A me non sono piaciuti sia Il codice Da Vinci che Angeli e demoni; unico pregio di entrambi è una scorrevolezza dovuta unicamente alla capacità di creare quella suspence che invoglia a procedere nella lettura.
Per il resto trovo che entrambi i libri siano americanate di basso livello, del tutto prive di quella caratterizzazione psicologica dei personaggi che mi fa appassionare ad un romanzo.
Sempre in tema di presunte manipolazioni ecclesiastiche della verità storica ho trovato molto più interessante un romanzo assai meno noto di quelli sopra citati, Il tredicesimo apostolo di Michel Benoit; purtroppo chi lo ha tradotto dal francese non ha badato molto alla sintassi italiana ma la storia è interessante e la nota storica inserita in appendice sembra (almeno ai miei occhi di profana) opera di una persona molto più competente di Dan Brown.