Non penso diventeranno i nuovi Pink Floyd, né ora né tra trent'anni (forse i Tool ci arriveranno, diciamo), ma un incoraggiamento se lo meritano
Piuttosto i Muse, che hanno anche la popolaritá giusta,
No, l'affiancamento mi é venuto spontaneo, per via di un post di Neshira:
Eh, stavolta non si può proprio fare campagna per confronto, più della metà sarebbero votabili ... però ci sono poche canzoni che reggono ad essere ascoltate a ciclo continuo per 5 ore
Infatti, poche canzoni, ma questa é una di quelle:
http-~~-//www.youtube.com/watch?v=GjsJcXLD1mE
È una delle piú sconosciute, ma io la trovo una perla! Chitarra acustica accattivante, il timbro vocale che ti spiega il perché dell'esistenza e un bel drumming incisivo, che non stona nel mood rilassante che trasmette.
Voto gli In Flames perchè sono una delle piacevoli "eredità" che acquisii quando mio fratello mi passò il suo pc quando si trasferì u.u (e perchè ho venduto il voto, sì... però è vero che mi piacciono eh!)
e i Pink Floyd, perchè è da quando ho letto la lista dei gruppi di questo girone che non mi esce più di testa Time " />
Per ora il mio primo voto è per gli In Flames ^^
Al secondo, ci devo ancora pensare u.u
Votate i Pink Floyd!Sono coloro che han scritto una canzone il cui testo recita solo
One of these days I'm going to cut you into little pieces
oltre a questo sono usciti vivi (o quasi) da anni e anni di LSD e schifezze varie. Se non è essere coriacei questo!
e poi sono il gruppo preferito di mio padre, che fisicamente s'assomiglia a Babbo Natale. Quindi votate i Pink Floyd, lo fate per Babbo Natale " />
Gli In Flames mi piacciono, suonicchio qualche loro arpeggio alla chitarra e li ho pure votati prima, ma non credo di riuscire a vederli mai sul podio finale.
Bene, a questo punto il mio secondo voto lo do' ai Nirvana. U___U
Voto per De Andrè e per i Pink Floyd " />
primo voto In Flames
Secondo voto i Nirvana " />
Fabrizio! Non si può non votarlo!
E come secondo voto facciamo i Pink Floyd...
Primo voto ai Pink Floyd (nessuna canzone è mai riuscita a darmi le stesse emozioni di "Confortably numb").
Secondo voto a Fabrizio De Andrè ... e non per patriottismo ma perchè è un poeta.
A poco meno di un'ora dalla fine del girone, la classifica dice questo:
32 Fabrizio de Andrè
26 Pink Floyd
17 In Flames
4 Deep Purple
4 Nirvana
1 CCCP
1 The Smiths
Ci sono tante mafie in azione in questo DM musicale e devo dire che quella che non si mostra è di gran lunga la migliore. http://%5Burl= Un giorno la Gabanelli ci farà un servizio e gli altarini saranno scoperti.... a meno che non giungano prima le iene. Il recentemente scomparso Andreotti si sarebbe sentito tra suoi pari qui!
Ebbene, il mio secondo voto non acquistato da nessuno, va agli In Flames.
Addio Got
"Lo scempio ha due teste"
Pink Floyd. Il problema di parlare dei Pink Floyd è che c'è troppo da dire. Ci si perde, davvero. Anche perché i Pink Floyd non sono stati un gruppo, sono stati almeno tre gruppi, dall'era Barrettiana al dominio Watersiano fino alla formazione finale a traino Gilmour.
Psichedelia, progressive, art rock, i Pink Floyd hanno preso questi generi e li hanno rielaborati, dilatandoli, arricchendoli, ridefinendone le sonorità attraverso l'elettronica.
Attraverso una sonorità inconfondibile e testi azzeccati i Pink Floyd hanno saputo conquistare il mondo realizzando forse non quanto di più eccelso la musica abbia mai saputo produrre, ma probabilmente quanto di migliore era adatto al contesto storico in cui si sono trovati ad operare. The Dark Side of the Moon, musicalmente, non è un album eccelso (ad eccezione di quel capolavoro assoluto che è Time), ma è l'album che ha trasformato i Pink Floyd in semidei, era l'album giusto per il 1973, per il mondo nel 1973, era quello che il mondo aveva bisogno di sentire.
Il modo in cui i sentimenti umani vengono raccontati e messi a nudo, che siano i trip acidi di Barrett in Astronomy Domine o il mal di vivere di Waters nell'opera The Wall, non può non colpire direttamente al cuore, bypassando il cervello. Malgrado - o forse grazie - una tecnica sopraffica, i Pink Floyd sono stati un gruppo enormemente istintuale, portato all'improvvisazione come Paganini, tanto che i loro più celebri cavalli di battaglia degli anni '60 sono stati ri-registrati in sessioni live e raccolti nella prima parte di Ummagumma proprio perché terribilmente diversi dalle versioni originali in studio (sentire Interstellar Overdrive per credere).
E che dire delle copertine dei loro album? Ormai sono icone. Il prisma di The Dark Side of the Moon, il muro di mattoni di The Wall, la fabbrica di Animals, l'uomo in fiamme di Wish you were here, per non parlare della placida mucca che campeggia in Atom Heart Mother. Ecco, forse Abbey Road è più famoso, ma sfido altri gruppi ad aver messo mai in file una serie del genere.
Quindi, che video mi sento di mettere? Ecco, non uno dei più famosi, ma uno che secondo me racchiude tutte le anime della band. Ecco quindi progressive, rock melodico, musica classica frullati sapientemente in Summer '68, tratto da Atom Heart Mother.
http://www.youtube.com/watch?v=l3tfQwzbeeg
Fabrizio De André. Grande poeta, grande uomo, grande cantautore. Trovo impossibile parlare della sua musica; esiste una canzone di De André per ogni stato d'animo della vita. Ma mi voglio soffermare su di lui come cantore degli ultimi, e ancora di più su una singola canzone, lasciando il resto per qualche altro scontro. Canzone... Recitativo e corale.
Atto finale di Tutti morimmo a stento, capolavoro leopardiano di pessimismo cosmico, dove drogati, condannati a morte, prostitute si alternano su una scena di cimiteri e panorami invernali, dove un folle girotondo celebra la follia distruttiva dell'uomo, il recitativo - alternato dalla corale che narra la Leggenda del Re Infelice - è un appello degli ultimi ai potenti del mondo alla pietà, quella pietà che sola da consolazione dinanzi alla morte. Non parafraserò la canzone, è talmente diretta e potente che non posso fare altro che copiarne il testo, più avanti. Ciò che non ho potuto fare a meno di notare, ascoltando la prima volta questa canzone, è il netto paragone - rovesciato - con Il Conte di Montecristo.
SPOILER IL CONTE DI MONTECRISTO
Che ironia! Dantès, superuomo nietschiano, combatte contro Morcef, potente uomo d'armi e politico, Danglars, banchiere, e Villefort, procuratore e poi giudice. Dantès è forte, temprato dalla prigione, e da solo riesce a vendicarsi contro questi nemici.
Anche nel Recitativo abbiamo in causa potenti, ricchi e giudici. Ma questa volta non ci sono superuomini che facciano giustizia o procurino vendetta. Ci sono i deboli, drogati, prostitute, condannati a morte, che non hanno torti da riparare, ma solo pietà da chiedere. Agli umili non è concessa rivalsa, non è dato il potere di rovesciare la sorte. E in questo annientamento non resta che l'invocazione di pietà, pietà dinanzi all'unico giudice divino dinanzi a cui siamo davvero tutti uguali: la morte.
Si noti il cambio di registro nelle ultime due strofe, letteralmente da brividi: l'invocazione diventa universale, a tutti gli uomini, e li invita a ricordarsi della propria mortalità, perché altro non siamo che spighe di grano, e la falce, prima o poi, passa per tutti.
Uomini senza fallo, semidei che vivete in castelli inargentati che di gloria toccaste gli apogei noi che invochiam pietà siamo i drogati. Dell'inumano varcando il confine conoscemmo anzitempo la carogna che ad ogni ambito sogno mette fine: che la pietà non vi sia di vergogna. Banchieri, pizzicagnoli, notai, coi ventri obesi e le mani sudate coi cuori a forma di salvadanai noi che invochiam pietà fummo traviate. Navigammo su fragili vascelli per affrontar del mondo la burrasca ed avevamo gli occhi troppo belli: che la pietà non vi rimanga in tasca. Giudici eletti, uomini di legge noi che danziam nei vostri sogni ancora siamo l'umano desolato gregge di chi morì con il nodo alla gola. Quanti innocenti all'orrenda agonia votaste decidendone la sorte e quanto giusta pensate che sia una sentenza che decreta morte? Uomini cui pietà non convien sempre male accettando il destino comune, andate, nelle sere di novembre, a spiar delle stelle al fioco lume, la morte e il vento, in mezzo ai camposanti, muover le tombe e metterle vicine come fossero tessere giganti di un domino che non avrà mai fine. Uomini, poiché all'ultimo minuto non vi assalga il rimorso ormai tardivo per non aver pietà giammai avuto e non diventi rantolo il respiro: sappiate che la morte vi sorveglia gioir nei prati o fra i muri di calce, come crescere il gran guarda il villano finché non sia maturo per la falce.
Detto questo, do il mio secondo voto a Pëtr_Il'ič_Čajkovskij, perché fermarsi ad una sola preferenza è triste per questo grande compositore.
In Flames
Detto questo, do il mio secondo voto a Pëtr_Il'ič_Čajkovskij, perché fermarsi ad una sola preferenza è triste per questo grande compositore.
Mi posso permettere di dargli il secondo voto senza rimorsi anche io, va : vai Petyr, sei stato sfortunato, non ti mancava il merito!