Questa è la tua opinione, legittima ma personale.
Io credo ancora che posso ambire ad una morte da eroe, contro gli Estranei.
Quante balle!
David Parenzo, La Zanzara del 19.09.2024
L'egoismo è un diritto, lo vogliamo dire o no? L'egoismo è il motore del mondo. Senza l'egoismo, quello che si manifesta nella cura per la propria famiglia, o dei propri interessi, quello che ogni giorno pratichiamo, non esisterebbero nemmeno sviluppo e progresso. È necessario sempre diffidare dei buoni samaritani, quelli che affermano di agire esclusivamente per il bene comune. Sono spesso degli impostori.
Giuseppe Cruciani, Via Crux
So di essere di media statura, ma... non vedo giganti intorno a me.
Giulio Andreotti interpretato da Toni Servillo, Il divo di Paolo Sorrentino
- Lei quindi crede? - le domanda la giornalista.
La moglie del premier scuote il capo. - Spero. È un po' diverso. Non penso sia proprio uguale.
- Non lo so, - fa la Reitner, poi aggiunge tra sé: - Nemmeno io sono una grande esperta.
Niccolò Ammaniti, La vita intima
Far away and far away
Flows the river of pure Day;
Cold and sweet the river runs
Through a thousand, thousand suns.
Fredegond Shove, The River of Life
Beh certo, gli script non sono riuscito a leggerli
Some people choose to see the ugliness in this world, the disarray. I choose to see the beauty. To believe there is an order to our days. A purpose.
Nuova (lunga) intervista a Martin.
Un paio di pagine reddit con riassunti (e link all'audio).
Qualcosa di interessante c'è.
https://www.reddit.com/r/asoiaf/comments/97g1g9/highlights_from_grrm_interview_with_john_picacio/
Sicuramente sbaglierò, tuttavia dopo una prima rapida lettura, mi sembra non ci sia nulla di davvero nuovo rispetto a quanto dichiarato dall'autore a metà agosto.
"Vigilare non vuol dire cercare di sapere una cosa precisa. Tutto, anche l’irrilevante, può tornar buono un giorno. L’importante è sapere quello che gli altri non sanno che tu sai." U. Eco
La stima che ho per GRRM (come persona, non come autore) si abbassa a ogni nuova intervista che rilascia. Ho sempre sostenuto che Martin non badasse troppo ai denari che ASOIAF e GOT gli hanno portato e che fosse interessato più al lavoro artistico-letterario che c'è dietro a una saga di questa mole. Ma visti i traumi passati, ossia il perdere la casa e indebitarsi per il fallimento commerciale di una sua opera, ormai credo che Martin, un autore fino ad allora di racconti medio-brevi, abbia iniziato una saga fantasy, genere che va molto, solo per fare soldi (obiettivo ormai raggiunto, e dunque la motivazione per continuare la saga viene meno). Frasi come "You’ve given more thought to her name than I have" o "What was inspiration behind Davos Seaworth? Don’t know in particular. Needed Stannis POV" sembrano rafforzare i miei sospetti.
Poi magari mi invento le cose. L'unico fatto certo in tutto ciò è che la mia passione/ossessione per questa saga scema sempre più (anche per le cantonate di proporzioni epiche della serie, che nonostante tutto sarà l'unico e vero completamento della saga) e che il mondo va avanti, e così i miei interessi.
Ok, ora mi sono sfogato.
Sempre che la memoria non mi inganni, questa non è la prima dichiarazione dalla quale emerge il carattere spiccatamente strumentale di alcuni pov, qualità che d'altronde anche la narrazione stessa, a mio avviso, lascia emergere. Potrei parlare di forzatura, di una certa qual artificialità che di tanto in tanto si avverte o io avverto. Ciò che però personalmente mi infastidisce e rende lecito il dubbio espresso nel post di Nonno Olenno è la forma in cui queste dichiarazioni arrivano quasi come se a parlarne fosse il "ragioniere", non lo scrittore, il professionista capace di inquadrare e soprattutto spiegare le proprie scelte sul piano letterario e narrativo. Insomma l'immagine che Martin restituisce è un po' disarmante, arida.
Niente ora mi sono ri-sfogata anche io...
"Vigilare non vuol dire cercare di sapere una cosa precisa. Tutto, anche l’irrilevante, può tornar buono un giorno. L’importante è sapere quello che gli altri non sanno che tu sai." U. Eco
mah... a me ha sempre dato l'impressione che fosse solo restio ad entrare nello specifico dei personaggi e della scrittura. anche qui è abbastanza lapidario. cioè, io non credo che quando un autore dice "non lo so..." davvero non sappia come giustificare la natura di un personaggio... diciamo che glielo avranno chiesto un milione di volte, che ha questo benedetto libro in sospeso e che non gli va di soffermarsi su un'analisi dei personaggi. penso/spero sia così
5 hours fa, NonnoOlenno dice:credo che Martin, un autore fino ad allora di racconti medio-brevi, abbia iniziato una saga fantasy, genere che va molto, solo per fare soldi
Il fantasy vende molto adesso, in buona parte proprio per via di Martin. Nei primi anni '90 le cose credo andassero diversamente.
Infatti. Non diamo a Martin anche colpe che non ha.
Il fantasy ha avuto un'impennata negli ultimi anni, avvicinandosi alle grandi masse (e GOT ha avuto grande importanza in questo).
Negli anni '80 e '90 era ancora un genere di nicchia: era una roba considerata per nerd e, per esempio, era rarissimo trovare ragazze che leggessero fantasy (almeno in Italia), mentre ora è un genere che va molto anche tra le donne.
Martin è sempre stato uno scrittore di genere fantastico, ed è normale che tentasse con una saga fantasy, una volta avuti tempo ed ispirazione. Ha anche utilizzato uno stile che poi è stato ripreso da molti (i tanti POV, per esempio) ed è stato un'ispirazione anche nel senso delle tematiche e dell'approccio,
Credo che il problema non sia tanto il genere fantasy (genere che Martin aveva trattato ben prima di ASOIAF), quanto il fatto che ha iniziato a scrivere una saga di romanzi... Come dice Nonno Olenno, Martin era abituato a racconti e romanzi non eccessivamente lunghi e a sceneggiature televisive e cinematografiche, che sono lavori che richiedono molto meno tempo di quanto non ne richieda un'intera saga; da questo punto di vista, si potrebbe dire che ASOIAF sia stato il primo lavoro a lungo termine di Martin che abbia raggiunto il grande pubblico (anzi, il grandissimo pubblico, proprio grazie a GoT), e che non l'ha saputo gestire bene come altri suoi lavori, per una miriade di motivi, che ne so, perchè può aver cambiato idea troppe volte in corso d'opera, perchè non ha saputo gestire bene il suo tempo (dare i diritti per trasporre in televisione una saga letteraria ancora in fase di pubblicazione non è stata una gran mossa, diciamolo...) e perchè si sta dedicando allo stesso tempo ad altre cose.
Troppo scostante e francamente, sempre più disinteressato alla sua opera principale. Ne ha tutto il diritto, eh, per carità. Ma lo dica, almeno, per rispetto verso i fan.
56 minutes fa, Menevyn dice:(dare i diritti per trasporre in televisione una saga letteraria ancora in fase di pubblicazione non è stata una gran mossa, diciamolo...)
Il mio timore, ahimè, è che li abbia ceduti proprio perchè si era reso conto che probabilmente la saga scritta non l'avrebbe mai finita.
Per far sì che la finisse, in qualche modo, la HBO? Può essere, anche se come scrittore non ci fa una gran figura.
Le teorie della cospirazione sono talmente di moda in ogni campo che ormai non mi sorprende più che ci siano anche in relazione a Martin.
Nel 2011 c'era chi fosse convinto che il libro sarebbe uscito nel 2012, già scritto ma con l'intenzione di pubblicarlo in concomitanza con la serie tv per vendere più copie. Da qui la teoria complottistica viene ribadita ogni anno e poi smentita sempre e comunque, quando le stagioni della serie continuano a uscire e i libri invece rimangono chiusi nel cassetto dell'avido Martin (noto playboy che sperpera denaro in casinò e belle donne). Rimane comunque la convinzione che Martin non pubblichi libri per fare soldi (unico nella storia a guadagnare senza pubblicare).
Corollario della tesi è che non solo abbia già scritto TWOW, ma anche ADOS e che i due libri saranno pubblicati esattamente con l'uscita della penultima e ultima stagione. Purtroppo non è così e allora il complottista ne deve pensare un'altra ed ecco il colpo di genio che cancella tutti gli altri barbatrucchi: HBO ha fatto firmare un contratto a Martin che lo obbliga a non pubblicare i libri prima della serie TV. Perchè? Ovvio.... perchè così non c'è il rischio che i libri non... spoilerino la serie
mi immagino Martin che si presta al teatrino in cui finge di scrivere i libri e poi stringe avidamente la mano con i massonici produttori HBO
Ora l'evoluzione finale: Martin ha venduto i diritti perchè sapeva di non scrivere più i libri.
Game, set and match. Internet è un bel posto e il nuovo forum è davvero figo
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »
Fare i complottisti è divertente dai.. ;) :D In ogni caso anche togliendo i vari complotti o teorie che hai illustrato chi oltre george è in grado di dire se le cronache saranno portate a termine? Il dubbione cosmico rimane..