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Contest di scrittura creativa
Q di Qhorin Halfhand
creato il 11 giugno 2009

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Ser Lostdream
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Ser Lostdream
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Inviato il 28 giugno 2009 18:06

Ser Lostdream: Mi è piaciuto di più L'Altro (che frase furba! ).

eheh e del prossimo cosa mi dirai? che a confronto l'ultimo era Splendid? <img alt=" />

 

 

Può anche darsi che sia perché non mi ha trasmesso molte emozioni... e non sono nemmeno sicuro di averlo capito. Dunque, all'inizio Lui dice che il suo amico Johnny si è sparato allo Splendid, giusto? Poi sparisce, lasciando un biglietto. Lei capisce che Lui vuole fare come Johnny (giusto?). Quindi corre allo Splendid

bé... la premessa é quella... <img alt=" />

 

Lei capisce dove é andato e cosa vuole fare collegando il biglietto al breve racconto del suo amico Jhonny fattogli la sera prima...

 

Quando arriva c'è un dialogo che ho trovato deludente, stereotipato:

Sì, in effetti rileggendolo ora é davvero troppo stereotipato come dialogo..

 

grande: tuttavia anche questo viene enormemente rimpicciolito (secondo me) dalla cosa che segue: e cioè che il vero, grande peccato di questo povero disgraziato, è l'infedeltà:

Qui non é del tutto esatto... alla fine non é proprio l'infedeltà il suo grande peccato. Con la frase che dice dopo volevo far intendere che la cosa non era stata proprio consensuale...

 

“Ti senti invincibile e pensi di poter avere tutto. Così prendi quello che vuoi, con le buone o le cattive. Mi dispiace.”

 

 

Lui con le cattive intendeva uno stupro durante la guerra...

 

Con tutto quello che quest'uomo ha passato, e dopo tutte le belle frasi su "ne usciremo insieme", "capisco quello che hai passato", "ho letto libri", la ragazza "si raggela" per questa sciocchezza cosí piccola in confronto? Che poi si sarà trattato di prostitute, quindi ovviamente nulla di serio

Dunque la cosa diventa abbastanza seria....

 

 

 

Lui le confessa di averla tradita perchè evidentemente sa che quella è la cosa che pesa di più a lei, quindi decide di confessarle anche il peggiore peccato secondo lei.

Certo che non è "vero amore", la protagonista è estremamente antipatica, le interessa solo la sua egoistica gelosia. Ma secondo me è proprio questa una delle cose che rende interessante il brano. Mi piacciono opere con protagonisti antipatici, che rappresentano esempi di persone antipatiche che si possono realmente incontrare tutti i giorni. Per me vale il discorso: antipatia o simpatia, approvazione o disapprovazione... basta che l'opera non mi lasci indifferente Fare protagonisti poco simpatici è anche meno scontato, se vogliamo.

Il fatto che lei sia un po' egoista lo dimostra anche il suo primo pensiero:

 

“Ti prego, fa che tutte quelle notti insonni non siano passate invano”

Diciotto mesi di preghiere per vederlo ritornare a casa vivo. Un anno e mezzo di terrore ogni volta che squillava il telefono o suonava il campanello. Tutto quel tempo passato ad aspettare.

 

La ragazza non si fa tanti problemi su quello che invece ha passato lui ma pensa solamente a se stessa....

 

 

P.S. Anche io odio profondamente i personaggi buoni. Quelli bravi, belli e forti... per questo spesso prediligo personaggi antipatici o un po' cattivi come nel caso dell'Altro brano


G
Guardiano della notte
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Guardiano della notte
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Inviato il 28 giugno 2009 18:14

Contest di scrittura creativa: Tradimento

 

Il racconto seguente,lungo 4000 caratteri precisi (grazie di avermi spiegato la funzione Conteggio parole,Qho), è quanto più identico possibile al precedente (errori inclusi),solo più breve.

 

 

Il barista non aveva detto una parola quando era entrato, ma ora lo fissava con curiosità. Non capitava tutti i giorni di vedere un militare da quelle parti. Tutti sapevano che la zona meridionale dello spazioporto era terra franca, dove polizia e criminali potevano circolare senza temere guai, nei limiti del ragionevole. Sfortunatamente, il trattamento di favore non si estendeva ai militari, odiati cordialmente da tutti. Il barista si domandava quindi per quale motivo Jack avesse scelto di venire a crepare proprio nel suo locale.

Con un sorriso stanco, Jack si disse che probabilmente l’uomo non aveva tutti i torti. Il bar era ormai deserto ed il suo era l’unico tavolo ancora occupato. Sotto la giaccia, sentiva la forma rassicurante della Magnum X23, ma sperava di non averne bisogno. Tuttavia, se lei avesse tardato ancora, sarebbe stato costretto ad andarsene, per non rischiare di doverla usare davvero.

 

Chi voleva prendere in giro? Se lei avesse tardato, sarebbe rimasto ad aspettarla. Aveva sempre aspettato Laureen. Il whisky lo aiutò, ma non abbastanza. Si perse nel ricordo di giorni migliori, lo sguardo fisso nel vuoto.

 

Il rumore sordo di veicoli a-grav lo riscosse dai suoi pensieri. Con movimenti stanchi si diresse ad una finestra. Fuori c’erano una mezza dozzina di flyer, disposti a semicerchio intorno al locale. Una ventina di individui erano scesi e prendevano posizione intorno al bar, i fucili d’assalto orbitale carichi e puntati. Il suo sguardo era però inchiodato su un flyer bianco, parcheggiato appena oltre gli altri, coi finestrini abbassati. Thomas Lasant era là, avvolto in un costoso completo bianco, come si addiceva al capo della banda criminale più potente di Lunar City. Accanto a lui, fasciata in un abito rosso, c’era Laureen.

 

La motivazione ufficiale sul contratto di divorzio era “incompatibilità di esigenze professionali”. In linguaggio comune, voleva dire che Laureen non ne poteva più delle notti da sola e del chiedersi se lui sarebbe tornato da una missione. Era abituata a sopportare, ma non così tanto. Non per uno come lui, pensò Jack amaramente.

 

Al barista bastò uno sguardo alla sua faccia per allontanarsi verso una botola nascosta, lanciandogli un’occhiata interrogativa. Scosse la testa, piazzandosi comodamente su uno sgabello, la pistola in mano e lo sguardo fisso sulla porta, in attesa.

I primi sei entrarono sparando all’impazzata, sacrificando la precisione per la velocità. Non furono abbastanza veloci. La Magnum vomitò proiettili con una velocità ed una precisione inumane, spegnendo quel primo assalto sul nascere.

Il secondo gruppo fu più cauto, strisciando cautamente intorno al bar, cercando un varco. Non furono abbastanza silenziosi. Regolò la Magnum sulla modalità da demolizione, disintegrando le pareti e gli assalitori dietro con pesanti colpi energizzati.

Il terzo assalto venne sotto forma di un fuoco infernale, che bruciava la pelle e danneggiava il plastacciaio sottostante. Jack si proiettò fuori sul piazzale, un turbine di morte argentata che frantumava tutti quelli tra lui ed il flyer bianco. Per un attimo, riuscì a sfondare il muro di laser e morte, tornando ad essere quel robot d’assalto orbitale che era stato un tempo, prima di Laureen. Prima che dal flyer bianco partisse il lampo verde di un cannone tattico al plasma.

 

Laureen scese cautamente dal flyer, dirigendosi verso il cratere poco distante. Non badò alle imprecazioni di Thomas, infuriato coi suoi uomini per essere dovuto intervenire di persona, chinandosi a raccogliere la piastra d’identificazione del torace, miracolosamente integra. “Jack OAR 15”, recitava la scritta in galattico universale. OAR, cioè Orbital Assault Robot. Una macchina. Un essere privo di emozioni. Che l’aveva amata con tutto se stesso e si era fatto ammazzare pur sapendo di essere finito in una trappola. Pur sapendo di essere stato tradito. Le lacrime presero a scorrere non volute, bagnando la piastra dell’OAR. La piastra di Jack, si corresse Laureen. La piastra di Jack…

 

FINE



AryaSnow
Assassina al servizio della Barriera
Guardiani della Notte
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AryaSnow
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Inviato il 28 giugno 2009 18:19

Lostdream, quella cosa del tradimento non l'avevo capita manco io, e in effetti rileggendo mi sembra che non sia abbastanza chiara...

 

“Ho tradito anche te, tesoro. Ho tradito anche te.”

Quelle parole la raggelarono. Aveva sposato un soldato e non la disturbava stare con un uomo che uccideva, ma prima che partisse per la guerra gli aveva chiesto una cosa sola. Restarle fedele.

“Ti senti invincibile e pensi di poter avere tutto. Così prendi quello che vuoi, con le buone o le cattive. Mi dispiace.”

Quella frase mi dava propri l'aria di essere rivolta alla fidanzata: "tu ti senti invincibile e pensi di poter avere tutto, mi dispiace ma io mi sono concesso ad un'altra, non sono stato tutto tuo".

Boh, io l'ho interpretata in questo senso <img alt=" />

Forse perchè la sua frase precedente non è stata del tipo "In guerra fai tante cose brutte", ma stava parlando alla protagonista, dando del "tu" a lei. Quindi non era molto chiaro che qui con la seconda persona si riferisse a sè stesso.

Inoltre lei in seguito continua a comportarsi come se lui semplicemente l'avesse tradita, non dà segno di aver pensato allo stupro.

 

Boh.. qualcun altro aveva capito invece? <img alt=" />


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Inviato il 28 giugno 2009 18:40

 

Tyrion Hill: Anche il tuo brano mi ha colpito, l'ho trovato originale ;) la cosa della memoria a breve termine poi mi ha fatto ripensare al film animazione "Alla ricerca di Nemo" e mi son ritrovata a sorridere xD

 

<img alt=" /> Io invece mentre lo scrivevo pensavo a "Memento", l'hai visto?

 

Memento <img alt=" /> Grande Jonathan Nolan. Il fratello mette in scena, ma il racconto è suo. <img alt=" />

In effetti appena sono iniziati a svolazzare i bigliettini con le scritte, il personaggio principale ha preso nella mia mente le forme di Guy Pearce. Comunque anche così è un bel racconto. Sicuramente più maturo del precedente. &lt;_&lt;

 

Comunque mamma mia quanti post scrivete. <img alt=" /> E' vero che questi giorni ho da fare un pò e non riesco a seguire come vorrei, però siete in tanti e alcuni brani mi sono piaciuti davvero tanto. Purtroppo li ho letti solo una volta, quindi non mi azzardo a dare giudizi ancora, ma in linea generale trovo questo contest ad un altissimo livello. I puffi assassini di Arya per adesso sono stati la sorpresa della settimana <img alt=" /> ma per stabilire una scala tra gli altri dovrò rileggerli tutti. Saluti i nuovi partecipanti <img alt=" /> Spero di onorare la loro presenza con un brano se riesco a finirlo entro stasera. <img alt=" />

 

Boh.. qualcun altro aveva capito invece? <img alt=" />

 

Io ho capito. ;) I dialogi di Ser Lostdream sono sempre abbastanza puliti, credibili. Forse uno dei suoi punti di forza. Non mi era sembrato che quel passaggio potesse essere dubbio.


AryaSnow
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AryaSnow
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Inviato il 28 giugno 2009 18:47

Io ho capito. <img alt=" /> I dialogi di Ser Lostdream sono sempre abbastanza puliti, credibili. Forse uno dei suoi punti di forza. Non mi era sembrato che quel passaggio potesse essere dubbio.

 

Perfetto, allora siamo stati un po' tonti noi <img alt=" />

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Inviato il 28 giugno 2009 18:51

Anche io avevo capito che quel "con le buone o con le cattive" potesse riferisci ad uno stupro =P


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Ser Lostdream
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Ser Lostdream
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Inviato il 28 giugno 2009 18:53

AryaSnow Inviato il Oggi, 06:19 PM

Forse perchè la sua frase precedente non è stata del tipo "In guerra fai tante cose brutte", ma stava parlando alla protagonista, dando del "tu" a lei. Quindi non era molto chiaro che qui con la seconda persona si riferisse a sè stesso.

Inoltre lei in seguito continua a comportarsi come se lui semplicemente l'avesse tradita, non dà segno di aver pensato allo stupro.

Non volevo essere troppo esplicito. Questo é il rischio del sottointeso.. c'é chi sottointende e chi no, é normale ehehe

 

 

(Il Prete Rosso @ Jun 28 2009, 06:40 PM)

I dialogi di Ser Lostdream sono sempre abbastanza puliti, credibili. Forse uno dei suoi punti di forza. Non mi era sembrato che quel passaggio potesse essere dubbio.

Grazie mille <img alt=" />


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Tyrion Hill
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Bannato
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Tyrion Hill
Confratello

T

Bannato
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Inviato il 28 giugno 2009 18:59

Ser Lostdream: Mi è piaciuto di più L'Altro (che frase furba! ).

eheh e del prossimo cosa mi dirai? che a confronto l'ultimo era Splendid? <img alt=" />

 

<img alt=" /><img alt=" /><img alt=" /><img alt=" />&lt;_&lt;

Lei capisce dove é andato e cosa vuole fare collegando il biglietto al breve racconto del suo amico Jhonny fattogli la sera prima...

 

OK, avevo capito giusto allora. Quindi "funziona".

il vero, grande peccato di questo povero disgraziato, è l'infedeltà:

Qui non é del tutto esatto... alla fine non é proprio l'infedeltà il suo grande peccato. Con la frase che dice dopo volevo far intendere che la cosa non era stata proprio consensuale...

 

“Ti senti invincibile e pensi di poter avere tutto. Così prendi quello che vuoi, con le buone o le cattive. Mi dispiace.”

 

Lui con le cattive intendeva uno stupro durante la guerra...

 

Non avevo capito che parlava lui... Stupido da parte mia, dato che era ovvio. Beh, allora la cosa si bilancia un po' - cioè, uno stupro è davvero qualcosa di orrendo. E la ragazza è davvero stupida, non capisce nulla di quello che lui le dice, perché tutto ciò che pensa è "l'infedeltà".

Lui le confessa di averla tradita perchè evidentemente sa che quella è la cosa che pesa di più a lei, quindi decide di confessarle anche il peggiore peccato secondo lei.

Certo che non è "vero amore", la protagonista è estremamente antipatica, le interessa solo la sua egoistica gelosia. Ma secondo me è proprio questa una delle cose che rende interessante il brano.

 

Hai ragione, e in effetti anche ArySnow l'aveva capito. Mi sono lasciato sviare da un mio preconcetto su come le cose dovevano essere, e cosí mi sono rovinato da solo la storia. Che in effetti ora mi si rivaluta molto.

Il fatto che lei sia un po' egoista lo dimostra anche il suo primo pensiero:

 

“Ti prego, fa che tutte quelle notti insonni non siano passate invano”

Diciotto mesi di preghiere per vederlo ritornare a casa vivo. Un anno e mezzo di terrore ogni volta che squillava il telefono o suonava il campanello. Tutto quel tempo passato ad aspettare.

 

La ragazza non si fa tanti problemi su quello che invece ha passato lui ma pensa solamente a se stessa....

 

Verissimo, è proprio cosí. Allora è proprio vero che non avevo capito! <img alt=" /> E di questo mi scuso... No, il tuo brano non era affatto male, ora che me ne hai mostrato la prospettiva giusta.

N
Nymeria Sand
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Nymeria Sand
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Inviato il 28 giugno 2009 19:28

Contest di Scrittura Creativa: Tradimento

 

Una ghirlanda di meliloto

 

Tornando a casa quella mattina, Seth non avrebbe mai immaginato che la sua vita sarebbe stata sconvolta.

Era stata una notte come tutte le altre: Apophis era stato abbattuto, la barca di Ra era salva e il cosmo sarebbe durato un giorno di più.

Seth si sentiva esausto e dolorante.

Una birra e una mattinata decente di sonno erano tutto ciò che chiedeva.

 

I corridoi del palazzo erano quasi vuoti a quell'ora di mattina, ma sicuramente Nephtys, la sua dolce consorte, sarebbe già stata sveglia.

Svegliarsi all'alba non le costava fatica, se questo significava evitare di dormire con lui.

Anche se erano sposati, praticamente non si frequentavano più: lui passava le notti a combattere, mentre lei dormiva, e lei si rifugiava dalla sorella durante il giorno, quando lui era a casa.

Riusciva a intercettarla solo a volte, se lei calcolava male i tempi e si faceva cogliere ancora nei loro appartamenti all'alba e anche in quei casi le cose erano destinate a finire male.

Nephtys era fredda e distante e sembrava affrontare tutta la situazione come una condanna.

A vedere il disgusto e la rassegnazione dipinti sul suo viso, a volte Seth provava un terribile impulso di prenderla a schiaffi.

Un matrimonio davvero disastroso, insomma.

Questa era l'amara verità e vedere Iside e Osiride al pieno della loro felicità coniugale, che tubavano come dannate colombe in amore, non la rendeva certo più facile da sopportare.

Quando Iside guardava suo fratello come se fosse l'unica cosa importante al mondo, Seth sentiva qualcosa che si contorceva dentro il suo animo, come se avesse ingoiato un nido di serpenti.

In quei momenti invidiava Osiride con tutto sé stesso: era perfetto, bello, intelligente, un benefattore del genere umano, aveva il trono e aveva una donna che lo amava.

Aveva la donna che anche lui amava.

 

La stanza era, come previsto, vuota.

Seth si sentì sollevato, era troppo stanco per avere voglia di mettersi a litigare un'altra volta.

Sospirando, varcò la soglia e lì si bloccò.

Il suo istinto gli stava urlando che c'era qualcosa di sbagliato.

Il letto era in disordine.

Nephtys di solito dormiva senza lasciare quasi un'impronta sulle lenzuola, come se fosse senza peso.

Si avvicinò al letto lentamente, quasi con cautela, osservando la stanza con l'occhio di un cacciatore.

Le lenzuola non erano solo in disordine, ma anche spiegazzate e attorno al letto aleggiava un odore di vino di palma e fiori mischiato all'odore familiare di sua moglie e quello di un'altra persona.

Tutto d'un tratto Seth si sentì come svuotato, incapace di provare rabbia o di reagire.

Si sentiva desolato e umiliato.

Nel suo letto. Sua moglie lo aveva tradito nel suo letto.

Non sapeva nemmeno se ridere o se piangere.

Si accasciò a terra contro il muro, nascondendo il volto tra le mani.

Aveva una gran voglia di piangere, di urlare di spaccare qualcosa, tutto, di sfasciare i mobili della stanza, ma non avrebbe fatto niente di tutto ciò: non le avrebbe dato la soddisfazione di sapere che il suo tradimento l'aveva ferito.

 

Ma quell'odore, l'odore della persona estranea che era stata lì con sua moglie non gli dava pace: sapeva di averlo già sentito da qualche parte.

Chiuse gli occhi e cercò di ricordare: era un odore verde, di piante ancora umide e vive, di fiori.

Era l'odore dei campi fertili quando le acque dell'inondazione si erano già ritirate.

Odore di meliloto e di spighe di grano.

Aprì gli occhi e si alzò di scatto, come se fosse stato punto da uno scorpione.

Intrappolato tra la testiera del letto e il muro c'era qualcosa: una ghirlanda di spighe piena di fiori gialli e profumati.

Una delle ghirlande di suo fratello Osiride.

 

Tre mesi dopo, nonostante tutte le sue cure di evitarla il più possibile, aveva incontrato sua moglie per la prima volta dal giorno fatidico.

Nonostante fosse già mattina inoltrata, Nephtys era ancora nella loro stanza.

Sembrava pallida e sciupata, infagottata in una tunica troppo larga.

Lei gli aveva lanciato un'occhiata gelida, ma subito dopo si era portata una mano alla bocca e si era piegata su una bacinella a vomitare.

I netjeru (1) non si ammalavano mai.

Quell'infame di Osiride era riuscito ad infliggergli l'umiliazione finale: aveva dato a sua moglie il figlio che lui non avrebbe mai potuto dargli.

Seth sentì che il sangue gli ribolliva nelle vene.

Anche per lui ora era venuto il momento di tradire.

 

 

N.d.A.

(1) netjeru = dei (antico egizio)

 

4353 caratteri nota esclusa.

 

Lo so che sembro un po' monomaniaca ma:

1) lo sono <img alt=" />

2) siete voi che me le servite su un piatto d'argento (grazie tante <img alt=" /> )

3) mi sto mettendo alla prova e intendo scrivere una serie di one shot sull'Antico Egitto, quindi probabilmente tutte le mie entries per questo contest avranno questo tema.

Se vi dispiace avvisatemi. <img alt=" />


Z
zack86sq
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zack86sq
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Inviato il 28 giugno 2009 19:52

Una ghirlanda di meliloto

 

[...]

 

Lo so che sembro un po' monomaniaca ma:

1) lo sono <img alt=" />

2) siete voi che me le servite su un piatto d'argento (grazie tante <img alt=" /> )

3) mi sto mettendo alla prova e intendo scrivere una serie di one shot sull'Antico Egitto, quindi probabilmente tutte le mie entries per questo contest avranno questo tema.

Se vi dispiace avvisatemi. <img alt=" />

 

Finchè scrivi pezzi così per me va benissimo! XD <img alt=" />

 

Comunque dopo aver riletto le ultime cose, adesso faccio la mia parte e posto il mio brano.

 

Contest di scrittura creativa – Tradimento

 

La moglie di Jacob

 

 

La funzione durò più del previsto. Molte persone si alternarono sul palchetto approntato per l’occasione nella sala, ma quando se ne andarono, quello che rimase di tante parole fu un profondo silenzio.

Jacob affidò i bambini alle cure della nonna e restò con sua moglie nella cappella. Le ombre della sera si erano allungate inesorabilmente sul pavimento, nascondendo agli occhi i riflessi del mosaico quadrato che occupava tutta la sua suerficie. Solo qualche candela accesa riscaldava la luce della sera che entrava dal lucernario.

“Oggi è stata una giornata difficile per i bambini,” disse mentre apriva la porta dello stanzino “Sono forti, forse più del loro padre, ma questo posto non ha mai riscosso la loro simpatia. Come posso fargliene una colpa: neanch’io mi ci sono ancora abituato.”

Prese un paio di sedie e le impilò una sull’altra. “Quando ho chiesto a Micky il perchè, mi ha detto che è per l’odore dei fiori, le margherite. Io pensavo fosse per altro. Però, facendoci caso, anche quando siamo al parco ultimamente non gioca più con Lilly nel prato.” altre due sedie finirono sulla pila. “Spero solo che non stia sviluppando un’allergia. E’ un bambino così delicato. Appena possibile gli farò fare un controllo.”

Quando furono tutte una sull’altra, Jacob trascinò le sedie nello stanzino. Prese la scopa e iniziò a spazzare il pavimento. Foglie secche e polvere si ammonticchiarono agli angoli della stanza.

“Lilly continua a preoccupare la maestra. La signora Alpert mi ha raccontato che non ha fatto ancora amicizia con i bambini della nuova scuola. Ci vorrà del tempo prima che si riprenda dallo shock, ma è già passato un anno e ho paura che non si riprenderà mai più come prima.”

“Avresti dovuto pensarci tu ai nostri figli, Angela. Era questo il patto.” disse Jacob “Io non sono mai stato bravo a farmi ascoltare da loro. Devo aver preso da mio padre.”

“Ti ricordi cosa mi dicevi quando eravamo a casa dei tuoi per Natale?” Riempì una busta di foglie e la lasciò all’ingresso. L’avrebbe portata via dopo. “Avremmo superato tutto insieme, una cosa alla volta. Invece alla prima difficoltà ti sei tirata fuori e hai lasciato che tua figlia ti guardasse farlo.” Prese fiato per un attimo “Lilly ti somiglia così tanto che a volte mi sembra di vederti girare per casa. Ha i tuoi occhi e i tuoi capelli.”

Scelse alcuni fiori dal mazzo lasciato sull’altare e li sistemò nel vaso sopra il ripiano della lapide. Sulla superficie di basalto erano incisi i caratteri: Angela Taylor, 14 ottobre 1976, 28 giugno 2008.

“Sono girasoli, i tuoi preferiti.” disse Jacob mentre le lacrime gli solcavano il viso “Fa così male non poter sentire la tua voce. Aspettami. Presto saremo insieme.”

 

_____________________________________________

 

Pezzo breve: 2755 caratteri intestazione inclusa

Non volevo scriverlo, ma tutta la settimana sono successe cose che mi hanno fatto pensare a questo tema, e anche su questo forum si è parlato in più topic di Michael Jackson, della morte di Martin in molte salse, quindi se l'ho scritto è anche un pò colpa vostra. &lt;_&lt;

Spero di non aver turbato nessuno banalizzando un tema che meriterebbe più attenzione e sensibilità, ma sono fatto così. Me ne scuso in anticipo. Nel caso mandatemi un MP.



AryaSnow
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Guardiani della Notte
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AryaSnow
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Guardiani della Notte

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Inviato il 28 giugno 2009 20:39

Non volevo essere troppo esplicito. Questo é il rischio del sottointeso.. c'é chi sottointende e chi no, é normale ehehe

Ben venga sottintendere, ovviamente, però a volte sottintendere troppo (specie se lo scopo è quello di farsi comunque capire) può diventare un errore.

Ma non penso sia questo il caso: in effetti non era tanto difficile da capire e svariate persone hanno capito senza problemi <img alt=" />

 

GDN: sì, direi che il brano è rimasto sostanzialmente uguale a prima come livello qualitativo, con pregi e difetti praticamente uguali a prima. Ed è giusto così, nel contest.

 

Nymeria Sand: Una specie di Beautiful con la mitologia egizia <img alt=" /> Nello stile ci sono un po' di imperfezioni (ripetizioni evitabili e in qualche punto un uso della punteggiatura che non mi convince proprio), anche se scorre con facilità. I colpi di scena sono tutti piuttosto prevedibili, un po' dei classici... ma i momenti sono descritti discretamente lo stesso. Il ritmo narrativo però questa volta si presenta meglio rispetto al brano precedente, non c'è quel senso di "riassuntino". Direi che è gradevole.

 

Il Prete Rosso: Sì, un pezzettino piacevole. Direi un po' troppo cortino, lascia un po' di insoddisfazione per la brevità sia nel numero di parole (sei stato mooolto sotto il lmite), sia nella trama. Comunque l'intento è riuscito abbastanza, anche se la scoperta finale non è troppo sorprendente. Il dialogo è fatto bene, anche nell'alternare le parole con i gesti. Io stile... forse un paio di cose non mi convincono, ma a parte queste è ok.


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zack86sq
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Inviato il 28 giugno 2009 21:20

E adesso veniamo ai commenti rigorosamente in ordine cronologico. Sono solo un antipasto, magari se qualcuno è interessato ci ritorno su. <img alt=" />

 

khal Rakharo Il tuo brano mi è piaciuto. E' interessante l'ambientazione e la resa del protagonista. Soprattutto la scelta del narratore è azzeccata in questo caso. Alcuni comenti precedenti ti hanno fatto notare delle imprecisioni, ma secondo me non abbassano di molto il livello del brano. Benvenuto! <img alt=" />

 

ErinRileggendo il tuo brano ho notato meglio quel collegamento tra medaglione e vita eterna, ma una cosa comunque non torna. Se il maestro è morto quando Dirk gli prende il medaglione (perchè dall'ultima frase del paragrafo capisco che lo scambio ancora non è avvenuto) come può dopo rubargli il corpo. E' un passaggio dubbio. Potresti rivederlo. A parte questo il tuo stile mi piace molto. In questo caso forse solo all'inizio l'insistenza sul concetto di tradimento non è necessaria e funzionale al brano. Ma non mi sembra di aver notato altro. &lt;_&lt;<img alt=" />

 

Alekseij Targaryen Mi è piaciuto molto di più del tuo primo brano. <img alt=" /> Si sente moltissimo che qui avevi comunque qualcosa da raccontare, che l'argomento ti piaceva. Essendo un fatto storico la sorpresa ovviamente non può essere il punto di forza del brano. Per questo differentemente da molti altri ho trovato interessantissimi (anche perchè non li conoscevo) i riferimenti alla vita di Caligola nei primi due paragrafi e un'ottima scelta narrativa.

 

AryaSnow Per adesso è il mio preferito. Ho sempre avuto un debole per questa visione dark dei puffi. Il contrasto tra puccettosità-amenità diurna e cattiveria-regime notturno lo avrei accentuato ancora di più inserendo qualche ulteriore elemento nella caratterizzazione del comportamento notturno dei puffi ma qui scadiamo solo nelle considerazioni personali. Brava! <img alt=" /><img alt=" />

 

Seetharaman ToralChe occasione sprecata, imho. Io faccio parte della schiera di persone che non avrebbero mai capito che si trattava di Eva nel tuo racconto. Rileggendolo sotto questa luce, il discorso di questo angelo è davvero interessante e coinvolgente, ma se tu non me lo avessi detto non avrei potuto cogliere tutti i riferimenti che fai, ed è un peccato. Anche perchè basterebbe poco a renderli più espliciti. Potresti cercare un titolo vagamente più allusivo, o modificare leggermente la struttura inserendo qualche risposta della principessa. In effetti la cosa che più mi ha fatto pensare è perchè tu abbia scelto di scrivere un monologo. Secondo me un dialogo avrebbe permesso una caratterizzazione migliore dell'ambientazione, eliminando i dubbi che invece adesso ci sono e ti avrebbe concesso una struttura più dinamica. Comunque nulla da segnalare sotto il profilo prettamente tecnico. Se ci sono degli errori sono davvero irrilevanti. ;)

 

Guardiano della notte Un'altra new entry! <img alt=" /> A me il tuo brano è piaciuto. Ci sono molti errori facilissimi da evitare ad una seconda stesura, ripetizioni e cose di questo tipo. Forse deriva anche dal fatto che non sei riuscito a gestire bene la lunghezza del racconto, ma secondo me, se ne fai una versione più lunga in cui rendere meglio la parte finale, che imho hai sacrificato un pò troppo nella versione 4000 caratteri a favore della prima, potrebbe uscire un bel raccontino. Bella la descrizione della sparatoria, non è facile! ;)

 

Ser Lostdream Mi piace molto il modo in cui riesci ad integrare i dialoghi con la descrizione. In questo brano, poi, non so se lo hai fatto apposta c'è anche un rimando a Codice Rosso. Comunque è scitto davvero bene. Niente cose inutili, niente descrizioni dell'ambiente, delle persone. Asciutto. L'unica cosa che non mi ha convinto? L'ultima battuta della ragazza. Se lo hai fatto per sottolineare il tema del tradimento è un peccato perchè non era necessario. Visto che anche tu hai detto che è un egoista non mi sembra una battuta molto in linea col personaggio. Secondo me potevi trovare qualcosa di meglio. <img alt=" />

 

Tyrion Hill Il racconto è molto più bello del precedente, imho, e il fatto che tu conosca e apprezzi Memento non può che farmi piacere. <img alt=" /> Però il problema è che lo conosco anche io e quindi ciò che può essere stata una sorpresa per alcuni non lo è stata per me. Tralasciando questo particolare, non posso che farti i complimenti perchè dato l'argomento che hai scelto e il modo in cui hai voluto raccontarlo, non trovo nulla da eccepire. Forse le frasi segnalate da Arya, ma nulla più. <img alt=" /><img alt=" />

 

Nymeria Sand Imho, è migliore del precedente a livello tecnico. Non si avverte più il fatto che ti sono mancati i caratteri alla fine e questo gioca a favore della fluidità del testo. L'idea è interessante. Mi piace. <img alt=" /><img alt=" />

 

Ce l'ho fatta! Evvai! Ho commentato tutti i brani. <img alt=" /><img alt=" /> Mi sento male...


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Inviato il 28 giugno 2009 21:31

 

Il Prete Rosso: Sì, un pezzettino piacevole. Direi un po' troppo cortino, lascia un po' di insoddisfazione per la brevità sia nel numero di parole (sei stato mooolto sotto il lmite), sia nella trama. Comunque l'intento è riuscito abbastanza, anche se la scoperta finale non è troppo sorprendente. Il dialogo è fatto bene, anche nell'alternare le parole con i gesti. Io stile... forse un paio di cose non mi convincono, ma a parte queste è ok.

 

La mia idea iniziale era un'altra. Volevo scrivere di un chirurgo che mentre fa un'operazione riconosce nel paziente uno che lo ha rapinato anni prima (o una cosa del genere) e decide di tradire il giuramento di ippocrate non salvandolo. Era troppo complesso da fare e poi MJ è morto, sono successe un sacco di cose, avevo poco tempo e allora ho cambiato soggetto.

 

Mi sono chiesto se sarebbe servito a qualcosa aumentarne la lunghezza, ma alla fine ho concluso che avrei potuto solo rendere più debole il testo e i dialoghi. Siccome mi interessava esercitarmi soprattutto in questo settore, ho preferito lasciare così. Comunque se hai delle critiche specifiche su qualsiasi cosa, voglio sapere tutto. Quando avrò più tempo potrei tornarci su, quindi non dimenticarti nulla. <img alt=" />



AryaSnow
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AryaSnow
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Guardiani della Notte

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Inviato il 28 giugno 2009 21:58

La mia idea iniziale era un'altra. Volevo scrivere di un chirurgo che mentre fa un'operazione riconosce nel paziente uno che lo ha rapinato anni prima (o una cosa del genere) e decide di tradire il giuramento di ippocrate non salvandolo.

Uhm, questa idea a me sembra più interessante di quella che hai scelto <img alt=" />

 

Per le segnalazioni, vediamo:

 

Molte persone si alternarono sul palchetto approntato per l’occasione nella sala, ma quando se ne andarono, quello che rimase di tante parole fu un profondo silenzio.

Qui non mi convinca la punteggiatura e il posto occupato dalle frasi. Forse preferirei se si spezzasse di più la frase prima di quel "quando se ne andarono..." Nelle frasi precedenti hai parlato della funzione, quindi del momento in cui altra gente è presente. Quando inizi a parlare del silenzio e del marito che rimane solo, preferirei un maggiore distacco per preparare l'atmosfera. Magari preferirei una cosa del tipo...

 

La funzione durò più del previsto. Molte persone si alternarono sul palchetto approntato per l’occasione nella sala. Al termine, Jacob affidò i bambini alle cure della nonna. Era desideroso di restare con sua moglie nella cappella.

Una volta che tutti se ne erano andati, quello che rimase di tante parole fu un profondo silenzio... Le ombre della sera si erano allungate inesorabilmente sul pavimento, nascondendo agli occhi i riflessi del mosaico quadrato che occupava tutta la sua superficie.

 

Invece come hai scritto tu, hai creato un'unione tra il momento con tanta gente e la solitudine, secondo me è più d'impatto fare altrimenti.

 

Boh, non so se mi spiego <img alt=" />

 

Poi...

 

“Lilly continua a preoccupare la maestra. La signora Alpert mi ha raccontato che non ha fatto ancora amicizia con i bambini della nuova scuola. Ci vorrà del tempo prima che si riprenda dallo shock, ma è già passato un anno e ho paura che non si riprenderà mai più come prima.”

1) Ripetizione

2) Non mi sembra il massimo "non si riprenderà mai più come prima" a livello linguistico. Mi sembra più indicato "non tornerà mai più come prima".

 

Ecco, queste sono le due cose che alla prima lettura mi sono saltate all'occhio...


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Tyrion Hill
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Tyrion Hill
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Bannato
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Inviato il 28 giugno 2009 22:10

Bellissimo, Nymeria Sand. Forse lievemente meno del precedente, ma sempre bellissimo.

Toglierei solo un "insomma", un "Non sapeva nemmeno se ridere o se piangere" (eliminando cosí la ripetizione di "piangere" subito dopo), cercherei un'alternativa all'espressione "giorno fatidico", e cambierei un "dargli" con "darle" (ti è sfuggito). <img alt=" />


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