Joanna Lannister: eri ancora piccola? E adesso, quanti anni hai?Salve a tutti, io sono nuova di qui.
Mi sono iscritta un bel po' di tempo fa ma per problemi varii (ero ancora piccola, non avevo un computer mio) ho potuto fare visita a questo forum solo sporadicamente...
Adesso che sono tornata ed ho visto che c'è una gara di scrittura, ho deciso di vincere la mia timidezza e di partecipare: mi piacerebbe molto imparare a scrivere bene e penso che magari in questo modo potrò migliorare un po'. " />
Ecco la mia storia: [...]
Hai scritto un pezzo stu pen do. È buffo: tu contavi molto sul finale, a quanto pare, eppure quella è a mio parere la cosa meno riuscita del racconto. Ma la tecnica, l'ambientazione, tutto, era davvero perfetto. Non mi interessa che il finale sia... come dire... (e solo per l'effetto che ha fatto a me, intendiamoci)... un po' buffo. Vedi, il punto è che dopo avere letto una cosa scritta cosí bene, uno si prepara davvero a qualcosa di grandioso. Anche tutti i dettagli... la paziente che si chiama Cassandra... la descrizione dello studio dell'analista, del vestito della donna... E la realtà dei personaggi... la verità della situazione, sia in quello che racconta la donna sia nell'interpretazione dell'analista... Non sembra scritto da una ragazzina, sembra scritto da una donna cresciuta, ricca, e matura. Ti faccio i miei più sinceri e ammirati complimenti.
Nonostante il finale, che ho trovato un po' deludente, sono praticamente certo che avrai il mio voto! " />
No, no, no, Khal... Avrai seguito la mia discussione con Mornon, sai quanto mi preme la questione della punteggiatura nei dialoghi. A mio parere la punteggiatura di Seeth in questo caso è sbagliata, ma almeno si lascia leggere: la tua è proprio sbagliata e illeggibile, a mio parere. La frase (secondo la ben stabilita convenzione anglosassone, che si sta imponendo come standard) andrebbe scritta cosí:Io scriverei " Rispose l'altro scrollando le spalle. " Trattandosi del tuo primo dialogo, te la faccio passare " />“E’ una precauzione in più.” rispose l’altro scrollando le spalle “Faccio parte dei Cercatori di fabbriche.”
E’ una precauzione in più,” rispose l’altro scrollando le spalle. “Faccio parte dei Cercatori di fabbriche."
Alla maniera di Mornon (pure corretta, eh) andrebbe scritta:E’ una precauzione in più”, rispose l’altro scrollando le spalle. “Faccio parte dei Cercatori di fabbriche".
(cioè mette la punteggiatura fuori dalle virgolette). Ma nel modo in cui la metti tu (con quella maiuscola dopo un punto che appartiene alla frase citata, non alla frase narratrice!) si crea una pausa falsa, un punto fermo, che nella lettura proprio non ci deve essere. Il tuo suggerimento è un ostacolo alla lettura! " />
Concordo invece con tutti gli altri tuoi commenti ai racconti, anche se ho qualche dubbio su quel "maggiormente" da sostituire con un "di più": tutto dipende dalla durata dell'azione. Se l'azione di accucciarsi nel racconto vuole apparire lenta e prolungata, allora si usa "maggiormente". Se invece vuole essere veloce, si usa "di più". Ma questa scelta deve essere lasciata all'autore...
Joanna Lannister: Carino, per ora è quello che mi piaciucchia di più. La scrittura è abbastanza buona, ci sono degli aggettivi/avverbi che mi sembrano in troppo, ma l'atmosfera arriva, il dialogo è riuscito abbastanza e anche i personaggi sono resi bene. La seduta dallo psicologo e i problemi della tipa per gusto personale non mi dicono molto, però l'idea (compreso il colpo di scena finale) è carina e abbastanza particolare " />
Benvenuta, bevi con noi " />
È buffo: tu contavi molto sul finale, a quanto pare, eppure quella è a mio parere la cosa meno riuscita del racconto. Ma la tecnica, l'ambientazione, tutto, era davvero perfetto. Non mi interessa che il finale sia... come dire... (e solo per l'effetto che ha fatto a me, intendiamoci)... un po' buffo. Vedi, il punto è che dopo avere letto una cosa scritta cosí bene, uno si prepara davvero a qualcosa di grandioso.
Sono davvero contenta che ti sia piaciuta! In effetti hai ragione: il finale è un po' strambo e forse fuori tono rispetto al resto del racconto, ma volevo fare capire bene cosa c'entrasse la profezia.
Io ho fatto 19 anni qualche giorno fa. Stavo studiando Freud per la maturità e leggendo le sue teorie sui sogni mi è venuta in mente questa storia breve, mi sembrava fosse una variazione carina sul tema della profezia dato che i sogni sono spesso stati considerati profetici.
Comunque grazie mille a tutti di avermi accolto con tanta gentilezza!
Solo non ho capito una cosa: ho visto che state commentando (sia gli autori stessi, sia gli altri) i vari brani: posso farlo alla fine quando sono stati pubblicati tutti o è meglio che lo faccia man mano che escono?
Puoi fare come vuoi " />posso farlo alla fine quando sono stati pubblicati tutti o è meglio che lo faccia man mano che escono?
A me piace commentare man mano perchè così magari si discute un po' meglio.
Come ti viene meglio " />
Ovviamente sentiti autorizzata a smontare i brani come vuoi...alla fine è anche un topic per migliorarci (magari ci riuscissi anche io XD)
Questo racconto è bellissimo, e ho i miei due voti per questo contest: AryaSnow, e Joanna Lannister. Vedremo chi saprà batterli! " /> Lo stesso, ho alcune critiche al racconto di AryaSnow...“I gatti di Atah”
Ah, no, questa non è una critica: questo è un complimento. Ecco un perfetto esempio di come si fa un incipit. Non è solo che siamo in media res, come dev'essere per un buon inizio: qui ci viene offerta immediatamente un'immagine vivida (un campanile, la luna piena), e - nella stessa frase - l'esistenza di un problema. Solo per questo, per quanto mi riguarda, guadagni mille punti! " />Stagliandosi dietro la sagoma del campanile, la luna piena rendeva la notte meno buia, e la faccenda più problematica.
Taglio una serie di scene assolutamente perfette, per arrivare a...
Primo appunto: l'uso del corsivo per una storia alternativa e/o parallela ovviamente è un espediente stilistico molto seducente. Ma proviamo a leggere solo la parte in corsivo: la storia alternativa è, a mio parere, palesemente instabile dal punto di vista tecnico. Inizia come una antica cronaca, e termina in tono romanzato, quasi discorsivo. Questo, a mio parere, è un difetto grave.Dopo un tunnel intricato, giunsero in una caverna con un’ampia pozza al centro.
Il luogo era magico: l’acqua potenziò le loro abilità, donò loro nove vite e intrise i loro artigli di un veleno mortale.
Altro appunto (molto minore, quasi un'inezia): "non ne valeva la pena". Di cosa? Sí, certo, i gatti cercano vendetta: lo stesso, l'espressione "non ne valeva la pena" implica che motivo di vendetta - per quanto minore - esiste anche nei confronti dell'ubriaco. Ho sentito come una delusione a non sapere perché non ne valesse la pena... di cosa si stesse parlando... Ma, direi, ignora pure questa mia critica, perché può essere decisamente solo un problema mio! " />In alto si sentiva più a suo agio, gli sembrava di dominare la città. Avanzarono con cautela, passando di tetto in tetto, scrutando le strade. Avvertirono la presenza di un ubriaco, il canto stonato e l’odore del vino, ma decisero che non ne valeva la pena e si diressero altrove.
Nel complesso: ci sono immagini davvero molto indovinate, e solo questo basta a impreziosire il racconto. La parte iniziale, poi, sembra da scrittore professionista, non c'è che dire... poi, continuando, mi è calato un po', ma a questo punto il lettore è disposto a perdonarti tutto! " />
Quello che ho capito è: i gatti sono perseguitati a causa di una stupida profezia, che il re astutamente ha modificato ad arte in modo che - appunto - la popolazione si dia da fare a massacrare gatti. E i gatti, con le loro nove vite, si vendicano sulla popolazione stessa per quanto ingiustamente subito (in un certo senso realizzando la falsa profezia). Geniale, che devo dire? Bravissima!!!!!!!
Sí, certo, capisco... Già, il finale non si accordava con la delicatezza di tutto il resto. Naturalmente in qualche modo ci andava... Forse, appunto, occorreva pensare un po' al modo di renderlo senza spezzare l'atmosfera: cosí è un po' troppo didascalico, esplicativo, quasi "dettato". "Settimana prossima", "Arciduca", "Franz Ferdinand", "Bosnia" - e sí, abbiamo capito! " /> Bastava molto meno. Non so, ad esempio: "La visita dell'arciduca in Bosnia" poteva bastare. Tu che ne pensi?Sono davvero contenta che ti sia piaciuta! In effetti hai ragione: il finale è un po' strambo e forse fuori tono rispetto al resto del racconto, ma volevo fare capire bene cosa c'entrasse la profezia.
Sono sinceramente stupefatto. Ah, per correttezza, ti annuncio che io ho fatto 50 anni qualche mese fa! " />Io ho fatto 19 anni qualche giorno fa.
Tu hai capito Freud molto bene. Hai letto i suoi articoli originali? Hai capito la sua dolcezza e la sua profonda onestà. Il bisogno sincero di migliorare la condizione umana. Tutto questo traspare in qualche modo dal tuo racconto, nella sincera franchezza dell'analista (oggi gli analisti non sono più cosí). Hai evocato l'atmosfera di quel tempo. Io ancora non riesco a capacitarmi di come una diciannovenne possa esserci riuscita: mi sembra quasi un miracolo, e mi ha messo tanta allegria, restituendomi una fiducia nel mondo che stavo perdendo. Devo ringraziarti.Stavo studiando Freud per la maturità e leggendo le sue teorie sui sogni
Una persona come te la gentilezza la chiama! " />mi è venuta in mente questa storia breve, mi sembrava fosse una variazione carina sul tema della profezia dato che i sogni sono spesso stati considerati profetici.
Comunque grazie mille a tutti di avermi accolto con tanta gentilezza!
Fai come preferisci: non ci sono regole in questo senso. Questo contest è solo un espediente per stimolarci a vicenda nell'arte dello scrivere. Sono felicissimo che ti sia unita a noi - spero davvero che vorrai rimanere!Solo non ho capito una cosa: ho visto che state commentando (sia gli autori stessi, sia gli altri) i vari brani: posso farlo alla fine quando sono stati pubblicati tutti o è meglio che lo faccia man mano che escono?
Boh, lo stile è quello del riassunto di una trama fantasy in generale, vagamente in stile "trailer di un film al cinema". A me sembra che tutte le frasi siano assimilabili a quel tono e genere lì, poi non saprei " />Primo appunto: l'uso del corsivo per una storia alternativa e/o parallela ovviamente è un espediente stilistico molto seducente. Ma proviamo a leggere solo la parte in corsivo: la storia alternativa è, a mio parere, palesemente instabile dal punto di vista tecnico. Inizia come una antica cronaca, e termina in tono romanzato, quasi discorsivo. Questo, a mio parere, è un difetto grave.
Volevo iniziare in modo più tranquillo e freddo e finire in modo più "emozionato" dopo, per fondere quelle parti alle scene non in corsivo. Quello era proprio intenzionale.
Il legame tra le scene e il racconto in corsivo è la cosa a cui puntavo.
Ma ti riferisci solo alla frase che hai quotato o alle frasi da quel momento in poi?
Non ne valeva la pena perchè tanto era solo uno stupido ubriacone, preferiscono eliminare nemici più forti e pericolosi.Altro appunto (molto minore, quasi un'inezia): "non ne valeva la pena". Di cosa? Sí, certo, i gatti cercano vendetta: lo stesso, l'espressione "non ne valeva la pena" implica che motivo di vendetta - per quanto minore - esiste anche nei confronti dell'ubriaco. Ho sentito come una delusione a non sapere perché non ne valesse la pena... di cosa si stesse parlando... Ma, direi, ignora pure questa mia critica, perché può essere decisamente solo un problema mio! " />
Sì, proprio così " />Quello che ho capito è: i gatti sono perseguitati a causa di una stupida profezia, che il re astutamente ha modificato ad arte in modo che - appunto - la popolazione si dia da fare a massacrare gatti. E i gatti, con le loro nove vite, si vendicano sulla popolazione stessa per quanto ingiustamente subito (in un certo senso realizzando la falsa profezia).
Mi dispiace che andando avanti ti sia calato " />
@AryaSnow I gatti di Atah : tra tutti è il racconto che mi è piaciuto di più, mi ha fatto pensare subito, fin dal titolo, al racconto onirico di Lovecraft I gatti di Ulthar, anche se la trama è praticamente rovesciata ^^
Come secondo per adesso c'è quello di Seethamaran Toral anche se non impazzisco per la fantascienza..
Degli altri comunque mi sono bene o male piaciucchiati tutti.. " />
Sol da poco son giunto in queste terre, da una estrema ultima Thule. Un paese selvaggio che giace, sublime, fuori dal Tempo, fuori dallo Spazio.
All fled, all done, so lift me on the pyre. The feast is over and the lamps expire.
"I walked this land when the Tlan Imass were but children. I have commanded armies a hundred thousand strong.
I have spread the fire of my wrath across entire continents, and sat alone upon tall thrones. Do you grasp the meaning of this?"
"Yes" said Caladan Brood "you never learn."
Davvero? Cavoli, non l'ho letto " />mi ha fatto pensare subito, fin dal titolo, al racconto onirico di Lovecraft I gatti di Ulthar, anche se la trama è praticamente rovesciata.
6 pagine di post da leggere " />
Cercherò di recuperare quanto prima... Scusate l'assenza ma ero impegnato a maturare " />
Un benvenuto alla nuova partecipante Joanna " />
Edit: ho letto un paio di brani " />
Arya Snow: che carino questo ^^ Secondo me è il migliore fra quelli che hai scritto, anche perché hai evitato di essere "troppo" secca (difetto che se ricordi ti avevo trovato nel contest precedente) dal punto di vista formale/stilistico. La trama è abbastanza originale, mi piace. Brava " />
Joanna Lannister: sono proprio contento che una mia coetanea abbia scritto un così bel pezzo, per di più su un tema che personalmente adoro " /> Se proprio devo trovarti un difetto (non voglio passare per str***o, è solo che mi piace dire in fondo cosa penso " /> ) direi che secondo me in alcuni punti il dialogo paziente-dottore (l'hai chiamato Lukacs in onore al filosofo? " /> ) eccede col patetismo. Dettagli comunque, bravissima! " />
Manco per un pò e ci sono tanti post da leggere. " /> Ci sono anche tanti racconti, però " />" />" />
Sono incasinatissimo con gli esami e domani mi trasferisco, pure, nella casetta al mare (sembra tanto favola anni '60 " /> ). Perciò tra libri e scatoloni da caricare non riuscirò a scrivere il mio brano settimanale e molto probabilmente fino a lunedì sarò senza collegamento internet. Però non mi dispiace perchè ho già trovato due brani abbastanza belli da soddisfare la mia fame di letture forumistiche giornaliere. " />
Il primo è quello di AryaSnow, che, a dispetto di tutti i proclami iniziali, inizia a prenderci gusto con la scrittura. " />" /> Brava Ary, i miglioramenti sono notevoli settimana dopo settimana. " />
Il secondo è di una new entry: Joanna Lannister. E' sempre un piacere leggere i brani di nuovi iscritti e se poi sono di buon livello è anche più facile farlo. " />
Comunque ci sono tante cose che vorrei dire su questi brani e anche sugli altri, perchè a dispetto dell'entusiasmo ci trovo comunque delle cose da migliorare (niente è perfetto), ma gli scatoloni mi chiamano. Spero di riuscire a votare. Nel frattempo buon contest a tutti! " />" />" />
Cacchio, il mio racconto manca del finale e già sta a 5000 caratteri..
mi sa che devo tagliare.. " />
Sol da poco son giunto in queste terre, da una estrema ultima Thule. Un paese selvaggio che giace, sublime, fuori dal Tempo, fuori dallo Spazio.
All fled, all done, so lift me on the pyre. The feast is over and the lamps expire.
"I walked this land when the Tlan Imass were but children. I have commanded armies a hundred thousand strong.
I have spread the fire of my wrath across entire continents, and sat alone upon tall thrones. Do you grasp the meaning of this?"
"Yes" said Caladan Brood "you never learn."