Ma scusa, infatti scade oggi.. " />Ma pporc...pensavo che il contest scadesse oggi. Vabbè vista la fatica che ho fatto per concluderlo nei limiti dei caratteri vorrei sapere cosa ne pensate.
Qho lo posso postare qui fuori concorso o lo posto negli altri torpic dedicati alla scrittura?
Sol da poco son giunto in queste terre, da una estrema ultima Thule. Un paese selvaggio che giace, sublime, fuori dal Tempo, fuori dallo Spazio.
All fled, all done, so lift me on the pyre. The feast is over and the lamps expire.
"I walked this land when the Tlan Imass were but children. I have commanded armies a hundred thousand strong.
I have spread the fire of my wrath across entire continents, and sat alone upon tall thrones. Do you grasp the meaning of this?"
"Yes" said Caladan Brood "you never learn."
Ma nel primo post del topic dice venerdi a mezzanotte. Sono io che non riesco a connettere o avete cambiato il limite in corso d'opera e non me ne sono accorto? " />" />Ma scusa, infatti scade oggi..
Ma pporc...pensavo che il contest scadesse oggi. Vabbè vista la fatica che ho fatto per concluderlo nei limiti dei caratteri vorrei sapere cosa ne pensate.
Qho lo posso postare qui fuori concorso o lo posto negli altri torpic dedicati alla scrittura?
EDIT Aahahahah
Qho nel post iniziale ha scritto VENERDI' 7 " />
Quindi posso postare?
Ehm, si, puoi postare " />
Errore mio, correggo subito
Grazie Qho per la precisazione. " />
E dopo mesi torno a partecipare ad un contest di Barriera. Anche se ho fatto davvero fatica a tagliuzzarlo AryaSnow mi ha detto che il limite massimo di caratteri è 5000 quindi ce l'ho fatta e posso farvelo leggere. " />
Spero vi piaccia, e se non vi piace siate cattivi con le critiche.
La stazione di Panhiok
Il fascio di luce attraversò un buco nella recinzione. Andrea si infilò sotto la rete metallica. “Passiamo da qui”
Quando fu dall’altra parte cercò un punto di riferimento nell’oscurità in attesa che gli altri lo raggiungessero. Non riusciva a vedere dove metteva i piedi, ma sapeva che lì vicino iniziavano a scorrere i binari morti della stazione. Li cercò intorno senza fortuna.
“Non dovremmo essere qui” disse Carlo prendendolo alle spalle. “Mia madre dice che questo è un posto maledetto.”
“Anche mio padre dice di non venirci” disse Fabio lasciandosi sfuggire uno starnuto che zittì sulla manica del cappotto.
Andrea iniziò a camminare facendo saltare la torcia da destra a sinistra.
“Non fate gli stupidi” disse “Se vi sentisse Lori si metterebbe a ridere. Dobbiamo solo prendere il diario dalla locomotiva e andarcene.”
“Possiamo prenderlo domani…di giorno.”
“Lo avremmo fatto se tu non le avessi spifferato tutto.” disse Carlo mettendosi a ridere.
“Io non ho spifferato niente. E’ lei che mi ha chiesto cosa facevamo dopo la scuola. Cosa dovevo dirle?”
“Una bugia.”
“State zitti.” li bloccò Andrea “Ho trovato i binari.”
La strada ferrata li guidò alla vecchia officina ferroviaria di Panhiok. Tra i relitti dei vagoni arrugginiti c’era una locomotiva SH4006 ancora funzionante. I tre ragazzi vi saltarono sopra facendo protestare le porte scorrevoli e si diressero subito al pannello di alimentazione. Andrea alzò un paio di interruttori e all’interno del vagone alcuni neon diffusero una luce bianca, intermittente.
“Fabio, resta qua.” disse “Nel caso dovesse saltare la luce, voglio che alzi questo.”
“Ok, però fate presto. Ho paura del buio.”
“Non ci vorrà molto. Sta tranquillo.” Andrea si girò verso la cabina del macchinista “Carlo, tu vieni con me. Mi serve una mano.”
Raggiunsero la testa in pochi secondi stando attenti a non pestare i cavi scoperti e le lamiere che si erano staccate dalle pareti della locomotiva. La porta era bloccata da qualcosa che le impediva di scorrere sulle guide. Dovettero sudare più del previsto per aprirla, ma alla fine riuscirono ad entrare.
“Il diario è in una scatola sul ripiano più alto, qui sulla destra. Fammi luce.” Andrea passò la torcia a Carlo e si mise a frugare tra gli oggetti. Ad un certo punto le dita toccarono qualcosa di familiare.
“Trovata.”
La scatola era di legno decorato con un motivo floreale ed era stata custodita da un lucchetto ora andato perso. Andrea la aprì delicatamente e ne prese un quaderno in pelle nera. I fogli erano consunti e ingialliti, ma la grafia era ancora leggibile sebbene mancasse qualche pagina ogni tanto. “Senti cosa dice qui” fece rivolto a Carlo “14 ottobre – Mia cara, domani la stazione di Panhiok chiuderà. Oggi ho fatto l’ultima corsa sulle colline qui intorno e sono stato colto da una grande nostalgia rivedendo quei prati rossi di papavero che amavi così tanto. Penso sempre a te. Mi manchi.”
Girò un paio di fogli, poi riprese “27 ottobre – Mia cara, sono stato spostato all’officina meccanica. Da quando sono arrivato abbiamo recuperato 50 vagoni ma non li abbiamo rimessi in funzione. La compagnia non trova finanziariamente convenienti i vecchi modelli con motore elettrico. Questo posto è il cimitero delle locomotive. A volte penso che quando avremo finito il nostro lavoro da becchini, anche noi non saremo più convenienti alla compagnia.”
Mentre Andrea leggeva, Carlo si era avvicinato all’amico puntando la torcia sulle pagine del quaderno.
“E’ una storia triste” disse “Come finisce?”
“Le ultime pagine sono strappate, però prima c’è questo riferimento. Che ne pensi?”
Andrea tese il quaderno a Carlo indicando uno degli ultimi brani “12 novembre – Mia cara, ho fatto un sogno stanotte. Le fiamme illuminavano Panhiok e mi riscaldavano il cuore. E mentre il fumo saliva nel cielo ti ho visto. Mi sorridevi. E sono stato di nuovo felice.”
Carlo rimase per un po’ in silenzio.
“Non è la nostra vita. Dovremmo lasciarlo qua.”
Fabio si era accucciato sotto il pannello cercando di riscaldarsi le mani, quando sentì dei passi in avvicinamento. “Siete voi? Cominciavo a preoccuparmi.”
“Avanti alzati, andiamo via.”
Seguirono per un po’ la strada ferrata, poi Andrea e Carlo deviarono per l’ingresso della stazione. L’edificio era stato devastato da un incendio. L’odore del fumo impregnava ancora gli stipiti delle porte e qua e là potevano distinguersi una sedia o un tavolo nelle forme fuse della plastica.
“Cosa ci facciamo qui?” disse Fabio, guardando le vampate nere sulle pareti.
“Torniamo a casa.” disse Andrea.
Fabio rimase un po’ sorpreso, ma non disse nulla. Presto uscirono dalla stazione e tornarono a camminare nella direzione giusta. Quando fu sicuro che non ci sarebbero state altre sorprese chiese che fine avesse fatto il diario.
“Deve averlo preso qualcun altro. Lì non c’era.” disse Andrea.
“E allora domani cosa diciamo a Lori?”
“Una bugia” disse Carlo mettendosi a ridere.
Aryasnow: le comiche avventure dei teroristi fessi, buffo " />. Non che abbia trovato del "male" in qualche passaggio o che altro, però non mi è piaciuto molto come idea in sè, mi son piaciuti molto di più altri pezzi che hai scritto.
Mordente: l'unica cosa che non mi è piaciuta è il personaggio del vecchio, trovo che il suo essere "troppo esplicito" sia danoso per l'atmosfera inquietante e incerta di tutto il resto. Al di là di questo buona idea e buona scrittura.
Metal Duchess: come detto anche da altri per i miei gusti è un po' troppo "lineare" a livello di trama, non amo questo tipo di racconti e in ogni coso penso sia un po' scarno comunque. Poi trovo che le riflessioni finali siano roppo esplicite e con un tono in contrasto con il resto del brano. A me non piace quando uno scrittore " fa la predica" in modo tanto diretto, soprattutto se precedentemente c'era tutt'altra atmosfera. nel senso, finch si tratta di un testo di denuncia okay, ma così c'è prima un pezzo totalmente di cronaca, e poi uno moraleggiante. Volendo si poteva far trafilare ugualmente il messaggio che volevi mantenendo lo stile precedente.
Ser Lostdream: idea molto simpatica, io amo le "riletture" e cose simili. Come al solito benissimo la scrittura.
Il Prete Rosso: come stile m'è piaciuto molto, scritto molto bene, e coerente con i personaggi. Un appunto sui dialoghi, mi pare che la punteggiatura non sia correttissima ogni tanto.
Beh, l'idea non era quella di un brano tanto comico.Aryasnow: le comiche avventure dei teroristi fessi, buffo " />
Per quasi tutta la durata era perfettamente serio, doveva esserci un'atmosfera di azione e tensione.
Poi poteva far sorridere il finale, sì. Era per dare alla storia una svolta diversa dal solito.
Seetheraman: la scrittura è abbastanza scorrevole e pulita. anche se per i miei gusti il brano è troppo "un riassunto". Io preferisco quando ci sono scene specifiche mostrate nei dettagli.
Il contenuto non mi dice molto, forse lo dovrei rileggere...
Ser Lostdream: La scrittura è davvero pulita e i dialoghi buoni come al solito. L'idea di base mi ispira molto.
Però c'è un problema a cui in questo contest dò importanza: non succede praticamente nulla, sembra più l'introduzione di un'ambientazione facente parte di un brano più ampio.
Prete Rosso: Mi è molto piaciuto com'è scritto. L'immersione è ottima. L'ambientazione è affascinante e appunto la descrizione le rende giustizia. Carini anche i dialoghi tra i bambini (anche se, sì, la punteggiatura non è molto corretta... ma a questa non lo considero una cosa grave).
Peccato che il modo in cui la vicenda si sviluppa alla fine non mi abbia detto molto, boh " />
In tutti questi brani un po' di originalità c'è, nessuno è troppo banale.
Allora, il primo voto lo dò a KORLAT " /> per premiare la caratterizzazione del personaggio.
Poi sono molto indecisa tra altri due (o forse anche tre " />) brani, davvero ho bisogno di un po' di tempo per pensarci " />
Scusate, mi piace votare sempre tutto subito, ma in questo caso sarebbe davvero "ingiusto" farlo totalmente a casaccio.
Edit: ok, alla fine voto come seconda scelta IL PRETE ROSSO " />
Ser Lostdream: idea molto simpatica, io amo le "riletture" e cose simili. Come al solito benissimo la scrittura.
Ser Lostdream: La scrittora è davvero pulita e i dialoghi buoni come al solito. L'idea di base mi ispira molto.
Però c'è un problema a cui in questo contest dò importanza: non succede praticamente nulla, sembra più l'introduzione di un'ambientazione facente parte di un brano più ampio.
Grazie per i vostri commenti....
Il racconto voleva mostrare il treno un po' come simbolo di progresso e di cambiamento...
Nell'idea originale che avevo avuto la storia si sarebbe dovuta incentrare di più su Caronte e i vari problemi con la nuova Ferrovia... ma alla fine arrivato a 6000 caratteri ho dovuto rivisitare un poco la mia idea...
Ho avuto qualche problema a trovare una fine che poteva assomigliare ad una conclusione... Quindi ho deciso di lasciare il finale aperto.. anche se in effetti é un po' troppo aperto e da l'impressione che hai avuto tu Arya.... di un prologo..
Passiamo ai voti:
Seethamaran Toral: Ho sempre avuto un debole per la fantascienza e tu riesci a creare con poche parole dei mondi nuovi e originali... Bellissimo!
Mordente: Mi é piaciuta moltissimo l'idea di fondo e come l'hai costruita...
Oggi si vota!!! " />
Allora mi tocca motivare la mia scelta. Perciò prima di procedere faccio un breve commento ai brani in concorso, rigorosamente in ordine di apparizione.
Korlat: Questo è il secondo brano che posti, giusto? (Forse durante la mia assenza me ne sono perso qualcuno " />) Comunque il punto di forza dei tuoi brani è quello di avere uno stile. Indipendentemente da ciò che scrivi, lo fai bene ed è già più di quanto riescano a fare molti di noi. Hai uno stile poetico ed ermetico, in alcuni frangenti molto aulico. Quello che secondo me è un difetto però è voler utilizzare questo stile per narrare qualsiasi storia. In questo caso, per esempio, non la trovo una scelta molto azzeccata. La materia che narri mi sembra distante dallo stile usato, e perciò anche il contenuto, il messaggio affidato alle parole, rimane imbrigliato nelle maglie stilistiche che usi. Lo stile dovrebbe veicolare le emozioni, secondo me. In questo caso non ci riesci e io, lettore, non sono riuscito a provare alcun tipo di emozione per la tua protagonista.
AryaSnow: Dopo un'iniziale paura nel cimentarti in questi giochi da forum, devo dire che, a mio parere, stai trovando un'ottima continuità di rendimento nei brani che ci proponi. " /> Anche questo stilisticamente ha poco da eccepire. E' scorrevole, non c'è nulla di veramente superfluo. Io qualcosina l'avrei tolta, ma sono gusti personali. I dialoghi sono credibili e godibili. Però a dirti la verità c'è una cosa che mi ha dato fastidio, però forse sono io che quando leggo mi faccio queste pippe mentali. " />
Vabbè lo dico così come mi viene. Il colpo di scena finale per funzionare deve obbligatoriamente stupire la protagonista, che è anche il PdV. Però all'inizio del brano la protagonista viene perquisita dal controllore giusto? Si presume che questo le controlli anche il biglietto giusto? Quindi se lei deve scendere a "Gran Ponte" avrà un biglietto con arrivo a "Gran Ponte", no? So che magari è tutta una cosa mia, ma se quello che volevi fare era farla rimanere bloccata nel treno c'erano un'infinità di modi per farlo senza creare una situazione abbastanza strana e che sa proprio di narratore invadente. Cioè quando ho letto "No, signora, oggi abbiamo un programma diverso dal solito: saltiamo due fermate e puntiamo direttamente a Greyplace." ho visto proprio te dirlo a Isel. Sei spuntata fuori dallo schermo. " />" />
Mordente: contento di vedere che ci sono nuovi utenti che scrivono su questi lidi! Benvenuto. E bravo. Hai scelto di narrare una storia abbastanza statica. Pochi verbi di movimento, ritmo basso. Sei riuscito a mantenere alta la mia concentrazione fino alla fine basandosi esclusivamente sulla credibilità del tuo protagonista e sui sentimenti che provava. Non era facile. Quando però hai dovuto scontrarti con un cambio di registro, l'ingresso in scena del vecchio, non sei stato altrettanto bravo e non ti sei fidato di noi lettori. Hai reso esplicito il tuo messaggio quando potevi gestirlo diversamente e sei diventato troppo didascalico, comunque direi che non è per niente male. " />
Metal Duchess: Contento due volte! Benvenuta anche a te! " /> Veniamo al sodo. C'è qualche errore di battitura che dà un po' di fastidio a leggerlo, ma vabbè, succede a tutti quando si usa il pc. Riguardo lo stile. E' un po' troppo baroccheggiante per i miei gusti, soprattutto all'inizio, ma son gusti appunto. L'unica cosa che trovo possa tornarti utile è che piano piano mentre scrivi cambi un pò il tuo stile ed elimini un pò di quegli eccessi di avverbi ed aggettivi. magari la prossima volta cerca di essere più costante. " />
Sul contenuto. Il tuo brano procede senza che tu abbia un'idea precisa del motivo per cui lo stai scrivendo, o almeno così pare. Solo verso la fine sembri far quadrare il cerchio. Il mio consiglio è semplice. Scoperto ciò che vuoi raccontare, tutto il resto è superfluo. Quindi in questo brano cosa vuoi raccontare? Hai scelto il modo migliore per farlo? " />
Seetharaman Toral: Questo brano è molto bello. A me piace questo stile di scrittura e anche l'argomento in questo caso non mi ha lasciato indifferente. Non ci sono errori evidenti (l'ho letto 3 volte e ancora non mi sono accorto di nulla) ed è pulito. I 3 paragrafi sono ben strutturati e soprattutto omogenei. Nessuno sovrasta gli altri. Si si, mi è piaciuto. " />
Ser Lostdream: Mi è piaciuto molto. Bravo. Soprattutto perchè ti distingui dagli altri da un uso preponderante dei dialoghi nei tuoi brani. E non è per niente facile. L'ambientazione e la storia sono minimali, nonostante ciò si fanno apprezzare. Inoltre è un brano divertente, quindi ha il mio appoggio. " />
Ce l'ho fatta. Adesso devo proprio votare... " />
Beh scusa, l'ambientazione è assolutamente indefinita, in un mondo imprecisato.Vabbè lo dico così come mi viene. Il colpo di scena finale per funzionare deve obbligatoriamente stupire la protagonista, che è anche il PdV. Però all'inizio del brano la protagonista viene perquisita dal controllore giusto? Si presume che questo le controlli anche il biglietto giusto? Quindi se lei deve scendere a "Gran Ponte" avrà un biglietto con arrivo a "Gran Ponte", no?
Potevano esserci tanti sistemi di pagamento o di modi per fare il biglietto diversi da quello che di solito usiamo per i treni.
Se per questo, da noi nei treni nemmeno si può fumare, e lo spumante non lo portano nemmeno in prima classe :-P
Poi se a qualcuno ha creato tale perplessità probabilmente avrei fatto meglio a trovare un modo per dare qualche spiegazione nel testo. Non saprei, non pensavo avrebbe sollevato dubbi di questo tipo " />
Il commento successivo del "narratore che interviene" si riferisce ancora a questo, vero? O è un altro tipo di critica?
Il Prete Rosso: come stile m'è piaciuto molto, scritto molto bene, e coerente con i personaggi. Un appunto sui dialoghi, mi pare che la punteggiatura non sia correttissima ogni tanto.
Prete Rosso: Mi è molto piaciuto com'è scritto. L'immersione è ottima. L'ambientazione è affascinante e appunto la descrizione le rende giustizia. Carini anche i dialoghi tra i bambini (anche se, sì, la punteggiatura non è molto corretta... ma a questa non lo considero una cosa grave).
Peccato che il modo in cui la vicenda si sviluppa alla fine non mi abbia detto molto, boh " />
Grazie per i commenti. Come sempre mi beccate subito. Anche se siete state troppo generose. Ci sono parecchie imperfezioni. " />
Gli errori di punteggiatura derivano dal fatto che appena ho finito di tagliuzzare il mio brano, poveretto era circa il doppio prima di iniziare la scrematura, Qho mi ha confermato che potevo postarlo e non ho fatto i dovuti controlli. Colpa mia. " />
@AryaSnow: siccome nel tema del topic Idriel si era premurata di specificare che il treno sarebbe dovuto essere anche personaggio della storia e non solo un mezzo di trasporto, volevo raccontare la vita di una stazione ferroviaria. Non ha molto senso detta così, lo so, ma nel mio brano racconto il rogo che ha distrutto la stazione di Panhiok. Ovviamente una stazione non può parlare, non può vedere, non può sentire, quindi i personaggi mi servono solo per avere dei PdV all'interno della stazione. Il diario è l'espediente per narrare vicende avvenute nel passato. Mi dispiace che non ti abbia detto molto. Avresti voluto un finale diverso?
O grazie " /> pensavo non ti fosse piaciuto. " />ok, alla fine voto come seconda scelta IL PRETE ROSSO " />
Allora adesso davvero tocca a me dare i voti: Ladies and gentlemen..i miei voti vanno a
Seetharaman Toral e Ser Lostdream " />
voto AryaSnow (impeccabile) e Il prete rosso (buono stile, incipit efficace).
menzione di incoraggiamento per Metal duchess: le descrizioni sono "visive" e questo è bene. se riuscissi anche arrivare al succo...
Mark Twain diceva di rimuovere tutti gli aggettivi e rimettere solo quelli necessari: era esagerato, perché amava fare dichiarazioni a effetto su ogni cosa, ma non aveva mica torto.
per gli altri: nessuna speranza in un vero e proprio concorso. i giurati non hanno mai tempo di leggere tutto, e uno stile pesante o artificioso è un'ottima scusa per bocciare il racconto senza leggerlo.
Si ma infatti ho specificato che sono mie "pippe mentali". Non credo che questo problema se lo sia posto nessun altro. " />Beh scusa, l'ambientazione è assolutamente indefinita, in un mondo imprecisato.Vabbè lo dico così come mi viene. Il colpo di scena finale per funzionare deve obbligatoriamente stupire la protagonista, che è anche il PdV. Però all'inizio del brano la protagonista viene perquisita dal controllore giusto? Si presume che questo le controlli anche il biglietto giusto? Quindi se lei deve scendere a "Gran Ponte" avrà un biglietto con arrivo a "Gran Ponte", no?
Potevano esserci tanti sistemi di pagamento o di modi per fare il biglietto diversi da quello che di solito usiamo per i treni.
Se per questo, da noi nei treni nemmeno si può fumare, e lo spumante non lo portano nemmeno in prima classe :-P
Poi se a qualcuno ha creato tale perplessità probabilmente avrei fatto meglio a trovare un modo per dare qualche spiegazione nel testo. Non saprei, non pensavo avrebbe sollevato dubbi di questo tipo " />
Il narratore deve intervenire obbligatoriamente in questa situazione perchè il pdv non è a conoscenza di quello che sta per succedere. Però ci sono diversi modi per farlo, più o meno invasivi. Il fatto che una compagnia di trasporti cambi orari ad un treno da un giorno all'altro mi è sembrato poco credibile. Nonostante ciò è una scelta efficace perchè ottieni l'effetto voluto, ma secondo me potevi trovare qualche espediente meno forzato. E' una piccolezza in ogni caso.Il commento successivo del "narratore che interviene" si riferisce ancora a questo, vero? O è un altro tipo di critica?
Eheh, ma il fatto che qualcuno se lo sia posto è pur sempre un motivo per pensarci su " />Si ma infatti ho specificato che sono mie "pippe mentali". Non credo che questo problema se lo sia posto.
Comunque a me piaceva proprio l'idea di rendere la terrorista vittima di questa disorganizzazione dei treni " /> così come quella di farle proprio sfrecciare accanto la stazione che le serviva.
Boh, mi sono molto immersa nei bambini che vanno a visitare questo treno, e in effetti è dedicato più spazio a loro che alla storia del treno. Quindi mi aspettavo che ci fosse anche qualcosa di particolare che avesse a che fare con loro e sono rimasta un po' delusa vedendo che non è successo nulla di speciale (nè mi è arrivato qualche messaggio particolare riguardante i ragazzini).@AryaSnow: siccome nel tema del topic Idriel si era premurata di specificare che il treno sarebbe dovuto essere anche personaggio della storia e non solo un mezzo di trasporto, volevo raccontare la vita di una stazione ferroviaria. Non ha molto senso detta così, lo so, ma nel mio brano racconto il rogo che ha distrutto la stazione di Panhiok. Ovviamente una stazione non può parlare, non può vedere, non può sentire, quindi i personaggi mi servono solo per avere dei PdV all'interno della stazione. Il diario è l'espediente per narrare vicende avvenute nel passato. Mi dispiace che non ti abbia detto molto. Avresti voluto un finale diverso?
Mi è venuto da pensare "e quindi?" " />
Dovevo dare un motivo ai bambini per arrivare alla stazione, e farli muovere. Sono loro comunque che compiono azioni quindi è ovvio che loro siano i protagonisti effetivi. La descrizione della stazione e la spiegazione di alcuni avvenimenti per forza di cose avviene in modo indiretto. Mi dispiace solo che ti abbia lasciato l'amaro in bocca. " />Boh, mi sono molto immersa nei bambini che vanno a visitare questo treno, e in effetti è dedicato più spazio a loro che alla storia del treno. Quindi mi aspettavo che ci fosse anche qualcosa di particolare che avesse a che fare con loro e sono rimasta un po' delusa vedendo che non è successo nulla di speciale (nè mi è arrivato qualche messaggio particolare riguardante i ragazzini).
Mi è venuto da pensare "e quindi?" " />
Grazie Walker, questa propro non me l'aspettavo " />voto AryaSnow (impeccabile) e Il prete rosso (buono stile, incipit efficace).