Un'esistenza priva di etica ascrive l'essere umano ad una dimensione animalesca in cui egli si ritrova segregato senza percepire di esserlo. Come dicevo prima con la vergogna, l'etica è altresì un inibitore sociale di istinti negativi, ma è allo stesso modo uno strumento evolutivo che l'uomo ha a disposizione per aggregarsi al contesto societario. Una società che si basi sull'etica potrebbe essere considerata eccezionalmente rigida, eppure sarebbe contemporaneamente estremamente civile, cosa che una società priva di etica ha solo pretesa d'essere.
L'uomo che non conosce empatia o che la disprezza è infine un soggetto alienato, poiché l'empatia è il canale comunicativo più estremo e diretto tra due parti in causa, senza l'empatia non si avrà mai un vero approccio comprensivo del circondario, né delle loro istanze interiori. Il paradosso è che per quanto il trascurare i risvolti empatici possa portare l'essere umano ad un'attitudine ricca di autocontrollo e linearità, di fondo lo isola e gli impedisce di percepire e comunicare le istanze più radicate.
Interessante è anche rilevare la doppiezza e il contrasto che può esserci tra l'empatizzare adoperando ogni senso, e l'interpretare, che è invece dettato solo dagli assetti schematici della mente. Nel momento in cui analizziamo e riscontriamo le ragioni di un altro individuo, ci è possibile segnalarne le meccaniche e recepirne i moventi. Dunque interpretiamo. Ma è solo nel momento in cui entriamo in contatto con l'emotività e l'intimità di un individuo che ne percepiamo realmente i bisogni e gli stati d'animo che lo spingono a commettere quanto compie, difatti empatizzando. Interpretare è delineare un quadro di qualcun altro con il proprio tratto, empatizzare è invece adoperare il suo stesso colore per porlo su tela.
Una citazione di Daenerys davvero interessante per questi risvolti che porta con sé.
« I did what I thought was right. » Jon Snow
« There are no men like me. Only me. » - Jaime Lannister
« No one can protect me. No one can protect anyone. It's true, I am a slow learner, but I learn. Winterfell is Our Home, we have to fight for it. » - Sansa Stark
« Leave one wolf alive and the sheep will never be safe. » - Arya Stark
« A good act does not wash out the bad, nor a bad act the good. » - Stannis Baratheon
Take my Heart when You go _ Take Mine in It's Place.
Ti proteggerò dalle paure delle ipocondrie, dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua via, dalle ingiustizie e dagli inganni del tuo tempo, dai fallimenti che per tua natura normalmente attirerai. Ti salverò da ogni malinconia, perché sei un essere speciale. Ed io avrò cura di te.
34 minutes fa, Oathkeeper dice:Poco prima il khal aveva giurato di fronte alla madre delle montagne che avrebbe raso al suolo westeros per regalare il trono di ferro alla sua sposa e a suo figlio e Daenerys non ha battuto ciglio mentre lui prometteva che avrebbe saccheggiato e ucciso e stuprato donne. La stessa razzia del popolo agnello ha come scopo di acquisire più schiavi possibile, per poi venderli in cambio di oro con cui comprare le navi per salpare verso occidente.
Questo è anche un indizio del senso di empatia profondamente distorto del personaggio di Daenerys, come diceva l'utente Ser Balon Swann altrove.
E' egocentrica ed egoista e insensibile pur atteggiandosi a liberatrice di catene e altre amenità : tutto quello che si fa per lei per farle raggiungere il potere ,il massimo potere , è cosa buona e giusta a prescindere e sempre .
Ovviamente è incoerente
Quando
Spoiler GoT 8x 5-6
si parla di una troppo improvvisa pazzia di Dany nelle due puntate finali di GoT è davvero perchè si sono ignorati indizi precisi seminati anche nei libri.Lei aveva sempre agognato il potere da raggiungere anche vessando e massacrando altri e quando dice a Jon che vuole imporre a tutti i popoli le sue volontà, il suo giogo acritico, di fatto lo costringe ad ammazzarla : egli, figlio del ghiaccio e del fuoco e quindi equilibrio tra opposte forze distruttrici non lo poteva permettere
Ringrazio il mio caro amico JonSnow; per aver ideato e creato le immagini dei miei bellissimi ed elegantissimi avatar e firma
;
« I am a wolf and I fear nobody. »
''They were insulting Jon and you sat there and listened.''
''Offend them and Jon loses his army.''
''Not if they lose their heads first.''
« Leave just ONE wolf alive and sheeps will NEVER be safe. »
« When the snows fall and the white winds blow, the lone wolf dies, but the pack survives. »
''I lupi sani e le donne sane hanno in comune talune caratteristiche psichiche: sensibilità acuta, spirito giocoso, e grande devozione. Lupi e donne sono affini per natura, sono curiosi di sapere e possiedono grande forza e resistenza. Sono profondamente intuitivi e si occupano intensamente dei loro piccoli, del compagno, del gruppo. Sono esperti nell'arte di adattarsi a circostanze sempre mutevoli; sono fieramente gagliardi e molto coraggiosi. Eppure le due specie sono state entrambe perseguitate''.
Mi piacciono molto le vostre citazioni odierne, ed ammetto che anch'io come @Euron Gioiagrigia mi ero ripromessa di citare Daenerys e la sua If I look back, I am lost più avanti. Ad ogni modo, l'importante è che sia stata proposta, in quanto la ritengo una delle sue migliori, poiché non solo è emanazione della consapevolezza, da parte della madre dei draghi, di non poter permettersi il lusso di tornare sui propri passi, fisici e metaforici, dato il punto in cui è arrivata, ma ne esplicita anche il mettersi in discussione, ed è interessante che questo avvenga negli stessi capitoli in cui, se guardata dall'esterno, ella sembra avere il mondo in pugno.
Una grandissima contraddittorietà, sogni di grandezza e timori terreni di perdere il potere acquisito convivono in lei, tante incertezze e la paura di sbagliare perdendo infine tutto ciò che fin lì ha raggiunto; si aggrappa con le unghie e con i denti ad ogni porzione di conquista, ad ogni centimetro fatto suo, e questo suo atteggiamento io l'ho sempre interpretato, magari sbagliando, come l'umanissimo timore di tornare nell'anonimato e nel fango da cui Illyrio l'ha raccattata. Magari un'interpretazione un po' troppo aspra, la mia, lo riconosco, ma senza dubbio anche la lettura che ci offre @JonSnow; su quanto non sia positivo per un individuo continuare a vivere nel passato, su quanto questo atteggiamento ne imbrigli sviluppo e crescita personale, è validissima. Potrebbe infine anche voler rappresentare i dubbi che spesso leggiamo nei pensieri di Dany, su quanto ella frequentemente accomodi le proprie scelte e le proprie azioni ai consigli altrui, a quanto ella castri la propria natura di drago per scendere a compromessi nell'intento di governare saggiamente e con umanità quando magari l'unica cosa saggia per lei da fare, o meglio confacente alla propria indole, sarebbe quella di seguire il proprio istinto da conquistatrice. Dunque, in particolare nei noiosissimi capitoli di Meereen, il suo ripetere come un mantra If I look back I am lost in realtà potrebbe celare il contrario: la sua natura che prepotentemente si ribella a quanto fin lì compiuto, ed i suoi faticosi tentativi di tenerla a freno.
Interessantissima poi la lettura dell'episodio della maegi e dell'una vita per una vita che ci propone @Oathkeeper, non l'avevo mai interpretata in questo modo. E' come se Dany fosse punita per aver precedentemente accettato di barattare molte vite, quelle che ipoteticamente il Khalasar di Drogo avrebbe stroncato nella sua conquista del suo Trono di Ferro, con il suo diritto a regnare a Westeros. Le insegna in ultima analisi il valore della vita umana e la vacuità della stessa nel momento in cui tale valore viene meno. Una lezione che Dany apprenderà a carissimo prezzo.
Venendo alla mia odierna. ADWD, Jon I.
" 'Ho sognato la tua Barriera, Jon Snow. Grande è stata la magia che l'ha costruita e grandi sono gli incantesimi racchiusi nel suo ghiaccio. In questo momento, noi camminiamo al cospetto di una delle cerniere del mondo.[…] Non respingere la mia amicizia, Jon. Ti ho visto nella tempesta, sotto duro attacco, con nemici da ogni lato. E tu hai tantissimi nemici. Vuoi che ti dica i loro nomi?'
'Li conosco già.'
'Non essere cosi sicuro. Non sono quelli che ti urlano in faccia che devi temere, ma quelli che quando li guardi ti sorridono e appena volti le spalle affilano le lame. Farai bene a tenerti vicino il tuo lupo.'"
A parlare è Melisandre, la Donna Rossa che offre al nuovo Lord Comandante i suoi consigli, la sua amicizia, la sua conoscenza di cose che Jon non può conoscere, rappresentate da elementi magici, e di cose che pur non conoscendo Jon farebbe bene a conoscere, ossia i pericoli ed i tradimenti che si celano dietro false e cortesi lusinghe e condiscendenze, più o meno lo stesso consiglio che gli darà poco dopo Stannis.
Jon si trova a disagio in sua presenza, eppure sia in questo POV che più avanti egli non può fare a meno di dare sempre maggior credito a quelli che sono gli ammonimenti di questa strana ed inquietante presenza femminile alla Barriera, ai confini del mondo.
Questo perché, come molte volte ed in molti altri contesti da voi espresso, Jon Snow è un osservatore, arguto, raffinato e dalla mente affilata, come rimarca maestro Aemon al loro primo incontro. Nonostante la diffidenza verso la sacerdotessa rossa, il suo dio e le sue pratiche abominevoli, Jon non può fare a meno di ascoltare e vagliare in maniera critica tutto ciò che le sue orecchie odono, e quando Melisandre lo mette in guardia verso i falsi amici più che verso coloro che seppur brutalmente gli parlano in maniera leale, egli sa che farebbe bene a prestarle ascolto.
D'altronde, alla Barriera come nel mondo reale, è sempre difficile accettare l'idea di non poter fare affidamento quasi su nessuno, e quanto più in alto si sale, quanto più si ricoprono incarichi di rilievo, tanto più le daghe nelle tenebre vengono affilate.
Pur non disconoscendo mai il supremo valore dell'amicizia e della lealtà che questa comporta, chi sta in alto, chi comanda, chi decide, chi governa, deve sapere di essere sempre terribilmente solo.
”My faith's in people, I guess. Individuals. And I'm happy to say that, for the most part, they haven't let me down.”
___
"Dreams don't mean anything, Dolores. They're just noise, they're not real." "What is real?" "That wich is irreplaceable."
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"Gli umani sono strane creature, ogni loro azione è guidata dal desiderio, i loro caratteri forgiati dalla sofferenza. Per quanto essi provino, non potranno mai liberarsi dall'essere eternamente schiavi dei loro sentimenti. Finchè la tempesta li sconvolgerà dall'interno non riusciranno a trovare pace. Né da vivi, né da morti. E quindi, giorno dopo giorno, faranno ciò che è necessario.
La sofferenza sarà la loro nave.. il desiderio la loro bussola."
___
Take my Heart when You go _ Take Mine in It's Place.
Ti porterò soprattutto il silenzio e la pazienza; ti salverò da ogni malinconia
perché sei un Essere speciale ed io avrò cura di te. Io sì, che avrò cura di te.
La citazione di @porcelain.ivory.steel é interessante perché ci mostra una Melisandre diversa da "quella che non ne ingarra una". Jon Snow prova diffidenza verso di lei e verso il suo Dio (atteggiamento comprensibile se pensiamo che Jon Snow ha rinunciato a Grande Inverno anche per non bruciare gli alberi-diga), tuttavia questa stessa diffidenza gli ha impedito di vedere nemici più subdoli (come Bowen Marsh).
Sono curiosa di vedere come cambieranno i rapporti tra i due dopo la resurrezione (ammesso che Jon venga resuscitato da Melisandre), spero solo che Martin non la butti sul sessuale, perché sarebbe di un trash allucinante.
"Gli dei esistono" ripetè a se stessa. "E anche i veri cavalieri. Tutto questo non può essere una menzogna".
Comitato Pro Brandon Stark; Comitato S.P.A. Salvate il piccolo Aemon (in difesa del figlio di Mance, del figlio di Gilly e di tutti gli altri bimbi di ASOIAF); Comitato QUANDO C'ERA LUI (Meglio Tywin di quella psicopatica di sua figlia); Comitato A.T.P.A. (Aemon Targaryen pro-pro-prozio dell'anno); Comitato E.S.S.S. (Eddard Stark Santo Subito); Comitato E.T.S.T. (Eddison Tollett li seppellirà tutti); Comitato M.E.F.H. (Martin esci fuori Howland) gemellato con M.E.F.W. (Martin esci fuori Willas); Comitato T.M.G.M.S. (Theon Mezzo Greyjoy Mezzo Stark); Comitato Y.L.J.E.M. (Ygritte levati, Jon è mio), Comitato T+S: Tyrion+Sansa (possibilmente a regnare su Castel Granito); Comitato Pro Jojen e Meera Reed; Comitato G.M.S.S. (Giù le mani da Sansa Stark); Comitato L'unico Vero Aegon (ovvero l'Egg delle novelle);
la citazione che preferisco di arya, quando vede in ago tutto il suo mondo e la sua identita e questo le impedisce di disfarsene insieme al resto degli oggetti e dei vestiti appartenenti alla persona che in quel momento le veniva chiesto di dimenticare...
"ago era Robb, Bran, Rickon, sua madre, suo padre e anche Sansa. Ago erano le pareti grigie di Grande Inverno e le risate della sua gente. Ago erano le nevicate estive, le storie della vecchia Nan, era l'albero-cuore con le sue foglie rosse e il terribile volto scolpito nel legno, era l'odore caldo di terra dei giardini coperti, il vento del Nord che faceva sbattere le imposte della sua stanza. Ago era il sorriso di Jon Snow. "Mi spettinava e mi chiamava 'sorellina'" ricordò, e d'un tratto le si riempirono gli occhi di lacrime."
" A Grande Inverno giuriamo la fedeltà della Torre delle Acque Grigie. Cuore e focolare e raccolto a te noi doniamo, mio lord. Le nostre spade, le lance e le frecce sono al tuo comando. Da’ misericordia ai nostri deboli, aiuta i nostri inermi e fa’ giustizia per tutti. Noi mai ti volteremo le spalle. Lo giuro sulla terra e sull’acqua. Lo giuro sul bronzo e sul ferro. Lo giuriamo sul ghiaccio e sul fuoco. "
30 minutes fa, Figlia dell' estate dice:Sono curiosa di vedere come cambieranno i rapporti tra i due dopo la resurrezione (ammesso che Jon venga resuscitato da Melisandre)
Sono abbastanza certa che Mel c'entrerà eccome nel riportare la vita in Jon, non fosse altro che per una mera questione logistica, essendo lei al Castello Nero quando Jon viene pugnalato dai confratelli; per me è anche abbastanza probabile che l'anima del giovane LC vagherà per un certo tempo wargato nel suo metalupo, più che un inidizio in questo senso ci viene fornito dal bellissimo prologo di ADWD. Escludo quasi del tutto invece un coinvolgimento sessuale tra i due, se proprio vogliono ancora accoppiare Jon vedrei più una Val atta allo scopo: la tensione tra i due Martin l'ha già costruita in maniera abbastanza certosina ed evidente.
@the neck meravigliosa la tua citazione, una di quelle che mi fece innamorare dei libri, considerando che la lessi quando non avevo ancora letto i libri.. Eh sì, nella sua incapacità di disfarsi di Ago Arya mostra tutta la sua appartenenza al branco e più in generale di essere sempre e per sempre una Stark di Grande Inverno. Devo poi dire che fanno sempre una certa tenerezza gli estratti in cui i giovani Stark, ognuno per conto suo ed ognuno seguendo il proprio percorso di vita lontano dagli altri, avvertono l'assenza e la nostalgia del branco e di casa.
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perché sei un Essere speciale ed io avrò cura di te. Io sì, che avrò cura di te.
Il monito di Melisandre è raggelante, ma per quanto sia tale è squisitamente realista. Un invito non a temere l'esterno, ma l'interno, i volti più cari.
Quanto salta all'occhio da questo confronto è la metamorfosi in corso in Jon Snow, ormai assurto a ruolo di comandante, tanto da essere monolitico, quasi distante e perentorio rispetto invece alla distensione e la comprensione empatica degli altri che egli mostrava in precedenza. Le sue risposte alla stessa Donna Rossa sono secche, taglienti, prive di vita o qualsivoglia diplomazia, votate ad una chiusura interiore pressoché totale. Ciononostante egli dice il vero, è estremamente consapevole che per quanto il pratico e il ruolo lo portino a dover fare affidamento sugli altri, egli possa fare reale affidamento solo su sé stesso, nonché di essere di fondo ineluttabilmente solo pur stando in mezzo agli altri, come è altrettanto consapevole di essere di fondo odiato e di dover far fronte a molti soggetti a lui ostili. Il discorso di Melisandre è applicabile all'esistenza stessa: innumerevoli sono solitamente le vacue adulazioni e le esposizioni di pensieri e opinioni positive che non corrispondono al vero e che hanno solo scopo strumentale. E' dunque necessario individuarle e recepirle come tali.
Molto struggente invece il recondito significato di fondo: alle volte i maggiori pericoli e le più grandi delusioni provengono proprio da coloro sui quali riponiamo le nostre speranze e di cui abbiamo elevata opinione. Quanto ci si può realmente fidare, dunque, della lealtà di coloro che sono cari e vicini, e quanto invece bisogna tenere conto di altre possibilità.
Eviterei di annetterla anche al parafrasato ''bisogna contare solo su sé stessi'', perché oltre al fatto che chi è caro possa tradire, l'uomo è essere in grado di tradire sé stesso, pertanto non potrà mai contare realmente nemmeno su di sé.
Ma i tradimenti e gli atti di slealtà si pagano sempre.
E non dubito che quando e se Jon Snow risorgerà avrà modo di staccare la testa dal collo a molte persone, anche perché come anticipato da Martin in varie interviste, è molto difficile che torni da simpatico o bendisposto, a maggior ragione verso soggetti che hanno fatto quanto hanno fatto, persone anche maldestre, che forse si sono illuse di poter fare quanto va invece aldilà delle proprie possibilità, troppo accecate da complessi di inferiorità e da deliri, oltre che dal credere di compiere quanto è giusto sia compiuto quando invece si è fatto e si fa solo ciò che è meglio per sé stessi.
Questo passaggio di Arya è molto malinconico ma ci esplica anche quanto l'essere umano è portato a fare verso gli oggetti. Qualsivoglia strumento è vacuo se privato di un significato emotivo che ne sostenga la consistenza. Chi infonde vita e motivazione agli oggetti è proprio l'uomo, che siano motivazioni ideologiche o affettive. Lo strumento non è qui elevato a feticcio, ma a promemoria emotivo di una vita passata. Quindi a livello esistenziale possiamo cogliere il legame che c'è sempre tra l'essere umano e ciò che possiede nel materiale, legame a volte così forte da eleggere il materiale a simbolo.
« I did what I thought was right. » Jon Snow
« There are no men like me. Only me. » - Jaime Lannister
« No one can protect me. No one can protect anyone. It's true, I am a slow learner, but I learn. Winterfell is Our Home, we have to fight for it. » - Sansa Stark
« Leave one wolf alive and the sheep will never be safe. » - Arya Stark
« A good act does not wash out the bad, nor a bad act the good. » - Stannis Baratheon
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Ti proteggerò dalle paure delle ipocondrie, dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua via, dalle ingiustizie e dagli inganni del tuo tempo, dai fallimenti che per tua natura normalmente attirerai. Ti salverò da ogni malinconia, perché sei un essere speciale. Ed io avrò cura di te.
Come @Euron Gioiagrigia considero anche io i discorsi dei membri dei clan del nord tra i più belli dell'opera in quanto mostrano come i clan siano di fatto pronti al martirio non per fanatismo ma per estrema comprensione di ciò che c'è in gioco, ovvero liberarsi dalla tirannia bolton nella consapevolezza che la loro morte (spesso necessaria per le poche risorse disponibili in inverno) sarà un momento degno di lode ( e non un malinconico spegnersi tra le nevi).
Robin: This march was madness. More dying every day, and for what? Some girl?
Morgan: Ned's girl
Questa frase, con quella di Sansa sull'essere una regina da amare, unita alla frase di tommen: "quando è morto papà c'erano molte più persone" la ritengo importantissima in quanto riassumono bene le eredità di eddard e tywin e il perchè gli stark alla fine vinceranno senza bisogno di cedere al cinismo ( e di questo sono molto fiducioso) mentre i lannister si stanno autodistruggendo da subito dopo la dipartita del loro patriarca
Tieni fede al tuo nickname compiendo un'osservazione non da poco.
I Bolton, da opportunisti, meschini e senza onore quali sono, hanno solo seminato odio e discordia, non lasciando nulla su cui poter prosperare, dimostrando solo sadismo, crudeltà e una totale assenza di valori, ponendo le terre in questione nel caos e nella confusione.
Per contro gli Stark ed il suo capostipite hanno lasciato innumerevoli valori su cui poter prosperare ed edificare, una morale, un senso di onore che nonostante la vacuità dell'esistenza continueranno a permanere nell'immaginario collettivo e a rendersi immortali.
E' come nella vita stessa, basta davvero poco per lasciare una traccia degna. Comportandosi in modo lineare, coerente e corretto e rispettando l'individualità degli altri e del prossimo, non si potrà che essere ricordati in modo positivo, senza macchiare né sé stessi né il proprio percorso.
Tutto sta sempre nella coscienza. Gli Stark ce l'hanno, i Bolton no. E per quanto si possa pensare al cinismo come elemento favorevole e alla morale come elemento limitante e controproducente, alla fine la destinazione può essere raggiunta anche senza sporcarsi e svendere sé stessi.
The North Remembers.
« I did what I thought was right. » Jon Snow
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« No one can protect me. No one can protect anyone. It's true, I am a slow learner, but I learn. Winterfell is Our Home, we have to fight for it. » - Sansa Stark
« Leave one wolf alive and the sheep will never be safe. » - Arya Stark
« A good act does not wash out the bad, nor a bad act the good. » - Stannis Baratheon
Take my Heart when You go _ Take Mine in It's Place.
Ti proteggerò dalle paure delle ipocondrie, dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua via, dalle ingiustizie e dagli inganni del tuo tempo, dai fallimenti che per tua natura normalmente attirerai. Ti salverò da ogni malinconia, perché sei un essere speciale. Ed io avrò cura di te.
35 minutes fa, osservatore dal nord dice:Questa frase, con quella di Sansa sull'essere una regina da amare, unita alla frase di tommen: "quando è morto papà c'erano molte più persone" la ritengo importantissima in quanto riassumono bene le eredità di eddard e tywin e il perchè gli stark alla fine vinceranno senza bisogno di cedere al cinismo ( e di questo sono molto fiducioso) mentre i lannister si stanno autodistruggendo da subito dopo la dipartita del loro patriarca
Condivido, ed è abbastanza ironico se si pensa quanto l'eredità, il lascito, il retaggio siano una delle ossessioni di Tywin Lannister. Così come era una sua ossessione quella di annientare letteralmente gli Stark al punto da fondere Ghiaccio e bruciare nelle fiamme la fodera in pelliccia di lupo nella quale era custodita. Un gesto materiale la cui portata simbolica è talmente potente e pregnante da non lasciare dubbi riguardo il carattere oltremodo livoroso del patriarca di casa Lannister.
Eppure, come dimostrano i capitoli in ADWD, non servono feticci alla gente del Nord, tutto l'amore ed il rispetto di cui gode Ned Stark e gli Stark in generale si evincono proprio da esternazioni come Ned's girl.
29 minutes fa, JonSnow; dice:Tutto sta sempre nella coscienza. Gli Stark ce l'hanno, i Bolton no. E per quanto si possa pensare al cinismo come elemento favorevole e alla morale come elemento limitante e controproducente, alla fine la destinazione può essere raggiunta anche senza sporcarsi e svendere sé stessi.
The North Remembers.
Solo chi è privo di morale può reputare la stessa un limite ed una restrizione, non comprendendo quanto essa conti e quanto sia importante il preservarla, costi quel che costi.
Per gli elementi privi di rettitudine e di etica alcuni fini ambiziosi possono essere raggiunti unicamente strisciando, tramando e sibilando, come ci insegnano le Nozze Rosse, ma.. il Nord ricorda e la farsa da guitti è quasi conclusa.
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Ti porterò soprattutto il silenzio e la pazienza; ti salverò da ogni malinconia
perché sei un Essere speciale ed io avrò cura di te. Io sì, che avrò cura di te.
56 minutes fa, JonSnow; dice:
Questo passaggio di Arya è molto malinconico ma ci esplica anche quanto l'essere umano è portato a fare verso gli oggetti. Qualsivoglia strumento è vacuo se privato di un significato emotivo che ne sostenga la consistenza. Chi infonde vita e motivazione agli oggetti è proprio l'uomo, che siano motivazioni ideologiche o affettive. Lo strumento non è qui elevato a feticcio, ma a promemoria emotivo di una vita passata. Quindi a livello esistenziale possiamo cogliere il legame che c'è sempre tra l'essere umano e ciò che possiede nel materiale, legame a volte così forte da eleggere il materiale a simbolo.
Che poi anche nella serie in momento in cui Arya Masie piange vedendo ago è molto intenso e commovente .Non getta la spada che Jon le aveva regalato ma la nasconde e
Spoiler GoT
usa ago ,il legame con la sua famiglia e soprattutto con Jon che ne assecondava la personalità combattiva ,per ammazzare l’orfana cominciando la riscossa Stark e dicendo a chiare lettere che questa ragazza è una Stark e sta tornando a casa
Ringrazio il mio caro amico JonSnow; per aver ideato e creato le immagini dei miei bellissimi ed elegantissimi avatar e firma
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« When the snows fall and the white winds blow, the lone wolf dies, but the pack survives. »
''I lupi sani e le donne sane hanno in comune talune caratteristiche psichiche: sensibilità acuta, spirito giocoso, e grande devozione. Lupi e donne sono affini per natura, sono curiosi di sapere e possiedono grande forza e resistenza. Sono profondamente intuitivi e si occupano intensamente dei loro piccoli, del compagno, del gruppo. Sono esperti nell'arte di adattarsi a circostanze sempre mutevoli; sono fieramente gagliardi e molto coraggiosi. Eppure le due specie sono state entrambe perseguitate''.
Bellissime le citazioni di @the neck e @osservatore dal nord. Nella prima si evidenzia il profondo legame di Arya con i suoi fratelli, i genitori e persino con la Vecchia Nan, che per i bimbi Stark è quasi come una nonna. Nella seconda si evidenzia invece la fedeltà degli clan delle Montagne nei confronti degli Stark, e di Ned in particolare. Aspetto quest'ultimo che contribuisce a rendere più realistiche le Cronache, perché se è vero che i tradimenti fanno parte della vita, è anche vero che essi screditano le persone che le compiono e che i parenti delle vittime difficilmente si sottomettono (Manderly docet).
@JonSnow;: Io il Jon Snow post-resurrezione me li immagino mentre brucia i cospiratori e fa questo questo discorso ai Guardiani della Notte: "C'avete provato a uccidermi, vi è andata male, e adesso fate quello che dico io, quando lo dico io, come lo dico io!"
A parte gli scherzi spero che Martin non esageri con il Jon vendicativo e badass (anche perché esiste già Lady Stonehearth). Penso che l'incontro con Theon e la scoperta del Testamento di Robb serviranno a fargli ritrovare la sua umanità.
"Gli dei esistono" ripetè a se stessa. "E anche i veri cavalieri. Tutto questo non può essere una menzogna".
Comitato Pro Brandon Stark; Comitato S.P.A. Salvate il piccolo Aemon (in difesa del figlio di Mance, del figlio di Gilly e di tutti gli altri bimbi di ASOIAF); Comitato QUANDO C'ERA LUI (Meglio Tywin di quella psicopatica di sua figlia); Comitato A.T.P.A. (Aemon Targaryen pro-pro-prozio dell'anno); Comitato E.S.S.S. (Eddard Stark Santo Subito); Comitato E.T.S.T. (Eddison Tollett li seppellirà tutti); Comitato M.E.F.H. (Martin esci fuori Howland) gemellato con M.E.F.W. (Martin esci fuori Willas); Comitato T.M.G.M.S. (Theon Mezzo Greyjoy Mezzo Stark); Comitato Y.L.J.E.M. (Ygritte levati, Jon è mio), Comitato T+S: Tyrion+Sansa (possibilmente a regnare su Castel Granito); Comitato Pro Jojen e Meera Reed; Comitato G.M.S.S. (Giù le mani da Sansa Stark); Comitato L'unico Vero Aegon (ovvero l'Egg delle novelle);
Quindi la mia citazione di oggi è
“La ragazza sì inchinò. Anche quello era sbagliato. La vera Arya Stark gli avrebbe sputato in faccia”
Theon Greyjoy
Ecco Arya certamente non ricamava inutili centrini ma era forte ,ribelle e diretta
Persino Theon la ammira
Ringrazio il mio caro amico JonSnow; per aver ideato e creato le immagini dei miei bellissimi ed elegantissimi avatar e firma
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''I lupi sani e le donne sane hanno in comune talune caratteristiche psichiche: sensibilità acuta, spirito giocoso, e grande devozione. Lupi e donne sono affini per natura, sono curiosi di sapere e possiedono grande forza e resistenza. Sono profondamente intuitivi e si occupano intensamente dei loro piccoli, del compagno, del gruppo. Sono esperti nell'arte di adattarsi a circostanze sempre mutevoli; sono fieramente gagliardi e molto coraggiosi. Eppure le due specie sono state entrambe perseguitate''.
14 minutes fa, porcelain.ivory.steel dice:Solo chi è privo di morale può reputare la stessa un limite ed una restrizione, non comprendendo quanto essa conti e quanto sia importante il preservarla, costi quel che costi.
Per gli elementi privi di rettitudine e di etica alcuni fini ambiziosi possono essere raggiunti unicamente strisciando, tramando e sibilando, come ci insegnano le Nozze Rosse, ma.. il Nord ricorda e la farsa da guitti è quasi conclusa.
Per la verità la morale è in effetti castrante, poiché in una situazione in cui vi sia dilemma tra il compiere il lecito e il non rischiare sé stessi, seguendola si sceglierà la prima opzione e di conseguenza l'essenza stessa della morale annichilisce l'istinto di autoconservazione. Scegliere di seguire concetti quali etica e morale comporta proprio questo dislivello tra riscontro pratico e soddisfazione dell'esigenza ideologica. Questo è comunque ciò che la rende preziosa, la facoltà di compiere il bene di seguire quanto è giusto, di compiere quanto è giusto al di là se ciò comporti una rinuncia ad una parte di sé, o un esporsi a rischi personali. La morale per costituzione contraddice ogni forma di ignavia e di codardia. Come però sottolinea quella citazione, alla fine il lascito e la fedeltà a sé stessi vale più di ogni altra cosa. Possedere morale significa possedere coscienza, che è un bene inestimabile. Dunque è logico che come ci ricorda quel passaggio, gli Stark lascino un'idea collettiva alquanto brillante, e i Bolton solo odio e discordia.
6 minutes fa, Iceandfire dice:Che poi anche nella serie in momento in cui Arya Masie piange vedendo ago è molto intenso e commovente .Non getta la spada che Jon le aveva regalato ma la nasconde e
Spoiler GoT
usa ago ,il legame con la sua famiglia e soprattutto con Jon che ne assecondava la personalità combattiva ,per ammazzare l’orfana cominciando la riscossa Stark e dicendo a chiare lettere che questa ragazza è una Stark e sta tornando a casa
Ago è Jon Snow. Lo dice lei stessa. Come affermavo, le ''cose'' assumono vita e significato solo quando c'è un'associazione filosofica o affettiva.
Non esagererà ma di certo ci sarà un cambiamento drastico e avremo quello che su westeros.org e dintorni definiscono ''negative Jon'', also known as Dark Jon. Tornerà profondamente traumatizzato e oscuro, come annunciato dallo stesso Martin, sfiduciato, disincantato, profondamente cinico e inavvicinabile, forse anche più lupo che uomo. Il passaggio nelle tenebre sarà fondamentale e necessario, ma non dubito che tornerà ad anelare la luce e a inseguirla. E' nella natura del character.
« I did what I thought was right. » Jon Snow
« There are no men like me. Only me. » - Jaime Lannister
« No one can protect me. No one can protect anyone. It's true, I am a slow learner, but I learn. Winterfell is Our Home, we have to fight for it. » - Sansa Stark
« Leave one wolf alive and the sheep will never be safe. » - Arya Stark
« A good act does not wash out the bad, nor a bad act the good. » - Stannis Baratheon
Take my Heart when You go _ Take Mine in It's Place.
Ti proteggerò dalle paure delle ipocondrie, dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua via, dalle ingiustizie e dagli inganni del tuo tempo, dai fallimenti che per tua natura normalmente attirerai. Ti salverò da ogni malinconia, perché sei un essere speciale. Ed io avrò cura di te.