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Riassunti dei capitoli
di Lord Beric
creato il 18 maggio 2012


AryaSnow
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Inviato il 25 giugno 2012 19:24

AGOT08

 

- Per come il periodo è costruito, dopo “gran parte degli uomini” ci va per forza la virgola.

Poi in generale questa parte la scriverei tipo così: "E' l'ultimo giorno di permanenza di Robert Baratheon a Grande Inverno. Il re è uscito all'alba per una battuta di caccia al cinghiale, insieme a Eddard Stark e a gran parte degli uomini."

 

- Io parlarei anche dell’entusiasmo di Bran per la partenza e dei suoi sogni cavallereschi. Sono aspetti molto importanti, perché impostano il desiderio principale del personaggio che poi viene reso irrealizzabile dalla caduta.

 

- In “Dopo un po' di tempo passato inutilmente a cercare di insegnare al lupo a riportare un bastone” scriverei “insegnargli” invece di “insegnare al lupo”. Si capisce già dalla frase precedente che si parla del lupo. E poi metterei “inutilmente” dopo “cercare”, perché è l’inutilità del tentativo che conta.

 

- Invece di “arrampicarsi sulla torre spezzata” scriverei “scalare fino alla torre spezzata”, perché il verbo arrampicarsi c’è già nella frase dopo ed essendo una parola lunga e vistosa è meglio evitare di ripeterla a distanza così ravvicinata, se possibile. Per la stessa ragione eviterei anche il “mentre si sta arrampicando”, anche perché è abbastanza scontato che si stia ancora arrampicando (hai detto nella frase prima che ha iniziato l’ascesa). Piuttosto scriverei qualcosa come "All'improvviso".

 

- Citerei la frase finale di Jaime… se non fosse che Altieri l’ha pesantemente cambiata, quindi così com’è nella versione italiana forse eviterei di citarla. Però secondo me è abbastanza importante mettere in evidenza la motivazione con cui Jaime compie il gesto.

 

- Sono d’accordo con l’aggiunta di Beric.

 

Boh, una cosa come...

 

E' l'ultimo giorno di permanenza di Robert Baratheon a Grande Inverno. Il re è uscito all'alba per una battuta di caccia al cinghiale, insieme a Eddard Stark e a gran parte degli uomini.

Bran è rimasto a Grande Inverno. Fino a oggi, non vedeva l'ora di mettersi in viaggio per Approdo del Re, dove sogna di riuscire a diventare un cavaliere della Guardia Reale. Adesso però la prospettiva di lasciare la casa in cui è cresciuto lo disorienta. Avrebbe voluto passare la giornata a dare gli ultimi addii alla gente della fortezza, ma viene colto dalla malinconia e si rifugia nel Parco degli Dei con il suo meta-lupo, al quale non ha ancora dato un nome. Dopo un po' di tempo passato a cercare inutilmente di insegnargli a riportare un bastone, Bran decide di scalare fino alla torre spezzata per andare a trovare un'ultima volta i corvi che nidificano lassù.

Arrampicandosi su un albero sentinella che cresce vicino al muro del parco degli Dei, Bran raggiunge il tetto dell'armeria, da lì passa di tetto in tetto fino alla base della torre spezzata, e inizia l'ascesa.

All'improvviso, sente delle voci provenire dall'interno della torre: un uomo e una donna stanno discutendo del pericolo che Eddard Stark potrebbe rappresentare per loro assumendo la carica di Primo Cavaliere, dal momento che è sempre stato leale a Robert.

Avvicinandosi per sentire meglio, Bran vede due figure nude, abbracciate, che riconosce come la regina Cersei e suo fratello Jaime. Nel vedere Bran fare capolino dalla finestra, Cersei lancia un grido, che spaventa il ragazzo e gli fa perdere l'equilibrio.

Bran viene salvato da Jaime, che dapprima gli porge il braccio e poi, dopo averlo issato sul cornicione, lo spinge fuori dalla finestra, facendolo precipitare dalla torre.

Non so ancora se e come mettere il commento finale di Jaime.

Modificato il 05 July 2024 17:07

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Inviato il 28 giugno 2012 11:34

AGOT05

 

due piccoli dubbi:

 

Jon Snow partecipa al banchetto indotto in onore dell’arrivo del re a Grande Inverno e tenuto nella Grande Sala del castello allestita per l'occasione. [...]

Benjen ritiene però che sia troppo presto per una simile scelta, visto che far parte della confraternita richiede di rinunciare per sempre alla famiglia e alle donne. Propone a Jon di ripensare alla sua richiesta dopo aver messo ??? a sua volta dei figli bastardi, ma la frase provoca l'ira del ragazzo spingendolo a uscire dalla sala, barcollante per il troppo vino.

è proprio indotto, non indetto?

 

dove ho messo i ??? manca qualcosa (es: dopo aver messo al mondo ... ) o è proprio così ?


Mastro Architetto dei giochi

Indiscusso Campione dell'errore di battituraù

`·.¸¸.·´´¯`·._.·`Proudly Stark!`·.¸¸.·´´¯`·._.·`

`·.¸¸.·´´¯`·._.·`LaBarriera Fanlover`·.¸¸.·´´¯`·._.·`

`·.¸¸.·´´¯`·._.·`Ned Wannabe`·.¸¸.·´´¯`·._.·`

 


"O Wind, If Winter comes, can Spring be far behind?"

(P.B.Shelley)

 


AryaSnow
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Inviato il 28 giugno 2012 12:20

<img alt=" />

Ovviamente hai ragione su entrambe le cose, non so come abbia fatto a non accorgemene :-P Ma io sono svampita...

 

Ormai il riassunto è stato pubblicato, quindi bisogna correggerlo dal sito.

Modificato il 05 July 2024 17:07


Lord Beric
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Inviato il 28 giugno 2012 12:23 Autore
<img alt=" /> sistemato.

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Lord dei Pan di Stelle - Lord Comandante dei Peluche

The best fantasy is written in the language of dreams. It is alive as dreams are alive, more real than real... for a moment at least... that long magic moment before we wake.
Fantasy is silver and scarlet, indigo and azure, obsidian veined with gold and lapis lazuli. Reality is plywood and plastic, done up in mud brown and olive drab.
Fantasy tastes of habaneros and honey, cinnamon and cloves, rare red meat and wines as sweet as summer. Reality is beans and tofu, and ashes at the end.
Reality is the strip malls of Burbank, the smokestacks of Cleveland, a parking garage in Newark. Fantasy is the towers of Minas Tirith, the ancient stones of Gormenghast, the halls of Camelot.
Fantasy flies on the wings of Icarus, reality on Southwest Airlines.
Why do our dreams become so much smaller when they finally come true?
We read fantasy to find the colors again, I think. To taste strong spices and hear the songs the sirens sang. There is something old and true in fantasy that speaks to something deep within us, to the child who dreamt that one day he would hunt the forests of the night, and feast beneath the hollow hills, and find a love to last forever somewhere south of Oz and north of Shangri-La.
They can keep their heaven. When I die, I'd sooner go to Middle-earth.

 

[George R. R. Martin]


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Inviato il 21 luglio 2012 19:01

Io direi che si può già pubblicare almeno Jon 2.

 

A giorni dovrei iniziare a fare il merging di Eddard 2 e quindi fare anche il riassunto.


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Inviato il 22 luglio 2012 11:45

Mi sa che avevo dimenticato di proporre il riassunto di Tyrion1, di cui avevo già fatto il merge <img alt=" />

 

Ecco la versione curata da Rapier:

 

AGOT09

Tyrion ha trascorso gran parte della notte a leggere nella biblioteca di Grande Inverno, quando seete in lontananza gli ululati di un meta-lupo.

Sceso dalla torre della biblioteca per andare a fare colazione ,incontra il Principe Joffrey e il Mastino che discutono della sofferenza di Bran e della maggiore pietà di una morte rapida. Tyrion rimprovera Joffrey perché non ha mostrato ancora la propria solidarietà nei confronti degli Stark, come ci si aspetterebbe da un principe, e il suo comportamento è stato notato. All'obiezione di Joffrey che Bran non significa niente per lui, Tyrion lo schiaffeggia e il principe se ne va quasi in lacrime, dopo aver minacciato lo zio di riferire l'accaduto alla regina.

Nella sala del banchetto, Tyrion incontra la regina Cersei, con gli altri due figli e suo fratello Jaime. Discutono della notizia che Bran porebbe sopravvivere. Tommen e Myrcella sono visibilmente sollevati, mentre Jaime e Cersei si scambiano uno sguardo preoccupato, che non sfugge a Tyrion. Entrambi i gemelli convengono che sarebbe molto più pietosa una morte rapida per il ragazzo, considerando che se dovesse sopravvivere rimarrà paralizzato. Tyrion invece osserva con suo fratello che sarebnr interessante sapere cosa avrebbe da dire Bran al suo risveglio, al che Jaime si domanda da che parte stia veramente. Tyrion gli risponde sarcasticamente che dovrebbe sapere quanto ama la sua famiglia.

 

 

Modificato il 05 July 2024 17:07


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Inviato il 24 luglio 2012 15:28

Io avrei da ridire su questo il Principe Joffrey e il Mastino che discutono della sofferenza di Bran e della maggiore pietà di una morte rapida.

- Non sono affatto convinta che a Joffrey e a Sandor si riferiscono alla sofferenza e alla "maggior pietà". Mi sembra che più che altro siano stufi dell'attesa. Metterei qualcosa che faccia semplicemente capire che vorrebbero che Bran morisse più in fretta.

- Metterei anche in evidenza l'ostilità tra Sandor e Tyrion.

 

Quindi...

 

 

AGOT09

Tyrion ha trascorso gran parte della notte a leggere nella biblioteca di Grande Inverno, quando sente in lontananza gli ululati di un meta-lupo.

Sceso dalla torre della biblioteca per andare a fare colazione, incontra il Sandor Clegane e Joffrey Baraheon: il primo vorrebbe che Bran ci mettesse meno tempo a morire, il secondo si lamenta dell'ululato del suo meta-lupo. Tyrion risponde al principe con una battuta acida e in cambio riceve la solita derisione del Mastino. Poi rimprovera Joffrey per non aver ancora mostrato la propria solidarietà nei confronti degli Stark, come ci si aspetterebbe da un principe, e gli dice che il suo comportamento è stato notato. All'obiezione di Joffrey che Bran non significa niente per lui, Tyrion lo schiaffeggia e il principe se ne va quasi in lacrime, dopo aver minacciato lo zio di riferire l'accaduto alla regina.

Nella sala del banchetto, Tyrion incontra la regina Cersei, con gli altri due figli e suo fratello Jaime. Discutono della notizia che Bran porebbe sopravvivere. Tommen e Myrcella sono visibilmente sollevati, mentre Jaime e Cersei si scambiano uno sguardo preoccupato, che non sfugge a Tyrion. Entrambi i gemelli convengono che sarebbe molto più pietosa una morte rapida per il ragazzo, considerando che se dovesse sopravvivere rimarrà paralizzato. Tyrion invece osserva con suo fratello che sarebnr interessante sapere cosa avrebbe da dire Bran al suo risveglio, al che Jaime si domanda da che parte stia veramente. Tyrion gli risponde sarcasticamente che dovrebbe sapere quanto ama la sua famiglia.

Modificato il 05 July 2024 17:07


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Inviato il 24 luglio 2012 15:29 Autore

Sorry gente, sono pieno fino agli occhi di lavoro. Sto riuscendo appena appena a formattare il riassuntone del libro fatto da Koorlick per la pubblicazione in wiki. Appena finito torno anche qui. <img alt=" />


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Inviato il 30 luglio 2012 14:17

Intanto posto anche il riassunto di Eddard 2

 

AGOT12

In viaggio verso Sud insieme alla carovana reale, Eddard Stark dorme nell’accampamento allestito per la notte. Prima dell’alba viene svegliato da Robert Baratheon per una cavalcata e una conversazione lontana da occhi indiscreti. Galoppano lontano dall’accampamento, abbastanza in fretta da seminare la scorta e ritrovarsi soli, inoltrandosi nella pianura punteggiata dalle tombe dei Primi Uomini. Il re scherza con Eddard riguardo alla donna con cui ha generato il bastardo Jon Snow e ne vuole conoscere il nome. Eddard risponde che si chiamava Willa, ma si rifiuta parlare ulteriormente di lei, dicendo di vergognarsi ancora del tradimento.

Robert introduce un argomento più serio: tramite una lettera di Varys, che a sua volta riceve in segreto informazioni da Jorah Mormont, è venuto a conoscenza del matrimonio tra Daenerys Targaryen e Khal Drogo. Teme che la fanciulla possa generare un altro Targaryen e invadere Westeros con un esercito dothraki per riconquistare il trono. Quando avanza l’idea di mandare un sicario per ucciderla, Eddard cerca di dissuaderlo, ritenendolo un atto ignobile. Robert insiste, manifestando verso la Casa Targaryen un rancore rimasto vivo nel corso degli anni e ricordando le tragiche sorti di Lyanna, Brandon e Rickard Stark. Eddard fa notare che comunque il pericolo rappresentato da Daenerys per il momento è remoto.

La discussione vira sulla nomina del nuovo protettore dell’Oriente. Il re vorrebbe nominare Jaime Lannister, mentre Eddard è contrario: non vuole che la Casa Lannister diventi ancora più potente e considera Jaime inaffidabile per via del suo passato di assassino del re Aerys Targaryen (nonostante la carica di cavaliere della sua Guardia Reale). Racconta inoltre dello specifico momento in cui, entrando nella Sala del Trono, ha visto Jaime seduto sul trono di spade, con un atteggiamento sfacciato e con la spada ancora sporca del sangue del re ucciso. Robert ritiene eccessiva l’indignazione dell’amico per quell’episodio. Poi, stufo dei discorsi politici, riprende a cavalcare. Eddard rimane pensieroso, sentendosi fuori posto e dubitando della propria capacità di influenzare il re.

 

Modificato il 05 July 2024 17:07


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Inviato il 30 agosto 2012 15:50 Autore

AGOT03

 

Nella residenza del Magistro Illyrio Mopatis, di Pentos, Viserys Targaryen porta alla sorella Daenerys un'elegante gonna, uno dei doni del magistro in vista della festa della serata nel palazzo del khal Dothraki Drogo.

La segreta speranza di Viserys è che Drogo, in quell'occasione, possa chiedere la mano della sorella e ripagare Viserys fornendogli un esercito di Dotrahki con cui tentare la conquista dei Sette Regni, dopo che la ribellione di Robert Baratheon di quattordici anni prima aveva spazzato via il potere della famiglia Targaryen.

Daenerys si chiede il perché del sostegno di Illyrio, ma Viserys è convinto che l'appoggio del Magistro sia sia legato alla riconoscenza che il giovane Targaryen saprà dimostrargli una volta riconquistato il trono.

Una volta consegnato il regalo, Viserys Targaryen esce dagli appartamenti della sorella lasciandola alle cure delle schiave di Illyrio, raccomandandole di mettere bene in evidenza le proprie forme di donna alla festa, per fare colpo su Drogo.

 

Sola nella sua stanza, Dany si lascia andare ai suoi pensieri, alle storie su Westeros raccontatele dal fratello alla tragica caduta della sua casata per mano dei ribelli di Robert Baratheon, dalla vita a Braavos nella relativa sicurezza della casa del fedele Ser Willem Darry ai continui spostamenti da una Città Libera all'altra che negli anni gli ultimi Targaryen erano stato costretti ad affrontare per sfuggire tanto agli assassini prezzolati dal nuovo re dei Sette Regni quanto alla derisione e all'ostilità di ospiti sempre meno cortesi e disponibili.

 

Chiacchierando di quanto Daenerys sia fortunata a diventare la khaleesi di Drogo e vantando le abilità e le ricchezze del potente khal dothraki, e schiave di Illyrio provvedono a lavarla, pettinarla, profumarla e vestirla degli eleganti abiti forniti dal magistro; Dany, silenziosa, ripensa a come i Targaryen abbiano praticato per secoli l'incesto per mantenere puro il proprio sangue mentre lei sarebbe finita in mano ad uno straniero.

Una volta preparata per la festa, Daenerys si reca nel salone della residenza, dove incontra Illyrio, prodigo di complimenti sulla sua bellezza, e Viserys, invece dubbioso sulle sue possibilità di fare colpo su Drogo.

 

È ormai il tramonto quando i tre salgono sul palanchino di Illyrio diretti alla magione di Drogo, un ampio palazzo, dotato di un cortile interno e nove torri, situato sulle rive della baia di Pentos; durante il viaggio Viserys si lancia nei suoi consueti sogni di conquista dei Sette Regni, aiutato dalle continue adulazioni e rassicurazioni del magistro.

 

All'ingresso della residenza del khal, il palanchino viene ispezionato da un Immacolato di guardia, mentre gli schiavi di Drogo introducono gli ospiti all'interno della residenza.

Alla festa, in cui Viserys e Daenerys sono presentati rispettivamente come Re dei Sette Regni e Principessa della Roccia del Drago, sono presenti alcune delle personalità più in vista tra i Dothraki e nelle Città Libere, e Daenerys si rende conto con sgomento di essere l'unica donna tra gli invitati.

Illyrio fa da cicerone ai due fratelli Targaryen, indicando gli ospiti principali, e tra questi Viserys e Dany rimangono colpiti dalla presenza di Ser Jorah Mormont, un cavaliere in esilio originario di Westeros.

 

Infine Daenerys, Viserys ed Illyrio giungono al cospetto di Drogo. Il magistro si reca presso il khal a porgere i propri omaggi, ed in quel momento Daenerys, pur restando ammaliata dal fascino selvaggio di Drogo, sente il proprio coraggio venir meno: vorrebbe non doverlo sposare, vorrebbe scappare via senza sapere nemmeno dove, ma le dure parole di Viserys le impongono di restare al suo posto, e presentarsi al meglio dinanzi a Drogo.

Più che altro un tentativo, ci sono diversi passaggi che mi convincono poco... <img alt=" />

 

Ora che al lavoro la situazione post-ferie pare essersi stabilizzata, cerco di riprendere in mano un po' tutto, c'è parecchia roba in sospeso che forse potrebbe essere pubblicata. :)


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Inviato il 08 settembre 2012 15:35

In rosso alcune modifiche che farei sia come articolazione della frase che come punteggiatura :)

 

Nella residenza del Magistro di Pentos Illyrio Mopatis, Viserys Targaryen porta alla sorella Daenerys un'elegante gonna: uno dei doni del magistro in vista della festa che si terrà in serata nel palazzo del khal Dothraki Drogo.

La segreta speranza di Viserys è che Drogo, in quell'occasione, possa chiedere la mano della sorella e ripagarlo fornendogli un esercito di Dotrahki con cui tentare la conquista dei Sette Regni, quattoridici anni dopo la ribellione di Robert Baratheon che spazzò via il potere della famiglia Targaryen.

Daenerys si chiede il perché del sostegno di Illyrio, ma Viserys è convinto che l'appoggio del Magistro sia legato alla riconoscenza che il giovane Targaryen saprà dimostrargli una volta riconquistato il trono.

Una volta consegnato il regalo, Viserys Targaryen esce dagli appartamenti della sorella lasciandola alle cure delle schiave di Illyrio, con la raccomandazione di mettere bene in evidenza le proprie forme di donna alla festa, per fare colpo su Drogo.

 

Sola nella sua stanza, Dany si lascia andare ai suoi pensieri, ripensando alle storie su Westeros raccontatele dal fratello e alla tragica caduta della sua casata per mano dei ribelli di Robert Baratheon. Ricorda la vita a Braavos nella relativa sicurezza della casa del fedele Ser Willem Darry e i continui spostamenti da una Città Libera all'altra, che negli anni gli ultimi Targaryen erano stato costretti ad affrontare per sfuggire agli assassini prezzolati del nuovo re dei Sette Regni e alla derisione e all'ostilità di ospiti sempre meno cortesi e disponibili.

 

Chiacchierando di quanto Daenerys sia fortunata a diventare la khaleesi di Drogo e vantando le abilità e le ricchezze del potente khal dothraki, le schiave di Illyrio provvedono a lavarla, pettinarla, profumarla e vestirla degli eleganti abiti forniti dal magistro; Dany, silenziosa, ripensa a come i Targaryen abbiano praticato per secoli l'incesto per mantenere puro il proprio sangue mentre lei sarebbe finita in mano ad uno straniero.

Una volta preparata per la festa, Daenerys si reca nel salone della residenza, dove incontra Illyrio, prodigo di complimenti sulla sua bellezza, e Viserys, invece, dubbioso sulle sue possibilità di fare colpo su Drogo.

 

È ormai il tramonto quando i tre salgono sul palanchino di Illyrio diretti alla magione di Drogo: un ampio palazzo dotato di un cortile interno e nove torri, situato sulle rive della baia di Pentos. Durante il viaggio Viserys si lancia nei suoi consueti sogni di conquista dei Sette Regni, aiutato dalle continue adulazioni e rassicurazioni del magistro.

 

All'ingresso della residenza del khal, il palanchino viene ispezionato da un Immacolato di guardia, mentre gli schiavi di Drogo introducono gli ospiti all'interno della residenza.

Alla festa, in cui Viserys e Daenerys sono presentati rispettivamente come Re dei Sette Regni e Principessa della Roccia del Drago, sono presenti alcune delle personalità più in vista tra i Dothraki e nelle Città Libere, e Daenerys si rende conto con sgomento di essere l'unica donna tra gli invitati.

Illyrio fa da cicerone ai due fratelli Targaryen indicandogli gli ospiti principali, e tra questi Viserys e Dany rimangono colpiti dalla presenza di Ser Jorah Mormont, un cavaliere in esilio originario di Westeros.

 

Infine Daenerys, Viserys ed Illyrio giungono al cospetto di Drogo. Il magistro si reca presso il khal a porgere i propri omaggi, ed in quel momento Daenerys, pur restando ammaliata dal fascino selvaggio di Drogo, sente il proprio coraggio venir meno: vorrebbe non doverlo sposare, vorrebbe scappare via senza sapere nemmeno dove, ma le dure parole di Viserys le impongono di restare al suo posto, e presentarsi al meglio dinanzi a Drogo.

Modificato il 05 July 2024 17:07

Lady delle Gocciole Extra Dark


We are only human, and the gods have fashioned us for love. That is our great glory, and our great tragedy.


Lord Beric
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Inviato il 08 settembre 2012 15:42 Autore

A parte la prima direi tutte ottime; la prima mi convince poco perché non è solo la residenza ad essere di Pentos, ma anche il Magistro...


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Why do our dreams become so much smaller when they finally come true?
We read fantasy to find the colors again, I think. To taste strong spices and hear the songs the sirens sang. There is something old and true in fantasy that speaks to something deep within us, to the child who dreamt that one day he would hunt the forests of the night, and feast beneath the hollow hills, and find a love to last forever somewhere south of Oz and north of Shangri-La.
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Inviato il 14 settembre 2012 10:43 Autore

Allora, direi che è il caso di riprendere anche questo fronte.

 

Con questo post mi limito a riepilogare le cose che abbiamo in sospeso al momento, così con un rapido giro di commenti vediamo subito se c'è qualcosa di pubblicabile nel breve.

 

AGOT03 (inserito il 30 agosto, ultima revisione 8 settembre)

 

Nella residenza del Magistro di Pentos Illyrio Mopatis, Viserys Targaryen porta alla sorella Daenerys un'elegante gonna: uno dei doni del magistro in vista della festa che si terrà in serata nel palazzo del khal Dothraki Drogo.

La segreta speranza di Viserys è che Drogo, in quell'occasione, possa chiedere la mano della sorella e ripagarlo fornendogli un esercito di Dotrahki con cui tentare la conquista dei Sette Regni, quattoridici anni dopo la ribellione di Robert Baratheon che spazzò via il potere della famiglia Targaryen.

Daenerys si chiede il perché del sostegno di Illyrio, ma Viserys è convinto che l'appoggio del Magistro sia legato alla riconoscenza che il giovane Targaryen saprà dimostrargli una volta riconquistato il trono.

Una volta consegnato il regalo, Viserys Targaryen esce dagli appartamenti della sorella lasciandola alle cure delle schiave di Illyrio, con la raccomandazione di mettere bene in evidenza le proprie forme di donna alla festa, per fare colpo su Drogo.

Sola nella sua stanza, Dany si lascia andare ai suoi pensieri, ripensando alle storie su Westeros raccontatele dal fratello e alla tragica caduta della sua casata per mano dei ribelli di Robert Baratheon. Ricorda la vita a Braavos nella relativa sicurezza della casa del fedele Ser Willem Darry e i continui spostamenti da una Città Libera all'altra, che negli anni gli ultimi Targaryen erano stato costretti ad affrontare per sfuggire agli assassini prezzolati del nuovo re dei Sette Regni e alla derisione e all'ostilità di ospiti sempre meno cortesi e disponibili.

Chiacchierando di quanto Daenerys sia fortunata a diventare la khaleesi di Drogo e vantando le abilità e le ricchezze del potente khal dothraki, le schiave di Illyrio provvedono a lavarla, pettinarla, profumarla e vestirla degli eleganti abiti forniti dal magistro; Dany, silenziosa, ripensa a come i Targaryen abbiano praticato per secoli l'incesto per mantenere puro il proprio sangue mentre lei sarebbe finita in mano ad uno straniero.

Una volta preparata per la festa, Daenerys si reca nel salone della residenza, dove incontra Illyrio, prodigo di complimenti sulla sua bellezza, e Viserys, invece, dubbioso sulle sue possibilità di fare colpo su Drogo.

È ormai il tramonto quando i tre salgono sul palanchino di Illyrio diretti alla magione di Drogo: un ampio palazzo dotato di un cortile interno e nove torri, situato sulle rive della baia di Pentos. Durante il viaggio Viserys si lancia nei suoi consueti sogni di conquista dei Sette Regni, aiutato dalle continue adulazioni e rassicurazioni del magistro.

All'ingresso della residenza del khal, il palanchino viene ispezionato da un Immacolato di guardia, mentre gli schiavi di Drogo introducono gli ospiti all'interno della residenza.

Alla festa, in cui Viserys e Daenerys sono presentati rispettivamente come Re dei Sette Regni e Principessa della Roccia del Drago, sono presenti alcune delle personalità più in vista tra i Dothraki e nelle Città Libere, e Daenerys si rende conto con sgomento di essere l'unica donna tra gli invitati.

Illyrio fa da cicerone ai due fratelli Targaryen indicandogli gli ospiti principali, e tra questi Viserys e Dany rimangono colpiti dalla presenza di Ser Jorah Mormont, un cavaliere in esilio originario di Westeros.

Infine Daenerys, Viserys ed Illyrio giungono al cospetto di Drogo. Il magistro si reca presso il khal a porgere i propri omaggi, ed in quel momento Daenerys, pur restando ammaliata dal fascino selvaggio di Drogo, sente il proprio coraggio venir meno: vorrebbe non doverlo sposare, vorrebbe scappare via senza sapere nemmeno dove, ma le dure parole di Viserys le impongono di restare al suo posto, e presentarsi al meglio dinanzi a Drogo.

AGOT07 (inserito il 6 giugno, ultima revisione 15 giugno)

 

Arya Stark sta ricamando in compagnia della sorella Sansa Stark, Jeyne Poole, Beth Cassel e Myrcella Baratheon, sotto la supervisione di Septa Mordane. Arya vede che i suoi punti sono storti come al solito, mentre il ricamo di Sansa è splendido; ricorda come Septa Mordane ha elogiato le doti di Sansa e criticato le sue. Al momento però le attenzioni della septa sono tutte rivolte a compiacere la principessa Myrcella. Sansa sta chiacchierando a bassa voce con Jeyne Poole e Beth Cassel e Arya vuole conoscere l’argomento della conversazione: si parla dell’interesse di Joffrey nei confronti della sorella e del loro futuro matrimonio. Sansa trova Joffrey molto galante e Arya le riferisce l’osservazione di Jon secondo cui il principe sembra una femmina. Sansa risponde che Jon è geloso perché è un bastardo e nel difendere il fratello Arya alza la voce attirando l’attenzione di Septa Mordane, che si avvicina e la rimprovera per il ricamo malriuscito. Imbarazzata, Arya si alza e scappa, disobbedendo alla septa che le ordina invano di tornare al suo posto.

Allontanandosi dalla stanza, Arya ripensa a quanto è ingiusto che tutte le capacità che si richiedono a una fanciulla nobile siano toccate a Sansa; perfino l'aspetto di Arya non è avvenente quanto quello della sorella. Trova la metalupa Nymeria ad aspettarla e decide di andare a vedere i suoi fratelli che si allenano con la spada in cortile.

Jon Snow è già intento a osservare l’allenamento dal ponte che si affaccia sul cortile. E’ in corso lo scontro tra Bran e Tommen, che maneggiano spade di legno e indossano vari strati di protezioni. Nelle vicinanze ci sono anche Robb Stark, Joffrey Baratheon - affiancato da Sandor Clegane “Il Mastino” e da altri uomini dei Lannister, - Theon Greyjoy e Rodrick Cassel. Arya chiede a Jon come mai lui non è laggiù con loro e scopre che a un bastardo non è permesso colpire un principe. Alla supposizione di Arya di riuscire a combattere bene quanto Bran, Jon risponde che è troppo magra per brandire una spada lunga; poi le fa notare che Joffrey sul suo stemma sfoggia il leone Lannister della madre insieme al cervo Baratheon del padre. Nel frattempo, Bran batte Tommen e Rodrick propone ai fratelli maggiori di scontrarsi di nuovo, ma Joffrey sostiene che duellare con spade di legno sia da bambini. Robb lo accusa di aver paura di prenderne ancora e Joffrey lo deride, chiedendo poi di usare delle spade d’acciaio. Rodrick ritiene che sia troppo presto e propone delle spade spuntate da torneo. Sandor interviene a difesa del principe, rivolgendosi in modo ostile a Rodrick. Robb è furioso; viene trattenuto a stento da Theon dall’aggredire Joffrey. Tutti abbandonano il cortile.

Jon consiglia ad Arya di rientrare nella sua stanza, perché aspettare non farà che peggiorare la punizione per la fuga. Arya è seccata, ritiene la sua situazione ingiusta, ma torna in camera e trova Septa Mordane lì ad attenderla insieme alla madre Catelyn Tully.

AGOT08 (inserito il 15 giugno, ultima revisione 25 giugno)

 

È l'ultimo giorno di permanenza di Robert Baratheon a Grande Inverno. Il re è uscito all'alba per una battuta di caccia al cinghiale, insieme a Eddard Stark e a gran parte degli uomini.

Bran è rimasto a Grande Inverno. Fino a oggi, non vedeva l'ora di mettersi in viaggio per Approdo del Re, dove sogna di riuscire a diventare un cavaliere della Guardia Reale. Adesso però la prospettiva di lasciare la casa in cui è cresciuto lo disorienta. Avrebbe voluto passare la giornata a dare gli ultimi addii alla gente della fortezza, ma viene colto dalla malinconia e si rifugia nel Parco degli Dei con il suo meta-lupo, al quale non ha ancora dato un nome. Dopo un po' di tempo passato a cercare inutilmente di insegnargli a riportare un bastone, Bran decide di scalare fino alla torre spezzata per andare a trovare un'ultima volta i corvi che nidificano lassù.

Arrampicandosi su un albero sentinella che cresce vicino al muro del parco degli Dei, Bran raggiunge il tetto dell'armeria, da lì passa di tetto in tetto fino alla base della torre spezzata, e inizia l'ascesa.

All'improvviso, sente delle voci provenire dall'interno della torre: un uomo e una donna stanno discutendo del pericolo che Eddard Stark potrebbe rappresentare per loro assumendo la carica di Primo Cavaliere, dal momento che è sempre stato leale a Robert.

Avvicinandosi per sentire meglio, Bran vede due figure nude, abbracciate, che riconosce come la regina Cersei e suo fratello Jaime. Nel vedere Bran fare capolino dalla finestra, Cersei lancia un grido, che spaventa il ragazzo e gli fa perdere l'equilibrio.

Bran viene salvato da Jaime, che dapprima gli porge il braccio e poi, dopo averlo issato sul cornicione, lo spinge fuori dalla finestra, facendolo precipitare dalla torre.

AGOT09 (inserito il 22 luglio, ultima revisione 24 luglio)

 

Tyrion ha trascorso gran parte della notte a leggere nella biblioteca di Grande Inverno, quando sente in lontananza gli ululati di un meta-lupo.

Sceso dalla torre della biblioteca per andare a fare colazione, incontra il Sandor Clegane e Joffrey Baraheon: il primo vorrebbe che Bran ci mettesse meno tempo a morire, il secondo si lamenta dell'ululato del suo meta-lupo. Tyrion risponde al principe con una battuta acida e in cambio riceve la solita derisione del Mastino. Poi rimprovera Joffrey per non aver ancora mostrato la propria solidarietà nei confronti degli Stark, come ci si aspetterebbe da un principe, e gli dice che il suo comportamento è stato notato. All'obiezione di Joffrey che Bran non significa niente per lui, Tyrion lo schiaffeggia e il principe se ne va quasi in lacrime, dopo aver minacciato lo zio di riferire l'accaduto alla regina.

Nella sala del banchetto, Tyrion incontra la regina Cersei, con gli altri due figli e suo fratello Jaime. Discutono della notizia che Bran porebbe sopravvivere. Tommen e Myrcella sono visibilmente sollevati, mentre Jaime e Cersei si scambiano uno sguardo preoccupato, che non sfugge a Tyrion. Entrambi i gemelli convengono che sarebbe molto più pietosa una morte rapida per il ragazzo, considerando che se dovesse sopravvivere rimarrà paralizzato. Tyrion invece osserva con suo fratello che sarebnr interessante sapere cosa avrebbe da dire Bran al suo risveglio, al che Jaime si domanda da che parte stia veramente. Tyrion gli risponde sarcasticamente che dovrebbe sapere quanto ama la sua famiglia.

AGOT10 (inserito il 31 maggio, ultima revisione 25 giugno)

 

Jon vuole entrare a salutare Bran, che giace in coma nella sua stanza. Non ha mai visitato il fratellastro da quando è caduto ed intimorito, sapendo che in quella camera si trova anche Catelyn, rimasta a vegliarlo notte e giorno. Jon però sa anche che questa potrebbe essere la sua ultima occasione per rivederlo, dato che deve partire a breve per la Barriera e che forse Bran non si sveglierà più, dunque si fa coraggio ed entra. Si avvicina al letto ignorando le proteste di Catelyn e nota l’aspetto miserevole del bambino. In lacrime, lo prega di svegliarsi, gli comunica la partenza e lo saluta. Catelyn inizia a parlare tra sé e sé: confessa di aver pregato affinché a Bran venisse impedito di andare a sud. Jon la invita a non biasimare sé stessa, ma Catelyn gli risponde con parole sprezzanti e poi aggiunge che sarebbe dovuto precipitare lui al posto di Bran. Ferito dalle parole della matrigna, Jon ridiscende nel cortile del castello.

All’esterno c’è un via vai di persone intente a prepararsi per la partenza per Approdo del Re. Robb sorveglia tutto e sembra essere cresciuto di colpo. Parla con Jon, dichiarandosi ottimista riguardo a Bran e chiedendogli come la madre Catelyn l’ha trattato. Jon mente dicendo che è stata gentile. Si salutano con affetto e si abbracciano.

Dopo aver raccolto un fagotto dall'armeria, Jon si dirige nella camera di Arya, dove lei è intenta a preparare le valige facendosi portare le cose dalla metalupa Nymeria. Alla vista di Jon, corre ad abbracciarlo e gli confessa di aver temuto che se ne fosse già andato. Septa Mordane l’ha costretta a restare in camera per piegare i vestiti come si deve. Dopo aver badato che la porta sia chiusa, Jon le consegna il regalo d’addio: una spada sottile e adatta alla corporatura di Arya, forgiata da Mikken. Le raccomanda di allenarsi ogni giorno e, come prima lezione, le dice “infilzali sempre di punta”. Arya è entusiasta del regalo, ma anche triste di doversi separare da Jon. Si abbracciano per l’ultima volta e Jon, prima di andarsene, le rivela il nome che ha dato alla spada: Ago.

AGOT12 (inserito il 30 agosto, nessuna revisione)

 

In viaggio verso Sud insieme alla carovana reale, Eddard Stark dorme nell’accampamento allestito per la notte. Prima dell’alba viene svegliato da Robert Baratheon per una cavalcata e una conversazione lontana da occhi indiscreti. Galoppano lontano dall’accampamento, abbastanza in fretta da seminare la scorta e ritrovarsi soli, inoltrandosi nella pianura punteggiata dalle tombe dei Primi Uomini. Il re scherza con Eddard riguardo alla donna con cui ha generato il bastardo Jon Snow e ne vuole conoscere il nome. Eddard risponde che si chiamava Willa, ma si rifiuta parlare ulteriormente di lei, dicendo di vergognarsi ancora del tradimento.

Robert introduce un argomento più serio: tramite una lettera di Varys, che a sua volta riceve in segreto informazioni da Jorah Mormont, è venuto a conoscenza del matrimonio tra Daenerys Targaryen e Khal Drogo. Teme che la fanciulla possa generare un altro Targaryen e invadere Westeros con un esercito dothraki per riconquistare il trono. Quando avanza l’idea di mandare un sicario per ucciderla, Eddard cerca di dissuaderlo, ritenendolo un atto ignobile. Robert insiste, manifestando verso la Casa Targaryen un rancore rimasto vivo nel corso degli anni e ricordando le tragiche sorti di Lyanna, Brandon e Rickard Stark. Eddard fa notare che comunque il pericolo rappresentato da Daenerys per il momento è remoto.

La discussione vira sulla nomina del nuovo protettore dell’Oriente. Il re vorrebbe nominare Jaime Lannister, mentre Eddard è contrario: non vuole che la Casa Lannister diventi ancora più potente e considera Jaime inaffidabile per via del suo passato di assassino del re Aerys Targaryen (nonostante la carica di cavaliere della sua Guardia Reale). Racconta inoltre dello specifico momento in cui, entrando nella Sala del Trono, ha visto Jaime seduto sul trono di spade, con un atteggiamento sfacciato e con la spada ancora sporca del sangue del re ucciso. Robert ritiene eccessiva l’indignazione dell’amico per quell’episodio. Poi, stufo dei discorsi politici, riprende a cavalcare. Eddard rimane pensieroso, sentendosi fuori posto e dubitando della propria capacità di influenzare il re.

AGOT29 (inserito il 15 giugno, nessuna revisione)

 

Sansa Stark si reca al torneo del primo Cavaliere assieme a septa Mordane e a Jeyne Poole. Per l’occasione sono giunte migliaia di persone.

La grandiosità dell’evento lascia Sansa senza fiato, la ragazza fa notare alle due compagne che il tutto è addirittura meglio di ciò che viene narrato nelle canzoni.

I primi a scendere in campo sono i cavalieri della Guardia reale interamente vestiti di bianco, tra loro c’è anche Jaime Lannister che a differenza degli altri sotto la cappa bianca indossa un’armatura d’oro.

Passa poi Ser Gregor Clegane, la Montagna che cavalca.

Sansa riconosce Yohn Royce il quale due anni prima fu ospite a Grande Inverno ed indossa un’armatura di bronzo molto antica con incise delle rune che dovrebbero proteggerlo.

Septa Mordane indica Jason Mallister, uccisore nella battaglia del Tridente di tre alfieri di Rhaegar, sfoggia i colori di Seagard: l’indaco e l’argento.

Le ragazze ridono all’entrata di Thoros di Myr, sacerdote-guerriero dalle vesti rosse e dalla testa rasata, ma smettono quando la septa racconta loro che Thoros ha scalato le mura di Pyke brandendo una spada fiammeggiante.

Arrivano anche altri cavalieri che Sansa non conosce ma dei quali conviene con Jeyne un giorno si sentirà parlare nei Sette Regni: ser Balon Swann, lord Bryce Caron delle Terre Basse, i figli di lord Yohn: ser Andar Royce ed il fratello minore ser Robar, anch’essi con rune magiche incise sulle armature di bronzo.

Ci sono poi i gemelli ser Horas e ser Hobber Redwyne con i loro scudi decorati da un grappolo d’uva borgogna in campo blu, simbolo della loro casata; Patrek Mallister, figlio di lord Jason; ci sono anche alcuni figli e nipoti del vecchio lord Walder Frey: ser Jared, ser Hosteen, ser Danwell, ser Emmon, ser Theo, ser Perwyn ed il figlio bastardo Martyn Rivers.

Jeyne Poole ha paura dell’aspetto del principe in esilio, Jalabbhar Xho, il quale indossa sulla sua pelle nera solo un mantello di piume verdi e rosse, ma la ragazza trova bellissimo lord Beric Dondarrion, dai capelli simili all’oro rosso e con uno scudo d’acciaio nero solcato da una saetta.

Anche il Mastino, lord Renly Baratheon e gli uomini di Grande Inverno Jory, Alyn e Harwin partecipano al torneo.

Sansa concorda con la septa sul fatto che Jory appaia un mendicante a confronto con gli altri partecipanti. Jory riesce comunque a vincere i primi due confronti con la lancia contro ser Horas Redwayne ed un Frey, il terzo confronto contro un mercenario di nome Lothor Brune finisce in parità ed il re concede la vittoria a Brune giudicando i suoi colpi migliori.

Harwin e Alyn invece vengono rispettivamente disarcionati da ser Meryn Trant e Balon Swann.

Durante il torneo Sansa si comporta da vera lady a differenza di Jeyne che si compre gli occhi ad ogni colpo.

Lo Sterminatore di re dopo aver abbattuto al primo colpo sia ser Andar Royce che lord Bryce Caron delle Terre Basse trova finalmente qualcuno alla sua altezza: il vecchio ser Barristan Selmy.

Nel suo secondo confronto ser Gregor colpisce e trafigge la gola di ser Hugh della valle di Arryn uccidendolo, Jeyne scoppia a piangere in modo talmente disperato che septa Mordane è costretta a farla riaccompagnare al castello. Sansa è la prima volta che vede morire un uomo e trova molto triste il fatto che non le escano lacrime per il ragazzo morto e che per lui non verranno scritte canzoni che lo ricorderanno.

Il torneo riprende: Ser Balon Swann viene sconfitto da Gregor Clegane mentre lord Renly dal Mastino.

Un cavaliere di recente nomina viene espulso per aver infilzato il cavallo di ser Beric Dondarrion il quale viene poi battuto da Thoros di Myr. Ser Aron Santagar, masetro d’armi della Fortezza Rossa e Lothor Brune si sfidano in tre cariche ma senza risultati, in seguito ser Aron viene sconfitto da Jason Mallister e Brune da Robar Royce.

Ser Loras Tyrell, di sedici anni, è il più giovane cavaliere del torneo, nei suoi primi tre assalti ha sconfitto tre guardie reali. Il giovane Tyrell cavalca un destrieri bianco ornato da rose bianche e rosse, dopo ogni vittoria Loras dona una rosa bianca ad una bella fanciulla del pubblico. Dopo aver sconfitto ser Robar Royce, ser Loras dona una rosa rossa a Sansa complimentandosi della sua bellezza, la ragazza emozionata accetta il fiore. Subito dopo Sansa fa la conoscenza di Petyr Baelish, amico d’infanzia di sua madre.

Calata la sera re Robert rimanda gli ultimi tre confronti alla mattina seguente, prima della Grande Mischia.

La corte si sposta in riva al fiume per il banchetto. Sansa, con la sua septa, siede alla sinistra di Joffrey sulla piattaforma reale, i due non si parlano dall’incidente avvenuto sul Tridente e la ragazza teme che il principe la ignori, invece Joffrey la ricopre di premure e complimenti.

Parlando del torneo il principe afferma che saranno il Mastino o suo zio Jaime a vincerlo e non ser Loras come propone Sansa.

Vengono servite numerose portate e Joffrey serve le porzioni migliori a Sansa.

Il re beve molto, ad un tratto scatta in piedi urlando contro la regina che l’indomani parteciperà alla Grande Mischia. Nessuno interviene per placare il re e Cersei Lannister se ne va in silenzio seguita dai suoi servi.

Jaime pone una mano sulla spalla del re, ma Robert lo scaraventa a terra beffeggiandolo.

Anche Joffrey sta per andarsene, ma prima chiede a Sansa se ha bisogno di una scorta per rincasare, la ragazza vedendo la septa addormentata accetta volentieri, il principe ordina allora al Mastino di ricondurre la sua promessa sposa al castello e poi se ne va.

Sansa segue terrorizzata Sandor Clegane cercando di non guardare il suo volto sfigurato, durante il tragitto lo chiama “ser”. Sandor si arrabbia dice di non chiamarlo in quel modo dato che a differenza di suo fratello lui non è un cavaliere e che li disprezza e che l’uomo che Gregor ha infilzato durante il torneo non è stato un incidente. Il Mastino definisce poi Sansa un “uccelletto ammaestrato” e la obbliga a guardare il suo volto ustionato, la ragazza comincia a piangere e Sandor le racconta di come, quando aveva 6-7 anni, a causa di un gioco che aveva preso al fratello, Gregor, di 5 anni più grande, gli aveva messo la faccia sopra un braciere. Sansa prova tristezza per il Mastino. I due raggiungono la Torre del Primo Cavaliere, prima di lasciarla Sandor le dice di non raccontare a nessuno quanto lui le ha detto o la ucciderà.

Ripartiamo da qui!

 

E inizio subito indicando le mie considerazioni generali.

 

Sicuramente ricordo che per AGOT07 non mi convinceva la gestione dei dialoghi e volevo provare qualche variante, mentre per AGOT10 la mia opinione era che ormai si potesse procedere con la pubblicazione, se non emergono nuove idee.

Degli altri, AGOT03 l'ho messo da pochi giorni ma secondo me necessita di qualche brainstorming: oltre alle sacrosante correzioni di Lady Lyanna, ammetto di non essere molto soddisfatto proprio della struttura del testo...

Per tutti quelli restanti, non ho nemmeno ancora iniziato a guardarli... <img alt=" />


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Lord dei Pan di Stelle - Lord Comandante dei Peluche

The best fantasy is written in the language of dreams. It is alive as dreams are alive, more real than real... for a moment at least... that long magic moment before we wake.
Fantasy is silver and scarlet, indigo and azure, obsidian veined with gold and lapis lazuli. Reality is plywood and plastic, done up in mud brown and olive drab.
Fantasy tastes of habaneros and honey, cinnamon and cloves, rare red meat and wines as sweet as summer. Reality is beans and tofu, and ashes at the end.
Reality is the strip malls of Burbank, the smokestacks of Cleveland, a parking garage in Newark. Fantasy is the towers of Minas Tirith, the ancient stones of Gormenghast, the halls of Camelot.
Fantasy flies on the wings of Icarus, reality on Southwest Airlines.
Why do our dreams become so much smaller when they finally come true?
We read fantasy to find the colors again, I think. To taste strong spices and hear the songs the sirens sang. There is something old and true in fantasy that speaks to something deep within us, to the child who dreamt that one day he would hunt the forests of the night, and feast beneath the hollow hills, and find a love to last forever somewhere south of Oz and north of Shangri-La.
They can keep their heaven. When I die, I'd sooner go to Middle-earth.

 

[George R. R. Martin]


AryaSnow
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AryaSnow
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Inviato il 14 settembre 2012 16:15

- Lavorare su AGOT29 qui secondo me non è "corretto": non abbiamo mica stabilito di lavorare qui sui riassunti di cui abbiamo almeno 3 versioni di schede? Di AGOT29 non ne abbiamo nemmeno una.

Almeno... in tutti gli altri casi il procedimento è stato:

3 schede completate--->l'autore del mergin fa il riassunto iniziale, tenendo conto di tutti quelli che sono stati scritti (o limitandosi a postare qui le versioni degli altri), e lo posta qui--->si lavora insieme sul riassunto postato.

Se poi vogliamo far sì che invece qualunque riassunto venga subito postato qui, chiariamolo, che a questo punto io avrei già diversi altri di riassunti da postare.

 

- Siamo davvero troppo indietro.

Direi di pubblicare subito AGOT10

Sì, volevi provare a fare delle modifiche ad AGOT07, ma è già dal 6 giugno che ce lo trasciniamo. Boh... vedete un po' voi...

 

- Anche AGOT08 ce lo trasciniamo da un po' e ci sono già stati diversi interventi. Quindi cercherei di pubblicare anche questo il prima possibile, magari dopo qualche altra veloce rilettura con eventuali aggiustamenti.

 

Il succo è che non mi sembra il massimo trascinarsi un riassunto per mesi. Siamo davvero troppo lenti.

 

- AGOT03 me lo leggo il prima possibile ;)

Modificato il 05 July 2024 17:07


Lord Beric
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Inviato il 14 settembre 2012 17:13 Autore

Siamo lenti e siamo pochi. <img alt=" />


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