Il 2/10/2020 at 11:13, Lyra Stark dice:un Poirot con Ariadne Olivier, che trovo abbastanza insopportabile come personaggio. D'altronde si capisce subito la ragione anche per chi la incontri ora per la prima volta: non è certo una che abbia problemi di autostima, e pure immotivata. Oltre ad essere pesantemente eccentrica, casinista e ingombrante, ecco come la definirei. Un personaggio ingombrante.
A me fa tanto ridere. Proprio perché crea caos, perché è perennemente con la testa fra le nuvole. Sarà che mi ci rivedo moltissimo.
Hastings mi piace molto, ma a volte è troppo "inglese" con le sue reticenze.
È Frittella il nostro Re
Fa i pasticci, fa i bignè
Io ne mangio pure tre
È Frittella il nostro Re!!!
You're mine. Mine, as I'm yours. And if we die, we die. All men must die, Jon Snow. But first we'll live.
La cosa bella di essere guardiani? l'affetto con cui veniamo ripagati, ma anche il rispetto, la riconoscenza. E' un impegno che dà molto onore e tanta gloria (Cit @Maya )
A me Ariadne Oliver pare praticamente una caricatura, per questo non mi convince... è troppo! È come se fosse appunto un divertissement da parte dell'autrice ma che va a sfondare troppo la finzione letteraria e rompe un po' l'illusione della storia.
Certamente però dimostra una grande ironia dell'autrice stessa, che altro che casinista e svampita come il suo contraltare cartaceo, era una molto avanti sui tempi con una biografia eccezionale, e questo è un punto a suo favore.
Ad ogni modo in questo libro
Effettivamente serve solo come motore della storia iniziale ma poi praticamente scompare. I veri romanzi in cui è urticante è quando vuole indagare lei
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
Il 3/10/2020 at 15:33, Lady Monica dice:Hastings mi piace molto, ma a volte è troppo "inglese" con le sue reticenze.
Qiesto comunque è un libro un po' strano...un meta-libro, dichiaratamente dall'inizio, con questa caccia al tesoro speciale...ci sta che l'autrice si sia staccata anche da altri suoi binari e abbia voluto divertirsi: nonostante le morti mi è sembrato sembra molto molto leggero.
Comunque la parte di Hastings dello stereotipo inglese mi sembra sia stato diviso qui tra parecchi personaggi, un po' per confondere anche le acque sugli indizi magari, o forse per bilanciare gli altri stereotipi negativi (sugli stranieri, sugli abitanti dei 'domini' etc) che sono più presenti del solito (di nuovo, per motivi di trama direi)
Hai ragione che c'è una curiosa summa di pregiudizi qui (in effetti leggendo mi sono chiesta spesso che ne direbbe la tendenza al politically correct di oggi), a suo modo questo romanzo sembra in effetti più "carico" del solito sotto vari punti di vista di ordine testuale e metatestuale mentre dal punto di vista di personaggi e trama è molto leggero. Fondamentalmente sembra un po' una caricatura di un vero romanzo giallo e una sorta di compendio per scrittori ^^"
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
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Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
Nel frattempo complice la pioggia abbondante la lettura prosegue spedita...
Al giro di boa
Il romanzo procede molto spedito, forse fin troppo. Mi ha colpito la totale freddezza e velocità con cui viene liquidata la scoperta dell'omicidio (di una ragazzina per giunta), quasi fosse un'incombenza che doveva essere svolta per togliersi il problema ^^"
Del tipo c'è un morto? Finalmente!!
Dopotutto la possibilità viene paventata fin dalle prime pagine e anzi, sembra quasi che ci sia delusione perché inizialmente tutto va per il verso giusto.
Continua il bailamme di personaggi che ancora non vanno definendosi, ma trovo che la confusione si accordi bene all'atmosfera fieresca.
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
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Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
Finito
Sì anche io ho finito da giorni ma aspettavo di capire come eravate messi, anche perché altrimenti commentavo da sola ^^"
Posta qualcosa anche tu!
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
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Ma sembra che il vento sia in entrambi
Diciamo che l'ho letto in inglese: è il mio primo libro della Christie in lingua originale, ma l'ho trovato scorrevole comunque
A memoria non mi pare di averlo letto prima, però ho indovinato una parte consistente della soluzione con molto molto anticipo, quindi boh, magari lo avevo già letto e non me lo ricordavo
Certo ho trovato un po' anomali alcuni elementi del libro, per esempio il fatto che Poirot compaia fin dalle prime pagine, ben prima che ci fosse anche solo una parvenza di delitto. Tra l'altro, all'inizio compare pure la sua segretaria, non mi pare di ricordare che accada in altre occasioni, mi fa strano pensare che sia un investigatore professionista, con un ufficio e tutto
Aggiungo poi che l'espediente iniziale mi ha ricordato le cene con delitto che mi pare andassero di moda qualche anno fa, ci siete mai stati?
Altri commenti sarebbero spoilerosi, e magari attenderei che tutti abbiano finito
8 minutes fa, Koorlick dice:A memoria non mi pare di averlo letto prima, però ho indovinato una parte consistente della soluzione con molto molto anticipo, quindi boh, magari lo avevo già letto e non me lo ricordavo
È la stessa sensazione che ho avuto anche io... non so se è perché ho letto troppi gialli o avevo già letto questo (eppure non me lo ricordo). Mah!
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
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Finito anche io. Onestamente non mi ha convinta granché.
Senza fare spoiler, la mia sensazione "a caldo" è che in questo romanzo Agatha Christie abbia cercato di condensare diverse ambizioni, ottenendo però un risultato abbastanza "opaco" e al di sotto delle ragionevoli aspettative di un lettore-fan.
Il personaggio di Hercule Poirot è molto spesso fuori asse, a tratti quasi irriconoscibile. Ariadne Oliver - che ho incontrato qui per la prima volta - più che un coraggioso alter ego è un personaggio macchietta. L'intreccio giallo è poco interessante e la suspense annunciata nelle prime battute francamente sfuma piuttosto rapidamente. Mi dispiace essere così poco lusinghiera. Io di solito adoro la Christie e forse proprio per questo "la sagra del delitto" è stato per me una così amara delusione.
L'impressione è che non solo la Oliver, ma l'intera costruzione del romanzo sia un'enorme caricatura della scrittrice e della sua produzione letteraria. La domanda che, presumo, si pone la Christie è: come diavolo fanno i lettori a non accorgersi della somiglianza di trama e svolgimento tra un romanzo e un altro (dei miei) ? Concetto più che plausibile se espresso da una scrittrice che conta quasi un centinaio di gialli, e recepito similmente dai lettori, infatti si ha la sensazione di averlo già letto, vissuto, interpretato. Alcune parti poi, io le ho trovate molto simili alla
Strage degli innocenti
che però, se non sbaglio, è successivo nella pubblicazione rispetto a questo.
Morale, mi sembra una forma di "sperimentazione letteraria" discretamente riuscita della mitica Agatha.
Eventuali commenti più particolareggiati al 15
20 hours fa, Lyra Stark dice:È la stessa sensazione che ho avuto anche io... non so se è perché ho letto troppi gialli o avevo già letto questo (eppure non me lo ricordo). Mah!
Mah, secondo me ha usato altre volte espedienti simili; oppure mi è venuto il dubbio di non averlo letto ma di aver visto qualche film/telefilm ispirato a questo libro, potrebbe essere?
Ok allora commento anche io da 'finito-ma-no-spoiler'.
Anche secondo me non è un libro troppo 'alla Christie'. Non essendo sua gran fan quindi mi è piaciuto più della media.
Non lo rileggerei comunque, diamogli un 6 1/2 'lettura da ombrellone'.
Mi è piaciuto proprio perché è più leggero, quasi ...comico, con buona pace delle tragedie raccontate, e perché sono sempre parziale verso le metascritture. La trama forse non è una vera trama e quindi non ci sono buchi XD. Piacevole e nuovo anche il modo in cui ha tratteggiato Poirot: per assurdo in un libro a molti livelli di finzione risulta un personaggio molto vero e molto umano; ha ragione chi dice quasi irriconoscibile, ma a me quello solito non piace ^^'.
Letto in inglese e mi sembra che lo stile somigli parecchio a quello dei suoi libri tradotti, almeno a quello che mi ricordo (meno male); solo che questo per forza di cose non è epurato dai modi di dire localizzati nel tempo e nello spazio, che a volte più che colore locale danno l'impressione di una scrittura dilettantesca. Devo ancora decidere se è un altro effetto voluto in un libro 'diverso'.
Curiosamente, sono arrivata anche io alla soluzione molto presto...ma soprattutto senza avere ancora tutti gli elementi; non la considero proprio una buona cosa :/.
Forse nella versione originale c'è qualcosa che le traduzioni stravolgono, altrimenti ho una teoria che coinvolge una pecca (a gusto mio) del modo di scrivere solito della Christie, la presenza del suo self-insert Ariadne qui, e altro di cui si può parlare il 15
La verità è che abbiamo capito tutti tutto troppo presto perché abbiamo visto troppe puntate della Signora in giallo
Comunque concordo con tutti i vostri ultimi interventi, sicuramente non è un libro da consigliare per chi si avvicina ai gialli di Agatha Christie e Poirot, ne rimarrebbe molto perplesso e deluso.
Più probabilmente volendo essere generosi lo considererei appunto un misto tra divertissement e un esperimento metaletterario. Non molto riuscito però perché ne escono tutti male.
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
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the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi