A questo punto non ci conviene dare una scandenza anche per questa eventuale modifica?
Per esempio darci tipo una settimana entro la quale ciascuno esprime il proprio parere...e la maggioranza vince.
In ogni caso. Io ribadisco la mia propensione a lasciare le cose come stanno. " />
Nono contest di scrittura creativa!!! http://www.hinaworld.it/labarriera.net/forum/public/style_emoticons/default/biggrin.gif " />
La traccia scelta da Idriel Stark, vincitrice del concorso precedente, è la seguente:
Treno
...non solo un mezzo di trasporto...
NOTA: preferibilmente, i racconti non dovrebbero essere semplicemente ambientati in un treno: il treno dovrebbe essere parte integrante e fondamentale della trama. Per il resto, libertà assoluta.
I brani potranno essere postati a partire da domani, giovedì 29 ottobre, fino alla mezzanotte di sabato 7 novembre. Le votazioni si svolgeranno a partire da domenica 8, fino alla mezzanotte di giovedì 12 ottobre.
A voi!! " />
Partecipanti: korlat, Arya Snow, Mordente, Metal Duchess, Seethamaran Toral, Ser Lostdream, Il Prete Rosso
Ohibò, il tema è più complicato di quanto pensassi.... " />
Ci devo pensare sù
Io ho già una mezza idea http://www.hinaworld.it/labarriera.net/forum/public/style_emoticons/default/idea.gif
Forse per la prima volta posterò anche io " />
Caspita... non è semplice... proprio per niente (o forse è la Dama che è in periodo di calma creativa)...
non mi ero accorta di nulla :shocked:
miningi mie (o meglio quel che ne resta), al lavoro " />
Eh, ne avevo diversi di temi possibili in testa, forse avrei dovuto scegliere quello più facile " /> Solo che questo mi piace tanto ed ero curiosa di vedere cosa ne sarebbe potuto saltar fuori! " />
io ho un'ideuzza, però non ho ancora la più pallida idea da dove cominciare " />
Potrebbe essere l'occasione per tornare a postare " />
ma che traccia complessa... io detesto i treni e dal mio branetto si nota. sorry " />
Treno
Perché sforzarsi di cambiare, di costruire, di impegnarsi in un rapporto?
Perché rischiare di perdere le proprie ore, e talvolta il cuore, quando le mani possono portare pesi ed i piedi, benedetti fedeli piedi, possono portarci alla più vicina stazione?.
Io sono così, eterna viaggiatrice, una sacca in mano e via, lontano.
Il dolore si ferma alla stazione di partenza, il senso di perdita si smarrisce sui binari; ed all’arrivo rinasco indenne e fresca, incorrotta e rosea emergendo dal fumante grembo metallico del treno.
È madre e padre, fuga e consolazione.
Punto fisso,
Liberazione.
Le cause? Passeggere.
Gli amanti? I passeggeri.
Ed io passo anche questa mano.
La vita stanziale, vita di noia, routine, non fa per me.
Prendo il treno e mi trasformo.
Finché un giorno, strano accadimento, una ragazza mi sorpassa sotto il grande ago, urlando:
“Mi scusi signora, non l’ho fatto apposta”.
Mi volto confusa; signora?.
Un peso, una crepa nella giovanile facciata.
Non io, non posso…
Nei bagni lo specchio pronuncia crudele verdetto, il mio volto è scavato, segnato, rattrappito.
I capelli, vanto e gloria, la rossa chioma è memoria:
sono grigia.
E spenta.
E scopro che fuori dai treni non esisto.
Un ansito, brivido liquido di terrore, smania di fare, vedere, vivere.
Troppo tardi.
Un rintocco, un secondo, paralisi e subitanea brama, desideri irrealizzati nel mio vagare.
Ci fu Michele che amai, così bello, così saldo.
Ci fu Hans che mi amò e volle donarmi il mondo.
Perché rifiutai?
Cosa mi spinse a negarmi conforto?
Urlo e singhiozzo come una pazza, mi stringo il petto dolorante ed i miei occhi si appannano, troppo a lungo lontana dal treno, cado, mi trascino verso l’odore del metallo, una droga che ora mi uccide.
Una fuga da cui oggi sono fuggita.
Prigione, inganno.
Morte.
“Il cadavere è stato rinvenuto alla stazione nord, per ora non si conoscono identità della vittima e modalità del decesso.
L’addetto alle pulizie del turno serale afferma che la donna, sulla cinquantina, sembrava ‘morta di paura’; l’autopsia stabilirà le cause della morte, nel frattempo chiunque avesse informazioni inerenti l’identità della salma è pregato di comunicarle….”
Non sono in grado di giudicare questo racconto, perche' mi tocca dei nervi scoperti. Mi sembra, vagamente, che sia scritto bene, ma non ha importanza. Ho capito che c'e' una donna che si butta sotto il treno perche' non sopporta di vedersi invecchiata/invecchiare. Anche a me dispiace invecchiare, ovviamente, ma chissa' perche' per la donna "e' peggio". E non capisco perche' debba essere peggio: affermarlo significa ammettere che una donna vale solo in quanto "bella", e non per altre qualita'. E di queste cose sembrate essere convinte soprattutto voi donne (nella stragrande maggioranza), sfortunatamente. Non riuscite a concepire che l'amore, quello vero, e' qualcosa che rimane anche quando la bellezza svanisce. Ma non ci credete, rifiutate, mancate di fede. Quindi, non riesco a simpatizzare con il personaggio di questo racconto, non mi ispira pieta' - anzi, lo odio proprio. Mi ripugna. La parte seguente:
Ci fu Michele che amai, così bello, così saldo.
Ci fu Hans che mi amò e volle donarmi il mondo.
Perché rifiutai?
Cosa mi spinse a negarmi conforto?
mi ha mandato in bestia. No, non sono proprio in grado di giudicare questo racconto. " />
scusa però, può darsi che ho travisato completamente io il messaggio eh " /> , non penso che il senso del racconto sia quello che dici tu. mi pare invece che la donna, incapace a mettere radici, quando si sente chiamata signora e si vede invecchiata capisca di aver buttato via la sua vita invano, senza aver realizzato nulla e senza alcuna possibilità di recupero, e muore di dolore per questo.. " />Non sono in grado di giudicare questo racconto, perche' mi tocca dei nervi scoperti. Mi sembra, vagamente, che sia scritto bene, ma non ha importanza. Ho capito che c'e' una donna che si butta sotto il treno perche' non sopporta di vedersi invecchiata/invecchiare. Anche a me dispiace invecchiare, ovviamente, ma chissa' perche' per la donna "e' peggio". E non capisco perche' debba essere peggio: affermarlo significa ammettere che una donna vale solo in quanto "bella", e non per altre qualita'. E di queste cose sembrate essere convinte soprattutto voi donne (nella stragrande maggioranza), sfortunatamente. Non riuscite a concepire che l'amore, quello vero, e' qualcosa che rimane anche quando la bellezza svanisce. Ma non ci credete, rifiutate, mancate di fede. Quindi, non riesco a simpatizzare con il personaggio di questo racconto, non mi ispira pieta' - anzi, lo odio proprio. Mi ripugna. La parte seguente:
Ci fu Michele che amai, così bello, così saldo.
Ci fu Hans che mi amò e volle donarmi il mondo.
Perché rifiutai?
Cosa mi spinse a negarmi conforto?
mi ha mandato in bestia. No, non sono proprio in grado di giudicare questo racconto. " />
Sol da poco son giunto in queste terre, da una estrema ultima Thule. Un paese selvaggio che giace, sublime, fuori dal Tempo, fuori dallo Spazio.
All fled, all done, so lift me on the pyre. The feast is over and the lamps expire.
"I walked this land when the Tlan Imass were but children. I have commanded armies a hundred thousand strong.
I have spread the fire of my wrath across entire continents, and sat alone upon tall thrones. Do you grasp the meaning of this?"
"Yes" said Caladan Brood "you never learn."
Beh Tyrion, se il racconto ti ha suscitato tutto questo ambaradan significa che sotto un certo punto di vista è valido " />
io non riesco proprio a concepire il suicidio fatto per motivi psicologici... tipo mia moglie mi ha lasciato, ho perso il lavoro, i miei compagni di classe mi prendono i giro.
Se la tua vita è così una me**a, perchè invece di terminare la vita prima non provi a cambiare vita? Della serie "mollo tutto e mi chiudo in convento/mi imbarco su un peschereccio giapponese".
insomma è come se mi ritrovassi con un paio di scarpe che mi impediscono di camminare, e invece di provarne un nuovo paio (o magari provare a girare scalzo) mi tagliassi i piedi... cioè, fuori di testa.
boh, anch'io non riesco a giudicare (a parte lo stile che è molto efficace)... per me è come leggere le farneticazioni di un pazzo.
ma scusa, se hai sprecato tutta la tua vita come fai a rimediare? la puoi cambiare ancora una volta, ma non puoi tornare indietro no?
ciò porta la donna a morire dal dolore (mi pare) e non al suicidio, e cmq anche io non "condivido" la cosa, ma che c'entra, per giudicare il racconto non è che dobbiamo giustificare o condannare la donna, imho.. " />
Sol da poco son giunto in queste terre, da una estrema ultima Thule. Un paese selvaggio che giace, sublime, fuori dal Tempo, fuori dallo Spazio.
All fled, all done, so lift me on the pyre. The feast is over and the lamps expire.
"I walked this land when the Tlan Imass were but children. I have commanded armies a hundred thousand strong.
I have spread the fire of my wrath across entire continents, and sat alone upon tall thrones. Do you grasp the meaning of this?"
"Yes" said Caladan Brood "you never learn."