Secondo voi, c'è qualcosa, un personaggio, un avvenimento, una situazione o qualsiasi altra cosa che sta "rovinando" la saga in generale?
Rovinando è esagerato, ma un qualcosa che non vi piace, che sarebbe stato meglio non fosse mai inserita o limitata oppure pensate che vada bene così perchè il tutto si sposa alla perfezione?
Può riguardare anche cose extra, come i fanboy o la serie TV ad esempio, vedete voi.

Personalmente faccio fatica a sopportare gli zombie, non di quelli risvegliati dagli Estranei, ma i vari Robert Strong, Lady Stoneheart o Beric Dondarrion. Li trovo abbastanza inutili sia ai fini della trama, sia ai fini di un senso logico che dovrebbe esserci (magari verrò smentito in futuro, ma per ora l'impressione è questa).
L'altra cosa, collegata in parte, è appunto Qyburn a.k.a Dottor Frankenstein, che ha un ruolo non fondamentale, ma comunque rilevante, eppure mi sembra una figura abbastanza ridicola.

Una cosa invece che, non vorrei sparisse, ma venisse limitata, sarebbe il numero delle profezie o presunte tali e questa sorta di predestinazione di alcuni personaggi.

A voi.

Condivido praticamente tutto quello che hai detto.

Storie con predestinati e eletti ne son piene persino le fantasie di gioco dei bimbi.

Robert Strong è davvero un pessimo golem o simlare... Qyburn all'inizio invece pensavo fosse "la scienza" contrapposta al credo, purtroppo si sta rivelando davvero lo scienziato pazzo...

Poi odio i profetici. Quaithe, Meggy, e via dicendo.

Non mi è piaciuta per niente la storia di Quentyn. A dire il vero nemmeno Aegon redivivo mi piace, anche fosse un Blackfyre... cambierebbe poco. La solita vendetta di chi non è estinto.

Ci manca che ricompaia il fratello scomparso di Tywin... e siamo a posto.

Direi comunque che tutto il decadimento della saga è causata da ADWD.

Un libro che nemmeno le vicende di Jon Snow o l'introspezione di Theon mi fanno amare come i precedenti, si compreso AFFC.

Quello della resurrezione di personaggi che dovrebbero essere morti è un espediente che, ahimé, non digerisco: odio sia quei personaggi che sembrano sul punto di morire ma ricompaiono nel libro successivo vivi e vegeti (Brienne, Davos) sia quelli che resuscitano sul serio (Lady Stoneheart, Gregor Clegane). Temo che Martin abbia preso il detto "Ciò che è morto non muoia mai" un po' troppo sul serio

Però voglio spezzare una lancia in favore di Beric: è un bel personaggio, non è un semplice pluri-resuscitato ma un uomo che a ogni resurrezione perde un frammento di sé, che diventa sempre più vuoto. Se nella saga l'unico resuscitato fosse stato solo lui, non me ne sarei lamentato.

Ci manca che ricompaia il fratello scomparso di Tywin... e siamo a posto.

 

Direi comunque che tutto il decadimento della saga è causata da ADWD.

 

Un libro che nemmeno le vicende di Jon Snow o l'introspezione di Theon mi fanno amare come i precedenti, si compreso AFFC.

Perché a te piacciono i Greyjoy xD

Io sono convinta che il fratello di Tywin ricompaia.

Comunque concordo sugli zombie. Finché era solo Beric mi andava bene, mostrava il potere del Dio Rosso senza esagerare proprio tanto.

Lady Stoneheart proprio mi ha fatto crollare i primi libri. Ma vebbe, é lo zione che decide.

Il dottor Frankestein non lo sopporto, giá quando si é cominciato a vedere che piaceva a Cercei, ho iniziato a preoccuparmi.

Quentyn é inutile per ora..ma penso serva per introdurre i Martell pro/contro i targ, ma sul serio potevano almeno accorciargli la storia.

Pur non percependo un reale decadimento della saga, ci sono state delle scelte narrative che non mi sono piaciute affatto e avrei preferito non vedere.

La prima di tutte è indubbiamente Lady Stoneheart: a mio modesto parere infatti, contrariamente alle resurrezioni di Beric che comunque hanno un perché nell'introdurci ai poteri dei sacerdoti di R'hllor (che torneranno utili dopo le Idi di Marsh, if you know what I mean) , quella di Cat, colpo di scena ad effetto a parte, smorza in parte la tragicità del Red Wedding e riporta nel giro un personaggio che a mio avviso aveva completato il suo arco narrativo. Ok la vendetta verso i Frey ma nutro profonda fiducia in Manderly e negli altri lord del Nord fedeli agli Stark per quello. Sarà un'opinione impopolare la mia ma spero vivamente che Jaime o Brienne o ancora meglio Black Fish pongano fine una volta per tutte alla sua inutile esistenza sofferenza

Odiando sia Gregor che Qyburn anche a me la storiella Robert Strong ha fatto storcere il naso, ma ammetto di accettarla in parte perché ripongo speranze nel Cleganebowl (lo so che è improbabile ma una donna può sognare)

La seconda, che effettivamente non si è avverata quindi posso ancora ben sperare, è la predestinazione, in particolare quella di Jon Snow. Opinione altamente impopolare anche questa, spero infatti che Jon non sia effettivamente Azor Ahai, anzi che Azor Ahai non sia proprio nessuno. Per me Jon - che sono sicura verrà riportato in vita da Melisandre - potrebbe tranquillamente essere uno degli eroi nell'eventuale scontro contro gli Estranei ( a meno che non diventi il Night King lui stesso :P) pur non diventando per forza di cose il messia della Barriera, il salvatore del mondo ecc ecc: sarebbe una cosa che onestamente non riuscirei a tollerare granché. Già sono rassegnata al fatto che verrà svelato essere figlio legittimo di Mary Sue Stark e Gary Stu Targaryen, mi vorrei risparmiare super Jon con la sua spada fiammeggiante e il sacrificio di Daenerys= Nissa Nissa

Nemmeno a me è piaciuta la ricomparsa di Cat in veste di LS; come detto sopra, attenua un po' l'effetto Nozze Rosse. Aspetto comunque per vedere come verrà sfruttata in futuro. Beric mi è piaciuto molto invece: è risorto parecchie volte, ma non lo si può definire uno zombie, e si riesce a comprendere e ad empatizzare con la sua sofferenza.

Robert Strong penso che ce lo saremmo potuti risparmiare! L'unica cosa che potrebbe farmi cambiare idea sarebbe un incontro/scontro con il fratello.

Parlando di ADWD, appena letto di Aegon redivivo mi sono incazza*a, mi rifiutavo di vedere un altro finto morto! Ora che lo reputo un BF la sua storia mi intriga parecchio, insieme a Varys ed Illyrio.

In definitiva, l'unico fatto che mi ha veramente dato un po' fastidio è stato il forte utilizzo dei cliffhanger riguardante la presunta morte di certi personaggi (Davos, Aya, Tyrion,..). Il trucchetto è bello e funziona, ma è stato sfruttato forte un po' troppo.

A me le profezie piacciono molto invece! Sono suggestive e di non facile interpretazione. Non è subito scontato a chi/cosa si riferiscano, e potrebbero esserci significati doppi. Il fatto che il finale della storia punterà ad avere alcune teste di diamante come protagonisti è normale, e se ben raccontato non risulta banale. Con migliaia di anni di storie alle spalle Martin mica può saltare fuori con roba completamente nuova...che cambia e rende unica la sua è il modo (meraviglioso, per me) in cui lui la racconta.

Sarà un'opinione impopolare la mia ma spero vivamente che Jaime o Brienne o ancora meglio Black Fish pongano fine una volta per tutte alla sua inutile esistenza sofferenza

A giudicare da cosa leggo in giro, tanto impopolare non sarebbe: in molti non la sopportano e sperano che qualcuno la uccida di nuovo e definitivamente

Certo, se venisse uccisa così, sarebbe davvero un personaggio inutile, mentre invece se avesse un altro ruolo nella storia Martin dimostrerebbe che la sua resurrezione aveva un senso.

Non ho tempo, al momento, di leggermi tutta la discussione, per cui mi scuso se per caso dovessi dire cose già dette. Intanto, i tempi di attesa biblici non sono certo una grande aspettativa per un lettore. Per quanto riguarda i fattori interni alla saga, direi che sono principalmente due: i personaggi morti che tornano in vita o che in realtà non sono mai morti ( Catelyn, Aegon e compagnia cantante) e il nodo di Meeren. Sta diventando una noia allucinante quella parte. Per quanto, anche la storyline di Bran sta prendendo una piega he non mi piace affatto. In generale, direi che tutte le trame collegate alla magia mi stanno facendo riflettere: mi aspettavo un fantasy più legato alla politica e agli intrighi tra famiglie che non alla magia, e vedere che questo elemento sta acquistando sempre più peso mi sta destabilizzando un po'. Dipende come la userà lo zio, naturalmente, ma se continua così, o anzi se ne mettesse di più, mi riterrei un po' delusa. Martin rimane un genio, comunque.

alcune delle cose che dite possono piacere o non piacere, ma non rovinano la saga nel complesso... quello che per me sta diventando un problema sono i viaggi, quando nel primo libro vediamo la gente viaggiare la vediamo alla partenza e all'arrivo, con un breve recap di quanto successo durante.

ora di tutti quellli che sono in viaggio vediamo i mille pensieri incontri e parole, che alla fine servono solo a riempire il libro e a rallentare certi personaggi per dare tempo agli altri di raggiungerli narrativamente.

poi per alcune vicende ci sono davvero troppi pov, alle isole di ferro ce ne sono 4, altri 4 a dorne, tanti altri a mereen... ai tempi belli ne bastavano uno/due (uno se serviva solo raccontare, due se si volevano vedere diverse angolazioni) in ogni posizione geografica!

Penso che facendo quel timeskip di 5 anni che aveva in progetto fra ASOS e la seconda parte della saga, Martin si sarebbe risparmiato molti problemi: avrebbe potuto evitare di mostrare acclamazione di re e complotti di Dorne, avrebbe avuto i pg più piccoli già cresciuti, avrebbe avuto Arya e Bran alla fine del loro addestramento senza doverci condannare a leggere pallosissimi capitoli che ne parlano, non avrebbe dovuto affrontare nessun nodo di Meereen perché poteva far spuntare lì i vari pg come meglio credeva... non sarebbe stato neanche troppo difficile spiegare cosa avrebbero fatto in 5 anni di inattività Cersei da una parte e Stannis dall'altra, se era questo che preoccupava Martin.

Quanto ai viaggi... in AFFC e ADWD sono troppo prolissi, troppo. Ha ragione TheImp quando dice che nei primi tre libri ci veniva mostrato quasi solo la partenza e l'arrivo, e qualche tappa interessante nel mezzo; invece negli ultimi due libri di Brienne, Quentyn, Jaime, Tyrion, Davos vediamo tutto! Io ancora devo capire l'utilità del capitolo di Jaime in ADWD, a parte le quattro righe finali dove ricompare Brienne! Per non parlare di certi capitoli di quest'ultima, tutta la parte alla Punta della Chela Spezzata ha senso? La favoletta della figlia del pescatore raccontata a Davos non ce la potevamo risparmiare, visto che è quasi sicuro che Jon è figlio di altre persone?

Rispetto ai primi tre libri, negli ultimi due succedono meno cose, o meglio la trama va avanti più lentamente perché di quello che succede la metà è composta da riempitivi e sottotrame che non hanno sbocchi (come quella già citata di Brienne) e ciò che Martin avrebbe potuto raccontare in 10 pagine viene diluito per occuparne 50.

In AFFC e ADWD Martin ha allungato veramente tanto il brodo. AFFC soprattutto; un libro per dire che Cersei viene sgamata dal Credo, Brienne viaggia a caso e Jamie rovescia il vino con la protesi.

Ah, e poi quelle due cosette sputate su Sam e Dorne.

Al di là di qualche personaggio poco o meno riuscito rispetto ad altri, che in una saga così ampia e ricca di personaggi tutto sommato ci sta, o di qualche espediente narrativo discutibile (vedi morti/non morti), o ancora di un'introduzione massiccia di elementi magici che ha via via modificato, almeno in parte, i connotati iniziali dell'opera, al di là di tutto questo, insomma, penso che, allo stato attuale dei fatti, ciò che potrebbe rovinare le Cronache è il fatto che l'autore abbia messo decisamente troppa carne al fuoco. A distanza di due libri dalla conclusione della saga ci sono troppe sotto trame aperte. L'opera manca un po' di unità, e se fino ad ora la cosa poteva ancora essere accettabile, e anzi essere considerata un valore aggiunto, adesso si iniziano a intravedere i problemi che una tale mancanza potrebbe causare nel momento in cui lo scrittore, per forza, dovrà tirare le somme della sua storia. Secondo me, ma potrei tranquillamente dire una sciocchezza, è proprio questo, insieme ad altre ragioni, ad aver rallentato la stesura dei nuovi capitoli. Attualmente ci sono molti scenari aperti e molti personaggi in ballo, ma si sente ormai anche la necessità di ricondurre gran parte di questi personaggi ad uno scenario comune. Il problema è come rendere questo passaggio, inevitabile, quanto più naturale, rapido e sensato possibile, senza dare troppo l'impressione al lettore di aver risolto frettolosamente alcune sotto trame o di averle fatte giungere, per concluderle, ad un inutile vicolo cieco.

Parto dal presupposto che non credo che ASOIAF stia andando in rovina. E' vero però che c'è stato un calo nei due ultimi libri.

Un calo generalizzato difficilmente può essere addebitato a singoli eventi ma all'intera struttura narrativa. Fino ad ASOS, seppur in presenza di molteplici trame, si ha comunque la sensazione che tutto sia in armonia, che ci sia un perfetto dosaggio ed equilibrio che riconduce tutte le singole parti in un progetto unitario compatto e coerente. Da AFFC c'è invece una spinta centrifuga che fa sì che i pg si allontanino progressivamente dal centro del racconto per dirigersi in zone periferiche, creando così delle storie a sè stanti poco integrate con i 2/3 plot principali. Soprattutto c'è un'autentica fuga dei pg da Approdo del Re, fin'ora e soprattutto in ASOS, vero centro motore della storia di ASOIAF. Ma questo poteva funzionare nell'ottica del "romanzo di transizione", come ponte verso la seconda parte della saga che dovrebbe portare alla conclusione, ma Martin impiega ben 2 libri per colmare il vuoto e in due libri non riesce nemmeno a colmare tutte le lacune, lasciando praticamente ogni plot sospeso in attesa del prossimo libro. A tutto questo si aggiunge la sua decisione di scorporare le storyline nei due libri (decisamente infelice) e la sua cronaca lentezza a scrivere, che fanno sì che si senta ancora di più la mancanza di determinati pg. Un esempio è Sansa, che ha pochi capitoli in AFFC e nessuno in ADWD, cosa piuttosto grave per essere uno dei major della storia, anche perchè Sansa si porta dietro pure Ditocorto.

Riguardo a fantasy, magia e resurrezioni io non sono infastidito e il pg di LS mia piace molto quindi non aggiungo più di tanto tranne 2/3 considerazioni. LS per me non sminuisce le Nozze Rosse, anzi le rende ancora più tragiche: le sminuirebbe se si fosse semplicemente risvegliata e basta senza subire alcun cambiamento nel corpo e nello spirito, ma le conseguenze del suo risveglio sulla sua personalità sono terribili e la portano su un terreno nel quale Catelyn Stark non è mai stata. In secondo luogo ha un impatto importante sui pg di Brienne e Jaime: non so come finirà la loro storia, ma far cadere Brienne fondamentalmente nella stessa situazione in cui si trovò Jaime con Aerys è una scelta che poteva essere fatta solo con Catelyn 2.0 (a cui la Bella aveva giurato fedeltà).

Nemmeno a me dispiacciono Dondarrion e Lady Stoneheart. Soprattutto quest'ultima dà un'impronta più dark e quasi horror alla storia, ed è presentata bene. Inoltre, le resurrezioni "per magia religiosa" fanno parte della vicenda fin dall'inizio, ne sono parte integrante.

Pessima trovata invece quella di mettere Quyburn/dottor Frankenstein e di creare Gregorinstein. Roba che stona con tutto il resto.

Personalmente, trovo fastidiosa anche la quantità di persone con poteri profetici e profezie/indovinello. Un paio ci sarebbero state bene, ma ce ne sono troppe.

Ovviamente, l'annacquamento delle vicende ha portato un calo.

Un'altra cosa che ha influito è la dispersione: troppi nuovi luoghi e personaggi mostrati, che arricchiscono l'ambientazione e la visione del mondo, ma sfilacciano la storia; troppo sparpagliamento dei personaggi, che continuano ad allontanarsi tra loro, e isolati perdono di forza e caratterizzazione.

Inserire tanti nuovi personaggi al quarto o quinto libro (su sette), a meno che non abbiano un'adueguata preparazione (tipo Bloodraven) non è una gran mossa: non dovrebbero essere particolarmente influenti nella storia (e infatti non lo saranno: secondo me, quasi tutti saranno un "diversivo" non pensato all'inizio, e spariranno senza lasciare impronte nella storia).

Il tutto è rimediabile, a patto che Giorgione indirizzi la sua creatività, e invece di continuare a buttare carne al fuoco in forma di personaggi e sottotrame, liquidi velocemente i binari morti e riporti un ristretto gruppo di personaggi su quei tre o quattro binari che portano alla stazione "fine".

Per me la Saga non sta perdendo nulla... Non parlerei insomma di declino.

Personalmente credo sia solo questione di come ogni lettore "vuole" o "si aspetta" che la storia prenda una certa piega.

Mi spiego con un 'esempio. Io adoro Euron, e mi aspetto tanto da lui, e di conseguenza tutto ciò che ruota intorno ai Ferrosi mi attrae e incuriosisce molto, e ciò fa di AFFC un capitolo della saga che ho gradito molto. Al contrario a chi "noiano" i Greyjoy, potrebbe ammettere il contrario.

Detto ciò, ok la magia, le profezie ecc.. Comunque tutta la parte realistica della saga, dai tradimenti alle strategie, alle battaglie alla descrizione di ogni famiglia, casata ecc. fa si che il fantasy dei libri sia ben amalgamato con il resto.

Quindi se proprio devo trovare qualcosa di negativo (se "negativo" e' un termine adatto) può essere la dispersione dei personaggi nel corso dei libri,

ma anche qui voglio vederci un lato positivo....senza queste diaspore, non avremmo avuto modo di vedere e avere la descrizione di alcuni luoghi molto interessanti (le città libere ed Essos in generale, le terre dei fiumi, ecc....)