Quelle sono parole di un tizio. Il governo russo sta sistematicamente e fisicamente facendo piazza pulita nella crimea che ha invaso e annesso con un referendum farlocco. I rapporti umanitari e sui diritti civili circa le violazioni sistematiche e le costrizioni fatte ad ucraini e tatari in crimea non si contano.
Giusto qualche link, ma se ne trovano quante se ne vogliono, e tranquillamente da parte degli osservatori internazionali, al contrario della solita propaganda russa che cerca in ogni modo possibile e immaginabile di mascherare e/o giustificare l'invasione russa:
http://khpg.org/index.php?id=1426251053
http://http://www.rferl.org/content/eu-russia-military-buildup-crimea-annexation/26903607.html
https://en.informnapalm.org/crimea-forced-disappearances-part-2/
http://edition.cnn.com/2015/03/20/opinions/crimea-anniversary/index.html?eref=edition
PS giusto per mostrare l'inconsistenza delle tesi che cercano ancora di giustificare l'invasione russa, ora inventando scuse circa improbabili difese dei poveri russi vessati in giro per il mondo, le dichiarazioni di Putin circa il fatto che in crimea non vi erano tensioni etniche:
http://www.rferl.org/media/video/putin-crimea-ukraine/26942862.html
Le tensioni etniche le ha create Putin invadendo l'ucraina.
Un tizio? E' stato appena nominato consigliere capo delle forze armate e forse potrebbe diventare pure ministro ed inoltre i suoi battaglioni ufficialmente verranno inglobati nell'esercito ucraino.
Cmq volevo porre una domanda semplice e forse banale ma logica: le forze armate della seconda potenza militare mondiale con armamenti tecnologicamente talvolta anche migliori e più letali della prima potenza (è notizia ad esempio di questi giorni dei primi prototipi del nuovo carro armato T14 che a detta pure della Nato per imperforabilità e tecnologia sarà il migliore al mondo) invade l'Ucraina e come tutti gli esperti militari sanno e hanno detto con un sproporzione di oltre 10 a 1 e contro un avversario debole e con mezzi obsoleti (vedi la disfatta degli ucraini a Debaltsevo ad opera della milizia cosacca del Donbass) in 7 giorni dico 7 giorni potrebbe occupare tutto il paese. Allora come caspita è che in oltre un anno questa supposta invasione non sia ancora terminata? Forse perché non c'è mai stata? Semplice ragionamento logico o no?
Gil Galad - Stella di radianza
Gil, partiamo che l'invasione militare c'è? Che lo dicono tutti: Putin, Renzi, l'OSCE, i satelliti, la presenza di mezzi russi, i soldati russi catturati ed uccisi etc. etc.
Poi il tizio X può pensare dire quello che vuole, son affari suoi. Non è perché Salvini fa sparate sui campi ROM ci dobbiamo aspettare di essere invasi da una qualche nazione che decide di difendere i rom, e magari per difendere i rom decide di annettersi la sicilia, magari perché nel passato l'avevano conquistata ai romani.
Così, la russia deve evitare di invadere i vicini e mettersi a conquistare terreno.
Che non ha ancora vinto... vediamo quanto valgono i ragionamenti logici. L'america ha forze armate infinitamente superiori a quelle talebane, eppure non si può dire abbia vinto. Visto come ci possiamo giocare a tombola questo tipo di logica?
E aggiungiamo, ad oggi, questa guerra ibrida ha già visto l'economia russa prossima al collasso. Potrebbe fare di più, ma le sanzioni le stanno già dando una botta significativa. E la conquista potrebbe non essere l'obiettivo, che potrebbe tranquillamente limitarsi ad una continua destabilizzazione, che è quanto inizialmente diceva Putin.
Per cui, di argomenti che capovolgono la tua logica ne trovi quante ne vuoi.
Se parli di destabilizzazione ti posso anche dare ragione ma sono 15 anni che l'Ucraina viene destabilizzata da ovest e da est da dopo la fine del governo Kucma.
Un pezzo sulla Crimea un anno dopo:
Sono trascorsi esattamente dodici mesi dall’adesione della penisola alla Federazione Russa. In questo periodo, secondo gli analisti, molte cose sono cambiate, e la Russia ha investito cifre ingenti per lo sviluppo della regione
Fino a marzo 2014 l’Ucraina spendeva circa 120 milioni di dollari all’anno per il programma di sviluppo della penisola di Crimea. “Un costo molto elevato per noi”, aveva commentato Nikolaj Azarov, primo ministro del governo ucraino durante la presidenza di Viktor Janukovich.
Con l’adesione della penisola alla Russia, nel marzo scorso, divenne evidente che lo sviluppo di questa regione avrebbe seguito un percorso più chiaro. Alcuni funzionari e analisti parlano di importi che variano da 100.000 a 130.000 milioni di rubli (3.000-4.000 milioni di dollari, secondo il tipo di cambio presente tra aprile e giugno del 2014).
Secondo il Ministero delle Finanze, il bilancio federale ha destinato alla Crimea un totale di 124.700 milioni di rubli (2.000 milioni di dollari, secondo il cambio di marzo), di cui 1.400 milioni di dollari vennero destinati agli stipendi pubblici, a prestazioni sociali, al mantenimento delle istituzioni e a coprire il deficit del bilancio del Fondo Pensione della regione. Altri 600 milioni vennero spesi per i trasferimenti dell’elettricità, del riscaldamento e dell’acqua, nonché per progetti di costruzione, istruzione, locazione, per creare posti di lavoro e altre cose.
Vi è inoltre una “parte chiusa” del bilancio che finanzia progetti nella base marittima militare e altri ordini del Ministero della Difesa, anche se i costi di questa parte sono stati “considerevolmente inferiori” rispetto alla parte “pubblica” del bilancio, commenta un funzionario federale.
La cooperazione con le regioni
Una parte dei finanziamenti è arrivata direttamente dalle regioni russe. L’11 agosto scorso il governo approvò un sistema di sostegno per i comuni della Crimea da parte di 21 regioni russe: ognuna avrebbe dovuto contribuire in qualche modo a dare assistenza alla penisola.
Come risultato, la Crimea ha ricevuto oltre 70 milioni di dollari. Il 42% del denaro è stato destinato alla sanità e allo sport, il 23% alle abitazioni e alle infrastrutture. Oltre agli aiuti economici, le regioni hanno inviato alla penisola alimenti, medicine e tecnologia, comprese le bandiere russe, ritratti del Presidente e uno scudo del paese. Le consegne iniziarono nei primi mesi subito dopo l’adesione. Secondo quanto riferito alla BBC dal primo ministro della Crimea, Sergei Aksionov, buona parte dei carichi sarebbe stata saccheggiata. Il Tatarstan ha inviato al quartiere crimeano di Bakhchisaray circa 3,6 milioni di dollari, “anche se il volume di aiuti raccomandato oscillava tra i 75 e i 90 milioni di rubli”, commenta a Rbc Tatarstan il viceministro per gli Affari della Crimea, Andrei Tsemakhovich, secondo il quale il denaro è stato destinato alla somministrazione di acqua potabile, alla produzione agricola e alla ristrutturazione di ospedali. Una parte di questo fondo proviene da una grande azienda del Tatarstan.
La regione di Tymen è stata invece incaricata di inviare aiuti al distretto crimeano di Chernomorski per riparare scuole e un asilo nido e per costruire impianti sportivi, così come fa notare un portavoce del governatore, Vladimir Jakushev. La ristrutturazione delle scuole è stata cofinanziata attraverso un fondo speciale dove gli abitanti di Tymen hanno versato denaro e dove gli imprenditori hanno fatto confluire parte dei propri profitti. Alla fine, ci sono state più donazioni di quante erano state previste dal governo, poiché alcune regioni hanno dato un contributo volontario alla Crimea. La Buriatia, per esempio, ha inviato alla Crimea oltre 2,5 milioni di rubli (poco meno di un milione di dollari).
Le tasse restano in Crimea
Nel 2014 c’è stato un periodo di transizione durante il quale non tutte le leggi russe venivano applicate nella penisola.
Secondo il Servizio Federale dei Tributi, la riscossione delle imposte nel bilancio congiunto di Crimea e Sebastopoli nel 2014 è stato pari a 34.600 milioni di rubli (556 milioni di dollari secondo il cambio attuale).
Inoltre la riscossione dell’IVA, che secondo la legge deve finire nel bilancio federale, resta invece nelle casse della Crimea. Per un importo, secondo Natalia Zubarevich, professoressa dell’Università Statale di Mosca ed esperta dei problemi della regione, pari a 112 milioni di dollari.
http://it.rbth.com/economia/2015/03/18/crimea_un_anno_dopo_35059.html
Gil Galad - Stella di radianza
Aggiungerei che in Crimea nessuno si sente invaso, infatti non vi è stata nessuna invasione. I Russi sono da sempre presenti in Crimea con il loro esercito e con le loro basi navali e posso garantire (perchè verificato personalmente) che la stragrande maggioranza della popolazione è ben felice di essersi staccata da uno stato come l'ucraina.
Per quanto riguarda i Tatari essi godono di tutti i diritti, hanno le loro moschee, la loro lingua e le loro tradizioni.
Tanto è vero che in un recente sondaggio ( ad 1 anno dall'indipendenza ) il 49% dei Tatari di Crimea è soddisfatto dell'annessione alla Russia. Percentuale che sale al 90% sul totale degli intervistati.
Parlare di invasione mi sembra quindi fuori luogo, semmai si può parlare di liberazione da uno stato guidato da una giunta nazista che stà cercando,anche a costo di una guerra civile, di imporre una svolta occidentale voluta solo dall'america.
Finalmente qualcuno che la pensa come me, mi sentivo un po' solo su questo topic. Fare l'uno contro tutti ha il suo fascino, ma alla lunga diviene stancante. Contento che qualcun'altro mi dia manforte, lo scontro di posizioni è forte purchè venga mantenuto nel rispetto.
Gil Galad - Stella di radianza
Dispostissimo a dialogare con tutti, purchè tutti accettino il dialogo nel pieno rispetto delle opinioni di tutti.
Gil Galad , avevo notato il tuo coraggio, la tua convinzione e la tua perseveranza adesso siamo in 2. l'unione fà la forza
Coraggio si ma anche a caro prezzo, sono mesi che peno per le mie opinioni e previsioni alcune confermate (Yarosh a pieno titolo nel nuovo sistema, meno male che non contava un piffero....) contro un sentimento prevalente su questo forum opposto o di sottovalutazione del pericolo neonazista in Ucraina e in molte altre parti d'Europa. Abbiamo ora due paesi in europa Ungheria e Ucraina con esponenti di tale fatta direttamente o indirettamente nel Governo o in altri gangli rilevanti. Dobbiamo girare le spalle e non pensarci? Tanto non accadrà nulla.... la Storia non insegna purtroppo. Il mio nonno partigiano si starà rivoltando nella tomba ahimé.
Gil Galad - Stella di radianza
E allora grande stima e rispetto per chi ( come i patrioti del Donbass) ha il coraggio di dire no ed imbracciare il fucile per difendere quello che i loro nonni e i loro padri hanno conquistato a costo della vita.
Aggiungerei che in Crimea nessuno si sente invaso, infatti non vi è stata nessuna invasione. I Russi sono da sempre presenti in Crimea con il loro esercito e con le loro basi navali e posso garantire (perchè verificato personalmente) che la stragrande maggioranza della popolazione è ben felice di essersi staccata da uno stato come l'ucraina.
Per quanto riguarda i Tatari essi godono di tutti i diritti, hanno le loro moschee, la loro lingua e le loro tradizioni.
Tanto è vero che in un recente sondaggio ( ad 1 anno dall'indipendenza ) il 49% dei Tatari di Crimea è soddisfatto dell'annessione alla Russia. Percentuale che sale al 90% sul totale degli intervistati.
Parlare di invasione mi sembra quindi fuori luogo, semmai si può parlare di liberazione da uno stato guidato da una giunta nazista che stà cercando,anche a costo di una guerra civile, di imporre una svolta occidentale voluta solo dall'america.
Dunque, i punti:
- i tatari e gli ucraini sono soggetti a pesanti violazioni dei diritti umani come testimoniato dalle diverse fonti che ho riportato finora. Ma se ne portano portare altre a volontà.
- parlare di invasione è solo la metà visto che oltre all'invasione c'è stata anche un'annessione dietro un referendum farlocco e l'invasione è stata premeditata a tavolino. Quindi si parla dell'aggressione di uno stato ad un altro.
- "Giunta nazista"? capisci che si tratta di un'offesa ingiustificata e immotivata ad un intero popolo?
Aggiungerei che in Crimea nessuno si sente invaso, infatti non vi è stata nessuna invasione. I Russi sono da sempre presenti in Crimea con il loro esercito e con le loro basi navali e posso garantire (perchè verificato personalmente) che la stragrande maggioranza della popolazione è ben felice di essersi staccata da uno stato come l'ucraina.
Per quanto riguarda i Tatari essi godono di tutti i diritti, hanno le loro moschee, la loro lingua e le loro tradizioni.
Tanto è vero che in un recente sondaggio ( ad 1 anno dall'indipendenza ) il 49% dei Tatari di Crimea è soddisfatto dell'annessione alla Russia. Percentuale che sale al 90% sul totale degli intervistati.
Parlare di invasione mi sembra quindi fuori luogo, semmai si può parlare di liberazione da uno stato guidato da una giunta nazista che stà cercando,anche a costo di una guerra civile, di imporre una svolta occidentale voluta solo dall'america.
MODERATORE MODE ON
Potresti gentilmente fornire le prove che l'attuale governo ucraino è guidato (non influenzato e nemmeno con una commistione di membri equivoci, ma interamente guidato) da forze naziste (o meglio, neonaziste), prima di sparare a zero?
Ricordo infatti che Yarosh al momento non riveste alcun ruolo pubblico, a parte quello di consigliere DEL capo delle forze armate (e non consigliere capo delle forze armate come GIL ha erroneamente sottolineato), quindi la tua, senza prove, è al momento un'offesa al governo ucraino.
MODERATORE MODE OFF
Chiedo scusa, non era mia intenzione offendere, ma aldilà della composizione del governo,
Questo governo non spicca certo per la sua democrazia.
Tollerare cartelloni come questi:
oppure come questi:
ww.rischiocalcolato.it/2015/04/altri-cartelli-idioti-sono-diffusi-in-ucraina-stavolta-sono-da-manicomio.html
Oppure ridurre al silenzio le opposizioni con deputati simili
oppure gettare nei cassonetti della spazzatura avversari politici:
Oppure coprire autori di stragi come queste ( dopo 1 anno nessun colpevole)
Per non parlare dei bombardamenti (anche con aviazione) su civili, chiese, scuole,ospedali che hanno causato migliaia di vittime tra la popolazione nel Dombass.
Se questa è la democrazia europea allora è meglio che mi trasferisco.
Voglio lasciare questo topic con un ultimo documento secondo me di rilievo:
VALENTINA LISITSA
Vi proponiamo l’appello pubblicato su Facebook dalla pianista canadese di origine russo – ucraina Valentina Lisitsa e invitiamo i lettori di Russia.it ad aiutare la coraggiosa pianista
Cari sostenitori, cari Amici!
Devo farvi una confessione ed ho un enorme favore da chiedere a tutti voi. Ho davvero, davvero bisogno del vostro aiuto. Ma prima di tutto: la mia confessione. Nell’anno trascorso ho condotto una doppia vita. Da una parte c’ero io, una pianista “famosa” che rimbalzava di concerto in concerto, in tutto il mondo; in questa veste ero impegnata a imparare i nuovi pezzi, a incontrare i sostenitori, a registrare, a cinguettare tutta la mia felicità in interviste che sprizzavano ottimismo. Ma c’era un’altra me stessa: non una musicista, ma un essere umano qualunque, figlia, madre, moglie. E questo essere umano assisteva speranza allo spettacolo del paese in cui sono nata, in cui sono cresciuta, in cui mi sono innamorata per la prima volta, di come questo paese stava precipitando sempre più velocemente nell’abisso. Bambini morti sotto le bombe, vecchiette morte di fame, gente bruciata viva… La cosa peggiore che possa succedere ad ogni paese è una guerra fratricida, con le fazioni che si perseguitano vicendevolmente e le persone che vedono nei vicini di casa nemici da eliminare. Questo è quanto è toccato in sorte alla mia meravigliosa Ucraina. Il mio cuore sanguinava.
Avete visto tutti sulle televisioni di tutto il mondo una magnifica rivoluzione, il popolo ucraino che si sollevava in un moto di sdegno contro i suoi corrotti governanti, lottando per una vita migliore. Ero così fiera del mio popolo! Ma i governanti non se ne sono andati così facilmente. Sono riusciti astutamente ad incanalare la rabbia e a dirigerla contro altri, prevedibili, nemici e (quello che è peggio) a volgere il popolo contro sé stesso. Un anno dopo abbiamo gli stessi ricconi che hanno conservato il potere, povertà e miseria ovunque, gente uccisa a decine di migliaia, più di un milione di profughi.
E così, mi sono iscritta a Teitter (quanti sono a conoscenza del fatto che ho un profilo su Twitter?) con il nome di “NedoUkraïnka” una parola che significa grosso modo “Sub-Ucraina”, una frecciata al Primo Ministro Ucraino che ha chiamato i russofoni del Sud e dell’Est Ucraina “SUBUMANI”!
Si, non vi sto ingannando. In un documento ufficiale. Io sono subumana, mio marito, mia madre. Io padroneggio perfettamente la lingua ucraina, molto meglio del cosiddetto “presidente” Ucraino. Ma non la parlo nella mia famiglia, non canto ninne nanne a mio figlio in ucraino, quando dormo non ho mai sognato in ucraino, quando morirò la mia ultima parola NON sarà in Ucraino…
Scusatemi, mi sono fatta trascinare nel raccontarvi queste cose. Per tornare alla mia storia: mi sono registrata su Twitter per sentire l’altra versione della storia, quella che voi non vedrete mai sui media ufficiali, la disgrazia del mio popolo, le cose orribili e meravigliose che succedono in Ucraina. Ho tradotto notizie da siti in lingua ucraina, ho tradotto testimonianze delle atrocità… Sono diventata molto abile nello smascherare i falsi pubblicati di media occidentali per rappresentare una delle parti della guerra civile con una immagine più candida e idilliaca di un coniglio pasquale, ed un’altra come “subumani”, “danni collaterali” indegni di misericordia.
Solo per darvi un esempio: una delle mie imprese è consistita nel mettere alla graticola il settimanale di moda francese Elle che ha pubblicato una brillante storia di copertina su di una donna arruolata nell’esercito ucraino. Dopo alcune ricerche ho potuto dimostrare che al giornale con un post su Twitter che quella che avevano scelto come “ragazza copertina”, era in effetti una persona orribile, una neonazista conclamata, una razzista, antisemita che si vantava di avere ucciso civili per divertimento! Il giornale ha pubblicato un articolo di scuse. Ero molto orgogliosa! Ma con il tempo le mie attività hanno attratto le morbose attenzioni di gente piena di odio. Io ero un boccone particolarmente appetitoso visto che, essendo Ucraina, sono una “traditrice”. Credevo di sapere cosa fosse l’odio (le mie esibizioni hanno naturalmente “attratto” una buona quota di mail di odio). Ma mi sbagliavo. Minacce di morte, auguri di morte alla mia famiglia, appellativi di “pu***na pagata dal Cremilino”… la lista potrebbe continuare a lungo.
I miei persecutori non si sono fermati qui. Hanno provato, per usare le loro parole, di “darmi una lezione” cercando di zittirmi anche come musicista. Avevo in programma un concerto con l’ Orchestra Sinfonica di Toronto questa settimana. Lo scorso dicembre qualcuno nella dirigenza dell’orchestra, probabilmente sotto la pressione di una piccolo ma aggressivo gruppo che pretende di rappresentare la comunità ucraina, ha deciso che non mi doveva essere consentito di suonare. Non conosco nemmeno l’identità dei miei accusatori: questo è un particolare di cui sono state tenuto all’oscuro. Sono stata accusata di avere “incitato l’odio” su Twitter. Come “prova” (ironico, non trovate?) hanno presentato all’orchestra, fra tutti, i miei tweet che contenevano le caricature di Charlie Hebdo rappresentanti le menzogne dei media! Sappiamo tutti cosa hanno fatto ai giornalisti di Charlie Hebdo quelli che non tollerano la libertà di parola.
Oggi una orchestra che ha sede in uno dei paesi più liberi e democratici si sta inchinando davanti a figuri della stessa risma, aiutandoli ad assassinarmi – per ora non fisicamente, ma come MUSICISTA di sicuro. Ebbene si: la Sinfonica di Toronto ha deciso di pagarmi per non suonare, perché ho esercitato il diritto alla libertà di parola. Si, mi pagheranno l’ingaggio ma annunceranno che io non sono in condizioni di suonare e che hanno già trovato un sostituto. E mi hanno anche diffidato dal profferire parola sulle circostanze della cancellazione.
Davvero. Credevo che roba così potesse succedere solo a Fazil Say in Turchia.
Ora, la mia richiesta. Prima di decidere di aiutarmi, se volete, per favore prendetevi un po’ di tempo e leggete i miei tweet. Magari potreste ritenerli in qualche modo offensivi. La satira e le iperboli sono i migliori strumenti letterari di combattere le menzogne. Tenetelo in mente quando leggete.
Ecco quello che vi chiedo di fare per me, in difesa della libertà anche se non siete d’accordo con la mia opinione politica. Vi chiedo di alzare la voce e dire alla Sinfonica di Toronto che la musica non può essere zittita. Chiedetegli di farmi suonare. Se vorrete scrivere qualcosa, tanto meglio! Oppure, semplicemente, condividete una immagine che ho preparato (chiedo scusa, l’ho fatto con il telefono, nulla di speciale…).
Chiedete ai vostri amici di fare lo stesso.
Se lo faranno una volta, in seguito lo rifaranno ogni volta che gli artisti saranno intimiditi da una censura intenzionale. Il nostro futuro sarà squallido se permetteremo che succedano cose come questa.
Per favore statemi vicino.
Questo il link della pagina Facebook dell’Orchestra Sinfonica di Toronto
Gil Galad - Stella di radianza
Ormai non importa nemmeno più l'abilità ed il talento, conta solamente quanto una persona è schiava dell'impero.
Cosa c'entrano queste schifose prese di posizione con la tanto decantata democrazia occidentale???
Questa famosa democrazia in base alla quale si ammazzano dittatori e si iniziano guerre.
Del resto il Canada è la maggiore filiale degli USA dove dopo la seconda guerra mondiale si sono rifugiati i nazisti ucraini.
Del resto pochi giorni fà a Goran Bregovic è stato proibito di tenere concerti in ucraina solo perchè si era già esibito in Crimea.
Qualche giorno fa avevo presentato la vicenda di quel soldato russo che avrebbe ucciso 15 soldati ucraini prigionieri (e interrogato sul fatto avrebbe fatto qualcosa del tipo "embè?"). Ora anche Amnesty international chiede di investigare sui crimini di guerra commessi nell'est ucraina. In questo caso:
"The new evidence of these summary killings confirms what we have suspected for a long time. The question now is: what are the separatist leaders going to do about it?", Denis Krivosheev.
E sul fronte? Ovviamente niente di buono, tra l'altro varie scoperte di mezzi corazzati della fazione russa presso il confine
Del resto, l'OSCE in più occasioni ha denunciato di ricevere fuoco da parte della suddetta fazione invece che i permessi di ispezionare le zone, oltre alle esercitazioni con carri armati e altri mezzi corazzati russi.