Per la citazione di oggi vorrei fare un parallelo tra le parole di Syrio Forel e quelle del sacerdote del Dio dai mille volti.

«Le mie parole hanno mentito. I miei occhi, il mio braccio hanno gridato la verità. Sei tu che non hai visto.»
«Ma si, invece. Ti ho guardato ogni secondo!»
«Guardare, mia ragazzina morta, non significa vedere.»

«Un sorriso finto e uno vero possono sembrare uguali, ma sono diversi come l’alba e il tramonto. Sai distinguere l’alba dal tramonto?»

Entrambi le hanno insegnato ad andare oltre le apparenze, a non fidarsi non solo delle parole degli uomini ma anche dei loro gesti, perché se è vero che le persone sanno mentire bene, è altrettanto vero che il nostro corpo non è capace di mentire quanto la mente e se si è bravi osservatori la menzogna ci appare limpida come l'acqua.

"Every man shall reap what he has sown, from the higest lord to the lowest gutter rat. And some will lose more than the tips off their fingers, I promise you. They have made my Kingdom bleed, and I do not forget that."

Il grande senso di giustizia e di equità che permea ogni fibra dell'essere di Stannis Baratheon, che ne è l'essenza, la grazia e la condanna, è per me racchiuso in questa frase. 'Non importa chi tu sia', sembra dire, 'non importa quanto tu sia in alto nella scala sociale, non importa quanto al sicuro tu ti senta, raccoglierai ciò che hai seminato, te lo prometto, nel bene e nel male.' E quanto amore in fondo trasudano quelle parole, parole quasi paterne, they have my kingdom bleed, un regno che ancora non ha conquistato, uomini donne e bambini che adesso lo temono ma nei cui confronti egli già si sente responsabile ed ultimo supremo protettore. 

Stannis, unico vero Re.

Per Stannis il dovere ha infatti le connotazioni che la passione ha per gli edonisti. E' una forma di piacere da ricercare ed adempiere. A questo profondissimo sentimento di cui è irrimediabilmente schiavo, segue poi un'altra variante che lo soggioga: il senso di equità. Per quanto sia rigido egli profonde di continuo il rivalersi di un equilibrio totale, dove per equilibrio s'intende un totale bilanciamento. Ergo Jaime Lannister è ritenuto da lui Sterminatore di Re, ma è pur sempre Ser e ciò gli va riconosciuto. Questo è ciò che rende Stannis Baratheon a tratti iconico, come fa intuire la citazione da te scelta. Io trovo significativo soprattutto la parte dell''I do not forget'', che potrebbe simboleggiare lo sfogo di una figura rancorosa. Eppure come egli non dimentica il male, così non dimentica il bene, cercando di convertirli in un epicentro differente, come ben vediamo dal premiare e al tempo stesso punire Davos. 

"Ogni uomo che cammina sulla terra getta un'ombra sul mondo. Alcune sono deboli e sottili, altre sono lunghe e scure. Guarda dietro di te, lord Snow. La luna ti bacia, e ha inciso sul ghiaccio la tua ombra alta venti piedi."

Bellissima citazione @porcelain.ivory.steel. E ancora più significativa se pensiamo che la religione di Melisandre si fonda proprio sulle ombre. 

La mia citazione di oggi invece riguarda due personaggi che amo profondamente:

"Non possono essere morti. Theon non farebbe mai una cosa del genere."

Il rapporto tra Jon e Theon è stato spesso conflittuale, tuttavia in questo passo emerge anche altro. Dietro la sorpresa di Jon Snow non c'è solo il dolore per i suoi fratelli, ma anche una sorta di stima nei confronti di Theon. Jon non riesce a credere che Theon abbia ucciso Bran e Rickon perché è anche lui un membro del branco, anche se i due non si sopportano. E in suo questo rifiuto psicologico Jon Snow ci ha preso, anche se non lo sa ancora 

Personalmente attendo con ansia le reunion tra i due in TWOW.... sperando che DarkJon non finisca per giustiziare lo stesso Theon Greyjoy! 

Ti ringrazio, la mia è una citazione che avevo in mente da tempo ma che solo oggi riesco a postare. Da anche la contezza di quanto, a volte, la nostra stessa grandezza ci sfugga, ma non per questo sfugge a chi ci cammina accanto ed ha, ovviamente, occhi per vedere e per scrutare dentro di noi meglio di quanto noi stessi e le nostre insicurezze riusciamo a fare. Contiene anche i prodromi di quel che sarà la crescita umana, la maturazione, l’evoluzione che passa per l’uccidere il ragazzo a vantaggio dell’uomo, di Jon Snow.

Anche la tua citazione è molto bella e molto evocativa di quel che anche io spero e mi auguro sarà il rapporto (è già il rapporto, anche se loro non lo sanno) tra Theon e Jon.  
Perché, come ben rilevi, in questo rifiuto involontario ed automatico di Jon nel credere Theon capace di uccidere Bran e Rickon c’è tutta l’essenza di Jon, la sua viva intelligenza ma anche la sua umanità; e sottolinea inoltre come egli lo senta e lo consideri, nonostante le loro differenze e distanze in quel di Grande Inverno, un vero e proprio membro del branco. La grande empatia di Jon gli viene in aiuto ancora una volta, anche se lui ancora non lo sa, e nonostante ogni cosa sembri affermare in maniera incontrovertibile la colpevolezza di Theon, egli dubita delle evidenze. E solo un uomo di grande carattere e di grande finezza intellettiva è in grado di mettere in discussione delle apparenti verità. 

3 hours fa, porcelain.ivory.steel dice:

"Ogni uomo che cammina sulla terra getta un'ombra sul mondo. Alcune sono deboli e sottili, altre sono lunghe e scure. Guarda dietro di te, lord Snow. La luna ti bacia, e ha inciso sul ghiaccio la tua ombra alta venti piedi."

"Farai meglio a tenere vicino il tuo lupo"

22 hours fa, Euron Gioiagrigia dice:

 

"Farai meglio a tenere vicino il tuo lupo"

Per fortuna Jon non è Robb. Profetica Mel.

La mia citazione di oggi è di un personaggio di cui paradossalmente al momento non si sa nulla, ossia la vecchia Nan (è forse nelle segrete di Forte Terrore?). È un passaggio ormai diventato classico:

Oh my sweet summer child, what do you know of fear?

La citazione agisce su due livelli:

- A livello narrativo, non promette niente di buono. Il prossimo libro si intitola I venti dell'inverno, quindi se consideriamo la frase della vecchia Nan c'è da aspettarsi che ne vedremo delle belle (anzi, delle brutte);

- A livello metaforico, offre una riflessione abbastanza sintetica ma efficace sul potere delle nostre paure, quasi una visione in profondità verso l'animo umano. Quando pensiamo che stiamo male, in realtà può andare ancora peggio.

"Non so chi di voi due mi fa più compassione" in questa fase c'è tutta la forza - e nel contempo la debolezza- di Ned.

@Hero of Sky Bella citazione, e concordo con la tua analisi sintetica ma efficace. Tuttavia, come dissi in passato proprio in questa discussione, l'ombra di Ned continua ad allungarsi e influenzare i personaggi che hanno interagito con lui sia come familiari e alleati che come nemici. Di sicuro uno dei pilastri di ASOIAF. Ripensandoci, i suoi POV erano ricchi di fascino perché contribuivano a suggerire misteri senza svelarli, ma solo seminando ambiguità che col senno di poi sono diventate chiare.

da soli reggono il primo romanzo, del trittico iniziale probabilmente il meno riuscito.

Sono salito troppo in alto, ho amato troppo intensamente, ho osato troppo. Ho cercato di

afferrare una stella, ma mi sono sporto troppo in avanti e sono caduto.

@Hero of Sky In inglese rende ancora meglio. In poche righe, Martin riesce a descrivere i tormenti interiori di un personaggio appena introdotto. Fantastico.

È molto bella, in effetti.

Non ricordavo a chi appartenesse, ho googlato.

A me Connington - se non è lui correggetemi, per favore- non sta particolarmente simpatico, anzi.

Tuttavia, apprezzo chi cerca di realizzare i propri sogni e vive la vita intensamente.

E poi, se va male… pazienza: l’importante è averci provato

(Morbo grigio a parte, quello è stato un bruttissimo tiro di dado).