gli americani x me in questi ultimi 10-15 anni si sono bevuti il cervello.
non ho altra spiegazione.
Ora negli USA è forte la polemica su Joe Rogan (famosissimo poadcaster/commentatore di tendenze destrorse), non soltanto per la disinformazione medica sul covid, ma per presunte prese di posizione razziste in passato.
Un paio di accuse sono secondo me esagerate: gli è stato rinfacciato il frequente uso della "n word" (che ora per un bianco è politicamente corretto non pronunciare in qualsiasi contesto o significato); un poadcast dove dice di essere entrato e in un quartiere nero e sentirsi arrivato in un "paese delle scimmie", ma secondo me gli è uscita male e voleva soltanto dire di essersi trovato in un mondo completamente diverso dai quartieri comuni.
Una invece ci sta: parlando di un ragazzo figlio di una persona caucasica e una afroamericana, ha detto che aveva la perfetta combinazione genetica, il corpo di un nero e la mente di un bianco e, poco dopo, ha affermato che il cervello dei neri è "differente".
31 minuti fa, Metamorfo ha scritto:Una invece ci sta: parlando di un ragazzo figlio di una persona caucasica e una afroamericana, ha detto che aveva la perfetta combinazione genetica, il corpo di un nero e la mente di un bianco e, poco dopo, ha affermato che il cervello dei neri è "differente".
É interessante. Parlando in linea di principio (e senza ne polemica né presa di parte), quando sentendo "la mente di un 'bianco' é diversa dalla mente di un 'nero'" si risponde "dimostralo" o "in che senso" e quando "razzista!"?
Davvero, é una domanda che mi sono posto piú volte: posto che ci sono differenze fisiche evidenti (anche se significative forse solo in ambito sportivo? ), quelle mentali/intellettive/psicologiche sono state scientificamente escluse, o semplicemente non vogliamo affrontare l'argomento per "eccessiva sensibilitá" (posto che se anche le differenze ci fossero, chi dice che sarebbero a vantaggio "nostro")?
Per l'affermazione specifica di Rogan, non conosco il contesto. Su due piedi mi riesce difficile credere che un razzista possa, in una frase, elogiare il "corpo dei neri" e rallegrarsi per una unione bianco/nero, sarebbe il razzista meno credibile della storia
Anche se dovrebbe spiegarmi perché é cosa buona che il figlio abbia "la mente di un bianco"... detta cosí, e considerato quanto sopra, mi viene da pensare che non volesse essere denigratorio, ma trovare gli aspetti positivi di una tale unione (come, chessó, il figlio di un pugliese e di una austriaca che avesse occhi azzurri e pelle olivastra ma senza denigrare la pelle chiara e gli occhi castani) e che nel farlo gli sia uscita un pó meh...
17 minuti fa, Manifredde ha scritto:Davvero, é una domanda che mi sono posto piú volte: posto che ci sono differenze fisiche evidenti (anche se significative forse solo in ambito sportivo? ), quelle mentali/intellettive/psicologiche sono state scientificamente escluse, o semplicemente non vogliamo affrontare l'argomento per "eccessiva sensibilitá" (posto che se anche le differenze ci fossero, chi dice che sarebbero a vantaggio "nostro")?
Direi che le teorie sulla razza sono state abbandonate da tempo, quindi direi che non vi sono differenze a livello psicologico e/o cognitivo. Di certo ve ne sono a livello culturale, ma quello ovviamente dipende dai posti in cui si cresce: anche un europeo bianco è diverso culturalmente da un americano bianco (anzi, da un americano e basta), da un asiatico e così via.
59 minuti fa, Manifredde ha scritto:Su due piedi mi riesce difficile credere che un razzista possa, in una frase, elogiare il "corpo dei neri" e rallegrarsi per una unione bianco/nero, sarebbe il razzista meno credibile della storia
Anche se dovrebbe spiegarmi perché é cosa buona che il figlio abbia "la mente di un bianco"... detta cosí, e considerato quanto sopra, mi viene da pensare che non volesse essere denigratorio, ma trovare gli aspetti positivi di una tale unione (come, chessó, il figlio di un pugliese e di una austriaca che avesse occhi azzurri e pelle olivastra ma senza denigrare la pelle chiara e gli occhi castani) e che nel farlo gli sia uscita un pó meh...
Probabile che l'intento non fosse squalificante e denigratorio, ma il far intravedere una possibile superiorità (o anche solo diversità) tra cervello dei neri e dei bianchi è quantomeno pericoloso, perchè venendo da un voce così importante e ascoltata da una parte politica già "predisposta" all'avversione per il diverso, può potenzialmente condurre a idee razziste.
E no, non c'è nessuna evidenza scientifica di una diversità a livello di intelligenza o di altri aspetti cognitivi.
Si tratta comunque di problematiche meno importanti rispetto alla sua continua disinformazione sul covid, i vaccini e le "cure alternative" che sta facendo grossi danni.
58 minuti fa, Euron Gioiagrigia ha scritto:Direi che le teorie sulla razza sono state abbandonate da tempo, quindi direi che non vi sono differenze a livello psicologico e/o cognitivo
Eppure, se il corpo si é evoluto per meglio adattarsi ad un ambiente diverso da quello europeo, asiatico, polare etc, perché non avrebbe dovuto farlo anche il cervello? Il cervello impiega piú tempo dei muscoli ad evolvere e non c'é stato il tempo per diversificazioni sensibili? Dal punto di vista cognitivo ed intellettivo, i vari ambienti non presentano ostacoli fondamentalmente diversi che richiedono evoluzioni diverse?
Tema che trovo affascinante... ma forse un pó OT qui....
2 ore fa, rhaegar84 ha scritto:gli americani x me in questi ultimi 10-15 anni si sono bevuti il cervello.
non ho altra spiegazione.
Mode MOD on
Posto che è sempre meglio evitare giudizi negativi lapidari - qui ci potrebbero essere utenti nativi/e o di origine americana (non solo USA, ma anche Argenitina, Brasile, Colombia ecc.) che potrebbero anche sentirsi offesi/e -, è sempre bene contestualizzare i propri interventi. Il tuo commento è in relazione a cosa? Al precedente post?
Mode MOD off
47 minuti fa, Manifredde ha scritto:
Eppure, se il corpo si é evoluto per meglio adattarsi ad un ambiente diverso da quello europeo, asiatico, polare etc, perché non avrebbe dovuto farlo anche il cervello? Il cervello impiega piú tempo dei muscoli ad evolvere e non c'é stato il tempo per diversificazioni sensibili? Dal punto di vista cognitivo ed intellettivo, i vari ambienti non presentano ostacoli fondamentalmente diversi che richiedono evoluzioni diverse?
Tema che trovo affascinante... ma forse un pó OT qui....
Credo siano peró coinvolti anche fattori legati all'ambiente nel senso più ampio e al tipo di stimoli cui si è esposti. Faccio l'esempio dal punto di vista della linguistica: noi umani tutti abbiamo la facoltà di parlare (a parte casi parrucchiere legati a malformazioni/patologie) e indipendentemente da dove siamo nati se esposti a una lingua da piccolissimi la apprendiamo secondo le stesse modalità e in modo indipendentemente da quella che parlavano i nostri antenati o genitori. Insomma i mezzi a disposizione sono quelli, è il modo in cui si esprimono che può cambiare a seconda dell'ambiente cui siamo esposti. Credo funzioni allo stesso modo per il resto del pensiero.
È giusto aver parlato di evoluzione che ci ha un po' differenziato ma questo è avvenuto in un tempo lunghissimo, probabilmente non ancora abbastanza significativo per notare differenze sensibili e correlabili all'espressione dei caratteri fenotipici (cioè come si manifestano le nostre caratteristiche genetiche). Oltretutto oggi come oggi con il melting pot e il villaggio globale non avrebbe neanche più senso provare a capirlo perché ormai non siamo più separabili nettamente.
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
Il 10/2/2022 at 12:07, Metamorfo ha scritto:Ora negli USA è forte la polemica su Joe Rogan (famosissimo poadcaster/commentatore di tendenze destrorse), non soltanto per la disinformazione medica sul covid, ma per presunte prese di posizione razziste in passato.
Un paio di accuse sono secondo me esagerate: gli è stato rinfacciato il frequente uso della "n word" (che ora per un bianco è politicamente corretto non pronunciare in qualsiasi contesto o significato); un poadcast dove dice di essere entrato e in un quartiere nero e sentirsi arrivato in un "paese delle scimmie", ma secondo me gli è uscita male e voleva soltanto dire di essersi trovato in un mondo completamente diverso dai quartieri comuni.
Una invece ci sta: parlando di un ragazzo figlio di una persona caucasica e una afroamericana, ha detto che aveva la perfetta combinazione genetica, il corpo di un nero e la mente di un bianco e, poco dopo, ha affermato che il cervello dei neri è "differente".
Lui non l'ho mai sentito, i due episodi citati però mi sembrano entrambi razzisti a dir poco.
Negro/i, (Paese delle) Scimmie, Cervello "differente", Corpo nero + Mente bianca (evidentemente intesa come geneticamente superiore). Dai, che cavolo !
Sono invece molto d'accordo con questo :
Il 7/2/2022 at 13:30, Metamorfo ha scritto:Un'altra distorsione che il politicamente corretto ha portato recentemente, è il mischiare la questione del benessere fisico con l'accettazione del proprio corpo: per esempio, ora ci sono persone obese che accusano di "fat fobia" qualcuno che afferma che l'essere troppo in sovrappeso sia dannoso e pericoloso per la salute, e ci sono influencer che usano l'amare sempre il proprio corpo per promuovere l'idea che non c'è niente di male nell'obesità e che grasso è bello.
Tra l'altro, mi sembra una questione molto vicina a certe altre generalizzazioni facilone che, ritengo io, non fanno altro che danneggiare le stesse presunte vittime che si vorrebbe proteggere. Penso agli attacchi alle case di moda che fanno sfilare modelle magrissime e influenzerebbero negativamente "le nostre bambineee". O quando si elevano i commenti social di tanti piccoli Uomo dei Fumetti (Simpson), Numeretti e Bandierine (Twitter), Fake e "Haters" vari, a massimo problema del mondo moderno, peggiore dei mali della nostra società, trattando le loro interazioni manco fossero decreti presidenziali, piuttosto che come microparticelle di forfora sulle spalle dell'umanità. Tutta roba a cui non si fa altro che dare risonanza esagerata e più importanza di quanto meriti, proprio con le reazioni isteriche, e con la conseguenza di tirar su generazioni sempre più insicure, instabili, fobiche nel vero senso della parola.
Poi, chiaro, le eccezioni ci sono sempre, ma la regola generale (la dinamica azione-reazione) del mondo connesso mi pare questa.
"It may be a reflection on human nature, that such devices should be necessary to control the abuses of government. But what is government itself, but the greatest of all reflections on human nature? If men were angels, no government would be necessary. If angels were to govern men, neither external nor internal controls on government would be necessary. In framing a government which is to be administered by men over men, the great difficulty lies in this: you must first enable the government to control the governed; and in the next place oblige it to control itself".
Federalist No. 51, The Structure of the Government Must Furnish the Proper Checks and Balances Between the Different Departments, in The Federalist Papers, a collection of essays written in favour of the new Constitution as agreed upon by the Federal Convention, September 17, 1787
Alexander Hamilton, James Madison, John Jay
Magari semplicemente basterebbe solo un certo equilibro. E' ovvio che certo modelli fisici non sono salutari, nè da un'estremo nè dall'altro.
15 minuti fa, Mar ha scritto:Penso agli attacchi alle case di moda che fanno sfilare modelle magrissime e influenzerebbero negativamente "le nostre bambineee"
Nel caso specifico appunto non costituiscono certo modelli salutari da imitare, quindi non lo definirei isterismo.
A proposito di questo e di politically correct, comunque, tempo fa ho letto un'interessante disamina secondo cui persino gli standard corporei e vocali sarebbero correlati al ruolo nella società:
ai maschi viene richiesto un corpo prestante, possente, muscoloso = cioè di occupare molto spazio = perchè hanno più prestigio nella società
alle femmine viene richiesto di essere magre, flessuose, aggraziate = cioè di occupare meno spazio = perchè hanno meno importanza nella società
Idem per le voci: un "vero uomo" deve avere voce profonda = la sua voce deve sentirsi di più
una gentil donzella deve avere voce delicata = la sua voce è meno importante
Certo si tratterà delle solite uscite, tuttavia riflettendoci bene trovo che il discorso sia sensato.
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
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Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi
1 ora fa, Lyra Stark ha scritto:A proposito di questo e di politically correct, comunque, tempo fa ho letto un'interessante disamina secondo cui persino gli standard corporei e vocali sarebbero correlati al ruolo nella società:
...
alle femmine viene richiesto di essere magre, flessuose, aggraziate = cioè di occupare meno spazio = perchè hanno meno importanza nella società
Non mi pare una correlazione valida: in periodi storici e culture dove la donna aveva anche meno importanza (per usare le stesse parole), era più apprezzata la donna formosa e abbondante.
15 ore fa, Lyra Stark ha scritto:alle femmine viene richiesto di essere magre, flessuose, aggraziate = cioè di occupare meno spazio = perchè hanno meno importanza nella società
Idem per le voci: un "vero uomo" deve avere voce profonda = la sua voce deve sentirsi di più
una gentil donzella deve avere voce delicata = la sua voce è meno importante
Certo si tratterà delle solite uscite, tuttavia riflettendoci bene trovo che il discorso sia sensato.
Mi pare molto stiracchiata come ipotesi, sarei curioso di sapere come si é arrivati a questa conclusione. Penso che aspetto, carattere etc che "l'uomo" cerca in una donna sono da sempre e principalmente legati ad altri aspetti, perlopiú associabili alla sopravvivenza della specie (e lo stesso il contrario: si richiede un uomo "muscoloso" perché forte e quindi piú adatto a difendere compagna e prole). Non poi tanto diverso rispetto agli altri animali...
In passato la donna "formosa" era piú apprezzata: significava salute, lá dove non potevi nutrirti a piacimento in ogni momento, i fianchi larghi suggerivano minori problemi durante il parto etc. Ora che la fame non é un problema (nei paesi piú avanzati per lo meno), la salute viene espressa in altri modi, ad esempio tramite una forma fisica piú longilinea e atletica.
Anche per la voce non mi é chiaro il discorso: la voce possente nell'uomo é come il ruggito per un animale: piú profonda e forte piú denota autoritá e quindi produce paura e rispetto, doti che un tempo potevano fare la differenza. Nella donna, la voce aveva soprattutto altre funzioni. Non era "meno importante", ma aveva scopi, e quindi forma, differente.
Fermo restando che se mi trovassi Emilia Clark davanti che incomincia ad urlarmi contro come ha fatto quando ha "comprato" gli unsullied, scatterei sull' attenti gridando "signorsisignora!"
Sì, da un punto di vista evoluzionistico, l'uomo doveva essere in primo luogo sano, forte e atletico per provvedere meglio alla prole, ed era quello che veniva ricercato dalla donna, che manca delle caratteristiche "testosteroniche", come può essere anche la voce profonda (alla donna conveniva invece una voce più delicata per i pargoli e acuta per richiamare gli uomini in caso di pericolo).
Soltanto molto recentemente non servono più quelle qualità per la sopravvivenza (e in senso di "sopravvivenza", ci sono donne che ora guardano alle possibilità finanziarie, per esempio) ma, nonostante ora ci sia un buono strato culturale sopra, in parte l'inprinting naturalistico-animalesco sottostante permane a livello generale (anche se poi, individualmente, ora ci sono donne che preferisco uomini con altre caratteristiche).
Il 7/2/2022 at 13:30, Metamorfo ha scritto:Un'altra distorsione che il politicamente corretto ha portato recentemente, è il mischiare la questione del benessere fisico con l'accettazione del proprio corpo: per esempio, ora ci sono persone obese che accusano di "fat fobia" qualcuno che afferma che l'essere troppo in sovrappeso sia dannoso e pericoloso per la salute, e ci sono influencer che usano l'amare sempre il proprio corpo per promuovere l'idea che non c'è niente di male nell'obesità e che grasso è bello.
Il punto sostanziale, secondo me, è un altro: a che titolo giudichiamo il corpo degli altri? Quando parliamo di "corpo sano" o "corpo non sano" basandoci magari solo su una foto sui social, abbiamo davvero conoscenza del soggetto e competenze mediche sufficienti per esprimere un simile giudizio?
Al di là delle possibili interpretazioni socio-culturali, è indubbio che nella società di oggi l'aggettivo "magro" è genericamente positivo ed equiparato a "sano" e "bello" (a meno che non sia "troppo magro"), mentre "grasso" è quasi sempre negativo e associato a "non sano" e "non bello". Come reazione a questa stigmatizzazione approssimativa, molte persone inserite nella categoria "grasse" reagiscono con accuse di "fat fobia" (in alcuni casi giustificate) e affermazioni opinabili tipo "le vere donne hanno le curve". Ho un'amica estremamente longilinea che di fronte a questa sconcertante "verità" è arrivata a una conclusione: "quindi io non sono una vera donna: me ne devo fare una ragione".
Il risultato è un inutile derby estetico "magro vs. grasso" in cui il minimo comune denominatore è la banalizzazione necessaria a esprimere giudizi spesso non richieste e comunque non necessari.
Non chiedetemi le spiegazioni scientifiche, sono teorie che riporto e come ho scritto
19 ore fa, Lyra Stark ha scritto:Certo si tratterà delle solite uscite, tuttavia riflettendoci bene trovo che il discorso sia sensato.
Magari si tratta delle solite uscite (che lasciano il tempo che trovano), ma per la società di oggi la correlazione spaziale a mio avviso può essere valida. Forse anche quella vocale.
Fondamentalmente comunque serviva come esempio per le storture spesso legate al politically correct citate prima.
E' sempre un dispiacere che quando tutti i lupi dovrebbero sollevarsi, un posto possa rimanere vuoto.
A man might befriend a wolf, even break a wolf, but no man could truly tame a wolf.
When the snows fall and the white winds blow,
the lone wolf dies, but the pack survives
Stark è grigio e Greyjoy è nero
Ma sembra che il vento sia in entrambi