Allora adesso dimmi chi sono
in realtà indizi su chi siano i personaggi nominati, dal primo all'ultimo, ne ho messi " />...
allora:
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il personaggio narrante sarebbe uno dei due angeli munito di spada fiammeggiante che era a guardia dell'eden, la principessa sarebbe Eva, il "padre" sarebbe dio, che si pente di aver cacciato lei e Adamo e li richiama indietro.
speravo fosse più chiaro " /> ...come dice khal, se il lettore non capisce la colpa è di chi scrive, perciò scusate " />
Guarda: non lo avevo neanche lontanamente immaginato, non ci sarei mai arrivata se non me lo avessi detto " />d6c1880366e0f675bb4b53c2d80fe26f'd6c1880366e0f675bb4b53c2d80fe26f
il personaggio narrante sarebbe uno dei due angeli munito di spada fiammeggiante che era a guardia dell'eden, la principessa sarebbe Eva, il "padre" sarebbe dio, che si pente di aver cacciato lei e Adamo e li richiama indietro.
Poi lo rileggerò di nuovo, alla luce di questo, ma ora come ora a me pare che sia davvero troppo poco chiaro...
In questo caso la poca chiarezza è proprio un peccato però, perchè l'idea che c'è dietro (che però non si capisce :-/) è più originale di quello che si è portati a pensare (non so... io ho pensato ad una tipica vicenda storica/fantasy...), quindi secondo me doveva essere proprio resa chiaramente.
era mia intenzione che non fosse troppo esplicita la cosa, mi piaceva l'idea che il lettore se ne accorga solo per via degli indizi buttati qua e là, però se mi dici che gli indizi non si colgono, e che addirittura sembra storico/fantasy...ho sbagliato mira alla grande " />
Guarda: non lo avevo neanche lontanamente immaginato, non ci sarei mai arrivata se non me lo avessi detto " />
Poi lo rileggerò di nuovo, alla luce di questo, ma ora come ora a me pare che sia davvero troppo poco chiaro...
In questo caso la poca chiarezza è proprio un peccato però, perchè l'idea che c'è dietro (che però non si capisce :-/) è più originale di quello che si è portati a pensare (non so... io ho pensato ad una tipica vicenda storica/fantasy...), quindi secondo me doveva essere proprio resa chiaramente.
in teoria gli indizi dovevano essere:
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1-il fatto che sia "la seconda volta" che il compagno della principessa le volta le spalle;
2-il fatto che solo il narratore e un suo compagno avessero un'arma, e fossero dei guardiani;
3-l'accenno a una caduta e a una "cacciata" e non un qualsiasi esilio o che;
4-il fatto che la principessa e il suo compagno hanno "creato" un mondo;
e cosine del genere " />
però almeno il senso di "tradimento multiplo" il brano riesce a darlo, o nemmeno quello ?
Io ho propro pensato ad una tipica vicenda cavalleresca " />
Boh, vediamo se qualcun altro invece ha capito...
... sì, direi di sì... anche se tutto molto "fumoso"...però almeno il senso di "tradimento multiplo" il brano riesce a darlo, o nemmeno quello " />?
Io non sarei mai arrivato a questao conclusione Seeth...
Per motivi che non saprei spiegarti, mi è sembrato di leggere più Star Wars.. sarà stata quella principessa menzionata di continuo. ">
Ad ogni modo, ti trovo migliorata rispetto al precedente pezzo, complimenti! ">
Mi riservo di commentare successivamente gli altri pezzi.
Addio Got
"Lo scempio ha due teste"
Uguale per me. Però devo dire che per me era solo uno scritto che evocava sensazioni, emozioni, e ci riusciva benissimo. Una cosa che ho imparato a scuola di teatro è che, in un pezzo, non è tanto importante che l'idea si capisca, quanto il fatto che l'idea ci sia. Un po' come il noumeno inconoscibile, che però genera una fenomenologia conoscibile. Le emozioni contenute nell'idea interna "passano" comunque (se non ci fosse idea non "passerebbe" nulla).Guarda: non lo avevo neanche lontanamente immaginato, non ci sarei mai arrivata se non me lo avessi detto " />
Ad esempio, nel tuo racconto del Villaggio dei Puffi in effetti non avevo capito qualcosa, qualcosa mi era proprio sfuggito, eppure l'emozione evocata dal contrasto fra un mondo perfettino, puffoso e idilliaco, e la mostruosa dittatura che ci sta dietro, e l'immagine da incubo del pozzo, era passata interamente: quindi il tuo racconto funziona lo stesso.
Ora ho riletto il racconto di Seeth, alla luce di quanto da lei spiegato, ma ci sono alcune domande che ora vorrei farle:
Perché "seconda volta"? Quale sarebbe stata la prima?1-il fatto che sia "la seconda volta" che il compagno della principessa le volta le spalle;
Io ricordavo un solo angelo...2-il fatto che solo il narratore e un suo compagno avessero un'arma, e fossero dei guardiani;
Sí, ma Dio mica li richiama indietro... Quello che rende difficilissimo capire è che non si deve rievocare una sola storia, ma due: quella della cacciata dall'Eden definitiva, e la sua variazione - la cacciata seguita da un perdono accettato da Adamo, e rifiutato da Eva.3-l'accenno a una caduta e a una "cacciata" e non un qualsiasi esilio o che;
Anche qui, molto difficile: è la prima volta che sento dire che Adamo ed Eva hanno creato un mondo. La prima cosa che mi viene in mente, dopo "creazione del mondo", è "Dio".4-il fatto che la principessa e il suo compagno hanno "creato" un mondo;
nell'eden, quando Adamo cerca di scaricare tutta la colpa su Eva...al posto suo mi sarei incacchiata di brutto
Perché "seconda volta"? Quale sarebbe stata la prima?
che io sappia erano almeno due, anche se di solito se ne cita uno solo..Io ricordavo un solo angelo...
infatti non era mia intenzione essere esplicita...speravo però che il termine "cacciata" facesse da indizio per inquadrare i personaggi...non è un termine che si usi molto. Però a quanto pare non ha funzionato " />Sí, ma Dio mica li richiama indietro... Quello che rende difficilissimo capire è che non si deve rievocare una sola storia, ma due: quella della cacciata dall'Eden definitiva, e la sua variazione - la cacciata seguita da un perdono accettato da Adamo, e rifiutato da Eva.
certo, però se fosse stata un'ambientazione fatasy/cavalleresca non avrebbe avuto molto senso una principessa che crea un mondo...l'intenzione era che l'espressione suonasse appunto "fuori posto" o comunque strana " />Anche qui, molto difficile: è la prima volta che sento dire che Adamo ed Eva hanno creato un mondo. La prima cosa che mi viene in mente, dopo "creazione del mondo", è "Dio".
diciamo che in questo brano volevo divertirmi un po' a giocherellare con una storia che più o meno conoscono tutti, riproponendola modificata e sotto mentite spoglie,ma non era strettamente necessario che chi legge se ne accorgesse...il gioco era anche questo, mettere un brano con vari indizi o particolari dissonanti col resto, e vedere se il lettore coglieva...il brano aveva una sua storia comunque, ma con una più complicata nascosta sotto...vabbè, esperimento fallito, direi, sarà per un'altra volta " />
@Viserion: oddio, addirittura starwars " />
comunque ho letto i brani postati finora...vediamo un po'
Khal: non male, anche se sicuramente meglio nella seconda parte. Nelle prima quando leggevo ogni tanto mi "sbalzava" la lettura, non sempre filava liscia. Buona la trama .
Erin: m'era piaciuto di più l'altro pezzo, anche se questo è comunque scritto bene. Concordo che forse la parola tradimento spunta troppe volte, sembra un mantra, e nemmeno io avevo capito che fosse implicato il medaglione " />
Ale Targ: qui invece m'è piaciuto più del brano vecchio, ho trovato la storia più interessante, anche se l'altro era stato più "ragionato". Purtroppo nessuna sopresa anche per me dato che conoscevo la triste fine del signor caligola " />
Aryasnow: molto carina l'idea dei puffi diabolici, e mi piace come hai scritto i vari pezzi, il problema è che mi suonano troppo staccati l'uno dall'altro ...nell'altro brano i pezzi legavano molto meglio, qui invece i salti si sentono un po' troppo.
Avevo immaginato giusto... " /> Beh, scusa, il Serpente ha sedotto Eva, ed Eva ha sedotto Adamo; Adamo da' la colpa a Eva, ed Eva la da' al Serpente. Mi sembra onesto (entro il framework della storia biblica, ovviamente... non che ci creda - e oltretutto nella Genesi ci sono due storie della Creazione, e in quella più "moderna" non esiste alcuna distinzione fra uomo e donna).nell'eden, quando Adamo cerca di scaricare tutta la colpa su Eva...al posto suo mi sarei incacchiata di brutto " />
Perché "seconda volta"? Quale sarebbe stata la prima?
Mi pare vagamente di ricordare... uno a Oriente e l'altro a Occidente? Mah, controllerò (non che sia importante in effetti).che io sappia erano almeno due, anche se di solito se ne cita uno solo..
Io ricordavo un solo angelo...
Oh, pensa che io a questo punto avevo pensato alla principessina della "Storia Infinita". Con l'ultimo granellino di "Fantàsia" sul palmo della mano, pronta a ricrearla...certo, però se fosse stata un'ambientazione fatasy/cavalleresca non avrebbe avuto molto senso una principessa che crea un mondo...
Anche qui, molto difficile: è la prima volta che sento dire che Adamo ed Eva hanno creato un mondo. La prima cosa che mi viene in mente, dopo "creazione del mondo", è "Dio".
Infatti. Questo punto secondo me è importantissimo, nella costruzione di storie.l'intenzione era che l'espressione suonasse appunto "fuori posto" o comunque strana " />
diciamo che in questo brano volevo divertirmi un po' a giocherellare con una storia che più o meno conoscono tutti, riproponendola modificata e sotto mentite spoglie,ma non era strettamente necessario che chi legge se ne accorgesse...
Beh, sai bene che non sono per niente d'accordo con questo... Per me l'esperimento è riuscitissimo.il gioco era anche questo, mettere un brano con vari indizi o particolari dissonanti col resto, e vedere se il lettore coglieva...il brano aveva una sua storia comunque, ma con una più complicata nascosta sotto...vabbè, esperimento fallito, direi, sarà per un'altra volta " />
Non sono tanto d'accordo con questo.Uguale per me. Però devo dire che per me era solo uno scritto che evocava sensazioni, emozioni, e ci riusciva benissimo. Una cosa che ho imparato a scuola di teatro è che, in un pezzo, non è tanto importante che l'idea si capisca, quanto il fatto che l'idea ci sia. Un po' come il noumeno inconoscibile, che però genera una fenomenologia conoscibile. Le emozioni contenute nell'idea interna "passano" comunque (se non ci fosse idea non "passerebbe" nulla).
Non è che per forza si debba capire tutto nei dettagli. Però l'idea di base, che è anche fonte dell'originalità del brano, si dovrebbe cogliere. Altrimenti a che serve? Tanto valeva fare la classica ambientazione fantasy o storica, con vere principesse e cavalieri.
Le emozioni non derivano dall'idea, ma dal modo in cui sono espressi appunto i sentimenti del personaggio (e potevano essercene tanti altri al suo posto). E' positivo che comunque ci siano e che quello che provava il personaggio sia stato reso, ovviamente.
Però resta un grande peccato che l'idea originale di base di Adamo ed Eva non sia arrivata al pubblico. Doveva invece essere trasmessa, a mio avviso (se no sembra una storiella estremamente banale). E se non arriva a nessuno il fatto che ci sia perde molto di valore. Il valore rimarrà per altre cose (il calore con cui il personaggio parla, appunto, che comunque arriva abbastanza), ma quello della particolare idea IMHO diminuisce molto.
Per dirla con i tuoi termini, non mi sembra cha sia stato il noumeno a generare tale fenomenologia conoscibile, il noumeno è un po' sprecato " />
Per me è davvero un peccato, perchè trovo Seetharaman di per sè molto interessante come scrittrice e l'idea era molto f***a per i miei gusti.
Concordo abbastanza con te sui motivi per cui non si capiva l'idea.
Qualche parola mi suonava un po' strana... ma pensavo ci fossero degli elementi magici dietro " />
Ehh, si sono più staccati " /> E' che qui l'arco temporale (e anche spaziale, perchè c'era una caratterizzazione politico-sociale da fare) è più ampio, quindi i momenti erano meno ravvicinati tra loro.il problema è che mi suonano troppo staccati l'uno dall'altro unsure.gif...nell'altro brano i pezzi legavano molto meglio, qui invece i salti si sentono un po' troppo.
Non volevo nemmeno raccontare tutto come un riassunto, secondo me avrebbe raffreddato il brano. Ho preferito "far vivere i momenti". Quindi ho deciso di mostrare le scene essenziali e indispensabili a rendere la storia e il suo significato, siccome a me personalmente i "salti" a livello stilistico non dispiacciono nelle opere degli altri.
NB: il seguente racconto non partecipa al contest perchè,come mi è stato fatto notare nei post seguenti,sforava troppo i 4000 caratteri concessi. Avendo capito come conteggiare decentemente i caratteri ^^'',ho messo una versione in linea col limite più avanti.Quella versione rispetta il limite di 4000 caratteri (stavolta sono 4000 precisi) ed è quanto più possibile uguale a questa,errori inclusi.Grazie per la pazienza.
Ci provo anch'io,anche se non ho praticamente mai scritto narrativa.
Dimensione del racconto (esclusa questa scritta, quella soprastante e la parola FINE): 4000 caratteri tondi tondi
Il barista non aveva detto una parola quando era entrato, ma ora lo fissava con curiosità. Non capitava tutti i giorni di vedere un federale da quelle parti. Tutti sapevano che la zona meridionale dello spazioporto era terra franca, dove polizia e criminali potevano circolare senza temere guai, nei limiti del ragionevole. Sfortunatamente, il trattamento di favore non si estendeva ai federali, odiati cordialmente da tutti. Il barista si domandava quindi per quale motivo Jack avesse scelto di venire a crepare proprio nel suo locale.
Con un sorriso stanco, Jack si disse che probabilmente l'uomo non aveva tutti i torti. Il bar era ormai deserto ed il suo era l'unico tavolo ancora occupato. Una rapida occhiata al visore interno gli disse che l'ora dell'appuntamento era passata da un pezzo. Sotto la giaccia, sentiva la forma rassicurante della Magnum X23. Non erano rimasti in molti ad andare in giro con quel pezzo di ferraglia, ma a lui piaceva il peso rassicurante del calcio in noce e del plastacciaio della canna. Da quando aveva lasciato l'esercito ed era diventato un federale, non se ne separava mai. Sperava di non averne bisogno, ma se lei avesse tardato ancora sarebbe stato costretto ad andarsene, per non rischiare di doverla usare.
Chi voleva prendere in giro? Se lei avesse tardato, sarebbe rimasto ad aspettarla. L'aveva sempre aspettata. Laureen... Il whisky lo aiutò, ma non abbastanza. Si perse nel ricordo di giorni migliori, lo sguardo fisso nel vuoto...
Il rumore sordo di veicoli a-grav lo riscosse dai suoi pensieri. Con movimenti stanchi si diresse ad una finestra. Fuori c'erano una mezza dozzina di flyer, disposti a semicerchio intorno al locale. Una ventina di individui erano scesi e prendevano posizione intorno al bar, i fucili d'assalto orbitale carichi e puntati. Non badò loro. Lo sguardo era inchiodato su un flyer bianco, parcheggiato appena oltre gli altri, coi finestrini abbassati. Thomas Lasant era là, il costoso completo bianco che spiccava come un fiore in una discarica, come si addiceva al capo della banda criminale più potente di Lunar City. Accanto a lui, fasciata in un abito rosso, c'era Laureen...
La motivazione ufficiale sul contratto di divorzio era "incompatibilità di esigenze professionali". Tradotto in linguaggio comune, voleva dire che Laureen non ne poteva più delle notti da sola, degli appartamenti a poco prezzo in stazioni orbitali sconosciute, del chiedersi se lui sarebbe tornato da una missione. Era una ballerina di Aldebaran, quindi abituata a sopportare, ma non così tanto. Non per uno come lui, pensò Jack amaramente...
Al barista bastò uno sguardo alla sua faccia per allontanarsi verso una botola nascosta, lanciandogli un'occhiata interrogativa. Scosse la testa, piazzandosi comodamente su uno sgabello, la pistola in mano e lo sguardo fisso sulla porta, in attesa.
I primi sei entrarono sparando all'impazzata, sacrificando la precisione per la velocità. Non furono abbastanza veloci. La Magnum vomitò proiettili con una velocità ed una precisione inumane, spegnendo quel primo assalto sul nascere.
Il secondo gruppo fu più cauto, cecchini che tenevano sotto tiro il locale mentre altri strisciavano cautamente intorno, cercando un modo per entrare. Non furono abbastanza silenziosi. Regolò la Magnum sulla modalità da demolizione, disintegrando le pareti con pesanti colpi energizzati e seppellendo sotto un cumulo di macerie gli assalitori. I cecchini lo colpirono più volte, ma nessun colpo intaccò gravemente le giunture.
Il terzo assalto venne sotto forma di un fuoco infernale che pioveva da ogni parte, bruciando la pelle e danneggiando il plastacciaio sottostante. Con un movimento rapido, Jack si proiettò fuori sul piazzale, un turbine di morte argentata che frantumava tutti quelli tra lui ed il flyer bianco. Per un attimo, riuscì a sfondare il muro di laser e morte intorno a lui. Per un attimo, tornò ad essere quel robot d'assalto orbitale che era stato un tempo, prima di Aldebaran e di Laureen. Prima che dal flyer bianco partisse il lampo verde di un cannone tattico al plasma...
Laureen scese cautamente dal flyer, dirigendosi come in trance verso il cratere poco distante. Thomas stava imprecando contro i suoi pochi uomini ancora vivi, che l'avevano costretto a usare il suo nuovo giocattolo invece di crepare per lui. Laureen non gli badò, chinandosi per raccogliere la piastra di identificazione del torace, bruciacchiata ma integra. "Jack OAR 15", recitava la scritta in galattico universale. OAR, cioè Orbital Assault Robot. Una macchina. Un essere privo di emozioni. Che l'aveva amata con tutto se stesso e si era fatto ammazzare pur sapendo di essere finito in una trappola. Pur sapendo di essere stato tradito.
Le lacrime presero a scorrere non volute, bagnando la piastra dell'OAR.
La piastra di Jack, si corresse Laureen. La piastra di Jack...
FINE
Commento solo gli ultimi testi, gli altri con calma " />
Guardiano della notte, mi spiace ma il tuo testo non mi è piaciuto particolarmente. Ho trovato carina l'ambientazione, ma la narrazione e lo stile non mi hanno saputo prendere. Per quanto riguarda la forma, ti consiglio di fare più attenzione a due cose:
- la punteggiatura: usi molto spesso le virgole e i punti fermi, anche in contesti in cui non servirebbero o dove sarebbe meglio usare altri segni di interpunzione (due punti, punto e virgola, ecc.)
- pronomi e aggettivi personali: a volte non sono proprio utilizzati in modo chiaro, ho dovuto rileggere alcune frasi due volte epr essere sicuro di chi stessi parlando.
Attento anche alle ripetizioni, come in questa frase: "I primi sei entrarono sparando all'impazzata, sacrificando la precisione per la velocità. Non furono abbastanza veloci. La Magnum vomitò proiettili con una velocità ed una precisione inumane, spegnendo quel primo assalto sul nascere."
Spero tu non ti offenda per le osservazioni " />
Seetharaman Toral: molto carina l'idea di fondo, mi piace come hai costruito il testo sulla base di confessioni/flusso di coscienza. In parte concordo però con Arya: in molti punti l'elaborato si riduce quasi ad una semplice elencazione di aneddoti/personaggi senza che in realtà venga spiegato cosa sia accaduto.
Ho trovato una frase pesantissima, dal mio punto di vista (e non sono nemmeno tanto convinto della sua correttezza a livello grammaticale): "Se anche avrei mai potuto avere la possibilità di guadagnare la sua attenzione"
Nel complesso niente male, comunque... Però le corrispondenze con Adamo, Eva e Dio sono praticamente impossibili da cogliere " />
Arya Snow: che spasso i puffi diabolici! Bella la caratterizzazione di Puffetta, non so perché ma me la vedo come un'infermiera oca che gioca alla femme fatale " />
Sicuramente il tuo testo è al momento il più originale
Nella forma ho notato però una cosa che non mi piace affatto: potremmo chiamarla "tendenza all'elencazione/conclusione frettolosa"? Mi spiego meglio con degli esempi:
1) "[...]quella era una trovata di cui il folletto non capiva lo scopo. Però non stonava con l’amena atmosfera generale."
2) "dal taschino tirò fuori uno fazzoletto, ripulì il bidone dalla scia di cenere."
3) "gli allungò un vassoio, nella tazza c’era una curiosa bevanda."
Non so come spiegarmi altrimenti " /> E' come se tu avessi fretta di concludere, e per farlo sacrifichi immagini/preposizioni/locuzioni. Non mi piace molto.
In ultimo: il paragrafo finale risulta anche a me troppo staccato dal resto.
Anya: Carino come testo e anche la scelta dei personaggi è stata molto divertente :P Però devo dire che non mi ha emozionata più di tanto :\
Seeth: Come racconto non è male anche se ammetto che nemmeno io sarei arrivata a quella conclusione o.o la cosa che personalmente mi è piaciuta meno è il fatto che la parola principessa fosse ripetuta così tante volte. Però nel complesso è un brano scritto molto bene ^^
Alekseih: Il tuo brano mi è piaciuto molto e sono una di quelle che di storia.. proprio zero assoluto! xD Come già stato detto, se avessi avuto il tempo di rileggere (e nn ti si può biasimare, so cosa vuol dire essere sotto esame di maturità: siamo in due ç_ç) sarebbe venuto fuori ancora più bello, ma in ogni caso la narrazione è molto fluida e si capisce la vicenda già dalla rpima lettura ^^
GDN: Personaggi a parte, che già li conoscevo ( :P ) il racconto è buono, anche se, come ha fatto notare Alekseij, ci sono molte ripetizioni che potevano essere evitate, se riletto con più attenzione ;]
Ah, per Seeth
In effetti quella frase era un pò pesante e sarebbe stato più corretto dire "se anche non avessi mai avuto".Ho trovato una frase pesantissima, dal mio punto di vista (e non sono nemmeno tanto convinto della sua correttezza a livello grammaticale): "Se anche avrei mai potuto avere la possibilità di guadagnare la sua attenzione"
Comunque non è semplice questa volta, sono ancora indecisa chi votare, anche se un testo l'ho già inquadrato (:
Ma spero si presenteranno altre persone con dei testi, quindi aspetterò ^^
allora, a quella frase ho pensato moltissimo anche io, ma non m'è venuto in mente qualcosa che suonasse meglio. Poi tempo di rielaborarlo in questi giorni non ne ho proprio, quindi appena sono riuscita acollegare i vari spezzoni che avevo scritto l'ho postato. Non soddisfa del tutto nemmeno me.In effetti quella frase era un pò pesante e sarebbe stato più corretto dire "se anche non avessi mai avuto".
Sulla correttezza grammaticale, corretta lo è, non intendevo scrivere "se anche non avessi mai avuto" " />...quell' "avrei potuto" è un futuro anteriore, non un condizionale .
curioso, però.Non è che per forza si debba capire tutto nei dettagli. Però l'idea di base, che è anche fonte dell'originalità del brano, si dovrebbe cogliere. Altrimenti a che serve? Tanto valeva fare la classica ambientazione fantasy o storica, con vere principesse e cavalieri.
Le emozioni non derivano dall'idea, ma dal modo in cui sono espressi appunto i sentimenti del personaggio (e potevano essercene tanti altri al suo posto). E' positivo che comunque ci siano e che quello che provava il personaggio sia stato reso, ovviamente.
Però resta un grande peccato che l'idea originale di base di Adamo ed Eva non sia arrivata al pubblico. Doveva invece essere trasmessa, a mio avviso (se no sembra una storiella estremamente banale). E se non arriva a nessuno il fatto che ci sia perde molto di valore. Il valore rimarrà per altre cose (il calore con cui il personaggio parla, appunto, che comunque arriva abbastanza), ma quello della particolare idea IMHO diminuisce molto.
Quando ho scritto il pezzo, mai ho pensato a elementi fantasy, assolutamente, e non ho usato una sola parola che potessi rimandare al fantasy. Se mi dite invece che l'immagine che si fa il lettore è quella, è un risultato buffo e interessante... riabilito un po' il brano ai miei occhi, allora
Comunque un po' delle idee le riciclerò, io reimpasto sempre tutto " /> ...purtroppo un problema che ho quando bisogna creare spezzoni è che poi mi viene in mente sempre troppa roba,, e condensare in modo riuscito tutto in 4000 parole non è facile, vorrei riuscirci meglio " /> . Speriamo che l'allenamento dia qualche risultato.
Una cosa che m'interessa molto, lasciando perdere la storia a livello stilistico cosa non va " /> ? E' una cosa di cui non posso rendermi conto bene da sola, però m'interessa tantissimo sapere i problemi che ho su questo versante.
Arya: tornando al tuo brano, si capisce che lo stacco è voluto, il problema è che in 4000 parole i salti stavolta forse sono un po' troppo " />.
Nel brano della barca ce n'era uno solo, il primo, che non era nemmeno molto grande (non passavo poi tanto tempo tra l'inizio e l'arrivo del gigante), mentre il secondo non aveva funzione "temporale", quindi il brano filava molto meglio.
Qui purtroppo i vari salti non solo sono di più, ma i vari pezzi per via del limite di caratteri sono anche piuttosto corsi, e gli spazi si sentono ancora di più... insomma aspetto una versione extended
Comunque per ora è il pezzo che più 'è piaciuto, anche se mi maca da leggere quello di GDN " />
davvero " /> ? Pensavo l'esatto contrario " />Per me è davvero un peccato, perchè trovo Seetharaman di per sè molto interessante come scrittrice e l'idea era molto f***a per i miei gusti.
allora, a quella frase ho pensato moltissimo anche io, ma non m'è venuto in mente qualcosa che suonasse meglio. [...] Non soddisfa del tutto nemmeno me.
Sulla correttezza grammaticale, corretta lo è, non intendevo scrivere "se anche non avessi mai avuto" " />...quell' "avrei potuto" è un futuro anteriore, non un condizionale " />.
Forse sono davvero io un pò tonto, ma i casi sono due: o volevi scrivere una concessiva o un'ipotetica. Nel primo caso andava bene il condizionale (anche se avrei potuto avere) oppure un futuro anteriore in forma negativa (dato che c'è "mai": anche se non avrei mai potuto avere), nel secondo ci va solo un congiuntivo. Altrimenti non capisco proprio come la frase possa funzionare " />
GDN: veramente il brano è lungo più di 4.800 battute " /> Per i miei personalissimi criteri hai sforato un po' troppo rispetto al (per me) accettabile: insomma, mi sento costretta a penalizzare un pochino rispetto a chi invece ha reso l'idea in molto meno spazio, se no non mi sembra "giusto".
Stilisticamente i difetti non sono moltissimi, però ce ne sono purtroppo di gravi: le ripetizioni (ad esempio, quelle citate da Alexeij) sono davvero brutte. Anche la gestione dei punti di vista (cosa che considero molto importante) a volte non è il massimo.
Non è un testo che va molto incontro ai miei gusti: un po' il tipico film d'azione americano, genere che non è troppo per il mio palato. La scena d'azione poteva essere più adrenalinica, ma penso sia difficile creare scene d'azione coinvolgenti senza avere esperienza.
Il colpo di scena finale è carino. Anche la gestione della narrazione (rapporto quantitativo tra l'inizio, lo sviluppo, la conclusione...) così a caldo mi sembra ok.
Seetharaman: più che altro, erano proprio quelle parole che "stonavano" a farmi pensare a qualcosa di magico, e quindi al fantasy " />
Quella forma verbale suonava maluccio pure a me, ma mi sono concentrata a far notare questioni più importanti.
Comunque secondo me faresti bene a riutilizzare l'idea, perchè di base c'erano buone potenzialità! E sarei
curiosa di leggere...
E' una difficoltà che sentiamo un po' tutti, mi sa... Però secondo me è una bella idea quella del limite di (più o meno) 4000 parole: anche quella di sintesi è una capacità che va allenata.purtroppo un problema che ho quando bisogna creare spezzoni è che poi mi viene in mente sempre troppa roba,, e condensare in modo riuscito tutto in 4000 parole non è facile, vorrei riuscirci meglio " /> . Speriamo che l'allenamento dia qualche risultato.
Uhm, qui sinceramente proprio non saprei... ampliare di più quei passaggi a me sembra una verbosità un po' inutile, nel contesto di un brano così breve.Nella forma ho notato però una cosa che non mi piace affatto: potremmo chiamarla "tendenza all'elencazione/conclusione frettolosa"? Mi spiego meglio con degli esempi:
1) "[...]quella era una trovata di cui il folletto non capiva lo scopo. Però non stonava con l’amena atmosfera generale."
2) "dal taschino tirò fuori uno fazzoletto, ripulì il bidone dalla scia di cenere."
3) "gli allungò un vassoio, nella tazza c’era una curiosa bevanda."
Non so come spiegarmi altrimenti " /> E' come se tu avessi fretta di concludere, e per farlo sacrifichi immagini/preposizioni/locuzioni. Non mi piace molto.