Entra Registrati
ADWD - La Citazione del Giorno.
J di JonSnow;
creato il 03 gennaio 2020


Iceandfire
Confratello
Utente
5939 messaggi
Iceandfire
Confratello



Utente
5939 messaggi
Inviato il 07 gennaio 2020 18:57

La mia citazione del giorno 


Arya ci pensò solo qualche momento ;tu hai visto solo quello che c’era da vedere 

 

Syrio

“Il cuore mente, e la testa gioca strani scherzi, ma gli occhi vedono la verità. Vedi con i tuoi occhi. Ascolta con le tue orecchie. Assaggia con la tua bocca. Annusa con il tuo naso. Senti con la tua pelle. Dopo tutto questo viene il pensiero, solo dopo, e in tal modo potrai conoscere la verità.”

 

Gli insegnamenti di Sirio sono sempre ben precisi e frutto della sua disincantata esperienza .

Queste frasi che rivolge ad Arya sono una grande scuola e non solo per lei 

In effetti le emozioni ma parimenti una fredda razionalità avulsa dalla realtà portano spesso fuori strada ,creano preconcetti non realistici ,o portano verità che non sono tali,non dimostrate o dimostrabili .

 

Invece tutto quello che i nostri sensi , vista ,udito ,olfatto ,gusto ,tatto ci dicono è certamente frutto di vera esperienza personale che non può essere imposta o suggerita e che può essere ingannevole o castrante .

Syrio Forel ha vissuto in un’epoca simil medievale in cui molto era dogma imposto dall’alto .

Egli non lo sa ma lo possiamo definire il padre del metodo sperimentale moderno .

 

A parte questo non tratta Arya in modo servile o compiacente ma la tratta da pari costringendola a guardare  la realtà  per quello che era e non per quello che credeva o che le era stato raccontanto fosse ,perché ella si adeguasse ad essa e ,quindi non fosse manipolabile .

Egli è stato un maestro di vita per lei .

Modificato il 05 July 2024 17:07

Ringrazio il mio caro amico JonSnow; per aver ideato e creato le immagini dei   miei bellissimi  ed elegantissimi avatar e firma

bQ7ab7S.png;
« I am a wolf and I fear nobody. »

''They were insulting Jon and you sat there and listened.''
''Offend them and Jon loses his army.''
''Not if they lose their heads first.''

« Leave just ONE wolf alive and sheeps will NEVER be safe. »
« When the snows fall and the white winds blow, the lone wolf dies, but the pack survives. »

''I lupi sani e le donne sane hanno in comune talune caratteristiche psichiche: sensibilità acuta, spirito giocoso, e grande devozione. Lupi e donne sono affini per natura, sono curiosi di sapere e possiedono grande forza e resistenza. Sono profondamente intuitivi e si occupano intensamente dei loro piccoli, del compagno, del gruppo. Sono esperti nell'arte di adattarsi a circostanze sempre mutevoli; sono fieramente gagliardi e molto coraggiosi. Eppure le due specie sono state entrambe perseguitate''.

 

F
Figlia dell' estate
Confratello
Utente
1635 messaggi
Figlia dell' estate
Confratello

F

Utente
1635 messaggi
Inviato il 07 gennaio 2020 19:02

Difatti il pensiero di Syrio é ascrivibile alla corrente filosofica nota come empirismo.


"Gli dei esistono" ripetè a se stessa. "E anche i veri cavalieri. Tutto questo non può essere una menzogna".

 

Comitato Pro Brandon Stark; Comitato S.P.A. Salvate il piccolo Aemon (in difesa del figlio di Mance, del figlio di Gilly e di tutti gli altri bimbi di ASOIAF); Comitato QUANDO C'ERA LUI (Meglio Tywin di quella psicopatica di sua figlia); Comitato A.T.P.A. (Aemon Targaryen pro-pro-prozio dell'anno); Comitato E.S.S.S. (Eddard Stark Santo Subito); Comitato E.T.S.T. (Eddison Tollett li seppellirà tutti); Comitato M.E.F.H. (Martin esci fuori Howland) gemellato con M.E.F.W. (Martin esci fuori Willas); Comitato T.M.G.M.S.  (Theon Mezzo Greyjoy Mezzo Stark); Comitato Y.L.J.E.M. (Ygritte levati, Jon è mio), Comitato T+S: Tyrion+Sansa (possibilmente a regnare su Castel Granito); Comitato Pro Jojen e Meera Reed; Comitato G.M.S.S. (Giù le mani da Sansa Stark); Comitato L'unico Vero Aegon (ovvero l'Egg delle novelle);

J
JonSnow;
Confratello
Utente
3334 messaggi
JonSnow;
Confratello

J

Utente
3334 messaggi
Inviato il 07 gennaio 2020 19:48 Autore
22 hours fa, Iceandfire dice:

Ned acconsente a che i figli prendano ognuno un metalupo solo dopo che Jon glielo aveva chiesto 

Il particolare probabilmente sfugge ma dimostra il bene che Eddard voleva al suo cosiddetto figlio bastardo.

 

Questa è un'osservazione acuta, che rileva un comportamento chiave passato apparentemente in sordina. Oltre che la grande umanità di Ned, vige in questo passaggio il suo senso di equità senza eguali. E' conscio di quanto intollerabile possa essere assistere alla felicità altrui, finanche materiale, senza poterla sperimentare in prima persona. Dunque come ben dici acconsente solo dopo aver ascoltato il parere di Jon, sincerandosi di quali fossero i suoi pensieri. Sensibile sia Ned Stark che chi ha riscontrato un tale meccanismo nell'episodio.

 

7 hours fa, Euron Gioiagrigia dice:

Apro la giornata di oggi con una citazione da parte del mio personaggio preferito, Euron Greyjoy. La citazione è tratta da AFFC, come è ovvio.

 

"The choice is yours, brother. Live a thrall or die a king. Do you dare to fly? Unless you take the leap, you'll never know".

 

 

 

L'affermazione di Euron è profondamente sinistra, e non solo per l'esoterismo e la possibile inclinazione malefica che essa delinea. Al di là dei significati più reconditi egli si sofferma su quanto il raggiungimento di un obiettivo così ambito richieda l'assecondare qualsivoglia rischio e il non curarsi delle conseguenze. Se da un interlocutore più stabile e moralmente rispettabile un'esternazione simile starebbe a sottolineare la necessità di reprimere le paure di uno sforzo ideologico, con un interlocutore così ambiguo si ha invece la dimostrazione della sua poca cura verso la morale umana, ritenuta costrittiva e sacrificabile tanto quanto gli esseri umani stessi che si interpongono tra il medesimo Occhio di Corvo e la sua destinazione.

 

%d/%m/%Y %i:%s, porcelain.ivory.steel dice:

@JonSnow; Sulla tua citazione, sul fatto che il metalupo dal manto bianco e dagli occhi rossi sia il primo ad offrire il suo sguardo al mondo, e quanto questa sia stata una scelta narrativa precisa da parte di Martin, c'è poco da aggiungere.

Ghost sceglie Jon, attende Jon, chiama Jon; Ghost spesso viene descritto come l'ombra di Jon, ma è anche anche Jon stesso, al punto tale che quando leggiamo i suoi capitoli ci è difficile discernere i pensieri del lupo da quelli del ragazzo. Similmente al cucciolo, Jon è il primo tra i giovani Stark a raggiungere una sua propria maturità quando gli altri fratelli ancora arrancano, forse perché guidato da un istinto, quello dei diversi, quello dei rifiutati, di coloro che hanno dovuto lottare per esistere [...]

 

La mia citazione odierna fa parte di ADWD, uno degli ultimi capitoli in cui vediamo l'esercito di Stannis ridotto all'osso e bloccato tra le tempeste di neve che ne stanno fiaccando corpo e spirito.

 

"Un sacrificio sarà la prova che la nostra fede resta incrollabile, sire." [...]  "Gli dèi del Nord hanno scatenato su di noi questa tempesta. Solo R'hllor può porvi fine. Dobbiamo consegnargli un miscredente".

"Metà del mio esercito è composto da miscredenti" aveva risposto Stannis. "Non manderò al rogo nessuno, pregate con più fervore."

 

[...]

 

Sosterei a mia volta proprio sul punto che sollevi. Nel ritrovamento di Ghost è ampliata ed esposta la dinamica del diverso, ma anche del rifiuto stesso. Abbiamo il dubbio del se egli si sia allontanato di sua spontanea volontà o se sia stato invece emarginato, ciononostante il metalupo permane in uno stato di difficoltà, rappresentata dal dover far fronte ai primi istanti della propria esistenza totalmente da solo, marchiato a propria volta da un rifiuto primordiale di fondo.

Dalle parole derisorie di Theon Greyjoy, ''Un albino, morirà anche prima degli altri'', nonché dalla posizione di apparente vulnerabilità del cucciolo stesso, assistiamo al contrasto tra quanto la vita stia rifiutando Ghost e quanto invece egli, nonostante questa nefasta introduzione del mondo, scelga invece di abbracciare quella stessa esistenza con tutte le sue forte, dimostrando attaccamento alla vita e la volontà di non soccombere.

Il metalupo bianco richiama il suo futuro padrone con i propri quasi impercettibili lamenti, riuscendo a stabilire con egli la sua prima connessione empatica. Ma in quel richiamo c'è difatti il sussulto alla vita di cui sopra. Emblematicamente il cucciolo non è arrendevole né autocommiserante verso le proprie sorti e quel respingimento. Non sceglie di rimanere in silenzio a morire di gelo e stenti nella neve, sceglie invece di enfatizzare la sua presenza e di affrontare la vita nonostante il rifiuto primordiale.

Un atteggiamento che è tanto applicabile alle dinamiche precedenti e future di Ghost, quanto applicabile a quelle di Jon Snow, che nonostante la sua condizione di outsider e i perenni conflitti interiori non sarà mai arrendevole e si aggrapperà all'esistenza con tutte le proprie forze, forgiando la propria individualità in modo esemplare a discapito di un'introduzione alla vita verso cui si sentirà sempre straziato e marchiato.

 

 

La tua è una scelta che mette in risalto l'iconicità di Stannis. Egli è uomo militare, inflessibile condottiero, ciononostante internamente avvolto da rimorsi e dal conflitto di non potersi piegare nemmeno nei confronti di sé stesso. L'assenza di elasticità è tale da non ammettere sé stesso. Nemmeno nell'interiorità egli può affermarsi nella leggerezza dell'essere, non riuscendo pertanto a slegare la propria individualità da dogmi che lo nobilitano quanto costringono.

Egli pronuncia queste parole con grande onestà, ma altrettanto con il trascinarsi di un corpo ed una mente ormai logore, che fanno del proprio codice di condotta l'unico salvacondotto dinanzi alle avversità di una situazione che altrimenti richiederebbe il totale crollo in una disperazione priva di fondali. Nel momento peggiore l'ultimo dei figli di Lord Steffon Baratheon ancora in vita ricorda a sé stesso la morale e la coerenza che il suo Io tenta da sempre di conseguire.

La potenza che si cela dietro un gesto di fedeltà a sé stessi è tale da susseguirsi in uno sforzo ed una contrazione che non ammette eguali, non diversamente da come la mascella dell'autoproclamatosi unico vero Re è solita contrarsi e serrarsi, rendendolo impenetrabile e inaccessibile a chiunque, nonché a sé stesso.

Tra i tanti lussi che l'essere umano ama sperimentare, la contraddizione e l'incoerenza sono forse quelli che il cervo Baratheon più tenta di respingere, come se vedesse in essa un'alienazione infausta che non intende e non intenderà mai concedersi.

Siamo di fronte ad una fermezza così poco suscettibile e ad un'inamovibilità così radicate dal renderlo ideologicamente inavvicinabile anche quando le istanze mostrate virano verso il positivo. Il tradimento di sé viene percepito come un peccato imperdonabile, ancor più di quello dei miscredenti del circondario.

 

 

@Iceandfire

 

Riguardo la tua bellissima citazione su Syrio e Arya, devo concordare con quanto affermato in precedenza da @Figlia dell' estate. Nello specifico Syrio Forel ci rimanda a Hume. Per Hume i sensi hanno una portata così alienante da fondersi in un misto tra desiderio ed ideologia, significativi sono i suoi testi sulla bellezza umana e la sua ricerca nel contesto sociale, ove l'umano è ascritto ad essere continuamente incapace di porre fine a quello stesso cammino. Ma nella particolarità di Hume trova consecutio il parallelo tra quanto Forel tramanda e quanto il filosofo abilmente enuncia sulla complessità delle illusioni. Hume ritiene e definisce l'uomo come creatura incapace di non illudersi, pertanto invita lo stesso a concedersi almeno delle chimere positive. L'illusione dovrà quindi stabilirsi nei sensi come un qualcosa che, pur allontanandolo dalla verità, sia un'esperienza ricreativa. Uno scegliere il proprio veleno con cura. Syrio ricalca questa attitudine, ma è ancor più intransigente: l'illusione deve essere filtrata sino a rendersi smontabile e a non essere ammessa. L'unico modo per farlo è disconoscere la realtà da un punto di vista morale e materiale, applicando solo la percezione per correlarsi alla stessa.

Una metrica che non ammette giudizi inficiati dalle influenze di ambiente e derivazione, ma solo di tangibilità ed esperienza individuale.

 

 

Venendo alla mia citazione odierna...

 

« Words are like arrows, Arianne. Once loosed, you cannot call them back. »

 

Trovo che la dottrina di Martiana qui esposta a Dorne, oltre ad essere encomiabile, sospinga ancor di più ad un'indagine sensibile delle proprie azioni. Si parlava di consecutio, e alle volte nulla ha più tale procedimento che le parole che noi stessi emettiamo.

Il noema è un elemento potente, quanto lo è il verbo e l'uso dello stesso. Per quanto la loro esistenza sia transitoria, mista a perdersi nel suono e nella volatilià della parola stessa, tutto ciò che si afferma ha una valenza tanto verso la propria intimità che verso la sensibilità altrui.

E' necessario, dunque, avere sempre contezza dello strascico che ciò che diciamo possa lasciare dietro di sé, nonché delle enormi conseguenze, sia in positivo che in negativo, che quelle stesse esternazioni verbali possano generare. Nulla può essere realmente represso e cambiato, una volta emesso. La responsabilità del verbo e di chi lo profonde deve essere supportata da  maturità e coscienza. Nel momento in cui le nostre parole creino una ferita in qualcuno, non potremo più cancellarla, ma solo provare a sanarla.

Il definitivo che permea questo profondo passaggio è un qualcosa che ha un retrogusto tanto vero quanto amaro.

 


I1er4og.png

« I did what I thought was right. » Jon Snow

« There are no men like me. Only me. » - Jaime Lannister

« No one can protect me. No one can protect anyone. It's true, I am a slow learner, but I learnWinterfell is Our Home, we have to fight for it.  » - Sansa Stark 

« Leave one wolf alive and the sheep will never be safe. » - Arya Stark

« good act does not wash out the bad, norbad act the good. » - Stannis Baratheon

Take my Heart when You go _ Take Mine in It's Place.

u1Rxfyo.png

Ti proteggerò dalle paure delle ipocondrie, dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua via, dalle ingiustizie e dagli inganni del tuo tempo, dai fallimenti che per tua natura normalmente attirerai. Ti salverò da ogni malinconia, perché sei un essere speciale. Ed io avrò cura di te.


Euron Gioiagrigia
Confratello
Utente
9056 messaggi
Euron Gioiagrigia
Confratello



Utente
9056 messaggi
Inviato il 07 gennaio 2020 20:32

@JonSnow; la citazione da te riportata la dice Doran, giusto?

Se è così, conferma la natura prudente e calcolatrice del personaggio, persino indolente.

Per il resto non ho nulla da aggiungere alla tua desamina. Di sicuro è una citazione che ci invita ad un maggior senso di responsabilità verso le nostre azioni.


F
Figlia dell' estate
Confratello
Utente
1635 messaggi
Figlia dell' estate
Confratello

F

Utente
1635 messaggi
Inviato il 07 gennaio 2020 21:39

La mia citazione odierna è presa da un capitolo di Bran:

Il maschio anziano si nutrì per primo, poi la femmina, infine il maschio gregario. Tre lupi che ora appartenevano al meta-lupo- Il suo branco. 

"No" sussurrò il ragazzo "noi abbiamo un altro branco. Lady è morta, e forse anche Vento Grigio, ma da qualche parte ci sono ancora Cagnaccio, Nymeria e Spettro. Ti ricordi Spettro?"

 

È uno dei miei passi preferiti, poiché in esso si assiste a un vero e proprio rovesciamento: mentre negli altri capitoli sono i metalupi che avvertono i loro fratelli, in questo caso è il ragazzo che ricorda al lupo l'esistenza del branco, dimostrando non solo autocontrollo ma anche un profondo legame con i suoi fratelli. <_<

Modificato il 05 July 2024 17:07

"Gli dei esistono" ripetè a se stessa. "E anche i veri cavalieri. Tutto questo non può essere una menzogna".

 

Comitato Pro Brandon Stark; Comitato S.P.A. Salvate il piccolo Aemon (in difesa del figlio di Mance, del figlio di Gilly e di tutti gli altri bimbi di ASOIAF); Comitato QUANDO C'ERA LUI (Meglio Tywin di quella psicopatica di sua figlia); Comitato A.T.P.A. (Aemon Targaryen pro-pro-prozio dell'anno); Comitato E.S.S.S. (Eddard Stark Santo Subito); Comitato E.T.S.T. (Eddison Tollett li seppellirà tutti); Comitato M.E.F.H. (Martin esci fuori Howland) gemellato con M.E.F.W. (Martin esci fuori Willas); Comitato T.M.G.M.S.  (Theon Mezzo Greyjoy Mezzo Stark); Comitato Y.L.J.E.M. (Ygritte levati, Jon è mio), Comitato T+S: Tyrion+Sansa (possibilmente a regnare su Castel Granito); Comitato Pro Jojen e Meera Reed; Comitato G.M.S.S. (Giù le mani da Sansa Stark); Comitato L'unico Vero Aegon (ovvero l'Egg delle novelle);


Euron Gioiagrigia
Confratello
Utente
9056 messaggi
Euron Gioiagrigia
Confratello



Utente
9056 messaggi
Inviato il 08 gennaio 2020 11:26

Apro la giornata di oggi con una citazione di Sansa, personaggio sempre troppo sottovalutato:

 

"I will remember, Your Grace", said Sansa, though she had alwasy heard that love was a surer route to the people's loyalty than fear. If I am every a queen, I'll make them love me.

 

La citazione è tratta da ACOK quindi presumo che Sansa si rivolga a Cersei. In questo senso la differenza tra le due personalità, anche educativa, è notevole. Sansa è memore degli insegnamenti del padre, ma allo stesso tempo è possibile che la citazione possa dischiudere un possibile futuro colpo di scena. L'indurimento di Sansa, dovuto alla "guida" di Ditocorto, potrebbe portarla a diventare meno Stark di quanto sembri.

SPOILER GOT 8

Il finale di stagione mostra una Sansa fredda, amara, disillusa, solitaria, molto diversa da come era all'inizio della storia. Questo potrebbe essere una caratteristica anche di ADOS.

Allo stesso tempo, questa è anche una citazione "trasversale": il riferimento al fatto che la paura non conquista la lealtà è molto visibile in ASOIAF (si pensi ai Bolton e i Frey, che comandano gente riottosa) ma anche nella storia in generale, come dimostrano molti esempi (mi vengono in mente gli assiri).

Modificato il 05 July 2024 17:07


Iceandfire
Confratello
Utente
5939 messaggi
Iceandfire
Confratello



Utente
5939 messaggi
Inviato il 08 gennaio 2020 12:41
2 hours fa, Euron Gioiagrigia dice:

"I will remember, Your Grace", said Sansa, though she had alwasy heard that love was a surer route to the people's loyalty than fear. If I am every a queen, I'll make them love me.

 

Sansa all'inizio della storia fa davvero tenerezza perchè vive nel mondo delle favole  e soprattutto in una famiglia in cui il massimo dei suoi dispiaceri era litigare con Arya.E' troppo ingenua perchè in quel momento non ha capito  che quando si ricopre un ruolo di potere ( o anche per esempio si mostra un particolare talento ) scatta nei mediocri o in chi crede di aver meritato  quel potere , una sorta di invidia -odio che ovviamente vedrà in ogni azione fatta  per amore,come una sorta di ipocrisia  per acquisire ancora più potere.Non so se Sansa con il tempo cambierà ma credo che capirà la lezione

Modificato il 05 July 2024 17:07

Ringrazio il mio caro amico JonSnow; per aver ideato e creato le immagini dei   miei bellissimi  ed elegantissimi avatar e firma

bQ7ab7S.png;
« I am a wolf and I fear nobody. »

''They were insulting Jon and you sat there and listened.''
''Offend them and Jon loses his army.''
''Not if they lose their heads first.''

« Leave just ONE wolf alive and sheeps will NEVER be safe. »
« When the snows fall and the white winds blow, the lone wolf dies, but the pack survives. »

''I lupi sani e le donne sane hanno in comune talune caratteristiche psichiche: sensibilità acuta, spirito giocoso, e grande devozione. Lupi e donne sono affini per natura, sono curiosi di sapere e possiedono grande forza e resistenza. Sono profondamente intuitivi e si occupano intensamente dei loro piccoli, del compagno, del gruppo. Sono esperti nell'arte di adattarsi a circostanze sempre mutevoli; sono fieramente gagliardi e molto coraggiosi. Eppure le due specie sono state entrambe perseguitate''.

 

J
JonSnow;
Confratello
Utente
3334 messaggi
JonSnow;
Confratello

J

Utente
3334 messaggi
Inviato il 08 gennaio 2020 13:51 Autore

@Euron Gioiagrigia

 

La citazione mette in risalto quella che è la costante della Sansa di ASOIAF: la capacità di preservare i centimetri più puri del proprio Sé nonostante il male che ella subisce e che minaccia di violare la sua intimità. Una simile dinamica va oltre l'auto conservazione, ma è proprio caratteristica di una personalità che al di là del manifestarsi in modo esplicito e perentorio ha comunque una forza interiore senza pari, non meno inflessibile di quanto possa esserlo uno Stannis, figura nota per la sua integrità. Pertanto nonostante la distopia della società e la miseria degli individui tenta di invaderla dall'interno, la lupa rossa permane parzialmente incontaminata, riuscendo tanto a non tradire sé stessa quanto a mantenere un'individualità rispettabile.

 

Riguardo a quanto citi in GoT, lì la situazione è proprio diversa. Spoiler GoT S8:

 

L'epilogo della Sansa di GoT è l'estrinsecarsi di un Io paranoico, obnubilato non solo dal cinismo quanto dal tormento, dalla negatività e dalla paranoia imperante relativa ad una sfiducia senza pari, tanto verso l'uomo quanto la società. Tale meccanismo l'ha portata a connaturarsi in un ego ipertrofico e a individuare delle potenziali minacce anche nel sangue del suo sangue, che viene percepito solamente tollerabile ma non come reale parte di sé. Tutto ciò che Sansa fa nei suoi istanti finali è preservare sé stessa e una posizione di comodo, rendendosi incapace tanto di aprirsi alle esigenze del collettivo quanto di preservare un nucleo familiare alla quale ella stessa dimostra di non tenere. Ci si ritrova dinanzi ad un individuo ormai incapace di porre gli altri prima di sé stessa - forse non ne è mai stata capace - come anche di preservare una forma di morale. La sua empatia è del tutto deteroriata e non ha idea di cosa sia la vera fedeltà, nemmeno di perorarla. E' ormai un essere arroccato in sé stesso, svuotato di valori, che non si sente mai al sicuro e che pone la soddisfazione di istanze personale al di sopra di qualsivoglia evento o bisogno altrui. E' tanto sensibile all'adulazione degli altri come LF, tanto sensibile al potere stesso e a ciò che esso rappresenti, con lei che si illude di potervi vedere una sicurezza nel suo conseguimento. Anche nel razionale è inficiata e incapace di vedere il lungo termine. E' di vedute ristrette e poco lucida, tanto dal non capire il pericolo che incombe su di lei e da comportarsi in modo emotivo ed infantile, oltre che egoistico. Tradisce infine l'unica persona che le ha dato considerazione e fiducia senza pari, dimostrando di non essere in grado di comprendere le dinamiche della fedeltà e dimostrandosi parimenti sleale, più dei soggetti che ella sino a quel momento criticava, provandosi inaffidabile e indegna della fiducia che le era stata accordata. Questo venire fuori della sua natura più disfattista ed autodistruttiva dà poi prova anche di scarsa logica e capacità di governo e ragionamento, dato che ella ottiene una corona, ma al prezzo di ogni affetto o persona su cui poter contare, esponendosi difatti alla solitudine e ad una posizione di vulnerabilità in quanto circondata da reali potenziali minacce nonché da persone che come lei mirano alla preservazione materiale.

 

In poche parole una slow learner che in vero non ha imparato nulla, né sul piano etico né su quello affettivo né su quello del razionale e delle responsabilità.

 

 

Non credo comunque che Martin farà lo stesso con la sua Sansa, o almeno me lo auguro per il minimo di positività che il character in questione potrebbe conservare.  


I1er4og.png

« I did what I thought was right. » Jon Snow

« There are no men like me. Only me. » - Jaime Lannister

« No one can protect me. No one can protect anyone. It's true, I am a slow learner, but I learnWinterfell is Our Home, we have to fight for it.  » - Sansa Stark 

« Leave one wolf alive and the sheep will never be safe. » - Arya Stark

« good act does not wash out the bad, norbad act the good. » - Stannis Baratheon

Take my Heart when You go _ Take Mine in It's Place.

u1Rxfyo.png

Ti proteggerò dalle paure delle ipocondrie, dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua via, dalle ingiustizie e dagli inganni del tuo tempo, dai fallimenti che per tua natura normalmente attirerai. Ti salverò da ogni malinconia, perché sei un essere speciale. Ed io avrò cura di te.

P
porcelain.ivory.steel
Confratello
Utente
916 messaggi
porcelain.ivory.steel
Confratello

P

Utente
916 messaggi
Inviato il 08 gennaio 2020 17:34
20 hours fa, JonSnow; dice:

 

 

« Words are like arrows, Arianne. Once loosed, you cannot call them back. »

E' necessario, dunque, avere sempre contezza dello strascico che ciò che diciamo possa lasciare dietro di sé, nonché delle enormi conseguenze, sia in positivo che in negativo, che quelle stesse esternazioni verbali possano generare. Nulla può essere realmente represso e cambiato, una volta emesso. La responsabilità del verbo e di chi lo profonde deve essere supportata da  maturità e coscienza

 

Riparto da qui. Uno dei capitoli maggiormente esplicativi del Doran - pensiero così come di quella imperturbabilità, di quella placida e per molti intollerabile calma, di quella capacità di pianificare a lungo termine che a mio avviso viene facilmente scambiata per debolezza da parte di coloro che lo circondano.

Uno degli insegnamenti che al Principe di Dorne sta a più a cuore tramandare a sua figlia è imparare la prudenza.

Prudenza che non è sinonimo di codardia né di vano tentennamento, ma la consapevolezza, soprattutto quando si ha la responsabilità di altre vite oltre la propria, che un gesto avventato, una frase lasciata uscire con impulsività e senza riflessione, possono comportare gravi conseguenze.

Così come le frecce una volta scoccate non hanno la possibilità di tornare indietro, allo stesso modo bisognerebbe sempre avere la capacità di soppesare gli esiti di ogni affermazione, tenendo sempre presente che, una volta emesse, alcune sentenze non possono in alcun modo essere ritrattate. Avere dunque anche contezza di quelle che possono essere le reazioni generate dalle parole che pronunciamo negli altri ed essere pronti ad affrontarne gli esiti, in positivo ed in negativo.

 

18 hours fa, Figlia dell' estate dice:

"No" sussurrò il ragazzo "noi abbiamo un altro branco. Lady è morta, e forse anche Vento Grigio, ma da qualche parte ci sono ancora Cagnaccio, Nymeria e Spettro. Ti ricordi Spettro?"

 

Molto bella questa tua citazione, che ricordavo vagamente. Oltre a sottolineare, come giustamente noti, un grande autocontrollo da parte di Bran sulla sfera più animalesca di sé, rappresentata dal suo metalupo (di solito accade il contrario), e la profonda interconnessione tra ragazzo ed animale, quello che mi piace evidenziare in questo estratto è il concetto di branco, branco inteso esattamente come famiglia, come nucleo affettivo di appartenenza, radici, legame di sangue.

Ed è importante altresì notare con quanta pena Bran si ricordi della sorte di Lady, la prima della cucciolata a lasciarli, e con quale istinto egli percepisca il pericolo per Vento Grigio e di conseguenza per Robb. Trovo che il metamorfismo dei ragazzi Stark sia una delle cose più belle di ASOIAF, una connessione emotiva che nemmeno Daenerys Targaryen riesce ad avere con i propri draghi, che infatti spesso non è in grado di controllare.

 

5 hours fa, Euron Gioiagrigia dice:

"I will remember, Your Grace", said Sansa, though she had alwasy heard that love was a surer route to the people's loyalty than fear. If I am every a queen, I'll make them love me.

Una delle citazioni più frequentemente strumentalizzate, in particolare dopo il finale di GoT, SPOILER GOT8

nella quale si è soliti individuare una premonizione del destino di Sansa come regina.

Come da voi rimarcato, questa è in vero una delle frasi che maggiormente marca la differenza tra Cersei e la giovane Stark; pur essendo ancora molto acerba, già qui Sansa si rende conto di che tipologia di sovrana, laddove lo diventasse un giorno, ella NON vorrà essere, ossia una che antepone il terrore del popolo che guida al suo benessere e che si nutre del suo disprezzo e del suo odio anziché della sua lealtà.

Cersei non è difatti mai un mentore per Sansa - ossia guida e punto di riferimento positivo e retto - anche se Alayne di AFFC a volte sembrerebbe rammaricarsene, quasi desiderare di avere lo stesso pelo sullo stomaco della leonessa di Castel Granito - e la consapevolezza che ella ha, e la forza con cui la esprime tra se e se dimostra quanto Sansa mantenga inalterate le parti più genuine, positive e pure di sé.

3 hours fa, JonSnow; dice:

Una simile dinamica va oltre l'auto conservazione, ma è proprio caratteristica di una personalità che al di là del manifestarsi in modo esplicito e perentorio ha comunque una forza interiore senza pari, non meno inflessibile di quanto possa esserlo uno Stannis, figura nota per la sua integrità. Pertanto nonostante la distopia della società e la miseria degli individui tenta di invaderla dall'interno, la lupa rossa permane parzialmente incontaminata, riuscendo tanto a non tradire sé stessa quanto a mantenere un'individualità rispettabile.

Non posso che condividere questa perfetta lettura della personalità di Sansa, così come sono convinta e spero che Martin abbia in serbo per lei ben altro finale, un finale degno del percorso di crescita ed evoluzione che, al pari di quello di Jaime, è uno dei più rumorosi e sovversivi delle Cronache.

La mia citazione odierna è dunque una ideale prosecuzione di quanto detto: ACOK, Sansa I:

 

" 'Parla in modo più gentile di Joffrey, ma anche la regina mi parlava in modo gentile. E' pur sempre un Lannister, e non è amico mio.' Un tempo Sansa aveva amato il principe Joffrey con tutto il suo cuore, così come aveva ammirato sua madre, la regina Cersei, e si era fidata di lei. Per il suo amore, per la sua fiducia, loro l'avevano ripagata con il capo mozzato di suo padre. No, Sansa non avrebbe commesso quell'errore una seconda volta."

 

Ecco la prima lezione appresa da Sansa Stark alla corte di Approdo del Re: non potersi mai più permettere di riporre fiducia in chi di quella fiducia l'ha tradita una volta e nel più esecrabile dei modi; non potersi mai più permettere il lusso dell'ingenuità così come quello delle lacrime per un padre giustiziato davanti ai propri occhi. Ogni azione che da qui in avanti compirà Sansa sarà monito e riflesso di quanto da lei vissuto quando ingenuamente pensava di essere al sicuro nonché della portata di tale lacerazione in quella che fino a quel momento era la sua visione del mondo e delle cose.


ltyUYas.png

My faith's in people, I guess. Individuals. And I'm happy to say that, for the most part, they haven't let me down.”

___

"Dreams don't mean anything, Dolores. They're just noise, they're not real." "What is real?" "That wich is irreplaceable."

___

"Gli umani sono strane creature, ogni loro azione è guidata dal desiderio, i loro caratteri forgiati dalla sofferenza. Per quanto essi provino, non potranno mai liberarsi dall'essere eternamente schiavi dei loro sentimenti. Finchè la tempesta li sconvolgerà dall'interno non riusciranno a trovare pace. Né da vivi, né da morti. E quindi, giorno dopo giorno, faranno ciò che è necessario.

La sofferenza sarà la loro nave.. il desiderio la loro bussola."

___

Take my Heart when You go _ Take Mine in It's Place.

 

Ti porterò soprattutto il silenzio e la pazienza; ti salverò da ogni malinconia

perché sei un Essere speciale ed io avrò cura di te. Io sì, che avrò cura di te.

 

F
Figlia dell' estate
Confratello
Utente
1635 messaggi
Figlia dell' estate
Confratello

F

Utente
1635 messaggi
Inviato il 08 gennaio 2020 17:35

Bellissima citazione @Euron Gioiagrigia!

Essa mostra la differenza tra Cersei e Sansa, evidente anche dal diverso trattamento verso Lancel durante la Battaglia delle Acque Nere: mentre Cersei sfoga su di lui la sua frustrazione, Sansa lo soccorre. Tra l'altro essa mostra come Sansa sia capace di non assorbire acriticamente tutti gli insegnamenti che le vengono offerti (specie se il maestro è il carceriere che la tiene in ostaggio). Inoltre questo passo potrebbe indicare non solo un futuro da regina per Sansa, ma anche un conflitto con Cersei (e io sono sempre più convinta che sarà lei la regina della profezia). Per il resto sono completamente d'accordo con l'analisi di @JonSnow;: Sansa (e in particolare la Sansa di ACOK-ASOS) è al tempo stesso capace di diffidenza e di speranza, di freddezza e di purezza. È possibile che Martin voglia darci una Dark Sansa (in tal senso l'omicidio del piccolo Robin potrebbe essere determinante), come è possibile anche il contrario. Sansa, nei libri, è un personaggio ancora vergine, e ha appena iniziato il suo percorso.

La mia citazione di oggi è del prologo di AFFC e vuole anche essere un augurio per TWOW:

"Draghi e cose ancora più oscure" disse Leo. "Le pecore grigie hanno chiuso gli occhi e il mastino vede la verità. Antiche forze si risvegliano. Ombre si agitano. Un'era di meraviglie e di terrori incombe su di noi, un'era di dei e di mitici eroi."


"Gli dei esistono" ripetè a se stessa. "E anche i veri cavalieri. Tutto questo non può essere una menzogna".

 

Comitato Pro Brandon Stark; Comitato S.P.A. Salvate il piccolo Aemon (in difesa del figlio di Mance, del figlio di Gilly e di tutti gli altri bimbi di ASOIAF); Comitato QUANDO C'ERA LUI (Meglio Tywin di quella psicopatica di sua figlia); Comitato A.T.P.A. (Aemon Targaryen pro-pro-prozio dell'anno); Comitato E.S.S.S. (Eddard Stark Santo Subito); Comitato E.T.S.T. (Eddison Tollett li seppellirà tutti); Comitato M.E.F.H. (Martin esci fuori Howland) gemellato con M.E.F.W. (Martin esci fuori Willas); Comitato T.M.G.M.S.  (Theon Mezzo Greyjoy Mezzo Stark); Comitato Y.L.J.E.M. (Ygritte levati, Jon è mio), Comitato T+S: Tyrion+Sansa (possibilmente a regnare su Castel Granito); Comitato Pro Jojen e Meera Reed; Comitato G.M.S.S. (Giù le mani da Sansa Stark); Comitato L'unico Vero Aegon (ovvero l'Egg delle novelle);


Euron Gioiagrigia
Confratello
Utente
9056 messaggi
Euron Gioiagrigia
Confratello



Utente
9056 messaggi
Inviato il 09 gennaio 2020 10:32

@Figlia dell' estate non è un caso che la citazione da te riportata si trovi proprio all'inizio di AFFC, ossia l'inizio della parte di ASOIAF più incentrata sul fantasy.

 

La mia citazione di oggi è espressa da Jon Snow in ASOS nel capitolo in cui si separa violentemente dai bruti che volevano fargli uccidere un innocente. In quel momento la missione di Jon di fingersi un bruto, come dettogli da Qhorin, termina e Jon torna al Castello Nero a dare l'allarme.

 

E allora, perché il mio cuore è così pieno di vergogna?

 

Tutto era andato come previsto, eppure Jon sente dentro di sé una incredibile amarezza, come ci fosse qualcosa che non va. L'esperienza di vita con i bruti lo ha segnato e influenzato più di quanto se ne renda conto, come se ne è pure parlato sulla discussione sui mentori del Jon televisivo.

Ricordo bene questa citazione perché ci fu un periodo della mia vita, quasi due anni fa, in cui mi sono sentito esattamente come Jon, e l'ho pure riportata sulla discussione "Caro Diario"...



Iceandfire
Confratello
Utente
5939 messaggi
Iceandfire
Confratello



Utente
5939 messaggi
Inviato il 09 gennaio 2020 12:15
%d/%m/%Y %i:%s, Euron Gioiagrigia dice:

E allora, perché il mio cuore è così pieno di vergogna?

 

Tutto era andato come previsto, eppure Jon sente dentro di sé una incredibile amarezza, come ci fosse qualcosa che non va. L'esperienza di vita con i bruti lo ha segnato e influenzato più di quanto se ne renda conto, come se ne è pure parlato sulla discussione sui mentori del Jon televisivo.

 

Jon essendo figlio di Ned Strak sa che uccidere un innocente è disonorevole.

Egli ha appreso molto dal popolo libero che appunto supporta la libera scelta di una persona che non deve inginocchiarsi davanti a nessuno, e credo apprezzi  il concetto.Ma non può accettare neanche come militare che egli possa uccidere un innocente.Ed in questo è molto diverso da Stannis, almeno lo Stannis della serie.Per Jon il fine mai giusticherà il mezzo se esso va contro la sua etica, quella perfettamente assorbita dal padre Ned ( non di certo dal padre naturale Rhaegar).Come si è detto in Mentori ,Jon prende il meglio da ognuno dei suoi maestri di vita  e di certo capisce dove e perchè sbagliano con comportamenti inaccettabili e poco razionali e quindi affatto produttivi nel medio e lungo termine .Jon è molto empatico  ed è un leader che si è costruito anche cercando di fare la cosa giusta.Si dirà che aveva accettato di uccidere Qorin il monco,ma solo su suo ordine  e per proteggere in definitva in qualche modo i suoi confratelli.

Mai avrebbe ucciso gratuitamente  un innocente ( il padre litiga pesantemente con Robert perchè aveva dato l'ordine di uccidere una ragazzina innocente )


Ringrazio il mio caro amico JonSnow; per aver ideato e creato le immagini dei   miei bellissimi  ed elegantissimi avatar e firma

bQ7ab7S.png;
« I am a wolf and I fear nobody. »

''They were insulting Jon and you sat there and listened.''
''Offend them and Jon loses his army.''
''Not if they lose their heads first.''

« Leave just ONE wolf alive and sheeps will NEVER be safe. »
« When the snows fall and the white winds blow, the lone wolf dies, but the pack survives. »

''I lupi sani e le donne sane hanno in comune talune caratteristiche psichiche: sensibilità acuta, spirito giocoso, e grande devozione. Lupi e donne sono affini per natura, sono curiosi di sapere e possiedono grande forza e resistenza. Sono profondamente intuitivi e si occupano intensamente dei loro piccoli, del compagno, del gruppo. Sono esperti nell'arte di adattarsi a circostanze sempre mutevoli; sono fieramente gagliardi e molto coraggiosi. Eppure le due specie sono state entrambe perseguitate''.

 

J
JonSnow;
Confratello
Utente
3334 messaggi
JonSnow;
Confratello

J

Utente
3334 messaggi
Inviato il 09 gennaio 2020 16:36 Autore
23 hours fa, porcelain.ivory.steel dice:

" 'Parla in modo più gentile di Joffrey, ma anche la regina mi parlava in modo gentile. E' pur sempre un Lannister, e non è amico mio.' Un tempo Sansa aveva amato il principe Joffrey con tutto il suo cuore, così come aveva ammirato sua madre, la regina Cersei, e si era fidata di lei. Per il suo amore, per la sua fiducia, loro l'avevano ripagata con il capo mozzato di suo padre. No, Sansa non avrebbe commesso quell'errore una seconda volta."

 

Ecco la prima lezione appresa da Sansa Stark alla corte di Approdo del Re: non potersi mai più permettere di riporre fiducia in chi di quella fiducia l'ha tradita una volta e nel più esecrabile dei modi; non potersi mai più permettere il lusso dell'ingenuità così come quello delle lacrime per un padre giustiziato davanti ai propri occhi. Ogni azione che da qui in avanti compirà Sansa sarà monito e riflesso di quanto da lei vissuto quando ingenuamente pensava di essere al sicuro nonché della portata di tale lacerazione in quella che fino a quel momento era la sua visione del mondo e delle cose.

 

L'esternazione pone in essere nuove consapevolezze in Sansa, nonché la sua riconciliazione a ciò che ha sempre percepito lontano da sé: la natura di lupo. Ella ha offerto ai propri nemici i lati più vulnerabili del suo Sé, mostrandosi altrettanto passiva, quiescente, cortese e ben aldilà di ogni soglia tollerabile di diplomazia. Ciononostante ha ottenuto solo ferite fisiche e morali, segni interiori incancellabili che se da un lato la espongono alle circostanze più concrete dell'esistenza e al realismo imperante, dall'altro rimuovono per sempre le sue inclinazioni più idealiste, portandola a saggiarsi e a riconsiderarsi in una prospettiva nefasta, che umilia la capacità che l'essere umano ha di sognare. Eppure il nuovo spettro di emozioni è perfettamente congruo a quanto assimilato a livello attitudinale e razionale: determinate persone non meritano diplomazia e comprensione, come non meritano di ricevere gentilezza e passività.

Verso soggetti manipolatori, votati alla meschinità, è pertanto necessario attuare un allontanamento drastico, una chiusura a qualsivoglia possibilità alternativa, poiché non importa quanto gentili e bendisposti si possa essere, loro continueranno a perorare il male e a profonderlo alla prima occasione utile. E' un qualcosa che la lupa rossa comprende a sue spese, per quanto gli eventi la costringano a ricorrere alle meccaniche della dissimulazione verbale e pratica. Un dominio ideologico che di fondo è dottrina e che incombeva già su di lei dal momento in cui ella è stata dilaniata interiormente da coloro ai quali aveva scelto di dare la propria considerazione e precedenza, anche sacrificando in pensieri e opere la propria famiglia e ciò che più sarebbe dovuto contare, per lei.

 

@Figlia dell' estate

La tua scelta mi riallaccia molto al filosofico se associata alla natura umana. L'uomo è essere ambivalente e qualsiasi cosa compia, crei, o faccia è sempre altisonante e può sempre raggiungere vette apparentemente considerate impossibili, in positivo e in negativo. Non esiste creatura peggiore, né creatura migliore. Non esiste creatura più brutale o più aggraziata. L'uomo è tanto in grado di compiere meraviglie quanto di attuare il peggio di miserevole esistenza. Non c'è da sorprendersi che ciò si estenda allo stesso mondo in cui esso vive.

 

@Euron Gioiagrigia

Questa è una citazione davvero interessata, per quanto sintetica.

Siamo per tendenza inclini ad associare alla vergogna un giudizio negativo. In vero a livello psichico essa è uno degli strumenti e delle ricorrenze più necessarie allo sviluppo di una consapevolezza di sé. La vergogna non è solo un inibitore sociale che avvicina alla morale e permette all'uomo di evolvere attraverso dei limiti, ma è anche una meccanica di turbamento atta a generare una dimensione autocritica. La vergogna avvicina la sfera cognitiva all'assimilazione della realtà. Senza di essa l'essere umano non sarebbe capace di saggiare adeguatamente le azioni che compie, e si avvicinerebbe dunque ad un'area comportamentale costituita da libertinaggio, ove diventerebbe selvaggio e mai cosciente di sé. Nell'occasione Jon continua a porre in atto la propria maturazione, che senza simili sensazioni interiori non sarebbe mai potuta avvenire.

 

 

Di seguito, oggi per me va così:

 

« If I look back, I am lost... » - Daenerys Targaryen

 

La mia scelta può apparire inusuale, dato che la Madre dei Draghi è un soggetto che ha sempre suscitato in me solo indifferenza e noia. Eppure quanto ella afferma in quest'occasione è particolarmente significativo, perché applicabile anche alla società contemporanea e al cammino dell'uomo in generale. Il passato è un elemento chiave nell'esistenza di ogni persona, in esso sono racchiusi tradizioni, anamnesi dei propri traumi, collezioni di decisioni giuste e sbagliate. Ciononostante continuare a rivolgersi verso di esso, sia a livello personale che nei rapporti umani e nelle relazioni che si generano, può essere allarmante ed alienante. Coloro che vivono nel passato non solo si astraggono dal presente, ma si rendono incapaci di immaginare ed edificare un futuro, tanto nel metaforico quanto nel pragmatico. Vivere nel passato e nelle proprie memorie porta all'idealizzazione di quello sesso passato, e a meccaniche pericolose. Ad esempio in uno stesso rapporto relazionale corrente, il continuare a rivolgersi al passato qualora tra le due parti vi sia stato un errore o un'offesa, potrebbe portare al collasso di quello stesso rapporto, per quanti buoni propositi possano esserci.

E' quindi necessario adoperare il passato per ciò che è: la fonte primaria della propria storia personale, e trarne le utilità più pratiche senza che esso infici la possibilità di percepire e guardare al futuro.

Ovviamente queste sono solo consapevolezze e buone intenzioni. E' logico che nel pratico per gli esseri umani sia davvero arduo tenervi fede.


I1er4og.png

« I did what I thought was right. » Jon Snow

« There are no men like me. Only me. » - Jaime Lannister

« No one can protect me. No one can protect anyone. It's true, I am a slow learner, but I learnWinterfell is Our Home, we have to fight for it.  » - Sansa Stark 

« Leave one wolf alive and the sheep will never be safe. » - Arya Stark

« good act does not wash out the bad, norbad act the good. » - Stannis Baratheon

Take my Heart when You go _ Take Mine in It's Place.

u1Rxfyo.png

Ti proteggerò dalle paure delle ipocondrie, dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua via, dalle ingiustizie e dagli inganni del tuo tempo, dai fallimenti che per tua natura normalmente attirerai. Ti salverò da ogni malinconia, perché sei un essere speciale. Ed io avrò cura di te.


Euron Gioiagrigia
Confratello
Utente
9056 messaggi
Euron Gioiagrigia
Confratello



Utente
9056 messaggi
Inviato il 09 gennaio 2020 16:46
3 minutes fa, JonSnow; dice:

« If I look back, I am lost... » - Daenerys Targaryen

 

Maledizione, questa la volevo dire io in futuro.

Direi che la dimostrazione migliore di questo passaggio ce l'abbiamo avuto in GoT. SPOILER 8X05

Tale puntata rappresenta la coronazione avvelenata del percorso di Daenerys, a partire dalle scene iniziali di tale puntata in cui è palesemente "sfasata" fino allo sguardo allucinato che assume quando sta per decidere di bruciare Approdo del Re. Si è guardata indietro, ha visto tutte le perdite che ha dovuto sopportare per arrivare fino a quel punto, e si è perduta.

Al di là del materiale televisivo (mi dispiace pure citarlo, visto che qui si parla di ASOIAF), è chiaramente una sorta di monito che la bionda Targaryen si autoimpone, nei momenti di maggior difficoltà (mi pare lo dice quando entra nella Casa degli Eterni e quando si confronta con Drogon alla fossa di Meereen). Il guardarsi indietro non può darle giovamento, vista la vita difficile che Dany ha vissuto. Ma allo stesso tempo il suo futuro continua ad essere pieno di insidie.


O
Oathkeeper
Confratello
Utente
841 messaggi
Oathkeeper
Confratello

O

Utente
841 messaggi
Inviato il 09 gennaio 2020 17:37

Mi aggrego a voi con la citazione di oggi:

 

«Tu mi hai ingannata. Hai assassinato il figlio che avevo dentro di me.»
«Lo stallone che monta il mondo non brucerà mai nessuna città. Il suo khalasar non calpesterà mai nessun popolo.»
«Io ho parlato in tua difesa» disse Daenerys, angosciata. «Io ti ho salvata.»
«Salvata?» Con disprezzo, la maegi sputò per terra. «Tre guerrieri mi avevano già presa. E non come un uomo prende una donna, ma da dietro, come i cani prendono le cagne. Quando tu sei passata, il quarto era già dentro di me. Per cui dimmi: in quale modo mi avresti salvata? Ho visto la casa del mio dio bruciare, e in essa avevo risanato tanti e tanti bravi uomini. Ho visto anche la mia casa bruciare. Nelle strade, ho visto pile di teste mozzate. La testa del fornaio che mi faceva il pane. La testa di un ragazzino che solo tre lune prima avevo guarito dalla febbre della cecità. Ho udito bambini piangere mentre venivano spinti avanti con le fruste. Che cosa avresti salvato?»
«La tua vita.»
La donna ebbe una risata crudele. «Guarda il tuo khal, e poi dimmi quanto vale la vita, una volta che tutto il resto è svanito.»

 

Daenerys è un personaggio che amo molto ma fin da questo passaggio abbiamo avuto davanti una verità amara.

Il senso di colpa di Dany l'ha costretta a imporsi su Drogo per salvare dallo stupro la maegi e le altre donne, ma in verità il danno era già avvenuto ed era irreparabile.

Poco prima il khal aveva giurato di fronte alla madre delle montagne che avrebbe raso al suolo westeros per regalare il trono di ferro alla sua sposa e a suo figlio e Daenerys non ha battuto ciglio mentre lui prometteva che avrebbe saccheggiato e ucciso e stuprato donne. La stessa razzia del popolo agnello ha come scopo di acquisire più schiavi possibile, per poi venderli in cambio di oro con cui comprare le navi per salpare verso occidente. 

Ecco la nostra distruttrice di catene.

Certo, ha fatto cose grandiose più avanti, ma intanto non si è fatta scrupoli a pagare il prezzo del sangue per ottenere l'agognato trono, finché si trattava di pagarlo col sangue degli altri.

 

Questa è la lezione che Mirri le vuole insegnare. Non solo ha impedito il futuro profetizzato di Rhaego, impedendogli così di diventare il più pericoloso distruttore di popoli mai visto, ma fa riflettere anche Dany sul valore di un'esistenza priva di etica.

Che cosa vale la nostra vita, quando rinunciamo alla nostra umanità, all'empatia, alla compassione?


Questa è l'unica Odissea:  gli Argonauti partono in cerca della realtà per trovare, alla fine,

colui che la sta sognando. (Il pappagallo dalle sette lingue)

 

Flectere si nequeo superos, Acheronta movebo. ( Virgilio - Eneide )

 

Tutte le fini sono il mio inizio, tutti i cammini sono il mio sentiero.

(benedettini disertori)

 



 

Messaggi
147
Creato
4 anni fa
Ultima Risposta
1 anno fa

MIGLIOR CONTRIBUTO IN QUESTA DISCUSSIONE
Euron Gioiagrigia
31 messaggi
Iceandfire
24 messaggi
J
JonSnow;
21 messaggi
P
porcelain.ivory.steel
21 messaggi