triex: ovviamente scritto bene, ovviamente simpatizzo e solidarizzo con l'idea, eppure... mi lascia insoddisfatto. Non so perché. Ci devo pensare. E continuo a essere dolorosamente incerto sul tuo sesso! " />
khal Rakharo: ovviamente scritto bene, ma in confronto al precedente mi ha un po' deluso. Il racconto precedente, ricco di rimuginamenti interiori, di sofferenza, lo trovo parecchio superiore a questo. Una cosa che mi sembra nuocere a questo pezzo è che la prima parte male si accorda con la seconda: inizialmente lo stile è quasi da libro di storia, alla fine è quasi da commedia. Il racconto sembra fatto di due pezzi che provengono da "animali" diversi.
Idriel Stark: Whahahahahah! A mio parere, il tuo migliore racconto finora. I pensieri e le preoccupazioni e il pragmatismo della protagonista, oltretutto cosí ben descritti, mi hanno immensamente divertito. Il finale perde un po' di tono (almeno per me), come se diventasse meno profondo. Mi aspettavo un po' di più di un semplice cliente incavolato. Ma non importa: ciò cui tengo di più è un racconto che sappia farsi leggere e che mi dia emozioni (divertimento, tristezza, non importa) - e questo ci riesce benissimo!
Tyrion, se mi voti prometto di rivelare la verità sul mio sesso \o/
Bè, visto che questa serata è stata prolifica, posto anche io il mio racconto.
CONTEST DI SCRITTURA CREATIVA
La Profezia
Alastar scrutò il cielo. Era una notte di luna nuova, naturalmente, e poche stelle riuscivano a fare capolino attraverso le nubi. Tutto era perfetto, e forse proprio questo gli procurava quella fastidiosa sensazione, come di qualcosa che sapeva potesse andare storto.
Avanzò con calma, tenendosi basso, con l’erica che gli solleticava il mento e le mani. Una leggera brezza soffiava verso sud, esortandolo a continuare la marcia e portandogli l’odore dei suoi uomini: una miscela di sudore, cuoio, determinazione e paura, naturale prima di uno scontro come un giorno di pioggia lassù a casa sua, Ciliath.
Dopo aver attraversato la brughiera, giunto ai piedi di una lieve altura, si fermò. Rhodri, il suo secondo, lo affiancò accucciandosi sui talloni e poggiando una mano sul terreno umido.
– Ora viene il difficile – disse al suo comandante.
Alastar non replicò ma si girò ed aprì la mano destra per poi puntarla davanti a sé. Subito cinque guerrieri, i più giovani, si misero in movimento, aprendosi a ventaglio ed iniziando l’agevole scalata, diventando ben presto nient’altro che ombre silenziose. Il resto degli uomini attese, preparandosi alla battaglia, mentre Alastar si mosse di qualche passo, raggiungendo un albero che cresceva solitario poco prima di un boschetto che si stendeva verso oriente. Era una quercia, riconobbe osservandola da vicino. Il pensiero andò al suo amico Myrddin, ed a come tutto fosse iniziato.
Quel giorno il fuoco scoppiettava allegramente diffondendo in ogni direzione il profumo della carne dell’uro ucciso dal giovane capoclan durante la caccia. A godere del banchetto c’era anche il promettente filidh di cui il villaggio andava tanto fiero, di ritorno dai suoi viaggi durante i quali veniva addestrato per poter diventare un saggio e rispettato druido.
– Ho avuto un sogno, stanotte – esordì quel giorno Myrddin, e quelle semplici parole cambiarono tutto. Alastar, sapendo che raramente i presagi del filidh si rivelavano infondati, spinto dalla muta esortazione di verdi occhi che raramente lo lasciavano indifferente, invitò l’amico a continuare.
– Nel sogno c’eri tu, e c’erano dei morti, molti morti; una battaglia come mai ne potrei immaginare –
– Ma non è tutto – continuò – Ti ho visto seduto in una grande sala lunga; molti ti rendevano omaggio ed indossavi un torque, d’argento, bello come mai ne ho visti. Lo mostravi alla gente, che ti acclamava, e vi era incisa una parola: forza –
– Cosa significa? – chiese il guerriero al veggente, con un filo di voce.
– Raramente un mio sogno profetico è mai stato così chiaro, amico mio; chiaro come la gravidanza della tua Eireen - indirizzò un sorriso alla donna che ascoltava al fianco del capoclan – Diverrai re – concluse.
Da quel giorno nulla fu come prima: all’inizio ci furono gli assalti alle valli meridionali, da parte di razziatori provenienti da oltre le colline. Poi si parlò del nuovo re guerriero, Aodh, che minacciava tutta Ynis Prydain.
I clan si riunirono in armi, e furono prese decisioni irrevocabili, e fu la guerra nelle terre alte. Gli invasori, i Rhydderch, attaccarono duramente e vi furono scontri sanguinosi fin sulle montagne, ed i clan pagarono un prezzo molto alto per respingerli, dopo lune di dura lotta. Alastar guidò i guerrieri del proprio clan, poi quelli di un altro, poi altri ancora, e gli altri capi sempre più spesso chiesero il suo consiglio, la sua approvazione.
Re Aodh costruì per sé un grande insediamento, da cui poter attaccare le terre alte e gravati da questa minaccia i capi si riunirono, ed il piano prese forma: colpire con forza, rapidamente, dove il nemico meno si aspettava, dove era più forte. Era finalmente giunto quel momento tanto atteso: il tempo della vendetta.
– Mio signore, gli esploratori sono tornati – Rhodri aveva raggiunto il suo signore presso la quercia
– Tutto è tranquillo, d’altronde chi andrebbe in giro la notte di Samhain? – disse con un ghigno
– Non sarà un problema scavalcare la palizzata, ma conquistare la sala lunga sarà dura – il guerriero esitò – Certo, potremmo tentare di bruciarla.. –
– Sai bene che dobbiamo prenderla, non distruggerla – tagliò corto Alastar.
Rhodri abbassò lo sguardo, a disagio – Pare che venga chiamata Caer Manha – disse per cambiare argomento.
– Cosa? Che cosa hai detto? – l’altro lo guardava stravolto, a bocca aperta.
– Beh sì. La città, voglio dire; pare l’abbiano chiamata Caer Manha. Non è strano? Devono avere un’idea assurdamente alta di loro stessi – aggiunse sprezzante.
Caer Manha
La Rocca della Forza
Il senso di disagio svanì, ed Alastar seppe con certezza che il sogno sarebbe diventato realtà.
4603 caratteri, di più proprio non ho potuto tagliare " />
Sol da poco son giunto in queste terre, da una estrema ultima Thule. Un paese selvaggio che giace, sublime, fuori dal Tempo, fuori dallo Spazio.
All fled, all done, so lift me on the pyre. The feast is over and the lamps expire.
"I walked this land when the Tlan Imass were but children. I have commanded armies a hundred thousand strong.
I have spread the fire of my wrath across entire continents, and sat alone upon tall thrones. Do you grasp the meaning of this?"
"Yes" said Caladan Brood "you never learn."
E come mi assicureresti che non menti? " />Tyrion, se mi voti prometto di rivelare la verità sul mio sesso \o/
Tyrion, se mi procuri altri due voti ti darò la mia parola.
Non c'è più dubbio, sei femmina... " />Tyrion, se mi procuri altri due voti ti darò la mia parola.
Lochlann: mi è piaciuta molto la "delicatezza" di questo racconto. La profezia si crede e non si crede, da' forza e non da' forza... e solo all'ultimo, quando ormai è quasi tutto compiuto, arriva la certezza. Queste sono belle idee, perché sono vere. Oneste. Non c'è bisogno di grandi colpi di scena per fare un buon racconto, e questo pezzo lo dimostra.
Qualche appunto minore: eviterei espressioni come "stelle che fanno capolino", che sono un po' "precotte" (come dice la bravissima Seeth). Intendiamoci: la tecnica del racconto è buona, la scelta delle parole è davvero ottima, la qualità c'è (anche se la parte centrale è forse un po' confusa)! Purtroppo non riesce a superare (per i miei gusti personali) i racconti di Joanna e AryaSnow: peccato, perché mi sarebbe piaciuto dare anche in questo caso il riconoscimento tangibile di un voto.
ommioddio, non controllo questa discussione per qualche ora e mi postate tutti 'sti brani " />? Troppa grazia...domani giornata di lettura
Lochlann: scritto sicuramente bene: l'ambiente è ben descritto, i dialoghi scorrono, di difetti nello stile non ne trovo quasi per nulla. Un po' banalotto per me, e non ci sono eventi, personaggi o idee che mi abbiano colpita. La lunghezza purtroppo è un po' eccessiva.
Comunque è un brano valido.
Tyrion: non è male, ma diciamo che di questo brano la penso un po' come di quello di khal (per certi versi). La pima parte è un po' pesantuccia e mi suona troppo da "spiegazione palese da parte dell'autore". Insomma, la scena non mi appare abbastanza naturale. Per questo motivo, la svolta finale (qualcosa di completamente diverso) forse stona troppo. Comunque la trama è carina e l'idea non è male. Un po' troppo lungo anche il tuo, ovviamente =P
A me è piaciuto molto il finale del brano di Tyrion
Il brano di Arya non è male, ma quello più bello è di triex. Scritto spontaneo, è più incisivo.
ps:sono troppo vanesia...una preferenza la spendo per me " /> Palesemente soddisfatta del lavoro compiuto.
si in effetti non riesco bene, quando scrivo, ad individuare preposizioni strausate da altre magari originali, e rileggendo ce ne sono altre, soprattutto nel brano originale, più lungo, che poi ho fortunatamente " /> tagliato.. " />Lochlann: mi è piaciuta molto la "delicatezza" di questo racconto. La profezia si crede e non si crede, da' forza e non da' forza... e solo all'ultimo, quando ormai è quasi tutto compiuto, arriva la certezza. Queste sono belle idee, perché sono vere. Oneste. Non c'è bisogno di grandi colpi di scena per fare un buon racconto, e questo pezzo lo dimostra.
Qualche appunto minore: eviterei espressioni come "stelle che fanno capolino", che sono un po' "precotte" (come dice la bravissima Seeth). Intendiamoci: la tecnica del racconto è buona, la scelta delle parole è davvero ottima, la qualità c'è (anche se la parte centrale è forse un po' confusa)! Purtroppo non riesce a superare (per i miei gusti personali) i racconti di Joanna e AryaSnow: peccato, perché mi sarebbe piaciuto dare anche in questo caso il riconoscimento tangibile di un voto.
per la parte centrale posso capire che sia confusa, perchè all'inizio era molto, ma moltomoltomolto, più lunga. " />
sono contento che i dialoghi scorrano, perchè all'inizio era questa la mia preoccupazione maggiore, dato che nn erano mai stati il mio forte. penso che leggere e rileggere il brano per tagliare qua e là abbia giovato molto..Lochlann: scritto sicuramente bene: l'ambiente è ben descritto, i dialoghi scorrono, di difetti nello stile non ne trovo quasi per nulla. Un po' banalotto per me, e non ci sono eventi, personaggi o idee che mi abbiano colpita. La lunghezza purtroppo è un po' eccessiva.
Comunque è un brano valido.
" />Non c'è più dubbio, sei femmina... " />
Tyrion, se mi procuri altri due voti ti darò la mia parola.
P.S.
se posso aggiungere dei "chiarimenti" al brano, magari vi è sembrata una forzatura la scena in cui la quercia fa pensare all'amico, come se fosse un espediente.. in realtà la scelta è precisa perchè ho preso per vera la teoria secondo la quale la radice della parola druido viene da "quercia" in celtico.. " />
Se ci sono altri punti che sono oscuri, o magari solo confusi, fatemeli notare vi prego.. " />
Sol da poco son giunto in queste terre, da una estrema ultima Thule. Un paese selvaggio che giace, sublime, fuori dal Tempo, fuori dallo Spazio.
All fled, all done, so lift me on the pyre. The feast is over and the lamps expire.
"I walked this land when the Tlan Imass were but children. I have commanded armies a hundred thousand strong.
I have spread the fire of my wrath across entire continents, and sat alone upon tall thrones. Do you grasp the meaning of this?"
"Yes" said Caladan Brood "you never learn."
mariateresa: come anticipavo ieri, sono contenta che tu abbia deciso di provare a scrivere un racconto breve. Il brano mi è piaciuto, nonostante il tono di cantilena, che però è perfettamente adeguato al fatto che si tratti di una favola, il che quindi in definitiva è un pregio. Anche le molte ripetizioni possono essere considerate in linea col tema, però personalmente ne avrei eliminata qualcuna, specie nella parte finale. Brava, comunque. Esercitati ancora, mi raccomando " />
Ahem, non vorrei essere pignola, ma... spero che la tua fosse una battuta perchè, come da regolamento:ps:sono troppo vanesia...una preferenza la spendo per me " /> Palesemente soddisfatta del lavoro compiuto.
C'è un regolamento, leggiamolo " />Tutti gli utenti, partecipanti a non, hanno il diritto di esprimere preferenze per il brano che preferiscono, ma ovviamente chi partecipa non può votare il suo stesso brano.
triex: bello!, mi è piaciuto! Bella l'idea, molto naturale la scrittura e i dialoghi. L'impatto emotivo c'è e almeno per me è stato forte, ho sentito molto bene le emozioni della protagonista, il che va tutto a tuo vantaggio.
Solo un paio d'appunti: il primo paragrafo mi pare un pochino pesante alla lettura, e in questa frase
ci sono un po' troppi che " />Mollai un pugno sulla tastiera che strappò un gemito a mio fratello, che si era fatto piccolo piccolo rannicchiandosi sulla tastiera, e mi rialzai andando a spegnere la televisione, che nel frattempo aveva già cambiato argomento.
E poi...
Huhauhuahuhuauah XD ti stimo tanto XD"Eh?"
[...]
"Puppa.
khal Rakharo: concordo perfettamente con quanto detto dagli altri. Il racconto è molto buono, ma il contrasto tra la prima e la seconda metà è troppo forte, secondo me. La prima parte sembra un manuale di storia, la seconda la scena di una commedia... E' una bella sorpresa per carità: passare dalla (quasi) noia iniziale, storcere la bocca alle prime battute e poi ridere di gusto nel finale non è una cosa negativa, di per sè. Il problema - secondo me - è che la pesantezza della parte iniziale condiziona troppo la lettura e impedisce di apprezzare a pieno il rivolgimento successivo. Ottima idea, comunque... peccato solo che l'aver dovuto tagliare tanto e tanto in fretta l'abbia danneggiato così tanto. Sono curiosa di leggere la versione integrale " />
Stilisticamente mi sembra impeccabile, a parte qualche ripetizione e un "parafrasi" al posto di un "perifrasi"... errorino piuttosto grave, direi, visto che sono due cose piuttosto diverse " />
Tyrion Hill: leggendolo, l'impressione che ne ho avuto è stata di una sorta di "introduzione al tema del contest", e in quella veste il racconto funzionava benissimo, era perfetto... finchè non si arriva al finale, che non mi pare ben collegato al resto, e mi è sembrato forzato perchè mi ha dato l'impressione di essere stato messo lì solo per colpire il lettore, per amor di colpo di scena... " />
Stilisticamente, nulla da segnalare, non mi ha creato problemi alla lettura ^^
Lochlann: secondo me, tagliarlo ancora era possibile. 600 caratteri in più per me sono un pochino troppi, visto e considerato che ho visto diversi punti in cui non tutto era necessario alla comprensione/narrazione. Quel che ho pensato leggendo è che il racconto non è stato concepito per essere lungo 4000 caratteri " /> Per il resto mi è piaciuto, il tono è molto pacato e delicato, belle le immagini e naturali i dialoghi. Non è il massimo dell'originalità, ma mi sembra che il racconto non ne abbia bisogno, funziona bene ed è bello anche così " />
Sono certa che voterò ancora una volta AryaSnow... per il secondo voto, ho da pensarci. Questa volta ci sono stati meno racconti che mi abbiano stupito, quindi, a meno di non averne altri, penso che assegnerò il secondo voto in base a criteri più "tecnici" " />
Stavo scherzando con l'autopreferenza, tranquilli! " />
Sono in pari \o/
Ero rimasta parecchio indietro ma ora li ho letti tutti XDQuelli che mi hanno colpito di più fin'ora sono stati quelli di AryaSnow, triex, Idriel Stark. Anche quello di Joanna non mi è dispiaciuto ^^ Fra parentesi, ho studiato psicologia e ho fatto anche io Freud per 5 anni ( " /> ) e forse il percorso del paziente nel riuscire a capire la propria condizione è più complesso, ma d'altronde in un brano in cui ci sono dei limiti è comprensibile che il tutto sia un pò sbrigativo ^^
Non so ancora chi votare, anche se qualche idea ce l'ho. Staremo a vedere :P
allora, data mancanza di tempo leggerò e commenterò i brani che mi mancano ad uno ad uno..
Joanna Lannister : innanzittuo benevenuta " /> , per quanto riguarda il brano a livello stilistico nulla da dire, a parte la riga finale, quell' "per il viaggio di settimana prossima dell'arciduca franz ferdinand in bosnia", è un po' brutto il ritmo. Concordo con chi dice che sarebbero bastate meno parole. Carina la scena finale anche se era abbastanza prevedibile (o meglio, io non avevo capito che si riferirre proprio al quell'episodio in particolare, ma che l'aquila non stesse a significare lei ma qualcosa dell'impero sì).