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ADWD - A cosa si è ispirato George Martin?
M di Metamorfo
creato il 26 aprile 2012

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LadyAshara
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LadyAshara
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Inviato il 29 agosto 2013 12:17

 

 

Ho scoperto una cosa interessante: nell'Inghilterra medievale i fuorilegge erano considerati delle vere e proprie bestie da cacciare e l'espressione con cui erano dichiarati tali era Caput gerat lupinum, cioè "Che indossi una testa di lupo".

 

Secondo voi c'entra qualcosa con gli "interventi chirurgici" dei Frey su Robb Stark dopo le nozze rosse?

Secondo me è stato solo un gesto profanatore, giusto per umiliare ancora di più il Re del Nord. <img alt=" />

 

 

Che sia un gesto profanatore è fuori di ogni dubbio, però magari Martin ha avuto l'ispirazione conoscendo questo particolare della storia inglese.

 

 

Si su questo può essere effettivamente. Potrebbe aver preso spunto da questa "usanza". Avevo inteso male il messaggio prima <img alt=" />


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Feanor_Turambar
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Feanor_Turambar
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Inviato il 30 agosto 2013 20:08

La scena di Daenerys che si getta nelle fiamme della pira di Drogo mi ricorda troppo quello che fa Brunilde nel Crepuscolo degli dei di Wagner, quando si getta nella pira funebre di Sigfrido, di cui fra l'altro ha causato la morte (come Daenerys con Drogo). Solo che Brunilde brucia, Daenerys è ignifuga.


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SandsSnake
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Inviato il 05 settembre 2013 14:33

Melisandre è un po' l'Anna Bolena delle Cronache: più giovane e più bella della moglie del Re, oltre che prediletta da quest'ultimo (nel caso di Anna Enrico VIII, per Melisandre il re è Stannis) e come la sfortunata regina di Inghilterra, anche la Red Woman porta una nuova religione a corte (Scisma Anglicano-R'hollor).



Lord Beric
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Guardiani della Notte
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Inviato il 25 settembre 2013 9:42

Non so se qualcuno avesse già tirato fuori la cosa, ma ho appena finito di leggere Uno studio in rosso di Doyle, e la banda di monelli di cui si serve Sherlock Holmes per avere informazioni e fare piccoli lavoretti mi ha fatto immediatamente pensare ad un certo eunuco di nostra conoscenza...


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Lord dei Pan di Stelle - Lord Comandante dei Peluche

The best fantasy is written in the language of dreams. It is alive as dreams are alive, more real than real... for a moment at least... that long magic moment before we wake.
Fantasy is silver and scarlet, indigo and azure, obsidian veined with gold and lapis lazuli. Reality is plywood and plastic, done up in mud brown and olive drab.
Fantasy tastes of habaneros and honey, cinnamon and cloves, rare red meat and wines as sweet as summer. Reality is beans and tofu, and ashes at the end.
Reality is the strip malls of Burbank, the smokestacks of Cleveland, a parking garage in Newark. Fantasy is the towers of Minas Tirith, the ancient stones of Gormenghast, the halls of Camelot.
Fantasy flies on the wings of Icarus, reality on Southwest Airlines.
Why do our dreams become so much smaller when they finally come true?
We read fantasy to find the colors again, I think. To taste strong spices and hear the songs the sirens sang. There is something old and true in fantasy that speaks to something deep within us, to the child who dreamt that one day he would hunt the forests of the night, and feast beneath the hollow hills, and find a love to last forever somewhere south of Oz and north of Shangri-La.
They can keep their heaven. When I die, I'd sooner go to Middle-earth.

 

[George R. R. Martin]

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Remus
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Remus
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Inviato il 26 settembre 2013 21:13

I romani appena entrarono in contatto con i Celti(questo capitò molto prima dell'invasione in Britania)non imposero nulla,per i romani non esisteva l'imposizione religiosa.Esisteva quella che noi oggi chiamiamo interpretatio,cioè l'unificare le divinità di una cultura con le proprie.Un esempio:Teutatis ed Esus,Marte e Mercurio.


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the Imp
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Inviato il 28 settembre 2013 0:13

Ci sono molti paralleli fra il matrimonio di Robert con Cersei e quello di Ferdinando il re lazzarone con Maria Carolina d'Austria, voi che ne dite?


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Inviato il 28 settembre 2013 13:23

 

Io sono convinto che anche il finale di Martin sarà simile al SDA, ovvero un finale dolce amaro, in cui si, i "buoni" hanno vinto, ma solo per un po' (il "male" tanto tornerà), a costo di tantissimi sacrifici e il protagonista (i protagonisti in martin) non ne gioveranno poi granchè.

 

Il problema è che in martin "i buoni" e "i cattivi" non esistono...i personaggi sono tutti "grigi"...quindi un finale del genere credo sia molto difficile...


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Inviato il 08 ottobre 2013 22:06

-se jon dovesse rivelarsi l'erede Targaryen e l'eroe che brandira' Lightbringer, la sua storia mi ricorderebbe molto il mito di Re Artu': il legittimo successore al trono, ignaro delle sue origini, scopre il suo destino e impugna la spada che gli permettera' di realizzarlo (a questo punto bisogna vedere chi sara' il suo Merlino... Howland? Bran?)

 

-inoltre, Cersei a tratti e' proprio come la regina cattiva di Biancaneve.. ossessionata dall'avvento di una donna piu' giovane e bella!

 

-per finire, la presenza di una amico fidato, grassottello e simpatico di nome Sam sembra quasi una citazione al SDA : )


 

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Inviato il 09 ottobre 2013 16:52

Bene, ne avevo discusso già al raduno il weekend passato e avevo visto che qualcuno era interessato a questo POV sulla nostra adorata saga di GOT...quindi..ECCOCI!

*fa un sorriso mefistofelico*

Incolpate il mio esame di Letteratura Inglese per ciò.

Per delucidare le menti, per intertestualità si intende il fatto che in un testo si possono ritrovare riferimenti ( espliciti o meno, voluti o meno ) ad altri testi/tradizioni/modelli letterari. Ho pensato che ovviamente questo concetto poteva benissimo applicarsi a GOT.

Esempi per far capire meglio:

Il tema della cometa e delle sue varie "interpretazioni" io l'ho ritrovato anche ne "La Lettera Scarlatta" del 1850.

Altro tema ricorrente è quello della foresta ( che, soprattutto nella letteratura anglo-americana si traduce nel concetto di "wilderness" ma può legarsi anche al concetto di sublime, ovvero di un qualcosa che ci dà la sensazione di magnificenza ma allo stesso tempo di timore reverenziale e paura. Di solito è legato ad elementi naturali, come le cascate o gli animali pericolosi) oppure l'incontro con ciò che non conosciamo, che può far paura e allo stesso tempo testare la nostra fede e renderci più forti. Ovviamente per estraneo si fa riferimento sia a qualcosa come la foresta già citata oppure al fatto che sentiamo estraneo qualcuno ( Tywin non sente "estraneo" suo figlio Tyrion? Jon non è considerato un estraneo, perchè bastardo, da Cat?)

Altro tema sicuramente tra i più importanti è quello della lotta al potere e, se di mezzo c'è il trono, questo può far riferimento ad opere come Macbeth o King Lear di Shakespeare.

Per rimanere sul piano del teatro, vi sono momenti teatrali nella nostra saga, giusto per citarne alcuni, la morte di Ned, le varie nozze dove ci scappa il morto ( Rosse o Porpora) o la Walk of Shame di Cersei.

E volendo ci può anche rientrare il concetto di lotta per arrivare ad un determinato status sociale ( Littlefinger? No?) oppure quello del concetto di "casa" e del ritorno a casa che richiama l'Ulisse ( e, riallacciandoci all'epica, tutto l'intreccio di profezie e sogni profetici era una delle caratteristiche del testo epico). Altra cosa: le canzoni che tanto piacciono a Sansa prima che lei capisca che il mondo non è tutto rose, fiori, putti, unicorni e arcobaleni, non richiamano un po' di poemi cavallereschi? Inoltre alcuni stemmi delle casate più importanti richiamano anche i cosiddetti "animali da battaglia" ( es. leone, aquila...) ....

 

Suvvia ragazzi, sbizzarritevi! Vediamo che sapete tirare fuori!

 


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Inviato il 09 ottobre 2013 22:05

in effetti il tema del ritorno a casa, superate mille peripezie e tentazioni, calza a pennello con Daenerys, anche se la piega che ha preso la sua storia secondo me si rifa' ancora di piu' all'esodo biblico guidato da Mose': un liberatore di schiavi che rappresenta la speranza di una miriade di disperati e che scatena disastri sugli Egizi-costruttori di piramidi-schiavisti=Meereenesi, yunkai e altri..

 

sempre per restare in tema, la cometa che annuncerebbe l'avvento dell'eroe che salvera' il mondo ha un precedente celeberrimo!


 

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Inviato il 09 ottobre 2013 22:34

il personaggio di Tyrion a volte mi ricorda la figura del Trickster, presente in molte religioni e mitologie del mondo: praticamente ha il ruolo di scombinare i piani degli altri tramite l'astuzia e la parlantina (Tywin e Mopatis ne sanno qualcosa) inoltre e' protagonista di storie in cui esce da situazioni pericolose grazie alla dissimulazione (esempi innumerevoli, soprattutto in ADWD) ed e' caratterizzato da una condotta sociale e sessuale fuori dei canoni morali.. sappiamo quali sono le grandi passioni dell'Imp!


 

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Inviato il 10 ottobre 2013 0:08

Tyrion mi ricorda un sacco Quasimodo: è deforme, è cresciuto da un uomo che lo disprezza pur sentendosi in qualche modo in dovere di allevarlo, alla fine giunge a ucciderlo (ed è interessante notare che Tyrion lo fa dopo quel discorso su Tysha, Quasimodo perché Frollo ha fatto impiccare Esmeralda, insomma c'è sempre una donna di mezzo). E il contrasto tra deforme e belloccio può essere fatto rispettivamente con Jaime e con Febo.

 

Un'altra opera che ha molte somiglianze con ASOIAF, almeno secondo me è Dune, che immagino Martin conosca da bravo autore di sci-fi qual è. Alcuni ingredienti di A Game of Thrones ci sono:

la casata "buona" degli Stark Atreides accetta un incarico prestigiosissimo offerto da re Robert l'mperatore padiscià solo per finire in bocca alla casata rivale, i Lannister gli Harkonnen; il nobile, onesto e pieno d'onore capo della famiglia, Leto Ned, muore e il figlio Robb Paul insieme alla madre Catelyn Jessica si mette in salvo, finendo fra i Fremen e guidando una guerra (dapprima guerriglia, poi guerra aperta) contro gli Harkonnen per vendicarsi. Paul fra parentesi è una sorta di prescelto, l'Azor Ahai il Kwisatz Haderach (anche se con finalità COMPLETAMENTE diverse dal prescelto di Martin), ed è considerato dai Fremen una specie di profeta e salvatore simil-Daenerys nella Baia degli Schiavisti. La differenza sta nel fatto che alla fine Paul vince e diventa pure imperatore grazie a un matrimonio con l'erede dell'imperatore padiscià, il suo "collega" martiniano sappiamo che fine ha fatto.

 



Neshira
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Neshira
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Guardiani della Notte

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Inviato il 10 ottobre 2013 22:02

/MOD

 

Anche se con interventi diversi e tono leggermente diverso, 'Martin e l'intertestualità' era praticamente identica a questa discussione (precedente e recente).

Unite.

 

Prego continuare ^^


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Inviato il 10 ottobre 2013 22:33

Non possiamo non dimenticare Tolkien insomma! Già solo per il "fattore drago" u.u


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Inviato il 11 ottobre 2013 22:52

rischio di andare OT, ma avevo studiato tempo fa' storia romana e avevo letto una cosa che potrebbe essere stata una fonte di ispirazione per Martin, se la teoria del falso Aegon dovesse risultare vera (w gli ossimori)

 

- nel III secolo, l'imperatore Macrino, appena salito al potere fece esiliare in Siria la famiglia del suo predecessore Caracalla: Giulia Mesa e le sue 2 figlie, tra cui Giulia Soemia (cugina di Caracalla). Qui, madre e figlia iniziarono a complottare per dare il titolo di imperatore al figlio di G. Soemia, un ragazzino divenuto famoso come Eliogabalo (il cui padre era un cavaliere dell'Impero).

Il bello e' che, per realizzare il loro piano, le due Giulia spacciarono Eliogabalo come il figlio illegittimo di Caracalla! quindi, grazie anche alla loro ricchezza, ottennero l'appoggio delle legioni stanziate in oriente e riuscirono a incoronare il loro falso erede!!

 

p.s. scusate le eventuali imprecisioni, qualunque storico mi corregga appena puo' :)


 

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