Okkey cominciamo... XD
I miei commenti, preciso, sono molto personali, guardano l'emotività come al solito, e non sono tecnici anche quando potrebbero sembrarlo.
Perché non sono un critico letterario e non conosco particolari tecniche di scrittura su cui basare le mie eventuali osservazioni.
Detto ciò,
stavolta voglio dare spazio anche ad una breve considerazione sui titoli:
di solito io non li metto, oppure li scelgo alla fine... se trovo che mi soddisfino.
Diversamente alcune canzoni invece, possono nascere dal titolo come idea.
Costanza:
AILEEN
Dunque, Costy sa fare i titoli!
Aileen è un ottimo titolo, suona benissimo e sembra introdurre a qualcosa di magico...
infatti.
La premessa scorre bene e fa arrivare subito al racconto nel libro.
Bello il "richiamo" alla battaglia di Culloden, e trovo piacevole il fatto che l'atmosfera sia abbastanza fedele a fiabe e leggende tipiche dei posti.
In questo senso, forse avrei preferito qualche descrizione in più, relativa alle fate ed al perché siano lì...
sarebbe stato, secondo me, maggiormente evocativo.
Trovo che nel finale Malcom sembri cambiare la sua disperata situazione, in qualcosa di "gestibile", forse troppo rapidamente.
Punti deboli:
poca descrittività di posti evocativi, e finale leggermente "veloce".
Punti di forza:
titolo, scorrevolezza del racconto e buoni collegamenti tra i periodi.
Curiosità:
Mi hai riportato alla mente un altro tuo racconto(diverso nello svolgimento comunque), evidentemente ti trovi a tuo agio negli ambienti magici scozzesi e britannici in genere... :)
Brava!
TyrionSonOfTywin:
L'ISOLA DI TILDA
Titolo giusto direi.
Va bene, e ci si chiede chi(o cosa) sia "Tilda" XD
Ho fatto fatica ad "entrare" nel racconto, per via di un inizio a mio parere un po' "ostico", che poteva essere scritto meglio.
In pratica la prefazione, mi confonde, ad una prima lettura, circa i personaggi in "azione".
Qulache punteggiatura modificata poteva essere di maggior aiuto.
Di contro, dal secondo periodo, la vicenda scorre in maniera decisamente migliore.
Con un messaggio che sale piano piano, fino a conquistare il lettore, col finale potente e "strappalacrime".
Belle le interazioni tra i due protagonisti.
Punti deboli:
La prima parte, che mi disorienta.
Punti di forza:
Il completamento di una coppia di innamorati che trova conforto e completamento l'una nell'altro.
Il messaggio forte e deciso.
Toccante!
SenzaVolto:
HAKIM
Il titolo mi porta alla mente il fumetto del simil Tarzan XD
ma è un nome azzeccato tutto sommato.
Scritto bene, mi piace la premessa che se ci fosse stato il re più saggio e non il figlio, "tutto questo non sarebbe successo".
Le descrizioni di possibili morti del protagonista in difficoltà, dell'isola come gigantesco animale e le considerazioni su situazione e famiglia, sono scritte bene.
Piccolo appunto: non è proprio un errore, ma qualcosa di "famigliare" riferito allo scenario o qualche oggetto(l'albero), dovrebbe essere "qualcosa di familiare", perché non attiene direttamente alla famiglia.
Ma è una quisquilia.
Il finale è "carino".
fa pensare al collegamento che potrebbe esserci tra le mummie dell'Egitto e qualcuna di quelle ritrovate nelle Canarie.
Stile delicato nonostante il tema.
"Rispettoso".
Aegon:
OSPITI
Titolo che fa pensare ad una scocciatura(e in effetti...) XD
si dice che dopo giorni, l'ospite, "puzzi come il pesce" XD
Vabbeh...
Cominciamo subito col dire che non mi piacciono le poes... ehm...
no, non sono attratto da scenari zombie.
Per cui supero la mia "repulsione" e vado avanti.
Mi aiuta la lettura scorrevole.
Su questo passaggio:
"...costringerlo in casa per settimane a mangiare cipolle; una volta superato l’abitato(?), si era arricchita della popolazione locale, tra cui sua sorella, lasciando una devastazione silente. Decise anche lui di andare avanti, per inerzia."
Ho capito che è l'orda di zombie il soggetto... ma è ambiguo(nonostante il punto e virgola che è una finezza invece), vista la considerazione finale del periodo, dove il soggetto "lui", mi ha fatto inizialmente pensare ad un errore di qualche tipo.
Per il resto, a parte quel "dobbiaah" che pare il nome della ragazza XD
e che secondo me, "onomatopeicamente" funziona meno che "dobbiaaahh"(ad esempio), perchè così(in originale) non toglie il dubbio su un qualche nome elfico XD
tutto il racconto è ben descritto e di facile ed immediata immaginazione.
Punti deboli:
dobbiaah e il dubbio
(mio) che i pesci non siano buoni da mangiare dopotutto...
Punti di forza:
Ambientazione ben scritta, susseguirsi degli eventi ben fatti, buona caratterizzazione del cinico protagonista.
Curiosità:
il nome del protagonista è Rick?
XD
ps.
Son stato più scherzoso nel commento, spero si noti.
Bravo Franz!
Danya:
I(O)-SOLA
Titolo pessimo(non esageriamo, scherzo) XD
seppure il gioco di parole è apprezzabile.
Non posso fare a meno di pensare all'ammissione della protagonista, di essere una "sola" XD
vabbeh battute a parte...
Cominciamo con Bennato,
molto bene.
"in un millennio in cui la criminalità era all’ordine del giorno"
Addirittura un millennio!
Quanti anni ha Asia?
ok ok... XD
Bel racconto comunque, sulle note di Bennato e la sua "Isola che non c'è".
E stavolta gli apostrofi ci sono XD
tristerrimo in realtà, ed è un po' all'opposto della canzone citata(questo magari è rilevante) che seppur lenta è un inno al sognare.
Il finale però apre ad un nuovo inizio.
Punti deboli:
Alcuni passaggi si rifanno a frasi della canzone, troppo presto perché la canzone stessa possa esserci arrivata XD
Ma è cercare il pelo nell'uovo.
Punti di forza:
L'introspezione ben resa della protagonista.
La nonna :)
E poi così, all'improvviso, la vita continua.
Aeron Plain:
IL NUOVO MONDO
Il titolo è un "classico" per incuriosire :)
La prima parte è romantica e quieta, in netto contrasto con quanto poi si leggerà attraverso i diari.
Mi resta il dubbio di cosa, come e dove sia Lost Angel, e che collegamento abbia con quanto scritto dopo.
In effetti chi ritrova i fogli ingialliti, pare non capire il significato di quei "segni che per noi suonerebbero..."
Di conseguenza deduco che siamo in un futuro ancor più avanzato cronologicamente rispetto quanto prospettato dal cuore e dal finale del racconto.
La lettura dei diari ci catapulta in un mondo immaginario fatto molto bene.
E scorre piacevolmente, come un romanzo di avventura classica.
Punti deboli:
il collegamento tra il primo periodo e i diari di bordo.
Punti di forza:
l'immaginario descritto, l'inventiva per i nomi, l'utilizzo di certa terminologia per illustrare "colori putrefatti" e "inferno arruginito" ad esempio.
Curiosità:
Mi hai richiamato alla mente un misto tra Euron e Darth Vader nel Leviatano, con la tempesta alle sue spalle, i tentacoli... e i cavi metallici nella carne viva, sotto la cappa(di plastica) nera.
Sarebbe senza dubbio il mio preferito della storia XD
Cthulhu fhtagn!
Maya:
L'UOMO NEL FARO
Titolo evocativo.
Interessante atmosfera claustrofobica, in contrasto col luogo descritto inizialmente, ossia l'isola/penisola.
Si intuisce che c'è un mistero da capire, un evento da ricostruire, ma non è facile "indovinare" quale, giustamente per un racconto del genere.
Enigmatico ed anche leggermente inquietante William,
credo sia il personaggio che più emerge.
È un po' il custode della storia in effetti, come lo si è di un faro, per l'appunto.
Punti deboli:
alcuni errori di battitura, e una lieve difficoltà ad attribuire i dialoghi nella parte finale, immediatamente almeno.
Punti di forza:
la "nebulosità" dell'accaduto, che resta anche dopo la rivelazione di William.
La ripetizione delle parole di Marie, che acquisiscono ogni volta qualcosa in più.
Mistero!
Seija:
EEA AVVISO AI NAVIGANTI
Non so nemmeno se sia il titolo XD
Ma comincia bene!
E niente, piena ricercatezza di significati e parole.
È tutto un trasporto verso il finale, con in mezzo la potente rievocazione del mito di Circe.
Attraverso di esso si leggono significati della vita, considerazioni dell'uomo e della donna, dell'uno verso l'altra e ritorno, e ricerca.
Ma qui si "pretende" di parlare di storia, e di esorcizzare lo stesso mito cui si ispira, così che la prefazione assuma un significato vivo e nuovo.
"Operazione" riuscita direi.
Punti deboli:
la forma mai scontata e di difficile lettura.
Punti di forza:
la forma mai scontata e di difficile lettura.
la potenza delle immagini evocate.
Esaltante! Per non dire altro... XD
Misterpirelli:
MEMORIE INDIANE...
Titolo da diario, esplicativo.
Una profonda riflessione su un viaggio che non si è concluso, ma che ha bisogno di fermarsi.
Uno spaccato di vita e di esistenza tra le esistenze attorno.
Molto intimo.
Punti deboli:
qualche errore o refuso, ed un momento di dialogo serrato che "scoppia" all'improvviso, lasciando una minima(ma davvero minima) difficoltà di seguire il tutto linearmente.
Punti di forza:
Le considerazioni, la lettura interna ed il confronto col proprio viaggio.
Profondo.
Aemon:
FLUTTI
Titolo non eccezionale XD
Mbuti... XD
Invece il racconto è un viaggio nella vita di un uomo, dai contorni di storia.
Ed un naufragio in un'isola dove resta molto di più che il passato.
Punti deboli:
Forse un po' lungo l'elenco del secondo periodo, seppure io sia attratto irrazionalmente dagli elenchi XD
Punti di forza:
Il granchio, il lupo e la medaglia.
Il simbolismo e l'impostazione molto introspettiva.
Evocativo.
Ok...
per ora è ancora difficile scegliere i due scritti da votare.
Livello decisamente alto!
Giudicare degli scritti l'ho sempre trovato difficile, non credo di averne le nozioni, e quelli di questo contest mi sembrano tutti più o meno dello stesso livello. Quindi voterò il racconto che secondo me si avvicina di più ai miei generi preferiti (Fantasy, storico, avventura) e quello che mi è sembrato più originale:
Voto Lady Dragon Snow / Aileen
Voto Seja (EEA. Avviso Ai Naviganti.
Voto SEIJA e MISTERPIRELLI
Menzione speciale a DaenerysArya. :)
Inviato tramite corvo da Tapatalk
"Different roads sometimes lead to the same castle"
- Jon Snow
SPOILER TWOW
"It may be that we shall lose this battle," the king said grimly. "In Braavos you may hear that I am dead. It may even be true. You shall find my sellswords nonetheless."
The knight hesitated. "Your Grace, if you are dead..."
"... you will avenge my death, and seat my daughter on the Iron Throne. Or die in the attempt."
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C.P.S.: Comitato Pro Stannis, the One True King
Voto hacktuhana ed Aeron Plain.
Caspita, con tutti questi scritti mi sento uno scansafatiche.
Per quanto riguarda la questione dei tempi, mi rendo conto di come per molti il dover scrivere durante la settimana possa rivelarsi problematico. La mia opinione è che, volendo venire incontro a tutti, si potrebbe pensare di calendarizzare ogni round facendo in modo che attraversi almeno due fine settimana.
In ogni caso, qualunque cosa si deciderà, per me andrà bene comunque. L'importante è che si riesca a venire incontro, nel miglior modo possibile, alle varie esigenze.
Di seguito i miei commenti.
1. Hack, Tra le mani. Uno scritto dal sapore amaro. Oserei dire struggente.
Ho apprezzato molto il fatto che tu non abbia rinunciato a proporre uno scritto con una forte connotazione poetica – seppur molto diverso dai versi innominati del primo round.
Altre considerazioni.
Ho trovato efficace questo tuo "rimarcare certi attimi".
Credo che, a livello introspettivo, sia stato fatto un ottimo lavoro.
Eppure, sarei curioso di leggerti "completamente abbandonato alla prosa".
2. Lady Dragonsnow, Aileen. I punti di forza di questo tuo racconto sono (per me) la sua forte connotazione fantasy ed il finale.
Eppure, rispetto al primo, anch'io credo che a livello descrittivo avresti potuto fare qualcosa in più.
3. TyrionSonOfTywin, L'isola di Tilda. Sì, stavolta mi hai spezzato il cuore. :) La sensazione è che tu abbia lavorato meglio nella preparazione del finale; l'impostazione del racconto è funzionale a quel famoso momento da heartbreaking.
Un piccolo appunto: la parte centrale sarebbe stata più "fluida" da leggere se fossi andata a capo nei dialoghi.
4. Senzavolto, Hakim. Ho apprezzato questo passaggio iniziale:
«Il vecchio Re non avrebbe mai permesso questo, soprattutto non l’avrebbe mai permesso a lui, nonostante fosse un servo, perché era il suo più abile carpentiere e costruttore. [...] Il vecchio re però non c’era più. Ora comandava il figlio [...]»
Un altro passaggio che ho apprezzato particolarmente, è stato quello che precede il salto (temporale) sulla pagina del quotidiano.
5. Aegon, Ospiti. Scrivi molto bene anche in prosa; lo stile si fa certamente apprezzare. È, oserei dire, irriverente.
La lettura, nel complesso, è stata divertente.
Inizialmente, sul "Corri dobbiaah" credevo anch'io si trattasse d'un qualche nome elfico. XD
Il finale è fantastico.
6. DaenerysArya2510, I(o)-sola. L'idea è particolare. Scritto bene.
6-bis. La pasta e patate è certamente il miglior happy ending possibile.
7. Aeron, Il nuovo mondo. Questo racconto fantastico ha, secondo me, due punti di forza: la sua grande forza descrittiva e la capacità di inquietare il lettore.
Altre considerazioni.
Bel lavoro, per quanto riguarda il world building.
Mi piace il tuo stile di scrittura.
+ 10 punti per il Leviatano.
Sul passaggio fra prima e seconda parte concordo con hack.
8. Maya, L'uomo nel faro. Il faro del tuo racconto sembrava un luogo adatto per trascorrere una serata romantica...
...Un luogo altrettanto adatto, come poi si è rivelato, per ambientarci un noir ben scritto.
Una delle cose che più ho apprezzato è stata quel "Lo sai che ti amo": inserito nei punti giusti, dosato con precisione e soprattutto inquietante. Così come è inquietante e misterioso il personaggio di William.
8-bis. Mai facile, è la Via dello Scrittore-Torquemada a caccia di avverbi e aggettivi. Spesso, però, essa è l'unica via percorribile. Arigatou gozaimasu, Sensei.
9. Seija, Eea. Avviso ai naviganti. «Sois toujours poète, même en prose» diceva Baudelaire. Hai scritto in prosa, eppure il tuo racconto è intriso di poesia. Dall'inizio alla fine.
Uno scritto che ti travolge, che ti «soffia nel cuore» con tutta la potenza del suo impatto evocativo, descrittivo, emozionale. Ti cattura, e poi ti trasporta, lontano.
Una catarsi letteraria.
10. Misterpirelli, Memorie indiane. Racconto di una profondità non indifferente. Racconto in grado di emozionare.
Altre considerazioni.
Forse questa è la più importante: il racconto genera inquietudine.
Ho apprezzato molto le descrizioni.
Per i voti mi prenderò del tempo.
In ogni caso – ancora una volta – gran bel round.
ringrazio lady dragonsnow per il voto
e ringrazio Hack e AermonTargaryen per il commento.
sto lavorando per scrivere i miei commenti, ma ho un fine settimana piuttosto pieno da un punto di vista lavorativo.
Al più tardi lunedì.
Sto giro devo dire che sarà difficile x me scegliere il voto. So già che qualcuno penserà che sono troppo buono, ma per un motivo o per l'altro ho apprezzato ogni singolo racconto. Un buon livello, considerando che siamo tutti amatoriali.
Mi sforzerò comunque a essere critico.
intanto volevo rispondere ai commenti sul mio racconto.
@hackuana
Sul fatto che i dialoghi piombano dentro un po' d'improvviso, anche a me, nel corso della stesura era venuto quel dubbio. Forse avrei fatto meglio a introdurre l'altro personaggio pian piano.
Ma un po' per il limite delle battute, un po' perché non mi era sembrata una pecca poi così grave, alla fino l'ho lasciato così. Ad ogni modo, grazie per il commento.
@AemonTargaryen
Inquietudine? In un primo momento questo termine ma ha spiazzato, ma a pensarci meglio, come termine ci sta e come. Forse, inconsapevolmente, è proprio quello che volevo descrivere: l'inquietudine del viaggiatore.
@Aemon
completamente abbandonato alla prosa probabilmente non lo sarò mai XD
Dovrei essere del giusto umore per scrivere robe divertenti, allora forse si XD
Grazie del commento.
@misterpirelli
Infatti non è una pecca, un'osservazione abbastanza "stilistica" e nulla più.
@Edd
grazie per il voto.
Le mie preferenze vanno @:
1) DaenerysArya2510
2) hacktuhana
La donna uscì dalla costola dell’uomo, non dai piedi per essere calpestata, non dalla testa per essere superiore ma dal lato, per essere uguale, sotto il braccio per essere protetta, accanto al cuore per essere amata. (William Shakespeare).
Le mie impressioni.
-Tra le mani (hacktuhana)-
Tema ed episodio colti per creare metafore e riflessioni sulla nostra esistenza, con immagini evocative ed un linguaggio piuttosto meditato. Ho apprezzato la tua scrittura, belle le battute finali. Però trovo che ci sia molto pensiero e poche vicende (è pur vero che un naufrago non abbia granché da fare).
Mi è abbastanza piaciuto.
-Aileen (Lady DragonSnow)-
Il racconto in sé mi ha preso, per poi spiazzarmi un po’ nel finale. Bella caratterizzazione, toni e ambienti sfumati, isola come luogo magico, intriso di mistero.
Mi è abbastanza piaciuto.
-L’isola di Tilda (TyrionSonOfTywin)-
Un bel racconto, comunicativo e ben scritto. Unica pecca, a volerla cercare, è l’idea di base un po’ risentita qua e là. Ma c’è poco da dire... gradisco.
Mi è piaciuto.
-Hakim (Senza Volto)-
In genere apprezzo il tono e lo stile quando o sono coerenti col contenuto o smorzano alcuni eccessi bilanciando il tutto, in questo caso trovo uno stile sobrio che calza perfettamente col tipo di contenuto. Non male l’idea. Qua e là qualche periodo che a mio avviso poteva essere rivisto.
Mi è piaciuto.
-I(o)-sola (DaenerysArya 2510)-
Rispetto all’altro racconto, noto una scrittura migliore e maggiore struttura. Mi piace il leitmotiv della canzone e come viene inserito. In sostanza mi piace la scrittura di questo racconto. Però, a differenza dell’altra volta, sono combattuto sullo stile: secondo me sei brava a delineare emozioni molto affilate, però occhio a non affondare troppo la lama. Nel senso che... il fatto che,, in pratica venga ripetuto 4 volte che la madre è morta, qualche aggettivo di troppo riferito sempre alla sfera del dolore, espressioni come “Il cuore di sua madre si era fermato, e il suo si era spezzato”, “«Mi manchi, mamma.» singhiozzò.”, rischiano (sempre per il mio gusto eh) di appesantire il tutto con espressioni molto dirette, che ribadiscono quanto avevi già egregiamente fatto capire, senza dirlo. La quarta ed ultima parte, alla luce di ciò, per me è perfetta e, confrontata con le precedenti, è l’esempio di quanto volevo dirti.
Mi è abbastanza piaciuto.
-Il nuovo mondo (Aeron Plain)-
Una trama interessante, ragionata, il titolo mi fa sorridere. Tolto qualche mio dubbio qua e là sull’ambientazione, la caratterizzazione è riassunta a dovere. Alcune scelte di scrittura che apprezzo. Il tema dell’isola non mi sembra primario nell’economia delle tematiche. Mi restano sempre le perplessità sullo stile, espresse l’altra volta, ma queste dipendono più dai miei gusti. Lo scorso racconto aveva un forte impatto emotivo, che mi coinvolgeva, nonostante la nobile e cavalleresca(uso questo aggettivo per via di alcune espressioni che rispecchiano un certo pensiero) prosa mi facesse distaccare. Stavolta sono rimasto più distante.
Il critichino che è in me protesta, ma pure io ho gusti, che mi condizionano: mi è abbastanza piaciuto.
-L’uomo nel faro (Maya)-
Scorrevole, magnetico, fa il suo. Sullo stile di scrittura quoto quanto detto l’altra volta. Molto mistero, che lo rende interessante, ma in questo mistero forse non ho del tutto chiara la trama. Qualche sbavatura.
Mi è abbastanza piaciuto.
-EEA. Avviso ai naviganti (Seija)-
Trovo ben cucite le descrizioni sensoriali, il ritmo e la declinazione del tema. Buona scrittura. Molto viscerale e carnale, avvolgente.
Mi è piaciuto molto.
-Memorie indiane… (misterpirelli)-
Manca qualche apostrofo importante. Mi sembra molto fluido e naturale, una vicenda sentita ed elaborata con semplicità in forma scritta. Sembra quasi una pagina di diario rivista per divulgarla.
Mi è piaciuto.
-Flutti (Aemon Targaryen)-
Ho apprezzato parecchio l’inizio, come entra il soggetto nella storia. Non so se è un escamotage o questione di fretta, ma l’elenco con cui hai descritto la storia del personaggio è come un flusso di pensieri rapido, attorno al fuoco del naufrago . Il dettaglio di trovare il Lupo chino sulla sorgente permette di evitare incomprensioni successive. Sei bravo a comunicare con pochi caratteri, immagini rapide come pennellate su una tela.
Mi è piaciuto molto.
Alla fine della fiera, bimbi belli, in questo turno mi siete piaciuti tutti.
Alla luce di quanto detto prima, voto i miei preferiti di questo turno: Seija ed Aemon Targaryen .
" Sono io la tempesta, mio lord. La prima tempesta e l'ultima "
Volevo essere il re del mare, ma all'anagrafe sbagliarono una lettera
Speriamo di riuscire a commentare tutti prima di andare a lavoro
- hacktuhana
Un racconto incentrato su una sola persona non è facile da scrivere, soprattutto se il protagonista è di difficile empatia come questo. Ci sei riuscito alla grande! Il tuo uomo qualunque (pure troppo qualunque) ha un profilo coerente, interessante e non banale.
Il tutto condito dalla tua caratteristica prosa con "echi" di poesia, a rimarcare la desolazione dell'isola e non solo...
- Lady Dragonsnow
Un racconto in un racconto, entrambi coinvolgenti, con un messaggio finale molto bello, il tutto in 5000 caratteri... Brava!
L'ambientazione poi è affascinante "di natura", ci proietta in un antico immaginario che ormai ci appartiene profondamente. Forse è per questo che il racconto è asciutto nelle descrizioni, ma a me è restata la curiosità di sapere come sono le tue fate!
- TyrionSonOfTywin
Anche stavolta hai scritto "in punta di piedi" di un argomento per nulla leggero, grazie al tuo stile semplice e delicato.
La storia d'amore è costruita molto bene e mi ha preso fino alla triste fine, tanto che magari avrei preferito delle battute finali più allusive e meno didascaliche (come invece era stato il bellissimo "avevi promesso")
- Senzavolto
Complimenti per l'abilità nello scrivere un racconto su un persona e i suoi pensieri in modo così coinvolgente e scorrevole (l'unico punto in cui ho "zoppicato" è stata la sequenza di domande interiori)
Interessante come una ambientazione apparentemente "senza tempo" diventi improvvisamente un resoconto storico.. mi hai spiazzato!
- Aegon il Mediocre
Io parto prevenuto perché ho un debole per gli zombie.
Poi ho apprezzato molto la tua prosa precisa nella ricostruzione degli eventi e nella descrizione dell'isola, ogni dettaglio è stato pensato, ma resta comunque spazio all'imprevisto e ad un pizzico di ironia.
Mi aspettavo che il finale mi dicesse qualcosa di più, invece mi ha lasciato con l'asciutto in bocca, ma forse è giusto così... il mondo è andato avanti, male, ma è andato avanti.
- DanyArya2510
Lo ripeto, hai una semplicità e una naturalità nello scrivere che è davvero invidiabile, soprattutto nel raccontare "il niente". Non ci sono eventi o situazioni particolari, ma tutto, anche le piccole cose, sembrano importanti. Forse giusto quando <succedono molte cose insieme> si perde un po' di quella naturalità, ma è il preludio ad un finale molto dolce.
- Maya
E' il racconto che ho riletto più volte.
All'inizio per cercare di comprendere fino in fondo quello che mi sfuggiva, poi perché più lo leggevo più mi affascinava e inquietava.
Notevole la scelta dei personaggi: dal guardiano del faro a Cal, passando per la donna uccisa... Tutti in qualche modo "disturbanti"
- Seija
Un racconto potente, permeato di figure ed immagini bellissime, una prosa poetica che fatica a contenere se stessa... Mi è rimasto impresso non poco!
Quasi come se la figura stessa di Circe avesse subito la trasformazione che rivela la sua vera natura, un personaggio che trasuda orgoglio, fascino ed erotismo.
- Misterpirelli
Il mio racconto preferito, mi confesso.
Intimo, autentico, coraggioso nella trasparenza dei pensieri... il tutto in un contesto a dir poco suggestivo e con degli sprazzi di spontanea ironia.
Forse avrei usato la metafora "mare/oceano di estranei" una sola volta, per renderla più potente alla fine, ma è cercare il pelo di babbuino nell'uovo XD
- Aemon Targaryen
Anche a me è piaciuto tantissimo l'incipit con il Re Granchio, tanto che pensavo fosse lui il protagonista!
Invece il racconto vira verso una declinazione del tema del doppio, svolta in modo intelligente e non banale (io non ci ero arrivato, se non verso la fine) Il Lupo sembrava davvero avere vita propria, anzi, più del protagonista.
Interessanti anche i cenni storici che si mescolano ai ricordi della sua vita.
Detto questo... sono estremamente indeciso tra il fallito naufragato, la maga Circe e il viaggiatore indiano...
Voto hacktuhana e misterpirelli
Sto veramente facendo fatica a selezionare i due voti da scegliere!
Son tutti scritti che hanno qualcosa di particolare in più rispetto agli altri.
Si distinguono tra loro per diversi motivi in pratica.
Debbo andare per affinità e trasporto emotivo maggiore.
Tra l'altro ho "rivalutato" e valutato ancora diversamente molti lavori, e ad esempio ho trovato cadenza poetica nella prima parte del racconto di TyrionSonOfTywin, o che il vero Jean dell'isola di Aemon, alla fine sia il Lupo rimasto lì, che osserva solo un suo desiderio onirico...
Tanto per fare due esempi.
E quindi...
Voto:
Seija. Perché ha vinto l'esaltazione provata alla prima lettura, rimasta intatta fino alla fine.
Aeron Plain. Perché quel diavolo di Leviatano ormai me lo immagino nella sua conquista e rimodellamento del mondo intero.
Posti d'onore per misterpirelli, Danya e Aemon.
Se il livello continua a salire così... uscirò pazzo nello scegliere.
Per fortuna sono già matto di base per altezza diviso due.
Vabbeh...
Ps.
Grazie a Clitennestra ed Aeron per i voti
Ad Aeron ed Aegon per i commenti.
Vorrei replicare all'ossevazione di Aegon, ma non so che dire XD
È un punto di vista interessante.
Credo che gli avvenimenti li abbia voluti far scorrere in routine e basta, lasciando spazio ad immaginazioni su possibili scenari, in occasione della nuotata(ad esempio) sempre più in là...
Seppure poi non ci sia uno squalo che arrivi all'improvviso XD(esageriamo) o qualche tentativo di lasciarsi andare nella distesa d'acqua...
Ad andare via è stato qualcos'altro, e probabilmente mi interessava soprattutto questo, mostrare.
Beric scusa ma tu come li riporti i pensieri di un personaggio?
Tra quel tipo di virgolette, che io sappia(e questa è tecnica).
Ah non si capisce che siano pensieri?
Può essere.
XD
Premetto che a me il tema dell’isola piace assai poco perché mi fa subito pensare a racconti avventurieri, di pirati, magici, mistici e non sono il mio genere. Mi piace più una chiave improntata sulla solitudine e quindi dei racconti è molto più facile che mi siano piaciuti rispetto ad altri.
In molti avete sfiorato la sfera del magico e dell’avventura, alcuni rientrano comunque tra i miei preferiti mentre di altri ho apprezzato tantissimo lo stile ma proprio “non gliela fo”.
PS: Premetto che non ho riletto le minchiate che ho scritto XD
@Lady Dragon Snow: Innanzitutto volevo dirti che ti ho sentita “molto” in questo racconto, si nota da subito che ci hai messo molto del tuo ed è una cosa che apprezzo! Mi è piaciuta anche l’idea del racconto dentro il racconto, scelta azzardata avendo pochi caratteri a disposizione.
Complimenti anche per il titolo, molto suggestivo e crea subito un ambiente magico! Ho trovato solo il finale un po’ troppo sbrigativo, secondo me potevi allungarti leggermente di più per ricreare l’atmosfera. Perché il finale in sé è bello ed originale però non mi ha convinto al 100%, essendo che il personaggio di Malcolm sembra quasi esser stato trattato di sfuggita.
@TyrionSonOfTywin: Inizio con il dire che questo racconto mi è piaciuto maggiormente rispetto al precedente che hai scritto. Il tema è bello pesantuccio però il tono che hai utilizzato è comunque in equilibrio. Solo che lo trovo un po’ banale nel susseguirsi degli eventi. In sé il tema è difficile, sia chiaro, e tu sei comunque riuscita a renderlo in maniera delicata e comunicativa però manca quel qualcosa in più che me lo faccia distinguere. Mi piacerebbe leggere di qualcosa di più leggero perchè per me il problema di questi temi è che è davvero troppo, troppo facile cadere nell’ovvio (non c’è nulla di male, eh, però essendo che scrivi davvero bene per me è un po’ sprecato).
Ma questo è un mio gusto personale, non sono un’amante del genere esattamente per questi motivi XD
@DaenerysArya: Mi è innanzitutto piaciuto di più rispetto al precedente. Scritto benissimo ma come per Tyrion anche qui per me il tema è troppo “pesante” e per questo non colgo l’originalità. Ci sta eh, perché comunque è scritto in modo delicato ed equilibrato, tuttavia come per lei mi piacerebbe leggere altro per cogliere quel qualcosa in più che invece con questi temi è davvero difficile cogliere (ma non per una scarsa capacità di chi scrive, proprio per via del tema scelto, sia chiaro!)
Però comunque resta un bellissimo racconto, trovo solo che qualche informazione sia superflua trattandosi di pochi caratteri (tipo la frase sul bagno che sta in camera sua XD) o che vi siano troppe ripetizioni che appesantiscono un po’ la lettura.
Comunque è uno degli utilizzi del tema “Isola” che maggiormente ho apprezzato.
@Aeron Plain: Eccolo, di nuovo uno stile che urla “sbaragliamoli tutti” Particolare, bello, profondo. Ogni frase urla un “so scrivere”, non c’è dubbio alcuno. È impressionante perché ho letto pochissimi tuoi racconti e già sono rimasta affascinata così tanto dal modo in cui scrivi, è letteralmente ipnotico.
Poi qui hai utilizzato un tono colloquiale che rende benissimo l’atmosfera, sicuramente il punto forte del racconto!
Però, come avrai capito dalla mia premessa, il tema fa fatica a piacermi XD È un racconto scritto benissimo ma che non riesce a catturarmi e, come successo con altri racconti di questo turno, non tocca le “mie corde”.
@Maya: tu hai un modo di scrivere che mi piace moltissimo. È uno dei pochi racconti in cui apprezzo maggiormente l’utilizzo che è stato fatto dell’isola. Lascia il lettore libero di interrogarsi e il finale è reso bene anche se leggermente telefonato. Scorrevole e affascinante, ma pecca un po’ di originalità.
@Hack: inizio con il dire che tutti quegli spazi mi urtano un casino XD La prossima volta attacca il testo
Per il contenuto invece mi è piaciuto molto. L’ho trovato interessante perché sei riuscito a rendere bene il viaggio mentale del protagonista senza effettivamente far accadere nulla. Non mi ha stancato, non mi ha fatto restare in attesa di un qualcosa e non mi ha deluso. Ho seguito insieme al protagonista il “corso dei suoi pensieri” lasciandomi davvero trascinare. Non è roba da poco ed è sicuramente l’obbiettivo del racconto che, quindi, nel mio caso è riuscito brillantemente!
L’unica cosa che secondo me stona son tutte quelle parole tra le virgolette ed effettivamente volevo chiederti se ci fosse un motivo particolare. È ovvio che volessi metterle in evidenza però trovo che siano “troppe” e mi hanno rallentato la lettura, piuttosto che farmici soffermare.
@Aegon il Mediocre: Stile semplice e lineare. L’idea e l’utilizzo dell’isola mi son piaciute. Ho apprezzato un punto di vista differente del tema che non fosse il solito isola magica/avventuriera/selvaggia/fonte di riflessione, ecce ecc. Quindi il tuo racconto si distingue dagli altri per quest’aspetto e anche per il finale cinico e ben scritto. Complimenti anche per la buona caratterizzazione del personaggio in così poche righe. In sé però non mi ha comunicato tantissimo. Mi ha lasciato poco dentro.
Ammetto di aver preferito nettamente il tuo stile nella precedente poesia con il quale avevi toccato vette altissime in confronto agli altri scritti
@Senza volto: Bello, davvero bello! Scritto benissimo, stile lineare e pulitissimo. Tra tutti i racconti è quello di cui ho apprezzato maggiormente lo stile. Molto suggestiva la descrizione dell’isola, davvero complimenti per come sei riuscito a ricreare l’ambiente. Carino e ben riuscito anche il salto temporale.
In sé l’argomento non mi attira ma questi son gusti personali, però per com’è stato scritto bene son curiosa di leggere altro di tuo!
@Aemon Targaryen: Bello toccante, finale per altro che mi ha coinvolto molto come l’inizio che invece disorienta in modo piacevole il lettore. Hai un modo di scrivere che cattura, già lo notai con la poesia.
Non mi ha fatto impazzire molto la lista delle cose a cui il protagonista pensa, anche se sa molto di “flusso di coscienza”. Trovo che abbia rallentato un po’ lo scritto, però comunque per il resto lo trovo ben equilibrato ed è solo una mia preferenza personale.
Uno dei racconti che ho apprezzato maggiormente comunque.
@Misterpirelli: Hai reso alla perfezione l’animo del protagonista, complimenti perché in così poche righe non era facile e solo tu, hack ed Aegon il Mediocre mi avete convinto sotto quest’aspetto. Bello l’utilizzo che ne hai fatto dell’isola, perché rende perfettamente con la psicologia del personaggio. Insomma, davvero un racconto ben reso, profondo e toccante, e secondo me anche molto sentito. La frase finale è perfetta.
PS: MENO MALE CHE NON SI RASA LA BARBA.
MAI, MAI, MAI RASARSI.
+10 SOLO PER QUESTO.
@Seija: mi scuso con gli altri ma il tuo scritto ha decisamente una marcia in più. Stile perfetto per il tema affrontato, riesci in modo impressionante e rendere con le parole l’atmosfera. Ogni parola “crea”, rende un qualcosa, questo è il più grande pregio.
Passionale, carnale, non facile da rendere ed è per questo è ancora di più da premiare. L’ho riletto più volte perché affascinata dalla musicalità che trasmette, pur essendo un racconto in prosa.
Stavolta ho meno dubbi, voto Seija e misterpirelli.
Piccola riflessione: sebbene molti scritti non mi abbiano fatto impazzire per via del tema scelto, ho comunque trovato il livello più alto rispetto al turno precedente (tranne nel caso di uno XDXD)... continuate così!
“Non mi sono piaciute per niente quelle accuse, no, no e no“ grugniva la scrofa, ancheggiando per il vialetto. La coniglietta e l’asina le consigliarono più giudizio, perché quanto successo all’ape regina non era piacevole. “Dai, suvvia, non esagerare… secondo me i rospetti son stati fuori luogo“ si impuntò in particolar modo la coniglietta, ma la scrofa, beh, ormai l’avrete capito anche voi, non gliene poteva fregare di meno. “Le è stato rubato un alveare, ma di cosa stiamo parlando!“
Beric scusa ma tu come li riporti i pensieri di un personaggio?
Tra quel tipo di virgolette, che io sappia(e questa è tecnica).
Ah non si capisce che siano pensieri?
Può essere.
XD
Alcuni casi è evidente che sono pensieri, e non mi riferivo certo a quelli. Altri casi sembrano - ma evidentemente è una mia errata intepretazione - delle spiegazioni, degli eufemismi, insomma, decisamente non dei pensieri.