Renzi sta confermando tutte le mie peggiori paure: una persona ultra ambiziosa, lo ha detto oggi lui stesso, che per raggiungere la poltrona di primo ministro si rimangia tutte le tiritere di nuovismo e cambiamento che per mesi e mesi gli uscivano dalla bocca. Come nella migliore scuola democristiana fa fuori Letta (che in verità si è suicidato da solo nel suo immobilismo) e ne prende il posto. Il PD è la balena bianca risorta. E' il momento dell'epitaffio finale della sinistra defunta sepolta ed estinta. A questo punto sono curioso di vedere l'arrogante sindaco all'opera, vedremo che nomi porterà al governo e soprattutto che scelte di politica economica farà, vedremo. Certo da un politico che doveva essere portato in auge da un suffragio popolare plebiscitario tra stuole di nuovisti e ripudio delle tattiche della vecchia politica e che invece si piomba sulla poltrona con l'ennesima manovra di palazzo non posso che prepararmi ad un flop fragoroso.
Gil Galad - Stella di radianza
Capisco le difficoltà del tornare al voto (difficoltà che se proprio però vogliamo dircela tutta, sono più dei partiti che degli elttori)...però ragazzi siamo al terzo presidente del consiglio di fila scelto senza consultare gli elettori. Non è un po' tanto?
Comunque, (cambiando argomento) non mi si venga a dire robe tipo "Renzi si gioca il tutto per tutto" o " Renzi corre il rischio" o che si dia l'idea di un segretario PD "ggiovane", in lotta da solo contro una casta di vecchi. Se il magheggio renziano riuscirà sarà perchè una o più delle seguenti componnenti hanno dato il loro benestare più o meno entusiasta, o quantomeno promesso non belligeranza:
Gli ex dirigenti Pd: Cioè tutto il vecchio establishment dem che adesso è minoranza nel partito, ma ancora maggioranza del gruppo parlamentare. La staffetta implica infatti un allungamento della vita della legislatura, mentre se si andasse al voto adesso almeno metà di loro resterebbe fuori. Inoltre i componenti di quest’area pensano evidentemente di poter tenere Renzi abbastanza per le pa***, proprio perché alle Camere sono in tanti. Infine, in cuor loro, sperano anche che stando a Palazzo Chigi Renzi si sgonfi come un soufflé, visti i problemi giganteschi del paese e le difficoltà che lo stesso Renzi avrà a governare con una maggioranza tutt’altro che compatta. Ulteriore possibile effetto collaterale positivo (per loro, ovviamente), qualche poltrona di prestigio da godersi subito (già leggevo di Cuperlo e/o Epifani ministri, per capirci).
Il Miracolato di Arcore: che oltre a essere miracolato è anche molto felice dalla nuova legge elettorale, e al quale adesso non sembra vero che con Renzi al governo la legislatura vada oltre l’espiazione dalla sua condanna ai servizi sociali. In altre parole, la prossima campagna elettorale per le politiche potrà farla lui in prima persona, “pulito” (si fa per dire). Intanto sta all’opposizione, sparando sull’euro e sulle tasse, che fa sempre comodo in termini di consenso.
Scelta Civica. O meglio quel che ne resta. Sono sovrarappresentati in Parlamento rispetto al loro attuale consenso nel Paese (pari a zero) quindi non desiderano altro che la legislatura duri fino al 2018, ci mancherebbe. In compenso sono sottorappresentati in questo esecutivo rispetto alla loro forza parlamentare (per via della scissione con Casini) quindi vogliono più poltrone. Inoltre una cooperazione con Renzi li può portare gradualmente all’integrazione con il nuovo Pd, cosa che garantirebbe loro una più lunga vita politica, visto che Monti come leader è andato.
Casini. È una vita che vuole diventare leader dei ‘moderati’ o almeno stare vicino al posto di guida dei medesimi; il suo sogno di ‘grande centro’ come noto è imploso, sicché adesso ha bisogno di tempo per recuperare, accostandosi ad Alfano e Co. quindi alla futura area del centrodestra.
Mezza Sel. Vale a dire quella che ha perso il congresso: insomma l’ala filorenziana (sigh!) che fa capo a Gennaro Migliore. Questi sono pronti ad andare al governo pure domattina, ecco perché si parla di Boldrini ministro. L’altra mezza Sel sta già volando verso la lista Tsipras con l’idea di ricostruire un unico partito di sinistra dopo le europee. Per quanto mi riguarda, se a sinistra (dato per perso da tempo il PD) si fa terra bruciata sono solo contento: è solo cosi che si può costruire un nuovo progetto di sinistra fialmente di ispirazione "scandinava" e progressista. La Lista Tsipras può già essere un primo coagulante.
I cosiddetti poteri forti: he non sono la Spectre ma semplicemente quei signori (poche dozzine) che in Italia possiedono le maggiori imprese, le maggiori banche, i maggiori media; insomma quel famoso 1% che in Italia detiene oltre la metà della ricchezza del paese. Sono al terzo innamoramento in due anni, dopo Monti e Letta, e specie dal secondo sono stati molto delusi. Adesso per loro Renzi rappresenta insieme una trincea in termini di establishment-stabilità e una speranza che il nuovo premier faccia almeno in parte le cose che vogliono loro, ben cosmetizzate dal giovanile e dinamico sorriso di Matteo. Non escludo l’ingresso diretto di un loro rappresentante nell’esecutivo.
Ps Ovvio che con un consenso di Palazzo così allargato, sia arrivato il beneplacito anche del padre di tutti i consensi di Palazzo allargati. Sì, sto parlando del signore al Quirinale.
Capisco le difficoltà del tornare al voto (difficoltà che se proprio però vogliamo dircela tutta, sono più dei partiti che degli elttori)...però ragazzi siamo al terzo presidente del consiglio di fila scelto senza consultare gli elettori. Non è un po' tanto?
Le elezioni si sono tenute nel 2013, oggi siamo nel 2014. Solo che l'esito del voto non ha dato maggioranze nette e quindi s'è prodotto il Governo Letta. Dire che in Italia non si vota non mi pare del tutto corretto.
Comunque, (cambiando argomento) non mi si venga a dire robe tipo "Renzi si gioca il tutto per tutto" o " Renzi corre il rischio" o che si dia l'idea di un segretario PD "ggiovane", in lotta da solo contro una casta di vecchi. Se il magheggio renziano riuscirà sarà perchè una o più delle seguenti componnenti hanno dato il loro benestare più o meno entusiasta, o quantomeno promesso non belligeranza:
Il rischio se lo prende comunque, non era di certo la cosa più comoda da fare. E fin'ora la rottamazione sta procedendo bene, considerando il brevissimo tempo nel quale Renzi è nella politica che conta.
Il Miracolato di Arcore: che oltre a essere miracolato è anche molto felice dalla nuova legge elettorale, e al quale adesso non sembra vero che con Renzi al governo la legislatura vada oltre l’espiazione dalla sua condanna ai servizi sociali. In altre parole, la prossima campagna elettorale per le politiche potrà farla lui in prima persona, “pulito” (si fa per dire). Intanto sta all’opposizione, sparando sull’euro e sulle tasse, che fa sempre comodo in termini di consenso.
L'interdizione di Berlusconi in seguito alla Legge Severino dura 6 anni. Non vedo come potrebbe fare un'altra campagna elettorale.
Scelta Civica. O meglio quel che ne resta. Sono sovrarappresentati in Parlamento rispetto al loro attuale consenso nel Paese (pari a zero) quindi non desiderano altro che la legislatura duri fino al 2018, ci mancherebbe. In compenso sono sottorappresentati in questo esecutivo rispetto alla loro forza parlamentare (per via della scissione con Casini) quindi vogliono più poltrone. Inoltre una cooperazione con Renzi li può portare gradualmente all’integrazione con il nuovo Pd, cosa che garantirebbe loro una più lunga vita politica, visto che Monti come leader è andato.
Non credo Scelta Civica avrà un granchè nel nuovo Governo. Sono piuttosto irrilevanti (sono in 8) e una buona parte è di fatto già con Renzi.
Casini. È una vita che vuole diventare leader dei ‘moderati’ o almeno stare vicino al posto di guida dei medesimi; il suo sogno di ‘grande centro’ come noto è imploso, sicché adesso ha bisogno di tempo per recuperare, accostandosi ad Alfano e Co. quindi alla futura area del centrodestra.
Casini ha già deciso di tornare con Berlusconi. Ma anche qui la sua rilevanza è comunque quasi trasparente.
Mezza Sel. Vale a dire quella che ha perso il congresso: insomma l’ala filorenziana (sigh!) che fa capo a Gennaro Migliore. Questi sono pronti ad andare al governo pure domattina, ecco perché si parla di Boldrini ministro. L’altra mezza Sel sta già volando verso la lista Tsipras con l’idea di ricostruire un unico partito di sinistra dopo le europee. Per quanto mi riguarda, se a sinistra (dato per perso da tempo il PD) si fa terra bruciata sono solo contento: è solo cosi che si può costruire un nuovo progetto di sinistra fialmente di ispirazione "scandinava" e progressista. La Lista Tsipras può già essere un primo coagulante.
Mio pronostico: nessuno di SEL andrà al Governo.
Ps Ovvio che con un consenso di Palazzo così allargato, sia arrivato il beneplacito anche del padre di tutti i consensi di Palazzo allargati. Sì, sto parlando del signore al Quirinale.
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
Se io fossi Renzi adesso farei qualche proposta di legge terribilmente demagogica e popolare, di quelle che come dice Balon risolvono lo zerovirgola dei problemi del Paese ma che ti danno tanto in termini elettorali.
Il governo nasce questo fine settimana?
Bene, lunedì proponi il dimezzamento degli stipendi dei parlamentari.
Quello dopo proponi l'abolizione delle province.
Quello dopo ancora il taglio del cuneo fiscale.
E via dicendo.
Se queste leggi ad elevatissimo tasso di consenso elettorale passano, Renzi potrà affermare di essere riuscito dove gli altri hanno fallito. Se non passano, Renzi ne esce pulito perché potrà dire e spergiurare di averci provato e che gli altri blutti e cattivi ce l'hanno con lui.
Sarebbe per lui un gioco win-win.
Se fa così.
In effetti è quello che ogni capo del governo dovrebbe fare per mettersi al sicuro, eppure che nessuno fa. E ci sarà un motivo, immagino. Suppongo che tutti i patti sottobanco, gli impegni non detti e via dicendo tolgano terreno sotto i piedi anche alle persone con le migliori intenzioni.
Il capitale di fiducia che Renzi ha accumulato in questi anni è esattamente quello di farsi passare come la persona che invece tutto questo lo potrebbe fare.
Quindi sì, secondo me Renzi si gioca la carriera.
Personalmente non gli do molta fiducia (come Shiera anche io ho dato il mio supporto a Civati) e disprezzo il suo opportunismo e il suo totale disinteresse alla costruzione di un partito inteso come strumento di realizzazione di un modello sociale; tuttavia capisco il suo gioco politico e per certi versi ne sono ammirato. Che sia pianificazione o improvvisazione, ha dimostrato di saper giocare le sue carte senza guardare in faccia nessuno.
PS: sharingan, ma queste indiscrezioni sulle dimissioni di Napolitano sono fondate? Io ci credo poco. Certo è che portare Prodi al Quirinale sarebbe per Renzi - sempre in termini di consensi - un carico da undici...
L'interdizione di Berlusconi in seguito alla Legge Severino dura 6 anni. Non vedo come potrebbe fare un'altra campagna elettorale.
Tramite prestanome, che si chiami Marina, Angelino, o anche Toti. Quello che gli avrebbe dato noia è che, se si fosse votato da qui all'estate (o anche a settembre) lui si sarebbe trovato in piena esecuzione della sentenza, e il suo nome non sarebbe stato così spendibile (oltre agli impedimenti di ordine pratico). Così, anche se interdetto dai pubblici uffici, potrà comunque fare campagna elettorale da "ripulito". E con una legge lettorale che lui stesso non si sarebbe scritto meglio.
Il rischio se lo prende comunque, non era di certo la cosa più comoda da fare. E fin'ora la rottamazione sta procedendo bene, considerando il brevissimo tempo nel quale Renzi è nella politica che conta.
Scusa ma quale rottamazione? I parlamentari del PD sono ancora quelli usciti dall'ultima tornata elettorale; Renzi si è preso il PD, è vero, e ha rinnovato profondamente gli organi dirigenti.... ma loro ( i rottamati) lì lo aspettano, in Parlamento. E li i Renziani mi risulta siano una cinquantina scarsa. Il neonato governo renziano potrebbe essere un impantanamento tale che al confronto quello di Letta ci sembrerà dinamico.
E poi.....se le pratiche sono gli stessi giochi di palazzo cosi caratteristici del vecchio establishment, in cosa sta il rinnovamento? Il modo in cui il Parlamento è stato accuratamente tenuto fuori da questa crisi è degno del Miracolato di Arcore e puzza tanto (ma proprio tanto) di manovrina da corridoio. Okay, l’avevamo capito che non contava più niente – sono anni che si governa per decreti – ma a questo giro l’hanno peso per i fondelli oltre ogni misura, fondamentalmente perché non potevano far vedere in diretta che il Pd sfiduciava il primo esecutivo presieduto dal Pd.
Insomma, per vergogna.
Quindi in checonsiste il rinnovamento renziano? Nella carta di identità? Non mi basta. A tal proposito, l’hashtag #enricostaisereno è stata una pagina notevole di ipocrisia politica via social media (e chissà se almeno qualcuno dei retwittatori più accaniti oggi arrossisce un po’).
Le elezioni si sono tenute nel 2013, oggi siamo nel 2014. Solo che l'esito del voto non ha dato maggioranze nette e quindi s'è prodotto il Governo Letta. Dire che in Italia non si vota non mi pare del tutto corretto.
D'accordo, ma almeno dicessero con chiarezza quali sono le reali motivazioni: loro, molto più di noi, non possono permettersi le elezioni. I loro bilanci sono in default, non possono affrontare campagne elettorali, molti esponenti non sono credibili e non hanno nuovo "personale" con cui sostituirli, non hanno ancora approvato una legge elettorale che gli permetta di tenere botta contro Grillo; per quello tirano a campare fino al 2018, non per altro.
Se io fossi Renzi adesso farei qualche proposta di legge terribilmente demagogica e popolare, di quelle che come dice Balon risolvono lo zerovirgola dei problemi del Paese ma che ti danno tanto in termini elettorali.
Il governo nasce questo fine settimana?
Bene, lunedì proponi il dimezzamento degli stipendi dei parlamentari.
Quello dopo proponi l'abolizione delle province.
Quello dopo ancora il taglio del cuneo fiscale.
E via dicendo.
Se queste leggi ad elevatissimo tasso di consenso elettorale passano, Renzi potrà affermare di essere riuscito dove gli altri hanno fallito. Se non passano, Renzi ne esce pulito perché potrà dire e spergiurare di averci provato e che gli altri blutti e cattivi ce l'hanno con lui.
Sarebbe per lui un gioco win-win.
Se fa così.
In effetti è quello che ogni capo del governo dovrebbe fare per mettersi al sicuro, eppure che nessuno fa. E ci sarà un motivo, immagino. Suppongo che tutti i patti sottobanco, gli impegni non detti e via dicendo tolgano terreno sotto i piedi anche alle persone con le migliori intenzioni.
Il capitale di fiducia che Renzi ha accumulato in questi anni è esattamente quello di farsi passare come la persona che invece tutto questo lo potrebbe fare.
Quindi sì, secondo me Renzi si gioca la carriera.
A me piacerebbe moltissimo fargli qualche domanda in merito: è un’idea sua? O è stato consigliato/incoraggiato da qualcuno?Se si, chi lo ha consigliato/incoraggiato? Trattasi di sostenitori o autorevoli personalità? E quanto “autorevoli”? Ha pensato che potrebbe anche trattarsi di una gigantesca trappola?
Pensa di avere le capacità e l’esperienza indispensabili per fare il capo del Governo? Voglio dire...come pensa di poter agire in un Parlamento ormai lontano dalla sua immagine di Istituzione di Governo, e più prossimo all’immagine di un manicomio? Come pensa di poter gestire un Pd più che mai diviso, che dovrebbe guardargli le spalle (‘dovrebbe’)?
Sopratutto....quanto ritiene possa aver influito, su questo suo modo di agire, l’esperienza giovanile a “La Ruota della Fortuna“?
Il PD è la balena bianca risorta.
A me sembra che sia qualcosa di ancora peggiore della balena bianca risorta, e non soltanto nello stile (aspetto in cui il tracollo è innegabile).
A me piacerebbe moltissimo fargli qualche domanda in merito: è un’idea sua? O è stato consigliato/incoraggiato da qualcuno?Se si, chi lo ha consigliato/incoraggiato? Trattasi di sostenitori o autorevoli personalità? E quanto “autorevoli”? Ha pensato che potrebbe anche trattarsi di una gigantesca trappola?Pensa di avere le capacità e l’esperienza indispensabili per fare il capo del Governo? Voglio dire...come pensa di poter agire in un Parlamento ormai lontano dalla sua immagine di Istituzione di Governo, e più prossimo all’immagine di un manicomio? Come pensa di poter gestire un Pd più che mai diviso, che dovrebbe guardargli le spalle (‘dovrebbe’)?
Mi sembra che la gigantesca trappola Renzi se la sia tesa da solo grazie ad una presunzione smisurata; tremo all'idea di vedere un soggetto tanto narcisista alle prese con la politica internazionale al posto del cauto e posato Letta, spero di sbagliarmi ma se continua con i toni che sta tenendo dopo aver vinto le primarie (manco fosse stato acclamato plebiscitariamente da tutti gli italiani) lo vedo a rischio di rinverdire i fasti della maglietta di Calderoli.
Unico lato positivo è quello che credo si logorerà in fretta.
PS: sharingan, ma queste indiscrezioni sulle dimissioni di Napolitano sono fondate? Io ci credo poco. Certo è che portare Prodi al Quirinale sarebbe per Renzi - sempre in termini di consensi - un carico da undici...
Non dico che si dimetterà dopodomani, però non credo troppo in là. I campanelli d'allarme sono diversi: lo "scoop" sul Governo Monti (soprattutto da chi è arrivato lo scoop), il fatto che abbia mollato Letta e abbia di fatto permesso che il PD si sbrigasse l'affare al proprio interno (se Napolitano avesse detto che Letta non si toccava, Letta era ancora a Palazzo Chigi), il fatto che Prodi ultimamente sia ritornato nel giro e comunque il fatto che il Governo Letta (creazione sua) abbia fallito.
Tramite prestanome, che si chiami Marina, Angelino, o anche Toti. Quello che gli avrebbe dato noia è che, se si fosse votato da qui all'estate (o anche a settembre) lui si sarebbe trovato in piena esecuzione della sentenza, e il suo nome non sarebbe stato così spendibile (oltre agli impedimenti di ordine pratico). Così, anche se interdetto dai pubblici uffici, potrà comunque fare campagna elettorale da "ripulito". E con una legge lettorale che lui stesso non si sarebbe scritto meglio.
La legge elettorale è un compromesso, ma non mi sembra così favorevole a Berlusconi. Deve superare il 37% e alle ultime elezioni è arrivato al 29%; questo non significa che è impossibile che lo raggiunga ma comunque non è proprio come bere un bicchier d'acqua, e poi il premio potrebbe benissimo prenderlo il PD. E poi non è indifferente che alle elezioni il candidato sia lui o un tizio qualsiasi, in un contesto maggioritario fortemente personalizzato non può sperare che Toti batta Renzi, infatti la speranza di Berlusconi era che al Governo ci rimanesse Letta con conseguente logoramento del PD. Oltre a questo, adesso non può più nemmeno essere sicuro che la legge elettorale resti come negli accordi presi.
Scusa ma quale rottamazione? I parlamentari del PD sono ancora quelli usciti dall'ultima tornata elettorale; Renzi si è preso il PD, è vero, e ha rinnovato profondamente gli organi dirigenti.... ma loro ( i rottamati) lì lo aspettano, in Parlamento. E li i Renziani mi risulta siano una cinquantina scarsa. Il neonato governo renziano potrebbe essere un impantanamento tale che al confronto quello di Letta ci sembrerà dinamico
I Parlamentari non li può mica eliminare, questi ha e questi si tiene (finchè non si andrà a votare di nuovo). Certo che potrebbe impantanarsi ma suppongo che se dovesse succedere cercherà inevitabilmente di forzare la mano.
D'accordo, ma almeno dicessero con chiarezza quali sono le reali motivazioni: loro, molto più di noi, non possono permettersi le elezioni. I loro bilanci sono in default, non possono affrontare campagne elettorali, molti esponenti non sono credibili e non hanno nuovo "personale" con cui sostituirli, non hanno ancora approvato una legge elettorale che gli permetta di tenere botta contro Grillo; per quello tirano a campare fino al 2018, non per altro.
Personalmente con questa legge elettorale a votare non ci andrei, perchè oggettivamente l'esito sarebbe già prestabilito e si passerebbe dalla larghe intese alle larghissime intese. A Grillo la legge elettorale "Italicum" va benissimo, è una delle migliori che potrebbe avere.
E poi.....se le pratiche sono gli stessi giochi di palazzo cosi caratteristici del vecchio establishment, in cosa sta il rinnovamento? Il modo in cui il Parlamento è stato accuratamente tenuto fuori da questa crisi è degno del Miracolato di Arcore e puzza tanto (ma proprio tanto) di manovrina da corridoio. Okay, l’avevamo capito che non contava più niente – sono anni che si governa per decreti – ma a questo giro l’hanno peso per i fondelli oltre ogni misura, fondamentalmente perché non potevano far vedere in diretta che il Pd sfiduciava il primo esecutivo presieduto dal Pd.
Infatti il rinnovamento è tutto da vedere, certo normalmente i politici italiani non sono soliti prendere dei rischi di questo tipo, soprattutto quando sono così acerbi. Personalmente preferisco gente che si espone anche se non è "cauto e posato" come Letta; se fallirà ci avrà messo la faccia, ma almeno ci avrà provato.
PS.: Per me il Parlamento in Italia conta pure troppo, ma questo è un altro discorso.
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
Per me il Parlamento in Italia conta pure troppo
Al punto da non utilizzarlo neppure per ufficializzare le dimissioni di un governo, come ha già detto che intende fare Napolitano? Non è un po' eccessivo?
Ci ho pensato un po' più a freddo.
Pur militando nel suo partito, non sono mai stato tra gli estimatori di Matteo Renzi (anch'io come altri all'ultimo congresso stavo con Civati... che mi sa avrebbe avuto una percentuale ragguardevole avessero sondato solo gli utenti di Barriera :p) ma pur essendo parecchio spiazzato ed anche infastidito da un certo modo di fare, mi sto seriamente chiedendo se nel merito ci fossero alternative spendibili.
Tutti ora siamo qui a dire che così Renzi si brucia, ma io ricordo bene che, poche settimane fa, tutti dicevano che si sarebbe bruciato ad appoggiare Letta per un anno e mezzo, no? E andare ad elezioni con una legge elettorale proporzionale pura lo avrebbe portato magari ad essere più puro (forse), ma con certezza matematica a dover governare, dopo, con una maggioranza ancora più ampia e raccogliticcia di questa, il tanto vituperato Berlusconi compreso, senza neppure la garanzia di poter essere lui a distribuire le carte, visto che i numeri parlamentari, anche in caso di successo strepitoso, sarebbero stati ben peggiori di questi.
La verità imho è che Renzi era in una specie di vicolo cieco: a sostenere lealmente Letta portava acqua al mulino di Letta, ad accettare il rimpasto finiva per impastoiarsi nella politica romana che tanto disprezza, a staccare la spina ed andare ad elezioni rischiava di perderci molto, a continuare a martellare il governo come stava facendo rischiava di trascinare anche il suo PD nella "palude"... e tutto questo nonostante l'ampio consenso di cui pare godere. Tutti gli dicevano che doveva "metterci la faccia", pensando ad un rimpasto, e lui ha deciso di mettercela sul serio. Forse per un po' ha accarezzato l'idea di cambiare la legge elettorale e poi andare al voto, ma non escludo che si sia reso conto che l'operazione era più difficile del previsto, e che il risultato rischiava seriamente di essere più favorevole a Berlusconi e a Grillo che a lui, almeno nel breve periodo.
Si è preso un bel rischio, comunque. Anche perché a qualcuno che lo volesse veramente finito basterebbe ora dire una sola parolina magica: NO. E Renzi sparirebbe dalla scena
Ci ho pensato un po' più a freddo.
Pur militando nel suo partito, non sono mai stato tra gli estimatori di Matteo Renzi (anch'io come altri all'ultimo congresso stavo con Civati... che mi sa avrebbe avuto una percentuale ragguardevole avessero sondato solo gli utenti di Barriera :p) ma pur essendo parecchio spiazzato ed anche infastidito da un certo modo di fare, mi sto seriamente chiedendo se nel merito ci fossero alternative spendibili.
Tutti ora siamo qui a dire che così Renzi si brucia, ma io ricordo bene che, poche settimane fa, tutti dicevano che si sarebbe bruciato ad appoggiare Letta per un anno e mezzo, no? E andare ad elezioni con una legge elettorale proporzionale pura lo avrebbe portato magari ad essere più puro (forse), ma con certezza matematica a dover governare, dopo, con una maggioranza ancora più ampia e raccogliticcia di questa, il tanto vituperato Berlusconi compreso, senza neppure la garanzia di poter essere lui a distribuire le carte, visto che i numeri parlamentari, anche in caso di successo strepitoso, sarebbero stati ben peggiori di questi.
La verità imho è che Renzi era in una specie di vicolo cieco: a sostenere lealmente Letta portava acqua al mulino di Letta, ad accettare il rimpasto finiva per impastoiarsi nella politica romana che tanto disprezza, a staccare la spina ed andare ad elezioni rischiava di perderci molto, a continuare a martellare il governo come stava facendo rischiava di trascinare anche il suo PD nella "palude"... e tutto questo nonostante l'ampio consenso di cui pare godere. Tutti gli dicevano che doveva "metterci la faccia", pensando ad un rimpasto, e lui ha deciso di mettercela sul serio. Forse per un po' ha accarezzato l'idea di cambiare la legge elettorale e poi andare al voto, ma non escludo che si sia reso conto che l'operazione era più difficile del previsto, e che il risultato rischiava seriamente di essere più favorevole a Berlusconi e a Grillo che a lui, almeno nel breve periodo.
Si è preso un bel rischio, comunque. Anche perché a qualcuno che lo volesse veramente finito basterebbe ora dire una sola parolina magica: NO. E Renzi sparirebbe dalla scena
Che Renzi fosse in un vicolo cieco può anche essere vero, ma quando si è voluto candidare a segretario lo sapeva che si sarebbe arrivati a questa situazione. Inoltre a lui di fare il segretario non gli è mai importato veramente nulla diciamolo francamente, aveva solo paura di essere tagliato fuori. Il suo obiettivo unico è sempre stato Palazzo Chigi. Poteva continuare a fare il sindaco e a punzecchiare come faceva in passato il governo e il nuovo segretario e con i chiari di luna attuali tra qualche tempo poteva veramente ridiscendere ancora in partita e vincere facile le elezioni nel 2015 dato che il governo Letta oramai era moribondo e tra qualche mese dopo l'estate si sarebbe dovuti forza maggiore indirizzarsi verso il voto. Invece non ha saputo trattenere la sua ambizione e ha dimostrato di non avere alcuna coerenza con ciò che diceva (mai più larghe intese, Letta stia sereno, al governo solo dopo il voto) e da buon democristiano quale è nella sua essenza frega il compagno di partito e si installa al governo. Mi domando quali cambiamenti, quale politica innovativa, quali vere riforme possa fare con gente come Alfano e compagni e inciuciando ancora con Berlusconi. Il buon Renzi deve dire ora cosa intende fare per i precari, gli esodati, se intende aumentare le pensioni più basse e tagliare quelle d'oro, se mette un tetto agli stipendi vergognosi dei dirigenti statali e dei Generali, se cancella le province, se trova un modo per tamponare la perdita di posti di lavoro e invertire la tendenza, se darà fiato alle piccole e medie imprese togliendo qualche tassa, se vuole rimodulare l'IRPEF che vede sempre penalizzati i redditi degli ultimi due scaglioni in modo che si ridistribuisca finalmente un pochettino più equamente il carico fiscale, se vuole introdurre una patrimoniale sopra il milione di euro e poi dopo parlare di riforme istituzionale. Prima i cittadini. Un sacco di se ma sarà da queste cose che vedremo questo ambizioso e arrogante Matteo Renzi al varco. Personalmente non ci scommetterei un euro che faccia almeno una delle cose sopra elencate e che le faccia partendo dall'eguaglianza (EGUAGLIANZA!), termine che non mi pare mai di aver udito pronunciare da Renzi.
Gil Galad - Stella di radianza
Comunque, se sono vere le indiscrezioni che sto leggendo in questi giorni, il tanto vituperato D'Alema a Franceschini gli spiccia casa.
Fabrizio Barca (PD) è l'ennesima vittima della telefonata del falso Vendola.
Tra le altre cose, rivela di aver seccamente rifiutato di diventare Ministro dell'Economia, perchè dietro Renzi non c'è un'idea, soltanto demagogia. Svela anche di aver subito un pressing insistente di un imprenditore, il padrone di Repubblica (De Benedetti).
Tanto di cappello al falso Vendola della "Zanzara", è bello veder messe a nudo manovre da retrobottega che altrimenti resterebbero confinate al territorio delle teorie del complotto.
Lapidario il commento della "Jena" del quotidiano "La Stampa" sui primi dinieghi incassati da Renzie:
http://www.lastampa.it/2014/02/18/cultura/opinioni/jena/aaa-T4sUgzkJdYumWZFwwoepyM/pagina.html
Tanto di cappello al falso Vendola della "Zanzara", è bello veder messe a nudo manovre da retrobottega che altrimenti resterebbero confinate al territorio delle teorie del complotto.
Lapidario il commento della "Jena" del quotidiano "La Stampa" sui primi dinieghi incassati da Renzie:
http://www.lastampa.it/2014/02/18/cultura/opinioni/jena/aaa-T4sUgzkJdYumWZFwwoepyM/pagina.html
Barca pur avendo fatto parte del Governo Monti mi pare abbia idee più tradizionali e consone alla sinistra e non mi meraviglia per nulla che abbia detto no a Renzi. Dallo scherzo telefonico viene fuori perfettamente la sua totale avversità al sindaco o meglio ex sindaco oramai. Agghiacciante come dica, purtroppo a ragione, che fra 30 giorni cadrà il velo di esaltazione per così dire che aleggia intorno a Renzi e allora si che saremo nella ca***, e di come per lui ci vorrebbe una super patrimoniale per sistemare finalmente le cose e che mai nessuno e ovviamente Renzi ne avrà il coraggio. Cmq da questa telefonata si scorge appena la palude che c'è nella politica e nel potere che domina questo paese, mi vengono i brividi ahimé.
Gil Galad - Stella di radianza
ma mi sono sempre chiesto... ma uno come barca sul cellulare non c'ha salvato "cell Niki vendola" e "Niki vendola segreteria" e "Niki casa""?
gli parla come se fossero grandi amiconi e non ha i numeri salvati in rubrica. Bah. Dilettante.
E se invece li ha salvati, arriva una telefonata da un numero sconosciuto e non si insospettisce, anche sapendo che non è la prima volta che fanno ste robe. Bah. Dilettante.
Altrimenti significa che la zanzara è in grado di "hackerare" i numeri telefonici e far comparire come se stesse chiamando davvero vendola. Ma questo mi puzza di illecito, com'è che non partono le denunce a raffica?
mi puzza di montatura.