11 hours fa, Pongi dice:Il mio timore, ahimè, è che li abbia ceduti proprio perchè si era reso conto che probabilmente la saga scritta non l'avrebbe mai finita.
Ha ceduto i diritti perché gli hanno dato un mucchio di soldi.
in ogni caso il problema non è questo secondo me... ma che si è piantato con la scrittura. i diritti erano già stati venduti pure per gadget e giochi in scatola ben prima che arrivasse HBO. secondo me ci ha fregati, piuttosto, tutta la supervisione che ha fatto alla serie e le sceneggiature che ha scritto per alcune puntate. questo ha congelato la fine del libro. perché non sia ripartito... credo non lo scopriremo mai
Ha ceduto i diritti perché gli hanno dato un mucchio di soldi.
Sì ma infatti si è piantato, non però per "colpa" dello show visto che già ADWD ha avuto una gestazione molto, molto travagliata.
Dicevo solo che secondo me non c'è bisogno di cercare motivazioni occulte.
Una novità dell'ultima intervista è che ammette di aver accelerato la scrittura di F&B a causa degli show successori di GOT (che è un altro modo per ammettere di aver trascurato TWOW per dare precedenza agli interessi di HBO).
Dal riassunto della sua intervista:
One of the incentives for GRRM to publish Fire and Blood earlier than planned was the upcoming GOT successor series.
Some of the GOT successor shows are based on Fire and Blood material, some are based on a single sentence in twoiaf.
Poi usa una scusa per me ridicola circa il ritardo:
HBO made decisions that made GOT catch up more quickly than planned (cutting content), and so GRRM thought he'd have another two years to get TWOW out ahead of them.
Cioè, George, hai venduto i diritti nel 2007, la serie finisce nel 2019, dopo 12 lunghi anni...e secondo te è troppo presto e pensavi di avere un altro paio di anni? Sei serio?
Martin si è piantato con la scrittura dopo Affc, molto prima di anche solo pensare vendere i diritti.
Per altro, ogni volta che leggo una sua intervista mi convinco che i suoi rapporti con D&D abbiano avuto un crollo verticale dopo un qualche grosso ed irrisolto conflitto durante la produzione della S4.
Infine, traspare un uomo rancoroso e in cerca di rivalsa (anche ora che proprio non ne avrebbe motivo) e con una certa tendenza a scaricare le colpe sul prossimo.
Some people choose to see the ugliness in this world, the disarray. I choose to see the beauty. To believe there is an order to our days. A purpose.
Considerando che è stato per anni a ribadire di avere "due grossi libri di vantaggio", quando quasi tutti pensavano che sarebbe stato impossibile farci due stagioni o più, non mi sorprende che dica che pensava di avere più tempo, chissà se ci crede davvero.
George mi sa ha una visione tutta sua del tempo , dopo la storia di Ottobre-Dicembre 2015(?), poi months away e poi siamo ancora qui, cerco di interrogarmici poco.
"Pensavo che il mio canto fosse solo all'inizio quel giorno, invece era quasi alla fine"
Diciamo che ha un suo tempo soggettivo, che non è quello del resto del mondo.
Avrei preferito tagliasse i ponti con HBO, almeno alla fine di GOT avremmo potuto avere un giudizio sincero sullo show e sul lavoro di D&D.
Invece ora si è legato a doppio filo ad HBO per tante altre serie future, e non potrà davvero dire qualcosa di negativo sulla serie tv (sempre ammesso che abbia qualche critica).
1 hour fa, MezzoUomo dice:Martin si è piantato con la scrittura dopo Asoiaf, molto prima di anche solo pensare vendere i diritti.
Intendevi AFFC immagino, comunque mi sa che hai ragione. Fra l'altro per avere un'idea della concezione che Martin ha di tempo e scadenze basta andarsi a vedere la nota alla fine di quel libro.
Purtroppo temo che intendesse ASOS
2 hours fa, Gedeont dice:
Intendevi AFFC immagino, comunque mi sa che hai ragione. Fra l'altro per avere un'idea della concezione che Martin ha di tempo e scadenze basta andarsi a vedere la nota alla fine di quel libro.
Intendevo Asos...
Basta vedere quanto tempo c'ha messo a far uscire Affc, quanto diverso sia dai primi tre, la rinuncia dopo lungo travaglio al salto temporale...
I successivi e ancor più grandi problemi con ADWD e TWOW sono conseguenze inevitabili delle scelte fatte durante la scrittura di Affc.
@Koorlick sicuramente ricorderà come i capitoli GreyJoy fossero usciti molti anni prima di Affc e quanto avessimo aspettato quel libro (e quanto grossa fu, almeno per me, la delusione). Certo oggi fa un po' sorridere... ingenui figli dell'estate...
Some people choose to see the ugliness in this world, the disarray. I choose to see the beauty. To believe there is an order to our days. A purpose.
Sì giusto, è ASOS lo spartiacque. Anche Martin ha fatto come D&D si vede, una volta giunto al Red Wedding s'è sgonfiato...
Beh no dai, tutto ASOS è fantastico come libro, anche quello che avviene dopo le Nozze Rosse.
I problemi sono proprio Feast e Dance, pensasti come un unico libro (e lo si vede da molte cose) ma che si perdono dietro i soliti difetti che ora non sto a ripetere perché li conosciamo tutti.
Fiducia che esca TWOW? Ancora un pò...ma non molta.
Quante balle!
David Parenzo, La Zanzara del 19.09.2024
L'egoismo è un diritto, lo vogliamo dire o no? L'egoismo è il motore del mondo. Senza l'egoismo, quello che si manifesta nella cura per la propria famiglia, o dei propri interessi, quello che ogni giorno pratichiamo, non esisterebbero nemmeno sviluppo e progresso. È necessario sempre diffidare dei buoni samaritani, quelli che affermano di agire esclusivamente per il bene comune. Sono spesso degli impostori.
Giuseppe Cruciani, Via Crux
So di essere di media statura, ma... non vedo giganti intorno a me.
Giulio Andreotti interpretato da Toni Servillo, Il divo di Paolo Sorrentino
- Lei quindi crede? - le domanda la giornalista.
La moglie del premier scuote il capo. - Spero. È un po' diverso. Non penso sia proprio uguale.
- Non lo so, - fa la Reitner, poi aggiunge tra sé: - Nemmeno io sono una grande esperta.
Niccolò Ammaniti, La vita intima
Far away and far away
Flows the river of pure Day;
Cold and sweet the river runs
Through a thousand, thousand suns.
Fredegond Shove, The River of Life
3 hours fa, MezzoUomo dice:
@Koorlick sicuramente ricorderà come i capitoli GreyJoy fossero usciti molti anni prima di Affc e quanto avessimo aspettato quel libro (e quanto grossa fu, almeno per me, la delusione). Certo oggi fa un po' sorridere... ingenui figli dell'estate...
Ovviamente sì, ricordo: all'epoca era sembrata un'attesa lunghissima
Secondo me la serie tv c'entra fino a un certo punto: già durante la scrittura di AGOT Martin aveva costruito una trama abbastanza precisa per la prima trilogia, ma ho sempre pensato che per quel che riguarda il seguito avesse idee solo abbozzate... e alla fine i nodi sono venuti al pettine. Lui si è sempre vantato di non aver programmato la sua saga nei minimi dettagli ma di preferire l'estro del momento, e sta dimostrando che una saga così monumentale con questo atteggiamento non si riesce a scrivere.
28 minutes fa, Koorlick dice:Ovviamente sì, ricordo: all'epoca era sembrata un'attesa lunghissima
Secondo me la serie tv c'entra fino a un certo punto: già durante la scrittura di AGOT Martin aveva costruito una trama abbastanza precisa per la prima trilogia, ma ho sempre pensato che per quel che riguarda il seguito avesse idee solo abbozzate... e alla fine i nodi sono venuti al pettine. Lui si è sempre vantato di non aver programmato la sua saga nei minimi dettagli ma di preferire l'estro del momento, e sta dimostrando che una saga così monumentale con questo atteggiamento non si riesce a scrivere.
Lui racconta la storiella dell'architetto - giardiniere, ma per me è una bugia bella e buona che si ripete per dormire la notte.
La trilogia iniziale ce l'aveva tutta in testa, probabilmente da anni, forse da decenni. E quando ne ha trovato le forze, l'ha scritta in (relativamente) poco tempo.
Quello che seguiva era così nebuloso che, beh, non voleva neppure scriverlo (il famoso "salto temporale"). Poi si è deciso, convinto, come capita a molti, che si sarebbe "scritto da sè".
Ma questa è una fola, per come la vedo io è impossibile scrivere qualcosa di più lungo e articolato di un racconto senza un solido progetto. Altrimenti ci si ritroverà ad andare costantemente avanti e indietro, fino a perdersi inesorabilmente. E lui si è perso, addentrandosi così tanto nella foresta (Dorne, GreyJoy, Mereen, The High Sparrow) che oramai non tornerà mai più indietro.
Some people choose to see the ugliness in this world, the disarray. I choose to see the beauty. To believe there is an order to our days. A purpose.
1 minute fa, MezzoUomo dice:Ma questa è una fola, per come la vedo io è impossibile scrivere qualcosa di più lungo e articolato di un racconto senza un solido progetto. Altrimenti ci si ritroverà ad andare costantemente avanti e indietro, fino a perdersi inesorabilmente. E lui si è perso, addentrandosi così tanto nella foresta (Dorne, GreyJoy, Mereen, The High Sparrow) che oramai non tornerà mai più indietro.
E infatti s'è perso, quindi il ragionamento sull'architetto ha perfettamente senso.
« I met a traveller from an antique land
Who said: Two vast and trunkless legs of stone
Stand in the desert. Near them on the sand,
Half sunk, a shatter'd visage lies, whose frown
And wrinkled lip and sneer of cold command
Tell that its sculptor well those passions read
Which yet survive, stamp'd on these lifeless things,
The hand that mock'd them and the heart that fed.
And on the pedestal these words appear:
"My name is Ozymandias, king of kings:
Look on my works, ye Mighty, and despair!"
Nothing beside remains. Round the decay
Of that colossal wreck, boundless and bare,
The lone and level sands stretch far away. »