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La politica del Bel Paese
I di Il Lord
creato il 15 gennaio 2021


Euron Gioiagrigia
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Inviato il 03 aprile 2023 18:34

Meno male che in Italia esiste almeno un sito di fact-checking oggettivo, o almeno più oggettivo della media. Dati nudi e crudi confrontati con le dichiarazioni, ecco tutto ciò che serve.

 

https://pagellapolitica.it/articoli/fact-checking-appunti-giorgia-fisco-codice-appalti


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Lyra Stark
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Inviato il 03 aprile 2023 19:06
19 ore fa, joramun ha scritto:

I dislessici li hai tirati in mezzo adesso perché non sapevi dove andare a parare. 

Altrimenti non avresti parlato di "gioia degli studenti che si ostinano a non usarle". Un ragazzo affetto da dislessia non si "ostina" a non usare correttamente le H e le doppie. Non riesce a farlo. E non prova "gioia" nel non riuscirci. 

Quello era riferito ovviamente a tutti gli alunni che avrebbero beneficiato della novità, mica ai dislessici. 

Quanto al dove andare a parare ho le idee ben chiare, ti ringrazio per la premura.

Qui invece l'articolo definitivo sulla questione delle multe alle parole straniere.

Linkiesta.it: L’Italia è il paese che ama non saper parlare italiano.
https://www.linkiesta.it/2023/04/italiano-lingua-inglese-angloitaliano/


E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.

 

A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.

 

When the snows fall and the white winds blow,

the lone wolf dies, but the pack survives

 

Stark è grigio e Greyjoy è nero

Ma sembra che il vento sia in entrambi

 
 
What do they say of Robb Stark in the North?
They call him The Young Wolf
They say he can't be killed...
 
A thousand years before the Conquest, a promise was made, and oaths were sworn in the Wolf's Den before the old gods and the new. When we were sore beset and friendless, hounded from our homes and in peril of our lives, the wolves took us in and nourished us and protected us against our enemies. The city is built upon the land they gave us. In return we swore that we should always be their men. Stark men!

 

 

Euron Gioiagrigia
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Inviato il 03 aprile 2023 19:13
6 minuti fa, Lyra Stark ha scritto:

Linkiesta.it: L’Italia è il paese che ama non saper parlare italiano.
https://www.linkiesta.it/2023/04/italiano-lingua-inglese-angloitaliano/

 

La situazione è grave ma non è seria, direbbe Flaiano.



Jacaerys Velaryon
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Inviato il 03 aprile 2023 19:33

Articolo che, fra l'altro, non è esente da imprecisioni ortografiche ("Paese", nel senso di entità statale, scritto con la p minuscola) o eccessi di purismo ("sé stesso" e "se stesso" sono forme entrambe corrette). :blink:


Vogliamo una società socialista che corrisponda alle condizioni del nostro paese, che rispetti tutte le libertà sancite dalla Costituzione, che sia fondata su una pluralità di partiti, sul concorso di diverse forze sociali. Una società che rispetti tutte le libertà, meno una: quella di sfruttare il lavoro di altri esseri umani, perché questa libertà tutte le altre distrugge e rende vane.

Enrico Berlinguer

 

What is honor compared to a woman's love? What is duty against the feel of a newborn son in your arms… or the memory of a brother's smile? Wind and words. Wind and words. We are only human, and the gods have fashioned us for love. That is our great glory, and our great tragedy.

George R. R. Martin (A Game of Thrones)

 

The measure of a life is a measure of love and respect,

So hard to earn, so easily burned
In the fullness of time,
A garden to nurture and protect
It's a measure of a life
The treasure of a life is a measure of love and respect,
The way you live, the gifts that you give
In the fullness of time,
It's the only return that you expect

Neil Peart (The Garden)

 

Ernest Hemingway once wrote, ‘The world is a fine place, and worth fighting for.’ I agree with the second part.

Andrew Kevin Walker (Seven)

 

In this game that we’re playing, we can’t win. Some kinds of failure are better than other kinds, that’s all.

George Orwell (Nineteen Eighty-Four)


joramun
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Inviato il 03 aprile 2023 20:32
1 ora fa, Lyra Stark ha scritto:

Qui invece l'articolo definitivo sulla questione delle multe alle parole straniere.

Linkiesta.it: L’Italia è il paese che ama non saper parlare italiano.
https://www.linkiesta.it/2023/04/italiano-lingua-inglese-angloitaliano/

 

L'articolo definitivo scritto da quella che l'anno scorso piantò un pippone sulla "troppa romanità" di Zerocalcare (LOL) e che sulla lingua (in questo caso italiana) conosce tante cose tranne la fondamentale, e cioè che una lingua è uno strumento culturale in perenne mutazione, mai definitiva e sottoposta ad un costante processo di commistione.

 

 


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Inviato il 03 aprile 2023 20:57

Ammazza oh ma voi 2 risate non ve le fate mai? "Articolo definitivo" era ironico!:blink:

Andateci piano con la peperonata!


E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.

 

A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.

 

When the snows fall and the white winds blow,

the lone wolf dies, but the pack survives

 

Stark è grigio e Greyjoy è nero

Ma sembra che il vento sia in entrambi

 
 
What do they say of Robb Stark in the North?
They call him The Young Wolf
They say he can't be killed...
 
A thousand years before the Conquest, a promise was made, and oaths were sworn in the Wolf's Den before the old gods and the new. When we were sore beset and friendless, hounded from our homes and in peril of our lives, the wolves took us in and nourished us and protected us against our enemies. The city is built upon the land they gave us. In return we swore that we should always be their men. Stark men!

 

 

joramun
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Inviato il 04 aprile 2023 10:12

Haaretz, uno dei più importanti quotidiani israeliani, osserva da fuori le recenti manovre del governo Meloni, giungendo a conclusioni non diverse da quelle già esposte qui nella discussione. 

 

I punti toccati in breve dall'articolo: 

1. Giorgia Meloni, Presidente del Consiglio italiano di destra, ha causato diverse polemiche con le sue dichiarazioni sul massacro delle Fosse Ardeatine, in cui ha omesso il ruolo delle autorità fasciste italiane.

2. Il presidente del Senato italiano, Ignazio La Russa, dello stesso partito di Meloni, ha ulteriormente alimentato la controversia criticando l'attacco partigiano che ha portato alla rappresaglia nazista.

3. Queste dichiarazioni mettono in luce le difficoltà del partito Fratelli d'Italia nel distaccarsi dalle proprie radici neofasciste.

4. Ciò avviene mentre il governo di Meloni sta proponendo una serie leggi controverse, come multe per l'uso di parole straniere nelle comunicazioni e restrizioni ai diritti delle persone LGBTQ.

5. Alcuni ritengono che queste provocazioni servano a distrarre dai problemi del governo e a rafforzare il sostegno del nucleo di elettori più conservatore e reazionario.

6. Il governo di Meloni si è mostrato cauto e pragmatico dal suo insediamento, cercando di guadagnarsi credibilità internazionale e di allinearsi con la NATO sul sostegno all'Ucraina.

7. Tuttavia, le promesse di riforme economiche per aiutare la classe media e ridurre le tasse si sono in buona parte arenate a causa delle divisioni nella coalizione di destra e dei vincoli di bilancio.

8. L'Italia non ha mai affrontato un processo di denazificazione come la Germania, permettendo al neofascismo di rimanere un'ideologia attiva nella vita politica del Paese sin dalla fine della seconda guerra mondiale.

9. Le recenti dichiarazioni e azioni del governo possono essere viste come parte di una strategia politica calcolata per riscrivere la storia e la memoria collettiva dell'Italia, indebolendo così le radici storiche della democrazia italiana.



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Inviato il 04 aprile 2023 12:07

Non è un pesce d'Aprile: a pochi giorni dal clamore suscitato dal decreto per multare l'utilizzo di termini stranieri nella PA, negli eventi pubblici ecc. Ora la premier propone il liceo del "Made in Italy" (multa!) :stralol: Vi prego qualcuno li avverta che "Made in Italy" è inglese.

 

 

Di questo discorso fatto ieri dalla presidente Meloni a Vinitaly 2023 mi hanno colpito due passaggi. Quelli tra parentesi sono miei commenti.

 

1) "Per me questo (l'Istituto agrario) è il liceo, perché non c'è niente di più profondamente legato alla nostra cultura (con buona pace di tutti gli altri indirizzi e delle tante ore di didattica dedicata all'insegnamento della lingua Italiana, del latino e del greco, della storia, della geografia, del diritto, dell'educazione civica, ecc.) Questa è una delle ragioni per cui il governo lavora al "liceo del made in Italy"

 

2) "L'ho detto e ripetuto cento volte: non è la Stato a produrre ricchezza (tranquilla presidente, non serviva precisarlo) ma sono le aziende a farlo con i loro lavoratori e quello che deve fare lo Stato è non mettersi di traverso" A meno che - andrebbe aggiunto - l'attività di tali aziende non vada in rotta di collisione con gli interessi di alcuni gruppi di pressione o con le ideologie di testa e che l'innovazione eventualmente sviluppata non metta in discussione lo status quo o le leadership di maggiore convenienza. 

 

 

 

 


"Il peccato più sciocco del diavolo è la vanità" (La ragazza nella nebbia - Donato Carrisi)

 

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Inviato il 04 aprile 2023 20:26
Il 1/4/2023 at 10:01, Frank Stark ha scritto:

La alleanze pre-elettorali, se non esasperate, possono anch'esse essere un punto fermo per la democrazia (anche se partiti con qualche idea diversa dovrebbero correre separati) se meglio gestite. Il bipolarismo Italiano si basava soprattutto su maggioranze di coalizioni, il che però dava troppo potere ai singoli partiti che potevano un giorno svegliarsi e far cadere il governo molto a caso (2005). In realtà anche in sistemi bipolari (che l'Italia sembra sempre più voler emulare) come UK e USA ci sono delle "alleanze" nel senso che all'interno di un singolo partito ci sono varie visioni, anche differenti al massimo, su molti argomenti, solo che li è istituzionalizzato, anche solo con le primarie in USA.

 

 

Il bipolarismo italiano si basa(va) su alleanze pre-elettorali cioè le coalizioni precostituite per volontà dei partiti, a priori e a prescindere dall'esito della consultazione del corpo elettore, cui si è tentato di assicurare fittiziamente la maggioranza (le leggi elettorali col premio di maggioranza ne sono la prova provata). Se già in linea di principio questa è una schifezza, cioè è una partitocrazia a democrazia bloccata e a blocchi contrapposti, proprio come la prima repubblica, poco trasparente, poco responsabile, poco efficiente, poco funzionante (si veda l'instabilità governativa rimasta identica, si veda l'incapacità di eleggere i PdR, si veda il ricorso ai governi tecnici e ai presidenti del consiglio non parlamentari, si vedano le riforme istituzionali a colpi di maggioranza puntualmente fallite, si veda l'incostituzionalità delle leggi elettorali, in poche parole si veda l'assoluta nullità della politica italiana, che non ne ha azzeccata una, ovviamente nullità e incapacità politica garantita e preservata proprio dalle regole che il sistema politico si è dato), per poter essere realizzata a livello pratico si basa su una limitazione della libertà elettorale, e quindi banalmente della democraticità del sistema, che è intollerabile. Su questo non si scappa.

 

Il sistema maggioritario anglo-americano (così come quello francese) è l'esatto contrario di questo quadro. La anche il più sfigato dei parlamentari riceve una legittimazione diretta sulla sua persona. La sono i partiti al servizio del popolo (e quindi delle istituzioni), non viceversa, come da noi.

 

 

 

Il 1/4/2023 at 10:01, Frank Stark ha scritto:

In Italia si è sempre voluto, personalmente non so perché, voler andare avanti con un modello filo-francese molto centralizzato, senza però avere la cultura di base. Siamo un paese che non può avere un sistema anche solo regionale, ma serve, secondo me, un federalismo ed un Senato che rappresenti le singole regioni (alla tedesca, molto simile in questo aspetto la Germania a noi, anche se opterei sulla parità di rappresentanti per regione). Il fatto è che questo Senato non ha proprio senso di esistere in questo modo, contando che nella costituzione stessa era stato pensato come rappresentante delle regioni (o non verrebbe eletto su base regionale, banalmente). Sul Bicameralismo perfetto in sé, è un intruglio di burocrazia senza senso, obsoleto prima ancora di nascere.

 

 

Il centralismo della Prima Repubblica era dovuto all'ovvio motivo di non voler perdere o di veder limitato il controllo sull'intera politica nazionale, specie nell'ipotesi in cui il PCI o comunque PCI+PSI senza DC fossero andati al governo regionale in Emilia-Romagna e Toscana. Il ritardo nell'attuazione delle Regioni (e nel Referendum, e nella stessa Corte Costituzionale, e nel CSM, e nella legge sulla Presidenza del Consiglio) è legato al discorso che facevo sulla politica italiana che non accetta limiti giuridico-formali al proprio potere, di cui fa parte la non formalizzazione delle varie ipotesi di elezione del PdC, di scioglimento anticipato del Parlamento ecc.

 

Sul fatto che il Senato così com'è non ha senso di esistere, concordo ovviamente (e dell'ordinamento tedesco, ancor più del federalismo, apprezzo il sistema elettorale). A dire il vero il testo originale prevedeva che il Senato fosse eletto per 6 anni (e non 5 come la Camera). Così si sarebbe creata una dinamica a rinnovo separato come avviene negli USA (dove però ovviamente senato e camera non danno fiducia ad alcun PdC o PM), con maggioranze potenzialmente diverse. La politica italiana non ha accettato neanche per sbaglio un'ipotesi del genere, e fino agli anni sessanta ha fatto ricorso allo scioglimento anticipato del solo Senato in coincidenza con la fine della legislatura della Camera. Poi ha varato appositamente una legge costituzionale con cui è stata eguagliata la legislatura di entrambi i rami del parlamento.

 

 

Il 1/4/2023 at 10:01, Frank Stark ha scritto:

Su Italicum e porcellum dico che andavano bene in un certo contesto, non in questo di certo, ma mi urta pensare che la Corte Costituzionale l'abbia respinta per motivi che non rientravano nelle loro competenze, anche se c'era una motivazione dietro (oltre all'inadeguatezza della legge in se).

 

 

Porcellum non ti posso lasciar dire che andava bene in nessun contesto, mi dispiace. Era una legge oscena, la meno democratica di cui sono a conoscenza tra quelle dei Paesi democratici, specie se associata alla riforma costituzionale che avrebbe dovuto accompagnarla nelle intenzioni originarie dei suoi ideatori. Italicum andava bene come passo avanti rispetto al porcellum, e probabilmente chi l'ha disegnato era genuinamente convinto che fosse costituzionale, ma se così fosse, se cioè escludessimo il "dolo", ci troveremmo di fronte ad un classico caso di onestà > competenza finito come sappiamo.

Non so cosa intendi con i motivi che non rientravano nelle competenza della Corte. Il problema della Corte rispetto al porcellum è che non è riuscita a stroncarlo subito, prima ancora che fosse applicato, come accaduto con l'italicum. Dopodiché l'italicum corretto dopo la doverosa pronuncia della Corte poteva benissimo essere usato. La politica evidentemente ha ritenuto che non si confacesse ai suoi interessi ed è ricorsa al rosatellum. Volendo si può scendere nel dettaglio :).

 

 

Il 31/3/2023 at 20:59, Lyra Stark ha scritto:
Il 31/3/2023 at 20:39, Mar ha scritto:

Oppure ancora, in occasione delle ultime elezioni, Enrico Letta&co, quindi i "buoni", i brillanti, la parte sana e "matura" della classe politica italiana

È un ossimoro il tuo? :ehmmm:

 

:stralol:


"It may be a reflection on human nature, that such devices should be necessary to control the abuses of government. But what is government itself, but the greatest of all reflections on human nature? If men were angels, no government would be necessary. If angels were to govern men, neither external nor internal controls on government would be necessary. In framing a government which is to be administered by men over men, the great difficulty lies in this: you must first enable the government to control the governed; and in the next place oblige it to control itself".

Federalist No. 51, The Structure of the Government Must Furnish the Proper Checks and Balances Between the Different Departments, in The Federalist Papers, a collection of essays written in favour of the new Constitution as agreed upon by the Federal Convention, September 17, 1787

Alexander Hamilton, James Madison, John Jay


joramun
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Inviato il 04 aprile 2023 21:20
9 ore fa, Maya ha scritto:

"Per me questo (l'Istituto agrario) è il liceo, perché non c'è niente di più profondamente legato alla nostra cultura (con buona pace di tutti gli altri indirizzi e delle tante ore di didattica dedicata all'insegnamento della lingua Italiana, del latino e del greco, della storia, della geografia, del diritto, dell'educazione civica, ecc.) Questa è una delle ragioni per cui il governo lavora al "liceo del made in Italy"

 

Tempo fa avevo condiviso un breve video di A. Barbero che ripeteva come uno strumento come l'alternanza scuola-lavoro fosse concettualmente dannoso perchè riportava indietro di 70 anni l'idea di cosa sia la Scuola Pubblica e la sua funzione. Questo discorso della Meloni si colloca nel medesimo solco dell'alternanza scuola-lavoro: il liceo, soprattutto quello classico, viene da una lunga storia di attacchi da parte di liberali e liberisti di varia risma. Il "popolino" non può concedersi il lusso della bellezza, della cultura per la cultura, dell'esercizio del pensiero critico. Il "popolino", nelle teste di questi "maitre a penser", deve imparare a zappare bene la terra, a ficcare bene le mani in un cofano, a far girare come si deve un tornio.

 

9 ore fa, Maya ha scritto:

"L'ho detto e ripetuto cento volte: non è la Stato a produrre ricchezza (tranquilla presidente, non serviva precisarlo) ma sono le aziende a farlo con i loro lavoratori e quello che deve fare lo Stato è non mettersi di traverso" A meno che - andrebbe aggiunto - l'attività di tali aziende non vada in rotta di collisione con gli interessi di alcuni gruppi di pressione o con le ideologie di testa e che l'innovazione eventualmente sviluppata non metta in discussione lo status quo o le leadership di maggiore convenienza.

 

Questo invece è estremamente indicativo di come tutta la teoria della "destra sociale" (propedeutica anche alla retorica degli "opposti estremismi") sia sempre stata una balla utile a fingere che dal punto di vista economico esistano due destre. In realtà tanto la destra estrema di Salvini e Meloni, tanto la destra "economica" alla Monti/Calenda/Renzi, hanno e hanno avuto sempre i medesimi interessi e le medesime strategie. E anche i medesimi nemici da attaccare.



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Inviato il 05 aprile 2023 18:53
22 ore fa, Mar ha scritto:

Il bipolarismo italiano si basa(va) su alleanze pre-elettorali cioè le coalizioni precostituite per volontà dei partiti, a priori e a prescindere dall'esito della consultazione del corpo elettore, cui si è tentato di assicurare fittiziamente la maggioranza (le leggi elettorali col premio di maggioranza ne sono la prova provata). Se già in linea di principio questa è una schifezza, cioè è una partitocrazia a democrazia bloccata e a blocchi contrapposti, proprio come la prima repubblica, poco trasparente, poco responsabile, poco efficiente, poco funzionante (si veda l'instabilità governativa rimasta identica, si veda l'incapacità di eleggere i PdR, si veda il ricorso ai governi tecnici e ai presidenti del consiglio non parlamentari, si vedano le riforme istituzionali a colpi di maggioranza puntualmente fallite, si veda l'incostituzionalità delle leggi elettorali, in poche parole si veda l'assoluta nullità della politica italiana, che non ne ha azzeccata una, ovviamente nullità e incapacità politica garantita e preservata proprio dalle regole che il sistema

22 ore fa, Mar ha scritto:

Il centralismo della Prima Repubblica era dovuto all'ovvio motivo di non voler perdere o di veder limitato il controllo sull'intera politica nazionale, specie nell'ipotesi in cui il PCI o comunque PCI+PSI senza DC fossero andati al governo regionale in Emilia-Romagna e Toscana. Il ritardo nell'attuazione delle Regioni (e nel Referendum, e nella stessa Corte Costituzionale, e nel CSM, e nella legge sulla Presidenza del Consiglio) è legato al discorso che facevo sulla politica italiana che non accetta limiti giuridico-formali al proprio potere, di cui fa parte la non formalizzazione delle varie ipotesi di elezione del PdC, di scioglimento anticipato del Parlamento ecc.

politico si è dato), per poter essere realizzata a livello pratico si basa su una limitazione della libertà elettorale, e quindi banalmente della democraticità del sistema, che è intollerabile. Su questo non si scappa.

In parte è vero, ma anche il fatto che nella costituzione ci fossero degli elementi che facevano pensare, se non ad un federalismo, quantomeno ad un decentramento del potere, come l'elezione su base regionale del Senato non è da ignorare. Sul fatto che la politica italiana tenda a prendersi il braccio quando gli porgi il dito è vero purtroppo

22 ore fa, Mar ha scritto:

Porcellum non ti posso lasciar dire che andava bene in nessun contesto, mi dispiace. Era una legge oscena, la meno democratica di cui sono a conoscenza tra quelle dei Paesi democratici, specie se associata alla riforma costituzionale che avrebbe dovuto accompagnarla nelle intenzioni originarie dei suoi ideatori. Italicum andava bene come passo avanti rispetto al porcellum, e probabilmente chi l'ha disegnato era genuinamente convinto che fosse costituzionale, ma se così fosse, se cioè escludessimo il "dolo", ci troveremmo di fronte ad un classico caso di onestà > competenza finito come sappiamo.

Non so cosa intendi con i motivi che non rientravano nelle competenza della Corte. Il problema della Corte rispetto al porcellum è che non è riuscita a stroncarlo subito, prima ancora che fosse applicato, come accaduto con l'italicum. Dopodiché l'italicum corretto dopo la doverosa pronuncia della Corte poteva benissimo essere usato. La politica evidentemente ha ritenuto che non si confacesse ai suoi interessi ed è ricorsa al rosatellum. Volendo si può scendere nel dettaglio 

Che non fosse tutta sta bellezza di legge è lampante, ma aveva quantomeno un contesto nelle elezioni del 2006 e 2008, il trionfo del bipolarismo, nel voler dare un minimo di rappresentanza in più alla maggioranza (visto che in quei casi pochi parlamentari avrebbero potuto determinare la fiducia o sfiducia al governo). In uno stato che, sembrava, essere sempre più bipolare, dare un premio di maggioranza alla lista vincitrice non era un'idea cosi brutta. Il fatto è che già all'inizio la corte lo contestò per l'elezione dei senatori, rendendolo una pessima legge elettorale.

Mi riferisco al fatto che la corte contestò (tra le altre cose) la sovrarappresentanza della lista vincitrice (in un contesto, qui, dove la prima lista non aveva il 51%, ma il 30%), cosa che non era sua competenza stretta, poi che fece bene è un altro paio di maniche. Sul fatto che l'italicum modificato fosse una buona legge elettorale potrei dissentire, ma comunque rimane migliore del rosatellum. Il problema principale li fu che era stato pensato per un'Italia semi-parlamentare come voleva Renzi, quindi aveva dei problemi



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Inviato il 05 aprile 2023 19:35

Sul discorso del "Liceo Made in Italy" e sull'alternanza scuola lavoro.

La scuola-lavoro in Italia non funziona non perché come idea di base è sbagliata, lo dimostra il caso della Germania, am per come è gestita ed organizzata (va che novità). L'alternanza serve a inserire i giovani in un contesto professionale a loro scelta. In questo discorso Meloni, pur esagerando nel definire gli istituti tecnici "il vero liceo" screditando i licei stessi, denuncia anche un problema non da poco: la scarsa considerazione e la denigrazione che subiscono gli istituti tecnici in Italia, dove perché molti li vedono non come un istituto dove sviluppare conoscenze specifiche per il mondo professionale, ma come un posto dove si ammaestrano le persone a concentrarsi sul lavoro manuale. Chiudo dicendo che, da quel che mi è sembrato di capire, il nuovo liceo ha "oltre a molte ore di italiano e matematica, chimica, scienze, lingue, filosofia e storia - soprattutto nel primo biennio - andranno via via aggiungendosi materie di diritto, economia, marketing e tutela del made in Italy oltre a studi sul mercato internazionale "per tutelare il brand italiano", alle politiche che servono per salvaguardarlo e alla conoscenza di come sono strutturate e lavorano le piccole e medie imprese italiane" quindi lo specializzare chi vorrà iscriversi alla gestione delle piccole imprese (caposaldo del CDX)

21 ore fa, joramun ha scritto:

Questo invece è estremamente indicativo di come tutta la teoria della "destra sociale" (propedeutica anche alla retorica degli "opposti estremismi") sia sempre stata una balla utile a fingere che dal punto di vista economico esistano due destre. In realtà tanto la destra estrema di Salvini e Meloni, tanto la destra "economica" alla Monti/Calenda/Renzi, hanno e hanno avuto sempre i medesimi interessi e le medesime strategie. E anche i medesimi nemici da attaccare

In realtà dimostra qui la poca radicalizzazione nel sistema italiano di una destra liberale progressista (che è presente in Europa) per via del conservatorismo intrinseco alla nazione. In Europa mi sembra che la distinzione economica fra le due destre è bella radicata è presente, lo dimostra che molte politiche progressiste siano state varate dai governi Merkel e Macron, non esattamente di destra sociale o sinistra.



Maya
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Inviato il 05 aprile 2023 19:58
17 minuti fa, Frank Stark ha scritto:

il nuovo liceo ha "oltre a molte ore di italiano e matematica, chimica, scienze, lingue, filosofia e storia - soprattutto nel primo biennio - andranno via via aggiungendosi materie di diritto, economia, marketing e tutela del made in Italy oltre a studi sul mercato internazionale 


ma non è quello che offre il liceo economico sociale al netto del focus sul Made in Italy? Chiedo per ignoranza: ai miei tempi non c’era questo indirizzo di scuola superiore. :ehmmm:

 

In generale, mi lascia molto perplessa questo forzato focus sul Made in Italy: sembra sottintendere che la produzione Italiana sia sempre valida in quanto tale. Dalla valorizzazione di un’evidente qualità al più banale protezionismo è un attimo con buona pace del pensiero liberista di cui - lo abbiamo chiarito- questo governo di destra non è certo la migliore espressione, anzi.


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Inviato il 05 aprile 2023 20:21
17 minuti fa, Maya ha scritto:

ma non è quello che offre il liceo economico sociale al netto del focus sul Made in Italy? Chiedo per ignoranza: ai miei tempi non c’era questo indirizzo di scuola superiore

Su questo non ti saprei dire ma, da uno che è anni che chiede una riforma in questo senso, posso dire che una spolverata seria su diritto, economia e cittadinanza è solo che un bene.

 

Potrebbe essere anche un modo per far specializzare i giovani a gestire le industrie italiane, per valorizzarle anche all'estero, sono compresi infatti materie come economia in campo internazionale di queste aziende. Purtroppo non possiamo aspettarci da un governo sociale una visione liberista, anche se io continuo a sperarlo per settori come i trasporti pubblici

18 minuti fa, Maya ha scritto:

In generale, mi lascia molto perplessa questo forzato focus sul Made in Italy: sembra sottintendere che la produzione Italiana sia sempre valida in quanto tale. Dalla valorizzazione di un’evidente qualità al più banale protezionismo è un attimo con buona pace del pensiero liberista di cui - lo abbiamo chiarito- questo governo di destra non è certo la migliore espressione, anzi



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4 ore fa, Frank Stark ha scritto:

La scuola-lavoro in Italia non funziona non perché come idea di base è sbagliata, lo dimostra il caso della Germania, am per come è gestita ed organizzata (va che novità).

 

Il problema dell'alternanza scuola-lavoro non è se funziona, ma il concetto e l'idea di scuola che veicola: una scuola che smette di essere luogo in cui sperimenta il senso critico, si instaurano relazioni e si ci si arricchisce culturalmente, e si trasforma in una sorta di proto-ufficio di collocamento in cui gli insegnamenti e ciò che la scuola ha da dare sono importanti solo in funzione della loro spendibilità sul mercato del lavoro.

 

4 ore fa, Maya ha scritto:

ma non è quello che offre il liceo economico sociale al netto del focus sul Made in Italy? Chiedo per ignoranza: ai miei tempi non c’era questo indirizzo di scuola superiore. :ehmmm:

 

Confermo che il 99% di quanto dovrebbe essere insegnato da questo ridicolo nuovo liceo viene già insegnato nei nostri istituti agrari, alberghieri e tecnico-industriali. Trattasi quindi di sola sparata propagandistica.

 

4 ore fa, Frank Stark ha scritto:

In realtà dimostra qui la poca radicalizzazione nel sistema italiano di una destra liberale progressista (che è presente in Europa) per via del conservatorismo intrinseco alla nazione. In Europa mi sembra che la distinzione economica fra le due destre è bella radicata è presente, lo dimostra che molte politiche progressiste siano state varate dai governi Merkel e Macron, non esattamente di destra sociale o sinistra.

 

Prendiamo quello che pensano di uno strumento come lo sciopero uno come La Russa e un Monti, un Marchionne (ma anche, tornando indietro, una Tatcher) e ti assicuro che possiamo giocare a "trova le differenze."


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