Ebbene, anche la mia top ten è cambiata nel tempo, ma alcuni personaggi c'erano e continuano ad esserci anche se ormai non posso più sperare per loro.
1. Ned. Il primo in assoluto che mi ha conquistata. Leale, un uomo d'onore, il genere di protagonista che piace a tutti (o quasi tutti). Durato troppo poco per essere un personaggio chiave, ma è stato questo il suo scopo, aprire le danze.
2. Arya. Forse perché un po' mi rispecchiavo in lei, ma quella ragazzina nel primo libro mi piaceva da morire. Un po' meno nel suo addestramento a Braavos, non so ma non ce la vedo ad Essos, si spera sia solo di passaggio.
3. Jon. Un altro personaggio entrato da subito nella mia classifica. Anche lui un personaggio ben formato, con una visione del mondo che cambia e si amplia ad ogni incontro o scoperta, insomma un ragazzo che impara e che ha ancora tanto da imparare ;) .
4. Jaime. Dall'odio iniziale, sono passata all'ammirazione. Jaime è fatto di strati, molti dei quali sono già stati svelati nella storia; spero soltanto che campi abbastanza da farci vedere il vero cavaliere.
5. Sansa. Da voltastomaco nel primo libro, tuttavia anche lei intraprende un percorso notevole, diventa più attenta e furba, e i suoi "attacchi" di coraggio mi fanno esaltare ogni volta! Vorrei tanto vederla tirare fuori gli artigli da vera Stark in futuro.
6. Davos. Anche lui fa parte dei leali ed onesti che mi hanno conquistato dalla prima lettura. Apprezzo molto la sua devozione e ubbidienza nei confronti di Stannis, spero solo che questa lealtà non implichi una morte orrenda come molti dei personaggi simili.
7. Theon. Ecco un altro personaggio vittima della "magia" di Martin: prima te lo fa odiare, poi riesce a farti provare compassione per lui, addirittura ti fa sperare che riesca a risollevarsi. Ottimi i capitoli a Grande Inverno, ottimo il suo pentimento.
8. Robb. Quante false speranze anche con lui! Personaggio amabile da tutti, un re come dovrebbe essere, e le sue vittorie non facevano che aumentare le mie aspettative. Unico rammarico: non avere un suo diretto POV... Quanto mi sarebbe piaciuto!
9. Tyrion. Inizialmente mi coinvolgevano molto i suoi capitoli, molto più leone lui che tanti altri, ma nell'ultimo libro (Martin mi perdoni) i suoi POV mi facevano lacrimare gli occhi, una noia mortale. Più che guadagnare ha perso col tempo.
10. Oberyn. Arrivato come una tempesta di sabbia, se n'è andato come tale. Pericoloso, spietato ma che conserva comunque una certa morale, frutto della sua terra. Anche lui durato troppo poco, ovviamente.
Non posso non menzionare Sandor, Mance Rayder, Ygritte (un po' rompiscatole, ma ho comunque pianto alla sua morte), Barristan il Valoroso e lui, l'unico, inimitabile Edd l'Addolorato, mi fa morire ogni volta che dice qualcosa!!
Provo anch'io a fare una lista anche se non è semplice come potrebbe sembrare. Col tempo,infatti, è decisamente cambiata e non dubito che cambierà ancora:
1) Jaime: Forse il personaggio che è cresciuto di più nel corso della saga e la mia opinione su di lui è mutata drasticamente nel momento in cui è arrivato il suo POV. E' uno dei personaggi più complessi della saga e il divario tra ciò che gli altri pensano di lui e ciò che è realmente fa venire i brividi.
2) Davos: La voce della ragione. Se ci fossero più persone come lui il mondo sarebbe davvero un posto migliore.
3) Tyrion: Il personaggio meglio caratterizzato in assoluto. Le cronache non sarebbero le stesse senza di lui.
4) Brienne: Forse i suoi capitoli non sono tra i più avvincenti me è protagonista di alcuni dei più bei dialoghi dell'intera saga (con Jaime ad Harrenhal e con Septon Meribald). Leale ed ingenua merita un finale grandioso.
5) Jon/Dany: A pari merito e ora spiego il perché. Ho iniziato la saga secoli fa quando avevo 14/15 anni ed erano in assoluto i miei personaggi preferiti: i duri e puri della saga. Ora che di anni ne ho 10 in più mi rendo conto che sono i più improbabili, i meno interessanti. Meritano un quinto posto per l'affetto che nutro per loro ma sono troppo monodimensionali per avere il mio amore più completo.
6) Varys/Ditocorto: loro sono il gioco del trono, senza i quali tutto sarebbe troppo semplice e noioso.
7) Eddard: per affetto, perché non merita la fine che fa, perché era un uomo buono anche se di vedute ristrette. Non era fatto per il gioco del trono ciò non toglie che la sua morte sia una grave perdita per tutti (oltre che il più grande colpo di scena dell'intera saga).
8) Wyman Manderly: personaggio secondario e sottovalutato. Quella sua aria da panzone buontempone nasconde uno scacchista nato: da tenere d'occhio, senza dubbio.
9) Asha: come per Jamie la mia opinione è cambiata con l'arrivo del suo POV. Un personaggio tosto e interessante. Anche lei merita attenzione.
10) Osha: probabilmente sono influenzata dalla serie televisiva, ma la "bruta" ha carisma da vendere e decisamente più buon senso di tutti gli uomini del Sud messi insieme (tranne Davos).
Dimenticavo:
10) Osha: probabilmente sono influenzata dalla serie televisiva, ma la "bruta" ha carisma da vendere e decisamente più buon senso di tutti gli uomini del Sud messi insieme (tranne Davos).
Ho ritrovato alcuni vecchi rant sparsi nelle cartelle del pc e su FB in cui parlavo anche dei personaggi e ho fatto un simpatico collage che nessuno leggerà mai perché è troppo lungo ma io lo metto lo stesso. Quelli su Theon sono vecchi, ero priva di influenza fandomica a riguardo, in più sono cose che ho scoperto essere già state analizzate in giro quindi ho tagliato un sacco di roba e magari non si capirà nulla.
1) Theon Greyjoy: l'amore unico e solo.
“I understood myself only after I destroyed myself. And only in the process of fixing myself, did I know who I really was." (citazione non martiniana, ma ci sta sempre).
Egocentrico, dunque poco empatico, esagera sempre le proprie azioni sia nel bene (vantarsi, autogiustificarsi) sia nel male (denigrarsi, autocommiserarsi), sensibilissimo alle umiliazioni verbali o ai rimproveri, finge arroganza e noncuranza, ha parecchio orgoglio (e lo sbandiera) compensato da parecchi complessi d'inferiorità (e li tiene per sé), infatti ricerca continuamente l'approvazione da parte di coloro che reputa "al di sopra" di lui nella gerarchia del potere (gli Stark, di cui è ostaggio ma tra i quali vuole integrarsi), possiede ironia e furbizia ma agisce spesso impulsivamente e senza riflettere, perdendosi in sogni di gloria tanto da perdere il senso della realtà... e questo solo in ACOK.
Ora, a me da ragazzina faceva ridere che si considerasse "principe" di Pyke, che si facesse poi chiamare principe di Winterfell... eppure per lui è normale, lui pensa in grande di se stesso perché dentro di sé si sente piccolo, è in costante conflitto con gli standard che s'impone, nel perenne tentativo di essere qualcuno che NON è. Theon non sa chi è, per tutta la vita fino alla fuga da Ramsay. Non essendo riuscito a costruirsi un'identità durante la vita, cerca di adattarsi alle aspettative sociali. La versione del Theon post-Reek e pre-fuga è una versione più consapevole del vecchio Theon, più matura. Strato dopo strato, il Bastardo lo spoglia di se stesso per sostituirlo con Reek, ma appena anche la facciata di Reek decade, ecco che NASCE il vero Theon. La prima persona con cui empatizza davvero è Jeyne Poole. Per farla molto breve, Theon non cerca di salvare Jeyne per compiacere qualcun altro -- aveva seguito Robb in battaglia per compiacerlo, aveva conquistato Grande Inverno per compiacere suo padre, aveva tolto il Moat Cailin ai residui degli uomini di Pyke per compiacere "Sua Grazia" Lord Ramsay, ma salva Jeyne perché vuole farlo lui.
FINALMENTE.
Quindi sì, Theon scappa con Jeyne e quando Asha lo vede, lui sorride. Sorride! Un sorriso sdentato, folle, orrendo, ma non serve più a celare dubbi, insicurezze e vuoti d'identità: questo, infine, brutto com'è, è comunque un sorriso vero.
2) Jaime Lannister: Jaime è un ragazzino idealista e anche un po' naive, prima di diventare cavaliere. Ci può stare che sia anche orgoglioso, impetuoso, arrogante: è giovane, ricco, bello -- però non ha un'indole prevaricatrice come Cersei, si affeziona al fratello, è fondamentalmente un puccio. Il problema viene dopo Aerys. Il comportamento del Re Folle e l'omertà delle cappe bianche sono per lui (uno pragmatico, diretto, non abituato alle sfumature, che non cerca scorciatoie o vie di mezzo) /traumatiche/, eppure è l'unico che sceglie di agire nel modo effettivamente giusto per impedire l'ultimo atto di pazzia di Aerys, e nonostante sappia di aver fatto la cosa giusta umanamente parlando, non cercherà mai di discolparsi né di far cambiare idea alle persone riguardo al loro considerarlo "Sterminatore di Re = eticamente 'nammerda".
Forse non gli frega nulla del parere degli altri? Oh, lo dice. I personaggi dicono spesso il contrario di quello che pensano, come le persone -- ma a Jaime /importa/ dell'onore, il giudizio di Ned Stark gli pesa addosso come un macigno dopo ANNI dall'evento. Un uomo del genere è forse uno a cui non frega nulla? Non per una questione di reputazione, per lui è una questione di umanità: non vuole essere considerato un mostro, gli brucia, gli rode (e non solo l'orgoglio). Chi lo vorrebbe?
Il problema è che per lui non ci sono vie di mezzo, non ci sono scorciatoie, dunque è il primo a reputarsi lo Sterminatore di re. Ecco perché non si discolpa. Ecco perché non ne parla. Non solo perché nessuno crederebbe alla sua difesa, ma perché, come suo fratello pensa di potersi mostrare schifoso quanto vuole che tanto tutti lo odiano, Jaime pensa di essere 'nammerda, ma così 'nammerda che se butta Bran giù da una torre, beh, non è qualcosa che tutti si aspetterebbero da lui? E poi sua sorella deve difenderla, no?, lei per prima si aspetta che lui faccia qualunque cosa per proteggerla, l'idea non gli piace, ma ha smesso di farsi dilemmi morali come quando era giovane e /illuso/ -- mentalità da Jaime pre-Brienne, almeno nella mia opinione! (Non è un caso che alla fine con Brienne si siano "trovati": hanno lo /stesso/ ideale di lealtà e di onore, gira che ti rigira, con Jaime non si nota, ma il fatto che tu butti bimbi dalle torri non significa che tu non abbia un ideale di onore, solo che lo reputi irraggiungibile!!). RANT FOLLE AIUTO.
3) Tyrion Lannister: Il mio Folletto malvagggggio! Caustico e lingua lunga, ha un cuore morbido però compensa con tutto il resto. Lotta per tutta la vita contro l'immagine negativa che involontariamente il nanismo offre di sé, e tant'è tutti gli spalano letame addosso. Non mi piace per il suo essere incompreso dagli altri, però, più per il suo rotolarsi nel fango. Tutti pensano a te come ad un nano deforme? Comportati da bastardo. Tutti ti credono innocuo? Sfodera gli artigli e affila la mente. È stato il mio primo grande amore. Mi piace anche la sua invidia inconsapevole per il fratello, per la sua rivalità con Cersei, per le sue cadute di stile quando si fa mettere nel sacco, why not? Ha orgoglio ed è intelligente, ma è tutto fuorché un personaggio pieno di pregi, e raramente ho letto di un personaggio che si scaccola in altri libri. Sì, è importante questo. Non è solo realismo, è segno di un autore che non esita a infilare verità in un personaggio, che rifiuta di essere di parte (quasi sempre, in certi casi lo è anche lo zio).
4) Sansa Stark: Dal mio punto di vista c'è poco da spiegare, Sansa è Sansa. A parte trovare meravigliosi i suoi pov, dato che sono un'appassionata delle vicende di King's Landing, la trovo molto maturata. Non capisco chi dice che lei si rifiuta di aprire gli occhi: per me li ha ben aperti, il Mastino le ha fatto capire quel che già Joff e le sue botte non le avevano dimostrato, semplicemente lei è una sognatrice, una romantica, una persona che nutre della speranza negli altri. Ma davvero si può vederlo come un difetto anziché come un pregio? La scena in cui canta quella preghiera a Sandor Clegane mentre King's Landing brucia è forse una delle più pregne di significato della saga e mette in luce come ancora chi crede nel mondo esiste. Ed è lei. In più, beh, come non apprezzare la sua evoluzione sotto l'ala di Petyr Baelish, che avrà contribuito alla distruzione degli Stark (spero proprio che Sansa lo venga a sapere presto), ma la sta comunque aiutando... a suo modo, e sempre in cambio di qualcosa, eheh. Apprezzo anche il rapporto morboso che si è venuto a creare tra loro, un po' come apprezzavo la relazione particolare tra lei e Sandor. Detesto la Dark!Sansa ispirata allo show che è circolata per un po' negli archivi di ff e nella visione di alcuni: era OOC e pessima, meno male che non gira più dopo la quinta stagione di GOT -- che ha spazzato via le fantasie e deluso anche le aspettative meno rosee riguardo la qualità generale del telefilm, ahahah.
5) Roose Bolton:
GGGGHH, ok, provo qualcosa a livello di attrazione mentale per lui. Lo so, è uno stratega doppiogiochista senza scrupoli ed impassibile, non l'originalità fatta personaggio, ma... che stile. Già ho un debole per i pg negativi, se poi hanno il suo charme... ammetto che il mio amore per lui sia costituito 90% dal fangirling, però mi interessa molto anche la sua storyline, il modo in cui sceglie moglie in base alla dote e gli sta anche bene come vanno le cose nell'intimità, il suo salutismo e la sua cautela eccessiva, le sue mire che non si capisce se siano modeste (quel che dice a Theon, A peaceful land, a quiet people) o ambiziose (quanto dice lady Dustin e il fatto che i Bolton abbiano voltato gabbana per conquistare il Nord), la storia di Domeric e di come dica "a me resta Ramsay" (se lo fa andar bene perché è quello che ha, né prova rancore verso di lui per la morte del primo figlio, perché nell'ottica fortemente razionale di Roose è ovvio che Ramsay abbia provato a togliersi di mezzo un ostacolo... SEMPRE CHE Domeric l'abbia ucciso Ramsay, e non sua madre o Heke...). E poi la conversazione con Ramsay, quel "before you make me rue the day I raped your mother", SUVVIA LO AMO.
6) Cersei Lannister (lei va a periodi): Ciò che ama di Jaime è il suo riflesso di sé al maschile. Si può dire dunque che ami solo se stessa e il potere e i suoi figli. È uno di quei personaggi che prenderei a sberle quando dà ordini stupidi e ordisce complotti caotici e destinati a fallire nel sangue, ma che abbraccerei quando scoppia in lacrime sentendosi il mondo sulle spalle, avendo la paranoia che anche l'altro suo figlio muoia... Il problema di Cersei è essere nata donna. Tanti personaggi femminili si comportano esattamente come si comporterebbero delle persone, perché tali sono e si considerano, in virtù della loro personalità e dei loro pregi e difetti; Cersei pensa invece di doversi comportare da "donna", che per lei significa corrispondere al modello di femminilità che le impongono. Al contempo, rifiuta di sottomettersi al ruolo della donna nella società maschilista di Westeros. Essendo lei per prima vittima di stereotipi, pregiudizi e inibizioni, pensa che il valore di una donna corrisponda a ciò che può offrire ad un uomo. Sesso, principalmente. Come non apprezzare un personaggio talmente vero, realistico, rintracciabile nell'attualità? Badate: non ne faccio un discorso da femminista tumblriana e/o sociologico, è proprio una considerazione neutrale. Per il resto, come dice Tyrion, Cersei possiede una scaltrezza (di basso conio), ma è un barile di altofuoco pronto ad esplodere, priva del calcolo obiettivo necessario per regnare bene, troppo egoista e ambiziosa. Si rovinerà da sola e sarà bello e doloroso da leggere, almeno per me. Uh: ho già detto che ho adorato i suoi pov in AFFC? Durante la scena erotica con lady Taena, quando pensa a Robert e alle volte in cui veniva da lei a riscuotere i suoi diritti di marito... Cersei si porta dentro TANTO di quel dolore e di quell'insoddisfazione e di quel rancore, e da tanto di quel tempo, e neppure se ne accorge...
7) Brienne di Tarth: lei mi piace per la sua testardaggine, per la sua forza interiore, per la dolcezza e la femminilità nonostante impugni una spada -- parliamoci chiaro, non è un personaggio che prende la spada in mano perché vuole essere figoh o per far la paladina, la prende in mano perché per lei è una sorta di riscatto: non può essere una lady visto che tutti la trattano con pregiudizio per via del suo aspetto? e allora avrà anche lei qualcosa che le darà la forza di andare avanti. Senza un obiettivo, è un personaggio che si svuota... in un certo senso mi viene in mente Sandor: stesso discorso, solo che in questo caso lo scopo che lo spingeva ad andare avanti era negativo, il desiderio di uccidere Gregor. Ok, è l'UNICO parallelo che potrei fare tra loro XD
8) Catelyn Stark (new entry impensabile): Da piccolina mi stava molto antipatica. Penso che non sia un personaggio facile da apprezzare se si è giovincelli. Catelyn è forte, uno dei personaggi più forti della saga, e disprezzo l'involuzione in Lady Stoneheart, per me quella non è lei, solo il suo spettro vendicativo che spero crepi presto del tutto evitando altre stragi stupide. Di Catelyn mi piace che sia una brava persona con i pregiudizi del suo ceto e quelli etico-morali della sua Casata, mi piacciono quei risvolti d'odio che appaiono in lei sempre più di frequente prima della fine. Una delle scene che mi fa rabbrividire con lady Stark è quando Roose Bolton mostra a Robb il lembo di pelle di Theon e lei per un istante nutre il desiderio di stringerselo al petto... ahhh, la odio e la amo per questo. Ho adorato i suoi pov per la panoramica che ci danno degli eventi tra le fila dell'esercito del Re del Nord, in più il suo ultimo pov è uno dei miei preferiti in assoluto di tutti i romanzi.
9) Varys: m'interesserebbe da morire leggere un romanzo sulla sua vita, dall'evirazione a Myr a Pentos, delle sue attività criminali con il giovane Illyrio. La presenza di Varys basta a rendermi interessante qualsiasi personaggio con cui interagisca, ho amato in particolare i suoi dialoghi con Tyrion e l'ultimo con Kevan.
10) Jon Connington: 'I rose too high, loved too hard, dared too much. I tried to grasp a star, overreached, and fell.' Aspetto di saperne di più, in realtà, ma già adesso, con la sua ruvida determinazione e i suoi rimpianti, mi ha rubato il cuore... prevedo solo altro amore per il futuro.
You may dress an ironman in silks and velvets, teach him to read and write and give him books, instruct him in chivalry and courtesy and the mysteries of the Faith, but when you look into his eyes, the Sea will still be there, cold and grey and cruel.
5) Roose Bolton:
GGGGHH, ok, provo qualcosa a livello di attrazione mentale per lui. Lo so, è uno stratega doppiogiochista senza scrupoli ed impassibile, non l'originalità fatta personaggio, ma... che stile. Già ho un debole per i pg negativi, se poi hanno il suo charme... ammetto che il mio amore per lui sia costituito 90% dal fangirling, però mi interessa molto anche la sua storyline, il modo in cui sceglie moglie in base alla dote e gli sta anche bene come vanno le cose nell'intimità, il suo salutismo e la sua cautela eccessiva, le sue mire che non si capisce se siano modeste (quel che dice a Theon, A peaceful land, a quiet people) o ambiziose (quanto dice lady Dustin e il fatto che i Bolton abbiano voltato gabbana per conquistare il Nord), la storia di Domeric e di come dica "a me resta Ramsay" (se lo fa andar bene perché è quello che ha, né prova rancore verso di lui per la morte del primo figlio, perché nell'ottica fortemente razionale di Roose è ovvio che Ramsay abbia provato a togliersi di mezzo un ostacolo... SEMPRE CHE Domeric l'abbia ucciso Ramsay, e non sua madre o Heke...). E poi la conversazione con Ramsay, quel "before you make me rue the day I raped your mother", SUVVIA LO AMO.
Sei una grande :) Condivido assolutamente!
Ecco i miei:
1) Stannis Baratheon: A mio parere il personaggio più complesso della saga, divorato dai ricordi del passato e da una considerazione ferrea di dovere e giustizia. E' il re di diritto e l'unico realmente interessato al bene del regno, non pretende il trono per ambizione o per sete di potere ma semplicemente perchè gli spetta, non ha scelta
2) Sandor Clegane:
3) Ned Stark:
4) Davos Seaworth:
5) Bronn:
6) Brynden Tully:
7) Tyrion Lannister:
8) Arya Stark:
9) Tywin Lannister:
10) Jaime Lannister:
Ecco i miei:
1) King Stannis Baratheon: A mio parere il personaggio più complesso della saga, caratterizzato da una considerazione ferrea di dovere e giustizia e divorato da ricordi del passato. E' il re, il trono di spade gli spetta di diritto, eppure vive la cosa come un dovere che ha nei confronti dei sette regni e di suo fratello Robert, un fratello che non l'ha mai premiato o considerato come avrebbe meritato. In lui non si riscontra nessuna ambizione personale o ricerca del potere, è poi l'unico che risponde all'appello dei guardiani della notte, dimostrando così di essere realmente interessato al bene dei sette regni più che ad un semplice trono. Ha millemila difetti, in primis quello di assecondare eccessivamente le volontà di Melisandre, va detto però che prende come suo braccio destro un uomo come Davos, fregandosene altamente del parere dei vari lord leccapiedi e voltagabbana, senza però dimenticare i crimini passati del cavaliere delle cipolle. A tutto questo va aggiunto che è un comandante eccezionale che più volte ha dimostrato il suo coraggio e la sua determinazione, arrivando a mangiare ratti a Capo Tempesta pur di non cedere il castello, sconfiggendo la flotta Greyjoy, prendendo Roccia del Drago e tentando di risollevare il Nord contro i Bolton con una marcia disperata. Dillane poi è tra gli attori migliori della serie..
2) Sandor Clegane: Un personaggio straordinario, di lui adoro soprattutto la totale mancanza di ipocrisia, sa benissimo che concetti come "onore" o "fedeltà" sono utilizzati continuamente da cavalieri e lord per giustificare i loro crimini e cerca di spiegarlo in modo brutale anche a Sansa, chiusa nel suo mondo di favole e disperata nel momento in cui si rende conto di come stanno le cose. Bellissimo il modo con cui vive il rapporto con il fratello, a causa del quale gli vengono attribuite continuamente accuse ingiuste. Disprezza totalmente l'istituzione del cavalierato e fa bene, considerando che una belva come Gregor Clegane di certo non ha meritato questo riconoscimento. Spero davvero che sia ancora vivo..
3) Ned Stark: E' il primo personaggio a cui mi sono avvicinato, Ned si può descrivere con una sola parola: ONORE. Non ha problemi a contrastare chiunque a suo parere agisca in modo disonorevole, sia il re, la regina o l'uomo più potente dei sette regni. Durante la ribellione di Robert si schiera subito con il suo amico fraterno, dimostrando che anche la fedeltà cieca verso un re sanguinario e folle è profondamente sbagliata. Personalmente lo trovo anche eccessivamente rigido, infatti sbaglia a mio parere quando accusa Jaime di aver tradito il suo giuramento e di volerlo mandare alla Barriera. Dimostra un grande senso di giustizia quando pretende che il trono di spade vada a Stannis e non a Joffrey o Renly, nonostante una scelta in senso contrario gli avrebbe salvato la vita.
4) Davos Seaworth: Non ho molto da dire su di lui, un volgare contrabbandiere che ad un certo punto capisce che può trasformare la sua vita. Nessuno sa bene perchè abbia aiutato Stannis a sopravvivere all'assedio di Capo Tempesta ma rimane colpito soprattutto dal senso di giustizia di quest'ultimo, gli taglia di netto le falangi della mano nonostante il cavaliere delle cipolle gli abbia salvato la vita. Un uomo rozzo e semplice come dovrebbe essere lui potrebbe pensare ad un gesto orribile nei suoi confronti ma Davos capisce che la giustizia non è misericordiosa ma spietata, diventando da quel momento il più prezioso tra i consiglieri di Stannis. Dalla sua missione ora dipende il futuro del Nord..
5) Tyrion Lannister: Come si può non amare il folletto? Devo dire però che Tyrion mi è piaciuto soprattutto da Primo Cavaliere ad Approdo del Re, lì ha dimostrato come detto da sua zia Genna che il degno figlio di Tywin Lannister è lui, peccato per lui che il padre non abbia praticamente avuto mai l'umiltà di considerarlo tale, insieme non avrebbero avuto rivali. Nella serie lo trovo (come Dany) eccessivamente idealizzato, i tratti oscuri di Tyrion lo rendono un personaggio bellissimo e sono evidenziati benissimo nei vari POV..
6) Arya Stark: Ciò che mi piace di Arya è la determinazione e la forza che riesce a trarre dal suo odio verso coloro che hanno fatto del male a lei ed alla sua famiglia, l'odio infatti se gestito può essere una risorsa fondamentale come sta cercando di imparare. Personalmente la trovo un po' "sprecata" a Braavos, soprattutto non mi piace l'idea che debba dimenticare chi è, lei è Arya di Casa Stark e mi auguro che a breve torni a seminare il terrore tra Frey e Bolton..
7) Jon Snow: Identico a quello che dovrebbe essere suo padre, è l'eroe tragico che nonostante abbia la possibilità di riscattare l'onore della sua famiglia sceglie invece di rimanere tra i Guardiani perchè è il suo dovere, dotato di una visione aperta che gli consente di capire che il vero pericolo non sono i Bruti ma gli Estranei. Devo dire che leggendo le vicende in questione ho compreso anche lo stato d'animo dei suoi confratelli, è dura accettare migliaia di guerrieri selvaggi dopo che li hai combattuti per una vita. Mi piace moltissimo il suo rapporto con Stannis che anche senza darlo a vedere prova "affetto" nei suoi confronti. Jon Snow è un personaggio che darà ancora moltissimo alla saga..
8) Jamie Lannister: Forse, nonostante sia un Lannister, avrei dovuto metterlo qualche posizione più in alto. Paga un gesto che lo condanna per tutta la vita, aver scelto di mettere fine ad una follia e ad un Re sanguinario (oltre a salvare suo padre), violando un semplice giuramento che lo perseguita in ogni POV. Tutti si dimenticano che all'epoca era solo un ragazzo a cui avevano chiesto di uccidere il padre. La sua evoluzione è straordinaria e penso che il personaggio abbia ancora moltissimo da dire, dal momento in cui la mano gli è stata mozzata per lui è cambiato tutto, una persona totalmente diversa, peccato che D&D abbiano deciso di rovinare anche lui..
9) Tywin Lannister: Pur essendo un "nemico" ammiro la sua enorme astuzia ed intelligenza, tutti davanti a lui diventano piccoli piccoli (se vogliono sopravvivere), è freddo, spietato, brillante...insomma l'avversario che nessuno vorrebbe trovarsi davanti. E' dotato di un pragmatismo devastante, reso benissimo da Charles Dance, l'unico suo vero punto debole è il figlio Tyrion, figlio che tral'altro ha preso tutto da lui. Incolpandolo della morte della madre non ha mai voluto valorizzarlo, scelta che alla fine gli è costata la vita..
10) Brynden Tully: L'ho apprezzato moltissimo quando dopo aver perso tutto (compreso il suo re) pretende di difendere Delta delle Acque da Frey, Lannister e Bolton innalzando i vessilli di Tully e Stark. Non ha nulla da perdere, è un guerriero valoroso senza moglie o figli, il rispetto che anche i suoi avversari hanno di lui è davvero profondo, arriva perfino a chiedere a Jaime di impiccare Edmure per non prolungare l'agonia, dimostrando una tenacia incredibile. Mi auguro che presto si possa avere notizie su di lui..
Circa Stannis,non e' quello che D&D ci hanno dipinto,sfumature a parte del suo rapporto diciamo quasi paterno con Jon che si capisce avrebbe voluto come figlio (nella serie )
E lo si capisce ad esempio proprio dai libri, anche da come si era allevato Ala Spezzata,un corvo che non poteva volare alto...che differenza con il corvo del fratello,esagerato e tronitruante come lui...,Robert il padrone senza freni,anche di onore :)
Su Jon concordo,deve darci ancora tantissimo e non e' vero che il suo carattere e' tratteggiato in modo assolutamente buonista e piatto,tipico dell'eroe tagliato con l'accetta, il fatto e' che Jon ha cervello e lungimiranza ,ma,come Stannis in un certo senso , non viene capito.E anche Jon non e' il tipo che fa tutto per farsi "amare" e considerare da chi e' vicino a lui,anche se capisce che per esempio al Castello Nero il rispetto lo puo' ottenere mettendosi al servizio di coloro che non erano abili come lui a combattere,non schiacciandoli o sbeffeggiandoli come faceva quel c......ne di Alliser Thorne.
Lui e' quello della famiglia più simile a Ned ma anche più temprato dalla realtà ,e' un vero combattente,un guerriero,proprio come Stannis
Anche se questo non ...
gli impedisce,al momento,di fare una brutta morte o presunta tale, come lo zio Ned
Ringrazio il mio caro amico JonSnow; per aver ideato e creato le immagini dei miei bellissimi ed elegantissimi avatar e firma
;
« I am a wolf and I fear nobody. »
''They were insulting Jon and you sat there and listened.''
''Offend them and Jon loses his army.''
''Not if they lose their heads first.''
« Leave just ONE wolf alive and sheeps will NEVER be safe. »
« When the snows fall and the white winds blow, the lone wolf dies, but the pack survives. »
''I lupi sani e le donne sane hanno in comune talune caratteristiche psichiche: sensibilità acuta, spirito giocoso, e grande devozione. Lupi e donne sono affini per natura, sono curiosi di sapere e possiedono grande forza e resistenza. Sono profondamente intuitivi e si occupano intensamente dei loro piccoli, del compagno, del gruppo. Sono esperti nell'arte di adattarsi a circostanze sempre mutevoli; sono fieramente gagliardi e molto coraggiosi. Eppure le due specie sono state entrambe perseguitate''.
Le caratteristiche comuni di Jon e Stannis vengono anche riportate da Melisandre, presentano entrambi un forte senso di dovere e giustizia, si ritrovano in una posizione a cui non hanno mai ambito (Jon non ha scelto di diventare lord comandante e Stannis non ha scelto di essere l'erede di Robert) ed entrambi sono vissuti sempre all'ombra dei propri fratelli..
In lui non si riscontra nessuna ambizione personale o ricerca del potere
Non si riscontra in modo esplicito, ma Martin è molto bravo a far emergere nei suoi dialoghi con Davos la sua implicita volontà di conquistare il trono per essere finalmente il numero uno, visto che in vita è sempre stato il n. 2 avendo sempre Robert davanti per quanto riguarda l'obbedienza e Renly per quanto riguarda la popolarità.
Direi che lo possiamo anche capire eh :)
difficilissimo!
allora ci provo
1) jon snow: mi piace, da sempre. non è stato un personaggio statico, è evoluto da bimbetto con tante idee (fantasiose per altro) sul senso del servizio alla barriera ad arrogante spadaccino che umilia la gente (grenn e pyp mai dimenticati), da attendente che non lo sa nemmeno lui perché c'è diventato a spia dei night's watch, da niente di che a lord comandante (e che lord comandante, chapeau!). l'unico difetto? non aver capito che tanti fossero contro di lui, oppure non essersene interessato. adoro il suo conflitto interiore, il dover sempre scegliere fra ciò che "il ragazzo" avrebbe scelto oppure ciò che "l'uomo" deve fare. ricordo quando ha cercato di disertare per essere al fianco di robb e ricordo quando ha detto no a Winterfell e a una moglie per compiere il suo dovere. ho AMATO il suo ultimo pov (non chiederò a nessuno di venire con me. a meno che...). sono convinta che abbia ancora molti amici a castle black, e che questi amici vendicheranno l'affronto che ha subito.
2) sansa star... ops, dimenticavo, alayne stone: mi piace. m'è piaciuta fin dall'inizio perché mi ritrovavo in lei, da sognatrice quale sono. ma sansa poi ha fatto un percorso di tutto rispetto. è sopravvissuta all'interno della fortezza rossa, ha saputo conservare la sua integrità nonostante la giovane età e nonostante sarebbe stato molto più facile lasciare che qualcosa si spezzasse. ammiro la sua corazza, la cortesia, arma delle lady. ammmiro sansa!
3) theon greyjoy: lo odiavo, mi annoiava addirittura. ma quando è diventato reek... è scattato qualcosa. un uomo che viene costretto a dimenticare di essere un uomo. una prova difficile per chiunque, ma un duro colpo per un uomo di ferro. sono convinta che theon non si riprenderà mai completamente, ma sono anche sicura che si riscatterà, soprattutto nei confronti di quella famiglia che l'ha "offerto in sacrificio" e si è dimenticata di lui, per poi insultarlo una volta tornato. balon greyjoy non potrà pagare per questo, ma theon avrà molto da dire... spero solo che asha non intenda sfruttarlo e buttarlo via dopo aver "mosso guerra" alla legittimità di euron re.
4)stannis baratheon: il RE che vorrei. duro, freddo, con un innato senso del dovere e della giustizia... mi piace
5) mance rayder: il RE e punto. lo rispetto, lo ammiro e tutto questo fin dal primo colloquio con jon, dalla storia del suo mantello... ha toccato qualche tasto giusto! lo metterei anche più in alto nella classifica, ma fin ora è stato troppo "secondario" come personaggio, e aspetto che faccia altro e che mi stupisca ancora.
6) jaime lannister: in continua ascesa. non posso perdonargli bran, ma per quanto riguarda ogni sua altra "malefatta"... un altro, assieme al signorino di cui sopra, che mi ha colpito per una storia, e la storia è quella della morte di aerys ovviamente. l'ha fatto per il reame, l'ha fatto per la popolazione di king's landing, l'ha fatto perché era giusto e se ha dovuto infrangere il giuramento l'ha fatto perché è un CAVALIERE, di quelli che proteggono i deboli dalla gente pazza e piromane (ovviamente l'episodio di bran è una macchia che non potrà mai cancellare, e magari riconoscerà anche le sue colpe scrivendo tutto nel libro bianco chissa...)
7) bran stark/arya stark: li metto assieme perché mi piacciono per lo stesso motivo. sono personaggi deviati, hanno preso delle strade che li condurranno alla grandezza, ma non so a quale prezzo. per bran vedo un futuro pieno di oscurità, ma non da cattivo quanto da superpartes. questo significa che forse compirà atti anche di dubbia bontà, ma staremo a vedere. il futuro di arya è un gioco di luci e ombre. non so se sceglierà la vendetta o il servizio, ma in ogni caso la sua evoluzione la conduce "al lato oscuro". staremo a vedere. mi incuriosiscono entrambi molto.
8) sandor clegane: un uomo con un passato ricco di sofferenza, che credo stia cercando di superare. non è un uomo buono, ma credo che il suo valore morale sia superiore rispetto a quello di molti. aspetto con ansia un suo pov.
9) melisandre di asshai: una sola parola... mance. lei ha salvato mance!!! non posso che provare amore per lei. inoltre mi intrigano le sue visioni, l'esattezza di queste e la sua completa incapacità di decifrare i segnali che r'hllor le mostra. vedremo...
molti altri sono i personaggi che apprezzo: tywin, tyrion a tratti, roose, manderly avrà molto da dire, jaquen e l'uomo gentile... tantissimi, ma non c'è spazio per loro nella classifica. anche i greyjoy non mi spiacciono, soprattutto aeron e euron che a mio parere hanno segreti da svelare, il secondo soprattutto.
Difficile, ma ci provo u.u
1) Tyrion Lannister. Non resisto ai personaggi come lui, ironici, caustici, brillanti. Se devo essere completamente sincera, lo preferivo prima, ma resterà sempre il mio primo posto.
2) Arya Stark. Perché è una stra f**a, c'è altro da aggiungere? Una vera figlia del Nord, non si è piegata nonostante tutte le difficoltà che ha dovuto affrontare, riuscendo a sopravvivere in un mondo che non ha avuto pietà per uomini, cavalieri o re, per quanto più adulti o forti di lei. Ogni tanto, leggendo i suoi PoV, provavo a immaginare cosa avrei fatto io al suo posto, in determinate situazioni. Ho concluso che non ne sarei uscita viva, e considerate che ho il doppio dei suoi anni. Spero che non perda se stessa e che ricordi di essere una ragazza-lupo.
3) Brienne di Tarth. Ho un debole per le donne guerriere, e Brienne ne è l'esempio più fulgido. Leale, coraggiosa, testarda, ben conscia di essere pari (se non superiore) a qualsiasi cavaliere uomo. Ricordo quando Cat, riferendosi a lei, disse che "le mura che la circondavano erano più alte di quelle di Grande Inverno". Il fatto che, fin da piccola, sia stata derisa per il suo aspetto, per la sua scelta di voler combattere e non fare la lady, e che queste continue prese in giro l'abbiano trasformata in una donna cauta, che non riesce ad aprirsi con il prossimo, contribuiscono a costruire il suo personaggio, a renderlo interessante.
4) Oberyn Martell. Non avrà fatto granché, a parte farsi ammazzare, ma resta grandioso. Non a livello di costruzione del personaggio, perché ne esistono di molto più complessi e profondi, ma proprio come uomo, come personalità, irriverente e incurante di ogni cosa.
5) Daenerys Targaryen. Prima, sarebbe stata più in alto nella mia lista. Trovo che sia una donna coraggiosa, sicura di sé, forte, nonostante la sua giovane età. Ha davvero a cuore il bene del suo popolo e questo farebbe di lei una grande regina, nonostante non condivida alcune delle decisioni che prende. I suoi capitoli a Meeren sono stati una palla colossale, spero che si risolleverà nel prossimo libro.
6) Davos Seaworth. Perché è un uomo che ricorda sempre da dov'è venuto, che non ambisce a titoli o a onori, per cui la cosa più importante è servire il proprio sovrano con lealtà. Uno su mille, insomma.
7) Jaime Lannister. Non gli perdonerò mai di aver gettato Bran dalla torre (soprattutto perché mi sono dovuta sorbire i suoi PoV oltre Barriera), ma è un personaggio che ho rivalutato immensamente. Tra tutti i "grandi" cavalieri di Westeros, codardi e voltagabbana, i più leali, coloro che hanno realmente difeso i deboli, sono lui, lo "Sterminatore di Re", e il Mastino, che non è neanche un cavaliere.
8) Asha Greyjoy. Ho detto che ho un debole per le donne guerriere? Tostissima, dura come il ferro, un personaggio che mi è piaciuto fin dall'inizio, soprattutto per il contrasto iniziale con quel Theon molle, arrogante, preso allegramente per i fondelli da lei.
9) Olenna Tyrell. Talmente acida e caustica da far male. La amo da morire per questo, inutile dirlo.
10) Tormund. Omone barbuto del Nord, e tanto mi basterebbe. Volgare, rozzo, selvaggio fino al midollo, mi innamoravo un po' più di lui ogni volta che apriva bocca. Penso anche che sarebbe un grande leader.
Fuori classifica, aggiungerei anche Ser Barristan, Doran Martell (quanta tenerezza mi fa? vorrei abbracciarlo), Garlan e Willas Tyrell (li preferisco di gran lunga al Cavaliere dei Fiori) e tutte le Serpi, perché sono delle gran fighe, le degne figlie di loro padre
1) Theon Greyjoy
2) Sansa Stark
3) Stannis Baratheon
4) Arianne Martell
5) Asha Greyjoy
6) Davos Seaworth
7) Varys
8) Cersei Lannister
9) Tyrion Lannister
10) Jon Connington
1) Theon Greyjoy
2) Sansa Stark
3) Stannis Baratheon
4) Arianne Martell
5) Asha Greyjoy
6) Davos Seaworth
7) Varys
8) Cersei Lannister
9) Jon Connington
10) Tyrion Lannister