Idriel Stark scrive:
@Hacktuhana:
E' bello soprattutto perchè dà da pensare. La metafora alla base è bella e profonda, e la resa così "spezzata" è adeguata alla sua evocazione. C'è qualche imprecisione qua e là, al livello di punteggiatura e poco altro, ma essendo uno scritto estemporaneo non è il caso di soffermarcisi ^^ Non sono certa di aver capito dov'è esattamente il tradimento della memoria, e qui sono sicuramente scema io che mi sarò persa qualche dettaglio " />
Si, c'è qualche imprecisione, qualche parola persino... o coniugazione imperfetta, ma non ho proprio riletto, se non dopo aver postato.
La punteggiatura è un mio modo, decisamente atipico per uno scritto, forse più congeniale ad una poesia, che quasi sempre poi, è alla base delle cose che scrivo, compreso stavolta.
Quasi solo virgole, che dettano i tempi delle pause, mentre i punti di solito staccano, e "annunciano" il nuovo periodo.
Le virgolette... le uso impropriamente per pensieri e parlato, e i puntini di sospensione non mancano mai... " />
Lo stacco della memoria avviene sulla strada più lunga e dritta che avesse mai preso
Forse non si percepisce perché diventa la descrizione, percezione della realtà, fino alla fine.
Grazie " />
Il tuo scritto, è praticamente perfetto!
Ti direi, visto che hai parlato di punteggiatura, che la usi alla perfezione tecnicamente. Però da qui, il trovare spesso il punto, (. questo " /> ), a me stacca troppo le pause, ma non vedo come questo possa essere un tuo errore
tra l'altro hai avuto il "coraggio" di postare subito dopo uno scritto che aveva un'ambientazione di fondo identica, o quasi: la guerra.
Mi sbilancio, lo scritto di Erin mi trasmette un colore vicino al blu... il tuo è bianco. (Se dico che sono matto, evidentemente non scherzo " /> ).
Ecco per me il bianco è il colore della "perfezione", dell'esplicito e chiaro(più chiaro di così del resto " /> ).
Il tuo scritto non ha alcuna sorta di interpretazione da fare, per me, lo leggo, lo seguo, lo recepisco(e qui sta il merito di chi scrive), lo elaboro e lo immagino, e arriviamo assieme a conclusione.
La conclusione mi fa dire, nel tuo caso: Bello! Ottimo. Che brava! (sono proprio le cose che ho pensato eh).
altri tre giorni farebbero molto comodo anche me..
Per me non ci sono problemi a posticipare la scadenza... in fondo è il primo contest.
Per me non ci sono problemi
È Frittella il nostro Re
Fa i pasticci, fa i bignè
Io ne mangio pure tre
È Frittella il nostro Re!!!
You're mine. Mine, as I'm yours. And if we die, we die. All men must die, Jon Snow. But first we'll live.
La cosa bella di essere guardiani? l'affetto con cui veniamo ripagati, ma anche il rispetto, la riconoscenza. E' un impegno che dà molto onore e tanta gloria (Cit @Maya )
Anche per me, nessun problema!
Anch’io non ho alcun problema, possono prendersi tutto il tempo necessario.
Scusate ragazzi/e ma non ho avuto tempo di mettermi a scrivere. La scuola non lascia né tempo né tregua. Entro Giovedí metteró il racconto (sará il peggiore di sicuro).....a
Ringrazio Daerys, Idriel Stark e Erin per gli apprezzamenti fatti sul mio scritto.
" />
Sto leggendo tutti i racconti, complimenti, siete bravissimi! "> Il tema non era affatto facile ma sono venute fuori delle splendide idee!
Anche per me assolutamente nessun problema a posticipare
Sol da poco son giunto in queste terre, da una estrema ultima Thule. Un paese selvaggio che giace, sublime, fuori dal Tempo, fuori dallo Spazio.
All fled, all done, so lift me on the pyre. The feast is over and the lamps expire.
"I walked this land when the Tlan Imass were but children. I have commanded armies a hundred thousand strong.
I have spread the fire of my wrath across entire continents, and sat alone upon tall thrones. Do you grasp the meaning of this?"
"Yes" said Caladan Brood "you never learn."
mi chiedevo: se nel racconto è presente un po' di linguaggio scurrile o in qualche modo volgare o tematiche un po' forti vengono censurate o simili o vengono lasciate stare?
Dopo avervi letti tutti mi è venuto voglia di scrivere qualcosa, anche se di solito preferisco scrivere roba in stile sceneggiatura (abbastanza schematica), quindi non so che verrà fuori...xD
Però ormai ho un'idea in testa!!
XXII Contest di Scrittura Creativa
Inganno, tradimento della memoria.
La Morte
Il buio invadeva la sua mente, quando dal buio emerse una figura femminile. Sembrava una donna molto alta, aggraziata, con dei capelli lunghissimi. Indossava un vestito nero che la avvolgeva, e all'improvviso si apriva ai suoi lati come delle ali. L'uomo non riusciva a vedere chiaramente; le tenebre avvolgevano ancora in parte i suoi occhi.
"Chi sarà mai? E dove diavolo sono?" pensò John.
Se la vista non era perfetta, l'udito non era messo meglio. Sentiva solo un fischio assordante, che si trasformò in silenzio assoluto poco dopo. Da questo silenzio emersero dei rumori; una voce. Ma non era una voce femminile, era una voce quasi ultraterrena.
<<Benvenuto dinnanzi a me; qui la tua vita ha fine; ti sgretolerai nel nulla e farai ritorno alle tenebre. Io, sono La Morte.>>
D'un tratto John recuperò tutti i sensi, la sua vista era finalmente chiara adesso. Di fronte aveva una creatura magnifica, in essa la grazie e il terrore si univano in un perfetto tutt'uno; mai aveva visto qualcosa di così perfetto. Era come innamorato di quella figura, il perchè non lo sapeva, ma sapeva di bramarla più di ogni altra cosa. Sapeva che voleva essere abbracciato da lei, e baciato; poi cosa sarebbe successo dopo non gli interessava più. Voleva solo lei.
"Non riesco nemmeno a parlare. Vorrei rivolgerle la parola, ma non ci riesco. La voglio!" questo era l'unico pensiero che martellava nella testa di John.
Una luce soffusa invadeva una stanza. A terra c'erano vari strumenti da lavoro. Un martello, dei chiodi, due cacciaviti, un paio di tenaglie, e delle cesoie. Le pareti era verniciate di rosso, una vernice fresca, molto fresca, che colava dai muri.
C'erano tre uomini nella stanza. Uno era seduto in un angolo, indossava un abito elegantissimo, aveva dei lunghi capelli neri e fumava un sigaro sogghignando. Il secondo era una maschera di sangue, il suo camice di bianco aveva ben poco, il biondo dei suoi capelli si intravedeva a malapena, e i suoi occhi erano glaciali. Infine il terzo era incatenato di fronte ad secondo, sembrava più morto che vivo.
<<Ehi! Tutta qui la tua resistenza? Che uomo sei?>> Disse il biondo prendendolo per i capelli.
L'altro uomo se ne stava zitto, e poi prese un fazzoletto.
<<Dai non vuoi dire due parole? Se vuoi te la riattacco con un pò di colla!>> Il biondo agitava nella sua mano sinistra una lingua mozzata.
<<Su, tieni questo fazzoletto e imbevilo di ammoniaca. Deve ancora farci sapere quello che sa.>> Sentenziò l'uomo dai capelli neri.
John non aveva idea di dove si trovava, ma non gli interessava più. Il suo ultimo ricordo era sulla moglie che usciva di casa e che gli diceva di ricordarsi dell'appuntamento delle 18. Ma quella sembrava quasi un'altra vita, e ora non gli interessava nulla nemmeno della donna che aveva tanto amato. Il suo pensiero era solo per quell'essere così meraviglioso e terribile.
<<Non c'è bisogno che ti sforzi a parlare, io riesco a cogliere ogni tuo sentimento, ogni tuo pensiero.>> disse La Morte.
"Allora prendimi. E' tutto ciò che desidero." i pensieri di John rimbombavano nella sua mente e in tutto l'ambiente circostante.
La Morte spalancò le sue ali, e si protese sopra John, come per volerlo baciare. Da così vicino il suo aspetto era terribile, i suoi occhi erano pure tenebre. Quando erano faccia a faccia La Morte si ritrasse di scatto e con aria maestosa disse:
<<Nessuno mi vuole! Ti stai solo ingannando, vuoi solo fuggire!>>
John non capiva, fuggire da cosa? A cosa si riferiva quell'essere?
<<Non sei ancora pronto. Ci riincontreremo.>>
E La Morte svanì nel nulla lasciando John immerso nel buio. Quando all'improvviso i colori ripresero forma .
<<Finalmente ti sei svegliato brutto figlio di pu***na!>> ridacchiò l'uomo biondo.
John era incatenato, e non sentiva più nessuna parte del suo corpo; in bocca aveva solo il sapore del sangue.
La Morte era rimasta solo un bellissimo e terribile sogno.
ok, proseguiamo con le letture, così non mi lascio troppi "arretrati"
@Lady Robyn Snow.
Hai sicuramente puntato su un'interpretazione che in apparenza può sembrare scontata: il disfacimento della memoria per via dell'Alzheimer è sicuramente la cosa più vicina alla nostra realtà quotidiana. Ma forse proprio per questo meritava di essere trattato e tu l'hai fatto in un bel modo. Mi è piaciuta molto la parte iniziale, con quei ricordi così nitidi della ragazza, del nonno di lei, della vita difficile dopo la guerra... è facile capire come la protagonista rimanga incantata davanti a quel racconto, proprio come potrebbe farlo una nipote davanti al nonno. Però poi ci riporti alla realtà con quel brusco cambiamento, quell'ostilità che ci appare così innaturale e che non vogliamo credere fino in fondo che succeda davvero... che la malattia possa far arrivare la mente di una persona a questo. Ed è completamente naturale l'ultimo pensiero di Anna: di non finire mai come quelle persone, di non subire mai un disfacimento simile della memoria.
Molto bello.
Ho il mio racconto che invece di 5000 ha 5047 caratteri spazi inclusi. Va bene lo stesso?