Bello, bello. E' più difficile del precedente, imho. Spero di trovare il tempo di scrivere qualcosa. Ottima scelta Nat. " />
sempre temi allegri, eh " /> ....che fortunato ser Arthur dayne, volendo può ripostare il brano dell'altra volta
Posso ripostare anch'io lo stesso brano? Lì la nave si è sentita tradita dalle altre navi...
il tuo brano è sempre sulla cresta dell'onda
chissà quando si arenerà
Spero di trovare il tempo per partecipare anche questa volta. Bel tema ^^
" />il tuo brano è sempre sulla cresta dell'onda
chissà quando si arenerà
Ormai il racconto di Arya è un must. Secondo me possiamo già prepararci ad una trasposizione cinematografica. " />
nel caso io mi candido per il ruolo di albero sullo sfondo, credo di avere l'espressività adatta...tu prete potresti fare la caraffa
In caraffa I trust.nel caso io mi candido per il ruolo di albero sullo sfondo, credo di avere l'espressività adatta...tu prete potresti fare la caraffa
Lo sai che non rifiuto mai un brindisi. Deformazione professionale. " />" />" />
Il tema non mi dispiace..ho già in mente qualche ideuzza... " />
Cmq abbiamo stabilito che i 4000 caratteri sono indicativi vero? Se si sfora di poco si può fare?
Woah, figo *-*
Non posso partecipare causa esame di stato ç_ç
Ma magari, qaundo avrò finito, scriverò qualcosa anche io :p
Intanto, buon lavoro a chi parteciperà ^^
Stavolta cerco di trovare il tempo e scrivere qualcosa pure io...ma non assicuro niente >_<
Ci penso su anche io
Il tema non mi dispiace..ho già in mente qualche ideuzza... " />
Cmq abbiamo stabilito che i 4000 caratteri sono indicativi vero? Se si sfora di poco si può fare?
ma certo " />
forza, signori, che diventiamo sempre di più " />
Congratulazioni Nato. Purtroppo sono stato lontano da internet x qualche giorno .ora Corro a leggermi nuovamente il tuo racconto x ricordarmi xkè non ti ho votato " />" /> Bravissimo!
bry " /> Continuate così ragazzi!!!
Contest di scrittura creativa: Tradimento
(un brano dalla mia ambientazione fantasy, scritto in prima persona: tradimento nell'ambito di un'alleanza militare)
4040 caratteri, 3988 senza l'intestazione
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Memorie di Notaras II, Imperatore di Tekos
Anno 1945
Ho sempre sospettato di Merustar. Fidarsi di quell’uomo è stato un errore fin dal principio, solo che al principio era mio padre a regnare e prendere le decisioni. Io, il principino con la corazza, il generale che amava sporcarsi di polvere e sangue, io potevo solo obbedire e guardare mio padre festeggiare le vittorie ottenute con quell’alleato viscido, dalle spalle cadenti e la pancia rigonfia. Mio padre era ormai vecchio, ma da giovane aveva avuto un addestramento e sapeva usare le armi. Invece Merustar il Flaccido, re di Ashwil, combatteva solo contro i maialini arrosto, pur essendo più giovane di me. Merustar tutto sorrisi, quel pappamolle che, unico al mondo, parlava alla pari con mio padre e poi urlava alle truppe di andare, combattere, morire per Ashwil e vincere per lui. E dopo i successi, Merustar si prendeva la gloria e tutti applaudivano le sue brillanti idee tattiche.
Ma sono i guerrieri a far avanzare una guerra, i guerrieri come lo ero io. E ben vedevo che senza i guerrieri di Tekos, Merustar mai avrebbe assaggiato la dolce frutta del sud. Non era un’alleanza equa. Ashwil stava sfruttando le nostre truppe per arricchirsi, il suo re usava tutta la sua sottigliezza e la disponibilità di mio padre per prendersi sempre una parte immeritata del bottino. Avvisai mio padre, ma non mi ascoltò, mi chiamò invidioso e manesco. Merustar aveva avvelenato pure il suo cuore.
Sette anni sopportai quell’insana alleanza, finché tre anni fa mio padre ammainò le vele della sua vita e serenamente si spense. Divenni io l’imperatore di Tekos. E io non tollero che re stranieri si sbrodolino la barba col mio vino. Per due anni non invitai Merustar e rifiutai i suoi inviti a un incontro diplomatico in cui avrebbe cercato di farmi cascare nella stessa rete di mio padre. Dovetti accettare di parlargli di nuovo quando ebbe la faccia tosta di propormi ancora una volta una campagna militare unendo le nostre truppe. Non avrei voluto farmi usare ancora, ma i miei generali erano assetati di nuove conquiste e mi fecero pressioni irresistibili per accettare. Però sospettavo di essermi fatto un nemico; l’infame di Ashwil era astuto, capiva che io capivo, quindi avrebbe fatto il possibile per rimuovermi dal trono e tornare a influenzare l’impero di Tekos.
Quattro mesi fa i nostri eserciti si incontrarono al confine dei nostri territori. Le legioni si accamparono, al centro fu eretto il padiglione in cui noi due ci saremmo incontrati, avremmo discusso e macchiato di sugo la tovaglia, secondo gli intenti di Merustar. Era sera tarda quando entrai con la mia scorta; sentivo le sue truppe che stavano già gozzovigliando. Mentre avanzavo verso il re dei nostri alleati, il suo sorriso era pieno di falsità, le sue parole di benvenuto risuonarono aspre. Mi avvicinai a lui sforzandomi di non far trasparire i miei sentimenti. Mi tese la mano in segno di saluto, come se non fossero tre anni che lo evitavo. Controvoglia la strinsi: era debole e fiacca. Allora strinsi di più e gli torsi il polso, poi gli sferrai un pugno di sinistro alla tempia. Lasciai la mano, lui barcollò all’indietro, io estrassi la spada. Un passo avanti, gli afferrai il bavero e lo infilzai nel ventre molle e indifeso. Il suo sguardo esprimeva la più pura meraviglia. Lo fissai con tutto il mio disprezzo e pensai a cosa dirgli prima che morisse. Crepa, traditore, approfittatore del mio popolo. Qua finisce il tuo percorso, qua muore il regno di Ashwil, qua rinasce la gloria di Tekos. I miei pretoriani stanno sopraffacendo le tue guardie, le mie truppe si tengono pronte, non come le tue che sono ubriache. Il futuro è mio, solo mio, Notaras il Grande. Gli dissi solo: “I tuoi complotti sono finiti per sempre”. Mantenne il suo sguardo stupito, come se non capisse cosa stessi dicendo. Poi vomitò un fiotto di sangue e sussurrò: “Quali complotti? Muoio per le tue paranoie?”. Al che gli diedi un pugno in bocca, e lui morì. Patetico, in punto di morte ancora un tentativo di fingersi sincero.
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Beh siccome nessuno si decideva a iniziare, mi sono buttato io