Voto Maya e Misterpirelli
È Frittella il nostro Re
Fa i pasticci, fa i bignè
Io ne mangio pure tre
È Frittella il nostro Re!!!
You're mine. Mine, as I'm yours. And if we die, we die. All men must die, Jon Snow. But first we'll live.
La cosa bella di essere guardiani? l'affetto con cui veniamo ripagati, ma anche il rispetto, la riconoscenza. E' un impegno che dà molto onore e tanta gloria (Cit @Maya )
E' stato piacevole leggere/rileggere ben 11 racconti .
La premessa è uguale al commento del primo round: considerazioni strettamente personali.
Hack ( tra le mani)
Tutto sommato è abbastanza gradevole ma rispetto al primo turno un leggero passo indietro . Scorre bene , l'introspezione è garantita ma leggendolo mi è rimasta una sorta di tran tran isolano senza punte particolari.
LadyDragonDarth ( Aleen)
Anche qui scorre bene ma non mi ha lasciato nulla. Sembra una lezione di qualche vecchia maestra sulle fate , gnomi , magia . Una situazione tutto sommato costruita bene ma con un finale stiracchiato.
Tyrionsonoftywin ( l'isola di tilda)
L'inizio in effetti è da pasticca di ecstasy in discoteca . Poi pian piano le cose si mettono apposto . Come per il primo turno l'argomento è "difficile" e come per il primo turno il finale è prevedibile , troppo prevedibile ...a metà racconto le ultime quattro righe si potevano già sapere come l'abc . Quando si toccano certi argomenti si è letto molto di roba simile quindi ci si aspetta uno "sconvolgimento" non necessariamente sorprendere per forza ma il "guizzo" che renda il racconto diverso dalle decine di altri già letti.
Senza volto ( hakim)
Un pescatore particolare , un racconto particolare , una fine tutto sommato dolce ma crudele allo stesso tempo . Strutturato bene anche a me è piaciuto il richiamo al vecchio Re . Bello.
Aegon il mediocre ( ospiti)
Scritto bene un po' troppo zombi-centrico per i miei gusti . Una punta molto bassa "dobbiahhhhhh" sinceramente difficilmente collocabile con la trama del racconto . La punta alta sputare il nocciolo a "missione compiuta" :) una scena che mi continua a tornare in mente . Un semplice gesto che racchiude in se molte domande e molte risposte. Bene ma preferivo la poesia del rpimo turno.
Daenarya ( i(o)-sola)
Veramente difficile gestire un racconto del genere . Belli ovviamente i richiami anche se nell'economia del testo forse troppo ripetuti . Finale dolce e familiare . Non il mio preferito ma vabbè io sono Giuda a prescindere.
Aeron ( il nuovo mondo)
Beh che dire ! Bello ti prende ti conquista e ti trovi a scorrere le righe avidamente per conoscere come andrà a finire . Strutturato ottimamente con richiami molto precisi .
Maya ( l'uomo del faro)
Claustrofobico il giusto . La verità che viene a galla piano piano . La stanza che gira è una cosa che non mi fa impazzire .. pare un semplice espediente per riprendere il discorso interrotto dal filone parallelo del racconto . La fine è sorprendente ma non facilmente capibile .. Lo spiegone striminzito finale del vecchio marinaio alla famiglia ( presumo turisti non ho capito) non si riesce a collegare all'inizio all'apparizione dello stesso nella presunta oniricità del protagonista . Son andato in confusione parecchie volte.
Seja ( avviso ai naviganti)
Ecco questo è decisamente un racconto "forzato" (per tornare al discorso dell'isola di tilda)che piace . A volte qualche descrizione è un po' stereotipata ma nel complesso scorre molto bene . Menzione per le "cosce bagnate" di dubbia interpretazione :) :)
Misterpirellone ( memorie indiane)
Ecco mi è piaciuto parecchio . Sarà che in qualche modo mi appartiene è stato veramente bello leggerlo . Una realtà vera forse brutta ma reale.
Rispetto al primo turno tanti punti avanti.
Aemon ( flutti)
Racconto a scendere . Inizio bellissimo , parte centrale in sordina fine non entusiasmante . Molto non detto ma non riesce a traspirare nulla dell'intenzione del messaggio proposto dallo scrittore.
Detto ciò voto
Aeron Plain
Senza Volto
Menzione speciale per Pirellone :)
@Beric
No sulla errata interpretazione non posso sindacare, perché poi ognuno legge col proprio modo di fare.
Ho arrangiato, cioè, ho inserito nel narrato parti di pensiero gergale del protagonista, come se stesse ragionando con se stesso e narrando contemporaneamente a terzi.
Ed è qualcosa che può benissimo non essere vista così, come nelle mie intenzioni.
Ti ho ripreso l'osservazione perché non l'avevi motivata, mica per altro XD
@Giovy
spazi e virgolette son voluti, ma posso capire che non piacciano.
@Schiavista
Come passo indietro? XD
E io che mi sono impegnato di più di quella poesia del caxxo del primo turno XD
Non ho ancora letto tutti i commenti sul mio scritto. Lo farò quanto prima ma volevo un attimo precisare una cosa. In realtà fin da quando ho iniziato a scrivere, trattare di temi già affrontati, anche se tristi, mi è sempre venuto facile, perché potevo partire da un'idea di base, anche se offuscata, che era uno spunto precuso. Ma grazie a questo round, ho capito che non è sempre la strada più apprezzata. Forse non la apprezzo neanche io. Grazie a tutti per i complimenti e le critiche. Non credo parteciperò al prossimo round, ho bisogno di trovare la mia strada vera e continuare su quella, la scrittura è una mia passione ma se forse non sfrutto il mio "talento" (che non ho mai creduto di possedere, per inciso) a dovere, forse è inutile scrivere.
Credo che a prescindere dalle reazioni tu non debba decidere a priori di non scrivere.
Se vuoi cambiare metodo o scegliere argomenti meno impegnativi ma magari allo stesso tempo meno battuti, ti consiglio di lasciarti comunque innescare dalla tua creatività, per poi cercare di "guidarla" una volta che si è avviata.
Secondo me è sempre costruttivo partecipare, se si ha lo spunto che si ritiene buono.
:)
Sol da poco son giunto in queste terre, da una estrema ultima Thule. Un paese selvaggio che giace, sublime, fuori dal Tempo, fuori dallo Spazio.
All fled, all done, so lift me on the pyre. The feast is over and the lamps expire.
"I walked this land when the Tlan Imass were but children. I have commanded armies a hundred thousand strong.
I have spread the fire of my wrath across entire continents, and sat alone upon tall thrones. Do you grasp the meaning of this?"
"Yes" said Caladan Brood "you never learn."
A me dispiacerebbe per esempio non leggerti più, Tyrionson, questo racconto mi è piaciuto. E poi scusa, ma se per te la scrittura è importante, allora approfittane ed usaci come cavie.
" Sono io la tempesta, mio lord. La prima tempesta e l'ultima "
Volevo essere il re del mare, ma all'anagrafe sbagliarono una lettera
Se non scrivi più per certe critiche, commetti un errore a mio avviso.
Perché anzitutto qui arrivano pareri personali e non giudizi di addetti ai lavori.
Poi perché secondo me devi poter scrivere quello che ti pare e piace, senza farti condizionare troppo.
Il tuo sentire è più importante di tutto il resto quando ti rapporti all'esrernare qualcosa creando un racconto o qualcosa di artistico comunque.
Altrimenti cosa comunichi?
Guarda, secondo me sei molto brava a far passare il sentimento e l'emotività.
Non tutti sono sulla stessa lunghezza d'onda però, ma ti assicuro che, per chi è abituato a fare introspezione pure su un capello XD
il tuo scrivere è recepito molto fortemente
Forse non tutti si rendono conto che chi scrive sta aprendo parte dei suoi sentimenti, a volte non accorgendosi persino di aver detto troppo...
Ma è normale.
Non tutti leggono e scrivono per lo stesso motivo e con la medesima tipologia di sensibilità.
Prendi tutto ciò che ti viene detto come asettico e anche colloquiale.
Altrimenti rischi di dare "colpe"(ah le virgolette XD ), a semplici constatazioni.
Ma soprattutto:
Non è affatto "inutile scrivere".
Scrivi scrivi scrivi!
Aspettando l'inizio del terzo round ( che vedrà sicuramente partecipare anche TyrionSonOfTywin, vero? :)) ne approfitto per ringraziare chi ha trovato il tempo di leggere e commentare lo scritto di questa volta.
Grazie ad hack, Lo Schiavista ed Eddard per il voto (mannaggia Edd, il tema dell'Isola era ideale per una delle tue storie! :))
E grazie per i commenti precisi e ricchi di spunti che sono arrivati:
- Nell'incipit, con il ritrovamento del messaggio nella bottiglia, ho evidentemente fatto il passo più lungo della gamba
Dovendo rientrare nei 5000 caratteri ho "mutilato" un po' troppo quella scena, impedendo di comprendere che la coppietta appartiene ad un'altra civiltà dall'altra parte dell'Oceano, ma nello stesso tempo.
- Apprezzo gli appunti di Aegon riguardo il mio stile, in effetti dovrei azzardare di "sporcare i miei panni in Arno" ogni tanto, specie quando tratto certi temi.
- Non avrei mai immaginato di poter tornare a scrivere su uno dei miei spezzoni, ma visto che hack e Beric mi hanno messo la pulce nell'orecchio...
E vaiii forza Leviatano! XD
Non ho ancora letto tutti i commenti sul mio scritto. Lo farò quanto prima ma volevo un attimo precisare una cosa. In realtà fin da quando ho iniziato a scrivere, trattare di temi già affrontati, anche se tristi, mi è sempre venuto facile, perché potevo partire da un'idea di base, anche se offuscata, che era uno spunto precuso. Ma grazie a questo round, ho capito che non è sempre la strada più apprezzata. Forse non la apprezzo neanche io. Grazie a tutti per i complimenti e le critiche. Non credo parteciperò al prossimo round, ho bisogno di trovare la mia strada vera e continuare su quella, la scrittura è una mia passione ma forse non sfrutto il mio "talento" (che non ho mai creduto di possedere, per inciso) a dovere, forse è inutile scrivere.
Mi permetto di intromettermi - e forse non dovrei.
Quando in ballo ci sono ricchi (o anche non) premi o cotillon, è molto difficile non cedere alla tentazione di fare qualcosa che possa piacere più agli altri che a noi stessi. Così come non è sempre facile accogliere le "critiche" in maniera costruttiva (non è neppure facile farle eh :) ). Capisco dunque che possa essere forte la tentazione di dire "ok, ho perso un sacco di tempo a fare una cosa che alla fine non piace a nessuno. Allora lascio perdere e faccio altro".
Permettimi di dirti, però, che è la ragione più sbagliata per mollare. Se lo fai perché in realtà hai scoperto in questi due round che scrivere non ti entusiasma granché e ci sono cose migliori che puoi fare nello stesso tempo, ok. Se, però, scrivere ti piace e ti appassiona - e dal tuo primo scritto mi sembra che sia così (ancora non ho letto il secondo, scusami) -, allora continua a regalarti questo piacere di creare qualcosa che forse piacerà anche ad altri e forse a nessuno. Il riconoscimento di cui hai più bisogno non è il voto e neppure l'applauso.
Se ti piacciano i temi forti ed impegnati, se è questo che vuoi raccontare, se questo è il tuo stile, non farti fermare dal fatto di non trovare qui un pubblico entusiasta.
Leggi con attenzione ogni commento ma, nel bene come nel male, prendili tutti con le pinze. Usali come attrezzi per aiutarti a giudicare tu stessa il tuo lavoro con onestà ed obiettività, ma senza eccessiva severità.
Libera il tuo cammino dalle rose e dai sassi e vai avanti.
Spero di leggerti ancora. :)
Ovviamente commenterò i racconti e risponderò ai vostri commenti ma dato che sto avendo giornate un po' incasinate per adesso do i miei voti:
Voto Aeron Plain e Mister Pirelli
Grazie per i commenti, anche quelli che verranno.
Rispondo alle vostre osservazioni.
Aegon:
OSPITI
Titolo che fa pensare ad una scocciatura(e in effetti...) XD
si dice che dopo giorni, l'ospite, "puzzi come il pesce" XD
Vabbeh...
Cominciamo subito col dire che non mi piacciono le poes... ehm...
no, non sono attratto da scenari zombie.
Per cui supero la mia "repulsione" e vado avanti.
Mi aiuta la lettura scorrevole.
Su questo passaggio:
"...costringerlo in casa per settimane a mangiare cipolle; una volta superato l’abitato(?), si era arricchita della popolazione locale, tra cui sua sorella, lasciando una devastazione silente. Decise anche lui di andare avanti, per inerzia."
Ho capito che è l'orda di zombie il soggetto... ma è ambiguo(nonostante il punto e virgola che è una finezza invece), vista la considerazione finale del periodo, dove il soggetto "lui", mi ha fatto inizialmente pensare ad un errore di qualche tipo.
Per il resto, a parte quel "dobbiaah" che pare il nome della ragazza XD
e che secondo me, "onomatopeicamente" funziona meno che "dobbiaaahh"(ad esempio), perchè così(in originale) non toglie il dubbio su un qualche nome elfico XD
tutto il racconto è ben descritto e di facile ed immediata immaginazione.
Punti deboli:
dobbiaah e il dubbio
(mio) che i pesci non siano buoni da mangiare dopotutto...
Punti di forza:
Ambientazione ben scritta, susseguirsi degli eventi ben fatti, buona caratterizzazione del cinico protagonista.
Curiosità:
il nome del protagonista è Rick?
XD
ps.
Son stato più scherzoso nel commento, spero si noti.
Bravo Franz!
Pensavo si capisse che ll dobbiaah fosse un urlo, essendo susseguito da "cadendo nella fossa".
Rick sarebbe riuscito a coltivare, costruire una serra con un telo e fil di ferro e conquistare il mondo. ;)
5. Aegon, Ospiti. Scrivi molto bene anche in prosa; lo stile si fa certamente apprezzare. È, oserei dire, irriverente.
La lettura, nel complesso, è stata divertente.
Inizialmente, sul "Corri dobbiaah" credevo anch'io si trattasse d'un qualche nome elfico. XD
Il finale è fantastico.
Irriverente: ottimo. Volevo rovesciare qualche peculiarità della letteratura del genere che mi lascia sempre basito; come il fatto che tutti i sopravvissuti diventino provetti agricoltori e artigiani, l'ambientazione urbana di partenza, l'ansia impellente. Qualcosa di più plausibile e quotidiano.
- Aegon il Mediocre
Io parto prevenuto perché ho un debole per gli zombie.
Poi ho apprezzato molto la tua prosa precisa nella ricostruzione degli eventi e nella descrizione dell'isola, ogni dettaglio è stato pensato, ma resta comunque spazio all'imprevisto e ad un pizzico di ironia.
Mi aspettavo che il finale mi dicesse qualcosa di più, invece mi ha lasciato con l'asciutto in bocca, ma forse è giusto così... il mondo è andato avanti, male, ma è andato avanti.
Non so se è giusto così. Il finale è la punta del climax del piano temporale presente e si raccorda con quello passato, per cui l'asciutto in bocca è male.
Ospiti (Aegon il Mediocre) - Mi è piaciuto. Si potrebbe dire che il racconto sia un po' troppo semplice in termini di struttura, ma perché poi la semplicità dovrebbe essere un difetto o un demerito? Nel testo c'è tutto quello che ci dovrebbe essere, e nulla di più. Lineare, asciutto, spazi e tempi definiti quasi con l'accetta, ma nonostante questo capace di stupire con un colpo di scena in salsa dark. Parte come storia dal sapore pulp ma finisce con uno scorcio nell'anima umana, e citando Martin che cita Conrad, quando si parla del cuore umano in conflitto con sé stesso non serve altro.
Giudizio arguto.
La struttura è quella che deve essere, seppur delineata con l'accetta: due piani temporali che si alternano. Effettivamente ho optato per la semplicità, la chiarezza, il dettaglio, il realismo. Con un pizzico di ironia. Già la cornice era irreale, bastava quella di stranezza. Doveva essere la parabola di un tizio chiunque (neanche ha un nome), uno di noi, in quel contesto inumano, che alla fine della convivenza con se stesso sull'isola in isolamento, fa due conti col suo animo ed accetta di essere diventato come i vicini che disprezzava, un pezzo di quella feroce realtà.
@Aegon il Mediocre: Stile semplice e lineare. L’idea e l’utilizzo dell’isola mi son piaciute. Ho apprezzato un punto di vista differente del tema che non fosse il solito isola magica/avventuriera/selvaggia/fonte di riflessione, ecce ecc. Quindi il tuo racconto si distingue dagli altri per quest’aspetto e anche per il finale cinico e ben scritto. Complimenti anche per la buona caratterizzazione del personaggio in così poche righe. In sé però non mi ha comunicato tantissimo. Mi ha lasciato poco dentro.
Ammetto di aver preferito nettamente il tuo stile nella precedente poesia con il quale avevi toccato vette altissime in confronto agli altri scritti
Eh va beh peccato.
Aegon il mediocre ( ospiti)
Scritto bene un po' troppo zombi-centrico per i miei gusti . Una punta molto bassa "dobbiahhhhhh" sinceramente difficilmente collocabile con la trama del racconto . La punta alta sputare il nocciolo a "missione compiuta" :) una scena che mi continua a tornare in mente . Un semplice gesto che racchiude in se molte domande e molte risposte. Bene ma preferivo la poesia del rpimo turno.
Dissento sia sullo zombie centrico che sul dobbiaaah.
Gli zombie sono una cornice, potevano starci alieni, scimmie ubriache, conigli assassini, sarebbe cambiato poco: dentro la cornice c'è altro e sarebbe rimasto.
Il dobbiaaah sta suscitando uno scalpore che non comprendo.
" Sono io la tempesta, mio lord. La prima tempesta e l'ultima "
Volevo essere il re del mare, ma all'anagrafe sbagliarono una lettera
Effettivamente, Aeron,avevo del materiale da parte. Avevo una poesia. Ma siccome non ero del tutto soddisfatto, ho lasciato. 😕Aspettando l'inizio del terzo round ( che vedrà sicuramente partecipare anche TyrionSonOfTywin, vero? :)) ne approfitto per ringraziare chi ha trovato il tempo di leggere e commentare lo scritto di questa volta.
Grazie ad hack, Lo Schiavista ed Eddard per il voto (mannaggia Edd, il tema dell'Isola era ideale per una delle tue storie! :))
E grazie per i commenti precisi e ricchi di spunti che sono arrivati:
- Nell'incipit, con il ritrovamento del messaggio nella bottiglia, ho evidentemente fatto il passo più lungo della gamba
Dovendo rientrare nei 5000 caratteri ho "mutilato" un po' troppo quella scena, impedendo di comprendere che la coppietta appartiene ad un'altra civiltà dall'altra parte dell'Oceano, ma nello stesso tempo.
- Apprezzo gli appunti di Aegon riguardo il mio stile, in effetti dovrei azzardare di "sporcare i miei panni in Arno" ogni tanto, specie quando tratto certi temi.
- Non avrei mai immaginato di poter tornare a scrivere su uno dei miei spezzoni, ma visto che hack e Beric mi hanno messo la pulce nell'orecchio...
Tra l'altro, questa poesia l'avevo già messa in "Scrivi tu che scrivo anch'io" due anni fa.
Ringrazio tutti per i voti e i commenti. Seguiranno, tra breve, i miei commenti ai racconti, e le mie riposte a chi mi ha commentato.
Ma intanto mi premeva dire qualcosa a
@TyrionSon
Ho un amica che è una che legge parecchio, ha sempre un libro tra le mani e di solito sa apprezzare qualunque cosa.
Eppure quando ho provato a passarle le cronache, mi ha detto di non essere riuscita ad andare oltre il terzo capitolo.
Ho provato a insistere, cercando di convincerla che più si va avanti, più la storia migliora. Ma non scarsi risultati.
il suo commento è stato: piuttosto mi leggo un romanzo storico, che almeno lì non ci stanno gli zombie...
io stesso, per dire, non ho ma sopportato il Manzoni. Non importa cosa dicono critici letterari e professori di letteratura. Io l'ho sempre detestato dai tempi del liceo.
Qualche anno fa, provai a riprendere in mano i promessi sposi, illudendomi che forse ora, che sono più maturo, magari l'avrei letto con occhi diversi. Ma mi sbagliavo. Per me quel romanzo resta un mattone assoluto, ogni singola pagina una vera tortura. Eppure parliamo di una pietra miliare della letteratura italiana.
Perché ti sto dicendo questo?
Solo per dire che solo perché singoli individui non apprezzano un opera, questo non vuol dire che l'opera non sia valida. Le persone sono persone, tutte con le proprie sensibilità, preferenze e gusti personali.
L'opera che piace a tutti non esiste.
Forse prima di saltare a conclusioni troppo affrettate faresti bene a chiederti: ma perché scrivo?
Per te stessa, o per il riconoscimento degli altri?
Se io scrivessi solo per il riconoscimento, credo che avrei smesso una mezza vita fa.
C'è per dire questo romanzo al quale lavoro da oltre un anno, e di cui so che non lo leggerà mai nessuno. Uno perché a nessuno sembra interessare, due perché non è nulla di originale.
Ciò nonostante, io lo scrivo, e vuoi sapere perché?
Perché se non lo facessi, la mia vita sarebbe molto più noiosa e monotona.
Scrivo perché mi piace farlo, a prescindere cosa ne pensano gli altri.
Dunque posso solo invitarti a non prendere critiche come un freno per la tua creatività. Piuttosto vedile come una possibilità.
I complimenti possono essere un buon incoraggiamento, ma le critiche sono quelle che possono darti la possibilità di migliorare.
Questo non vuol dire che ogni critica va presa come verità assoluta. Brandon Sanderson, in uno dei suoi seminari, dice che lui una critica la prende sul serio solo se viene fatta per tre volte, da tre fonti diversi e indipendenti l'una dall'altra. Personalmente non so neanche che cosa gli altri ti abbiano detto. Ho evitato di leggere i commenti degli altri sui racconti degli altri, perché mi preme commentare senza 'influenze esterne'
Io spero tu continuerai a scrivere al contest, ma sopratutto spero che tu non smetta di scrivere perché non sei riuscita a digerire delle critiche. Sarebbe un vero peccato, dal momento che secondo me, tu hai talento. Non sprecarlo.
E ora i miei commenti.
@hackuana
A quello che ho già scritto in precedenza volevo aggiungere qualcosa.
Ma non va intesa come critica, ma solo come considerazione.
Rileggendo mi sono accorto che nel tuo racconto la forma prevale sul contenuto. Mi spiego meglio. Quello che lo rende originale non è tanto la storia in se, ma lo stile 'poetico' che usi per raccontarla.
La tensione narrativa si costruisce attorno a un viaggio introspettivo del personaggio. Ma il racconto si regge per il modo che hai di raccontare, non tanto per quello che racconti.
Questo può essere considerato un grande punto a favore, per alcuni, ma anche no, per altri.
Un esempio è quel 'inutile fuoco'. Una espressione molto forte, carica di significato. Eppure, se mi devo mettere nei panni di uno che combatte per la sopravvivenza su un isola, mi chiedo quanto un fuoco possa poi essere considerato 'inutile' anziché 'vitale'.
Come detto, solo una considerazione, non una critica. Il tuo resta comunque uno dei racconti che mi è rimasto più impresso, ed è poi quello che conta.
@Lady DragonSnow
A quello che ho già scritto in precedenza volevo aggiungere:
Come idea, la tua resta una di quelle a mio avviso più originale. Apprezzo la storia nella storia. E apprezzo sopratutto il finale. Il protagonista capisce che per superare la propria solitudine deve iniziare a nuotare. Troppo vero.
Qualche perplessità sulla storia di Aileen. Non tanto per la storia in se, ma per la forma.
Mi chiedo di che tipo di testo si trattava. Una lettera? Una favola? La storia è efficace, ma il modo in cui viene raccontata è molto generica. Forse avresti potuto scegliere una forma che più assomiglia ad un testo settecentesco. Ma è solo un 'forse'. La mia considerazione lascia il tempo che trova...
@TyrionSonofTywin
Ho notato che stavolta hai prestato più attenzione agli aggettivi. Ben fatto.
Il racconto ha iniziato a prendermi sopratutto dal secondo paragrafo in poi.
Mi piace come si sviluppa l'avvicinamento tra i due, da un incontro casuale in una cabina di una nave, fino a un amore che dura per la vita (e oltre).
Buona la caratterizzazione dei personaggi. Sia lui che lei ispirano simpatia.
La mia perplessità sulla prima parte. Più che dare un quadro chiaro sullo scenario, a me ha creato confusione.
Secondo me, quella parte la potevi anche saltare, la storia si reggerebbe comunque. Oppure la potevi impostare in modo diverso. Magari, anziché mettere al centro dell'attenzione la nipote, concentrati subito sul mare (nella frase, come l'hai messa giù tu, la 'spiaggia' appare molto di contorno) o sul nonno, che poi è uno dei protagonisti della storia.
A mio avviso è un racconto migliorabile, ma il talento che si nasconde dietro lo si nota. Continua a scrivere.
@SenzaVolto
Buone le prime tre frasi. Creano curiosità e invogliano alla lettura.
Buono lo stile di scrittura. Uno stile che, come ti ho già detto, secondo me si adatterebbe bene per testi più lunghi.
Infatti si vede che hai fatto fatica a starci dentro le 5000 battute. Come ti ho già detto, a prima lettura mi sono perso un passaggio, che però a mio avviso è fondamentale. Non avevo subito capito che il protagonista nuotava in mezzo all'acqua. E ciò ha creato un po' confusione durante la lettura.
Mi piacerebbe leggere la versione più lunga, senza tagli.
Sotto il profilo del 'mostrare senza dire', fatto bene. Ho apprezzato la lotta del protagonista per aggrapparsi al albero.
Forse non sarebbe stato male inserire qualche riferimento al freddo in acqua. O in generale, qualche descrizione in più su quello che il protagonista sente al livello fisico, oltre ai pensieri che gli passano per la testa.
Cmq un buon racconto. Mi è piaciuto. Se mai un giorno ti deciderai di pubblicare le tue opere più lunghe, sarò uno dei primi ad acquistarle.
@AegonilMediocre.
Uno scenario in stile 'the walking death'.
Si vede che te la cavi anche con la prosa.
La cosa che ho apprezzato di più, e che a un certo punto della lettura, uno si chiede chi è il vero mostro. Gli zombie? O quel povero sopravvissuto?
Ed è quello che rende interessante il racconto. L'isola come luogo per fare uscire il peggio dentro un essere umano. Quando la società decade, e con essa tutte le regole, scompare anche l'umanità, ed esce fuori la bestia.
Buono anche il modo in cui presenti lo scenario dando al lettore un quadro del mondo che ci si trova.
Unica critica: il finale è un po' telefonato. Succede più o meno quello che mi aspettavo. Forse (e dico forse) è stato quel 'una ragazza' detto dal protagonista ad anticipare il finale. In quel passaggio si capisce che al protagonista interessa solo lei. Mentre del ragazzo, non potrebbe fregargliene di meno.
@DaenerysArya2510
Di nuovo una storia toccante propria per la sua semplicità.
Una storia che descrive il dolore di una perdita, raccontata in modo efficace.
Bello il parallelo con le canzoni. Da al tutto un tocco originale, introspettivo, quasi poetico.
Si vede che sai scrivere.
Ho provato a spremere un po' il cervello, per trovare dei punti deboli, ma non ci sono riuscito.
Tranne che a prima lettura mi sono un po' perso il significato del finale. Solo dopo una seconda lettura ho appreso appieno. Ma credo si sia trattato solo di un limite mio. Per cui è un critica da prendere con le pinzette.
@AeronPlain
il tuo racconti non deludono mai.
Bello lo scenario. Hai inserito il tuo racconto in un mondo che incuriosisce, e sul quale mi piacerebbe apprendere di più.
Tutte le piccole chicche di contorno, come i riferimenti temporali (Mietigionro, Cadeluce etc.) così come quelli dei luoghi (impero australe, New Sidney) contribuiscono a rendere il mondo che descrivi molto credibile.
Ciononostante la storia scorre piuttosto veloce. E i punti interrogativi che lascia, forse prevalgono sulle risposte.
Mi chiedo se accorciando la prima parte dei due che ritrovano la bottiglia, non avresti potuto usare più spazio per rendere il tuo mondo e lo scenario più comprensibili.
Spero che in futuro ci racconterai di più sul 'futuro' che hai creato. Cmq, gran bel racconto. Mi è piaciuto.
@Maya
Come al solito, il tuo racconta dimostra che sai scrivere. Ottime le descrizioni, buono il modo in cui il mondo che racconti si rivela man mano. Ottimo anche il modo in cui quello che è successo tra il protagonista e la sua donna si rivela al lettore, con quel lo sai che ti amo. Che poi risulta essere tutt'altra cosa, rispetto a quello che in un primo momento ci si aspetta.
L'unica considerazione, che però non è una critica. Una volta che il protagonista sale di nuovo in barca, ormai al lettore risulta chiaro cosa è successo.
Ma dal momento che il tuo racconta è una sorta di Noir, forse avresti potuto impostare la parte centrale in modo che resti qualche dubbio. Di modo che solo sul finale, il lettore si accorga della portata dell'intera tragedia.
Ma è giusto una considerazione.
@Seija
Racconto dallo stampo mitologico. Impossibile non pensare a Circe, anche se il tuo racconto va oltre. Quello che viene fuori è una storia carica di simbologie e significati.
A prima lettura ho avuto qualche perplessità sulla scelta del presente, ma a pensarci meglio, va più che bene così. In questo modo hai dato al tuo racconto una certa forma poetica.
Quello che rende speciale il racconto è sopratutto lo stile. La lettura scorre, frase per frase.
Qualche perplessità su alcuni passaggi, come È l'incarnazione dello spirito femminile dominante.
In quei casi, e come se tu scrittrice ci dessi la tua interpretazione del tuo personaggio. Può essere una scelta legittima. Ma forse, avresti potuto lasciare al lettore la scelta sul cosa lui vede dentro la tua protagonista.
Ma è giusto una considerazione, non una critica. (Ne avevo già fatta una simile sul racconto di hack).
@Flutti
Ho apprezzato sopratutto le forti simbologie nel tuo racconto.
Ottimo il modo in cui inizia, con quel granchio che all'inizio è un re, ma poi la sua breve esistenza si conclude con un pasto da parte del protagonista.
Ottime anche l'idea del lupo, e della medaglia. Con che quel lancio in mare, che sembra segnare una svolta per il protagonista.
In questo senso anche il finale è molto significato.
Unico dubbio. Una lunga lista di cose che il protagonista ricorda. Si vede ci hai pensato parecchio, sul background del protagonista. Ma forse (e ribadisco forse) avresti ottenuto un risultato migliore, concentrandoti su meno punti, ma in compenso entrando più nello specifico.
Il racconto cmq mi è piaciuto parecchio.
Si vede che sai scrivere.
Per il voto, mi prendo tempo fino a stasera. Sono così terribilmente indeciso. Ho solo due voti, ma dieci racconti che vorrei votare.
Nel corso della giornata seguiranno le mie risposte, a chi mi ha commentato.