Di sicuro non parla da profano o semplice appassionato, avendo una discreta esperienza da sceneggiatore e produttore. Lo stesso stile di scrittura di ASOIAF ha dei tratti cinematografici. Sulla qualità dei suoi lavori televisivi si può discutere.
The time between the notes relates the colour to the scenes
A constant vogue of triumphs dislocate man, so it seems
And space between the focus shape ascend knowledge of love
As song and chance develop time, lost social temperance rules above
Then according to the man who showed his outstretched arm to space
He turned around and pointed, revealing all the human race
I shook my head and smiled a whisper, knowing all about the place
Jon Anderson & Steve Howe (Close to the Edge)
What is honor compared to a woman's love? What is duty against the feel of a newborn son in your arms… or the memory of a brother's smile? Wind and words. Wind and words. We are only human, and the gods have fashioned us for love. That is our great glory, and our great tragedy.
George R. R. Martin (A Game of Thrones)
The measure of a life is a measure of love and respect,
So hard to earn, so easily burned
In the fullness of time,
A garden to nurture and protect
It's a measure of a life
The treasure of a life is a measure of love and respect,
The way you live, the gifts that you give
In the fullness of time,
It's the only return that you expect
Neil Peart (The Garden)
Ernest Hemingway once wrote, ‘The world is a fine place, and worth fighting for.’ I agree with the second part.
Andrew Kevin Walker (Seven)
In this game that we’re playing, we can’t win. Some kinds of failure are better than other kinds, that’s all.
George Orwell (Nineteen Eighty-Four)
Come detto in precedenza per me Martin è bravo nel creare trame e personaggi, il problema è quando li deve impiegare, li si vede che è spesso molto pigro e ricorre spesso a descrizioni e riflessioni per prendere tempo, o quando non sa che fare con un personaggio o una trama, o li parcheggia o allunga a dismisura. Cosa che in un libro funziona, una serie meno. In Fuoco e Sangue, non essendoci POV, non ha problemi di allungamento, ma si vede che ha sempre questo vizio di voler creare quanti più; personaggi e legami familiari possibili.
HoD parte da una base esilissima, una specie di articolo wiki esteso che racconta una vicenda per altro ben poco originale (un classico pastone martiniano di vari accadimenti storici).
No dialoghi, nessuna caratterizzazione dei personaggi, nessun ritmo, nessuna scena madre, etc...
Poteva essere uno spunto, niente di più, per una storia che andava scritta ex novo o quasi dall'inizio alla fine.
Si è invece puntato tutto sull'effetto nostalgia (stilisticamente è una copia brutale di GoT, non c'è una inquadratura che non lo urli a piena voce) e su un alto budget che ha permesso di mettere in campo uno show visivamente soddisfacente e un cast di buon livello.
Ma esauritasi la spinta della novità sono emersi tutti i limiti, storia noiosa, ritmo inesistente, cast senza una direzione, etc... Il risultato è una serie che ha già esaurito la propria spinta prima di arrivare a 20 episodi... E infatti non arriverà a 40... Qualcuno qua si ricorderà l'episodio 40 di GoT...
Some people choose to see the ugliness in this world, the disarray. I choose to see the beauty. To believe there is an order to our days. A purpose.
MezzoUomo ha scritto:Ma esauritasi la spinta della novità sono emersi tutti i limiti, storia noiosa, ritmo inesistente, cast senza una direzione, etc...
Scusa però questi sono giudizi personali, rispettabilissimi, ma solo basati su un tuo gusto.
Per dire, io credo mi annoierei molto a leggere Fire& Blood (almeno, dall'idea che mi sono fatta sentendone parlare), ma ho seguito invece con interesse la serie, sia la prima che questa seconda stagione.
Tutto è perfettibile, per carità, ma faccio un po' fatica a capire certi giudizi "trancianti" a una serie che mi appare come un prodotto nettamente sopra la media televisiva attuale.
Ma io dico, quando hanno deciso di fare Rhaneyra la protagonista della serie, sapevano che problemi avrebbero avuto no ?
Nessuno che abbia letto Fuoco e Sangue ha detto "Non so ragazzi, come facciamo a rendere protagonista un personaggio che a conti fatti nella fonte non si comporta da tale ?".
Lo sapevano che Daemon avrebbe avuto poco spazio di mnaovra o pensavano che bastasse Matt Smith a convincere la gente a seguire la serie ?
@King Glice
Secondo me però non ha senso neanche dire che Rhaenyra non è una protagonista della Danza. Rhaenyra è una dei protagonisti, come Daemon, Alicent e altri personaggi (ad esempio con Aegon II hanno fatto un buon lavoro), il problema è che la serie in questa stagione avrebbe dovuto dare più spazio ad altri, soprattutto quelli che potrebbero lasciarci a breve. Sono d'accordo sul fatto che abbiano sbagliato la campagna di marketing e spero che nelle ultime due stagioni diano spazio anche a personaggi come
Sono protaognisti, ma non si comportano da tali. Rahenyra passa la prima parte della guerra a piangersi addosso, Daemon ad Harrenhal, Alicent diventa un personaggio inutile..
Per quanto riguarda Daemon il discorso è impreciso, lui passa il tempo a combattere e radunare truppe nelle Terre dei Fiumi. Purtroppo, vuoi per necessità di budget vuoi per una diversa interpretazione del personaggio, hanno optato per qualcosa di diverso.
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King Glice ha scritto:Sono protaognisti, ma non si comportano da tali. Rahenyra passa la prima parte della guerra a piangersi addosso, Daemon ad Harrenhal, Alicent diventa un personaggio inutile..
Infatti in questa stagione dovevano gestire diversamente Rhaenyra, sapendo che non sarebbe rimasta immobile nelle fasi successive della guerra (il fatto di piangersi addosso è coerente con la perdita di due figli, anche se la serie non ha evidenziato il dolore per la perdita di Visenya, unica figlia femmina di Rhaenyra). Su Alicent sono d'accordo e non so cosa le faranno fare in futuro, mentre per Daemon le cose da fare c'erano, ma mostrarle troppo rapidamente avrebbe costretto la serie a mostrare già in questa stagione eventi che volevano rimandare (la battaglia del mulino in fiamme e la resa dei Bracken potevano essere gestite diversamente senza trame inventate, ma più scene di battaglia erano un problema per i costi).
Si prospettano tempi duri per HBO, almeno secondo questo blogger:
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Ho guardato la stagione da lettore ormai più che favorevole all'idea di un Martin Cinematic Universe, lettore che si è volutamente andato a rileggere la parte di Fire & Blood dedicata ai rispettivi eventi cartacei e che nel corso delle puntate leggeva in contemporanea gli articoli di the ringer e i vostri post.
Non solo a me F&B non dispiace affatto*, ma sopratutto lo considero un'opera pressochè perfetta per essere trasposta in serie tv**, molto più di quanto non lo fosse ASOIAF***.
*trovo l'edizione originale, l'unica che conosco, bella proprio esteticamente e fisicamente, quasi da collezione.
**una serie tv con l'ambizione di essere il top delle serie tv fantasy e con le dovute risorse per poter sostenere una simile pretesa, chiaramente.
***il quale come sappiamo tutti nasce concettualmente come saga anti-televisa.
FB invece è già pressochè scritto nello stile di una sceneggiatura, con tanto di scansione in stagioni (basta dare un'occhiata all'indice). Offre numerosi eventi e personaggi "serie-televisibili" i quali con un minimo di creatività possono essere facilmente gestiti e alternati. Della serie, se le puntate dispari sono piene di dialoghi e ambienti chiusi, quelle pari sono piene di azione e spazi aperti. Se nelle une prevale la fazione blu nell'altra prevarrà quella gialla. Se in una sono prevalenti due o tre protagonisti in particolare, nell'altra sarà il turno degli altri tre o quattro. E con un minimamente brillante lavoro di sceneggiatura non è che chi non va in scena allora finisce in panchina, semplicemente procede nella sua storyline dietro le quinte.
Con queste aspettative potete facilmente immaginare la mia delusione. Una stagione potenzialmente da fuoco e fiamme si rivela essere un fuocherello debole debole dove quel poco di sopra la media che sia dato vedere non basta a salvare il p(i)attume e la noia generale. In compenso anzichè godere di adattamenti e fusioni intelligenti c'è abbondanza di materiale originariamente inesistente e quel che è peggio inutile, lo ripeto, tanto a livello di azione quanto a livello di personaggi. E per la cronaca sfido chiunque a sostenere che i punti più alti di questa stagione non siano quelli più rispondenti al materiale d'origine, e viceversa per quelli più bassi. Come sempre, perchè? Perchè le serie tratte dalle opere di Martin devono sempre deludermi?
Poi, detto in tutta onestà, a me dei veri o presunti problemi di budget e scioperi e compagnia bella della casa produttrice non può fregare di meno, anche perchè tutto il pianeta arriva da anni di covid dove film e competizioni sportive come la Champions venivano ridotte e o rinviate di mesi, altre come le Olimpiadi addirittura di un intero anno. Quindi non è che non ci fossero soluzioni creative per migliorare il prodotto di fronte ad un imprevisto (si poteva per esempio far uscire gli episodi a distanza di due settimane, o dividere a metà la stagione facendo uscire la seconda parte a distanza di qualche mese, o rimandarla in toto, ecc.). Si è scelto di agire in un certo modo e altrettanto liberamente io spettatore-lettore posso allora giudicare senza asterischi tanto il prodotto finale quanto il processo produttivo. E il mio giudizio, lo ripeto, non è tanto che sia insufficiente, quanto che sia deludente.
"It may be a reflection on human nature, that such devices should be necessary to control the abuses of government. But what is government itself, but the greatest of all reflections on human nature? If men were angels, no government would be necessary. If angels were to govern men, neither external nor internal controls on government would be necessary. In framing a government which is to be administered by men over men, the great difficulty lies in this: you must first enable the government to control the governed; and in the next place oblige it to control itself".
Federalist No. 51, The Structure of the Government Must Furnish the Proper Checks and Balances Between the Different Departments, in The Federalist Papers, a collection of essays written in favour of the new Constitution as agreed upon by the Federal Convention, September 17, 1787
Alexander Hamilton, James Madison, John Jay
Mar ha scritto:cut
Pensa che per me è il contrario: ritengo ASOIAF un'opera molto più facile da adattare rispetto a FAB per il semplice fatto che ha tutto pronto, mentre in un adattamento di FAB devi metterci molto del tuo, perchè la fonte originale è molto scarna.
Sono d'accordo con @King Glice. Oltretutto, come diversi commentatori hanno notato, lo stile di scrittura di ASOIAF è già in sé molto "cinematografico", risente dell'esperienza di GRRM come sceneggiatore.
ASOIAF è infilmabile nel senso che è una storia troppo complessa per essere adattata pienamente sul piccolo o sul grande schermo. Bisogna semplificare e tagliare alcune cose, il che è comunque più semplice rispetto a dover riempire i vuoti narrativi di F&B.
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Le riprese della terza stagione potrebbero iniziare il 31 ottobre: https://x.com/theblacks_/status/1827378891847078259?t=uTqHDMpluU6t1iptsArOTQ&s=19
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Secondo r/asoiaf Martin avrebbe detto due cosette su HOTD stagione 2. La fonte dovrebbe essere un utente che ha partecipato al panel di ieri: