@Brynden:
Se dal 1996 al 2005 l'editore gli avesse imposto scadenze più stringenti (anche se in realtà è stato molto veloce a scrivere i primi romanzi per i motivi noti a tutti, quindi non ne avrebbe avuto motivo) o noi non avremmo avuto libri della qualità assoluto come poi sono stati, o sarebbero stati pubblicati da qualche editore più lungimirante con buona pace del primo che evidentemente non sa riconoscere un diamante quando se lo trova tra le mani
che got sarebbe finito prima di asoiaf è stato evidente nel momento in cui hanno accettato di farne fare una serie senza che la materia prima fosse finita
e in che modo le vendite subiranno un duro colpo? questa è nuova. L'unica sarebbe che una grossa fetta di lettori di asoiaf siano semplici fan della serie che leggono tanto per le cronache per ammazzare il tempo tra una stagione e l'altra.
Non un solo fan di asoiaf smetterebbe di leggerlo solo perchè la serie è finita prima. Dai, ma di che stiamo parlando!
Poi è ovvio che se credete che l'artista va trattato diversamente per il suo status non c'è punto di incontro.
Non si tratta di avere o non avere l'etichetta di "artista". Non è un razzismo verso i lavori delle gente normale. Sinceramente credo di esser stato chiaro nel commento di prima, ripeterei soltanto le stesse cose con parole diverse (principio di uguaglianza=trattare situazioni uguali in maniera uguale, situazioni diverse in maniera diversa. Da un cantante non si possono pretendere risultanti e lavoro che si chiedono ad un commercialista)
Di artisti che lavorano a scadenze è pieno il mondo dell'intrattenimento (mangaka, registi, ecc.) e se nessuno le rispettasse e facesse come Martin non avremmo praticamente nulla di cui fruire in tempi ragionevoli.
intanto vorrei conoscere questo resto del mondo che la pensa così Poi stiamo parlando di "artisti" ai massimi livelli. Martin 2011-2016 non è lo stesso tipo di scrittore che era nel 1991-1996. Non si può paragonare il piccolo produttore di motivetti pubblicitari ai Pink Floyd o ai Queen o a Scorsese o Spielberg. Martin è uno scrittore di un certo calibro che necessariamente deve lavorare in una certa maniera che non naturalmente non può essere permessa al fumettista di una qualche storiella del Topolino che esce settimanalmente
Cristiano Ronaldo segna almeno 50 gol all'anno da 5 anni consecutivi e Messi è l'unico nella storia ad aver vinto 5 palloni d'oro....i privilegi e i lussi e quanto di positivo si sono guadagnati nella loro carriera sono 100 volte più ampi ed elevati di un qualunque giocatore del Bari in serieB
Il disinteresse di Martin è più o meno esplicito nelle affermazioni del post e dal fatto che segue mille altri progetti oltre ASOIF. Martin stesso dice che questi potrebbe essere una causa del rallentamento.
su questo sono completamente in disaccordo ma la penso assolutamente come te sulla libertà di pensiero e opinione, quindi non ho nessun motivo di contestare la tua personale idea del disinteresse
Ma perché artisti riconosciuti come tali non hanno scadenze nel loro lavoro??? Pure i grandi artisti del rinascimento italiano, giusto per fare un esempio, avevano commesse e scadenze, e hanno prodotto capolavori universalmente apprezzati e riconosciuti come tali. E adesso, nel 21 secolo, nel mondo eclettico dell'arte, le scadenze, o perlomeno ragionevoli limiti temporali, non esisterebbero più??
Non si festeggiano le 200 pagine?
Secondo me, più che disinteresse per l'opera, si tratta di gestione dei tempi.
Scrivere bene è faticoso. Molto faticoso. E' un lavoro, per quanto artistico e interessante. Martin è l'equivalente di un qualsiasi lavoratore in pensione, e non vuole faticare sulla tastiera per 40 o più ore alla settimana, come uno scrittore che deve guadagnarsi i soldi per vivere (visto anche che di soldi ne ha a palate).
Preferisce godersi la vita, e in campo artistico-lavorativo variare le attività (che è una cosa più divertente da fare, rispetto al concentrarsi su un'unica cosa).
Probabilmente gli interessa ancora la sua storia, gli interessa ancora trasportare i fan nel suo mondo ed essere gratificato dalla loro risposta. Soltanto che non è disposto a sacrificarsi come si sacrifica un lavoratore, ma preferisce concedergli il tempo e le energie di un hobby, senza passare le giornate a scrivere, senza mettersi al pc quando ha qualcos'altro da fare o è stanco o non ha voglia.
Tra l'altro, non è vero che, come pensano alcuni, se sai cosa scrivere (nel senso di trama) scrivi velocemente. Ci sono mille altri aspetti della scrittura che la rallentano, che la rendono complicata. Puoi sapere esattamente dove andare a parare, ma non riuscire a scrivere come vorresti (perchè non ti vengono linee di dialogo intelligenti e coinvolgenti; perchè non riesci a trovare il modo giusto di dipingere una scena, di trovare la giusta "inquadratura"; perchè fatichi a trovare descrizioni; ecc. ecc.).
Non credo che la causa dei tempi dilatati siano problemi con lo svolgimento della trama.
Penso alla soluzione più semplice: servono tantissime ore (migliaia di ore eh. Provate a scrivere una pagina fatta bene, guardate quanto ci mettete e moltiplicate per 1500 - più o meno il numero di pagine di TWOW) --> Martin ha deciso di dedicarne poche al lavoro --> i tempi si allungano.
sir alexander strak non ha tutti i torti nel dire che chi fa un lavoro di tipo artistico non è soggetto a scadenze fisse come chi fa un lavoro di tipo tecnico...c'è un però
quando un "artista" accetta un contratto si prende degli impegni che sia un regista, attore o musicista (motivo per cui spesso escono dischi evidentemente sottotono prima di un cambio etichetta è il 90% delle volte a causa di questo...contratto per la pubblicazione di tot dischi in tot anni, si pubblica l'ultimo in fretta e furia per adempiere al contratto e via pedalare da qualche altra parte). chi non riesce a stare al passo con questi impegni, e ha un influenza nell'ambiente si fa la sua casa discografica/filmografica.
Non mi risulta che Martin pubblichi da "privato" e non penso proprio che la Bantam dopo che ha PROPOSTO 2 scadenze e lui puntualmente le ha accettate per poi sforarle sia proprio contenta dell'andazzo...che poi ai piani alti si siano rassegnati e aspettino per mungere la vacca finchè possono è un altro paio di maniche...
per quanto riguarda la fine delle serie tv prima della serie cartacea credo si debba fare una grossa distinzione, i fan che hanno conosciuto la saga dai libri e quelli che l'hanno conosciuta dalla tv e dopo letto i primi...
per i primi, al netto dei delusi degli ultimi 2 libri (personalmente nei libri sottotono ci metto solo adwd dato che affc alla fine mi è piaciuto), al netto di chi è stanco di aspettare i suoi tempi tutti aspetteranno gli ultimi volumi (vogliamo dire un 70%?), i secondi leggeranno twow ma aspetteranno anni per vedere l'ultimo libro? solo quelli che si sono appassionati veramente (personalmente punto a un 10-15% dei nuovi, calcolando che il grosso è dato da moda del momento, la moda nerd che imperversa, il marketing pesantissimo sulla serie che si ripercuote sui libri ecc...)
è un danno per le vendite dei libri? credo di si e credo si essere stato ottimista sulle percentuali, l'unico modo che ha di salvarsi in angolo è dare 2 sviluppi completamente diversi per gli ultimi libri tra serie tv e romanzi e giocare sull'effetto "esistono 2 finali"....lo farà? credo che lo sappiano solo lui, la casa editrice ed eventualmente la HBO...
Il discorso che un'artista perchè tale non deve avere scadenze non ha senso.. Non è il suo hobby la scrittura, è la sua professione.
E di professionalità ne ha poca Martin, soprattutto in questi ultimi anni dopo l'uscita di GOT.
Basta vedere giornalmente il suo blog per capire che non è un problema di tempo scrivere le cronache, ma è un problema di voglia: pubblica giornalmente articoli chilometrici riguardanti qualsiasi argomento tranne ASOIAF. Partecipa ad ogni evento immaginabile per poi avere la scusa di non avere tempo per scrivere.
L'esempio dei mangaka è perfettamente calzante. Artisti, ma che mettono cuore e anima nelle loro opere.
Ma anche chi ha tirato in ballo i Pink Floyd.. Facciamo un paragone tra loro e Martin:
ipotizziamo un "picco artistico" dei primi all'uscita di Dark Side of The Moon e del secondo in "A Storm of Sword"..
I Pink Floyd hanno sfornato "Wish you were here" e "The Wall" per citarne un paio in quattro anni...
George non è riuscito neanche a sfornare il volume successivo.
Adesso mi prenderò tanti insulti ma vi farò anche un paragone calcistico per riprendere l'esempio di un utente qualche post fa...
Cristiano Ronaldo e Messi sono "artisti" del calcio, ma sono anche professionisti. Allenamenti costanti e quasi maniacali, che gli permettono di segnare più di 50 goal ogni anno e accendere gli stadi..
Anche Cassano è un "artista" del calcio, ma non è un professionista... Non si impegna e non si dedica al suo mestiere.
Martin di questi ultimi anni mi sembra un Cassano della scrittura... Se mi concedete il paragone,
Altro discorso è il potere che avrebbe Martin sulla casa editrice. La maggior parte dei lettori delle cronache, lo sono diventati dopo il successo della serie TV... Siete così convinti che un'uscita postuma, e probabilmente MOLTO postuma di ADOS (sempre che sarà l'ultimo) sarà così redditizia per una casa editrice?
I lettori appassionati e fanatici sicuramente lo leggeranno.. Ma penso che la maggior parte si accontenterà di "vedere" il finale sul piccolo schermo.
Tanti miei amici hanno letto le cronache dopo il successo della serie, ma dubito fortemente che proseguiranno la lettura sapendo già il finale.. Per farvi un esempio, non hanno neanche comprato il primo o i primi due volumi perchè avevano già visto la serie!!
L'acquisto è stato indirizzato solo dalla curiosità di sapere cosa sarebbe accaduto dopo !!
Fossi una casa editrice non so se accoglierei Martin a braccia così aperte al momento ...
semiOT: in effetti, la maggior parte di noi, me compreso, parla senza una concreta esperienza. Provate/Proviamo a "scrivere" o a parlare con qualche scrittore non per forza di best-seller per conoscere dettagli del suo lavoro e vediamo. Senza contare che bisognerebbe capire come asoiaf sia solo la punta dell'iceberg, dietro c'è una mole di lavoro riguardante l'opera e il suo universo che al 70/80% non vedrà mai la luce, twoiaf ne è un esempio. Perchè teniamo sempre presente che stiamo parlando di un'intera opera mastodontica, non un "semplice" libro da 1500 pagine e via
Ma perché artisti riconosciuti come tali non hanno scadenze nel loro lavoro??? Pure i grandi artisti del rinascimento italiano, giusto per fare un esempio, avevano commesse e scadenze, e hanno prodotto capolavori universalmente apprezzati e riconosciuti come tali. E adesso, nel 21 secolo, nel mondo eclettico dell'arte, le scadenze, o perlomeno ragionevoli limiti temporali, non esisterebbero più??
lasciamo stare ad esempio gli scultori che nella maggior parte dei casi lavoravano sulle loro opere, oltre la durata della vita di chi aveva commissionato il lavoro (e stiamo parlando anche di Papi :) , altro che editori)
Leonardo aveva scadenze? cioè arrivava al giorno x stabilito e poi consegnava il suo dipinto (o lo consegnava finito in anticipo?). I pittori, nostro patrimonio culturale universale che rendono altisonante la parola italia nel mondo, erano i principali ritardatari cronici. Anni e anni passati a dipingere, a correggere, modificare, stracciare capolavori. Roba che consegnavano il prodotto finito quando la bella dama di turno aveva raggiunto i cinquanta.
Erano i precursori di Martin (come pignolo e incapace di rispettare termini) per antonomasia!
Dante e Manzoni lo stesso..
Vabbè. Intanto non dico che non esistono scadenze o limiti, in assoluto. Dico che per tutti i motivi che ho spiegato anche con esempi praticissimi, è irragionevole che un Martin, una Rowling, un Tolkien rispetti questi eventuali limiti. Se uno non riesce a completare il proprio capolavoro che si fa? il prodotto viene commercializzato incompleto? Si vende senza una dozzina di capitoli qua e la ? Le parole sulla melodia le mette l'etichetta discografica o la band?
Non è proprio un ragionamento logico pensare che ci sia un termine perentorio, o che l'artista, scrittore, cantante che sia, venga costretto a rispettarlo. E' chiaramente impossibile pretendere un'opera completa se il suo creatore non l'ha completata
Questo non significa che non ci debbano o possano essere scadenze più o meno nette, pressioni sempre più forti ecc
Se uno scrittore ci mette 5 anni per scrivere un libro che aveva previsto di terminare, a tavolino con agente ed editore, in 1, può succedere tutto. L'editore può dargli altro tempo, può incazzarsi e licenziarlo, di certo non potrà pretendere il rispetto di quel limita, l'opera finita, se lo scrittore non c'è riuscito. Ed è da qua che nascono i discorsi sbagliati sull'incapacità di rispettare limiti, quando dovrebbero al massimo riguardare la lentezza cronica di martin
Martin è così, il suo editore lo conosce meglio di tutti noi messi assieme. Non essendo un fesso, continuerà a foraggiarlo fino all'uscita del libro e di quello seguente e così via, sapendo cosa Martin significhi nel 21esimo secolo. Le sue pressioni potranno essere più o meno pressanti, sommate a quelle della serie tv che va come un treno, eppure, se ho torto marcio come dite, per quale motivo allora la realtà dei fatti è che ad oggi, il nostro Martin e tantissimi altri rappresentanti del genere più o meno definibile "arte" non hanno sti benedetti termini perentori previsti contrattualmente a tavolino?
Io, gli editori, le case discografiche, siamo strani che vediamo il mondo al contrario o cosa?
quando un "artista" accetta un contratto si prende degli impegni che sia un regista, attore o musicista (motivo per cui spesso escono dischi evidentemente sottotono prima di un cambio etichetta è il 90% delle volte a causa di questo...contratto per la pubblicazione di tot dischi in tot anni, si pubblica l'ultimo in fretta e furia per adempiere al contratto e via pedalare da qualche altra parte). chi non riesce a stare al passo con questi impegni, e ha un influenza nell'ambiente si fa la sua casa discografica/filmografica.
Non mi risulta che Martin pubblichi da "privato" e non penso proprio che la Bantam dopo che ha PROPOSTO 2 scadenze e lui puntualmente le ha accettate per poi sforarle sia proprio contenta dell'andazzo...che poi ai piani alti si siano rassegnati e aspettino per mungere la vacca finchè possono è un altro paio di maniche...
perfetto, condivido. Anche da questo discorso si capisce cosa significhi doversi agitare come una marionetta al ritmo imposto dall'alto. (quando si dice, Tizio è diventato "commerciale") E in chissà in quanti numerosissimi casi avviene. Naturalmente più sale il livello è il carisma dell'artista, meno questo avviene. Finchè si arriva a quei casi estremi, un Martin appunto, che per quanto la bantam non sia inevitabilmente felice, per quante pressioni riceva, scriverà coi suoi ritmi e basta. Ne la bantam ne nessun'altra sarebbe così stupida, conoscendo il proprio autore, da imporgli qualcosa che si sa già, non sarebbe in grado di rispettare (c'è l'ha nel dna sta cosa) altrimenti sai quante case concorrenti arriverebbero per gettarsi su di lui, tenerselo stretto e coccolarlo fino alla fine dei suoi giorni
Il discorso che un'artista perchè tale non deve avere scadenze non ha senso..
non perchè tale, ma perchè è concretamente impossibile volere il contrario. Se il tuo artista ce la fa, ben venga, sperando la qualità non risenta della sua abilità nel rispettare certi termini. Ma altrimenti come fai a pretendere un'opera? se non l'ha finita, non ne è in grado...non è in grado punto. Qualunque mossa da parte del capo. Quindi o ti stai ai suoi tempi se ritieni ne valga la pena, o lo abbandoni, puntando su qualche altro cavallo vincente. Penso sia evidente a tutti che non esiste uno pari a Martin attualmente...La bantam o chi per lei poi fa anche un ulteriore ragionamento. Ci perdo di più a pubblicare un suo libro ogni 6 anni (sono usciti anche quelli di dunk&egg e twoiaf ma vabbè) o ci perdo di più a smettere di pubblicare asoiaf che per giunta finirà in mano a qualche casa concorrente?
Il discorso pratico ruota intorno a questo "tizio non è in grado di rispettare i ristretti tempi che detta il mercato e la concorrenza, mi conviene silurarlo o mi conviene puntare su di lui?" Con certi tipi di artisti (diciamo quelli più famosi e richiesti) è sempre una scommessa. E meno male che Martin è un vecchio cicciotto che ama il cibo e non qualche rockstar o attore cocainomane (penso al primo robert downey jr, e all'attuale superstar padrona del botteghino)
ipotizziamo un "picco artistico" dei primi all'uscita di Dark Side of The Moon e del secondo in "A Storm of Sword"..
I Pink Floyd hanno sfornato "Wish you were here" e "The Wall" per citarne un paio in quattro anni...
George non è riuscito neanche a sfornare il volume successivo.
questo perchè avevano Roger Waters che tiranneggiava nella band per fortuna. Dopo Dark Side, tutto il successo e la ricchezza travolgente, David, Nick e Rick erano "cotti". Il resto della storia è noto, hanno sfornato altri 3 concept album ogni 2 anni, dischi eterni che li hanno consacrati per sempre ma l'inevitabile conclusione è stata, da Animals (ma già in Wish you were here e Dark Side era lui a scrivere tutti i testi) in poi, un totale predominio di Waters sulla band (The Wall e The Final Cut sono al 90% suoi album solisti) fino alla sua inevitabile e forse prematura uscita di scena (e dopo che hanno prodotto? purtroppo 2 album, per quanto belli ma di qualità nettamente inferiore, in oltre un decennio)
George non è così, non ci riesce e vabene, non lo voglio difendere. Non mi ergo a paladino dell'artista scapestrato che segue i suoi tempi mentre il buon padre di famiglia, con diligenza, si alza la mattina alle sei. Sto solo cercando di spiegare la situazione com'è a fronte di una serie prive di senso di polemiche, senza giudicare se sia giusta o sbagliata. E' semplicemente la realtà dei fatti
Il discorso del disinteresse non lo commento perchè ripeto, qua veramente il livello è di opinione personale. Allo stesso modo quando a priori si dice affc e adwd sono scadenti, inferiori e tutto il resto, questioni di pov, ognuno ha i suoi gusti e preferenze
I primi 3 sono migliori perchè sono l'inizio di una storia, da parte del lettore c'è inevitabilmente massima sorpresa, massimo interesse, massima attenzione per ogni minima piega della storia
Gli ultimi 2 sono stati previsti solo in un secondo momento, narrano solo la parte centrale, senza nessuna conclusione, servono a traghettare (normale la gente li trovi "sottotono") per non palrare della scelta di raccontare la storia di metà personaggi, dovendo aspettare anni per leggere la storia degli altri, quelli che ai lettori più stanno a cuore
Purtroppo sono svantaggiati in partenza da queste scelte tecniche (un po come quando un allenatore manda in campo le riserve tenendosi i big per il ritorno dell'anno dopo) e dalle lungaggini di martin. La gente si è detta 1 decennio..per avere solo 2 libri inferiori ai primi 3 (pubblicati nella metà del tempo) Inevitabile che ora vengano disprezzati
Personalmente, rileggendo più volte la saga tutta di seguito senza pause annuali, non ho mai riscontrato differenze dal punto di vista dello stile..il tocco martiniano, la sua firma...io la percepisco nettamente anche in queste 2000 pagine tanto criticate dalla maggioranza
I migliori capitoli di Bran sono quelli di adwd, i capitoli di jon, theon, davos, jaime, li considero tra i migliori di tutta la saga sena nessun dubbio
La storyline di tyrion, che sembra essere caduto in disgrazia....che si pretende da un nano, in un continente straniero, senza più alcun potere o appoggio, prigioniero, in catene, ubriaco, sbeffeggiato...io ho trovato quei lunghi capitoli, parecchio interessanti, quanto mai realistici, ed è stato bello vedere quello che era primo cavaliere di westeros cadere nel purgatorio di essos, restarci impantanato e piano piano tentare di risalire la china fino al finale di adwd. Poi ovvio, Penny fa effettivamente schifo in adwd e Brienne è effettivamente noiosissima, ma ci sta qualche problema di trama in 3000 pagine
Per fortuna esistono tantissimi altri autori che tengono a freno la mia rabbia per l'attesa di TWOW. Avevo già riletto tutti i tomi e tutto quello a loro collegato, attendevo il nuovo libro per il Natale 2015, ma non me ne rammarico...li rileggerò appena saprò dell'uscita americana di TWOW in attesa del testo in italiano(non sono bravissima in inglese, me la cavicchio). Gli spoiler, le congetture e i pettegolezzi di noi fans o della tv non mi dispiacciono, li reputo degli intrattenimenti. Intanto, mi consolo chiamando i miei nuovi nascituri (di cani) con i nomi dei principi Targaryen e altri membri inportanti di ASOIAF.
Sto rileggendo per la quarta volta Le Cronache, sono a pag. 246 de Il Regno Dei Lupi, nella vana illusione di arrivare alla fine dell'ultimo libro pubblicato in concomitanza con l'uscita del nuovo.
Io aspetto la data di uscita ufficiale prima di iniziare la rilettura. Intanto leggo altro.
Io spero in un'uscita per la fine di quest'anno/inizio del prossimo. Se Martin pensava di farcela a consegnare il manoscritto entro la fine dell'anno scorso vuol dire che non gli può mancare troppo. Ha detto che gli ci vogliono ancora mesi, bene, magari tra sei mesi finisce e abbiamo il libro prima di Natale. :)
Cerco di essere ottimista, come te, del resto!!
Come dice il vecchio Jack Burton in situazioni come questa: basta adesso!
Martin sembra proprio soffrire le pressioni e va a periodi(alcuni ispirati e altri in cui nn conclude nulla).rivolgendomi a chi seguiva il forum o comunque seguiva martin prima di adwd, vorrei chiedere se martin in quei 6 anni esprimeva insofferenza come oggi e se ,nei mesi in cui gli mancava poco per finire e quindi era di buonumore,aveva fatto capire di essere vicino alla conclusione.
Ipotesi Strà ottimista: Martin scrive l' ultima parola a giugno.
Ipotesi ottimista: Martin finisce a ottobre novembre.
Ipotesi grigia: Libro esce con la settima stagione.
Nella peggiore martin finisce tra 18 mesi e lo leggiamo a fine 2017
Sono mancato del forum per molto tempo. Oggi speravo di avere qualche felice sorpresa o comunque un qualsiasi tipo di certezza... invece no! Non si sa nulla di certo da anni ormai, solo speculazioni e smentite.
L'unica cosa che spero, oggi come oggi, è che l'uscita ci sia annunciata con un anticipo abbastanza cospicuo da ... permettermi l' ennesima ri-ri-rilettura di tutto ASOIAF
anche se penso che stavolta potrei tralasciare sicuramente AGOT e ACOK, probabilmente ASOS, procedendo a rileggere solo AFFC e ADWD
Ragazzi, ragazzi... voi vivete ancora nell'illusione che Martin sia semplicemente lento e svaccato.
Alla fine uscirà. Tardi ma uscirà.
Imo non uscirà niente (cioè oddio forse TWOT sì, ma stop).
Martin non è né lento, né irrispettoso, né disonorevole, non sta violando regole etiche o patti non scritti: semplicemente, Martin non sa come andare avanti. Ci ha provato, arrancando miserevolmente, per un decennio. Ma è sicuramente consapevole che la sua storia è diventato un semi-ce**o mezzo sconclusionato, che ormai il grande pubblico ricorderà il finale nei modi e nelle forme (presumibilmente cessosissime) che l'HBO gli darà, in quanto lui stesso mai e poi mai lui riuscirà a concludere la saga in modi decenti in tempi decenti.
Quindi - molto comprensibilmente - negli ultimi 6 anni ha scritto in media una paginetta alla settimana. Addio.
È la cosa che ormai penso anche io..che ormai sia talmente arenato da non sapere che pesci prendere, quindi cosa fa? Partecipa a mille eventi per perdere tempo.