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XXVIII Contest di Scrittura Creativa
di Viserion
creato il 21 giugno 2014

Questa discussione è stata archiviata, non è più possibile rispondere.
M
misterpirelli
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misterpirelli
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Inviato il 23 giugno 2014 12:10

Ma come fate a scrivere tutti così in fretta???

 

Io sto giro ci sto pure provando, ma con scarsi risultati. Non sono riuscito ad andare oltre un paragrafo. Temo passerò la mano anche sta volta, o forse anche no. Non dipende da me, ma dalla musa (e dal tempo, fuori)

 

ho letto (in fretta) i racconti, li commenterò più avanti dopo averli riletto con calma (spero non sia un problema se commento anche se non sottopongo un racconto, in caso ditemelo pure che mi trattengo, non intendo denigrare nessuno, è solo che dal momento che uno pubblica, io, forse sbagliando, parto dal presuposto che sia alla ricerca di feed back).

 

Ad ogni modo, per ora, due cose veloci, giusto per dirvi cosa mi é rimasto più impresso:

 

@hackuana

Giosafatte come nome mi piace un sacco.... ti viene da leggerlo ad alta voce per forza.

 

@brezza

benvenuta tra noi. Dopo aver dato una lettura veloce, quello che mi é rimasto più impresso è il dialogo e il gioco sottile tra i due personaggi. Lo rileggerò con più calma, ad ogni modo.

 

@Tree Eye Crow

da come hai scritto, si direbbe che anche tu dipingi.

mi piacerebbe sapere se si parla di un quadro reale, (e in tal caso quale) oppure se é opera della tua fantasia...

 

 

@Sposa del Re

anticonvenzionale come sempre. E proprio per questo grandiosa. Quello che mi piace dei tuoi scritti, e che non sono mai scontati...

 

 


hgoeoCy.jpg

A
Albert Stark
Alchimista del Ghiaccio e del Fuoco
Guardiani della Notte
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Albert Stark
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Guardiani della Notte

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Inviato il 23 giugno 2014 15:07

Mmh tema interessante...


H
hacktuhana
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hacktuhana
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Inviato il 23 giugno 2014 15:26

Per me Misterpirelli, se continui a commentare i nostri scritti, va benissimo! Anzi sono più che contento :)

Sarei proprio felice se riuscissi a postare anche un tuo scritto!

 

Poi ringrazio Erin per la sua "valutazione", e si, effettivamente scrivo sempre per primo, o quasi, perché...

non so perché <img alt=" />

(sono fatti miei, amaro Jagermaister) hahaha... no no, probabilmente è per quello che dici, mi vien di getto, e infatti mi getto proprio :)

 

Giosafatte è un nome che m'è venuto spontaneo proprio, e pare che sia piaciuto :)

Particolari che mi fanno contento, anche certe frasi che sottolineate, si per me che cerco costruzioni magari anche poco comprensibili a una prima lettura, è piacevole e appagante scoprire che qualcosa passa e resta.


C
Cavalier Stampella
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Cavalier Stampella
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Inviato il 23 giugno 2014 16:10

XXVIII CONTEST DI SCRITTURA CREATIVA

Titolo:

Caro Dio qui è Giacinto.

 

Caro Dio qui è Giacinto,

ho compiuto quattordici anni l’altro ieri.

Non so se l’hai notato, ma ti sto scrivendo questa lettera.

A volte è difficile per me scrivere sai! È quella cosa che chiamano disgrafia. Ho anche un disturbo chiamato deficit di attenzione, spesso accompagnato da problemi di apprendimento.

Il mio quoziente d’intelligenza è molto alto, ma se guardi la mia grafia, potresti pensare che sono uno stupido.

Non sono mai riuscito a tenere in modo giusto la matita in mano.

Non sono mai riuscito a colorare dentro le linee. Ogni volta che ci provo, la mia mano me lo impedisce e le immagini sono tutte sbrodolate, il colore oltrepassa le linee e mi finisce su tutte le mani.

Qui a scuola quando dobbiamo darci il voto a vicenda, nessuno vuole scambiare i voti con me, perché nessuno capisce quello che scrivo. Solo Maya e Ygrytte lo facevano, ma poi mi hanno detto che si sarebbero trasferite e che non avrebbero più potuto farlo, così ho compreso che si erano stufate di leggermi. In seguito ho saputo che preferiscono giocare tra di loro a fare le mamme, e con una loro amica che da grande vuole aprire una gelateria, giocano anche a fare i dolci e le torte ed io sono rimasto solo.

Il mio cervello non percepisce quello che fa la mia mano.

Posso sentire la matita, ma il messaggio non passa nel modo giusto, devo stringerla forte e così lui capisce che è lì nella mia mano.

È molto più facile per me spiegare le cose a voce che a scriverle, sono molto bravo a dettare, ma gli insegnanti non me lo lasciano sempre fare. Se mi si chiede di scrivere un tema per me è un vero castigo, ma se detto o se parlo, so raccontare a tutti la gioia che ho provato nel vedere i Musei Vaticani, la Galleria degli Uffizi, il David, la Galleria Sabauda, il Museo Egizio.

Mi piace anche raccontare delle storie in stile noir, cercando di indagare sul crimine, esaminando le prove e poi presentarle con un senso di verità e humour.

Tuttavia se dovessi avere un voto in educazione artistica; su storia, finale e stile, so che l’insegnante me ne affibbierebbe tre molto brutti. Ci sono molte cose che riesco a rappresentare nella mia mente, ma le mie mani non le descrivono così come le vedo.

Caro Dio, non mi sto lamentando.

Credo di cavarmela bene, vedi, mi hai dato una mente meravigliosa e un grande senso dell’umorismo, sono bravo a immaginare le cose, e adoro partecipare alle discussioni.

Da grande, vorrei diventare un ingegnere, mi piacerebbe progettare dighe, strade e ferrovie con grandi viadotti, oppure macchinari che da soli fanno prendere vita agli oggetti d’uso comune. E sono certo che sarò bravo nel fare questo.

Tu dici che sono speciale, perché hai dichiarato che sono un’opera stupenda e grandiosa. Mi hai assicurato che leggi dentro di me come attraverso il vetro, e che hai progetti per me per darmi un futuro e speranza.

Ora i miei genitori hanno voluto aiutarmi, così mi hanno comprato un computer portatile da portare a scuola, e gli insegnanti di quest’anno mi hanno concesso di fare il mio lavoro al computer.

Il venerdì c’è lezione di disegno, e… indovina!

Mi lasciano usare la stampante per fare i disegni. E per la prima volta, sono riuscito a mostrare a tutti alcune cose che ho in mente.

Ultimamente ho anche trovato un compagno si scuola che sa giocare a scacchi ed è molto capace, mi corregge quando sbaglio a muovere i pezzi e dimostra molta pazienza nel farmelo.

Signore, questa è una lettera di ringraziamento e per farti sapere che sto bene.

Qui a volte la vita è dura, ma sai una cosa? Accetto la sfida. Ho fiducia nel fatto di poter superare qualsiasi cosa.

Grazie per avermi fatto così. Grazie per amarmi incondizionatamente. Grazie di tutto.

Sempre al tuo servizio.

Giacinto


H
hacktuhana
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Inviato il 23 giugno 2014 18:03

Cavaliere, fratello mio, mi sei piaciuto!

 

Il piccolo Giacinto sa già tante cose, e mostra una saggezza interiore, ed una consapevolezza della propria persona, molto ma molto profonda.

 

Dio non può che ammirare, e se non lo fa lui, te lo assicuro lo farà di certo Odino!


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Three-EyedCrow
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Three-EyedCrow
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Inviato il 23 giugno 2014 18:14

Ecco qui i commenti agli ultimi due scritti.

 

@ La Sposa del re

 

 

La scrittura è veloce e fluida e l'idea è molto carina ed originale, anche surreale. Non ho capito bene il passaggio del perché il sacerdote esorta il fedele ad approcciare la "nuova fede": all'inizio sembra lo faccia perché è stressato dalle confessioni inutili a cui deve essere sottoposto poi il prete sembra inalberarsi (giustamente) perché il fedele ha avuto un moto d'ira e ha compiuto un gesto scellerato e abominevole (mi sa che è diventato anche un reato di recente). Questo passaggio mi manca e non mi fa apprezzare a pieno il racconto. Comunque mi piace lo stile e l'idea, mi ha strappato un bel sorriso (da romanista poi...).

 

 

@ CavalierStampella

 

 

La letterina a Dio è simpatica e divertente. Per far si che avesse proprio presa, a mio avviso, doveva essere scritta in maniera incerta in modo da immergere il lettore nell'handicap del protagonista. Dai nomi che hai usato all'interno del testo, noto una certa acredine ma magari è una sensazione che ho avuto a pelle non conoscendo l'intento del tuo scritto (se per burla o per punzecchiare qualcuno) anche perché non ti conosco e non so cosa ci sia dietro ma al di là di questo, l'ho trovato carino e spiritoso.

 


C
Cavalier Stampella
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Cavalier Stampella
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Inviato il 23 giugno 2014 22:11

Cavaliere, fratello mio, mi sei piaciuto!

 

Il piccolo Giacinto sa già tante cose, e mostra una saggezza interiore, ed una consapevolezza della propria persona, molto ma molto profonda.

 

Dio non può che ammirare, e se non lo fa lui, te lo assicuro lo farà di certo Odino!

Grazie fratellone le tue parole, come sempre, mi hanno commosso. <img alt=" />


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Erin
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Erin
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Inviato il 24 giugno 2014 9:56

Alla fine qualcosa è venuto fuori, ma non ne sono molto soddisfatta <img alt=" />

però mi conosco e so che continuerei a cancellare e riscrivere girando attorno a questa storia senza trovare altra soluzione. Il fatto che questa versione sia stata portata a termine è già qualcosa. <img alt=" />

 

 

XXVIII Contest di Scrittura creativa.

Titolo. Questione di fede.

4317 caratteri (Letter Count)

 

 

“Lode a te, Dio Aquila, padre degli Aler,

colui che ci ha innalzato al di sopra degli altri,

colui che ci ha reso liberi e perfetti.

In nome tuo compiamo le nostre azioni,

portiamo gloria al tuo nome e ti benediciamo,

ali bianche e splendenti omaggiano la tua divinità,

i venti che soffiano in tuo onore.”

Le mani di Risa era livide per quanto erano serrate nella foga della preghiera. Il palmo sinistro fu colto da un doloroso crampo e anche le ginocchia posate sul freddo pavimento la avvisarono che era il momento di alzarsi.

Ma lei scosse il capo con ostinazione, rifiutandosi di cedere a quelle cose senza importanza.

Doveva continuare a pregare.

Non era possibile che lei, principessa del popolo alato, fosse stata abbandonata così dal loro divino signore.

Non davanti a quella tragedia dove aveva disperato bisogno di lui.

Era sempre questione di fede e tutte le risposte sarebbero giunte a lei, aiutandola a prendere le decisioni giuste per il suo popolo. Era ciò che le era sempre stato insegnato, quello in cui credeva, quello che le avrebbe…

I suoi occhi ambrati si aprirono stancamente, l’eco di quell’antica che lode svaniva, come un ricordo ormai senza senso di una vita passata.

Perché l’unica risposta a quelle preghiere, a quella fede che lei aveva sempre ritenuto incrollabile, era il respiro di Kirian. Nessun cambiamento nell’espressione sofferente del suo piccolo, nessuna ripresa di coscienza in tutti quei giorni. Solo quel respiro…

Non avrebbe mai creduto possibile che una creaturina di appena cinque anni potesse respirare in maniera così dolorosa, come se cercasse disperatamente di eliminare la sofferenza tramite quell’unica azione che era ancora in grado di fare.

“… colui che ci ha innalzato sopra gli altri – la sua voce tremò, mentre si sforzava di ripetere la preghiera – che ci ha reso liberi e perfetti…”

Scosse il capo con un singhiozzo, le sue splendide ali bianche che si raccoglievano attorno al suo corpo, quasi a proteggerla da un freddo che solo lei poteva sentire.

E’ tutto sbagliato, tremendamente sbagliato.

Dov’era la libertà? La perfezione? Che cosa c’era di superiore in quel bimbo lacerato dal dolore di tremende ferite inflitte proprio in nome degli Aler? Era così fragile, con quelle piccole ali nere e deformi unite per miracolo al resto del corpo, la sua vita appesa ad un filo.

“Kirian – la sua mano si sporse ad accarezzare i capelli corvini del bambino – vedrai che guarirai, il dio Aquila ascolterà le mie preghiere.”

Il contatto delle sue dita con quella chioma folta e arruffata le diede sollievo: aveva sempre adorato i capelli del figlio, così disordinati e vivi. All’improvviso trovò molto più senso in quel gesto che in tutte le lodi che aveva recitato fino a quel momento.

Tuttavia scosse il capo e ritirò la mano, tornando ad assumere la posa di orante: non doveva distrarsi, doveva continuare a pregare.

Colui che ci ha innalzato sopra gli altri… in nome tuo compiamo le nostre azioni…

“… le nostre azioni…” di nuovo si interruppe, gli occhi che si aprirono ancora una volta a guardare il suo bambino.

“Le ali nere e deformi di quella creatura che tu chiami figlio sono una maledizione per il nostro popolo!”

Cercò di cacciare via la voce imponente di suo padre e le ultime frasi di condanna che aveva pronunciato in sua presenza.

“Io ti prego – riniziò con esitazione, cercando di recuperare le parole dell’orazione – io…”

Non vacillare nella tua fede, Risa! Non adesso! Non puoi…

Il respiro del bambino era sempre lo stesso, ripetitivo e alienante come le parole della litania al dio Aquila.

Una strana e surreale forma di preghiera.

A chi la stai rivolgendo, Kirian? Dimmelo, chi devo invocare per salvarti?

“… una maledizione per il nostro popolo!”

Una lacrima scivolò sulla guancia della principessa degli Aler. Le sue mani giunte si sciolsero e abbandonò la posizione inginocchiata per andare a sedersi nel letto, accanto al bambino.

“Kirian, non aver paura, la mamma è con te – sussurrò dolcemente, riprendendo ad accarezzargli i capelli – Stai tranquillo, pulcino mio, veglierò fino a quando non ti sveglierai. Sono qui, amore, e so che tu sei forte, tanto forte… ti prego, tesoro, non cedere.”

E le sembrò che a quelle parole il viso del bambino si rilassasse leggermente, dandole una risposta diversa da quella della fede nel dio Aquila.


T
Three-EyedCrow
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Three-EyedCrow
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Inviato il 24 giugno 2014 10:13

Per il commento al mio pezzo di misterpirelli:

 

 

 

Non è identificabile in nessun dipinto in particolare, ho preso ispirazione dalla Madonna dei Palafrenieri di Caravaggio dove la Vergine indossa un corpetto con un'ampia scollatura, e no, non dipingo, non ne sarei proprio capace, ho una mano che è una zappa..sono colpita comunque dal tuo commento, devo aver reso proprio bene il gesto del dipingere.

 

 

 

@Erin

 

 

 

Mi è piaciuto veramente tanto e sentivo l'angoscia di Risa divisa dalla superstiziosa affermazione del padre e il figlio così fragile ma allo stesso tempo volitivo nonostante la sua menomazione.

Unici appunti per i refusi:

 

Le mani di Risa era livide per quanto erano serrate nella foga della preghiera

 

I suoi occhi ambrati si aprirono stancamente, l’eco di quell’antica che lode svaniva, come un ricordo ormai senza senso di una vita passata.

Per il resto ti rinnovo i complimenti.

 

 


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Inviato il 24 giugno 2014 10:58

@misterpelli, grazie! :)

 

 

Cavalier Stampella

 

 

A volte ci sembra così semplice e naturale scrivere, o leggere, che finiamo per snobbare a prescindere tutti quelli che non lo fanno, senza neppure considerare perché non possono, senza andare a fondo… tu invece lo hai fatto. bravo :)

 

 

 

 

Erin

 

 

Davvero bello e commuovente!

L’amore di una mamma è più forte ed efficace di qualsiasi preghiera o dio. Ha ragione Risa, “è tutto sbagliato” e non il suo bimbo dalle fragili ali nere, ma quelle preghiere, quella concezione di suo padre in nome della sua fede…

 

ps: grazie del bel commento al mio raccontino :)

 

 


E
Emma Snow
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Emma Snow
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Inviato il 24 giugno 2014 11:25

Cari confratelli scrittori, causa studio penso che a malincuore mi prenderò una pausa dal Contest... Non so se riuscirò a commentare, ma di sicuro leggerò comunque tutti i vostri racconti :)


E
Erin
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Erin
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Inviato il 24 giugno 2014 11:48

 

Erin

 

 

Davvero bello e commuovente!

L’amore di una mamma è più forte ed efficace di qualsiasi preghiera o dio. Ha ragione Risa, “è tutto sbagliato” e non il suo bimbo dalle fragili ali nere, ma quelle preghiere, quella concezione di suo padre in nome della sua fede…

 

ps: grazie del bel commento al mio raccontino :)

 

 

 

grazie mille! :)

 

 

@Erin

 

 

 

Mi è piaciuto veramente tanto e sentivo l'angoscia di Risa divisa dalla superstiziosa affermazione del padre e il figlio così fragile ma allo stesso tempo volitivo nonostante la sua menomazione.

Unici appunti per i refusi:

 

Le mani di Risa era livide per quanto erano serrate nella foga della preghiera

 

I suoi occhi ambrati si aprirono stancamente, l’eco di quell’antica che lode svaniva, come un ricordo ormai senza senso di una vita passata.

Per il resto ti rinnovo i complimenti.

 

 

 

oh, meno male che i sentimenti di Risa sono arrivati! *_______*

dannati refusi -.-'' tutta colpa delle revisioni last minute che poi ho riletto senza nemmeno vederle... il mio cervello leggeva la frase nel modo giusto.

comunque grazie mille!


H
hacktuhana
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hacktuhana
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Inviato il 24 giugno 2014 13:40

Mannaggia! Emma, comunque in bocca al lupo per l'impegno e i risultati :)

 

Erin, a parte un finale che... non so, forse mi stacca in maniera "strana" dalla lettura(non so spiegarmi meglio e comunque non è importante), il tuo scritto è molto rappresentativo, riguardo il sentimento che la madre mette davanti ad ogni altra cosa.

E' quella la vera fede, a cui la madre non rinuncerà mai, perché sa quanto sia forte il suo amore per il figlio.

Di conseguenza o si "piega" anche la fede nel dio a questo, oppure quella fede, quella credenza, comincia ad avere delle crepe :)

 

Come sempre poi, riesco a "vedere" quello che scrivi, che sia in presenza di descrizioni, ma anche no, è proprio uno stile che leggo con trasporto e piacere, sempre.


E
Erin
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Erin
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Inviato il 24 giugno 2014 15:06

 

 

Erin, a parte un finale che... non so, forse mi stacca in maniera "strana" dalla lettura(non so spiegarmi meglio e comunque non è importante), il tuo scritto è molto rappresentativo, riguardo il sentimento che la madre mette davanti ad ogni altra cosa.

E' quella la vera fede, a cui la madre non rinuncerà mai, perché sa quanto sia forte il suo amore per il figlio.

Di conseguenza o si "piega" anche la fede nel dio a questo, oppure quella fede, quella credenza, comincia ad avere delle crepe :)

 

Come sempre poi, riesco a "vedere" quello che scrivi, che sia in presenza di descrizioni, ma anche no, è proprio uno stile che leggo con trasporto e piacere, sempre.

 

Davvero il finale ti sembra staccare?

Te lo chiedo perché è stata una stesura abbastanza travagliata: non è stato facile trasporre in così poco spazio quello che è il turbamento di una madre davanti al proprio bambino moribondo. Ogni tanto mi sembra di aver fatto un minestrone!

Comunque se dici che ti è arrivato il messaggio è già un gran successo xD


H
hacktuhana
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hacktuhana
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5937 messaggi
Inviato il 24 giugno 2014 22:38

 

 

 

Erin, a parte un finale che... non so, forse mi stacca in maniera "strana" dalla lettura(non so spiegarmi meglio e comunque non è importante), il tuo scritto è molto rappresentativo, riguardo il sentimento che la madre mette davanti ad ogni altra cosa.

E' quella la vera fede, a cui la madre non rinuncerà mai, perché sa quanto sia forte il suo amore per il figlio.

Di conseguenza o si "piega" anche la fede nel dio a questo, oppure quella fede, quella credenza, comincia ad avere delle crepe :)

 

Come sempre poi, riesco a "vedere" quello che scrivi, che sia in presenza di descrizioni, ma anche no, è proprio uno stile che leggo con trasporto e piacere, sempre.

 

Davvero il finale ti sembra staccare?

Te lo chiedo perché è stata una stesura abbastanza travagliata: non è stato facile trasporre in così poco spazio quello che è il turbamento di una madre davanti al proprio bambino moribondo. Ogni tanto mi sembra di aver fatto un minestrone!

Comunque se dici che ti è arrivato il messaggio è già un gran successo xD

 

 

No no, si trasmette molto bene il turbamento della madre, e tutto lo scritto è davvero una preghiera, complimenti anche per aver saputo scrivere proprio "la preghiera" degli Aler, anzi.

Di certo non hai fatto un minestrone, e se lo hai fatto, t'è venuto buono <img alt=" />

 

 

 

...dandole una risposta diversa da quella della fede nel dio Aquila.

La metto sotto spoiler, ma è davvero una cavolata, solo che in questa frase trovo una lettura cacofonica, che mi "stacca" non il senso del racconto, ma il ritmo che ha il tutto come fosse davvero una preghiera. Credo sia perché anche negli scritti in prosa, finisco per dare o trovare una ritmica di lettura, e sbatto contro la lettura di parole messe assieme, che mi suonano difficili da leggere armonicamente... ecco, vedi? E' una stupidata, nel senso che non riguarda lo scritto in se, ma il fatto che mi ritrovo a rileggere la frase almeno due volte per leggerla correttamente :) , è più un problema mio in effetti, trovo troppe "D" e soprattutto la parte "da quella della fede nel" faccio fatica e mi sembra uno scioglilingua <img alt=" />

 

 


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