Io ho letto solo la trilogia.
Per quel che riguarda le tue domande, secondo me:
1 - Mi pare un'informazione un po' falsa Pur non essendo high-fantasy, direi che la magia ha un ruolo abbastanza importante: più tipo ADWD che tipo AGOT, per intenderci. E anzi, a tratti anche parecchio di più. Poi magari la storia si reggerebbe lo stesso come storia di intrighi e magari quest'ultima parte è per certi versi dominante, ma siamo molto lontani da un fantasy senza magia.
2 - La caratterizzazione dei personaggi è buona; l'ambientazione è curata ma non raggiunge le dimensioni e l'approfondimento di Martin o Erikson, per dire. Il cinismo è funzionale alla storia, sì, ma forse non è quello che ti aspetti: il cinismo sta più nella concezione del mondo e nello svolgimento della trama che in una serie ingiustificata di "robbe adulte col sangue gli stupri e le parolacce"... cha magari ci sono, per carità (in particolare tra i protagonisti c'è un torturatore, per dire), ma imho non sono più importanti che in Martin.
Ragazzi piccola info: vorrei iniziare la trilogia di First Law ma ho un paio di perplessità sulla saga e su Abercrombie in generale.
1 - Ho letto che l'elemento magico nella saga è risibile se non nullo, e che questa difetta di "sense of wonder". Ecco....visto che per me l'elemento "wonder" è una componente fondamentale del genere, vorrei chiedere a chi lo ha letto.....QUANTO è marcata questa assenza? Quanto è alto il rischio di ritrovarmi a leggere un "romanzo storico/medievale coi nomi e i luoghi inventati"?
2 - Abercrombie ha anche altre peculiarità oltre allo stile ruvido e cinico? Come siamo messi a trama, ambientazione e caratterizzazione dei personaggi? Il cinismo è funzionale e coerente alla storia o è gritty fantasy fine a sè stesso, giusto per autocompiacersi di fare "le robbe adulte col sangue gli stupri e le parolacce"?
Io ho letto i tre libri della trilogia, e i tre romanzi successivi ambientati nello stesso mondo.
Provo a rispondere senza spoilerare.
1. Il fantastico permea il mondo, aleggia ma non è molto presente. Diciamo che stiamo più o meno al livello delle Cronache.
2. Lo stile di scrittura è ottimo, per me siamo ai livelli di Martin. La trama è piuttosto lineare, senza grandi scossoni, con colpi di scena e twist soltanto verso il finale (questo vale soprattutto per i romanzi stand-alone, che hanno una trama piuttosto semplice). L'ambientazione è meno approfondita di quella di Martin, ma dà il "senso di un mondo". La caratterizzazione dei personaggi è eccellente, e ce ne sono molti che catturano e appassionano (addirittura, negli ultimi due romanzi a se stanti, Abercrombie riesce a caratterizzare decine di personaggi minori in poche righe). Il cinismo è nella visione del mondo in generale, non c'è niente che appare forzato o frutto di autocompiacimento. Semplicemente, è un mondo realistico, dove domina l'egoismo e dove anche chi vorrebbe cambiare le cose, deve fare i conti con le proprie debolezze e con forze superiori.
Quand'è cosi, allora in teoria me gusta. Provollo e farovvi sapere. Grazie per le info
Ho letto anche i successivi tre romanzi.
Best Served Cold il più debole, trama troppo lineare, personaggi che non entusiasmano, si salva solo il Brivido.
The Heroes e Red Country fantastici!
La caratterizzazione del nord è il punto forte di Joe e in The Heroes ha potuto dare il meglio di se!
Anche Red Country davvero ottimo. Mi è piaciuto molto il personaggio di Tempio e sono stato contento di sapere un po' di più delle terre estreme dell'ovest. Inoltre ho un debole per Novedita e mi sono davvero goduto ogni volta che compariva con i suoi demoni, le sue solite frasi e la sua fama che non ha confini (la scena in cui apre la mano davanti al Dorato è stata stra esaltante!!).
Infine... una chicca che secondo me Joe ha messo di proposito: per tutto il libro non viene mai mai mai scritto il nome Logen Novedita il Sanguinario. LEGGENDA!
Ora... per favore consigliatemi qualche altro libro in stile Martin o Abercrombie, ho bisogno di crudezza, cinismo e infamia! In fondo... "Bisogna essere realisti nelle cose" [emoji23][emoji23]
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Qualche altro libro in stile Martin o Abercrombie con crudezza, cinismo e infamia eh?
In Principio Furono le Tenebre (di R. Scott Bakker), Il Principe dei Fulmini (di Mark Lawrence) oppure Sopravvissuti (di Richard K. Morgan)
Ma è uscito Bakker in italiano alla fine?
Sul sito della Gargoyle Books c'è l'immagine della copertina con sopra scritto PROSSIMAMENTE.
Situazione analoga per Abercrombie, che alla fine è uscito
mi hanno detto quelli della gargoyle che se tutto va bene uscirà verso luglio... hanno avuto tempi lunghi con la traduzione
Tempi lunghi con la traduzione? A questo punto si suppone che affrontarono la cosa con una certa precisione. Meglio così, la prosa di Bakker è piuttosto elaborata.
Finito di leggere il secondo libro. E' la mia impressione o
Bayaz è in qualche modo legato alla banca che finanzia Glotka e gestisce tutto da fuori come un burattinaio?
Finita la trilogia. A quanto pare la mia impressione era giusta. Si può dire
che se fosse finita con i Gurkish che sottomettevano Adua e Khalul che giustiziava Bayaz sarebbe stato un finale molto più positivo.
E concordo con chi dice che leggendo Abercrombie si rivaluta il buon vecchio George in fatto di pessimismo.
Comunque fantasy di alto livello, non ai livelli di Martin e Erikson ma ottimo
Il finale è molto amaro infatti, si invertono un po' diversi ruoli e l'unico per cui sono stato un po' contento è stato Glokta, ma anche lì non è cambiato poi tanto. Ti consiglio di partire da The Heroes ora perché prosegue e chiude le vicende al Nord, oltre a essere spettacolare
Una domanda per chi ha finito la serie: secondo voi cos'è che causa lo stato "berseker" di Logen? Pare che la teoria più accreditata sia
che è posseduto da un demone
Non è una teoria mi sembra chiaramente detto
E dove? A me sembra che viene detto solo SPOILER IL RICHIAMO DELLE SPADE
che Logen sa parlare con gli spiriti