http://www.ew.com/article/2015/11/07/game-thrones-george-rr-martin-books
Intanto Martin afferma di non aver mai creduto che la serie avrebbe potuto raggiunto i libri...
Ahahahahahaha ma davvero???? Davvero pensava uscisse una stagione ogni 3 anni???
Più che altro credeva di riuscire a finire la saga fra il 2011 e il 2015-2016 (quando la serie l'avrebbe raggiunto).
ASOIAF e Martin, in quanto ha velocità, sono la peggior combinazione che esistente.
Martin:
* Non pianifica più di tanto in anticipo.
* È uno scrittore che si distrae molto, e ci mette tempo a scrivere.
* Non si fa aiutare da nessuno, nemmeno dall'editore.
* È palesemente lento a risolvere le situazioni nei suoi libri.
ASOIAF:
* Piena di eventi e personaggi più o meno importanti del passato.
* Moltissimi riferimenti fra un libro e l'altro.
* Saga complessa che ha cambiato rotta in corso d'opera (Trilogia, con trama MOLTO diversa da quella attuale > ... > 5 libri con 5 years gap > 7 libri), quindi anche se Martin aveva una idea all'inizio su come gestire i tempi degli eventi fino ad arrivare al finale, ora è evidente che non ce l'ha più.
* Moltissimi, troppi personaggi minori.
Probabilmente ho dimenticato qualcosa. Con questo non voglio "giustificare" Martin, ma semplicemente cercare di capire perché non esce un libro ogni anno.
C'è da aggiungere che , eccetto qualche eccezione, ASOIAF è l'unico vero scritto di Martin fatto come si deve. Certo se vuole che sia ricordato come grande scrittore deve finire la saga in maniera emblematica, se dovesse lasciarsi schiacciare dalla pressione farebbe solo un brutto lavoro. Ma è anche vero che deve decidersi a chiudersi nella sua splendida casa e dedicarsi SOLO a quest'opera, altrimenti schiatta e lo ricorderemo come Martin che arrivò in ritardo!
C'è da aggiungere che , eccetto qualche eccezione, ASOIAF è l'unico vero scritto di Martin fatto come si deve.
Quandi Tuf Voyaging, A Song For Lya, The Ice Dragon, Sandkings, Windhaven e The Armageddon Rag non sono "veri scritti come si deve"? Ma non diciamo ca***te, alcuni di questi sono anche meglio di ASOIAF.
C'è da aggiungere che , eccetto qualche eccezione, ASOIAF è l'unico vero scritto di Martin fatto come si deve.
Quandi Tuf Voyaging, A Song For Lya, The Ice Dragon, Sandkings, Windhaven e The Armageddon Rag non sono "veri scritti come si deve"? Ma non diciamo ca***te, alcuni di questi sono anche meglio di ASOIAF.
Semmai sarebbe più giusto dire che ASOIAF è il primo scritto di ampio respiro di Martin, perché prima di allora si era dedicato soprattutto a racconti e a romanzi non troppo lunghi, di certo non a saghe in più libri.
Ciò non toglie che molti di questi racconti e libri singoli siano fantastici, dire che non sono "veri scritti" è stupido.
Sì, quello è ovvio.
Ciò non toglie che molti di questi racconti e libri singoli siano fantastici, dire che non sono "veri scritti" è stupido.
MOD ON
Facciamo attenzione al linguaggio ed al rispetto delle opinioni altrui.
MOD OFF
All that is gold does not glitter,
Not all those who wander are lost;
The old that is strong does not wither,
Deep roots are not reached by the frost.
From the ashes a fire shall be woken,
A light from the shadows shall spring;
Renewed shall be blade that was broken,
The crownless again shall be king.
Any man who must say ‘I am the king’ is no true king at all. Tywin Lannister
The War of the Ninepenny Kings? So they called it, though I never saw a king, nor earned a penny. It was war, though. That it was.
TWOW
They were dancing. In my dream. And everywhere the dragons danced the people died.
Mercy, thought Dany, They shall have the dragon’s mercy
A Son(g) Of Ice and Fire
We swore a vow.
La differenza, credo, è che Sanderson, com'è giusto che sia, sembra progettare la roba prima di scriverla, invece di lasciarsi trasportare sul momento, come accade con King e Martin. Solo che King ha ritmi buoni e può sostenerla una cosa simile, Martin palesemente no.
Progettano entrambi, sullo scheletro della storia. Poi, in ogni caso, la "ciccia" (le singole scene), e i particolari ancora più piccoli (le singole descrizioni e i singoli dialoghi) vanno sempre improvvisati.
La vera differenza è che Sanderson ha 40 anni e fa lo scrittore professionista. Martin ne ha 67 e fa il pensionato con l'hobby della scrittura.
Perchè abbiano deciso di non rilasciare un libro da 450 pagine ogni due anni, non l'ho capito neanche io. Così facendo, avrebbero avuto molta meno pressione dai fan, capaci di trastullarsi un paio d'anni tra speculazioni e teorie. Forse perchè accorpando in un unico libro si tagliano dei costi. O più probabilmente, per il modo di lavorare di Martin, che magari segue nel tempo un unico personaggio, fa lavori di correzione successivi, e che insomma, per vari motivi, ha bisogno di lavorare su un tutto organico che non può scompattare.
La recente ammissione di lentezza non la vedo come una cosa positiva. L'avrebbe fatta se il manoscritto fosse vicinissimo alla fine? Se è in grado di finire il manoscritto entro Dicembre, e pubblicare entro l'inizio della serie tv, dovrebbe dare qualche messaggio positivo.
Altra cosa non buona è che Martin da qualche mese sa che la nuova stagione di GOT sarà in buona parte un fillerone, e che spoilererà ben poco (a parte un paio di cose su Jon, che per il 95% dei lettori sono segreti di pulcinella). Niente per cui ammazzarsi per far uscire il sesto libro a tutti i costi prima della serie.
Dopo aver letto l'ultimo messaggio sono ufficialmente depresso
Qualche veterano sa se prima dell'annuncio del 4o e 5o libro (condidero i più recenti) il clima era più o meno quello di oggi o ci sono nette differenze?
Lo chiedo perché non ho avuto il "privilegio" di aspettarli :)
Nel quarto libro il buon vecchio George nei ringraziamenti finali era tutto baldanzoso e diceva che il prossimo libro sarebbe uscito da lì a poco.... ahahahahahah che risate (amare)
Ecco il messaggio di Martin nelle appendici di AFFC:
“Hey, wait a minute!” some of you may be saying about now. “Wait a minute, wait a minute! Where’s Dany and the dragons? Where’s Tyrion? We hardly saw Jon Snow. That can’t be all of it...” Well, no. There’s more to come. Another book as big as this one. I did not forget to write about the other characters. Far from it. I wrote lots about them. Pages and pages and pages. Chapters and more chapters. I was still writing when it dawned on me that the book had become too big to publish in a single volume... and I wasn’t close to finished yet. To tell all of the story that I wanted to tell, I was going to have to cut the book in two. The simplest way to do that would have been to take what I had, chop it in half around the middle, and end with “To Be Continued.” The more I thought about that, however, the more I felt that the readers would be better served by a book that told all the story for half the characters, rather than half the story for all the characters. So that’s the route I chose to take. Tyrion, Jon, Dany, Stannis and Melisandre, Davos Seaworth, and all the rest of the characters you love or love to hate will be along next year (I devoutly hope) in A Dance with Dragons , which will focus on events along the Wall and across the sea, just as the present book focused on King’s Landing.
—George R. R. Martin June 2005
Ora c'è più rassegnazione, i più sanno che è inutile illudersi c' è altro da leggere, quando sarà sarà. ..sono i figli dell' estate quelli che si illudono...Dopo aver letto l'ultimo messaggio sono ufficialmente depresso
Qualche veterano sa se prima dell'annuncio del 4o e 5o libro (condidero i più recenti) il clima era più o meno quello di oggi o ci sono nette differenze?
Lo chiedo perché non ho avuto il "privilegio" di aspettarli :)