Veramente sei te che prendi citazioni a destra e a manca e le riporti. Prima riporti wikipedia, ti viene fatto notare che non è proprio come dici e allora vai a cercare la definizione di un corso universitario (che non è la definizione della materia) a quel punto ti dico (capendo l'antifona) non che io ho ragione ma che su internet si trova tutto e il contrario di tutto e ti porto l'esempio dei miei amici e di quello che han detto, tu salti su e dici che non capisco niente perchè sono autoreferenziale. Ma io ho portato un esempio senza pretendere di avere ragione al contrario tuo!
Io ho solo detto e ripeto che al di la della valenza della statistica certe decisioni devono essere prese in altro modo.
Sei te che mi dai contro dicendo che sono a scientifico etc. dici anche che al contrario mio hai studiato statistica (come se conoscessi il mio percorso di studi!)
1. Prendo definizioni dai corsi di laurea, se questo non ti basta e invece ne sa di più un tuo amico, son contento di saperlo, ma resta il fatto che la statistica (o le statistiche) fa parte delle scienze a pieno titolo.
2. Non conosco il tuo corso di studi ma sei tu che ci hai detto che parli perché il "tuo amico dice che". E al tuo amico dice che ti ho risposto non con cose prese a caso da internet ma con la definizione data dalle università. Dovrebbe bastare.
3. Proprio avendo studiato io e non tramite quanto mi dice un amico queste cose, so bene che i risultati vanno interpretati e non è semplice farlo. Ma chi queste cose le ha studiate sul serio e non per bocca dell'amico, sa bene che nelle scienze si parte da teorie e si effettuano misurazioni per verificare le teorie arrivando alla definizione di modelli che riescano a descrivere cosa succede. Questi modelli ovviamente sono soggetti a imperfezioni per i più svariati motivi e pertanto vanno raffinati. Tanto per fare un esempio nella fisica (che spero non hai problemi a definire come scienza) avviene lo studio della gravitazione che è partita con una teoria per poi andare a finire in un'altra quando si è rilevato che la teoria non era sufficiente a descrivere quanto succedeva. E ancora, ti posso anche dire che abbiamo un bel problema nel momento in cui andiamo ad applicare strumenti matematici come il calcolo differenziale che hanno il brutto problema di cimare le costanti.
4. Nel nostro caso specifico, se dai un'occhiata alle pagine che stanno subito prima di questa, vedrai che sono io per primo che ho risposto che i risultati statistici presentatati da altri su queste stesse pagine sono da prendere con le molle e ho portato altri casi che evidenziavano nettamente il rapporto causa-effetto. Tutto questo perché come ti sto dicendo da n messaggi partendo da statistiche si voleva dire che non c'è il nesso.
5. Francamente non ho nessuna avversione per calare i numeri nelle relazioni umane e di fatto senza un riscontro numerico il tutto diventa "secondo me" o "secondo il mio amico". Ecco, questo è veramente antiscientifico e tranquillamente soggetto alla manipolazione di massa. Preferisco di gran lunga i numeri alle opinioni. Non è un caso se nella Repubblica si dice "i molti hanno molte opinioni".
Ehm....cominciamo a cavillare anche qui su questioni "marginali"??
Ritorniamo in IT per favore e vi prego di non farmelo più ripetere.
Grazie.
Io ho votato "altro". Nonostante sappia che è molto impopolare in linea di massima io sono "favorevole" alla pena di morte ma non ho messo semplicemente favorevole perchè, al momento, mi sembra infattibile praticarla come vorrei io.
La pena di morte come "privazione della vita di una persona e quindi di un suo diritto" non mi turba, per certi delitti infatti non c'è scusante che tenga,..
Immagino che il discorso cardine per me sia la "correzione" del comportamento. Personalmente non credo affatto, e probabilmente non lo crederò in un milione di anni, che persone come, ad esempio, un serial killer che uccide diverse persone per piacere personale senza un motivo logico (motivo logico tpo "sono tutte persone che mi hanno fatto del male direttamente") non potrà mai cambiare. Certo magari dopo tanti anni di prigione riuscirà magari a contenersi e a non fare più nulla ma per me la vita dell'uomo in questione non vale nulla.
Dico che, però, mi pare infattibile per diversi motivi.
Prima di tutto, soprattutto in Italia, non si è quasi mai veramente convinti al 100% che l'assassino sia proprio quella persona che è stata arrestata. Se non c'è una certezza del mille per cento non sono favorevole alla pena di morte.
Secondariamenti i casi sono troppo soggettivi. Per me non ci può essere una legge giusta che dica "chi uccide una persona deve essere condannato a morte" perchè ci sono casi e casi. Mettiamo che litigo con il ragazzo, salgo le scale per andarmene lui mi segue, io lo spingo via da me (senza voler fargli male) lui cade e muore. Sono veramente una persona che merita di morire? Per me no. Solo che accertare le vere intenzioni dell'assassino è alquanto difficile, magari dico che non gli volevo fare niente e invece era premeditatissimo e poi magari lo voglio uccidere per un motivo particolare (mi ha torturato il cane). Ora quanti pensano che faccia bene ad uccidere un torturatore di cani? Per me è peggio di uno che uccide una persona ma per altri no. Sarei un pericolo pubblico se avessi ucciso solo lui e solo per quel motivo? Magari no perchè se nessuno mi tortura più il cane io non voglio più uccidere nessuno o magari, invece, ucciderlo mi è piaciuto oppure non mi è piaciuto ma ci sono un sacco di altri motivi che mi fanno pensare che qualcuno si meriti di morire e poi metta in pratica..
Insomma c'è troppa soggettività.
Perciò la risposta è che probabilmente, per me, la pena di morte sarebbe sbagliata ma se si potesse essere certissimi che 1. è proprio lui l'assassino 2. l'ha fatto per puro piacere 3. lo rifarebbe ancora (non perchè non è stato "corretto" ma proprio di suo) allora sarei favorevole in quei determinati casi.
assolutamente d'accordo per certi crimini!per altri mi sembra ci sia la mano un pò troppo leggera..e comunque cambia tutto da paese a paese!