È vero, non l'avevo notata neppure io - eppure è una chiave fondamentale. Qui ho sbagliato... Io l'avevo proprio letto come un rimprovero ironico/dark, tipo "Eh, che mi combini, non dovevi morire...". Un po' Tevye che parla familiarmente con Dio, criticandolo (molto "ebraico", e sai che mi ero convinto che il protagonista fosse ebreo, a causa del nome). Devo ammettere che questa nozione ora mi impoverisce un po' il racconto - che resta validissimo, intendiamoci. E lo rivoterei. Forse sono un lettore un po' distratto... come mi è già stato fatto notare da molti. Non l'avrei mai detto, ma ora sono costretto a farmi venire dei dubbi... " />Sei l'unico che ha notato quella frase.
Mmmmm.... secondo me lo è. Ci sono i bambini.Non so se esserne contento o meno. " /> Il suicidio della moglie comunque di per sè non è un tradimento, non lo considero tale.
Questo è vero...Influisce sulla vita della propria famiglia in modo devastante e fa scattare alcune molle nella testa del protagonista che "si sente tradito" ma non sappiamo il perchè della sua scelta.
Sí, di questo mi ero accorto! " />Di sicuro sappiamo le conseguenze cui ha portato: una figlia che non parla da un anno, Jacob che coltiva a sua volta una forte depressione. L'ultima frase che tu vorresti tagliassi è indicativa di una propensione al suicidio dello stesso Jacob. L'ho inserita perchè ogni lettore a seconda del proprio stato d'animo possa vederci un finale diverso, più o meno ottimista e non la toglierei mai anche se mi accorgo che possa stonare un pò.
Svelo anche un altro particolare se nessuno se ne fosse accorto: la data di morte è 2008. La funzione a cui assistiamo non è il funerale, ma l'anniversario della morte.
Mah... come Nymeria, mi sento tremare le mani. " /> Vedo che il racconto è piaciuto a molti, e questo mi commuove. Non me lo aspettavo, proprio per la grigiosità del pezzo, la tristezza, lo scarso movimento. Vi ringrazio tutti, siete stati davvero generosi con me. Il pezzo mi aveva commosso personalmente, perché sono io a sentirmi cosí solo, a volte. Come se la mia vita si fosse ridotta a una specie di routine insignificante - non lo penso sempre, ma a volte mi viene una depressione (accompagnamento musicale: "Com'è che non riesci più a volareeee...." di De Andrè). Sono felice, davvero felice che sia piaciuto. Whaaaaaaaa, mi metto a piangereeee!!!!! " />" />Tyrion Hill. Bellissimo. Era dall'inizio del contest che aspettavo il racconto di un tradimento verso se stessi (per me la migliore interpretazione possibile del tema) ed è arrivato sotto forma del più bel brano di questo secondo round. Confesso che mi sono figurato abbastanza presto il finale ma questo non ha minimamente intaccato la riuscita del pezzo, che accompagna il lettore alla tragedia con una naturalezza e una fluidità scioccanti. Mi ha colpito il contrasto fra la banalità dell'ambientazione (una cena da single, la familiarità degli oggetti, il tono da quotidianità minuta) e il dolore che esplode d'improvviso. Debitore (ma non troppo) a "Memento" e nonostante ciò originalissimo. Bravo!
Comincio con l'assegnare i miei voti:
Arya Snow e Tyrion Hill " />
Le motivazioni credo di averle già illustrate nei commenti ai brani ^^
Menzione speciale a khal, Lyra e allo stile di Alekseij (nel prossimo contest voglio vederti raccontare una storia, però... " />)
Idriel Stark: il tradimento dell'amicizia è abusato almeno tanto quanto quello conuigale, tuttavia il pezzo è ben scritto. L'unica cosa che non mi convince è che in un'ambientazione medioevale di ambito simil-slavo, il protagonista sia incarcerato per stupro.
Mi spiego: nel medioevo di solito o non incarceravano nemmeno gli stupratori, soprattutto nell'esercito, oppure li passavano a fil di spada/impiccavano/castravano.
A seconda del paese o del governante.
Boh, mi suona un po' strano...
Idriel Stark. Tecnicamente è scritto molto bene, ma non avevo dubbi. Ho avuto qualche difficoltà a inquadrare l'ambientazione, non ho capito in che epoca o in che mondo ci troviamo, né chi sia Irina rispetto a Zsolt. Tolto questo la vicenda ha la sua giusta carica drammatica, scorre bene e hai saputo gestire adeguatamente il racconto-nel-racconto. Avrei voluto solo che mi coinvolgesse emotivamente di più.
Bene, mi sembra chiaro che la premessa che ho anteposto al racconto e le spiegazioni che ho dato successivamente non sono state lette e/o non sono state capite... provo ad essere più chiara " />
Come ho scritto, siamo in un mio mondo, la cui ambientazione è complessa: per questo ho preferito tenerla fuori dai 4000 caratteri, limitandomi al racconto del fatto nudo e crudo. Mi sono poi detta disponibilissima per qualsiasi chiarimento in merito, quindi sono un po'... rammaricata, del fatto che la suddetta ambientazione sia stata giudicata su non so quali basi senza approfittare della mia disponibilità :/
Non siamo nel medioevo nè tantomeno in ambiente slavo, proprio no (a parte che sono nomi ungheresi, non slavi, ma sono stati scelti perchè mi piace la fonetica dell'ungherese, tutto qua " />), ma soprattutto... non ho mai scritto che Zsolt venga imprigionato! ^^" Viene semplicemente cacciato dall'esercito in quanto, avendo stuprato la ragazza che aveva il compito di accompagnare, nonchè essendosi ubriacato in servizio, si è macchiato gravemente di cattiva condotta e non può continuare a fare il soldato. Allo stesso modo l'esercito non ha nessuna intenzione di far trapelare all'esterno che un suo soldato abbia violentato chi giurava di proteggere, quindi non viene "denunciato" e processato davanti alla legge civile... e non penso che sia il caso di spiegare oltre, per non andare off topic. Oltretutto i giochi sono già stati fatti, quindi non ci guadagno niente, al limite ci perdo in salute :P
Ma scusa, Drilli, io credo che il pezzo debba reggersi un po' da se', non ti pare? Non mi sembra molto sensato - non del tutto, almeno - pretendere che sia giudicato anche in base a spiegazioni ancillari atte a tenerlo in piedi. Ad esempio, del pezzo di Seeth non si capiva "niente" - che lei abbia spiegato poi di che cosa si trattava non influisce (non dovrebbe) sulla validità del pezzo in se' (a parte il fatto che, in questo caso, il "non capire" a me piaceva).Come ho scritto, siamo in un mio mondo, la cui ambientazione è complessa: per questo ho preferito tenerla fuori dai 4000 caratteri, limitandomi al racconto del fatto nudo e crudo. Mi sono poi detta disponibilissima per qualsiasi chiarimento in merito, quindi sono un po'... rammaricata, del fatto che la suddetta ambientazione sia stata giudicata su non so quali basi senza approfittare della mia disponibilità :/
Tirate le somme, poi, mi pare che il tuo racconto sia piaciuto, e dal punto di vista tecnico non aveva proprio nulla da eccepire (magari sapessi scrivere come te). Che facesse parte di un contesto più ampio, sconosciuto ai più, lo ha penalizzato un po' - ma in fin dei conti chettenefrega? Tu conosci il suo valore, quindi non c'è proprio ragione di rammaricarsi. Sii felice, ti prego, se no mi deprimo pure io... " />
P.S.: E poi sei un tesoro, mi hai pure votato!!! " />
Bene, mi sembra chiaro che la premessa che ho anteposto al racconto e le spiegazioni che ho dato successivamente non sono state lette e/o non sono state capite... provo ad essere più chiara " />
Ma certo che le avevo lette (e capite) " />
Solo preferisco che un brano parli da sé, senza bisogno di spiegazioni. L'ambientazione, secondo me, doveva essere chiara dentro lo spazio del testo, non fuori.
E' questo che intendevo dire. Nel racconto i riferimenti al luogo e all'epoca sfuggono del tutto, né si comprende che si tratta di un mondo a parte inventato da te. Per me o si aggiungeva qualche elemento chiarificatore (compatibilmente col limite di 4000 battute) oppure si eliminavano le ambiguità che hanno rese necessarie le spiegazioni extra (meglio questa seconda ipotesi).
sono un po'... rammaricata, del fatto che la suddetta ambientazione sia stata giudicata su non so quali basi senza approfittare della mia disponibilità :/
No, non volevo giudicarla, solo capirla direttamente dal racconto (che rimane di grande qualità, sia chiaro).
Il problema è che certe affermazioni fatte sul racconto NON sono ottenibili dal racconto. Ambiente slavo? contesto medievale? ma nemmeno per sogno! Ci sono due nomi che sono ungheresi, e gli ungheresi sono slavi tanto quanto gli italiani sono africani. Non è dato sapere l'ambientazione geografica: i nomi ungheresi fanno pensare che sia Ungheria, d'accordo, ma non sono una garanzia. Quanto al contesto temporale, dall'anno 0 al XX secolo tutto è possibile. Penso che quel che abbia infastidito Idriel siano state certe supposizioni inventate dal nulla (e questa è una colpa del lettore, non dello scrittore.)
Personalmente trovo che una qualità di questo racconto sia proprio l'ambientazione non precisata, adattabile, quasi universale. Cambiando i nomi potrebbero persino diventare Zulù del Natal " />
Poi, altre ambiguità non ne vedo, quali sarebbero?
Poi, altre ambiguità non ne vedo, quali sarebbero?
Per me non ce ne sono altre. Il resto va benissimo com'è.
e allora? problema risolto o no? sei d'accordo o no che l'ambientazione è universale, neutra? " />
e allora? problema risolto o no? sei d'accordo o no che l'ambientazione è universale, neutra? " />
No " />
Neutra no, tant'è che la stessa autrice ha sentito il bisogno di aggiungere chiarimenti. Personalmente è la presenza dei cavalli che mi ha messo fuori strada e mi ha fatto fare domande sul dove e quando dell'azione.
Quanto all'ambientazione universale, anche se fosse riuscitissima come dici tu, non mi piacerebbe: da lettore voglio che una storia abbia un contesto, anche solo minimamente abbozzato. Sono i contenuti, piuttosto, che possono avere valore universale (come difatti è per questo racconto).
Accidenti, alla fine sembrerà che voglio trovare il pelo nell'uovo a tutti i costi quando invece a me il brano di Idriel è piaciuto!
Ho fatto una piccola osservazione, neanche la chiamerei critica. " />
Tra l'altro devo ancora risolvere i miei dubbi e assegnare i due voti!
Diffiiiiicile!!
Anch'io avevo pensato ad un'ambientazione medievale o comunque di un'epoca passata per via dei cavalli " />
mi sa che il problema di fondo è che quando si parla di fantasy ormai tutti danno per scontata l'ambientazione medievale, quando invece potrebbe fare riferimento a qualsiasi periodo storico o luogo dove si usano cavalli. Non credo che la gente dopo la fine del medioevo abbia cominciato immediatamente ad andare in macchina o in bici °_° O che prima andasse solo a piedi :P O che l'ambientazione del racconto sia una trasposizione fedele o credibile del medioevo effettivamente esistito, altrimenti potrei criticare fino alla nausea Martin perchè non rispetta le leggi della fisica e
SPOILER FINO A "IL GRANDE INVERNO"
0bf084ed706182b240a59b268ce0ea2f'0bf084ed706182b240a59b268ce0ea2f
non fa bruciare Daenerys.
@Sara: l'unica cosa che mi sento di criticarti è che in certi punti la forma è poco scorrevole, forse sono i "che", i quali in alcuni casi rendono poco immediata la lettura (o forse sono io che sono scema XD )
EDIT by Qho°_°
Aggiunta segnalazione spoiler
(o forse sono io che sono scema XD )
Tu non sei scema,kohai,sallo. Per chiunque affermi il contrario,ho pronte diverse teste di cavallo... ">
Scherzi a parte,condivido l'idea che il cavallo non debba essere necessariamente associato ad un setting medievale. Cavolo, e il vecchio West allora? I 3 moschettieri? I conquistadores contro gli aztechi?
Uhm,anche se in effetti,a ben vedere,queste non sono ambientazioni tipiche del fantasy,che resta pur sempre (lo si giudichi a piacimento) legato all'ambiente medievale,come produzione se non altro.
Sei si parla di cavalli, nell'immediato mi viene da pensare ad un'epoca passata rispetto alla nostra (nel contesto fantasy il medioevo è la cosa che più mi viene in mente, ma anche passata in generale...), a meno che non venga fatto capire il contrario. Un'etica e una sensibilità moderna in un'ambientazione passata generalmente non è una cosa che mi fa impazzire. Lo so che ognuno è libero di creare il proprio mondo come vuole, ma per gusto personale è così. Però l'ambientazione di Idriel non la conosco e se lei dice che c'è un motivo particolare per questo mix... non conoscendo non me la sento di giudicare " />
Hai individuato proprio due aspetti di cui non ero molto sicura. Uno è la posizione della citazione, ad inizio o fine brano, per consentire di interpretare meglio il brano o puntare sull'effetto sorpresa. L'altro è la paura che il dialogo, per quanto dovesse fare il verso al tono dei vangeli, fosse troppo retorico.Mi mancava da commentare l'ultimo brano, ovvero quello di Lyra: una buona idea, sicuramente, ben gestita e narrata. Stilisticamente non ho notato proprio niente che non vada, la lettura scorre bene, non si inceppa, è coerente. Non ho colto "gli indizi" se non una volta giunta alla citazione finale, che è stata una bella sorpresa. Però prima di arrivare a leggere la sorpresa la storia non mi aveva colpito particolarmente " /> e, prima di "svelare" l'identità del capitano mi aveva quasi "infastidito" il tono profetico del suo discorso, elemento che purtroppo - si tratta puramente di gusto personale, sia ben chiaro, che nulla toglie alle capacità di chi l'ha scritto - mi ha condizionata nel gradimento del testo. Dopo la sorpresa mi è risultata chiara l'ovvietà di quel tipo di linguaggio e ho quindi potuto riabilitarlo e apprezzarlo molto di più " /> Un buon racconto, ben scritto, che però non mi ha colpita in modo particolare.
Io devo ancora votare. " />
Il mio voto va a Tyrion Hill e AryaSnow.
Gli altri miei preferiti che si sono contesi il voto sono stati: khal Rakharo, Alekseij Targaryen e Idriel Stark. Ritengo che tutti e tre questi racconti siano dal punto di vista stilistico-formale superiori ai due che ho votato, ma ho deciso di premiare l'originalità.
Grazie infine a coloro che mi hanno votato o hanno fatto apprezzamenti, son soddisfazioni. " />
Sei si parla di cavalli, nell'immediato mi viene da pensare ad un'epoca passata rispetto alla nostra (nel contesto fantasy il medioevo è la cosa che più mi viene in mente, ma anche passata in generale...), a meno che non venga fatto capire il contrario. Un'etica e una sensibilità moderna in un'ambientazione passata generalmente non è una cosa che mi fa impazzire. Lo so che ognuno è libero di creare il proprio mondo come vuole, ma per gusto personale è così. Però l'ambientazione di Idriel non la conosco e se lei dice che c'è un motivo particolare per questo mix... non conoscendo non me la sento di giudicare " />
Per farti un esempio di ambientazione più ambigua, ora sto seguendo una serie animata la cui ambientazione è sì medievaleggiante, ma un medioevo post-apocalittico Credo che, in generale, sia una brutta abitudine da lettori quella di dare per scontata l'ambientazione dei romanzi fantasy. Vojo dì, anche lo steampunk è fantasy :P
@Manu: la tua consapevolezza riguardo le mie facoltà mentali superiori mi rallegra di molto. Grazie Senpi.
Finalmente sono pronto per deliberare.
Il mio primo voto va a Idriel (che fatica non dire Sara anche qui ">). Il tuo pezzo mi ha conquistato perché secondo me è vivo. Io l'ho sentito mentre lo leggevo, al punto da non essermi posto alcun problema del genere poi esposto da altri. Come sai bene, il più grosso limite che avevo riscontrato in te era stata l'eccessiva cura della forma. Mi avevi allontanato dai personaggi e dalla storia. Adesso invece mi hai conquistato e non posso che lodare la capacità che hai mostrato nell'anteporre storia e il personaggio alla vanità che spesso chi scrive bene come te non sa trattenere.
Per il secondo voto sono stato indeciso fino a poco prima di postare tra AryaSnow e Tyrion Hill. Il pezzo di Anastasia è geniale in più di un senso ed è anche scritto meglio del precedente a mio personalissimo giudizio. Pesi e misure sono stati bilanciati meglio. Carletto invece mi ha reso felice leggendo il suo pezzo. Anch'io odio l'uso del presente in un racconto, ma nel tuo caso ho trovato tutto giusto. La tua storia mi è piaciuta in ogni aspetto. Non potevo aspettarmi di più da te. Mi hai conquistato nell'essenzialità del tuo racconto. Avresti esagerato se ti fossi prodotto in qualcosa di più complesso.
Alla fine però voglio dare il mio voto al pezzo di Anastasia (ossia AryaSnow). Mi ha così urtato la storia all'inizio che non posso non assegnarle questo punto. Ovviamente il pezzo mi è piaciuto, ma questo movimento di pancia in più è stato determinante per il voto finale.
Un paio di complimenti personali vorrei rivolgerli a Pietro khal (non ti ho votato perché quando hai iniziato a introdurre l'idea di tradimento, la forma usata ha iniziato a piacermi di meno. Non so, qualcosa si è inceppato durante la lettura. Però il tuo è un buon pezzo). Il secondo complimento è per Erin: mi piace come scrivi Giulia, però quella seconda parte lì ha dato anche a me qualche dubbio su chi parlava in che modo questo dialogo avvenisse e questo mi ha distratto quanto basta a togliere la magia della lettura.
In generale, secondo me, il livello era mediamente alto stavolta e penso anche che la naturalezza della scrittura cominci ad emergere di più.
Un ultimo appunto ad Alekseij. Io ho fatto una scommessa su di te e mi auguro di vincerla. Vorrei tanto che mettessi da parte un po' di vanità e che usassi il tuo talento ponendolo al servizio di una storia. A me sembra che tu mostri troppo di te (quanto sai, come scrivi bene ecc) e meno dei personaggi e della storia che vuoi raccontare. Il motivo per il quale non ho avuto alcuna incertezza sul voto per Sara/Idriel è lo stesso per il quale adesso dico questo a te. Chi è naturalmente portato alla scrittura e dispone dei mezzi adeguati per poter narrare dovrebbe fare un semplice passo indietro ed evitare di bearsi della forma a dispetto del contenuto. Per me sei molto bravo, anzi stilisticamente tra i più bravi in assoluto qui, ma se continuo a vedere la messa in mostra della tua cultura purtroppo non potrò darti il mio voto e avrò anche perso la mia scommessa.
Ok, è tutto, continuate così, state dando a me come lettore grandi soddisfazioni, quindi grazie a tutti. ">
Addio Got
"Lo scempio ha due teste"