che fai, te la tiri stralol.gif?
Ma no! xD
E' che effettivamente ho la testa vuota e devo trovare la voglia di impegnarmi XD
Ma no, dai che e' facilissimo! E poi completamente libero - non ci sono limiti all'ambientazione, alla situazione - e "profezia" puo' essere inteso in tutte le sue possibili accezioni, da "oroscopo della settimana" a "data della fine del mondo". Mica occorre per forza riscrivere l'Edipo Re... " />Mh non è un tema facile da sviluppare in una storia, almeno secondo me o_o
Ma no! xD
E' che effettivamente ho la testa vuota
passa dal falegname è fatti dare un po' di segatura, funziona sempre " />
comunque meno male m'è venuta un'idea...che necessiterà di dialoghi però, speriamo di riuscire a farne di decenti..
Confesso che è stata la mia prima idea (circa) " /> ...che ci volete fare, deformazione professionale " /> Ma non preoccupatevi, non vi propinerò una nuova riscrittura, visto che la prima non è stata apprezzata :PMica occorre per forza riscrivere l'Edipo Re... " />
Comunque non lo trovo nemmeno io un tema facile, proprio no éè
Comunque non lo trovo nemmeno io un tema facile, proprio no éè
Fortuna che l'hai scritto, stavo già cominciando a sentirmi stupida XD
Ma il racconto non sarebbe ambientato nelle cronache, ma nel nostro mondo con un tizio che sta leggendo le cronache. xD
Contest a livello di difficoltà crescente. Wow. Il prossimo che sarà? " />" />
Comunque Tyrion bel tema. Stamattina a me è venuta un'idea mentre stavo in spiaggia. Spero di riuscire a esprimerla abbastanza chiaramente visto che c'è sempre qualcuno che non riesce a vedere i miei collegamenti con tema del contest " /> Visto che ho un pò più di tempo posso dedicarmi a qualcosa di più complesso rispetto la scorsa settimana. Vediamo cosa ne esce fuori. " />
voglio andare al mare anch'io " />Stamattina a me è venuta un'idea mentre stavo in spiaggia.
comunque effettvamente trovare una relaborazione originale del tema di questa volta non sarà facile " />
Mi sono bruciato. " /> Mando dei bagliori tipo un lampione incandescente. " />voglio andare al mare anch'io " />
Stamattina a me è venuta un'idea mentre stavo in spiaggia.
I barrieristi possono affrontare questo e altro. " />comunque effettvamente trovare una relaborazione originale del tema di questa volta non sarà facile " />
3° contest di scrittura
"La Profezia"
Ikar alzò lo sguardo verso le mura di Kerak, alti bastioni di granito che si fondevano in parte con lo sperone roccioso su cui si ergeva la città.
Kerak sembrava imprendibile, ma non lo era.
Solo cinque anni prima le armate del Culto della Luce avevano fatto breccia nelle mura e avevano messo a ferro e fuoco la città, bruciando tutti i templi.
Delle devastazioni di allora non rimanevano molte tracce, ma la cupola del grande tempio di Achernar non scintillava più di smalti colorati sotto la luce delle stelle.
La città non era più quella dove aveva vissuto al fianco di Yana quasi due secoli prima: le cicatrici sarebbero rimaste nel cuore della popolazione e nella città stessa, ma Kerak sarebbe rinata più bella e più forte grazie a loro, sarebbe diventata la prima città libera della nuova Valdania.
Ikar si voltò verso i suoi compagni, i Fanti Neri di Nightdale, e poi verso il resto dell'esercito schierato sul fianco della collina alla luce delle torce.
Ci erano voluti pochi mesi per reclutare un simile esercito ma anni per addestrarlo, plasmarlo, per unificare sotto un solo stendardo e in nome di un comune ideale popoli diversi.
Ma ora davanti ai suoi occhi non c'era più una banda di guerrieri come quella che aveva vinto la battaglia dei Monti Settentrionali, ma un vero esercito, un esercito volontario, abbastanza numeroso da lanciare una campagna in grande stile contro la Teocrazia e abbastanza agguerrito da schiacciarla.
Davanti a lui c'era il Libero Esercito di Valdania e delle Valli, pronto alla sua prima vera battaglia.
“Soldati, compagni, fratelli, - cominciò, scorrendo con lo sguardo le fila – ecco Kerak, l'Ultima Città Libera. La città che ha resistito alle armate del Culto per anni prima di capitolare.
L'hanno conquistata, l'hanno saccheggiata, hanno distrutto i suoi templi e oppresso i suoi abitanti, ma non hanno potuto spezzarne lo spirito.
Là dentro ci sono persone che contano su di noi per tornare a sperare, ci aspettano.”
Un ruggito di approvazione si alzò dall'esercito. La Compagnia degli Orfani, un reparto di veterani della resistenza di Kerak, agitò le armi verso il cielo.
Ikar alzò una mano per comandare il silenzio e proseguì.
“Dicono che ci sia una profezia, pronunciata da una veggente subito dopo la Conquista, secoli fa. Dicono che Kerak non sarà mai più presa da un esercito calato da Settentrione.
Ma io non ci credo. Come posso crederlo?
Dopo tutto quello che abbiamo affrontato per arrivare fin qui, delle semplici parole non potranno fermarci.
Abbiamo superato l'invasione dell'Orda, abbiamo marciato soli attraverso le Lande Desolate, senza patria e senza dei, abbiamo resistito ad ogni avversità e ne siamo usciti più forti.
Eravamo divisi, ma abbiamo saputo unirci: popoli diversi, ma con un solo obiettivo.
Noi siamo uomini e donne liberi, non combattiamo per un Signore, un dio, o un re, ma per la libertà della Decapoli, perché le persecuzioni siano solo un ricordo, perché tutti possiamo vivere degnamente e senza paura.”
Ikar alzò lo sguardo verso le stelle, come in cerca di ispirazione.
“Dietro a quelle mura le armate del Culto se ne stanno tranquille, confidando nella profezia, sicure che quelle parole basteranno a tenerci fuori dalle loro mura.
Ma le profezie sono valide solo se le persone ci credono e si sforzano di renderle vere con il loro impegno e il loro sacrificio.”
Ikar riportò lo sguardo sui soldati che avevano deciso di seguirlo in quella folle impresa e sorrise.
“Ricordate, popoli delle Valli, quando nessuno credeva che avremmo potuto resistere all'Orda dopo che aveva quasi spazzato via l'Impero degli elfi, ma noi invece ce l'abbiamo fatta? E voi, Popolo Esule? Vi avevano scacciato e mandato a morire nelle Lande Desolate, ma eccovi qui, ancora in piedi e pronti a lottare.
Abbiamo già piegato i limiti del possibile e, ora che siamo insieme, possiamo farlo un'altra volta.”
Ikar sguainò Evenstar e la alzò verso il cielo. La spada trasparente come cristallo brillò alla luce delle stelle.
“Seguitemi, genti libere di Valdania, – gridò Ikar – perché oggi, insieme, sfateremo una profezia!”
lunghezza: 4091 caratteri.
Aha!
Ho postato il primo pezzo del contest! " />
Stavolta ho abbandonato la mitologia egizia e ho colto l'occasione per scrivere una scena che mi tormentava da tempo, appartenente alla mia personale ambientazione fantasy, Valdania.
Ecco cosa succede quando uno ha appena finito gli esami all'università e ascolta troppo metal... " />
sarebbero più f***i i bagliori blu tipo uomo radioattivo " />
Mi sono bruciato. " /> Mando dei bagliori tipo un lampione incandescente. " />
Nymeria, già posti? Beata te, io sono ancora a inizio sessione " /> .
Però il metal lo ascolto lo stesso " />
Nymeria, già posti? .
Ho i talenti Ispirazione Potenziata e Correzione Rapida.... " />
E poi non avevo niente da fare...
Per quelli c'è sempre tempo. Basta una settimana al laghetto di Springfield. " />sarebbero più f***i i bagliori blu tipo uomo radioattivo " />
Mi sono bruciato. " /> Mando dei bagliori tipo un lampione incandescente. " />
Di solito quando finisco gli esami, mi serve almeno una settimana per rigenerare il cervello fuso. " />Ecco cosa succede quando uno ha appena finito gli esami all'università e ascolta troppo metal... " />
Complimentorrimi, anche per conto mio la vittoria è stata meritata " /> sono fiero di aver votato al primo rispettivamente terzo posto i primi due della classifica, e ancora di più di aver ricevuto un voto da ciascuno di loro " />" />
Ora, il tema " />
Bene, la mia mente ha prodotto... " />" />
Aspetto domani per rileggere a mente fresca l'opera e poi la posterò " />