Neshira: sei profonda. Lo apprezzo!NON lo spiegare fino alla fine o NON avrai il mio voto **
Tecnicamente una esplosione non fa boom, fa splotch xD
Molto bello il brano di Seetharaman Toral!
Sarà che sono reduce di Kafka, ma mi è proprio piaciuto.
Il gusto per l'assurdo mi ha sempre attratto!
Complimenti! " />
P.S. Un racconto così non va spiegato, ma ognuno deve cercare di interpretarlo. Potrebbe trovare una piccola verità.
Non credo ci sia molto da capire, se ti riferisci al luogo e all'interlocutore (mi sembrano dei pretesti solo abbozzati). Andrebbe invece motivato il collegamento al tema, quello sì. Da ciò che leggo, il tizio dice di avere avuto un crollo psicologico e di essersi chiuso (crack, implosione). Boom!, però, è l'esatto opposto.Io invece (tanto per cambiare) non l'ho capito e messo così mi dice poco. Mi sa che è meglio se me lo spieghi, magari sotto spoiler per chi non vuole leggere
Non credo ci sia molto da capire, se ti riferisci al luogo e all'interlocutore (mi sembrano dei pretesti solo abbozzati). Andrebbe invece motivato il collegamento al tema, quello sì. Da ciò che leggo, il tizio dice di avere avuto un crollo psicologico e di essersi chiuso (crack, implosione). Boom!, però, è l'esatto opposto.Io invece (tanto per cambiare) non l'ho capito e messo così mi dice poco. Mi sa che è meglio se me lo spieghi, magari sotto spoiler per chi non vuole leggere
mmmh, non proprio "chiuso". Come collegamento al tema ho scelto il significato "metaforico" di esplodere...
oh,comunque grazie degli apprezzamenti " />
Sedicesimo contest di scrittura creativa
Boom!
Boom!
L'esplosione fece tremare le mura già pericolanti del Buco. Era paurosamente vicina, ma Lupo si limitò a sussultare: così poco, tuttavia, da far pensare che si fosse mosso solo per l'onda d'urto.
Gli echi si spensero, e il sussurro del vento tornò a farsi sentire, spezzato solo dai singhiozzi intermittenti di Coccinella, rannicchiato nel suo angolo con il fucile automatico tenuto fra le mani solo per inerzia.
C'era odore di merda, nel Buco. Erano lì da tre giorni. Tre giorni e tre notti. E le bombe continuavano a cadere.
Lupo si appiattì lentamente a terra. Tenendo il fucile e artigliando il pavimento sconnesso con i gomiti si mosse verso la feritoia: strisciava, ma più per abitudine che per necessità. Giunto lì alzò la faccia tirata, i denti scoperti: - Signor tenente!
Il tenente Gobetti scrutava il buio della feritoia con un periscopio rudimentale, quello che aveva costruito Coccinella. La sua faccia era contratta, come se fosse impegnata a trattenere un eterno sbadiglio.
- Signor tenente!
Il periscopio si abbassò: - Che vuoi, Lupo?
- La vinceremo, questa guerra di merda?
Il tenente sorrise, facendo spostare le chiazze di fango e sangue sul suo viso: - Forse sì. Ma non so se ci saremo anche noi a festeggiare l'evento.
- Signor tenente, lei così abbassa il morale della truppa...
Boom!
Alcune pietre cambiarono di posto, fra le macerie attorno a loro. Rimasero in silenzio, ascoltando il boato morire.
- Devo pisciare! - gridò Coccinella.
- Da quando senti il bisogno di chiedere il permesso di pisciare, Coccinella? Fai con comodo.
Coccinella appoggiò il fucile e si tirò in piedi. Gli altri due lo seguirono con sguardi spenti, disinteressati, mentre lui cercava il posto adatto. Cominciò a liberarsi su un mucchio di pietre scheggiate, spostandole apaticamente con un piede. Fra quelle affiorò un oggetto biancastro, allungato. La faccia di Coccinella si deformò, come se tentasse di tossire, ma la tosse non veniva. Dalla sua bocca colarono filamenti di vomito.
- Uè, Coccinella!
- Cos'è?
Coccinella si ricompose, tremando e deglutendo: - È un bambino! Diosanto, è un bambino!
Lupo e il tenente lo raggiunsero, cautamente: era una gamba. Una piccola gamba.
- E' una guerra di merda! - singhiozzò Coccinella. Finì di vomitare, come compiendo un dovere.
- Calmati, Coccinella... sei solo un cacasotto, - spiegò Lupo, in tono conciliante. Cosa ci facesse lì un bambino gli pareva incomprensibile.
- E' una guerra di merda, - ripetè Coccinella, riprendendo fiato. - Non è giusto.
- "Giusto" non vuol dire un cazzo. Cosa vuol dire "giusto"? Non vuol dire un cazzo, - commentò Lupo, nervoso.
- Questa guerra non vuol dire un cazzo, - insistette Coccinella.
- La guerra è normale. Ci sono sempre state guerre, - filosofò Lupo. - La guerra si combatte e basta. Tutti dobbiamo morire, comunque.
- Certo, tutti dobbiamo morire, questo mi va bene, ma almeno vivessimo bene!
- Cosa vuol dire vivere bene? Vivere bene non significa un caz...
Boom!
Si azzittirono. Poi, di nuovo, il rombo sfumò nel soffio del vento.
- Si stanno allontanando, - notò il tenente.
- Già. - Lupo guardò Coccinella, incoraggiante.
- Ho capito, - disse Coccinella.
- Ci credono tutti morti, qui. Se ne vanno. E' così.
- Ho capito!
- Che cosa hai capito?
- Due programmi differenti...
- Coccinella, calmati: se ne vanno.
- La guerra non è giusta, Lupo. Lo sanno tutti che non è giusta. E sai perché la facciamo?
- Certo, Coccinella...
- Sai perché la facciamo? - insistette Coccinella.
- Perché siamo stronzi...
- Sono due programmi. Due programmi differenti. Nel nostro DNA...
- Coccinella, lo sappiamo che hai studiato. Non farci vergognare, - Lupo ammiccò inutilmente al volto impassibile del tenente, ma rinunciò in fretta.
- Da una parte il sociale. Dall'altra l'individuale.
- Coccinella, stai delirando...
- No! Noi ci siamo evoluti come animali sociali. Dobbiamo collaborare, eccetera. Ci sentiamo bene quando siamo parte di qualcosa...
- Io non mi sento parte di nulla... e lei, signor Tenente?
- ... eppure vogliamo sentirci liberi come individui.
- Va bene, professore, è ora di andare a nanna.
- Aspetta! Ho capito. Ho capito! E' tutto così semplice. Se solo uno di noi esce vivo da questo Buco deve spiegarlo a tutti. E' così ovvio...
- No, lascialo parlare, Lupo.
- ... è la soluzione di tutto. Gesù è stato un ingenuo. Aveva la chiave, ma ha fatto un errore.
- Continua, Coccinella, - disse il tenente.
- Se solo uno di noi esce da questo buco deve...
- Continua.
- Tutte le società che abbiamo costruito sono fallite. Tutte le nostre utopie hanno portato a miseria, fallimento, guerra...
- Ma piantala di sparare...
- ... perché? Per l'individualismo. Certo. Facile dirlo. È ovvio. Ma la soluzione è evidente! Come è possibile che non sia mai venuta in mente a nessuno?
- E sarebbe?
- La sola, vera socialità, è quella che nasce spontanea dall'individuo. Quella naturale, capisci? - pareva voler parlare solo a Lupo, in quel momento. - Ma allora basterebbe, semplicemente...
BOOM!
fanmail a tyrion che ha capito cosa volevo ottenere da questo tema.
Grazie Triex. Sì, in questo mondo di me**a non riesce a crescere nulla. È come una piantina delicata che nasce in mezzo a vulcani in eruzione. Muore sempre.
Davvero perfido, nonno **
Davvero geniale, nonno!
Mi è piaciuto sia lo scenario generale che il finale. Era abbastanza prevedibile (tra l'altro, anch'io avevo in mente di scrivere qualcosa con una struttura simile, ma alla fine farò altro...), ma buono lo stesso. Mi sembra che la storia sia stata ben gestita. Non lo ritengo però un racconto "perfido". Triste, più che altro.
Nella scrittura ci sono alcuni difettini che però non mi sembrano gravi (ad esempio, la ripetizione di "solo" all'inizio, e qualche altra cosa ancora... ma non è nulla di che...), tranne quel "filosofò" messo già così dopo una sfilza di sinonimi di "disse", che proprio non mi piace.
Niente male, comunque.
Io sto scrivendo una roba che non so se finirò. Sono un po' svogliata a scrivere in questo periodo " />
Comunque, nonostante il tema "esplosivo", sarà forse il mio racconto più statico fino ad ora " />
Vuole partecipare anche steve jobs:
E' l'unica struttura possibile se si vuole tentare di fare un finale "a sorpresa" (che poi, come dici giustamente, finisce col non sorprendere lo stesso...). Il punto è che "Boom!" fa venir voglia di terminare con "Boom!". Ma ovviamente tutti se lo aspettano. Allora l'unica cosa da fare (ho pensato) è di fare una storia con tanti "Boom!", così da distrarre il lettore... ma l'ultimo "Boom!" sarebbe stato diverso. " />Era abbastanza prevedibile (tra l'altro, anch'io avevo in mente di scrivere qualcosa con una struttura simile, ma alla fine farò altro...),
A questo punto ho dovuto cercare una storia che si adattasse a questa struttura. Ci sono riuscito sbronzandomi di brutto, facendo brainstorming con la mia ex-moglie! " />
Infatti: per me è tristissimo...Mi sembra che la storia sia stata ben gestita. Non lo ritengo però un racconto "perfido". Triste, più che altro.
Io mi sforzo come un matto, a seguire questo tuo consiglio, ma non ci riesco! " />Nella scrittura ci sono alcuni difettini che però non mi sembrano gravi (ad esempio, la ripetizione di "solo" all'inizio, e qualche altra cosa ancora... ma non è nulla di che...), tranne quel "filosofò" messo già così dopo una sfilza di sinonimi di "disse", che proprio non mi piace.
Più che altro, proprio in una situazione in cui bombe esplodono in continuazione, c'è da aspettarsi che prima o poi ammazzino anche i personaggi del racconto. E' un po' un classico anche da film di guerra: soldati sotto le bombe, parlano, ad un certo punto la bomba fa saltare in aria qualcuno. Ma non fa niente. Secondo me in questo caso era più importante il messaggio che la sorpresa.E' l'unica struttura possibile se si vuole tentare di fare un finale "a sorpresa" (che poi, come dici giustamente, finisce col non sorprendere lo stesso...). Il punto è che "Boom!" fa venir voglia di terminare con "Boom!". Ma ovviamente tutti se lo aspettano. Allora l'unica cosa da fare (ho pensato) è di fare una storia con tanti "Boom!", così da distrarre il lettore... ma l'ultimo "Boom!" sarebbe stato diverso. " />
A questo punto ho dovuto cercare una storia che si adattasse a questa struttura. Ci sono riuscito sbronzandomi di brutto, facendo brainstorming con la mia ex-moglie! " />
A proposito, un film che questo contest mi ha fatto subito venire in mente è anche Quell'oscuro oggetto del desiderio di Buñuel. e35655ccf219a08161afcbcdd0872372'e35655ccf219a08161afcbcdd0872372
Anche lì finisce tutto con un boom particolare, dopo che si sono visti altri boom nel corso della trama " />
Io ho l'idea, ma devo elaborarla. Comunque bel testo, nonno. Non mi piacciono molto queste atmosfere e il linguaggio che vi si ricollega, ma nel complesso lo ritengo armonico e coerente. Bel lavoro! " />