No, no, ogni idea è buona... come lo metteresti?
Io ci provo!
Nei pressi di un ponte Robb vede una metalupa morta nella neve, con cinque cuccioli appena nati ancora vivi, tre maschi e due femmine. Nel frattempo i due vengono raggiunti dal resto del gruppo; Lord Eddard, Theon e gli uomini della guardia preferirebbero uccidere i cuccioli di metalupo per un misto di superstizione -il metalupo, simbolo degli Stark, è morto a causa di un frammento di un palco di un cervo, simbolo della casata reale dei Baratheon, conficcato nella gola- e di convinzione che non riuscirebbero comunque a sopravvivere, malgrado le insistenze di Robb e Bran che desidererebbero adottarli.
EDIT: Altrimenti si potrebbe inserire in una nota a piè di pagina, come in questo caso: http://towerofthehand.com/books/101/002/index.html
Però non viene esplicitato, nel capitolo... o ricordo male? Si parla di una generica paura improvvisa quando viene estratto il corno di cervo dalla gola della metalupa, ma non il motivo. Ora, la nostra wiki parte da un punto di vista onnisciente che tiene conto anche dei capitoli successivi, ma abbiamo la certezza che Ned e gli altri pensassero ai simboli delle casate? " />
Bel riassunto ^^
Però non viene esplicitato, nel capitolo... o ricordo male? Si parla di una generica paura improvvisa quando viene estratto il corno di cervo dalla gola della metalupa, ma non il motivo. Ora, la nostra wiki parte da un punto di vista onnisciente che tiene conto anche dei capitoli successivi, ma abbiamo la certezza che Ned e gli altri pensassero ai simboli delle casate? " />
Non ho i libri con me, quindi non posso verificare se è stato esplicitato o meno. Mi pare proprio di no.
In un mondo simile al nostro medioevo, in cui i presagi erano visti dappertutto, e nel mondo di asoiaf, in cui i presagi ci sono e fin troppo spesso si realizzano, mi vien da dire che Ned e i suoi uomini abbiano pensato a metalupa e cervo come a Stark e Baratheon che si ammazzano gli uni con gli altri.
Poi bisogna vedere se il punto focale della scena narrata da Martin e vista attraverso gli occhi di Bran è "metalupa morta" o "metalupa uccisa da un cervo".
No, non si parla dei Baratheon. Io non lo metterei. Scriverei solo che c'è il corno di un cervo.
No, non si parla dei Baratheon. Io non lo metterei. Scriverei solo che c'è il corno di un cervo.
Ci riprovo!
Nei pressi di un ponte Robb vede una metalupa morta nella neve, con un frammento di un palco di un cervo conficcato nella gola, e cinque cuccioli appena nati ancora vivi, tre maschi e due femmine. Nel frattempo i due vengono raggiunti dal resto del gruppo; Lord Eddard, Theon e gli uomini della guardia preferirebbero uccidere i cuccioli di metalupo per un misto di superstizione e convinzione che non riuscirebbero comunque a sopravvivere, malgrado le insistenze di Robb e Bran che desidererebbero adottarli.
Per me questa seconda versione è OK...
AGOT01 - già pubblicato
Rileggendo la versione di calimero, ammetto che in ultima analisi il con utilizzato non mi piace, perché mette il frammento di corno (causa della morte) sullo stesso piano dei cuccioli, mentre secondo me dovrebbero essere due subordinate di tipo doverso.
Una cosa del genere:
Nei pressi di un ponte Robb vede, in mezzo alla neve, una metalupa morta per via di un frammento di un palco di un cervo conficcato nella gola, con cinque cuccioli appena nati ancora vivi, tre maschi e due femmine.
Che ne dite?
AGOT05 - ultima versione qui
Per me ok all'ultima versione di Anastasia, unica modifica veniale metterei Jon Snow partecipa al banchetto indotto in onore dell’arrivo del re a Grande Inverno e tenuto nella Grande Sala del castello allestita per l'occasione.
AGOT07 - ultima versione qui
Parlando di questo capitolo provo a sollevare un dubbio generale sui dialoghi. È stilisticamente accettabile, e in ogni caso ha senso, riportare praticamente i dialoghi usando il discorso indiretto? Mi riferisco ai vari "ha detto che...", "ha risposto che..." eccetera.
Non sarebbe meglio usare forme differenti che permettano di capire l'argomento del dialogo e le posizioni dei partecipanti senza passare per tutti i botta e risposta?
Non mi cimento in questo momento in un'alternativa concreta per il capitolo in questione perché vorrei capire se è solo un "problema" mio oppure una sensazione condivisa.
Se c'è interesse nell'esplorare possibili strade differenti provo a buttare giù qualcosa.
AGOT10 - ultima versione qui
Il problema, credo, sta tutto in questo passaggio:
“It should have been you,” she told him. Then she turned back to Bran and began to weep, her whole body shaking with the sobs. Jon had never seen her cry before.
It was a long walk down to the yard.
Outside, everything was noise and confusion. Wagons were being loaded, men were shouting, horses were being harnessed and saddled and led from the stables. A light snow had begun to fall, and everyone was in an uproar to be off.
Servirebbe un'indagine sui libri, che ora non ho sottomano, italiani ma soprattutto inglesi.
Non mi ricordo, ma non mi pare, che Martin usi segni di separazione come righe vuote o asterischi per separare blocchi di testo corrispondenti alle "scene" dei capitoli.
Se lo facesse, dovremmo verificare se la frase che ho messo in rosso è al termine o all'inizio di un blocco.
Nel primo caso sarebbe evidente il nesso tra la lenta discesa di Jon ed il dialogo precedente con Cat: l'essere l'ultima frase del blocco lo metterebbe in rapporto di causa-effetto diretto con i passaggi precedenti, ovvero sarebbe come dire che la visita a Bran e le parole di Cat comportano il fatto che a Jon la strada per raggiungere il cortile sembri infinita.
Nel secondo caso il rapporto sarebbe più sfumato, e la frase assumerebbe come significato esplicito solo quello di "stacco" temporale, pur mantenendo il significato implicito del dolore di Jon derivante dalla lettura della parte precedente.
Se invece Martin non usa questo strumento letterario oppure se la frase non è alla fine o all'inizio di un blocco, sta tutto alla nostra interpretazione.
Io sarei in ogni caso per mettere un riferimento allo stato d'animo di Jon, perché dopo, parlando con Robb, il tema in qualche modo ritorna (“She was... very kind,” Jon told him.).
@ Koorlick: secondo me se usiamo gli accorgimenti che Anastasia ed io stiamo già mettendo in atto, ovvero di indicare il riassunto di cui si sta parlando, potremmo essere in grado di gestire ogni cosa. Se non sbaglio tu dovresti avere anche un riassunto di Rhaenys ed uno di Rapier, no?
Faccio qualche commento stilistico anche io sui riassunti Jon1 e Arya1 di Anastasia.
Per Jon1 cambierei il verbo delle prime frasi: invece del verbo "essere" metterei "venire"
A Grande Inverno viene indetto un banchetto per l’arrivo di re Robert Baratheon. Jon viene costretto a parteciparvi seduto ai banchi in fondo alla sala, poiché lady Catelyn non ha voluto un bastardo accanto alla famiglia reale.
Per Arya1 farei queste modifiche.
Arya Stark sta ricamando in compagnia della sorella Sansa Stark, Jeyne Poole, Beth Cassel, e Myrcella Baratheon sotto la supervisione di Speta Mordane (cancellerei la parte Si trovano tutte sotto la supervisione di Septa Mordane ).
Arya vede che i suoi punti sono storti come al solito, mentre il ricamo di Sansa è splendido; (toglierei il punto e metterei il punto e virgola) ricorda come Septa Mordane ha elogiato le doti di Sansa e criticato le sue.
Sansa sta chiacchierando a bassa voce con Jeyne Poole e Beth Cassel e Arya vuole conoscere l’argomento della conversazione:(toglierei il punto e metterei i due punti) si parla dell’interesse di Joffrey nei confronti della sorella e del loro futuro matrimonio. Sansa (toglierei il dice) trova Joffrey molto galante, al che Arya le riferisce l’osservazione di Jon secondo cui il principe sembra una femmina. Sansa risponde che Jon è geloso perché è un bastardo e nel difendere il fratello (toglierei la virgola) Arya alza la voce attirando così l’attenzione di Septa Mordane che si avvicina e la rimprovera per il ricamo malriuscito.
Vantandosi Arya di riuscire a combattere bene quanto Bran, Jon le fa notare che è troppo magra per brandire una spada lunga e che Joffrey sul suo stemma sfoggia il leone Lannister della madre insieme al cervo Baratheon del padre.
Lady delle Gocciole Extra Dark
We are only human, and the gods have fashioned us for love. That is our great glory, and our great tragedy.
i miei interventi sono in verde
AGOT01 - già pubblicato
Rileggendo la versione di calimero, ammetto che in ultima analisi il con utilizzato non mi piace, perché mette il frammento di corno (causa della morte) sullo stesso piano dei cuccioli, mentre secondo me dovrebbero essere due subordinate di tipo doverso.
Una cosa del genere:
Nei pressi di un ponte Robb vede, in mezzo alla neve, una metalupa morta per via di un frammento di un palco di un cervo conficcato nella gola, con cinque cuccioli appena nati ancora vivi, tre maschi e due femmine.
Che ne dite?
Ottimo! Decisamente meglio l'uso di "in mezzo alla neve". Anche a me non suonavano quei "con", ma non sapevo come fare. Si potrebbe sostituire "per via di" con "a causa di", ma sono sottigliezze " />
AGOT07 - ultima versione qui
Parlando di questo capitolo provo a sollevare un dubbio generale sui dialoghi. È stilisticamente accettabile, e in ogni caso ha senso, riportare praticamente i dialoghi usando il discorso indiretto? Mi riferisco ai vari "ha detto che...", "ha risposto che..." eccetera.
Non sarebbe meglio usare forme differenti che permettano di capire l'argomento del dialogo e le posizioni dei partecipanti senza passare per tutti i botta e risposta?
Non mi cimento in questo momento in un'alternativa concreta per il capitolo in questione perché vorrei capire se è solo un "problema" mio oppure una sensazione condivisa.
Se c'è interesse nell'esplorare possibili strade differenti provo a buttare giù qualcosa.
La penso come te. Anzichè "Tizio dice che Caio è bello" talvolta si potrebbe utilizzare "Secondo Tizio Caio è bello"
Faccio qualche commento stilistico anche io sui riassunti Jon1 e Arya1 di Anastasia.
Per Jon1 cambierei il verbo delle prime frasi: invece del verbo "essere" metterei "venire"
Ottimo
A Grande Inverno viene indetto un banchetto per l’arrivo di re Robert Baratheon. Jon viene costretto a parteciparvi seduto ai banchi in fondo alla sala, poiché lady Catelyn non ha voluto un bastardo accanto alla famiglia reale.
Per Arya1 farei queste modifiche.
Arya Stark sta ricamando in compagnia della sorella Sansa Stark, Jeyne Poole, Beth Cassel, e Myrcella Baratheon sotto la supervisione di Speta Mordane (cancellerei la parte Si trovano tutte sotto la supervisione di Septa Mordane ).
Arya vede che i suoi punti sono storti come al solito, mentre il ricamo di Sansa è splendido; (toglierei il punto e metterei il punto e virgola) ricorda come Septa Mordane ha elogiato le doti di Sansa e criticato le sue.
Sansa sta chiacchierando a bassa voce con Jeyne Poole e Beth Cassel e Arya vuole conoscere l’argomento della conversazione:(toglierei il punto e metterei i due punti) si parla dell’interesse di Joffrey nei confronti della sorella e del loro futuro matrimonio. Sansa (toglierei il dice) trova Joffrey molto galante, al che Arya le riferisce l’osservazione di Jon secondo cui il principe sembra una femmina. Sansa risponde che Jon è geloso perché è un bastardo e nel difendere il fratello (toglierei la virgola) Arya alza la voce attirando così l’attenzione di Septa Mordane che si avvicina e la rimprovera per il ricamo malriuscito.
Vantandosi Arya di riuscire a combattere bene quanto Bran, Jon le fa notare che è troppo magra per brandire una spada lunga e che Joffrey sul suo stemma sfoggia il leone Lannister della madre insieme al cervo Baratheon del padre.
Tutto ottimo
Ecco di seguito i riassunti che ho io.
AGoT08 - Bran02
(scritto da Rapier, io ho solo fatto un paio di modifiche di dettaglio)
E' l'ultimo giorno di permanenza di Re Robert a Grande Inverno. Il Re, con Eddard Stark e gran parte degli uomini è uscito all'alba per una battuta di caccia al cinghiale.
Bran è rimasto a Grande Inverno. Avrebbe voluto passare la giornata a dare gli ultimi addii alla gente della fortezza, ma viene colto dalla malinconia e si rifugia nel Parco degli Dei con il suo meta-lupo, al quale non ha ancora dato un nome.
Dopo un po' di tempo passato inutilmente a cercare di insegnare al lupo a riportare un bastone, Bran decide di arrampicarsi sulla torre spezzata per andare a trovare un'ultima volta i corvi che nidificano lassù.
Arrampicandosi su un albero sentinella che cresce vicino al muro del parco degli Dei, Bran raggiunge il tetto dell'armeria, da lì passa di tetto in tetto fino alla base della torre spezzata, e inizia l'ascesa.
Mentre si sta arrampicando, sente delle voci provenire dall'interno della torre: un uomo e una donna stanno discutendo del pericolo che Eddard Stark potrebbe rappresentare per loro, dal momento che è sempre stato leale a Robert.
Avvicinandosi per sentire meglio, Bran vede due figure nude, abbracciate, che riconosce come la regina Cersei e suo fratello Jaime. Nel vedere Bran fare capolino dalla finestra, Cersei lancia un grido, che spaventa il ragazzo e gli fa perdere l'equilibrio.
Bran viene salvato da Jaime, che dapprima gli porge il braccio e poi, dopo averlo issato sul cornicione, lo spinge fuori dalla finestra, facendolo precipitare dalla torre.
AGoT29 - Sansa02
(scritto da Rhaenys, non l'ho neanche ancora letto tutto)
Sansa Stark si reca al torneo del primo Cavaliere assieme a septa Mordane e a Jeyne Poole. Per l’occasione sono giunte migliaia di persone.
La grandiosità dell’evento lascia Sansa senza fiato, la ragazza fa notare alle due compagne che il tutto è addirittura meglio di ciò che viene narrato nelle canzoni.
I primi a scendere in campo sono i cavalieri della Guardia reale interamente vestiti di bianco, tra loro c’è anche Jaime Lannister che a differenza degli altri sotto la cappa bianca indossa un’armatura d’oro.
Passa poi Ser Gregor Clegane, la Montagna che cavalca.
Sansa riconosce Yohn Royce il quale due anni prima fu ospite a Grande Inverno ed indossa un’armatura di bronzo molto antica con incise delle rune che dovrebbero proteggerlo.
Septa Mordane indica Jason Mallister, uccisore nella battaglia del Tridente di tre alfieri di Rhaegar, sfoggia i colori di Seagard: l’indaco e l’argento.
Le ragazze ridono all’entrata di Thoros di Myr, sacerdote-guerriero dalle vesti rosse e dalla testa rasata, ma smettono quando la septa racconta loro che Thoros ha scalato le mura di Pyke brandendo una spada fiammeggiante.
Arrivano anche altri cavalieri che Sansa non conosce ma dei quali conviene con Jeyne un giorno si sentirà parlare nei Sette Regni: ser Balon Swann, lord Bryce Caron delle Terre Basse, i figli di lord Yohn: ser Andar Royce ed il fratello minore ser Robar, anch’essi con rune magiche incise sulle armature di bronzo.
Ci sono poi i gemelli ser Horas e ser Hobber Redwyne con i loro scudi decorati da un grappolo d’uva borgogna in campo blu, simbolo della loro casata; Patrek Mallister, figlio di lord Jason; ci sono anche alcuni figli e nipoti del vecchio lord Walder Frey: ser Jared, ser Hosteen, ser Danwell, ser Emmon, ser Theo, ser Perwyn ed il figlio bastardo Martyn Rivers.
Jeyne Poole ha paura dell’aspetto del principe in esilio, Jalabbhar Xho, il quale indossa sulla sua pelle nera solo un mantello di piume verdi e rosse, ma la ragazza trova bellissimo lord Beric Dondarrion, dai capelli simili all’oro rosso e con uno scudo d’acciaio nero solcato da una saetta.
Anche il Mastino, lord Renly Baratheon e gli uomini di Grande Inverno Jory, Alyn e Harwin partecipano al torneo.
Sansa concorda con la septa sul fatto che Jory appaia un mendicante a confronto con gli altri partecipanti. Jory riesce comunque a vincere i primi due confronti con la lancia contro ser Horas Redwayne ed un Frey, il terzo confronto contro un mercenario di nome Lothor Brune finisce in parità ed il re concede la vittoria a Brune giudicando i suoi colpi migliori.
Harwin e Alyn invece vengono rispettivamente disarcionati da ser Meryn Trant e Balon Swann.
Durante il torneo Sansa si comporta da vera lady a differenza di Jeyne che si compre gli occhi ad ogni colpo.
Lo Sterminatore di re dopo aver abbattuto al primo colpo sia ser Andar Royce che lord Bryce Caron delle Terre Basse trova finalmente qualcuno alla sua altezza: il vecchio ser Barristan Selmy.
Nel suo secondo confronto ser Gregor colpisce e trafigge la gola di ser Hugh della valle di Arryn uccidendolo, Jeyne scoppia a piangere in modo talmente disperato che septa Mordane è costretta a farla riaccompagnare al castello. Sansa è la prima volta che vede morire un uomo e trova molto triste il fatto che non le escano lacrime per il ragazzo morto e che per lui non verranno scritte canzoni che lo ricorderanno.
Il torneo riprende: Ser Balon Swann viene sconfitto da Gregor Clegane mentre lord Renly dal Mastino.
Un cavaliere di recente nomina viene espulso per aver infilzato il cavallo di ser Beric Dondarrion il quale viene poi battuto da Thoros di Myr. Ser Aron Santagar, masetro d’armi della Fortezza Rossa e Lothor Brune si sfidano in tre cariche ma senza risultati, in seguito ser Aron viene sconfitto da Jason Mallister e Brune da Robar Royce.
Ser Loras Tyrell, di sedici anni, è il più giovane cavaliere del torneo, nei suoi primi tre assalti ha sconfitto tre guardie reali. Il giovane Tyrell cavalca un destrieri bianco ornato da rose bianche e rosse, dopo ogni vittoria Loras dona una rosa bianca ad una bella fanciulla del pubblico. Dopo aver sconfitto ser Robar Royce, ser Loras dona una rosa rossa a Sansa complimentandosi della sua bellezza, la ragazza emozionata accetta il fiore. Subito dopo Sansa fa la conoscenza di Petyr Baelish, amico d’infanzia di sua madre.
Calata la sera re Robert rimanda gli ultimi tre confronti alla mattina seguente, prima della Grande Mischia.
La corte si sposta in riva al fiume per il banchetto. Sansa, con la sua septa, siede alla sinistra di Joffrey sulla piattaforma reale, i due non si parlano dall’incidente avvenuto sul Tridente e la ragazza teme che il principe la ignori, invece Joffrey la ricopre di premure e complimenti.
Parlando del torneo il principe afferma che saranno il Mastino o suo zio Jaime a vincerlo e non ser Loras come propone Sansa.
Vengono servite numerose portate e Joffrey serve le porzioni migliori a Sansa.
Il re beve molto, ad un tratto scatta in piedi urlando contro la regina che l’indomani parteciperà alla Grande Mischia. Nessuno interviene per placare il re e Cersei Lannister se ne va in silenzio seguita dai suoi servi.
Jaime pone una mano sulla spalla del re, ma Robert lo scaraventa a terra beffeggiandolo.
Anche Joffrey sta per andarsene, ma prima chiede a Sansa se ha bisogno di una scorta per rincasare, la ragazza vedendo la septa addormentata accetta volentieri, il principe ordina allora al Mastino di ricondurre la sua promessa sposa al castello e poi se ne va.
Sansa segue terrorizzata Sandor Clegane cercando di non guardare il suo volto sfigurato, durante il tragitto lo chiama “ser”. Sandor si arrabbia dice di non chiamarlo in quel modo dato che a differenza di suo fratello lui non è un cavaliere e che li disprezza e che l’uomo che Gregor ha infilzato durante il torneo non è stato un incidente. Il Mastino definisce poi Sansa un “uccelletto ammaestrato” e la obbliga a guardare il suo volto ustionato, la ragazza comincia a piangere e Sandor le racconta di come, quando aveva 6-7 anni, a causa di un gioco che aveva preso al fratello, Gregor, di 5 anni più grande, gli aveva messo la faccia sopra un braciere. Sansa prova tristezza per il Mastino. I due raggiungono la Torre del Primo Cavaliere, prima di lasciarla Sandor le dice di non raccontare a nessuno quanto lui le ha detto o la ucciderà.
Aspettate: Di Sansa 2 non abbiamo ancora fatto il merging. Si sono sempre postati qui solo riassunti dei cui capitoli abbiamo già fatto 3 schede e il merging. Altrimenti, ci sono riassunti di altri capitoli ancora (io avevo mandato Sansa 1, Arya 2, Eddard 3, Arya3...).
Duuunque:
AGOT01
Per me è ok.
AGOT05
@Lord Beric: ok.
@Lady Lyanna: il problema è che le azioni che vuoi mettere al presente sono avvenute prima dell’inizio del capitolo. Il capitolo inizia con il banchetto già in corso da tempo e con Jon che già ci ha dato dentro col vino. Secondo me è proprio "sbagliato" rispetto al contenuto del capitolo usare il presente, poi vedete un po' voi...
AGOT07
@Lord Beric: Le alternative a volte possono andare bene, ma non mi risulta che nei discorsi indiretti ci sia qualcosa di sbagliato o che siano stilisticamente inaccettabili. Secondo me cercare a tutti i costi alternative significa:
1)Crearsi problemi in più.
2)Diminuire la precisione del riassunto. Far capire l’argomento e le posizioni dei due interlocutori non è affatto la stessa cosa che riassumere un dialogo. Le interazioni tra i personaggi e lo svolgimento temporale del dialogo rischiano di non essere resi altrettanto bene. C’è inoltre una bella differenza a livello di significato tra “Secondo Arya…” e “Arya dice/risponde che…”. Ci sono casi/capitoli in cui la precisione può essere molto importante (ma direi che in generale la chiarezza e la precisione dovrebbero avere la priorità).
Non dico di obbligare a scrivere i discorsi indiretti per qualsiasi dialogo, ma nemmeno obbligare a evitarlo. L’alternativa se vuoi proponila pure, magari viene bene, però non lo imporrei come norma generale e terrei a mente questa questione della precisione.
@Lady Lyanna: ho fatto tutte le modifiche esattamente come hai indicato, tranne che nella ultime due cose:
- Il periodo lunghissimissimissimo senza una virgola proprio non mi piace e mi sembra meno immediato alla lettura. Ho comunque modificato quella parte cercando un compromesso. Rispetto a quello che hai scritto tu ho messo una virgola alla fine e ho tolto il "così" in modo da semplificare. Per il resto ho fatto come dici.
- ”Vantarsi” mi sembra che viri un po’ troppo verso l’interpretazione personale: io ad esempio l’ho vista più come una semplice supposizione spontanea che un desiderio di tirarsela. Inoltre, da quello che hai scritto tu sembrerebbe che far notare lo stemma di Joffrey sia un'altra conseguenza dell'affermazione di Arya sulla bravura con la spada, invece è proprio un discorso diverso fatto più tardi.
EDIT: ho modificato di nuovo quella parte, con una nuova soluzione che spero piaccia di più a tutti.
AGOT10
Nella mia versione del libro inglese non c’è una riga vuota (né prima, né dopo la frase), ma la frase è scritta a capo, su una riga a parte rispetto a tutto il resto (sia a quello che viene prima sia a quello che viene dopo). Secondo me lo stato d'animo di Jon dopo le parole di Cat non è un'informazione proprio oggettiva, però se vuoi metterla dimmi come lo scriveresti.
AGOT05
Jon Snow partecipa al banchetto indotto in onore dell’arrivo del re a Grande Inverno e tenuto nella Grande Sala del castello allestita per l'occasione. E' stato costretto a sedersi ai banchi in fondo alla sala, poiché Lady Catelyn non aveva voluto un bastardo accanto alla famiglia reale. Jon non è troppo dispiaciuto: in questo modo può bere a volontà senza essere controllato e tenere con sé il suo metalupo Spettro.
Ripensa alla famiglia reale, da cui non è rimasto colpito positivamente. Viene distolto dai suoi pensieri da un affamato Spettro e gli getta un pollo al miele, che il metalupo divora con gusto e difende dagli assalti di una cagna grossa il triplo di lui.
Lo zio Benjen Stark si siede accanto a lui. Insieme commentano il cattivo umore di Eddard Stark e di Cersei Lannister. Benjen si complimenta con Jon per la sue capacità di osservare e suggerisce che un uomo come lui sarebbe utile nei Guardiani della Notte. Jon, colpito, chiede con insistenza di entrare a farne parte. Benjen ritiene però che sia troppo presto per una simile scelta, visto che far parte della confraternita richiede di rinunciare per sempre alla famiglia e alle donne. Propone a Jon di ripensare alla sua richiesta dopo aver messo a sua volta dei figli bastardi, ma la frase provoca l'ira del ragazzo spingendolo a uscire dalla sala, barcollante per il troppo vino.
All’esterno, Jon incontra Tyrion Lannister, che si mostra incuriosito da Spettro. Jon gli permette di accarezzare il metalupo, ma poi si offende nel sentirsi chiamato "bastardo". Tyrion allora gli offre una lezione di vita: accettare quello che si è perché il mondo non lo dimenticherà, trasformare la propria identità in un'armatura per non permettere ad altri di usarla contro di sé. Spinto dalla reticenza di Jon, che non si sente dell'umore adatto per accettare lezioni, gli rivela il proprio burrascoso rapporto col padre Tywin; infine rientra alla festa, lasciando il ragazzo nella corte del castello a riflettere sulle sue parole.
AGOT10
Jon vuole entrare a salutare Bran, che giace in coma nella sua stanza. Non ha mai visitato il fratellastro da quando è caduto ed intimorito, sapendo che in quella camera si trova anche Catelyn, rimasta a vegliarlo notte e giorno. Jon però sa anche che questa potrebbe essere la sua ultima occasione per rivederlo, dato che deve partire a breve per la Barriera e che forse Bran non si sveglierà più, dunque si fa coraggio ed entra. Si avvicina al letto ignorando le proteste di Catelyn e nota l’aspetto miserevole del bambino. In lacrime, lo prega di svegliarsi, gli comunica la partenza e lo saluta. Catelyn inizia a parlare tra sé e sé: confessa di aver pregato affinché a Bran venisse impedito di andare a sud. Jon la invita a non biasimare sé stessa, ma Catelyn gli risponde con parole sprezzanti e poi aggiunge che sarebbe dovuto precipitare lui al posto di Bran.
All’esterno c’è un via vai di persone intente a prepararsi per la partenza per Approdo del Re. Robb sorveglia tutto e sembra essere cresciuto di colpo. Parla con Jon, dichiarandosi ottimista riguardo a Bran e chiedendogli come la madre Catelyn l’ha trattato. Jon mente dicendo che è stata gentile. Si salutano con affetto e si abbracciano.
Dopo aver raccolto un fagotto dall'armeria, Jon si dirige nella camera di Arya, dove lei è intenta a preparare le valige facendosi portare le cose dalla metalupa Nymeria. Alla vista di Jon, corre ad abbracciarlo e gli confessa di aver temuto che se ne fosse già andato. Septa Mordane l’ha costretta a restare in camera per piegare i vestiti come si deve. Dopo aver badato che la porta sia chiusa, Jon le consegna il regalo d’addio: una spada sottile e adatta alla corporatura di Arya, forgiata da Mikken. Le raccomanda di allenarsi ogni giorno e, come prima lezione, le dice “infilzali sempre di punta”. Arya è entusiasta del regalo, ma anche triste di doversi separare da Jon. Si abbracciano per l’ultima volta e Jon, prima di andarsene, le rivela il nome che ha dato alla spada: Ago.
AGOT07
Arya Stark sta ricamando in compagnia della sorella Sansa Stark, Jeyne Poole, Beth Cassel e Myrcella Baratheon, sotto la supervisione di Septa Mordane. Arya vede che i suoi punti sono storti come al solito, mentre il ricamo di Sansa è splendido; ricorda come Septa Mordane ha elogiato le doti di Sansa e criticato le sue. Al momento però le attenzioni della septa sono tutte rivolte a compiacere la principessa Myrcella. Sansa sta chiacchierando a bassa voce con Jeyne Poole e Beth Cassel e Arya vuole conoscere l’argomento della conversazione: si parla dell’interesse di Joffrey nei confronti della sorella e del loro futuro matrimonio. Sansa trova Joffrey molto galante e Arya le riferisce l’osservazione di Jon secondo cui il principe sembra una femmina. Sansa risponde che Jon è geloso perché è un bastardo e nel difendere il fratello Arya alza la voce attirando l’attenzione di Septa Mordane, che si avvicina e la rimprovera per il ricamo malriuscito. Imbarazzata, Arya si alza e scappa, disobbedendo alla septa che le ordina invano di tornare al suo posto.
Allontanandosi dalla stanza, Arya ripensa a quanto è ingiusto che tutte le capacità che si richiedono a una fanciulla nobile siano toccate a Sansa; perfino l'aspetto di Arya non è avvenente quanto quello della sorella. Trova la metalupa Nymeria ad aspettarla e decide di andare a vedere i suoi fratelli che si allenano con la spada in cortile.
Jon Snow è già intento a osservare l’allenamento dal ponte che si affaccia sul cortile. E’ in corso lo scontro tra Bran e Tommen, che maneggiano spade di legno e indossano vari strati di protezioni. Nelle vicinanze ci sono anche Robb Stark, Joffrey Baratheon ─ affiancato da Sandor Clegane “Il Mastino” e da altri uomini dei Lannister, ─ Theon Greyjoy e Rodrick Cassel. Arya chiede a Jon come mai lui non è laggiù con loro e scopre che a un bastardo non è permesso colpire un principe. Alla supposizione di Arya di riuscire a combattere bene quanto Bran, Jon risponde che è troppo magra per brandire una spada lunga; poi le fa notare che Joffrey sul suo stemma sfoggia il leone Lannister della madre insieme al cervo Baratheon del padre. Nel frattempo, Bran batte Tommen e Rodrick propone ai fratelli maggiori di scontrarsi di nuovo, ma Joffrey sostiene che duellare con spade di legno sia da bambini. Robb lo accusa di aver paura di prenderne ancora e Joffrey lo deride, chiedendo poi di usare delle spade d’acciaio. Rodrick ritiene che sia troppo presto e propone delle spade spuntate da torneo. Sandor interviene a difesa del principe, rivolgendosi in modo ostile a Rodrick. Robb è furioso; viene trattenuto a stento da Theon dall’aggredire Joffrey. Tutti abbandonano il cortile.
Jon consiglia ad Arya di rientrare nella sua stanza, perché aspettare non farà che peggiorare la punizione per la fuga. Arya è seccata, ritiene la sua situazione ingiusta, ma torna in camera e trova Septa Mordane lì ad attenderla insieme alla madre Catelyn Tully.
AGOT01 - già pubblicato
Modificato.
AGOT05 - ultima versione qui
Concordo con Anastasia sul tempo verbale.
Io a questo punto lo metterei on-line così.
AGOT07 - ultima versione qui
OK, allora provo a buttare giù qualche cosa.
AGOT08 - ultima versione qui
In generale mi pare OK, l'unica cosa che preciserei è Mentre si sta arrampicando, sente delle voci provenire dall'interno della torre: un uomo e una donna stanno discutendo del pericolo che Eddard Stark potrebbe rappresentare per loro assumendo la carica di Primo Cavaliere, dal momento che è sempre stato leale a Robert.
Per il resto non vedo particolari problemi.
AGOT10 - ultima versione qui
Io metterei una cosa molto semplice del tipo: Ferito dalle parole della matrigna, Jon ridiscende nel cortile del castello.
Nulla di elaborato, solo un passaggio per evidenziare lo stato d'animo di Jon.
Al capitolo di Bran ci penso su dopo.
AGOT05
Anche secondo me è giunta l'ora di pubblicarlo. E' già da tanto che è qui. Sotto correggo solo un refuso (un aggettivo al plurale dove dovrebbe essere al singolare).
Jon Snow partecipa al banchetto indotto in onore dell’arrivo del re a Grande Inverno e tenuto nella Grande Sala del castello allestita per l'occasione. E' stato costretto a sedersi ai banchi in fondo alla sala, poiché Lady Catelyn non aveva voluto un bastardo accanto alla famiglia reale. Jon non è troppo dispiaciuto: in questo modo può bere a volontà senza essere controllato e tenere con sé il suo metalupo Spettro.
Ripensa alla famiglia reale, da cui non è rimasto colpito positivamente. Viene distolto dai suoi pensieri da un affamato Spettro e gli getta un pollo al miele, che il metalupo divora con gusto e difende dagli assalti di una cagna grossa il triplo di lui.
Lo zio Benjen Stark si siede accanto a lui. Insieme commentano il cattivo umore di Eddard Stark e di Cersei Lannister. Benjen si complimenta con Jon per la sua capacità di osservare e suggerisce che un uomo come lui sarebbe utile nei Guardiani della Notte. Jon, colpito, chiede con insistenza di entrare a farne parte. Benjen ritiene però che sia troppo presto per una simile scelta, visto che far parte della confraternita richiede di rinunciare per sempre alla famiglia e alle donne. Propone a Jon di ripensare alla sua richiesta dopo aver messo a sua volta dei figli bastardi, ma la frase provoca l'ira del ragazzo spingendolo a uscire dalla sala, barcollante per il troppo vino.
All’esterno, Jon incontra Tyrion Lannister, che si mostra incuriosito da Spettro. Jon gli permette di accarezzare il metalupo, ma poi si offende nel sentirsi chiamato "bastardo". Tyrion allora gli offre una lezione di vita: accettare quello che si è perché il mondo non lo dimenticherà, trasformare la propria identità in un'armatura per non permettere ad altri di usarla contro di sé. Spinto dalla reticenza di Jon, che non si sente dell'umore adatto per accettare lezioni, gli rivela il proprio burrascoso rapporto col padre Tywin; infine rientra alla festa, lasciando il ragazzo nella corte del castello a riflettere sulle sue parole.
AGOT10
A me ancora non convince del tutto scriverlo, ma se non ci sono obiezioni:
Jon vuole entrare a salutare Bran, che giace in coma nella sua stanza. Non ha mai visitato il fratellastro da quando è caduto ed intimorito, sapendo che in quella camera si trova anche Catelyn, rimasta a vegliarlo notte e giorno. Jon però sa anche che questa potrebbe essere la sua ultima occasione per rivederlo, dato che deve partire a breve per la Barriera e che forse Bran non si sveglierà più, dunque si fa coraggio ed entra. Si avvicina al letto ignorando le proteste di Catelyn e nota l’aspetto miserevole del bambino. In lacrime, lo prega di svegliarsi, gli comunica la partenza e lo saluta. Catelyn inizia a parlare tra sé e sé: confessa di aver pregato affinché a Bran venisse impedito di andare a sud. Jon la invita a non biasimare sé stessa, ma Catelyn gli risponde con parole sprezzanti e poi aggiunge che sarebbe dovuto precipitare lui al posto di Bran. Ferito dalle parole della matrigna, Jon ridiscende nel cortile del castello.
All’esterno c’è un via vai di persone intente a prepararsi per la partenza per Approdo del Re. Robb sorveglia tutto e sembra essere cresciuto di colpo. Parla con Jon, dichiarandosi ottimista riguardo a Bran e chiedendogli come la madre Catelyn l’ha trattato. Jon mente dicendo che è stata gentile. Si salutano con affetto e si abbracciano.
Dopo aver raccolto un fagotto dall'armeria, Jon si dirige nella camera di Arya, dove lei è intenta a preparare le valige facendosi portare le cose dalla metalupa Nymeria. Alla vista di Jon, corre ad abbracciarlo e gli confessa di aver temuto che se ne fosse già andato. Septa Mordane l’ha costretta a restare in camera per piegare i vestiti come si deve. Dopo aver badato che la porta sia chiusa, Jon le consegna il regalo d’addio: una spada sottile e adatta alla corporatura di Arya, forgiata da Mikken. Le raccomanda di allenarsi ogni giorno e, come prima lezione, le dice “infilzali sempre di punta”. Arya è entusiasta del regalo, ma anche triste di doversi separare da Jon. Si abbracciano per l’ultima volta e Jon, prima di andarsene, le rivela il nome che ha dato alla spada: Ago.