Dunque, Mirko, se stiamo parlando dell'acceleratore, la cui funzione è far produrre neutroni ad un target; neutroni i quali servono al reattore il quale è mantenuto sottocritico allora ho letto qualcosa. Se ti riferirsci ad altri studi di Rubbia dimmi quali intendi perchè al momento non mi vengono in mente -_- ;)
So che negli ultimi anni Rubbia ha fatto fare investimenti non molto buoni da amministratore delegato di Enea...se vogliamo approfondire datemi tempo che mi devo documentare un po'
Ciao ho preso questo su un sito trovato con google.
Credo che sia la cosa che mi avevi chiesto vipera....cioè lo spero. Penso faccia riferimento alla trasmutazione dei nuclei radioattivi a vita medio-lunga. In effetti ci sono altri reattori che la fanno (o mi sbaglio?). Volevo solo chiedere a chi più "nel campo" o più esperto quali, se ci sono, siano le innovazione del reattore Rubbia.
Ciao
l’"amplificatore di energia", soprannominato "reattore Rubbia", funziona sparando, con un acceleratore di particelle, protoni all’interno di un contenitore con piombo liquido. Dal piombo escono così neutroni che colpiscono barre di torio innescando la fissione nucleare, la reazione a catena. In questo modo si genera calore che viene raccolto e convogliato a sistemi di turbina per generare energia. Per spegnere il reattore basta fermare l’iniettore a protoni. Se al posto del torio si sistemano scorie radioattive (di uranio o plutonio) queste, bombardate da neutroni, sono trasformate in elementi con vita molto breve o addirittura spenti e non emettono più radiazioni.
Il sito qual è? Ne ho trovati alcuni, ma non me li apre -_-
Ciao,
in questo sito ho trovato diverse info.
http://www.zonanucleare.com/index.htm
Questo sito invece è un motore di ricerca di riviste scientifiche internazionali.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/entrez/query.fcgi?db=PubMed
Ciao e buona caccia
Si era quello che intendevo io Mirko, in pratica ha la funzione dei reattori veloci segnalati da me, con la differenza che è intrinsecamente più sicuro perchè è sufficiente spegnere l'acceleratore per avere lo spegnimento totale della centrale...senza pericoli di reazione incontrollata e simili.
Poi sui reattori veloci raffreddati a metallo. Sono INTRINSECAMENTE più sicuri perchè possono tranquillamente lavorare a pressione ambiente, anzi tenendo gli ambienti attorno a pressioni leggermente maggiori è impossibile fisicamente che fughe di vapore/liquidi possano accadere.Poi le scorie di un reattore convenzionale sono al 95% composte da Uranio 238 che dopo breve tempo non necessita più stoccaggio perchè la radioattività diventa come quella media terrestre, il restante 5% è composto da prodotti a breve vita (dopo poco perdono radioattività) e altri prodotti praticamente eterni. Ora questi transuranici (Nettunio 237, Plutonio 238, Americio 241 e Curio 242) possono essere riusati in reattori veloci, a seguito di alcune reazioni con dei neutroni diventano materiale fissile (combustibile) e poi fissionano con rilascio di energia. Da questi reattori le scorie hanno vite medie molto più brevi; la componente più longeva necessiterebbe stoccaggio per circa 28-30 anni (contro l'eternità delle scorie attuali). So che 30 anni sembrano molti ma in realtà con le tecnologie di confinamento attuali è proprio una barzelletta confinare per 30 anni. Inoltre diminuirebbe del 99,99% il volume di queste scorie
Come preannunciato ho fatto leggere il testo a quel professore: conferma tutto, con l'unica differenza che, seppur è vero che il processo è intrinsecamente piú sicuro ("impossibile fisicamente" inteso come "molto improbabile", guasti possono sempre capitare), l'uso di metalli per raffreddare inserisce componenti di rischio aggiuntive ;)
Ma che dire..visto che non ho parlato di questo con i miei professori penso che mi fiderò del tuo ;) ...poi magari ci riaggiorniamo
Volentieri ;) Aggiungo solo che volendo si potrebbe evitare di usare i metalli nel raffreddamento, togliendo quelle componenti di rischio (ma ipotizzo introducendo altre problematiche, altrimenti non si sarebbe passati ai metalli) :D
Nei veloci si usano i metalli perchè i neutroni vanno rallentati meno, per fare questo è opportuno usare dei metalli. Nei termici si usa l'acqua perchè i neutroni vanno rallentati molto di più. Si usano diversi materiali per i diversi pesi atomici e il conseguente comportamento negli urti con i neutroni. Usare l'acqua per i veloci significherebbe avere degli "spessori" di acqua molto piccoli attorno al vessel. Credo si tratti di esigenze costruttive, o per lo meno una parte importante ce l'hanno queste esigenze in termini di struttura.
Questo sí, so dirti che quel professore mi ha detto che si potrebbe anche fare a meno dei metalli, però è stato un discorso appena accennato mentre discutevamo quel testo, quindi non è stato detto molto di piú ;)
La questione "Nucleare sì/Nucleare no" è maledettamente complicata.
Premetto: trovo che la pensata del referendum del 1986 e la conseguente chiusura delle tre centrali sia stata disastrosa, e uno dei peggiori errori commessi nella storia dell'Italia. Sull'onda della paura, si è rinunciato alla possibilità di un'indipendenza energetica e l'unico risultato sono state centrali nucleari sicure ed efficienti sul confine francese, da cui acquistiamo tuttora energia a peso d'oro.
D'altra parte, ormai tornare al nucleare è un investimento poco redditizio. Le centrali italiane sono irrecuperabili: una è stata parzialmente smantellata e le altre due, dopo vent'anni di inattività senza manutenzione, sono inutilizzabili. Quindi bisognerebbe ricostruire tutto, ma non è un caso che ormai da tempo non sorgano più altre centrali all'estero. Questo perchè si preferisce puntare su nuove tecnologie che facciano uso di combustibili rinnovabili, come l'utilizzo dell'idrogeno e le energie eolica e solare. Purtroppo l'Italia ha perso il treno del nucleare- anzi, ne è scesa volontariamente!- ed ora è controproducente risalirvi quando manca così poco al capolinea.
Oltretutto, grazie ai vent'anni di vuoto, anche lo sviluppo delle tecnologie basate sul nucleare è rimasto indietro: mentre in Francia hanno regolarmente applicato nuovi standard qualitativi e di sicurezza, qui siamo ancora al tempo di Chernobyl.
Per quanto riconfermi che rinunciare al nucleare sia stata una follia, ormai è troppo tardi: meglio rivolgere i propri sforzi altrove.
Questo perchè si preferisce puntare su nuove tecnologie che facciano uso di combustibili rinnovabili, come l'utilizzo dell'idrogeno e le energie eolica e solare
Purtroppo non cosí utilizzabili, anzi, non sono sufficienti (quando non sono "dannose", nel senso che consumano piú di quanto producano) a soddisfare il fabbisogno; ti rimando a questa discussione per maggiori informazioni :unsure:
ma non è un caso che ormai da tempo non sorgano più altre centrali all'estero
Questo è totalmente falso, inoltre sono in cantiere numerose centrali e numerosi progetti in tutto il mondo.
Questo perchè si preferisce puntare su nuove tecnologie che facciano uso di combustibili rinnovabili, come l'utilizzo dell'idrogeno e le energie eolica e solare
Anche qua c'è molto da dire: prima di tutto il solare è una bufala per la produzione di grande potenza, per le piccole potenze (e con piccole intendo uso domestico) è costosissimo. L'eolico è ingombrante in maniera spaventosa, sull'idrogeno potremmo cominciare con il dire che per produrlo si spende più energia di quanta se ne ottenga bruciando quello prodotto. Ti consiglio di visitare la discussione sulle fonti energetiche perchè è esposta la situazione in maniera molto buona.
Purtroppo non cosí utilizzabili, anzi, non sono sufficienti (quando non sono "dannose", nel senso che consumano piú di quanto producano) a soddisfare il fabbisogno;
Ottima discussione, anche se ho letto altrove l'esatto contrario, ahimè >_>
Concordo che l'utilizzo di altre fonti di energia sia difficoltoso, ma prima o poi saranno necessarie. E' chiaro che gli impianti eolici da soli non possano soddisfare il fabbisogno energetico, indipendentemente da quanto grandi siano. Però un loro uso mirato, specie assieme ad impianti di altro genere, potrebbe effettivamente funzionare.
L'energia solare, tanto bistrattata, funziona perfettamente in ambiti piccoli (leggasi: niente megacentrali, ma pannelli solari sui tetti delle case), e a quanto mi risulta nel Nord Europa ne viene fatto largo impiego: logico che non basti, ma di certo funzionano, e il costo del "combustibile" è zero.
Sulla questione idrogeno se ne discute da una decina d'anni: dopo gli eccellenti risultati conseguiti dai protoripi, la ricerca si è arrestata quasi ovunque per mancanza di fondi -_- , visto che chissà perchè interessa a pochi. Eppure la possibilità di estrarre carburante dall'acqua di mare è più che concreta.
Appena ricorderò dove l'ho infilata, posterò qui una bella intervista curata dalla rivista Newton a proposito del futuro delle centrali nucleari...
Ottima discussione, anche se ho letto altrove l'esatto contrario
Se puoi riportare (eventualmente nell'altra discussione :singing: ) i dati (c'erano dati, o solo affermazioni non supportate? :victory: ) di cosa hai letto e la fonte, posso provare a rispondere; da parte mia al momento ti posso dire che quanto riportato in quella discussione l'ho sentito confermato da parte di persone tecnicamente preparate svariate volte, e anche da persone che non avevano nessun interesse a sostenere l'una o l'altra posizione.
Concordo che l'utilizzo di altre fonti di energia sia difficoltoso, ma prima o poi saranno necessarie. E' chiaro che gli impianti eolici da soli non possano soddisfare il fabbisogno energetico, indipendentemente da quanto grandi siano. Però un loro uso mirato, specie assieme ad impianti di altro genere, potrebbe effettivamente funzionare.L'energia solare, tanto bistrattata, funziona perfettamente in ambiti piccoli (leggasi: niente megacentrali, ma pannelli solari sui tetti delle case), e a quanto mi risulta nel Nord Europa ne viene fatto largo impiego: logico che non basti, ma di certo funzionano, e il costo del "combustibile" è zero
Il problema è che rendono poco, e che non si può legarsi troppo a quelle fonti: anche se l'eolico potesse soddisfare l'intero fabbisogno, va bene, facciamo il 50% del fabbisogno nazionale con eolico e solare. Un "bel" giorno è nuvolo e non c'è Sole... e la nazione crolla. Oltre certe percentuali (5÷10%), avere fonti la cui energia primaria (Sole, vento, ecc.) non è controllabile diventa pericoloso, genera instabilità nella rete.
Per il solare, dipende: già su palazzi da una certa altezza in su montare un impianto fotovoltaico darebbe l'energia per un rasoio, di certo non per un alloggio: per quanto si alzi un palazzo, la superficie del tetto all'incirca è quella, e quindi anche quella ricevente è circa costante. Ossia, piú alloggi, pari superficie ricevente; da cui si vede come l'impianto solare facilmente diventa insufficiente, praticamente inutile. Il problema è che almeno al momento usare intensamente quelle fonti non è difficoltoso, è infattibile.
Necessarie magari si dimostreranno necessarie, prima o poi; però al momento una buona soluzione sembrerebbe il nucleare.
Sulla questione idrogeno se ne discute da una decina d'anni: dopo gli eccellenti risultati conseguiti dai protoripi, la ricerca si è arrestata quasi ovunque per mancanza di fondi :singing: , visto che chissà perchè interessa a pochi. Eppure la possibilità di estrarre carburante dall'acqua di mare è più che concreta
Se si riuscisse a fare in modo economicamente ed energeticamente conveniente, e non per via elettrica, sí; altrimenti non ha senso, si rischia di consumare piú di quanto si produca.
Sottolineo che con "economicamente conveniente" non intendo "Le aziende devono specularci sopra quanto vogliono", ma semplicemente (ipotesi) che se un chilowattora mi costa dieci Euro invece di dieci centesimi di Euro a produrlo, dovrò farlo pagare cento Euro invece di un Euro all'utilizzatore. Se oltre a volere l'energia pulita si è disposti anche a sopportarne il peso economico... è un altro discorso. Non so quanti sarebbero d'accordo.
Comunque, forse converrebbe continuare almeno la discussione sulle fonti non nucleari sull'altra discussione, sia per questioni tematiche, sia per avere tutto consultabile in un unico posto :singing: