2 ore fa, MezzoUomo ha scritto:

Onestamente penso che a tre anni e rotti dalla fine di GoT stare ancora a discutere dei fatti e misfatti del dinamico duo abbia poco senso, non fosse altro perchè mi pare che le opinioni di ciascuno sull'argomento siano abbastanza, come dire, chiare.

 

HotD non mi sta piacendo molto, non mi sembra però alla fine qua il posto giusto per discuterne e forse nemmeno il momento, quando finirò di vederla magari aprirò un thread dedicato.

 

Solo una nota, non penso che il cast reciti come in Bridgerton, penso che Cooke lo faccia, che poi ho detto period drama per gli abiti ma in realtà non riesco a non pensarla con indosso il camice nelle corsie del Seattle Grace Hospital.

Daje, vogliamo parlare delle grandi prove attoriali di Kit Harington?

Per favore... Roba monotona e monorde che neanche al Seattle Grace... E senza il phisique du role di Jackson Avery! 

@Phoenix

Dragonstone, Driftmark, Harrenhal, Runestone, le Stepstones, Pentos e il Kingswood.

Io rimango dell'idea che c'è una memoria molto selettiva su queste cose, condizionata dal giudizio negativo sulle ultime due stagioni. Andate a rileggervi quello che si scriveva sul forum all'epoca, e vedrete che quello che dicevano praticamente tutti non era questo. Soprattutto per quanto riguarda la fedeltà della trasposizione del mondo delle Cronache i giudizi erano molto positivi, a parte le carenze in termini di ambientazioni e battaglie delle prime stagioni che venivano comunque giustificate dall'insufficienza del budget. 

E comunque, come dite voi, il successo di una serie dipende da molte cose. Questa è, mi par di capire, una serie che può soddisfare maggiormente i lettori appassionati che hanno un approccio "filologico" ai libri di Martin, ma se uno lettore non è dubito fortemente che trovi qualcuno con cui empatizzare. I personaggi qui sono, l'uno per l'altro, tutti piuttosto sgradevoli: sceneggiati e recitati bene, ma trovo che risulti difficile amarli. Perlomeno per me, che non ho letto il libro e quindi non ho interesse alcuno per tutti i dettagli, gli easter egg e i simbolismi che appassionano i lettori. 

In realtà secondo me è il contrario, cioè il giudizio positivo e l'affetto per le prime stagioni faceva sì che molti spettatori non notassero o minimizzassero i difetti di quelle successive fino a che si è giunti a un punto di rottura (che io identifico con 8x3).

22 minuti fa, Pongi ha scritto:

Io rimango dell'idea che c'è una memoria molto selettiva su queste cose, condizionata dal giudizio negativo sulle ultime due stagioni. Andate a rileggervi quello che si scriveva sul forum all'epoca, e vedrete che quello che dicevano praticamente tutti non era questo. Soprattutto per quanto riguarda la fedeltà della trasposizione del mondo delle Cronache i giudizi erano molto positivi, a parte le carenze in termini di ambientazioni e battaglie delle prime stagioni che venivano comunque giustificate dall'insufficienza del budget. 

E comunque, come dite voi, il successo di una serie dipende da molte cose. Questa è, mi par di capire, una serie che può soddisfare maggiormente i lettori appassionati che hanno un approccio "filologico" ai libri di Martin, ma se uno lettore non è dubito fortemente che trovi qualcuno con cui empatizzare. I personaggi qui sono, l'uno per l'altro, tutti piuttosto sgradevoli: sceneggiati e recitati bene, ma trovo che risulti difficile amarli. Perlomeno per me, che non ho letto il libro e quindi non ho interesse alcuno per tutti i dettagli, gli easter egg e i simbolismi che appassionano i lettori. 

 

Per quello che mi riguarda io ho criticato a più riprese la serie già dalla quinta stagione per alcune scelte discutibili vedi Sansa che prende il posto di Jeyne Pool(con Martin che rilascia qualche giorno dopo  il capitolo di Alayne nella Valle), la fine indecorosa di Stannis, Jon che viene ucciso per aver salvato i Bruti invece che per aver infranto i suoi voti,l'eccessiva semplificazione delle vicende ad Essos presso la corte di Daenerys, l'omissione di troppi POV, la gestione semplicistica e sbrigativa di molti dei 7 Regni(vedi Dorne su tutti ma anche le Terre della Tempesta, le Terre dell'Ovest,ecc.)

8 minuti fa, Jacaerys Velaryon ha scritto:

In realtà secondo me è il contrario, cioè il giudizio positivo e l'affetto per le prime stagioni faceva sì che molti spettatori non notassero o minimizzassero i difetti di quelle successive fino a che si è giunti a un punto di rottura (che io identifico con 8x3).

Il mio punto di rottura è stato raggiunto già con la quinta stagione

Il mio non saprei dirlo, ma già dalla quinta stagione mi sono reso conto che qualcosa non andava. Forse Dorne in generale.

10 ore fa, Pongi ha scritto:

Soprattutto per quanto riguarda la fedeltà della trasposizione del mondo delle Cronache i giudizi erano molto positivi, a parte le carenze in termini di ambientazioni e battaglie delle prime stagioni che venivano comunque giustificate dall'insufficienza del budget. 

E comunque, come dite voi, il successo di una serie dipende da molte cose. Questa è, mi par di capire, una serie che può soddisfare maggiormente i lettori appassionati che hanno un approccio "filologico" ai libri di Martin, ma se uno lettore non è dubito fortemente che trovi qualcuno con cui empatizzare. I personaggi qui sono, l'uno per l'altro, tutti piuttosto sgradevoli: sceneggiati e recitati bene, ma trovo che risulti difficile amarli. Perlomeno per me, che non ho letto il libro e quindi non ho interesse alcuno per tutti i dettagli, gli easter egg e i simbolismi che appassionano i lettori. 

Io all' epoca non scrivevo sul forum, però il budget di Got è aumentato nel tempo e purtroppo non mi sembra sia stato utilizzato nel migliore dei modi. Comunque l' impressione che hai ( "sembra una serie per accontentare i lettori" ) l' ho letta fin dai primi episodi e, per quanto mi riguarda, la rappresentazione di Westeros ( non intendevo tanto e solo le ambientazioni @Phoenix ), con tanto di casate, tornei, matrimoni, istituzioni ( la Guardia Reale, il Concilio ristretto, i Maestri ecc ), intrighi politici, la gestione dei draghi ecc mi sta convincendo ( ripeto che il budget ha aiutato Condal e compagnia, ma anche il fatto che abbiano dato voce in capitolo a Martin ha la sua importanza ).

Appunto, qui siamo solo alla prima stagione. Partita con un budget enormemente maggiore, con il traino dato dal successo della serie madre (a cui, peraltro, si rifà moltissimo: basti vedere le musiche, davvero Ramin Djavadi sta facendo il minimo contrattuale), con una storia già definita fino al suo epilogo e quindi senza nessuna incertezza su come costruirla. Dopodiché io spero che questa vada in crescendo e si trasformi in un capolavoro, sarò più che lieta di riconoscerlo se così sarà. Ma per ora mi sembra ingeneroso dire che questa è un capolavoro epocale e GoT una me**a, credo che al massimo si possano paragonare la prima  stagione dell'una e dell'altra e non mi pare che il giudizio sia così scontato. 

Considerato che HOTD dovrebbe durare quattro stagioni, cioè la metà di GOT, fare un paragone non è così semplice. Probabilmente bisognerà fare Stagione #1 HOTD vs #1-#2 GOT, #2 HOTD vs #3-#4 GOT e così via.

38 minuti fa, Pongi ha scritto:

davvero Ramin Djavadi sta facendo il minimo contrattuale

Ma proprio minimo minimo minimo...

2 ore fa, Pongi ha scritto:

Ma per ora mi sembra ingeneroso dire che questa è un capolavoro epocale e GoT una me**a

Sono d'accordo, delle sbavature nella scrittura generale ci sono già adesso.

Il 12/10/2022 at 15:53, Jacaerys Velaryon ha scritto:

Per rimanere in tema "atmosfera di HOTD più simile a quella dei libri rispetto a GOT", ho visto che molti spettatori lettori ritengono Larys Strong più simile al Littlefinger dei libri (personaggio a cui Larys è in parte ispirato) di quanto lo sia stato quello della serie. 

A me piace molto il taglio che stanno dando a Larys Strong, e trovo l'attore molto bravo. Mi pare però che, nonostante il ruolo simile, come personalità sia parecchio diverso dal Littlefinger della serie e ancora di più da quello dei libri: che è un personaggio molto indisponente, uno che ce l'ha scritto in faccia "sono un furbacchione". Nei libri oltretutto non ha neppure quel fare furbetto che gli da Aidan Gillen, è proprio uno da prendere a schiaffi ogni volta che apre bocca. Cosa che personalmente ho sempre trovato molto inverosimile: un vero manipolatore gioca la carta dell'empatia, non irrita gli altri prendendoli per i fondelli. 

In questo senso trovo molto più azzeccato Larys, col suo sorriso malinconico, la sua aria mite da "faccio queste cose perché sono costretto dalle circostanze, ma sarei proprio un bravo ragazzo". Nonostante sia, in realtà, ancora più figlio di buona donna di Petyr... 

Un video "cattivello" sulla carriera di D&D dopo GOT:

Si tratta di un resoconto abbastanza onesto della loro carriera dopo le ultime stagioni di GoT. Le responsabilità di Martin nel pessimo finale dello show sono evidenti non avendo scritto TWOW e avendo continuato a perdere tempo e illudere i fan in maniera abbastanza indecente, e allo stesso tempo si è avuta la dimostrazione dell'insipienza di Benioff e Weiss nel creare un prodotto decente in assenza di un materiale di partenza di qualità.