Vado a memoria: spero di non dimenticarne.
POV di Best Served Cold:
Shivers, Cosca, Monza Murcatto (mercenaria), Friendly (ex galeotto), Castor Morveen (avvelenatore).
POV di The Heroes:
Calder, Bremer Dan Gorst, Curden Craw (vecchio guerriero nordico), Bek (ragazzo nordico), Finree (moglie di un ufficiale dell'Unione), Tunny (caporale dell'esercito Unione).
POV di Red Country:
Fino a dove sono arrivato: Shy South (cowgirl), Temple (avvocato), Ro (sorellina di Shy).
Ho finito da pochi giorni di leggere Best Served Cold e l'ho trovato nettamente inferiore ai precedenti; come un fesso ho letto tutto nell'ordine di pubblicazione italiana, quindi per primo The Heroes (che rimane tuttora insuperato, almeno per quanto mi riguarda), poi la trilogia e poi BSC.
Serve comunque per sapere come mai Brivido (Shived) diventa quello che poi si vede in Heroes
Alcune considerazioni sui cinque libri, in attesa (spasmodica) di Red Country:
La bravura di Abercrombie, oltre che nel regalarci personaggi memorabili in poche semplici righe, sta nel prendere i topoi del fantasy e stravolgerli con forza, tutti, nessuno escluso.
Il vecchio e saggio mago? C'è, ma è il cattivo. E che cattivo!
Il possente guerriero? C'è, ma è anche un complessato con la vocina stridula.
Il principe decaduto in cerca di riscatto? C'è, ma è anche un pavido approfittatore.
Nella trilogia si costituisce il solito gruppo alla D&D (o alla Lotr): un'arciere (Ferro, che non è certo un personaggio positivo, divorata com'è dalla sua vendetta), il barbaro (Logen, che non vorrebbe fare quello per cui è diventato famoso), un guerriero-paladino destinato alla grandezza (Jezal, che è un viziato, narcisista, inetto e tutto sommato, detestabile uomo) e un Mago (Bayaz, che come dicevo su è il vero cattivo, burattinaio. Spinto non dal salvare il mondo, ma da uno scopo personale, quello di accumulare potere). Partono per una quest ai confini del mondo di cui non si sa nulla fino a metà del secondo libro (mentre in TUTTI i fantasy, i PG sanno praticamente da pagina 10, cosa devono fare e dove devono andare, sopratutto il perchè), ma anche lì, la storia è da prendere con le pinze, visto che viene da Bayaz stesso. A nessuno realmente importa del *fine* della quest, men che meno ad Abercrombie, l'importante è il viaggio, il rapporto tra i personaggi, la loro non-evoluzione. Questo intendo con prendere i classici topi del fantasy e sconvolgerli completamente e sopratutto con naturalezza. Abercrombie è davvero un astro nascente del fantasy, e se gli posso perdonare una caduta (BSC, che intendiamoci, è un discreto romanzo. È che la differenza coi precedenti (e successivi), è nettissima, quindi sembra peggio di quello che è in realtà), attendo con trepidazione Red Country e il 2017, per il proseguio delle avventure.
Una domanda, per chi ha letto la trilogia:
Ma come fate a dire che Logen è posseduto da un demone? Quando viene detto? Io avevo pensato più a un'abilità come quella di Ferro con le frecce (cioè una discendenza alla lontanissima con dei demoni), non che fosse letteralmente posseduto. Oltre questo, leggendo BSC, sembra che sia prerogativa dei Northmen, andare in Berserk come fa Logen, anche se , va detto, lui è overpowered
Metamorfo: in Red Country ci sarà anche qualche PoV in più ma non ti spoilero nulla
Una domanda, per chi ha letto la trilogia:
Ma come fate a dire che Logen è posseduto da un demone? Quando viene detto? Io avevo pensato più a un'abilità come quella di Ferro con le frecce (cioè una discendenza alla lontanissima con dei demoni), non che fosse letteralmente posseduto. Oltre questo, leggendo BSC, sembra che sia prerogativa dei Northmen, andare in Berserk come fa Logen, anche se , va detto, lui è overpowered
Beh, i diavoli/demoni del mondo della Prima Legge sono connessi al "freddo". Infatti, in presenza di Demoni l'aria diventa più fredda ecc. Logen, da quel che ricordo, ogni volta che si "trasforma" nel Bloody-Nine prima sente un freddo pungente e poi perde coscienza (e qui entra in scena come Bloody-Nine al 100%).
Detto questo, io prima pensavo che fosse semplicemente schizofrenico...
Controllate il sito di Lucca Comics & Games, tra gli ospiti ci sarà Joe!
Finito Red Country.
Solito Abercrombie: trama fin troppo semplice e lineare, ma personaggi e scrittura ottimi. Il fantastico, che in Best Served Cold era poco e in The Heroes era pochissimo, qui è nullo.
Ci lascia
L'infame Nicomo Cosca, leader di mercenari dalle mille risorse. L'abbiamo conosciuto nel finale della trilogia, l'abbiamo seguito in Best Served Cold, e nei suoi ultimi mesi qui.
Dovendo dare un giudizio sui tre romanzi, direi che Best Served Cold è il peggiore, soprattutto per i personaggi, che sono coloriti e stravaganti, ma meno "umani" e con cui è più difficile empatizzare; The Heroes il migliore, perchè, secondo me, Abercrombie eccelle nel descrivere il mondo dei guerrieri nordici: Red Country si colloca nel mezzo, col gran pregio di aver
riproposto il grande Logen Ninefingers
e di aver proseguito e ampliato l'innovazione che si trova già in The Heroes dei numerosi miniPOV che portano alla luce molti personaggi che altrimenti sarebbero soltanto nebbiose comparse.
Ed ora inizia l'attesa per la prossima trilogia, dove credo avremo
il ritorno del vecchio Bloody Nine nel Nord, e si spera anche la ricomparsa di Glokta!
Ho finito ieri notte la trilogia e finalmente ho potuto leggere per intero questo post!
Non entrerò nei dettagli perchè da tapatalk non ho ancora capito come mettere sotto spoiler...
In ogni caso... che pugno nei denti il finale!! Non mi aspettavo tutto rose e fiori, ma nemmeno una cosa così! Se proprio dovessi muovere qualche critica lo farei proprio sul finale, perchè va bene essere cinici e spietati, però a mio parere lascia aperte un po' troppe situazioni.
Per il resto una gran trilogia! Ci sono personaggi davvero originali che escono dal classico standard fantasy, su tutti Bayaz e Glokta. Il percorso e lo sviluppo di Jezal e West sono stati fantastici.
Superlativo lo stile di scrittura dei pov di Novedita e Glotka. Mi è molto piaciuto il modo di caratterizzare Novedita con le continue frasi "bisogna essere realisti in queste cose" e "una cosa si può ben dire di Novedita...". Mentre il poter leggere in sequenza i pensieri e le parole di Glokta ci permette di immergerci a pieno dentro la sua mente decisamente malata. Altra cosa che ho apprezzato nello stile è il cambio dei pov all'interno dello stesso capitolo. Aiuta molto ad aumentare il climax.
Sono ancora senza parole per il personaggio di Bayaz, mi immagino Abercrombie ghignante che mentre scrive sussurra tra se e se: "ve lo do io il vostro Gandalf!!".
Ultima considerazione, secondo me si nota che Abercrombie ha lavorato per la tv e il cinema. Trovo che per ritmo, humor, stile di personaggi ed epicità di alcune scene la trasposizione cinematografica possa essere davvero ben riuscita.
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Ah una domanda... finita la trilogia, in che ordine mi consigliate di procedere con gli altri tre libri?
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Io ho finito qualche giorno fa il terzo libro della trilogia. Finale bellissimo. La narrazione finale del post-battaglia vale da sola tutta la trilogia.
Se dovessi fare un commento sull'intera saga, il secondo libro è quello che mi è piaciuto di più, forse perché è quello più bilanciato.
Il terzo mi è piaciuto molto ma con degli alti e bassi... Nonostante si verifichino più cose che negli altri due libri messi insieme, trovo che alcuni punti siano trattati un po' troppo frettolosamente, in particolare le scene concitate. Ho scoperto più volte di distrarmi mentre leggevo le scene di combattimento di Logen... Forse è il suo modo "asettico" di vivere il combattimento a non avermi catturato mentre il logen pensieroso e filosofo è molto più piacevole per me.
Personaggi preferiti: Glokta ovviamente e Jezal per motivi che ho già scritto in passato... Veramente una sorpresa quest'ultimo.
Ah una domanda... finita la trilogia, in che ordine mi consigliate di procedere con gli altri tre libri?
Con l'ordine con cui sono stati pubblicati non si sbaglia mai ;)
Prossimamente inizierò Best Served Cold (Il sapore della vendetta). Nel retro di copertina leggo che Martin l'abbia definito come il migliore di Abercrombie finora (quindi almeno superiore alla trilogia, The Heroes è uscito dopo) ma, nei commenti che leggo in giro, noto che sia generalmente considerato quello più debole. Io parto comunque bendisposto visto che l'ambientazione (ispirata all'Italia rinascimentale) mi ispira parecchio e che le storie di vendetta pure e semplice hanno sempre fascino per quanto mi riguarda
Ah una domanda... finita la trilogia, in che ordine mi consigliate di procedere con gli altri tre libri?
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Best served cold è ambientato in Styria (una sorta di Italia medievale) circa tre anni dopo le vicende della trilogia. La trama principale è una vendetta (alla Kill Bill).
Alcuni dei personaggi della trilogia presenti:
Shivers (POV), Cosca (POV), Vitari, Duca Orso.
The heroes è ambientato al Nord, circa otto anni dopo le vicende della trilogia. La trama principale è una battaglia di tre giorni.
Alcuni dei personaggi della trilogia presenti:
Calder (POV), Bremer Dan Gorst (POV), Bayaz, Black Dow, Shivers.
Red Country ha un'ambientazione Western, circa tredici anni dopo le vicende della trilogia. La trama principale è una ricerca.
Alcuni dei personaggi della trilogia presenti:
Logen Ninefingers, Cosca, Shivers.
Leggendoli in ordine cronologico, si segue l'evoluzione di un paio di personaggi ricorrenti negli anni.
A parte questo, le trame non si intersecano e possono essere letti in maniera indipendenti.
Se li vuoi leggere dal migliore al peggiore, per me è questo (anche se non c'è tanta differenza di qualità):
Dovendo dare un giudizio sui tre romanzi, direi che Best Served Cold è il peggiore, soprattutto per i personaggi, che sono coloriti e stravaganti, ma meno "umani" e con cui è più difficile empatizzare; The Heroes il migliore, perchè, secondo me, Abercrombie eccelle nel descrivere il mondo dei guerrieri nordici: Red Country si colloca nel mezzo, col gran pregio di aver
riproposto il grande Logen Ninefingers
e di aver proseguito e ampliato l'innovazione che si trova già in The Heroes dei numerosi miniPOV che portano alla luce molti personaggi che altrimenti sarebbero soltanto nebbiose comparse.
Qualcuno di voi sta leggendo in questi giorni Il Mezzo Re? Io si, per ora mi sembra molto bello
Appena finito. Abercrombie ha acquistato la(meritata)fama di essere uno tra i massimi esponenti del c.d grimdark fantasy particolarmente crudo, realistico, sporco, brutale, sarcastico, popolato da antieroi spesso cinici dalla moralità tinta di grigio. La nuova trilogia"Shattered Sea", pur essendo senz'altro cruda e punteggiata da cinismo e ambiguità morale, poiché è indirizzata ad un pubblico giovanile, non raggiunge i"picchi"cui lo scrittore ha abituato i suoi lettori. La serie e'una sorta di lungo romanzo di formazione("Il mezzo re " è, comunque, autoconclusivo)ambientato in un universo narrativo che ricorda i mondi vichingo e anglosassone. "Il mezzo re " è adatto, oltre che ad adolescenti"maturi",anche a lettori adulti che, pur desiderando conoscere ed approfondire la lettura di Abercrombie, hanno trovato eccessiva la crudezza nichilistica che contraddistingue la narrativa dell'autore a loro dedicata.
Ho finito Il Mezzo Re sabato.
Bello ma non bellissimo, sinceramente preferisco il mondo della Prima Legge
La storia è molto semplice e mi ha ricordato Best Served Cold (sopratutto la scena della caduta) - ma qui il paragone non vale più perché BSC è il mio romanzo preferito di Abercrombie La cosa bella è che la trama prosegue spedita, non ci sono punti morti di alcun genere e ogni scena serve realmente a qualcosa (per es. Yarvi, il protagonista, scopre di essere Re nel primo capitolo e già nel 4° o 5° guida una spedizione militare!). I personaggi sono ben caratterizzati come al solito, mi è piaciuto di più Yarvi e Nulla (che mi ricordava Logen).
Ma ci sono alcune cose che mi hanno lasciato perplesso. E precisamente...
L'ambientazione è di una semplicità disarmante - d'accordo, il mondo della Prima Legge è molto semplice, ma qui abbiamo un appiattimento molto maggiore.
In pratica l'ambientazione è rappresentata dai territori costieri del Mar Baltico nel VIII secolo, né più né meno... Facilmente individuabili sono i territori dei popoli realmente esistiti che verranno anche incontrati dai protagonisti - "Svedesi" del Vansterland e del Gettland, "Danesi" del Throvenland, "Polacchi" nello Shend, "Lituani" del Sagenmark (con tanto di un fiume che dovrebbe portare al Kalyiv, cioè i territori dell'odierna "Russia") e i banya che sarebbero i "Finlandesi". Questa scelta è spiegata dal fatto che Joe voleva scrivere un romanzo più "leggero" e che è molto affascinato dalla storia e dalla cultura dei Vichinghi, tuttavia questa mancanza di originalità mi lascia con l'amaro in bocca.
I personaggi ricordano quelli già visti nei romanzi precedenti di Joe - Yarvi è Inquisitore Glokta mischiato con Monza Murcatto (ma non così crudele...), Nulla ricorda Logen e Grom-gil-Gorm è estremamente simile a Crummock-i-Phail.
E come già detto in precedenza... storia carina e semplice, ma poco originale e per questo, alla lunga, prevedibile.
In ogni caso io su goodreads ho dato al Mezzo Re un bel voto, 4/5.
E al Lucca Comics & Games mi son fatto firmare tutti e 7 romanzi da Joe in persona! Yeah!
La storia è molto semplice e mi ha ricordato Best Served Cold (sopratutto la scena della caduta) - ma qui il paragone non vale più perché BSC è il mio romanzo preferito di Abercrombie
E al Lucca Comics & Games mi son fatto firmare tutti e 7 romanzi da Joe in persona! Yeah!
Ma dai, era a Lucca? Grande Joe.
Strano, per me Best Served Cold è il peggiore.
Ma dai, era a Lucca? Grande Joe.
Si, lo ha invitato la Mondadori! L'ho anche scritto qui nel topic
Strano, per me Best Served Cold è il peggiore.
Infatti molti lo trovano peggiore. Ma a me è piaciuto tanto. In quel romanzo c'è un po' di tutto: battaglie, intrighi, humour, personaggi memorabili...
Quando l'ho detto a Joe, lui è parso sia un po' sorpreso che contento
Ho letto le prime 200 pagine del primo volume. Davvero niente male, sono piacevolmente sorpreso!
Ragazzi piccola info: vorrei iniziare la trilogia di First Law ma ho un paio di perplessità sulla saga e su Abercrombie in generale.
1 - Ho letto che l'elemento magico nella saga è risibile se non nullo, e che questa difetta di "sense of wonder". Ecco....visto che per me l'elemento "wonder" è una componente fondamentale del genere, vorrei chiedere a chi lo ha letto.....QUANTO è marcata questa assenza? Quanto è alto il rischio di ritrovarmi a leggere un "romanzo storico/medievale coi nomi e i luoghi inventati"?
2 - Abercrombie ha anche altre peculiarità oltre allo stile ruvido e cinico? Come siamo messi a trama, ambientazione e caratterizzazione dei personaggi? Il cinismo è funzionale e coerente alla storia o è gritty fantasy fine a sè stesso, giusto per autocompiacersi di fare "le robbe adulte col sangue gli stupri e le parolacce"?