le virgolette, di quel tipo, si usano per mostrare i pensieri diretti, come si può usare il corsivo, sono scelte stilistiche che addirittura contraddistinguono certe case editrici.
La difficoltà che credo di aver scelto, è quella di provare a far coincidere pensiero presente del protagonista e pensiero narrato onnisciente, senza indicarli esplicitamente, se non con quelle virgolette.
È come se il protagonista stesse discutendo con se stesso e con il narratore, ed emerge quando è il protagonista a prendere la penna, o la tastiera XD
Grazie :)
Non dico che non sia corretto usare virgolette e/o corsivo. Dico che se decidi di mescolare due distinti livelli di pensiero, a mio avviso, è necessario contenerli in due distinte modalità grafiche. :)
Per altro, la confusione è amplificata dal fatto che le virgolette le hai usate anche per "evidenziare" solo alcuni concetti.
Esempi:
... meno tempo dedicato al suo "cuore di figlioletta".
... in compagnia di una "sufficiente" vegetazione...
... ed aveva pensato che lo avrebbero trovato, "prima o poi".
:)
I concetti coincidono col modo di pensare, diciamo gergale, del protagonista, e vanno a sovrapporsi alla voce narrante.
È sempre lo stesso espediente in pratica.
Sono tutti pensieri sovrapposti.
Può causare confusione, effettivamente vedo che è così, ma presa interamente, sia frase che periodo, mantengono significati comprensibili secondo me, si capisce cosa si stia pensando o considerando.
Non ho voluto usare il corsivo, perché avrebbe staccato di più dal coincidere o sovrapporsi del pensiero narrante, e non volevo ottenere una cosa del genere.
@Aemon
Sarebbe un buon modo di riempire le pagine del contest di contenuti inerenti, quello di "fare laboratorio".
@Danya
Grazie per il commento.
Mi hai fatto notare una cosa interessante.
Qui forse c'è uno spiegone di troppo XD
almeno riguardo la tempistica.
Però dovevo pur dire come si sentisse il naufrago, almeno, mi sembrava importante.
Le virgolette indicano il pensiero diretto del protagonista, in ogni punto dove le trovi, vanno a sovrapporsi alla narrazione.
L'ho principalmente pensato come espediente per ottenere frasi più secche con concetti più diretti, perché gergali.
Una vegetazione sufficiente, ad esempio, cosa vuol dire?
Sufficiente al fabbisogno che ha il naufrago, e allo stesso tempo descrive come sia fatta l'isola.
ma usare un pensiero del protagonista, rende tutto più immediato.
Nel senso che: la vegetazione è "sufficiente(secondo me)" pensò il naufrago.
Ecco
Ammettiamo che il significato di "sufficiente" lo conosco o che, a questo punto, io lo abbia capito.
Se le virgolette indicano il pensiero diretto (cioé presente?), nella tua frase esempio solo il termine "sufficiente" è un pensiero diretto, il resto della frase no. Corretto? Quindi il tuo personaggio pensa in maniera diretta solo alcune parole ed altre no?
Secondo me, sarebbe stato preferibile che le virgolette contenessero l'intera frase. Comunque, magari è solo un limite mio. :)
Nemmeno stavolta sono riuscita a commentare mi dispiace molto.
Ho deciso comunque di votare Seija, il cui scritto mi ha ammaliato per la sua poeticità, ed Aeron Plain, perché ho apprezzato molto l'atmosfera del racconto :)
Il naufrago si sovrappone alla voce narrante, perché è come se la stesse adcoltando o leggendo assieme al lettore.
Lui corregge il tiro quando mi serve, per dare un gergo immediato e poter troncare la frase senza troppe spiegazioni.
L'ho trovato più efficace ed immediato, se virgolettavo tutta la frase, mi mancava la sovrapposizione e la rottura della narrazione stessa.
Poi capisco che mentre lo scrivevo, mi piaceva l'efficacia dei concetti considerati, per cui mi son rapportato col mio modo di vedere, e non certo con quello di altri.
Da qui è ovvio che le considerazioni altrui si possono discostare dalle mie.
Come ho detto a Beric, non è un limite di chi legge, il proprio sentire è insindacabile.
Ho praticamente arrangiato, come fosse un pezzo musicale, prima steso in un modo, e poi personalizzato, in questo caso da me che si cala nei panni del naufrago, e lo fa scrivere col proprio pensiero.
So che non è possibile che il risultato venga recepito allo stesso modo da chiunque legga e valuti anche.
Per cui, chiedo, ed elaboro :)
Ma non ci sono limiti tuoi.
OK, sono finalmente pronto anche io.
Il primo voto lo assegno a Maya, il cui racconto è stato la sfida scrittore-lettore più interessante e soddisfacente.
Il secondo voto è stato più sofferto perché c'erano diversi racconti che ho trovato quasi alla pari, ma alla fine voto TyrionSonOfTywin.
Menzioni speciali ad Aeron Plain, sempre una garanzia di altissima qualità, ed Aegon il Mediocre, che è stato capace di stupirmi.
Li ho riletti ancora e alla fine ho deciso.
Voto Aemon Targaryen perché è stato il più coraggioso. Ha osato uno stile narrativo che poteva funzionare o fallire. Forse il tiro si può aggiustare, ma l'occhio c'è.
Voto tyrionsonoftywin perché il messaggio del racconto - "tu sei sempre stato la mia isola" - è meraviglioso! È anche un voto di incoraggiamento a non appendere la penna al chiodo.
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Volevo rispondere a chi mi ha commentato.
@aegonilmediocre
-Memorie indiane… (misterpirelli)-
Manca qualche apostrofo importante.
Facile. So che devo imparare a leggere meglio i miei testi prima di pubblicarli. Grazie x avermelo fatto notare.
@AeronPlain
- Misterpirelli
Forse avrei usato la metafora "mare/oceano di estranei" una sola volta, per renderla più potente alla fine, ma è cercare il pelo di babbuino nell'uovo XD
Sono contento tu me lo abbia fatto notare. In effetti hai ragione. Quando rivedrò il testo, questo punto sicuramente lo cambierò. Grazie per avermelo detto.
@LordBeric
Però lo stream of consciusness mi sembra un po' frettoloso; forse restringere un po' il campo sarebbe servito a dare un ritmo migliore allo scritto.
@_ladyBolton
@Misterpirelli: Hai reso alla perfezione l’animo del protagonista, complimenti perché in così poche righe non era facile e solo tu, hack ed Aegon il Mediocre mi avete convinto sotto quest’aspetto. Bello l’utilizzo che ne hai fatto dell’isola, perché rende perfettamente con la psicologia del personaggio. Insomma, davvero un racconto ben reso, profondo e toccante, e secondo me anche molto sentito. La frase finale è perfetta.
PS: MENO MALE CHE NON SI RASA LA BARBA.
MAI, MAI, MAI RASARSI.
+10 SOLO PER QUESTO.
Mi fa piacere ti sia piaciuto.Anche che tu abbia apprezzato la psicologia del personaggio. Che è poi quello che più di tutto ci tenevo a descrivere. Grazie del commento.
ps. Mi fa anche piacere che lì fuori, c'è qualcuno che apprezzi le barbe.
@LoSchiavista
Misterpirellone ( memorie indiane)
Ecco mi è piaciuto parecchio . Sarà che in qualche modo mi appartiene è stato veramente bello leggerlo . Una realtà vera forse brutta ma reale.
Rispetto al primo turno tanti punti avanti.
Un 'mi è piaciuto' da te, per me vale dieci voti. Perché se detto da te, so che è sincero. In generale, apprezzo il tuo modo di commentare. Molti diretto, ma almeno tu dici quello che pensi.
@DaenerysArya2510
Anche in questo caso diciamo che era un "diario". Prima di tuto, avevo apprezzato già il precedente racconto, poi con questo scorcio sull'India in questo turno mi hai conquistato. Sicuramente l'ho adorato per gusto personale e interesse nei confronti dell'India, ma lo trovo anche ben scritto, interessante e coinvolgente. Si legge piacevolmente e eventuali imperfezioni o miglioramenti onestamente non sono memorabili in confronto all'immergersi nella vita del narratore. Interessante la figura della donna, che delicatamente si conquista la sua parte dello scritto.
Mi fa piacere il racconto ti sia piaciuto. In particolare mi ha fatto piacere tu abbia trovato la figura della donna interessante. Ci tenevo a caratterizzarla, e non farla passare come semplice 'donna di contorno' o di passaggio. Ma non ero sicuro di esserci riuscito. Un po per limite di spazio. Un po perché allo stesso tempo ci tenevo a raccontare un squarcio di India, e sopratutto focalizzare sull'Io narratore. Grazie cmq per il commento.
@Maya
La prima parte l’avrei preferita più discorsiva, più “morbida”. Da fan delle frasi corte e secche è strano che lo dica, ma in questo caso avrei preferito qualche periodo un po’ più lungo e lento.
In effetti la frasi lunghe non sono il mio forte. Nella prima stesura erano addirittura ancora più corte. Accetto il tuo appunto, ma non credo che in questo senso cambierò qualcosa. Grazie cmq per il commento, e la tua opinione.
Ecco i miei voti.
1. Seija. Sul suo racconto non ho mai avuto dubbi.
2. Maya. In questo round molti autori (quasi tutti, in pratica) hanno operato un cambio più o meno netto rispetto alle scelte del primo turno. Lei è stata l'autrice che più mi ha convinto in questo cambio, nonostante sia passata da una narrazione adatta anche ai più piccoli ad un racconto a tinte decisamente più scure.
Avrei voluto fare un l'intervento più lungo articolato ma la scorsa volta nel tentativo non ho fatto nemmeno in tempo a votare quindi mi limiterò a dare i miei voti.
Voto Maya e Aemon Targaryen. Complimenti a tutti gli scrittori e al coraggio oltre che alla buona volontà che mettono nell'esporsi e nel darsi agli altri.
Addio Got
"Lo scempio ha due teste"
ok... ora che ho cenato, ho deciso i miei voti. A sto punto vado per gusti personali. Dunque ho scelto fantascienza e fantasy.
voto
Aeron Plain
e
SenzaVolto
Voto : "Tra le mani" di hacktuhana e "Flutti" di Aemon Targaryen.
Secondo Round ufficialmente concluso!!!
A tra poco con i risultati :)
@LordBeric
Però lo stream of consciusness mi sembra un po' frettoloso; forse restringere un po' il campo sarebbe servito a dare un ritmo migliore allo scritto.
Onestamente non ho ben capito che cosa intendi. Forse che avrei dovuto soffermarmi meno sui propri pensieri? O il contrario? Ovviamente accetto ogni opinione, è solo che non ho capito. Grazie cmq del commento.
Sì, mi spiego meglio: non intendevo dire che hai messo troppo o troppo poco stream of consciusness nel racconto, ma che all'interno di quello che hai messo c'è a mio parere troppa roba e questo ovviamente riduce lo spazio che puoi dedicare ad ogni tematica. Avrei preferito - ma è chiaramente gusto personale - magari spaziare un po' meno e scendere più in profondità con le tematiche più importanti.
Il tuo testo rispecchia bene il realismo del *vero* pensiero, ma questo è pur sempre un racconto, quindi per forza di cose un punto di incontro tra realismo e fruibilità bisogna pur trovarlo. :)