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Contest di scrittura creativa
Q di Qhorin Halfhand
creato il 11 giugno 2009

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Tyrion Hill
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Tyrion Hill
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Inviato il 28 giugno 2009 22:32

Allora: Prete Rosso è un genio. Secondo me, il pezzo migliore finora (eliminerei solo il volto rigato di lacrime, troppo teatrale e non serve).

 

Sono felice di vedere che Prete Rosso ha fatto tesoro del mio consiglio: less is more. Il racconto aveva la lunghezza giusta, allungarlo lo avrebbe distrutto.

 

Nel frattempo vedo che il Prete suggerisce ad altri di allungare... <img alt=" /> e non concordo nemmeno con molti dei suoi commenti su altri scritti. Per me il Prete Rosso è uno stupendo esempio di chi predica male e razzola bene!!! <img alt=" />



AryaSnow
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AryaSnow
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Inviato il 28 giugno 2009 22:41

Diluire i contenuti di quel brano lì... direi di no... al massimo arricchirli con altre idee (se sono valide).

Si poteva trovare qualcosa di più adatto ai circa 4000 caratteri.

 

Non è che c'è una legge assoluta sul fatto che siano meglio le cose lunghe o brevi, semplicemente bisognerebbe preferibilmente saper scrivere cose di varia lunghezza.

Per questo contest personalmente guardo la capacità di scrivere racconti (indipendenti) intorno alle 4000 parole, quindi di adattarsi a tali dimensioni.

Ma queste sono scelte di giudizio personali.

 

Però è chiaro che non doveva aggiungere per forza, solo per riempire spazio. Ci mancherebbe altro <img alt=" />


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Tyrion Hill
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Inviato il 28 giugno 2009 22:51

Non è che c'è una legge assoluta sul fatto che siano meglio le cose lunghe o brevi, semplicemente bisognerebbe saper scrivere cose di varia lunghezza.

Per questo contest personalmente guardo la capacità di scrivere racconti (indipendenti) intorno alle 4000 parole, quindi di adattarsi a tali dimensioni.

 

No, 4000 caratteri è solo un limite massimo (dovuto a ovvie ragioni pratiche: non si può altrimenti pretendere che tutti riescano a leggere tutto).

 

Riguardo alla lunghezza, ne approfitto per ribadire che cosa intendo con precisione (l'ho già detto in precedenza): per esprimere una determinata idea, si deve usare il minimo numero di parole sufficienti a esprimerla. Il resto è ridondante, è sbrodolamento, è autocompiacimento - e impoverisce l'idea.

 

Ad esempio, l'idea del racconto di Prete Rosso è semplicissima: quindi il racconto è corto. Il mio racconto è di 3600 caratteri, non ne occorrevano di più (e se fossi bravo ne sarebbero bastati di meno).

 

Per il tuo racconto, 4000 caratteri andavano bene, e forse un po' di più non avrebbero guastato.

 

Questo è quello che intendo dire. <img alt=" />


A
Alekseij Targaryen
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Alekseij Targaryen
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Inviato il 28 giugno 2009 23:02

Non sono ancora riuscito a leggere gli ultimi brani postati (domani giorno fatidico <img alt=" /> ), rimedierò quanto prima.

 

Grazie a Il Prete Rosso per il commento <img alt=" />



AryaSnow
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AryaSnow
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Inviato il 28 giugno 2009 23:02

No, 4000 caratteri è solo un limite massimo (dovuto a ovvie ragioni pratiche: non si può altrimenti pretendere che tutti riescano a leggere tutto).

Sì, ma ognuno è libero di usare i suoi criteri.

 

A me in generale ha lasciato un po' un senso di insoddisfazione, come se avessi mangiato e provassi ancora fame <img alt=" />

Non perchè, con la stessa idea idea, voglio il brodo diluito, ma perchè...

 

Riguardo alla lunghezza, ne approfitto per ribadire che cosa intendo con precisione (l'ho già detto in precedenza): per esprimere una determinata idea, si deve usare il minimo numero di parole sufficienti a esprimerla. Il resto è ridondante, è sbrodolamento, è autocompiacimento - e impoverisce l'idea.

 

Ad esempio, l'idea del racconto di Prete Rosso è semplicissima: quindi il racconto è corto.

Appunto, probabilmente già l'idea e la trama che per me è fin troppo semplice. Non essendo nemmeno particolarmente originale...

Boh.

 

Il mio racconto è di 3600 caratteri, non ne occorrevano di più (e se fossi bravo ne sarebbero bastati di meno).

3600 caratteri non sono così pochi, io parlavo di distacchi più grossi.

S
Ser Lostdream
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Ser Lostdream
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Inviato il 28 giugno 2009 23:13

Il Prete Rosso Inviato il Oggi, 09:20 PM

Ser Lostdream Mi piace molto il modo in cui riesci ad integrare i dialoghi con la descrizione. In questo brano, poi, non so se lo hai fatto apposta c'è anche un rimando a Codice Rosso. Comunque è scitto davvero bene. Niente cose inutili, niente descrizioni dell'ambiente, delle persone. Asciutto. L'unica cosa che non mi ha convinto? L'ultima battuta della ragazza. Se lo hai fatto per sottolineare il tema del tradimento è un peccato perchè non era necessario. Visto che anche tu hai detto che è un egoista non mi sembra una battuta molto in linea col personaggio. Secondo me potevi trovare qualcosa di meglio.

Grazie del commento... però ho una domanda <img alt=" />

 

Scusa l'ignoranza... ma non ricordo di conoscere "Codice Rosso": di cosa si tratta? Quale é il rimando?

 

<img alt=" />


S
SadSong
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SadSong
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Inviato il 28 giugno 2009 23:21

Non sono ancora riuscito a leggere gli ultimi brani postati (domani giorno fatidico <img alt=" /> ), rimedierò quanto prima.

 

Quoto tutto tutto proprio xD

 

Domani provvederò a mettermi in pari.


Z
zack86sq
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zack86sq
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Inviato il 29 giugno 2009 0:01

 

La mia idea iniziale era un'altra. Volevo scrivere di un chirurgo che mentre fa un'operazione riconosce nel paziente uno che lo ha rapinato anni prima (o una cosa del genere) e decide di tradire il giuramento di ippocrate non salvandolo.

Uhm, questa idea a me sembra più interessante di quella che hai scelto <img alt=" />

 

Si, forse. Ma avrei dovuto metterci molto più impegno. Fare delle ricerche per scegliere i termini tecnici adeguati ad una sala operatoria. Poi ci sarebbero stati più personaggi nel brano e ci sarebbe stato il rischio di sforare coi caratteri.

Non è detto che non lo scriva. Ma non era il caso di farlo per questo contest perchè la storia avrebbe potuto richiedere anche 15000 caratteri per quello che ne so. <img alt=" />

 

Per le segnalazioni, vediamo:

 

Molte persone si alternarono sul palchetto approntato per l’occasione nella sala, ma quando se ne andarono, quello che rimase di tante parole fu un profondo silenzio.

[...]

Invece come hai scritto tu, hai creato un'unione tra il momento con tanta gente e la solitudine, secondo me è più d'impatto fare altrimenti.

 

Si, credo che avrei potuto sistemarlo meglio. <img alt=" />

 

Poi...

 

“Lilly continua a preoccupare la maestra. La signora Alpert mi ha raccontato che non ha fatto ancora amicizia con i bambini della nuova scuola. Ci vorrà del tempo prima che si riprenda dallo shock, ma è già passato un anno e ho paura che non si riprenderà mai più come prima.”

1) Ripetizione

2) Non mi sembra il massimo "non si riprenderà mai più come prima" a livello linguistico. Mi sembra più indicato "non tornerà mai più come prima".

 

Ecco, queste sono le due cose che alla prima lettura mi sono saltate all'occhio...

 

Me ne ero accorto, ma ormai avevo già postato e non mi sembrava giusto fare un edit.

La frase adesso è diventata e ho paura che non lo farà mai del tutto.

Se rileggendolo ne trovi altri. Non esitare a dirlo. &lt;_&lt;

 

 

 

@Tyrion

Allora: Prete Rosso è un genio. Secondo me, il pezzo migliore finora (eliminerei solo il volto rigato di lacrime, troppo teatrale e non serve).

 

Sono felice di vedere che Prete Rosso ha fatto tesoro del mio consiglio: less is more. Il racconto aveva la lunghezza giusta, allungarlo lo avrebbe distrutto.

 

Nel frattempo vedo che il Prete suggerisce ad altri di allungare... <img alt=" /> e non concordo nemmeno con molti dei suoi commenti su altri scritti. Per me il Prete Rosso è uno stupendo esempio di chi predica male e razzola bene!!! <img alt=" />

Tyrion sono contento che ti sia piaciuto questo brano. In generale less is better nel senso che ogni cosa che è superflua rispetto al nucleo della storia si può eliminare o ridurre al minimo. Direi più propriamente che ogni storia ha una sua lunghezza. Per la mia 2800 caratteri bastano. L'unico nucleo tematico che avrebbe potuto offrire degli spunti è la salute della bambina e la conseguente instabilità mentale del padre, ma avrebbe portato il brano OT perciò nella versione da contest ho deciso di non approfondirlo più di tanto.

Invece nel testo di GDN secondo me ci sono degli spunti narrativi più solidi che avrebbero potuto rendere il protagonista della vicenda più "umano", che non vengono approfonditi per ovvie ragioni di spazio. Quali sono i rapporti di Jack con la donna e il boss? Possiamo solo immaginarlo, ma se GDN desse la sua versione sarebbe interessante, no?

Secondo me quella storia, per come è stata concepita, può superare i 4000 caratteri senza allungare nulla e di parecchio anche. Anche la versione tagliata degli 800 caratteri perde qualcosa. Ovviamente Imho.

 

Se ti riferisci poi anche al mio brano precedente sai bene che ci sto lavorando per approfondirlo. Quindi al massimo potremmo dire che predico male, razzolo male! <img alt=" />

 

@Ser LostDream

 

Scusa l'ignoranza... ma non ricordo di conoscere "Codice Rosso": di cosa si tratta? Quale é il rimando?

Mi sono confuso.. <img alt=" />

Intendevo "Codice d'onore", il film con Tom Cruise e Jack Nicholson. Appena ho letto il tuo racconto, l'ho collegato ad una scena del film in cui c'è il tenente Markinson in grande uniforme.


L
Lyra
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Utente
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Lyra
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L

Utente
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Inviato il 29 giugno 2009 13:42

Stavolta ho potuto seguire con più attenzione il contest e sono felice di fare qualche commento; in ordine rigorosamente di presentazione:

 

Khal Rakharo (lui), interessante il punto di vista ambiguo del protagonista, sto rivalutando la narrazione in prima persona che generalmente apprezzo di meno ma penso sia anche più difficile da realizzare. L'ambientazione fa intravedere che dietro questo breve racconto c'è molto di più, lo stile è più che adeguato ma dal punto di vista della narrazione mi è mancato il coinvolgimento emotivo, visto che nessun'altro l'ha notato comincio a pensare che sia un problema mio dovuto ad altri fattori.

 

Erin, un po' di confusione alla prima lettura, come già detto alcuni passaggi sono poco chiari ma lo stile promette bene.

 

Alekseij, sono veramente stupita dalle tue capacità narrative, il racconto scorre fluidamente senza difficoltà, con uno stile del genere avresti potuto raccontare qualsiasi cosa senza togliere il piacere della lettura. Apprezzo molto l'ambientazione romana e i riferimenti agli aneddoti sulla vita di Caligola. Manca il colpo di scena finale, lo svolgimento della trama è troppo prevedibile, ma d'altronde questo è il difetto di un'ambientazione storica.

 

AryaSnow, molto divertente, l'ambientazione è originale e l'immagine del folleto profugo costretto a rinunciare al fumo per stare in mezzo ai puffi mi ha regalato qualche sorriso. Un po' più confusa la parte finale e c'è una cosa che proprio non mi va giù, il pozzo! PALLOSI COMMENTI TECNICI f12af0cad2f314575ac64a2ea5a52422'f12af0cad2f314575ac64a2ea5a52422

I puffi si prendono la briga di costruire un pozzo che attinge da una falda artesiana (immagino, visto che il livello dell'acqua è così alto che il folletto sbatte sul vetro) e poi non solo non lo usano ma addirittura inquinano l'acqua gettandoci colorante verde e ci fanno marcire i cadaveri? Meglio una fossa piena di vermi a questo punto. La copertura di vetro poi è infattibile, oltre ad essere troppo fragile è anche trasparente alla radiazione solare, voglio solo immaginare i miasmi che emana quel pezzetto di terra.

Credo comunque che tu abbia guardato all'aspetto poetico della cosa, nonostante quanto detto l'immagine di orrore che volevi rendere viene conservata.

 

Seetharaman, mi è piaciuta la narrazione stile flusso di coscienza, è abbastanza emotivo come racconto ma non emerge chiaramente la trama nè il messaggio, il riferimento nascosto mi è del tutto sfuggito, forse potevi aggiungere una rivelazione finale? il guardiano che pronuncia il nome della principessa? Buono lo stile.

 

GDN, apprezzo l'ambientazione fantascientifica, lo spazioporto, i veicoli a-grav, il cannone al plasma,i fucili d'assalto orbitale, fa tutto parte anche del mio immaginario. Il robot che prova emozioni poi è il tema più classico della fantascienza da Asimov in poi. Insomma,abbastanza tradizionale da questo punto di vista ma piacevole da leggere. Lo stile non è ottimo ma considerando che hai descritto anche molte scene veloci le mancanze sono ragionevoli.

 

Ser Lostdream, mi piacciono i dialoghi, ho perso quel riferimento che non volevi rendere troppo esplicito, ma visto che altri l'hanno colto probabilmente è dovuto ad una prima lettura troppo veloce. Un po' scontata l'idea in sé.

 

TyrionHill, Memento, un film che non si dimentica facilmente. Mi è piaciuto, la narrazione al presente mi aveva infastidito all'inizio ma riflettendoci era l'unica possibile per narrare il punto di vista di una persona che vive solo nell'attimo immediato. Bella l'idea di un tradimento verso sé stessi. Non trovo particolari critiche da fare, lo stile andrebbe raffinato. Bravo per il resto.

 

Nymeria Sand, tradimento nell'antico Egitto! Come ambientazione è affascinante, e rende la storia, abbastanza classica, più interessante visto che si parla di Dei. Manca un po' di tensione narrativa, troppo lineare lo stile.

 

Il Prete Rosso Non capisco dove stia il tradimento sinceramente (quello compiuto dalla moglie che muore e lascia il marito solo?), a parte questo si intuiva abbastanza bene lo sviluppo che stavi dando. Mi manca qualcosa, forse dovevi allungarlo un po'.

 

Visto poi che non voglio fare la figura della vecchia che si prende la briga e di certo il gusto di dare a tutti il consiglio giusto (cit.), ho preparato anche io un brano per partecipare al contest, di ambientazione rigorosamente fantascientifica. Purtroppo domani ho un esame, quindi non so se riesco ad avere il tempo di rivederlo e certo non lo posto se non mi convince appieno. <img alt=" />



AryaSnow
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Guardiani della Notte
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AryaSnow
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Inviato il 29 giugno 2009 13:54

AryaSnow, molto divertente, l'ambientazione è originale e l'immagine del folleto profugo costretto a rinunciare al fumo per stare in mezzo ai puffi mi ha regalato qualche sorriso. Un po' più confusa la parte finale e c'è una cosa che proprio non mi va giù, il pozzo! PALLOSI COMMENTI TECNICI 8540fdef80ed817db1ef094d8f717e19'8540fdef80ed817db1ef094d8f717e19

I puffi si prendono la briga di costruire un pozzo che attinge da una falda artesiana (immagino, visto che il livello dell'acqua è così alto che il folletto sbatte sul vetro) e poi non solo non lo usano ma addirittura inquinano l'acqua gettandoci colorante verde e ci fanno marcire i cadaveri? Meglio una fossa piena di vermi a questo punto. La copertura di vetro poi è infattibile, oltre ad essere troppo fragile è anche trasparente alla radiazione solare, voglio solo immaginare i miasmi che emana quel pezzetto di terra.

Credo comunque che tu abbia guardato all'aspetto poetico della cosa, nonostante quanto detto l'immagine di orrore che volevi rendere viene conservata.

Oddio, perchè tutte queste conclusioni? <img alt=" />

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Non è che l'acqua debba per forza arrivare lì da qualche falda, perchè mai? Avevo in mente un banalissimo buco che loro stessi poi riempiono d'acqua (capirai che spreco, con tutta l'acqua che c'è...). Infatti ho pure detto "specie di pozzo", la forma è quella, ma ovviamente non è il pozzo che si usa per bere. E i cadaveri mica devono lasciarli marcire, possono anche toglierli subito dopo. Ci sono mille possibili spiegazioni a questo riguardo, ma non mi sembrava il caso di stare a descrivere tutto in questo modo <img alt=" /> (anche perchè il folletto non poteva sapere tutti i dettagli. Tutto, compresa la descrizione del pozzo, è dal suo pdv. Semplicemente si dice ciò che vede lui). Il vetro può essere di diverso tipo, non c'è solo la lastra sottilissima e fragilissima. Alle radiazioni non ci ho mai pensato e non ne so molto, quindi non ti saprei dire =P Non ho capito bene cosa intendi... un vetro rivolto all'esterno fa particolari danni? Allora le finestre? Boh <img alt=" />

 

Poi è chiaro che comunque il ruolo è poetico. Ma comunque quello che ho scritto non implicava affatto tutte quelle cose.

 

Si, forse. Ma avrei dovuto metterci molto più impegno. Fare delle ricerche per scegliere i termini tecnici adeguati ad una sala operatoria. Poi ci sarebbero stati più personaggi nel brano e ci sarebbe stato il rischio di sforare coi caratteri.

Non è detto che non lo scriva. Ma non era il caso di farlo per questo contest perchè la storia avrebbe potuto richiedere anche 15000 caratteri per quello che ne so. <img alt=" />

Mah, così a occhio a me l'idea pare proprio fattibile in 4000 caratteri.

S
Seetharaman Toral
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Seetharaman Toral
Confratello

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Inviato il 29 giugno 2009 14:00

ok, commentiamo anche gli ultimi brani <img alt=" />

 

GDN: buono lo stile, non m'è piaciuto molto il tono roboante della parte d'azione, ma qua son gusti miei <img alt=" />; non avrei messo alcuni degli stacchi. Molto "classico".

 

Nymeria Sand: scritto meglio dell'altro, carina l'ambientazione, però non mi ha "preso" granchè.

 

Prete rosso: anche qui scritto bene, però non ci ho trovato nulla di particolare, era un po' prevedibile.

 

scusate la stringatezza, il giorno fatidico si avvicina sempre più inesorabile <img alt=" />


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Idriel Stark
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Idriel Stark
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I

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Inviato il 29 giugno 2009 14:24

L'ho letto già fin troppe volte, sta diventando un'insana ossessione, quindi meglio che posti <img alt=" />

 

Premessa: Zsolt è un personaggio che ho in testa da ormai sei anni, e se può risultare un po' stereotipato è perché allora ero piccola e stupida, però sono troppo affezionata a lui e non mi va di stravolgerlo rispetto a come è stato concepito. In futuro mi piacerebbe riuscire a scrivere quel "romanzo" che ho in testa e di cui lui è uno dei co-protagonisti, ma questo racconto non è uno estratto di una storia più lunga nè lo sarà mai, anche perché l'episodio raccontato si svolge molti anni prima dell'inizio della storia, e ad esso si faranno soltanto pochi accenni.

 

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2° contest di scrittura creativa: tradimento

 

Quella sera

 

«Penso che tu mi debba delle spiegazioni, Zsolt».

L'altro annuì, poi iniziò a raccontare:

«Me la ricordo bene, quella sera, nonostante tutto: il bosco silenzioso, il fuoco scoppiettante, vino in abbondanza. Non ho mai capito dove Mihaly avesse preso quelle bottiglie, ma le bevemmo tutte. Troppe. Ricordo che mi chiese se era bella, e io risposi che sì, una scopata la valeva di certo...»

Alzò gli occhi su Irina, poi, come a giustificarsi, aggiunse: «Ero ubriaco, parlavo senza pensare. Lui lo era un po' meno - o almeno lo sembrava - così accettai quando si propose per il primo turno di guardia. Non pensavo che...»

Lei aveva la fronte corrugata, ma ascoltava con attenzione. Zsolt sospirò.

«Era un incarico molto semplice, il nostro. Dovevamo solo accompagnarla a casa, c'era solo da attraversare quel bosco, due giorni di cammino in tutto. Ero felice di essere stato affiancato a lui: era il mio più grande amico, compagno di mille esperienze. Aveva tutta la mia fiducia. Ero felice soprattutto perché era la prima volta che ci assegnavano in coppia: non si fidavano, capisci? Temevano che avremmo fatto delle ca***te, insieme. E a poche ore dalla partenza eravamo già sbronzi...» Scosse la testa.

«Comunque mi addormentai. Mi risvegliai dopo qualche tempo (non so sinceramente quanto) perché avevo sentito delle urla. Mi girai, intontito, e lo vidi sulla ragazza: la teneva bloccata e le diceva, ridendo, di stare ferma, perché se non si fosse mossa sarebbe stato molto più bello, le sarebbe piaciuto... Non so se capii subito che la stava violentando. So solo che mi alzai barcollando, inciampai al primo passo e caddi su di loro. Lui scoppiò a ridere; si disse contento che avessi deciso di unirmi, però non aveva alcuna intenzione di dividere quel bocconcino con me. Mi spinse via, con forza, e battei la testa su qualcosa e attorno a me tutto prese a vorticare. La ragazza gridava, gridava, e io non capivo niente e non riuscivo ad alzarmi, ero completamente stordito... Così restai lì, fermo... a sentire quelle urla».

La voce gli si spezzò, e fu costretto a fare una pausa, carica di dolore. Lo sguardo di Irina si era incupito: stava cominciando a capire.

«A un certo punto mi riaddormentai, o forse persi i sensi, non lo so. Mi ripresi verso mezzogiorno, ma non ero ancora lucido. Mi guardai intorno: nessuna traccia di Mihaly né del suo cavallo. La ragazza invece era raggomitolata su se stessa, stretta nelle coperte... oscillava avanti e indietro e fissava il vuoto, assente... Poi una folata di vento mi fece render conto di essere nudo. Non riuscii a capire. Non ricordavo di...»

Chiuse gli occhi, e sentì la mano della sorella stringere la sua.

Riprese a parlare solo alcuni minuti dopo, ma con un tono diverso: non c'era più dolore, ora. Era piatto, monotono, freddo.

«Sentii dei cavalli avvicinarsi. Era Mihaly, e con lui due ufficiali e altri soldati. Non c'era nulla che potessi dire per discolparmi, tutte le prove erano contro di me. Mi ordinarono di rivestirmi, mentre uno di loro badava alla ragazza. Poi mi legarono i polsi e mi misero di peso sulla sella. Non guardai Mihaly, né lui guardò me.

«In caserma mi processarono. Sarebbe stato crudele chiedere alla ragazza di testimoniare, così fece fede la sola parola di Mihaly, e quella degli ufficiali che mi avevano visto nudo e ubriaco sull'erba. Non dissi quel che mi ricordavo, tanto nessuno mi avrebbe creduto: lui descrisse persino i dettagli. Non immaginavano neanche che quello in realtà era il racconto delle sue imprese...»

Strinse forte i pugni.

«E' per questo che mi hanno cacciato», precisò infine.

Anche il suo sguardo era freddo, ora. Gelido. Irina ne fu spaventata; ignorava che da quel momento in poi non avrebbe mai più visto uno sguardo diverso, nel verde di quegli occhi.

«Cosa farai ora?» gli chiese.

«Nell'esercito ho imparato a fare solo due cose: obbedire, e uccidere. D'ora in poi ucciderò, obbedendo ai desideri più oscuri degli uomini che vorranno assoldarmi.

«E poi, alla fine, ucciderò anche lui».

 

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I commenti agli altri racconti torno a postarli più tardi... li ho letti tutti ma voglio rileggerli ancora prima di scrivere <img alt=" />


L
Lyra
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Inviato il 29 giugno 2009 15:06

Oddio <img alt=" />

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Non è che l'acqua debba per forza arrivare lì da qualche falda, perchè mai? Avevo in mente un banalissimo buco che loro stessi poi riempiono d'acqua (capirai che spreco, con tutta l'acqua che c'è...). Infatti ho pure detto "specie di pozzo", la forma è quella, ma ovviamente non è il pozzo che si usa per bere (al folletto infatti pareva strano). E i cadaveri mica devono lasciarli marcire, possono anche toglierli subito dopo. Ci sono mille possibili spiegazioni a questo riguardo, ma non mi sembrava il caso di stare a descrivere tutto in questo modo <img alt=" /> (anche perchè il folletto non poteva sapere tutti i dettagli). Il vetro può essere di diverso tipo, non c'è solo la lastra sottilissima e fragilissima. Alle radiazioni non ci ho mai pensato e non ne so molto, quindi non ti saprei dire =P Non ho capito bene cosa intendi... un vetro rivolto all'esterno fa particolari danni? Allora le finestre? Boh <img alt=" />

 

Poi è chiaro che comunque il ruolo è poetico. Ma comunque quello che ho scritto non implicava affatto tutte quelle cose.

 

Ma infatti ho detto che erano pallosi commenti tecnici e il valore dell'opera non ne risente assolutamente.

Quindi tutto quel che dico prendilo come una discussione scherzosa, mi raccomando. <img alt=" />

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Bisogna solo mettersi d'accordo sul termine 'specie di pozzo', da come hai scritto ora sembra più un contenitore impermeabilizzato in qualche modo inserito in uno scavo nel terreno, giusto? Un pozzo invece non è un contenitore, ma è aperto sul fondo per permettere l'ingresso dell'acqua dalla falda, ho parlato di falda artesiana perché è l'unica, in quanto in pressione, che consente di estrarre l'acqua anche senza l'uso di sistemi di sollevamento. Quindi, contenitore riempito d'acqua. Il problema a questo punto è che si tratta di acqua stagnante sottoposta a radiazione solare, ciò comporta una felice proliferazione di alghe in ambiente praticamente anaerobico, perché i contenitore è chiuso e non consente l'accesso d'aria se non durante i sacrifici. Un ambiente decisamente poco salubre insomma. Riguardo al vetro, ovviamente è l'unico materiale utilizzabile dai puffi, che non hanno scoperto le plastiche XD, né possono tecnicamente realizzare lastre di vetro resistenti. Il problema è che una lastra di vetro disposta orizzontalmente a livello del terreno ha un rischio di rompersi maggiore di una verticale ad una certa altezza dal suolo, per dire, basta una brutta grandinata o un sasso calciato male. Insomma, trovo che ci siano molti altri metodi tecnicamente più semplici e vantaggiosi da utilizzare per fare un sacrificio. =P

 

 



AryaSnow
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Inviato il 29 giugno 2009 15:23

Bisogna solo mettersi d'accordo sul termine 'specie di pozzo', da come hai scritto ora sembra più un contenitore impermeabilizzato in qualche modo inserito in uno scavo nel terreno, giusto? Un pozzo invece non è un contenitore, ma è aperto sul fondo per permettere l'ingresso dell'acqua dalla falda, ho parlato di falda artesiana perché è l'unica, in quanto in pressione, che consente di estrarre l'acqua anche senza l'uso di sistemi di sollevamento. Quindi, contenitore riempito d'acqua.

Infatti è appunto una "specie di pozzo". Il pdv è del folletto, è lui che osserva. Vede un buco rotondo e profondo riempito d'acqua e gli viene da pensare ad "una specie di pozzo". Mi pare abbastanza naturale. Tutto qui <img alt=" />

 

Il problema a questo punto è che si tratta di acqua stagnante sottoposta a radiazione solare, ciò comporta una felice proliferazione di alghe in ambiente praticamente anaerobico, perché i contenitore è chiuso e non consente l'accesso d'aria se non durante i sacrifici. Un ambiente decisamente poco salubre insomma.

Uhm capisco... e se per dei periodi lo lasciassero aperto, inoltre lo ripulissero abbastanza spesso? <img alt=" />

 

Riguardo al vetro, ovviamente è l'unico materiale utilizzabile dai puffi, che non hanno scoperto le plastiche XD, né possono tecnicamente realizzare lastre di vetro resistenti.

E perchè no? Puffo Inventore può fare cose impressionanti, in alcune puntate inventa anche robe come camper <img alt=" />

 

Il problema è che una lastra di vetro disposta orizzontalmente a livello del terreno ha un rischio di rompersi maggiore di una verticale ad una certa altezza dal suolo, per dire, basta una brutta grandinata o un sasso calciato male.

Durante le grandinate si può anche coprire. Di sassi un po' grossi nella piazza principale non ce ne sono: i puffi sono precisini e tolgono dai piedi queste cose bruuuutte <img alt=" />

 

Insomma, trovo che ci siano molti altri metodi tecnicamente più semplici e vantaggiosi da utilizzare per fare un sacrificio. =P

Non lo metto in dubbio, ma a loro esteticamente piace questo rituale qui <img alt=" />

Se per questo, tanti metodi di condanna a morte sono non-indispensabili per ammazzare qualcuno: si potrebbe fare con molto meno sforzo e spesa.


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Inviato il 29 giugno 2009 15:24

Mi son rimesso in pari <img alt=" />

 

Ser Lostdream: bravo, dal punto di vista formale non trovo grosse osservazioni da fare. Non mi piace molto la vicenda che hai scelto, per il semplice fatto che non amo molto i racconti che hanno per protagonisti dei reduci <img alt=" />

 

Tyrion Hill: originale, molto... Anche se ti confesso che non mi ha colpito particolarmente. Non so perché ma da te mi aspetto cose più "ragionate", più complesse e profonde (probabilmente per le discussione filosofiche che facciamo in Approdo <img alt=" /> ). Ho notato che hai uno stile molto frammentato, quasi nervoso... Seneca <img alt=" />

 

Nymeria Sand: ormai se la Christian Jacq del contest <img alt=" /> Mi piace molto, anche più del precedente... Penso abbia "sofferto" meno il limite dei caratteri imposto dal regolamento. Sei una di quelle che potrei seriamente votare... Unico appunto (è in realtà una domanda): ma vai a capo così spesso per una questione di "impaginazione" qui sul forum o anche il testo originale è così strutturato? <img alt=" />

 

Il Prete Rosso: breve ma intenso <img alt=" /> La trama non è delle più originali, però il pezzo mi piace. concordo però con Arya Snow nel dire che forse meritava di essere allungato un pò :)

 

 

 

Il commento al testo di Idriel stasera :)


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