Come dice un saggio "La gente MER** vuole e MER** gli propinano"
wè, che sia saggio davvero? O_o
...E' orribile!Semplicemente.
Io ho un fratellino di otto anni, ci passiamo ben 17 anni, a volte vorrei poter avere più tempo da dedicargli, raccontargli alla vecchia maniera delle belle favole, con cavalieri, dame, draghi...Vorrei raccontargli di mondi fantastici, di pianure infinite, di foreste e animali meravigliosi...Vorrei soltanto regalargli pochi minuti di irrealtà felice...E invece lavoro otto ore e mezza al giorno e così tutta la mia famiglia...e abito lontana da lui e il tempo ci pressa e me lo immagino da solo con la sua baby-sitter che fa zapping in tv e che si ferma su sti fisici finti come il suo cervello e che fa sorbire a mio fratello le sue stron**** tutto il pomeriggio!!!E lo vedo cambiare ogni giorno, lo vedo plasmarsi sotto falsi valori e frasi fatte, sotto immagini porno e menefreghismo globale...Vorrei vivere in un mondo migliore...solo per regalare un mondo migliore a lui...
...Se si nasce uomini bisognerebbe essere pronti a una simile vita, una vita di sacrificio, spesa per un Dio chiamato Sogno...
Mhm... ragazzi, non è che si sta generalizzando un po' troppo?
Posto che le osservazioni sono quasi tutte condivisibili, è a mio avviso un ragionamento allargabile a quasi tutta la tv.
Forse occorrebbe interrogarsi sullo spirito con quale ci si pone di fronte alla televisione, alle aspettative che ognuno ha rispetto alla stessa. E' curioso come si riesca a trarre conclusioni così fortemente analitiche e complete, spesso anche sociologicamente impegnate rispetto ad un programma che non si pone alcun altro intento che quello di intrattenere.
Vogliamo che la Talpa abbia un intento pedagogico? Vogliamo che l'isola dei famosi insegni qualcosa? Esigiamo che il grande fratello sia un programma formativo? Infine, ma mi permetto giusto una piccola generalizzazione, vogliamo imparare dalla TV quello che non riusciamo ad apprendere dal vivere quotidiano, dalla famiglia.. dalla scuola.. dai nostri mentori?
Ecco, se è questo che vogliamo, scommetto che ci saranno professionisti di ogni campo pronti a dire che questi programmi in qualche modo hanno anche questi meriti.
Io vedo storcere molti nasi di fronte a fenomeni mediatici come i reality. Ma se di fenomeni si tratta mi pare non torni qualcosa: chi li guarda, chi li segue con maggiore e minore passione, chi li attende che tipo di persona è? Da quel che ho letto qui, mi è parso di intendere un giudizio piuttosto sbrigativo.
In primo luogo perché si è deciso di "criminalizzare" un genere, il reality e lo si è fatto senza apporre distinzione alcuna. Così il passo dal programma che spia chi si droga o induce al sesso estremo ai reality che hanno presa sul pubblico è quasi automatico. Così La Talpa che fa bere l'acqua a dei concorrenti che nella vita in Africa andrebbero a spendere denaro per un safari o una vacanza diventa un oltraggio all'intero continente. Se avessimo visto un reality con una crociera che tocca le stesse coste africane.. non ci saremmo certo stupiti, nemmeno delle piscine, però beh.. in questo caso è tutto diverso. Così fa tristezza che si spingano i concorrenti a misurarsi in prove che la nostra cultura non riesce a nemmeno a concepire come ammissibili (stasera hanno mangiato dei ratti arrosto, tanto per dirne una). Non ci stupiscono le torte in faccia quando la gente muore di fame nella nostra nazione.. ma ci stupisce l'acqua che hanno bevuto loro (che poi il fatto stesso che il reality sia lì, possa essere un bene anche per il kenya stesso è ipotesi che scartiamo). Ci appare normale, perché ormai accettato come tale, il fatto che in tv in un programmino di poco conto, il costo dei semplici abiti manterebbe intere regioni di quel continente che si offende bevendo l'acqua. Preferiamo leggere l'oltraggio, ma anche questo fa parte della nostra cultura in fondo, no? La presunzione di capire tutto e di poter trarre così superbe considerazioni ci appartiene tanto quanto il buon gusto nel cibo.
Noi qui, ma stavolta parlo del forum, ci arroghiamo il diritto di esprimere banalità ammantandole, grazie ad un linguaggio quasi tecnico (di chi comunica), dell'aria di analisi scientifica. D'altra parte se ci siamo iscritti ad un forum è anche perché sappiamo esprimerci e far buon uso della parola.
Ebbene, voglio tentare di evitare questo tranello.
Sono convinto sia demagogico e troppo semplice far riferimento ai mali del continente africano ora.. o della società poi per massacrare un programma televisivo. Penso sia superficiale e banale generalizzare su un genere televisivo. Penso sia gratuito e immeritato il giudizio aprioristico di chi nemmeno li segue questi programmi e attende notizie da parte chi li ama per poterli criticare. Un giudizio di siffatto tipo risulta alla fine essere incontestabile: non puoi parlare con chi non capisce e ha già deciso che non vuole capire.. non puoi certo imporre né in fin dei conti proporre la tua opione a chi non ha i mezzi per intenderla.. insomma, non puoi discutere (e qui vien meno il senso stesso di un forum di discussione).
Potrei star qui a dire che ci risulta facile ubriacarci quando in Italia un sacco di gente muore di fame e beve acqua non potabile.. potrei dire che è un affronto mandare in onda in tv serial in cui la giustizia e il servizio sanitario è del tutto sfasato rispetto a quella che è la realtà concreta italiana. Potrei ancora allargare la considerazione e disquisire sui pesi e misure dei servizi giornalistici che vedono un pettegolezzo avere presa sicuramente maggiore rispetto alla notizia della morte di milioni di persone nel resto del mondo. Se dicessi queste cose, rientrerei esattamente nel discorso cui mi riferivo prima: le facili generalizzazioni non mi piacciono.. non mi stimolano.. le trovo offensive dell'intelligenza umana.
Noi italiani.. brava gente: un popolo che si indigna così facilmente, quanto facilmente passa sopra l'indignazione altrui. Ops.. mi sa che sto generalizzando anch'io. Ecco un cane che si morde la coda.
Vediamo di scendere di livello (ovviamente parlo di espressione non di contenuto).
A me piacciono i reality, li seguo, mi divertono.. stimolano la mia voglia di parlarne e li trovo anche un'epressione democratica del terzo millennio. Mi è capitato di discuterne con colleghi universitari.. con gente alla fermata degli autobus, in treno... in chat anche. Ne ho parlato con i miei, persino con mia nonna. Fa tristezza che parli con gente di ogni tipo di reality? Forse perché potrei parlare di altro?
Beh, se vi siete posti questa domanda, la prevengo e vi rispondo subito: chi vi dice che non parli anche di altro?
P.S.: mi spiace, ma probabilmente non potrò seguire per bene il seguito di questa discussione. Per lo stesso motivo ho spesso preferito esprimermi in chat e non qui sul forum. Farò il possibile per rispondere ad eventuali contestazioni, ma mi scuso in anticipo per l'eventuale ritardo.
Addio Got
"Lo scempio ha due teste"
premesso che nn seguo praticamente mai i reality,però mi è capitato di vedere qualche puntata della talpa e devo dire che l'idea è divertente e per passara i venti trenta minuti prima di cena và bene,poi mi pare che anche le critiche eccessive giovino a questi programmi,il loro scopo è fare audience poi se a chi lo guarda piace o meno poco gli importa,in definitiva secondo me si esagera a criminalizzare questi programmi se a uno nn piace nn lo segue e finisce lì la questione ma se ne fanno così tanti vuol dire che alla gente piace quindi ne avremo sempre nuovi e sempre diversi!
semi OT
PS ale sò che risponderai quindi nn ti azzardare a dare una risp contorta come quella del post su licia troisi perchè ti strangolo stò ancora cercando di capirla!
Quoto e straquoto Sua Suprema Sommità.
Io adoro i reality. Mi fanno ridere. Sarò una persona mediocre, che ci posso fare?
Some people choose to see the ugliness in this world, the disarray. I choose to see the beauty. To believe there is an order to our days. A purpose.
Io francamente li detesto! a partire dal GF che mi ha sempre dato l'impressione di un esperimento tipo topolini in scatola, ma che usa cavie umane.
Ho due bambini a cui faccio da filtro per i programmi televisivi, vedono cartoni in cassetta e documentari. Ogni tanto un poco di Tv, con un po' di critica perchè quando saranno più grandi, non avrò più l'esclusiva del telecomando e voglio che si abituino a non prendere tutto per oro colato e che capiscano che riuscire nella vita non significa sculettare in televisione.
Detto questo, non penso a priori che tutti quelli che guardano i reality siano lobotomizzati o che in TV debbano trasmettere solo programmi ad alto contenuto educativo e sociale. Penso però che il mix cultura, svago, informazione, sia da rivedere .
Inoltre anche nei programmi di "svago" c'è una rincorsa verso il basso. Un format ha successo e tutti lo copiano e lo ripropongono su tutte le reti contemporaneamente. Vedi GF, Talpa, Fattoria, Music Farm etc. etc.
Non se ne può più!!!!
IMHO
Mhm... ragazzi, non è che si sta generalizzando un po' troppo?[cut]
Hai perfettamente ragione...a me sarebbe piaciuto portare la discussione su un binario differente. Alcuni post fa scrissi, infatti, questa frase:
"Ognuno di noi può guardare Amici: è l'approccio mentale che conta. Guardarlo giudicandolo come semplice intrattenimeno (per quanto può sembrare sciocco) ha un senso. Lasciare che il programma condizioni i nostri comportamenti è ben altra faccenda. In questo caso però si rimane entro un confine "etico" delineato, il fatto che sia tv-spazzatura è pur sempre un giudizio personale; nel caso del reality olandese, imho, si travalica quel confine. E allora si pone il problema se sia opportuno permettere alla tv di estremizzare certe posizioni."
Chiaramente Amici e solo un esempio, il discorso può essere esteso a tutti i programmi. Imho, non ha senso cercare significati pedagocici (per citare Viserion) in programmi che non hanno tale finalità; è un controsenso. Mi interrogavo piuttosto sui limiti che la tv dovrebbe avere dopo aver letto la notizia del reality olandese. Perchè hai ragione quando affermi che non possiamo pretendere che la tv ci insegni a vivere o si sostiuisca alla nostre esperienze di vita; però è anche vero che ci sono categorie di utenti che andrebbero protetti, proprio ponendo dei limiti o - se questo parola non piace - istituendo un codice (etico) della tv.
Salve,
riguardo l'argomento dei reality show, è incluso il fatto che la TV moderna è abbastanza mediocre: il gossip visto come un grande intrattenimento molto interessante, cosi tanto interessante da prendere ampi spazi nella stampa di periodici. Altre trasmissioni relativamente mediocri: talk show in cui i personaggi parlano contemporaneamente litigando... e altro ancora (chi piu ne ha piu ne metta).
E' il tipo di televisione che non mi interessa ed ho scritto che è "relativamente" mediocre, perchè magari tante altre persone sono interessate a tutte quelle che io considero sciocchezze.
Forse la maggioranza delle persone si divertono a vedere le sciocchezze tipo DOMENICA IN?
Non lo so, mi viene da intuire che è cosi, forse mi sbaglio, e mi viene anche da pensare che è meglio cosi.
gia.... non ve lo so spiegare bene, ma per me è meglio cosi: che tutti quanti usino la televisione per vedere sciocchezze, in questo modo ci sono altre cose piu interessanti tipo LE CRONACHE DEL GHIACCIO E DEL FUOCO, che conosco io e tante altre persone, che penso sempre: sono poche e tante contemporaneamente... un mondo di "nicchia"
una niccha che conosco io e altri, non riesco mai a capire se sono pochi o tanti... beh nel mio paese sono pochi veramente.
La stessa cosa succede nel mondo della musica: che ascoltino pure le sciocchezze di Ramazzotti e Gigi D'alessio (anche se obiettivamente sono ragazzi in gamba).
Io preferisco Luca turilli.... <<e chi è luca turilli? boh!!>>
Forse il mondo dei media deve essere cosi, è una specie di equilibrio della forza
, asimmetrico. Si equilibrano, e permettono che ci siano libri pochi bellissimi per chi piace veramente leggere, film pochi e bellissimi per chi ama veramente il cinema (vi suggerisco DUNE).
mi dispiace per aver scritto con una sintassi orribile, ma certe cose che penso non sono facili da esporre.
Sinceramente, non guardo la tv perchè mi annoia, non guardo i reality perchè non mi interessa vedere la quotidianità di altre persone, quella quotidianità che conosco benissimo e che non è nemmeno la loro, non me ne frega assolutamente nulla. I programmi di inbtrattenimento attuali mi annoiano semplicemente perchè non sono vari, sono tutti uguali, su tutti i canali, ed è un genere di intrattenimento che, sinceramente, mi deprime. La tv è monotona. Il problema è che è quasi esclusivamente intrattenimento, i programmi culturali sono messi in secondo piano etc etc, nei tg si parla della gnocca che fa il calendario, i reality sono tutti uguali, è un genere monotono, non mi interessa stare davanti alla tv a farmi gli affari degli altri.
Il problema di fondo è che la tv attuale mi annoia, semplicemente perchè non si pone altro obiettivo che quello di intrattenermi, che poi è incollarti alla tv e farti sorbire le porcate che dicono delle star idiote
grazie a gio per aver fatto risorgere la discussione... altrimenti che discussione è, se tutti dicono la stessa cosa?
premetto che secondo me sulla questione si potrebbero scrivere libri su libri... la situazione della televiose odierna... francamente non penso che la televisione sia DEGENERATA. penso che sia sempre stata così.
quando ero più piccolo la guardavo di più, anche perchè mi piacevano di più i cartoni animati jappo, avevo meno interessi, più tempo libero, ecc ecc... però nn me la sento di dire che la televisione sia cambiata (cioè, cambiata è cambiata, per carità, ogni cosa cambia, però non nel senso che si intende comunemente), al massimo sono "cambiato" io ( o cmq il cambiamento è più in me che in lei)...
questa è l'epoca dei reality show, perchè vanno di moda? qualche tempo fa probabilmente era il tempo dei Varietà... e da un certo punto di vista forse i reality show ne sono la naturale evoluzione. ma ci sono esperti in materia che sicuramente ne parleranno più approfonditamente.
quello che mi preme sottolineare sono un pò di cose (non dette con tono polemico ma pseudofilosofico)
1) l'informazione forzata - non so come altro definirla, qualche esperto di scienze della comunicazione lo farà al posto mio ovvero un informazione che ti arriva anche se tu non la vuoi. La televisione potrà essere piena di reality show, io ho il diritto di nn seguirli, solo che alla fine ne conosco qualcosa per forza, per sovrabbondanza di informazione forzata. se ne parla ovunque, nel bene o nel male, pienano ore su ore di trasmissioni.
2) la televisione italiana (un pò come la cultura e la società) ormai sta cercando di prendere la piega americana. è chiaro e scontato che la direzione sia quella del digitale terrestre, del satellite, della tv a pagamento molto più di ora. e i canali gratuiti nn devono avere il meglio che la tv ha da offrire, altrimenti la gente nn compra quelli a pagamento (si arriverà anche al periodo in cui i programmi televisivi gratuiti saranno l'appeal per quelli a pagamento)
3) ho seguito la prima edizione del grande fratello, uno della De Filippi di qualche tempo fa in cui cercavano di far "scoppiare" le coppie vicine al matrimonio (nn ricordo il titolo...) e qualcos'altro sparso... non mi sono dispiaciuti. ma che la tv sia piena o no di questi programmi poco mi importa, tanto la seguo pochissimo. certo che mi "spaventa" il fatto che mia mamma e mia nonna ci stiano sempre attaccate. E' la loro più grossa fonte di "imput culturali" (e intendo la cultura dal punto di vista antropologico) e da questo, volenti o nolenti, si è modificati.
4) i reality continuano a farmi schifo, come tutti i programmi in cui si punta solamente a fare ascolti o soldi. come dite, il 99% dei programmi sono così? infatti mi fanno schifo. Chi vuol essere milionario" perlomeno vi fa imparare qualcosa di culturalmente importante? Non lo metto in dubbio, anche se "culturalmente" è un termine improprio in questo caso.
5) sulla generalizzazione: qui mi tocca darti torto Gio, secondo me ci sei caduto anche tu quando hai detto "state generalizzando troppo". non metto in dubbio che alcuni possano averlo fatto, ma non tutti
6) sul fatto che alcuni cerchino di criminalizzare il genere hai ragione, nn è il reality show il "male", quello che nn mi va giù è proprio l'impianto televisivo dominante. La televisione è commerciale, dalla prima all'ultima ora di trasmissione. come gran parte degli impianti che ormai gravitano attorno alla nostra vita.
7) caso La Talpa: come ho detto nell'altro post, questo reality show merita particolare attenzione, perchè accanto a spunti positivi per il mio "lavoro" ne dà pure di negativi, ovvero far passare la cultura "altra" come un particolarismo, un fenomeno da baraccone, un programma che dice "guardate sti vip alla prova con quei pietosi primitivi che campano senza neppure conoscere quanto sono f***i e bravi e belli i nostri vip". il che mi colpisce sul vivo, come probabilmente a qualche psicologo non è andato giù il fatto che si volesse far passare il grande fratello come un "grande esperimento di psicologia" o a qualche calciatore non è andato giù "campioni il sogno" ecc ecc.
8)una cosa che secondo me merita attenzione è questa, infatti volevo aspettare prima di rispondere, ma mi accontento di modificare le "acque": ci vuole un intervento ben costruito e corredato da condivisibili affermazioni, nn sbrigativo ma interessante, tra l'altro fatto da un moderatore, per spingere a dire la verità? Finora praticamente non si era fatto altro che dare contro ai reality show, ma quelli che invece li difendono? dove sono spariti? nn mi riferisco a nessuno in particolare di chi mi ha preceduto, ma sono convinto che tra qualche giorno avrei trovato un bel pò di "pecore del si-reality" che andavano dietro al mandriano-viserion (così come le "pecore del no-reality" che andavano dietro ai primi discorsi fatti). non vuole essere un accusa, badate bene, solamente un appunto: non evitate di postare la vostra idea solo per la paura che tutti gli altri vi "possano dare contro"
9) la barriera non è un campione statistico affidabile. è plausibilissimo che qui la stragrande maggior parte sia contro i reality, quando nella società italiana è tutto il contrario. molti di noi sono pecore nere, nel loro piccolo. altrimenti potremo dire che il metal è il genere musicale più ascoltato, che il fantasy la fa da padrone, ecc ecc... siamo accumunati da alcuni interessi che sono ritenuti solitamente "di nicchia", quindi nn siamo statisticamente validi da quel punto di vista... e (casualmente?) qui può benissimo esserci un 90% contro i reality show
10) non ho nulla da dire, ma almeno al dieci bisogna arrivare dai...
Secondo me ciò che rende queste trasmissioni una noia mortale è proprio il presentatore!
Forse è il caso di rinnovarsi un po, di presentare nuovi talenti o almeno provarci! ci sono 20 programmi tra reality show, talk show, salotti squallidi... e vengono presentate sempre dalle stesse tristi persone!
Vi immaginate "la talpa" o "il grande fratello" presentato da un comico di zelig o da un volto nuovo e magari giovanile?? Oppure un talk show condotto esclusivamente dalla gialappas... !! insomma si potrebbero affrontare certi temi con un po + di ironia e farebbero bene a tutti non trovate??!
Credo che un programma ,che sia interessante o meno, che sia culturale o meno, se presentato nel modo giusto può avere il suo grande effetto sul pubblico! per esempio "affari tuoi" condotto da bonolis era uno spasso , lo trovavo divertentissimo ma ora pupo rende tutto un pochino + noioso ... !! Oppure un altro esempio potrebbe essere "appuntamento con la storia" che va in onda su rete 4 ! Trovo che sia un gran programma culturale ma cechipaone è così noioso che appena apre bocca cambio canale per evitare di addormentarmi.
Credo che Ogni programma, se presentata nel modo giusto, può essere un buon programma e poi ci sono già i telegiornali a darci le brutte notizie... è meglio che il resto della tv pensi a tirarci un po su il morale
un bacio
Ragazzi sono tutte idee giustissime...va bene chi è pro e va bene chi è contro, non sono ,non siamo qui per giudicare ciò che vede o non vede ognuno di noi...
Forse è vero che si generalizza, probabilmente si scade su discorsi che un pò anche non c'entrano niente...ma la maggior parte delle persone che scrivono in questo forum presumo siano persone che hanno la facoltà di scegliere cosa guardare e cosa no, con il mio breve mess di qualche riga fa, ho voluto solo dire tra le righe che alcuni programmi, mandati in onda non sempre in orari oppurtuni possono un pochino far torto a delle personcine che non hanno questa libertà di scelta e che spesso per forza maggiore non possono essere seguite da persone che le amano e che scelgono per loro quello che è più educativo guardare...
Tutto qui, non condanno i reality ne li amo...e poi io ho i libri di zio Martin...tutto il resto è noia!!!!...
tranquilla lady, nn penso che l'accusa di generalizzare fosse rivolta a te, nè la polemica colpa tua penso che fosse un discorso più generale (sorry per il gioco di parole )
certo che il fattore pedagogico è interessante...
noi possiamo scegliere, i nostri fratelli/figli nn hanno sviluppato ancora la nostra "facoltà discernente" (ma noi ce l'abbiamo? o è condizionata dalla nostra cultura così come quella dei figli è condizionata da quella dei genitori e/o apparati di autorità infantili? ma vabbè questo è un altro discorso :P)
messa su questo piano, penso che la moda reality sia anche peggio... pensare che i bambini dopo aver visto yugiho debbano vedere campioni il sogno... (e anche qui... erano meglio dawson creek e beverly hills?)
certo è che, se la televisione si comporta così, poi nn può lamentarsi del fatto che ragazzette smaniose vadino dietro a campioni il sogno e cose simili... a parte che nn si lamentano, perchè commercialmente parlando han fatto bene il loro lavoro
Personalmente non guardo i reality.
Non perché li trovi in sé stessi diseducativi, amorali, lobotomizzanti o che altro.
Semplicemente non mi interessano.
Quello che critico non è il reality in sé, ma il reality come fenomeno di costume. Il reality preso come base, modello, metro di giudizio. Il reality pervasivo, che ti circonda anche dove non te lo aspetti, dove non lo vuoi, dove ti da fastidio, magari.
La colpa è del ricevente e non dell'emittente? Certo. Giustissimo. Ma l'idea di una televisione a misura d'uomo non viene più in mente a nessuno?
Se gli effetti sono una mandria amorfa di adolescenti, incapaci di prendere una tv di intrattenimento come tale perché non hanno altri modelli a cui ispirarsi, non viene in mente a nessuno che forse c'è qualcosa che non va, e che i conti non si devono solo fare sulla base delle percentuali di share?
La tv non deve essere la cura per un disagio sociale, d'accordo, ma non credo debba avere l'obbligo di incrementarlo.
Vorrei inoltre fare a tutti quanti una domanda. Perché secondo voi sono nati i reality show?
Vorrei inoltre fare a tutti quanti una domanda. Perché secondo voi sono nati i reality show?
fermo restando che i programmi nascono tanti ma poi sfondano pochi, il motivo per cui nascono è quello di sfondare, se funziona ok....
parlerò considerando il primo, il grande fratello.
nn penso che si possa fare netta divisione tra "prima" e "dopo": anche prima c'erano avvisaglie di reality show: nelle candid camera, in un sacco di programmi, in varietà tipo "carramba che sorpresa" eccetera... prima dell'era reality c'era forse l'era dei "piagnistei e sentimenti forzati" che poi ha portato a questa?
fatto sta che qualche abile autore si è reso conto che un programma del genere poteva funzionare, se quelle cose piacevano... anche perchè noi tutti passiamo molto temp o a spettegolare... poteva interessare alla gente spettegolare su gente sconosciuta. protagonista era la realtà, di quel programma che fece scalpore, e storia. e se ne parlò più in quel periodo che ora della somma dei reality show odierni, direi. e faceva ascolti strabilianti.
il fatto é: il reality show è reale o realizzante? è vera realtà, e gli autori sono bravi psicologi che sanno scegliere le persone giuste (ovvero quelle con presenza scenica, quello simpatico, quelli che è facile che faranno coppia, insomma da dare una sorta di indirizzo al programma) oppure c'è un copione, e quindi quello che ci fanno vedere è quello che noi immaginiamo o che ci aspettiamo di vedere dalla realtà? nel senso che: noi ci aspettiamo da 10 ragazzi in una casa che ci siano litigi, amicizie, amori, ecc... e ci sono sempre stati. è normale in una società, altamente probabile, soprattutto se ci sono bravi psicologi dietro a scegliere persone giuste, ma magari per nn correre il rischio hanno fatto copione...
da allora il passo successivo è stato ancora più facile, forse: interesse per i vip c'è sempre stato, novella 2000, il vero "gossip" era questo... unirlo al format del reality show è stato un colpo di genio semplice ma molto redditizio. tiene occupati mini-vip o vip che hanno bisogno di nuovo successo e fa fare tanti ascolti... una manna dal cielo, veramente.
una domanda pure io: forse qualcuno ricorderà che l'anno successivo al grande fratello 1 c'è stato telegatto o qualcosa del genere... e ci fu scandalo perchè grande fratello vinse sezione cultura, mi pare, e cecchi paone si incavolò perchè nn lo considerava programma culturale al pari della sua macchina del tempo... voi che ne pensate? (le successive edizioni nn so come siano andate... magari faranno sezione "reality show" se nn l'hanno già fatta)