a spiegarmi bene. Paradossalmente i paesi con centrali atomiche sviluppano una maggiore sensibilità verso l'ambiente che non altri paesi ugualmente ricchi (tralasciamo i paesi dell'Est...). Ancora, nel caso della Francia, il fatto di avere l'energia nucleare a disposizione in quantità di gran lunga superiore alle proprie necessità le ha permesso di esportare corrente elettrica ai paesi limitrofi (Italia e Spagna soprattutto). Ma per far questo ha dovuto sviluppare nuove tecnologie per la gestione delle risorese elettriche. Morale: tutte le moderne strumentazioni per i cosiddetti "Sistemi Elettrici per l'Energia", sono di origine francese, costretta a svilupparle a causa del nucleare, ma ora fra i leader mondiale in questo campo. L'omonimo esame che da ingegnere elettrico devo sostenere ha infatti i libri in francese (non ne esistono neanche in inglese, per ora!).

Non è quindi da sottovalutare questo aspetto dell'energia nucleare: la ricaduta tecnologica, oggigiorno importantissima per permettere ad un apese di avere un'economia florida. E guarda caso la nostra tentenna, ma non certo per colpa degli ultimi governi!!!


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Ser Loras Tyrell
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Ser Loras Tyrell
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Inviato il 11 settembre 2004 0:23

Quoto in toto Vaina,poco altro da aggiungere.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

:figo:


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Daeron Targaryen
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Daeron Targaryen
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Inviato il 12 settembre 2004 15:48

Non ho voglia di leggermi 4 pagine di topic quindi rispondo direttamente.

Sono favorevole al nucleare ma credo che all'Italia convenga riflettere molto attentamente (e senza isterismi, come invece sono soliti fare i verdi e gli antinucleari) sulla effettiva convenienza di riprendere la produzione di energia nucleare: con l'uscita dal nucleare abbiamo infatti perso quasi tutta la tecnologia connessa e ricrearla costerebbe cifre molto elevate a cui vanno aggiunti i costi di realizzazzione delle singole centrali: in base ad una centrale in costruzione in Finlandia si calcola che ogni centrale da circa mille megawatt di energia costi circa 1750 milioni di euro. E per costruirla tra permessi, costruzione, collaudo e entrata in servizio ci vogliano 10 anni (anche in Giappone dove accelerano tutto al massimo ci vogliono sempre 5 anni). Dato che all'Italia serve ben più di una centrale per raggiungere una certa autonomia di produzione, diciamo almeno 1/3 della necessità totale di energia (per questa quota in Inghilterra ci sono 35 centrali) si tratterebbe di una serie di investimenti colossali e a lunghissimo periodo che credo quindi vadano valutati attentamente,specialmente tenendo in considerazione gli eventuali miglioramenti delle tecnolgie alternative di produzione di energia.

Purtroppo visto come vanno le cose in Italia tra partiti allarmisti e antiscientifici(es: i verdi), burocrazia, proteste popolari e governi che calano le braghe come Don Abbondio (es: il deposito nucleare di Scanzano ionico) ho molta ma molta sfiducia nella possibilità di effettuare un opera come questa.


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Ellie
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Inviato il 13 settembre 2004 18:12
^_^:(

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Daeron Targaryen
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Inviato il 13 settembre 2004 22:54

Ehm, Ellie, che cosa vuoi dire con quelle faccine?


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Drogon
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Inviato il 13 marzo 2006 21:59

socuramente più che favorevole......

è piuttosto produttiva e non particolarmente dispendiosa.

se penso che in italia c'erano già delle centrali...........

per quanto riguarda i rischi direi che sono ridotti al minimo con le nuove tecnologie,

inoltre lo usano già i nostri "vicini di casa" in Francia.... se succede qualcosa là non siamo particolarmente lontano, tanto vale averle direttamente in casa e non dover più comprare l'energia dalla Francia


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Mithrin
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Inviato il 14 marzo 2006 8:14

Anche io sono favorevole.

Se l'Italia dicesse siamo contro il nucleare e non usiamo energia prodotta con esso sarebbe un discorso ma siccome importiamo grandi quantita' di energia da paesi come la Francia dove le centrali a fissione pullulano....insomma mi sembrerebbe un po' ora che l'Italia i suoi problemi se li risolvesse in casa propria.


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Ser Arthur Dayne
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Inviato il 14 marzo 2006 9:55

Contrario, perchè secondo me l'energia nucleare non è sicura come la si vuole far passare, addirittura avevo sentito che non c'è una compagnia assicurativa disposta ad assicurare una cenrtale, senza contare le scorie che non sono affatto "pulite"

 

tanto mi basta per auspicare che la ricerca, e lo sviluppo energetico in italia si muovano in tutt'altra direzione


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Blackfyre
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Inviato il 14 marzo 2006 10:08

Ti posso assicurare che l'energia nucleare è molto più sicura di quanto la gente pensi. Basta dire che in 60 anni ci sono stati due incidenti: chernobyl e three mile island. Chernobyl ormai sappiamo tutti che è stato provocato dalla incapacità dei tecnici lasciati nell'impianto; a three mile island si è rotta una pompa nel circuito di raffreddamento e con le conseguenze non è successo nulla a parte che chi era dentro la centrale ha preso radiazioni come se avesse fatto una lastra...Oggi con le nuove tecniche di difesa passiva anche un incidente come Chernobyl sarebbe controllato e non ci sarebbe fuga di radiazione.

Vogliamo parlare di pericolosità? Citiamo allora l'incidente di Seveso e le diossine rialsciate nell'ambiente, citiamo le industrie chimiche...

Per quanto riguarda le scorie, come ho scritto in un'altra discussione, possono essere usate come combustibile in un'altra tipologia di reattori; inoltre quando queste vengono infustate i livelli di radiazione per un fusto da 80 chili sono circa uguali a quelli prodotti da una decina di persone (si anche le persone producono radiazione..anche se poca). Le scorie non sono quindi più pericolose di una combricola di amici che viene a trovarvi, anzi probabilmente le scorie non vi svuotano il frigorifero :stralol: :smack: .


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Brynden "PesceNero"
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Inviato il 14 marzo 2006 10:18

Assolutamente no!!

 

Ciao

 

Bry :stralol:


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Vainamoinen
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Inviato il 14 marzo 2006 10:20

E' vero, il maggior pericolo per il nucleare deriva dall'inacapacità degli uomini addetti ad esso!

 

Purtroppo oggi giorno, a causa dei Mass-Media, è difficile diffondere una coretta informazione sui pericoli veri e su quelli presunti...

Ad esempio. La Mucca Pazza in Italia non ha fatto alcuna vittima, eppure l'allarme percepito dalla gente è stato enorme. Idem lo si vede per l'aviaria. Viceversa l'alcol, che provoca circa 40'000 morti all'anno, non viene percepito come un pericolo. Un pò meglio va per il fumo, che, nonostante i circa 80'000 morti imputabili ad esso, provoca un discret allarme sociale.


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Ser Arthur Dayne
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Inviato il 14 marzo 2006 10:36
Ti posso assicurare che l'energia nucleare è molto più sicura di quanto la gente pensi. Basta dire che in 60 anni ci sono stati due incidenti: chernobyl e three mile island. Chernobyl ormai sappiamo tutti che è stato provocato dalla incapacità dei tecnici lasciati nell'impianto; a three mile island si è rotta una pompa nel circuito di raffreddamento e con le conseguenze non è successo nulla a parte che chi era dentro la centrale ha preso radiazioni come se avesse fatto una lastra...Oggi con le nuove tecniche di difesa passiva anche un incidente come Chernobyl sarebbe controllato e non ci sarebbe fuga di radiazione.

Vogliamo parlare di pericolosità? Citiamo allora l'incidente di Seveso e le diossine rialsciate nell'ambiente, citiamo le industrie chimiche...

Per quanto riguarda le scorie, come ho scritto in un'altra discussione, possono essere usate come combustibile in un'altra tipologia di reattori; inoltre quando queste vengono infustate i livelli di radiazione per un fusto da 80 chili sono circa uguali a quelli prodotti da una decina di persone (si anche le persone producono radiazione..anche se poca). Le scorie non sono quindi più pericolose di una combricola di amici che viene a trovarvi, anzi probabilmente le scorie non vi svuotano il frigorifero :stralol: :smack: .

e cosa producono le scorie una volta bruciate? dubito che si tratti di aria di montagna...

 

una centrale nucleare quindi produce solo un fusto da 80 kg di scorie? non credo ovviamente e sinceramente i fusti di scorie preferisco saperli il più lontano possibile da me a differenza dei miei amici, anche se mi svuotano il frigo

 

in ogni caso ok ci saranno stati anche solo 2 incidenti (e quello di chernobyl piuttosto grave), ma sono 2 di troppo parlando di nucleare, e il terzo potrebbe non essere così innocuo come si crede ora, visto che le previsioni possono sbagliare, e dopo sarà troppo tardi per dire: "ma in effetti a questo non avevamo proprio pensato.."


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Drago Rinato
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Drago Rinato
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Inviato il 14 marzo 2006 10:38

Non sono favorevole al Nucleare, oggi.

Ma anni fa avessi potutto votare avrei votato pro-nucleare.

 

Sono contrario non tanto per i rischi (abbiamo diverse centrali ai confini)

ma per le scorie che non sono smaltibili...

 

Ci sono dozzine di metodi per produrre energia pulita, e per ottimizzare

quella che abbiamo, non vedo perchè imbarcarsi nella non indifferente spesa

di costruire nuove centrali nucleari.

 

Ripeto anni fa avrei votato per mantenere aperte le centrali, allora

servivano per dare energia ad un paese in crescita.

 

Adesso ci sono le alternative.


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Drogon
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Inviato il 14 marzo 2006 10:46

e cosa producono le scorie una volta bruciate? dubito che si tratti di aria di montagna...

 

una centrale nucleare quindi produce solo un fusto da 80 kg di scorie? non credo ovviamente e sinceramente i fusti di scorie preferisco saperli il più lontano possibile da me a differenza dei miei amici, anche se mi svuotano il frigo

 

in ogni caso ok ci saranno stati anche solo 2 incidenti (e quello di chernobyl piuttosto grave), ma sono 2 di troppo parlando di nucleare, e il terzo potrebbe non essere così innocuo come si crede ora, visto che le previsioni possono sbagliare, e dopo sarà troppo tardi per dire: "ma in effetti a questo non avevamo proprio pensato.."

per quanto riguarda l'inquinamento a parte le centrali eoliche e solari, praticamente assenti nel nostro paese perchè poco produttive, quelle nucleari sono quelle meno inquinanti, soprattutto se relazionate all'energia che producono.

due incidenti non mi sembrano tanti, soprattutto se si pensa che Cernobyl è avvenuto 20 anni fa quando la tecnologia non era certo quella di adesso, mentre quello avvenuto a three mile island è quantomeno trascurabile visti gli effetti che ha avuto....inoltre abbiamo alcune centrali nucleari ituate sul confine praticamente, direi che averle li e comprare energia dalla Francia mi sembra un po' stupido, tanto vale averle in casa


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Ser Arthur Dayne
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Ser Arthur Dayne
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Inviato il 14 marzo 2006 10:52

Purtroppo non possiamo decidere noi per i francesi, per cui se vogliono le centrali nucleari non possiamo farci nulla, ma questo non ci obbliga a volerle in Italia secondo me

 

chiaramente se è il nucleare l'unica soluzione al problema energetico italiano ben venga con tutti i suoi rischi ma io non lo credo, per cui dico cerchiamo un'alternativa prima di iniziare a costruire reattori nucleari


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