ci sono piu suicidi di ragazze bruttarelle e obesi che di gay,però oh bisogna cominciare per forza dall'asilo a dire ai bambini che forse non sono maschi o femmine,raga a tutto c'è un limite
Nessuno vuole insegnargli questo, maledizione! Ma non capisci o fai finta di non capire? Cercano di insegnargli a non pensare per stereotipi, a tollerare le diversità e a rispettare il diverso. O è sbagliato anche questo? La cosa assurda è che te ne esci con cose come "niente teorie strane (e capisco che per te tolleranza e rispetto siano teorie strane) maschi azzurro/femmine rosa" e poi vieni a piangere se ti si taccia di mentalità retrograda.
e se proprio volete saperlo si fa tanto rumore per i gay,come se fossero le uniche vittime del bullismo, perchè è bullismo,non discriminazione sessuale o razzismo
Ecco che arriva il tentativo di minimizzazione. Come se poi fossero categorie mutualmente escludentisi: se io ammazzo "un negro" in quanto "negro" è omicidio a sfondo razziale, e io sono un omicida E un razzista; se al liceo il bullo picchia il compagno perchè omosessuale, il ragazzo è un bullo E un omofobo, pochi ca**i.
fino ai 14(vabbè dai per dire) anni i bambini li porta la cicogna,quindi sapendo che il limite è questo regolatevi
WHAHAHAHA!!! Oggi un bambino di 12 anni già si ammazza di pi**e su youporn, e la cicogna forse l'ha vista in Dumbo. A 14 già sc**a come un riccio. Ma in che mondo vivi?
Per questo dico di educare gli adulti, prima che i bambini.
Sono d'accordo con te Hack, ma da adulti è gia tardi per cambiare determinate convinzioni, ammesso che intendano farlo. E mi pare che la discussione di queste pagine sia illuminante a riguardo.
lascierete la liberta di andare in scuole private,sob pagando,se non si vogliono i figli incasinati?
joramun,non è un flame ma sinceramente non mi frega di quello che pensi di me,le tue provocazioni non mi toccano minimamente in quanto avrò difficoltà a spiegarmi ma non sono certo io che teorizzo di spiegare il sesso a bambini di 4 anni.capisci che stiamo su livelli diversi.
comunque perchè se un nero ammazza un bianco l'aggravante non c'è?
ne se un gay ammazza un etero?
Certo che si. Ci mancherebbe che uno stato neghi ai propri cittadini il diritto di iscrivere i propri figli in scuole in cui nessuno cercherà di "incasinarli" con concetti come tolleranza e rispetto! E di pagare anche ingenti somme di denaro per far si che ciò avvenga!
Cosa non si fà per il benessere dei propri pargoli.
sisi tolleranza e rispetto,meno male che è tutto scritto e non conta la tua interpretazione
Basterebbe il rispetto.
La tolleranza trovo sia un difetto mascherato da virtù.
comunque perchè se un nero ammazza un bianco l'aggravante non c'è?
ne se un gay ammazza un etero?
Il punto non è un bianco che ammazza un nero o un etero che ammazza un gay in sé. L'aggravante dovrebbe esserci quando un bianco ammazza un nero perché quello è nero e un etero ammazza un gay perché quello è gay. C'è una certa differenza.
E sì, darei l'aggravante anche ad un gay che ammazza un etero perché non tollera la sua eterosessualità, anche se non so quanto casi del genere siano frequenti
Al che mi si muove un obiezione che francamente non trovo pertinente: i parametri biologici non rilevano, o rileva poco, o non rileva nella disciplina del adozione o del matrimonio ecc.
Il che non è vero. E ho portato diversi esempi per cui parametri biologici concorrono a determinare le discipline in questione, fungendo da criteri grazie ai quali si determina se un comportamento è vietato o permesso. Ovviamente non sono il criterio unico ed esclusivo, ma negarne la grande rilevanza mi pare scorretto.
Ripeto: io non sto dicendo che, poiché biologicamente/naturalmente succede una certa cosa (es. i figli sono concepiti in un certo modo), la qual cosa deve assumere un carattere prescrittivo (cioè essere recepito pari pari dal diritto). Nel modo più assoluto. E' possibilissimo e auspicabile che siano dettate discipline diverse. Sia vietando comportamenti assai naturali (scoparsi le minorenni), sia inventando istituti che tanto naturali non sono (adozione e altre forme di tutela).
Non sto facendo un discorso "giusnaturalistico".
Io sto dicendo che, qualunque scelta si faccia, è importante mantenere ben salda la corrispondenza tra il dato biologico e il dato giuridico.
Per esempio, se a livello giuridico dico "è vietato scoparsi le minorenni" (giusto o sbagliato che sia), è fondamentale che il parametro biologico "età" sia ben chiaro, oggettivo, e non modificabile/interpretabile a piacimento.
Se dico "alle donne si applica questa o quella disciplina, diversa da quella che si applica ai maschi", è fondamentale che il parametro biologico "sesso" sia ben chiaro, oggettivo, non modificabile/interpretabile a piacimento. E via discorrendo.
Spero di aver chiarito cosa intendo quando parlo dell'importanza di salvaguardare l'oggettività dei dati/paramentri scientifici/biologici anche quando si parla di diritto e diritti...
Non rispondo alla parte precedente perché credo sia fuori ambito rispetto al tema specifico del matrimonio omosessuale - o forse non ne riesco a rilevare io il nesso.
Nel merito della parte quotata, la corrispondenza tra dato biologico e dato giuridico è giusta e sacrosanta... se il dato biologico è rilevante.
E credo sia giusto specificare che non esiste "un" dato biologico, ma ne esistono molti. L'età, il sesso, l'altezza, il colore della pelle, il colore degli occhi, lo stato di salute...
Il legislatore, in funzione degli obiettivi che si pone, scrive delle leggi e le parametrizza in funzione del dato biologico.
Nel tuo esempio delle minorenni, lo Stato ha come interesse evitare che una persona ritenuta non completamente formata possa essere condotta a subire delle scelte che non comprende pienamente. Per raggiungere questo obiettivo lo Stato ha deciso di legare il raggiungimento di questa consapevolezza al parametro biologico "età", ha stabilito che l'età X è mediamente quella che viene meglio incontro alle esigenze che lo Stato si pone e quindi viene redatta una legge di conseguenza. L'obiettivo che lo Stato si pone non è biologico, ma è civile, sociale ed etico, e la scienza viene usata come metro di paragone oggettivo.
Un altro Stato potrebbe porsi come obiettivo la conservazione della razza, e stabilire per legge che sono vietati i matrimoni tra persone con colore della pelle diverso. Anche il colore della pelle è un parametro oggettivo e misurabile, e viene usato dallo Stato come criterio per la legislazione.
Il superamento del razzismo è il superamento dell'idea che l'ibridazione etnica comporti un peggioramento dei parametri biologici dell'essere umano, da questo punto di vista.
Lo Stato ha deciso che l'obiettivo di avere tutte persone alte, bianche, con i capelli biondi e gli occhi azzurri è un obiettivo di utilità nulla (oltre che eticamente controverso), ha rinunciato a porselo ed è venuta meno la funzionalità delle leggi finalizzate a questo scopo.
Ora, il matrimonio omosessuale. Diciamo che oggi c'è una legge che vincola il matrimonio al fatto che i suoi contraenti siano un maschio e una femmina. Lo Stato ha fatto una legge, e l'ha basata su un parametro biologico. Molto bene. Qual è l'obiettivo che lo Stato si pone adottando questo vincolo? Che utilità ha lo Stato nell'impedire che due persone dello stesso sesso diventino una famiglia? Cosa succederebbe se lo Stato smettesse di porsi questo vincolo?
Dire questo non significa abbandonare il criterio scientifico. Significa dire che, così come un parametro scientifico e misurabile come il colore della pelle è stato con il tempo ritenuto inutile nel disciplinare la legge sui matrimoni, anche il sesso dei contraenti potrebbe essere un parametro inutile.
Il sesso di una persona, quale che sia, può benissimo essere un parametro importante per altri ambiti di legge. Ma per quello matrimoniale? È giusto che lo sia? Per quale ragione?
quindi niente teorie strane,azzurro maschi,rosa femmine
Pensa mia mamma da piccola mi ha comprato un maglione azzurro: sarà per questo che sono Bisex.
Forse ti sfugge un punto (o non ti interessa di capirlo): non è che uno decide di essere gay, etero o bisex. Non è che una mattina ti guardi allo specchio e dici "Ok, stamattina ho voglia di vagina/pene o entrambi." Lo sei e basta e quello che si cerca di spiegare ai bambini (perchè agli adulti sembra non interessare) è che va bene se lo sei.
Una volta ai mancini si legava la mano dietro la schiena per farli scrivere con la destra: noi lo definiremmo folle, una volta era normalità. La stessa normalità nell'essere omosessuali. E' tutto questo il discorso e non mi pare sia una cosa così strana.
Poi, sono felice di vedere che evidentemente abiti in un'isolotto felice e casto, ma ti posso dire che qualche anno fa a Trieste si sapeva che ragazzine di 12/13 anni (quindi medie) facevano servizi orali ai loro compagni per farsi comprare le ricariche del cellulare, quindi 14 anni ancora con le cicogne mi pare un'utopia. Voglia o non voglia, le generazioni di adesso sono molto più sgamate di noi sul sesso: se per la nostra generazione (io ne ho 34, tu mi pare di aver letto 30, quindi siamo li) il massimo della trasgressione era prendersi per mano e darsi bacetti al buio del cinema il sabato pomeriggio, adesso non esiste quasi tabù. Hanno la TV che spara tette e sederi a tutte le ore, i giornali come novella 2000 in bella vista dal giornalaio. Hanno soprattutto Internet: puoi mettere tutti i filtri parent control che vuoi, saranno sempre un passo avanti a noi.
E' proprio per questo che è utile insegnare pubblicamente al rispetto di se, della propria sessualità, del proprio corpo, dei cambiamenti che questo subisce (hai un'idea del trauma delle mestruazioni?), delle diversità che la natura ci porta ad avere.
Se tu non vuoi insegnare questo ai tuoi figli sei liberissimo di educarlo a casa o in una scuola privata, pagando però e soprattutto senza che lo Stato dia soldi alle private (ma questo è un altro discorso). E nessuno ti dirà niente.
È Frittella il nostro Re
Fa i pasticci, fa i bignè
Io ne mangio pure tre
È Frittella il nostro Re!!!
You're mine. Mine, as I'm yours. And if we die, we die. All men must die, Jon Snow. But first we'll live.
La cosa bella di essere guardiani? l'affetto con cui veniamo ripagati, ma anche il rispetto, la riconoscenza. E' un impegno che dà molto onore e tanta gloria (Cit @Maya )
mah
non vedo che c'entrino i ragazzini di 12-13,visto che l'eta che ho messo era orientativa del raggiungimento della puberta.
la scuola deve limitarsi a fare la scuola,non deve prendere iniziative di tipo ideologico,perchè qui di scienza di non ce n'è.
in realtà non c'è scritto da nessuna parte che non si diventa.
ad esempio un mio amico venne molestato da un gay pedofilo,ora è gay pure lui,chi mi garantisce non sarebbe cresciuto etero senza la molestia?
rispondo io,nessuno
per la cronaca il pedofilo adesso è morto,lo hanno fatto uscire subito dal carcere,tornò in giro a tentare di molestare gente,ma ormai pure noi ragazzi avevamo capito quindi lo prendevamo a pietrate o chiamavamo i ragazzi piu grandi che lo pestavano a sangue ogni volta che si faceva vedere.
alla fine s'impiccò,amen e giusto cosi.
però oh bisogna cominciare per forza dall'asilo a dire ai bambini che forse non sono maschi o femmine,raga a tutto c'è un limite
la scuola deve limitarsi a fare la scuola,non deve prendere iniziative di tipo ideologico,perchè qui di scienza di non ce n'è.
lascierete la liberta di andare in scuole private,sob pagando,se non si vogliono i figli incasinati?
Ma quale ideologia dovrebbe fare la scuola? Si parla di educare alla diversita e rispetto. Non ci sara' mai e poi mai l'ora di "diventiamo gay".
Vabbe' mi sembra inutile parlare con chi non ha interesse ad ascoltare.
È Frittella il nostro Re
Fa i pasticci, fa i bignè
Io ne mangio pure tre
È Frittella il nostro Re!!!
You're mine. Mine, as I'm yours. And if we die, we die. All men must die, Jon Snow. But first we'll live.
La cosa bella di essere guardiani? l'affetto con cui veniamo ripagati, ma anche il rispetto, la riconoscenza. E' un impegno che dà molto onore e tanta gloria (Cit @Maya )
Il punto è che educare al rispetto (e il rispetto del "diverso" è solo qualcosa che fa parte del rispetto in generale) non è una forma di "indottrinamento ideologico". Dovrebbe essere normalissima educazione, su un livello non inferiore rispetto ai soliti "bisogna studiare" o "non buttare i rifiuti per terra" (cose su cui quando ero piccola a scuola mi hanno fatto una testa così). Anche queste ultime due cose sono "indottrinamento politico/ideologico"? Anche su queste cose la scuola non dovrebbe aprire bocca, ma lasciare ai genitori la piena libertà di insegnare al figlio a non studiare niente o a buttare lattine nei parchi, senza nemmeno potergli offrire una prospettiva diversa? Perché per il principio del rispetto delle minoranze il discorso dovrebbe essere diverso?
qualcuno deve pur rappresentare le perplessita della maggioranza non illuiminata
è uno sporco lavoro ma qualcuno lo deve pur fare
lol il paragone con l'ora di religione
il paragone con l'ora di religione, non è per niente lol, anzi, secondo la mia esperienza calza a pennello.
La mia famiglia non è cristiana, diciamo che non sono credenti, io non ho fatto i sacramenti ne altro, perchè loro hanno voluto che eventualmente fosse una scelta mia raggiunta l'età giusta, ma fino al liceo, sono stata obbligata a fare l'ora di religione perchè (e parlo di 20 anni fa comunque, non 500) non c'erano alternative.
Mi è capitato, alle elementari, un insegnate che cercava per forza di convincermi a chiedere ai miei di mandarmi a catechismo, perchè dovevo seguire gli insegnamenti del Dio che c'ha creato (secondo lui) e per me è stata una lotta, perchè da un lato ero anche io che non volevo, perchè non capivo, dall'altro mi faceva sentire diversa "hanno fatto tutti la comunione tranne te" e neanche quando i miei ci sono andati a parlare si è ridimensionato. Alle medie per fortuna la cosa è stata parecchio più soft e avevo anche un'altra età sicchè riuscivo a ribattere, ma comunque qualche frecciatina, me la son beccata.
Non è voler indottrinare questo? Forse avendo avuto più possibilità, o aprendo la scuola anche a opportunità o tolleranza verso il "diverso", non l'avrei vissuta meglio? Probabilmente non avrei l'astio che ho adesso per quelle tematiche.
E nell'ambito omosessuale è esattamente la stessa cosa. Non si parla di insegnargli "il sesso", si parla di renderli consapevoli che nel mondo, ci sono tipologie più svariate di persone, ma che sono comunque persone e non devono vergognarsi di esserlo, perchè essere "non comuni" non significa essere sbagliati. Si insegna a diventare tolleranti verso una cosa, non a diventare la cosa stessa.
*We are all bad in someone's story*
pensa come il tempo cambia le cose,oggi se su trenta bambini c'è un musulmano impediscono agli altri 29 di festeggiare il natale,da un eccesso all'altro
nel tuo caso ci sta
ma è ben diverso da ciò che intendo,la teoria del gender equivale al creazionismo,una teoria senza basi scientifiche,in cui si vuole dire a bambini di 5 anni,considerati sessualmente attivi,che maschio o femmina è una scelta.
ben diverso dai discorsi su tolleranza o rispetto delle diversita